In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 08:14

zakmck ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:Certo che se sanno che ad aspettarli c'è una PROBABILE pistola ci penserebbero bene prima di venire a fregare!


Verrebbero lo stesso, solo che prima ti accoppano per non correre rischi e solo dopo ti rapinano.

Non basta avere la pistola, bisogna anche saperla usare e saper uccidere.

Chi delinque per scelta di vita, non ha problemi ad usare la violenza, e' abituato e gode dell'effetto sorpresa.

Comunque gli states dimostrano che nonostante le armi diffuse, la polizia estremamente violenta, la carcerazione tra le piu' repressive e la pena di morte, detengono il record di morti ammazzati per rapina, oltre quello degli incidenti domestici per ferite da arma da fuoco.

Non mi sembra un grande esempio da copiare.


Quoto ogni singola parola.

Anche se a mio parere andrebbe rivista la questione che se sparo per proteggere i miei cari o la mia proprietà rischio di finire nei guai.

Prendiamo il caso Stacchio... se invece di sparare si fosse fatto i cavoli suoi e il bandito avesse ucciso il bottegaio o stuprato la cliente o cos'altro? Avremmo pianto per la morte del bottegaio...

Chi fa il delinquente come dice zak gode dell'effetto sorpresa e non ha problemi a usare armi e violenza, ma deve mettere in conto che può finire male.

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 10:01

Atlanticus81 ha scritto:
zakmck ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:Certo che se sanno che ad aspettarli c'è una PROBABILE pistola ci penserebbero bene prima di venire a fregare!


Verrebbero lo stesso, solo che prima ti accoppano per non correre rischi e solo dopo ti rapinano.

Non basta avere la pistola, bisogna anche saperla usare e saper uccidere.

Chi delinque per scelta di vita, non ha problemi ad usare la violenza, e' abituato e gode dell'effetto sorpresa.

Comunque gli states dimostrano che nonostante le armi diffuse, la polizia estremamente violenta, la carcerazione tra le piu' repressive e la pena di morte, detengono il record di morti ammazzati per rapina, oltre quello degli incidenti domestici per ferite da arma da fuoco.

Non mi sembra un grande esempio da copiare.


Quoto ogni singola parola.

Anche se a mio parere andrebbe rivista la questione che se sparo per proteggere i miei cari o la mia proprietà rischio di finire nei guai.

Prendiamo il caso Stacchio... se invece di sparare si fosse fatto i cavoli suoi e il bandito avesse ucciso il bottegaio o stuprato la cliente o cos'altro? Avremmo pianto per la morte del bottegaio...

Chi fa il delinquente come dice zak gode dell'effetto sorpresa e non ha problemi a usare armi e violenza, ma deve mettere in conto che può finire male.



quotone,di certo non e' necessario ne opportuno fare cio' che si fa negli usa,adoperare le armi alla minima occasione,ma quando un delinquente ti entra in casa,dal mio punto di vst,e' gia'un'aggressione personale,e l'aggredito dovrebbe avere la possibilita' di reagire senza incorrere nel'eccesso di difesa....................che e' un filo alquanto sottile,e l'interpretazione puo'essere quanto mai personale [:292] [:292]

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 12:18

ubatuba ha scritto:quotone,di certo non e' necessario ne opportuno fare cio' che si fa negli usa,adoperare le armi alla minima occasione,ma quando un delinquente ti entra in casa,dal mio punto di vst,e' gia'un'aggressione personale,e l'aggredito dovrebbe avere la possibilita' di reagire senza incorrere nel'eccesso di difesa....................che e' un filo alquanto sottile,e l'interpretazione puo'essere quanto mai personale [:292] [:292]


La legislazione italiana attuale contempla la legittima difesa che e' normata adeguatamente.

Poi, purtroppo, il nostro immaginario collettivo e' ampiamente manipolato da una certa stampa e cio' ci fa percepire l'istituto come non funzionante.

