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Argomento bloccato

19/03/2013, 15:47

DeMultaNocte ha scritto:

Blissenobiarella ha scritto:

Diamogli il tempo di insediarsi e di organizzarsi. Sono arrivati in Parlamento con il loro bel carico di inesperienza e non possiamo aspettarci che ora siano magicamente in grado di fiutare ogni trappola ed ogni trucchetto.
MA se appena si insediano non cominciano a lavorare su lavorare ad un programma economico degno di questo nome con un gruppo di economisti seri....E al primo che sento nominare i minijob...


Basterebbe per il momento tenere la barra dritta e non parlare con nessuno che non sia un responsabile diretto del movimento che possa fare da giusto filtro (in senso positivo chiaramente).

Al senato si doveva decidere come votare, se scheda bianca o un candidato del m5s, ed invece alla prima votazione ognuno ha fatto come meglio credeva.

Come si dice a roma, 'namo bene... [8]

Le battaglie asimmetriche si possono vincere, la guerriglia insegna, ma quantomeno come prima cosa si dovrebbe avere il buon senso di non camminare fischiettando in ordine sparso su un campo minato.






Sono d'accordo su tutta la linea. Ma è anche vero che noi siamo qui a chiacchierare e loro sono li in mezzo al fuoco incrociato. Qualche defiance dobbiamo metterla in conto.

19/03/2013, 18:19

Sicura che sono lì a ... chiacchierare? O a "gustare" il potere della politica ...[;)]

19/03/2013, 18:33

DeMultaNocte ha scritto:

bleffort ha scritto:

DeMultaNocte ha scritto:


Dovrebbero essere un muro compatto, una formazione a testuggine, ed invece alla prima votazione ognuno fa come gli pare, altri dicono che non avevano capito, etc....



Anche loro sono Italiani,certi difetti l'Italiano c'è l'hà nel DNA.[:D]



Quali difetti? l'ingenuità?

A parte un pò di ingenuità,è la volubilità dell'Italiano.

19/03/2013, 19:07

mik.300 ha scritto:

io ho un sospetto
di un test di fedeltà interno
per stanare i traditori..
(casaleggio style)
ma mi posso sempre sbagliare..



Ma non dire pistolinate.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radi ... anella.mp3

19/03/2013, 19:14

Werther ha scritto:


Ma non dire pistolinate.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radi ... anella.mp3


alla faccia di chi li chiamava traditori! Sono persone esemplari! Almeno in questo primo inconveniente.
Ultima modifica di DarthEnoch il 19/03/2013, 19:15, modificato 1 volta in totale.

19/03/2013, 20:17

DarthEnoch ha scritto:

Werther ha scritto:


Ma non dire pistolinate.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radi ... anella.mp3


alla faccia di chi li chiamava traditori! Sono persone esemplari! Almeno in questo primo inconveniente.


è sempre piacevole constatare per l'ennesima volta con che razza di gente abbiamo avuto a che fare in tutti questi anni, e con cui d'ora in poi avranno a che fare i ragazzi del M5S.....che viscidume di prim'ordine...

19/03/2013, 21:42

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... io/535819/

Sicilia abolisce le province regionali, cancellate le elezioni di fine maggio

Il maxi-emendamento a firma dei capigruppo di Pd, Udc e lista Crocetta, è stato approvato con 53 sì e 28 no, con voto segreto. Il gruppo 5 Stelle ha votato in linea con la maggioranza. Seduto nei banchi del governo, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha accolto la votazione con un applauso. ”L’abolizione delle Province è la vittoria del governo e della maggioranza, do atto anche ai 5 Stelle di avere votato la norma che abbiamo proposto”, ha commentato a caldo Crocetta, spiegando che “si tratta della prima tappa della rivoluzione: oggi ha vinto il modello Sicilia“.

