Come le nuove tecnologie possono migliorarci la vita
di Luigi Di Maio
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Domenica il #Rally farà di nuovo tappa a Milano. La mattina sarò alla Triennale per partecipare al convegno "Next Step iTALY 2030. Il futuro che è già presente: come la robotica rivoluziona la nostra società". Parleremo dell’Italia che vogliamo e di come aiutare le piccole e medie imprese a non perdere il treno del futuro rappresentato dall'intelligenza artificiale.
La quarta rivoluzione industriale, basata sulla virtualizzazione e l'interconnessione di dispositivi intelligenti, sta cambiando l’economia, il lavoro, la società, i rapporti umani. Un nuovo concetto di mobilità si sta affermando: la Tesla non è più il simbolo di un futuro lontano ma una realtà che vediamo già circolare nelle nostre città tutti i giorni. Le nuove tecnologie possono aiutarci a rendere più moderna la pubblica amministrazione, cambiano il rapporto medico-paziente così come quello fra insegnante e alunno.
A Helsinki circola un autobus elettrico e senza conducente che serve principalmente gli anziani che abitano nelle periferie. A Gand, in Belgio, ci sono aziende che sfruttano i principi dell’agricoltura di precisione per coltivare senza pesticidi ed erbicidi, con un notevole risparmio d’acqua e di suolo. Vogliamo governare questo fenomeno irreversibile per non lasciare nessuno indietro. Parliamo di un processo che è già in atto e che deve essere controllato con strategia e visione politica.
Al convegno parteciperanno David Borrelli, europarlamentare, Domenico De Masi, Professore emerito di Sociologia del lavoro presso l'Università “La Sapienza” di Roma, Alessandro De Carlo, Presidente nazionale psicologi Veneto, Mauro Pierini, imprenditore P.R.M., Fabio Ravezzani, Direttore di Telelombardia, Isabella Villafranca, Direttore dipartimento Conservazione e restauro Opencare servizi per l’arte, Maria Xanthoudaki, direttore education Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.
Sarò felice di ascoltare anche un illustre ospite Jerome Glenn, Direttore del Millennium Project, un think thank che ogni anno pubblica un rapporto sullo Stato del Futuro, un lavoro preziosissimo per capire dove (e come) il mondo si sta muovendo. Jerome Glenn presenterà in anteprima europea il libro appena pubblicato sullo “State of the Future 19.0” Ci vediamo domenica!
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L’azzardo 'legale' lavatrice delle mafie
di Paola Taverna
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Roma ha un problema da 5,4 miliardi di euro che nessuno aveva mai affrontato prima di noi. Dietro la piaga dell'azzardo non ci sono solo cifre spaventose ma anche storie di vittime di usura, mafie, dipendenza, famiglie e attività economiche in rovina, insomma un vero e proprio cancro per le politiche sociali ed economiche.
Grazie alla consigliera capitolina M5S Sara Seccia, che ha ottenuto i numeri dai Monopoli con un accesso agli atti, finalmente si inizia a fare totale trasparenza.
Dati dei Monopoli alla mano, nel 2016 nel Comune di Roma si è "azzardato" per 5,4 miliardi di euro. Ben 400 milioni di euro in più rispetto al 2015. Nel 2016, 1.7 miliardi sono stati bruciati nelle VLT-Videolottery, le slot machine elettroniche di nuova generazione, 1 miliardo nelle slot, 885,4 milioni di euro nel pericoloso azzardo online, 499 milioni nel ‘Gratta e vinci’, 360 milioni nel Lotto, 215 milioni nelle scommesse sportive a quota fissa, 74 nelle scommesse virtuali, 84 nel Super Enalotto.
Vi ricordate il caro vecchio ‘Totocalcio’ che non faceva male a nessuno? Solo 974.814 euro nel 2016.
Per le 1.3 milioni di famiglie romane è una spesa media 3.980 euro l’anno, 331 euro al mese. La spesa pro capite calcolando i cittadini maggiorenni aventi diritto al voto (sono 2,3 milioni) è di 2.363 euro l’anno e 229 euro al mese. Se invece calcoliamo la spesa pro capite comprendendo anche i neonati e minori (che non azzardano certamente) la spesa pro capite è di 1.889 euro (157 euro mese). I dati diventano ancora più drammatici se compariamo il giro d’affari dell’azzardo con i consumi del 2016 del Lazio rilevati dall'ISTAT. Ogni famiglia nel Lazio spende 2.619 euro al mese in consumi, dei quali 329 euro mensili per cibo e bevande (alcolici inclusi). 329 euro in cibo e bevande contro i 331 nell’azzardo!
Dei 5,4 miliardi di euro meno del 10% è andato all’erario: 496,2 milioni di euro (496.271.206 per la precisione).
Non ingannino le vincite, gran parte di quanto vinto viene rigiocato nell’azzardo in un drammatico cane che si morde la coda che danneggia l’economia reale e produttiva: il commercio e l’indotto dell’industria. Ogni euro gettato nell’azzardo è un euro tolto all’economia produttiva e sana. Per tutelare la salute dei cittadini e difendere l'economia delle piccole e medie imprese romane a giugno il Comune di Roma ha approvato per la prima volta nella storia della Capitale un regolamento comunale che fissa distanze dai luoghi sensibili (chiese, scuole, etc) tra i 350 ed i 500 metri. Inoltre, sta per essere varata l'ordinanza per limitare gli orari dell’azzardo!
Tra famiglie rovinate, commercio ed economia reale danneggiata intanto l’azzardo legale diventa sempre di più la lavatrice delle mafie. Lo dicono magistrati e inchieste di mafia.
Basta!!!
E’ ora di mettere un freno a questa follia che da ormai 20 anni sta rovinando l’Italia.
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