In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Re: Ciao Grecia ciao

04/04/2015, 14:58

Diamogli tempo al ragazzo...

[;)]

CRESCE L’ATTEGGIAMENTO DI SFIDA DELLA GRECIA, DOPO CHE ALEXIS TSIPRAS SI E’ RIVOLTO ALLA RUSSIA E ALLA CINA

Immagine

Alexis Tspiras sta portando avanti con rinnovato vigore una “politica del rischio calcolato”, cercando di forzare l'Europa a cedere terreno, oppure a rischiare una reazione a catena in grado di paralizzare l'Unione Europea.

Due mesi di bullonerie e rimproveri da parte dell'UE non sono riusciti ad intimidire la Grecia. Sta diventando sempre più chiaro che i paesi creditori [nord-europei] hanno mal giudicato la natura della crisi greca, e non possono più evitare di affrontare la “Forca di Morton” posta di fronte a loro [quando argomenti contraddittori portano alla stessa spiacevole conclusione].



Qualsiasi accordo che vada abbastanza lontano da placare l’afflitta popolazione della Grecia, dovrebbe portare automaticamente oltre quell’austerità che sta sfilacciando il resto dell'Europa Meridionale. Le necessarie concessioni incoraggerebbero la sfida populista in Spagna, Portogallo e Italia, ma porterebbe all’ebollizione l’euroscetticismo tedesco.
Il consenso per l'Unione Monetaria sta venendo pericolosamente meno in Baviera e nella maggior parte della Germania Orientale, nonostante i sondaggi non catturino a pieno la forza delle correnti sotterranee.

Le dimissioni presentate questa settimana dal bavarese Peter Gauweiler, contrario all’estensione del salvataggio della Grecia può, naturalmente, aver contribuito. Egli è sempre stato un nemico dell'UEM. Ma la sua protesta costituisce senza alcun dubbio un colpo di avvertimento alla famiglia politica di Angela Merkel.

Il Signor Gauweiler era stato eletto Vice-Presidente dei Cristiano-Sociali bavaresi [CSU] nel 2013, per puntellare in qualche modo l'ala euroscettica del Partito e fronteggiare la minaccia costituita dal Partito anti-euro Alternative fur Deutschland [AfD].

Tuttavia, se l’Unione Monetaria [Eurozona] insisterà meccanicamente con le solite, stantie, richieste – tornando a quelle condizioni che anche il precedente governo eurofilo di Atene aveva respinto nello scorso mese di Dicembre – si corre il rischio che possa partire una reazione a catena politica, in grado di sventrare il progetto stesso di Unione Europea, inteso come ideologia motivante di tutta l’Europa.

Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea, perfettamente consapevole del rischio, sta avvertendo chiunque abbia voglia di ascoltare che il Grexit porterebbe ad una "irreparabile perdita di prestigio dell'intera Unione Europea", che finirebbe con il far concretizzare la caduta stessa dell’Europa.

Quando Warren Buffett suggerisce che l'Europa potrebbe emergere più forte di prima, dopo la purga salutare del suo anello debole [la Grecia], non fa che confermare la regola secondo la quale non ci si dovrebbe mai dilettare su materie che vanno oltre la propria comprensione.

Alexis Tsipras guida il primo governo di sinistra-radicale eletto in Europa dopo la 2a Guerra Mondiale. Syriza, il suo movimento, è in un certo senso totemico per la Sinistra Europea, anche se i suoi simpatizzanti a volte si disperano per i suoi colpi di scena e per le sue svolte caotiche. In quanto tale, Syriza rappresenta la “cartina al tornasole” della possibilità che i progressisti possano o meno perseguire un qualcosa di simile ad una politica economica autonoma all'interno dell'Unione Monetaria.

Si possono sentire in lontananza gli echi di quello che accadde al governo [regolarmente eletto] di Jacobo Arbenz in Guatemala, che rappresentò la “cartina al tornasole” per l'America Latina della possibilità di una Sinistra al governo. Il suo esperimento di riforma agraria fu notoriamente spento da un “colpo di stato” della CIA, nel 1954, con conseguenze molto durature. Per Che Guevara fu il momento della “presa di coscienza”, conseguenza del quale cominciò a lavorare come medico volontario in quel paese.