Festeggiano anche i deputati del Movimento 5 Stelle. Per il capogruppo all’Ars del M5S, Giancarlo Cancelleri, si tratta di “una nostra vittoria”, perché “era un punto del nostro programma”. Giampiero Trizzino, deputato del M5S, commentando l’approvazione del maxi-emendamento ha dichiarato: “E’ un’altra conferma del modello Sicilia. Vedete che quando il progetto funziona, noi non abbiamo problemi ad approvarlo?”.

19/03/2013, 23:19

Noi in Sardegna avevamo già fatto un referendum per abolire le province, trionfo con maggioranza bulgara del 90%, ancora aspettiamo che lo eseguano.

A dimostrazione di quanto ci avrebbe fatto bene avere una componente forte del Movimento anche qui.

19/03/2013, 23:21

Werther ha scritto:

mik.300 ha scritto:

io ho un sospetto
di un test di fedeltà interno
per stanare i traditori..
(casaleggio style)
ma mi posso sempre sbagliare..



Ma non dire pistolinate.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radi ... anella.mp3



?????
boh..

ehi
il rsto del mio post?
così non si capisce..

chi ha fatto lo scherzo ?

perchè di scherzo(o imboscata?)
telefonico si tratta
lo sai no??

quello mi piacerebbe sapere..

19/03/2013, 23:24

acgunner ha scritto:

DarthEnoch ha scritto:

Werther ha scritto:


Ma non dire pistolinate.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radi ... anella.mp3


alla faccia di chi li chiamava traditori! Sono persone esemplari! Almeno in questo primo inconveniente.


è sempre piacevole constatare per l'ennesima volta con che razza di gente abbiamo avuto a che fare in tutti questi anni, e con cui d'ora in poi avranno a che fare i ragazzi del M5S.....che viscidume di prim'ordine...



eccone un altro..

non è il vero vendola.

lo sai anche tu
no?

20/03/2013, 00:35

DarthEnoch ha scritto:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... io/535819/

Sicilia abolisce le province regionali, cancellate le elezioni di fine maggio

Il maxi-emendamento a firma dei capigruppo di Pd, Udc e lista Crocetta, è stato approvato con 53 sì e 28 no, con voto segreto. Il gruppo 5 Stelle ha votato in linea con la maggioranza. Seduto nei banchi del governo, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha accolto la votazione con un applauso. ”L’abolizione delle Province è la vittoria del governo e della maggioranza, do atto anche ai 5 Stelle di avere votato la norma che abbiamo proposto”, ha commentato a caldo Crocetta, spiegando che “si tratta della prima tappa della rivoluzione: oggi ha vinto il modello Sicilia“.

Festeggiano anche i deputati del Movimento 5 Stelle. Per il capogruppo all’Ars del M5S, Giancarlo Cancelleri, si tratta di “una nostra vittoria”, perché “era un punto del nostro programma”. Giampiero Trizzino, deputato del M5S, commentando l’approvazione del maxi-emendamento ha dichiarato: “E’ un’altra conferma del modello Sicilia. Vedete che quando il progetto funziona, noi non abbiamo problemi ad approvarlo?”.


La solita Sicilia gattopardesca? forse si...



e anche forse un po' di campagna elettorale a favore del M5S, per tentare di spingere anche in vista del voto di fiducia, a un avvicinamento PD e M5S,

[color=navy]http://www.linksicilia.it/2013/03/lars-non-ha-abolito-le-province-ma-solo-presidenti-assessori-e-consiglieri-provinciali/

[color=blue]Più che una riforma, è una manovra per risparmiare gli oltre 8 mila euro che si mette in tasca un presidente di Provincia e i 5 mila euro al mese circa cadauno che si mettono in tasca assessori e consiglieri provinciali. Di fatto, è una finta riforma in salsa ‘cipriota’ spacciata per una cosa seria. [/color]

.....Le Province – cioè gli uffici delle amministrazioni provinciali – restano in piedi. Di fatto, non c’è alcuna riforma...