Quindi, legittima difesa si, ma per capirci, i casi tipo quello che rincorre il ladro e poi lo fredda non rientrano in questo istituto.

Riporto da Wikipedia:

L'istituto è contemplato dall'art. 52 del codice penale italiano:

« Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa. »
Con la legge 13 febbraio 2006 n. 59 ("Modifica all'articolo 52 del codice penale in materia di diritto all'autotutela in un privato domicilio.")[1] è stato aggiunto un comma recante le disposizioni che seguono:

« Nei casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:

a) la propria o altrui incolumità;

b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione.

La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale.»

La riforma del 2006 ha introdotto dunque una presunzione assoluta (iuris et de iure) di proporzione fra difesa e offesa, nei casi di reazione avvenuta durante la commissione di delitti di violazione del domicilio ed in presenza di un pericolo di aggressione fisica. Inoltre al domicilio sono equiparati i luoghi di esercizio di attività economiche.

Requisiti di applicabilità
La legittima difesa implica necessariamente un'aggressione e una reazione, sottoposte entrambe a determinate condizioni:

Aggressione:
Oggetto dell'attacco deve essere un diritto, qualunque esso sia indistintamente, di qualsiasi natura (il codice parla di «offesa»);
La minaccia al diritto attaccato deve essere ingiusta, ovvero contraria all'ordinamento giuridico;
Deve sussistere un pericolo attuale: non basta la probabilità di un eventuale accadimento, potendo in tal caso il soggetto leso invocare l'intervento dello Stato.
Reazione:
La reazione deve essere necessaria per salvare il diritto minacciato;
La reazione deve essere proporzionata all'offesa.
Perché operi la presunzione di proporzione è necessario che ci si trovi:

In uno dei casi previsti dall'articolo 614, commi 1 e 2 c.p.
Che colui che pone in essere la legittima difesa abbia il diritto di trovarsi in quel luogo
Che vi sia un pericolo per l'incolumità della persona
Che la legittima difesa sia operata attraverso un'arma o un altro strumento di coercizione legittimamente detenuto da chi la adopera.
Perché operi la presunzione devono essere contemporaneamente presenti tutte le suddette condizioni, mentre in assenza di queste è comunque possibile che sia accertata la proporzione fra mezzi di difesa e di offesa.

L'onere della prova spetta a chi invochi l'istituto, il quale deve dimostrare che la persona offesa si trovava illegittimamente nella altrui proprietà, metteva in atto un pericolo per l'incolumità della persona, e non esistevano mezzi alternativi di difesa. La legittima difesa potrebbe non essere riconosciuta in determinati casi, ad esempio qualori si attacchi (con arma da fuoco o meno) un soggetto alle spalle, oppure durante la fuga di una persona che abbia commesso aggressione o violazione di domicilio, poiché in tal caso mancherebbe il requisito della proporzionalità, come rimarcato dalla sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 23 marzo 2011 n. 11610.[2]

Fonte



Quindi dal punto di vista normativo il cittadino e' tutelato.

Poi bisogna anche ammettere che nella realta' se chi si difende non e' benestante, allora la cosa potrebbe diventare problematica.
Infatti, essendo l'onere della prova a carico di chi invoca l'istituto, non e' poi cosi improbabile rischiare un giudizio e la cosa, se non altro, e' piuttosto costosa.

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 13:13

zakmck ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:Certo che se sanno che ad aspettarli c'è una PROBABILE pistola ci penserebbero bene prima di venire a fregare!


Verrebbero lo stesso, solo che prima ti accoppano per non correre rischi e solo dopo ti rapinano.

Non basta avere la pistola, bisogna anche saperla usare e saper uccidere.

Chi delinque per scelta di vita, non ha problemi ad usare la violenza, e' abituato e gode dell'effetto sorpresa.