Un’intera generazione di studenti, da Cuba all’Argentina, trasse la conclusione che gli Stati Uniti non avrebbero mai permesso che il potere potesse essere preso democraticamente dalla Sinistra, e che quindi non si potesse far altro che ricorrere alla rivoluzione.

Oggi viviamo in tempi più dolci, ma la decisione di espellere la Grecia ed i ribelli di Syriza dall'Eurozona, tagliando liquidità al sistema bancario greco, significherebbe la stessa cosa, dal momento che le autorità dell'Unione Europea non hanno né una giustificazione credibile, né una base nei trattati, per agire in questo modo.

Rimproverano Syriza per la mancanza di "riforme" assolutamente inaccettabili per il paese, con la Troika che insiste con quelle operazioni di privatizzazione che hanno violato le regole della concorrenza proprie dell'Unione Europea e che hanno arricchito, essenzialmente, la sola élite politica.

Il Grexit forzato potrebbe radicare il sospetto, peraltro assai diffuso, che gli organi dell'UE non siano altro, in ultima analisi, che degli “agenti di recupero crediti” dei paesi creditori. Renderebbe chiaro che il progetto di solidarietà del dopoguerra era solo una grande pistolinata [sic].

Willem Buiter, capo-economista di Citigroup, ha avvertito che la Grecia dovrebbe affrontare una specie di "show degli orrori economico", se si dovesse tornare alla dracma, ma non sarebbe in ogni caso una cosa piacevole per tutta l'Europa. "L'Unione Monetaria fu concepita per essere indistruttibile ed irrevocabile. Se invece dovesse rompersi, o fosse revocata, la questione successiva sarebbe: quale paese sarà il prossimo?", egli ha dichiarato.

"Si è cercato di far passare il concetto che la Grecia è l’unico membro “eccentrico” dell’Eurozona, accusando questo paese di non fare questa o quell’altra cosa … ma un certo numero di paesi ha le stesse debolezze. Pensate che l'economia greca sia troppo chiusa? Benvenuti in Portogallo. Pensate che ci sia poco capitale sociale in Grecia, e nessuna fiducia tra governo e cittadini? Benvenuti in Europa Meridionale", egli ha continuato.

La Grecia non potrebbe plausibilmente restare nella Nato, se fosse malevolmente espulsa dall’Unione Monetaria. Andrebbe senz’altro alla deriva in direzione dell'orbita russa, dove l’ungherese Viktor Orban, peraltro, si trova di già. Il fianco sud-orientale del sistema di sicurezza europeo andrebbe a pezzi.

A torto o a ragione, il Signor Tsipras pensa che i “poteri forti” dell'UE non possano permettere che tutto questo accada, e che quindi il loro sia solo un bluff. "Stiamo cercando un compromesso onesto, ma nessuno si aspetti un accordo incondizionato da parte nostra", così ha dichiarato al parlamento greco, nel corso di questa settimana.

Non fosse per il fatto che un default sovrano – pari a 330 miliardi di euro, fra bail-out e passività Target2 del sistema BCE – avrebbe fatto molto male anche ai contribuenti di altri paesi del Club Med, anch’essi in difficoltà, la maggior parte dei deputati di Syriza avrebbe quasi assaporato la possibilità di far esplodere questa bomba a neutroni.

Il Signor Tsipras sta ora giocandosi la carta russa con gelida spietatezza, minacciando [più o meno] di porre il veto sulle nuove sanzioni dell'UE contro il Cremlino, alla scadenza di quelle vecchie. "Non siamo d'accordo sulle sanzioni. La nuova architettura di sicurezza europea deve includere anche la Russia", egli ha dichiarato all'agenzia di stampa TASS.
Inoltre, si è offerto di trasformare la Grecia in un ponte strategico per collegare le due nazioni ortodosse. "Le relazioni russo-greche hanno radici molto profonde nella storia", egli ha detto, toccando abilmente le corde giuste prima del suo viaggio a Mosca, la prossima settimana.