...In pratica, tutt’e nove le Province non solo non sono state abolite, ma concentreranno tutti i poteri nelle mani di nove commissari. Tre al Pd, tre all’Udc e tre al Megafono, il Movimento del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta....

...In un secondo momento dovrebbe arrivare una riforma che si annuncia tragicomica. A parole, dicono di volere applicare l’articolo 15 dello Statuto siciliano, che prevede la sostituzione delle Province con liberi Consorzi di Comuni. Ma questi Consorzi non si annunciano molto liberi, visto che la politica vorrebbe istituirli prima che gli stessi Comuni decidano come consorziarsi. Una farsa centralista....
[/color]



e i consorzi in che numero saranno? superiori alle attuali province? Province ora commissariate e quindi in mano a al presidente della regione?
bel capolavoro.

20/03/2013, 01:39

È importante seguire quello che sta succedendo in Sicilia in queste settimane, anzi in questi giorni, anzi di ora in ora. Potremo dire, tra qualche anno, “c’ero anch’io”.
Il momento è davvero esaltante. La grande storia, dopo decenni di assenza, sta tornando dalle nostre parti, e anche altrove farebbero bene a guardarci con meno sufficienza e cercare di capire quello che sta succedendo realmente.

Diceva lo slogan elettorale di Crocetta “La Rivoluzione è già iniziata”. Allora io, e non solo, sorridevo a questa espressione colorita. La Rivoluzione? A braccetto di Monti e dell’UDC di Casini? Evidentemente sbagliavamo di grosso. E le frizioni di oggi, sempre più ruvide, con D’Alia, miracolato parlamentare di un partito che quasi non c’è più, stanno a testimoniarlo in maniera indubbia.

La Sicilia cambia pelle. La Sicilia è oggi più avanti dell’Italia. La Sicilia, se non ha proprio “dichiarato l’indipendenza”, poco ci manca: dopo tanti proclami, ha “proclamato la propria Autonomia” (quella vera). È un processo storico dal quale non torneremo più indietro. Dobbiamo cominciare ad abituarci a riprendere in mano la nostra piccola Nazione dopo secoli di servaggio e di baronìe.

Se uniamo questi fatti, la conferenza stampa del Presidente di ieri, con la misera débacle elettorale dei funzionari bancari europei di qualche giorno fa, si ha la sensazione del day after, della liberazione da un incubo. I camerieri di Francoforte sembrano non capire, fanno esattamente gli stessi discorsi e le stesse litanìe sul debito di un giorno prima delle elezioni. E invece per loro è finita. L’Italia ha tolto il morso, a differenza di tanti paesi mediterranei, più o meno “indignati”, ma poco concludenti. E la miccia, come sempre, si è accesa in Sicilia. E qui, non nella tragedia greca, che è iniziata la Rivoluzione con qualche mese di anticipo. L’Europa adesso dovrà riformare se stessa, non potrà fare finta di nulla, o sarà destinata all’implosione. E IL MERITO E’ DEI SICILIANI! Siamo un Popolo grandioso, non dimentichiamolo mai. Nei momenti più difficili scuotiamo il giogo e vinciamo.

Ma veniamo al merito. In un colpo solo si attua l’art. 15, almeno a metà, eliminando quelle province che da sempre (dal 1819) erano simbolo di centralismo oppressivo e di frazionamento politico della Sicilia finalizzato al suo annientamento. Si abolisce pure un ente parassitario, albergo per politici di serie C, simbolo per eccellenza dell’antico regime partitocratico e democristiano.

Dico “a metà”, perché per ora le organizzazioni periferiche provinciali dello Stato, e prima di tutto le Prefetture, restano saldamente in piedi anziché essere devolute integralmente alla Regione, come prevede lo stesso articolo 15. Ma questo, per ora almeno, non dipende solo da noi, ma da uno Stato da sempre sordo ai diritti della Sicilia.

Ci sarebbero alcuni dettagli da osservare sui problemi attuativi, sui confini dei liberi consorzi, etc. Ma ci sarà tempo e modo in Assemblea di affinare il disegno di legge, che resta epocale.