Comunque gli states dimostrano che nonostante le armi diffuse, la polizia estremamente violenta, la carcerazione tra le piu' repressive e la pena di morte, detengono il record di morti ammazzati per rapina, oltre quello degli incidenti domestici per ferite da arma da fuoco.

Non mi sembra un grande esempio da copiare.




Per quello che mi risulta (anche da parenti di miei colleghi che vivono negli States) non si hanno notizie di rapine come da noi, anzi ... Lì, come scavalchi, sei ... "fritto"!
Ed è questa la certezza che manca ai ladri, da noi ...... [8D] [;)]

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 13:16

"Alcuni "giornalisti" del Fatto Quotidiano sono divertentissimi.
Oggi sparano sulla "accozzaglia fascio-teron-populista salviniana", e nella stessa pagina attaccano "le miserie linguistiche del fascio-padano", che sarei io.
Per il Fatto il problema non sono le tasse, i clandestini o il lavoro, ma la Lega.
Se questi sputano fango, siamo nel giusto Amici!"

https://www.facebook.com/salviniofficial?fref=ts

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 17:56

Un uomo per difendere un' altra persona mira alle gambe di un rapinatore per non ucciderlo e rischia di finire in galera.

Dire che da noi la legittima difesa è "adeguata" e deescrivere come una errata percezione il suo fallimento mi sembra un filino esagerato.

Da noi la legittima difesa non esiste perchè qualunque reazione che non sia stare fermi mentre ti pestano è già un eccesso.

Un uomo ha dovuto risarcire i propri rapinatori perchè li aveva colpiti.


Questa è la legge italiana e la sua interpretazione da parte dei giudici.


Dimentichi poi che esiste tutta una categoria di rapinatori che è probabilmente maggioritaria che vuole rubare ma non è ancora disposta a uccidere, anche perchè le pene sono diverse
- non puoi fare l' automatismo che fai perchè non esiste nella realtà.

Tanto è che le rapine in villa sono una cosa e quelle in banca,
con guardie armate, allarmi e poliziotti che sorvegliano pronti a teletrasportarsi che rendono impossibile al criminale avere una pistola per avere la superiorità e non rischiare che nulla sfugga di mano,
sono un' altra, e anche questo è un fatto.


Se il ladro sa che quando entra rischia la vita invece di non rischiare nulla o magari prendere pure i risarcimenti, la percentuale calerà drasticamente.

Ci sarà una più ridotta percentuale che ci proverà lo stesso ma i casi sarebbero parecchio inferiori.


Ma ovviamente negherai l' evidenza per ragioni ideologiche.

Non si tratta di fare come in America dove si possono comprare lanciamissili
(la polizia poi in questo discorso non c' entra un fico secco perchè si parla di quelle situazioni in cui il cittadino si ritrova ormai da solo senza alcuna protezione, quindi al resto del discorso neanche rispondo)
ma di stabilire una volta per tutte che se entri in casa mia o nel mio luogo di lavoro con l' intenzione di rubare e magari picchiare o stuprare o uccidere, posso spararti prima io e poi chiamare la polizia nella certezza che saranno loro ad essere arrestati e non io.


Se questo poi lo chiamate Far West perchè se la polizia non c'è si finisce con scontri a fuoco, come chiamare allora la situazione che abbiamo in Italia dove i criminali fanno quello che vogliono e nessuno può fare niente?

Peggio che Far West o anarchia, almeno in quel caso ognuno è per sè e puoi regolarti anche tu.

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 18:06

..l'unica cosa che in italia funziona,riguarda il fatto che i criminali,sono fuori dopo tempi bevissimi,quello e certo, la legittima difesa in italia e' regolamentata con tutti codicilli che portano ad interpretazioni spesso personali,gia' il fatto di essersi introdotto a casa tua o nel tuo negozio,con la forza x la rapina,gia' questo dovrebbe essere considerato legittima difesa,solo che in italia,va in galera chi si difende,avendo magari avuto pure decine di rapine...... [:287] [:287]

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 18:51

@ufologo, ubatuba e aztlan

Parlate perche' avete conoscenza diretta di procedimenti relativi all'istituto della legittima difesa oppure parlate solo per quanto avete appreso per sentito dire o leggendo i giornali?