Il Cremlino ha i suoi problemi, visto che le aziende russe lottano duramente per far fronte al rimborso di 630 miliardi di dollari di debito, e sono costrette a chiedere l'aiuto del fondo di riserva dello Stato. Le riserve valutarie della Russia sono pari a 360 miliardi di dollari – in ribasso dai 498 miliardi di un anno fa – ma la somma disponibile è di gran lunga inferiore, considerando una serie di impegni impliciti. Ma anche così, il Presidente Vladimir Putin deve essere parecchio tentato di fare della Grecia una questione strategica, data l’importanza del premio a portata di mano.

Panagiotis Lafazanis, Ministro dell'Energia greco e capo della componenete più a sinistra di Syriza, era a Mosca questa settimana, per incontrare i funzionari della Gazprom. Egli ha espresso un "forte interesse" per il nuovo gasdotto del Cremlino che attraverserà la Turchia, conosciuto come "Turkish Stream".

Operando in parallelo, il Vice Premier della Grecia, Yannis Drakasakis, ha promesso di spalancare il porto del Pireo al Gruppo Armatoriale cinese Cosco, dandogli la priorità per una joint-venture con la Stato greco, cui resterebbe una quota del 67%. In quel preciso momento, la Cina ha acquistato 100 milioni di euro di Buoni del Tesoro greci, contribuendo a coprire un deficit di finanziamento, conseguente all’ordine che la BCE ha imposto alle banche greche di fare un passo indietro.

Si potrebbe giustamente protestare contro tutto questo, perché è un ricatto del Signor Tsipras. Questo comportamento, in effetti, equivale ad una violazione di primarie norme dell’UE, viene ignorato tutto quello che è stato fatto per la Grecia nel corso degli ultimi quattro anni … e non si capisce perché il popolo greco debba essere così arrabbiato! [palese l’ironia dell’autore]

Alcune minute delle riunioni del 2010 del FMI, che sono state lasciate trapelare, confermano ciò che Syriza ha sempre sostenuto: il paese, all’epoca, era già in bancarotta e necessitava di una riduzione del debito, piuttosto che di nuovi prestiti. Ma tutto questo è stato ignorato per salvare sia l'euro che il sistema bancario europeo, in un momento in cui l'Unione Monetaria non aveva molte difese contro il contagio.

Il Ministro delle Finanze Yanis Varoufakis definisce giustamente tutto questo come "un cinico trasferimento di perdite private: dai libri contabili delle banche alle spalle dei cittadini più vulnerabili della Grecia". Solo una piccola frazione dei 240 miliardi di euro di prestiti è rimasta nell'economia greca. Quasi il 90% è stato dirottato sulle banche e sui creditori finanziari. Il danno è stato aggravato da un’austerità eccessiva. L'economia si è contratta così violentemente che il rapporto debito/Pli è salito vertiginosamente, invece di scendere, nonostante lo scopo originario.

Il membro indiano del Consiglio d’Amministrazione del FMI aveva avvertito che tali politiche non avrebbero potuto funzionare, se non fossero state compensate da uno stimolo monetario. "Anche se il programma fosse augurabilmente attuato con successo, potrebbe innescarsi una spirale deflazionistica composta dal calo dei prezzi, dell'occupazione e delle entrate fiscali, che potrebbe minare il programma stesso". Egli era nel giusto, in ogni dettaglio.

Marc Chandler, della Brown Brothers Harriman, ha detto che le passività sostenute – che hanno spinto il debito greco al 180% del Pil – potrebbero quasi integrare la definizione di "debito odioso", ai sensi del Diritto Internazionale [http://it.wikipedia.org/wiki/Debito_odioso]. "Il popolo greco non è stato salvato e l'economia si è contratta di un quarto. Con la deflazione, la crescita nominale è crollata e continua tutt’ora a contrarsi", egli ha dichiarato.