Ma non finisce qui. Si comincia a resuscitare un altro fossile: l’art. 41, con i Trinacria Bond. Anche qui non entro nel merito del “si può fare di più”, “non è del tutto lecito”, etc. Qui si stanno mettendo in campo Princìpi, si stanno riaprendo antichi teatri di battaglia che sembravano persi per sempre. E il bello è che si sta vincendo, perché dietro a questi provvedimenti ci sono innanzitutto i cittadini siciliani, stanchi del vecchio andazzo, che avevano sempre subito e non voluto.

Si comincia almeno ad enunciare la questione dell’Alta Corte, senza la quale lo Statuto sarà sempre in pericolo. Cose da pazzi! Quello che andiamo predicando da 10 anni almeno, prima come pazzi solitari che parlavano una lingua aliena, poi con sempre più amici al fianco, fino a diventare una valanga, sta diventando realtà.

Quello che sembrava un sogno lontano per i nostri discendenti, la libertà e il benessere per la Sicilia, lo stiamo costruendo giorno dopo giorno, certo a partire da un cumulo di macerie, ma è il trend che conforta, che rende sereni e ottimisti.

Si dà mandato di attuare unilateralmente l’art. 37, dopo 70 ANNI DI MELINA da parte dello Stato! E qui, come sul precedente articolo 41, si nota quasi uno “strappo” istituzionale del nostro. Può la Regione da sola attuarsi lo Statuto nell’inerzia dello Stato? Forse in punta di diritto no, ma le rivoluzioni si fanno in punta di diritto o si mette la controparte di fronte ad un incontrovertibile fatto compiuto? Le maggiori risorse finanziarie di cui dispone la Regione oggi non sono ancora frutto di un altro “strappo”, storico, con cui Alessi, senza attendere nessuno, diede ordine alle Intendenze di Finanza di girare alla Regione le entrate per le principali imposte nell’Isola? Lo Stato poi accettò il fatto compiuto. Allora c’erano ancora in giro i separatisti, non si sapeva mai.

E oggi? Oggi ci siamo noi, i Siciliani. Guai a chi ci tocca!

Massimo Costa

20/03/2013, 08:22

rmnd ha scritto:


La solita Sicilia gattopardesca? forse si...

e anche forse un po' di campagna elettorale a favore del M5S, per tentare di spingere anche in vista del voto di fiducia, a un avvicinamento PD e M5S,

e i consorzi in che numero saranno? superiori alle attuali province? Province ora commissariate e quindi in mano a al presidente della regione?
bel capolavoro.



Dalle mie parti si dice "i maccheroni riempiono la pancia". Vuol dire "quello che conta sono i fatti". E lo so che tu sei "cittadino padano" e canti il "va' pensiero" magari, quindi credi che tutto quello che facciano al sud sia per rubare i soldi a voi del nord (che già li rubaste a noi in tempi remoti), ma fatto sta che la Sicilia ha iniziato un processo di riforma radicale, e voi? Il resto d'italia? Non pervenuti.
Ultima modifica di DarthEnoch il 20/03/2013, 08:23, modificato 1 volta in totale.

20/03/2013, 09:00

bleffort ha scritto:

È importante seguire quello che sta succedendo in Sicilia in queste settimane, anzi in questi giorni, anzi di ora in ora. Potremo dire, tra qualche anno, “c’ero anch’io”.
Il momento è davvero esaltante. La grande storia, dopo decenni di assenza, sta tornando dalle nostre parti, e anche altrove farebbero bene a guardarci con meno sufficienza e cercare di capire quello che sta succedendo realmente.

Diceva lo slogan elettorale di Crocetta “La Rivoluzione è già iniziata”. Allora io, e non solo, sorridevo a questa espressione colorita. La Rivoluzione? A braccetto di Monti e dell’UDC di Casini? Evidentemente sbagliavamo di grosso. E le frizioni di oggi, sempre più ruvide, con D’Alia, miracolato parlamentare di un partito che quasi non c’è più, stanno a testimoniarlo in maniera indubbia.