Tanto per capire, si intende.

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 19:10

certo x notizie riportate da tv e giornali..........dalle mie parti ancora non si e' raggiunto situazioni di rischio totale,sinceramente non so come avrei reagito,nel momento in cui sono venuti a rubare a casa mia,ed io fossi tornato a casa in quel frangente.....certe situazioni bisogna viverle,x capire le reazioni...... [:294] [:294]

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 19:14

Ho conosciuto gente che era totalmente sconvolta per il solo fatto che qualcuno possa essere entrato in casa! Figuriamoci con le botte ...! [:299]

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 19:29

ubatuba ha scritto:certo x notizie riportate da tv e giornali


Si uba, non intendevo con esperienze vissute sulla propria pelle ma di procedimenti reali di cui si e' potuto assistere agli avvenimenti e ai relativi procedimenti per conoscenza diretta, magari perche' avvenuti nella propria zona e non perche' letti o raccontati sui giornali.

Ad esempio nella mia zona ne sono successi di vario tipo e, per i casi di cui ho conoscenza diretta, posso dire che le decisioni sono sempre state favorevoli ai soggetti che avevano reagito.

Ricordo anche di un caso, oltre vent'anni fa, di una rapina in banca in cui una guardia giurata, in borghese tra il pubblico rispose al fuoco e secco' i rapinatori. Ne usci indenne (anche grazie ai numerosi testimoni) e ancor oggi lo chiamano amichevolmente "Tex Willer".
Questo caso, tuttavia, letto attraverso la stampa ebbe un eco ben diverso. Forse questa e' anche una forma di controllo sociale. Pensa alla questione emulativa. Sai quanti pistoleri improvvisati ci saremmo ritrovati se sulla stampa fosse passata la versione "eroe"? La vicenda dei sassi dai cavalcavia dovrebbe insegnare....

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 19:33

Era una guardia giurata, cioè una persona autorizzata ad usare la forza per garantire l' ordine.

Praticamente, uno degli uomini di scarto della polizia.

Se fosse stato un cittadino comune gli avrebbero dato 20 anni.

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 19:37

zakmck ha scritto:
ubatuba ha scritto:certo x notizie riportate da tv e giornali


Si uba, non intendevo con esperienze vissute sulla propria pelle ma di procedimenti reali di cui si e' potuto assistere agli avvenimenti e ai relativi procedimenti per conoscenza diretta, magari perche' avvenuti nella propria zona e non perche' letti o raccontati sui giornali.

..


no,come dettoti dalle mie parti ancora,nonstante l'incremento dei crimini, tutto e' andato senza arrivare a certe situazioni extreme......................... [;)]

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 21:07

Spero non capiti mai, ma se dovessero entrarmi in casa durante la notte, solo all' idea di avere i figli a letto.....
non so come reagirei. il paradosso è che potresti essere denunciato anche se ti limiti a immobilizzare un eventuale ladro e per sbaglio gli sbucci un ginocchio. Gli eccessi non sono mai auspicabili, ma non è possibile che i delinquenti siano così tutelati.
Se viene messa in pericolo la mia famiglia, vado in galera, ma li faccio fuori.

Re: L ' altro Matteo.

04/03/2015, 22:37

Aztlan ha scritto:Era una guardia giurata, cioè una persona autorizzata ad usare la forza per garantire l' ordine.

Praticamente, uno degli uomini di scarto della polizia.

Se fosse stato un cittadino comune gli avrebbero dato 20 anni.


Come minimo.

I cittadini comuni, per fortuna, non possono girare armati.

Poi, detto fra di noi, tu ci saresti entrato in banca con una pistola?
Rispondi al messaggio