I greci queste cose le sanno. Sono vissuti per cinque anni come vittime del peggior crollo subito da qualsiasi stato industriale negli ultimi 80 anni. Peggio di quanto è accaduto agli Stati europei durante la Grande Depressione.

I creditori dell’Unione Monetaria non hanno ancora riconosciuto in alcun modo che la Grecia è stata sacrificata per salvare l'Unione Monetaria nel momento peggiore della crisi, e che pertanto questo paese merita un particolare dovere di solidarietà. Se si cominciasse a vedere gli eventi attraverso gli occhi dei greci – piuttosto che attraverso quelli dei media del Nord Europa e di Bruxelles – il dramma assumerebbe un carattere decisamente diverso.

E’ lo scontro di queste due narrazioni, conflittuali e completamente diverse fra loro, che rende la crisi così poco trattabile.

Il Signor Tsipras ha detto alla sua cerchia privata, prima della sua elezione a Gennaio che, se fosse stato spinto contro un muro dai paesi creditori dell’Unione Monetaria, avrebbe detto loro "di fare del loro peggio", portando l'intero tempio a crollare sulla loro testa. Tutto quello che ha fatto da allora suggerisce che egli potrebbe farlo davvero.

http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=14880

Re: Ciao Grecia ciao

04/04/2015, 17:24

..spero che riesca a mentenere le attuali posizioni,dato che a breve scade una rata del fmi,e non ceda,alle minacce bancarie,la situazione interna e' drammatica,e perdurando la crisi i rischi di deflagrazione interna sono quanto mai possibli,deve accelerare il processo con la russia,anke se,ricordiamocelo,la stessa russia non mosse un dito alla richiesta di aiuto di cipro............. [:292] [:292]

Re: Ciao Grecia ciao

06/04/2015, 19:11

Grecia : Chapeau Tsipras !

Immagine

A loro, va la nostra simpatia, se restano saldi sull'obiettivo, diamo risalto al modo straordinario in cui Tsipras sconfiggerà l'Eurogruppo, nei prossimi giorni li metterà a tappeto, e così la vittoria greca, sarà quella della democrazia, e sarà il vincitore della battaglia con l'autoproclamata egemonia dell'élite.

L'analisi di ciò che ha fatto Syriza con Tsipras e Varoufakis sottolinea che la strategia messa in atto da Atene è efficace, e ben presto porterà al collasso la parte europea. Questi sono cacciatori che prendono l'iniziativa di tener abilmente sotto tiro della vittima designata. E' il morso degli affogati, la determinazione di un popolo e dei suoi nuovi dirigenti di trovare la speranza dopo l'umiliazione dell'austerità imposta loro da un'Europa intransigente.

Ammettiamolo, Tsipras ha rigirato le cose ed è un avversario temibile per Angela Merkel e l'Eurogruppo, che ora sono sotto pressione. Ci avviciniamo alla cruciale 9 aprile in cui lo Stato greco pagherà € 458.000.000 al FMI. SYRIZA, ed i Greci sono in una posizione di forza come è ben noto, in tali negoziati, da debitore contro il suo creditore; il creditore deve accettare le condizioni del primo o rischiare di perdere tutto.

La situazione sembrava disperata, ci sono ancora un paio di giorni, poi Tsipras è andato a Berlino. Viaggio non necessario in termini di negoziati, ma, importante per convincere gli elettori che la parte greca che voleva accettare, sulla loro pelle le condizioni della troika, prima delle elezioni di gennaio ne è uscita sconfitta. Ovviamente il calcolo UE era che Syriza avrebbe ceduto e accettato i termini e le condizioni delle concessioni, senza asperità. Questa condizione politica: l'accettazione delle riforme del mercato del lavoro e delle pensioni, che sono ben lungi dall'essere urgenti economicamente ma politicamente possibile cancellare la maggior parte del programma e il messaggio di SYRIZA, e screditarla agli occhi dei greci. Era il fulgido esempio per scoraggiare altri paesi recalcitranti [ndt. ad accettare l'austerity della UE]. Questa strategia europea è stata basata sulla certezza che la Grecia avrebbe rifiutato di rovesciare il tavolo del default o di lasciare la zona euro.