La Sicilia cambia pelle. La Sicilia è oggi più avanti dell’Italia. La Sicilia, se non ha proprio “dichiarato l’indipendenza”, poco ci manca: dopo tanti proclami, ha “proclamato la propria Autonomia” (quella vera). È un processo storico dal quale non torneremo più indietro. Dobbiamo cominciare ad abituarci a riprendere in mano la nostra piccola Nazione dopo secoli di servaggio e di baronìe.


E oggi? Oggi ci siamo noi, i Siciliani. Guai a chi ci tocca!

Massimo Costa



certe volte
penso che la sicilia vada bene
perchè grillo non ci mette becco..
i grillini insomma sono lasciati fare..

viceversa credo che
avrebbero combinato poco o nulla..

20/03/2013, 09:37

Vito Crimi - pagina
7 ore fa
Resoconto di una giornata in Senato


Una bella giornata di sole che si rischiara ancora di più per la dotazione di un piccolo ufficio a nostra disposizione, oltre la grande sala riunione, un posto un po’ più riservato.
E’ venuto a trovarci Federico Pizzarotti, sindaco 5 stelle di Parma, a Roma per il Comitato del Bicentenario della nascita di Verdi. Un interessante e proficuo scambio di idee, il primo approccio per una interazione/collaborazione tra assemblea legislativa centrale e organo amministrativo locale. I nostri comuni a 5 stelle possono essere cartina di tornasole della bontà dei provvedimenti legislativi che li riguardano e allo stesso tempo fucina di idee e proposte utili da chi con i cittadini deve fare i conti direttamente tutti i giorni.
Nel pomeriggio la prima conferenza dei capigruppo. Uno degli organi più importanti, luogo nel quale si valutano e decide la calendarizzazione dei lavori d’aula.
Punto primo: dislocazione dei posti in aula, qualche malumore da parte di chi ha dovuto spostarsi dai suoi posti storici per far spazio al movimento 5 stelle…. Ma la mia risposta è stata secca... “La storia queste elezioni l’hanno cambiata totalmente, quindi niente sarà più come prima”
Punto secondo: il presidente Grasso (recependo forse quanto vado ripetendo da mesi ? :-):-)) ha dichiarato che ritiene opportuno dare inizio al più presto ai lavori parlamentari, che questi non possono essere subordinati alla nascita di un governo, che occorre dare avvio celermente alle commissioni, alla loro costituzione, convocazione e atti propedeutici al loro funzionamento. Il paese non può aspettare e il parlamento è nelle condizioni di poter lavorare, restituiamogli la dignità di assemblea legislativa indipendente dal governo. Un po’ di resistenze da parte di alcune forze politiche, ma da parte mia un grande plauso per una iniziativa che non può non vederci d’accordo. Ci sono 27 leggi di iniziativa popolare che aspettano, provvedimenti di riduzione dei costi della politica da attuare subito…
Punto terzo: la linea della presidenza sarà rigore, trasparenza e riduzione costi. Il presidente Grasso ha annunciato la riduzione del 30% della sua indennità, e la riduzione di tutte le indennità e benefit per i componenti dell’ufficio di presidenza (vice, questori, segretari). Rivalutazione delle indennità parlamentari e dei rimborsi forfettari, rendendoli più trasparenti e rendicontati, tagliando tutti i rimborsi forfettari iniqui e legandoli al loro effettivo utilizzo. Insomma la linea del movimento 5 stelle (ricordo che noi la rigorosa rendicontazione la attuiamo già autonomamente) ha contagiato tutti.
Per me è una prima grande vittoria. Non importa da chi provengano le proposte, se sono di buon senso noi le sosteniamo... quindi viva la trasparenza e la riduzione dei costi!
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