Alexis Tsipras , ha dato l'impressione agli europei che stavano vincendo e che si erano rafforzati, mentre in realtà si erano indeboliti. Col passare del tempo, i greci sono stati esasperati dall'atteggiamento europeo, e Alexis Tsipras è diventato popolare, proprio, per la sua capacità di non cedere.

Poi ha inviato un messaggio chiaro che ora è possibile rompere. Il primo è rafforzare i legami con la Russia. Il secondo messaggio è ancora più diretto: è quello che la Grecia ora preparare la rottura.

Giovedì 2 aprile Reuters ha pubblicato una informazione formalmente negata da Atene che, nel corso della riunione di lavoro dell'Eurogruppo il 1 ° aprile, il rappresentante greco ha informato i suoi partner che, senza un accordo, la Grecia non avrebbe pagato FMI il 9 aprile.

Il governo ellenico concretamente e attivamente prepara la pausa, pensa di prendere il controllo delle banche e di emettere "credenziali" governative a valore monetario.

Questo è un chiaro segnale, un primo passo verso l'uscita dalla zona euro. Il tempo non gioca più a favore della élite europea.

Se gli europei continuano la loro strategia del "cappio", rischiano molto. Così improvvisamente, la situazione è meno rosea per la UE, il tempo non gioca a loro favore. Prossimo appuntamento di lavoro con l'Eurogruppo è prevista per l'8 aprile, due giorni dopo la visita a Mosca [1] di Alexis Tsipras il giorno prima della scadenza con il FMI. Gli europei dovranno soppesare attentamente i rischi che sono disposti a correre perché Tsipras ha vinto la partita, ed è finita con chi diceva di "tenerlo per il pizzo."

Alexis Tsipras ha dimostrato un'intelligenza strategica importante in questo caso, ha dimostrato che lui era uno dei pochi leader europei in grado di resistere ad Angela Merkel. Esso cambia tutto perché siamo la pancia molle che sa di governarsi da se. Il risultato di pochi giorni e che Tsipras ha tenuto finora, la possibilità che crolli sembra pressoché nullo.

Gli europei, guidati dalla Germania, saranno in grado di meditare la regola numero uno di un negoziato, quanto all'avversario pronto ad andarsene, è da tempo che vi lavora. In entrambi i casi la Grecia segna il gol decisivo prima della sua vittoria, mentre l'egemonia ottiene una sconfitta umiliante. Dobbiamo ripetere, che riguarda il nostro futuro, è lo scontro della Democrazia e gli interessi del popolo contro l'ordo-finanza. I funzionari non eletti devono ingoiare la loro superbia, la sopravvivenza di un Europa forte diventa, ora, infinitamente compromessa.

NOTE di SD

1. Alexis Tsipras a Mosca l'8 aprile, riferisce un comunicato del Cremlino, "negoziati russo-greci al massimo livello su un vasto spettro di argomenti relativi alla cooperazione tra i due Paesi, inclusi commercio, economia, investimenti, cultura e affari umanitari, oltre a problemi internazionali". Dopo il colloquio tra il premier greco e il capo dello Stato russo è prevista la firma "di una serie di documenti bilaterali".

http://sadefenza.blogspot.it/2015/04/gr ... ipras.html

Re: Ciao Grecia ciao

06/04/2015, 19:35

L’Europa Suggerisce alla Grecia di Fottersene della Democrazia



Immagine

(merdaccia levantina, tipo greco)

E ci risiamo.

Con Papandreau fu facile, ormai sappiamo che l’ex primo ministro greco del Pasok essendo una merdaccia levantina corrotta con milioni di Euro in Svizzera (HSBC) fu “ricattato” dalla meglio Europa: se i greci avessero osato votare sul piano Troika i conti suoi (e di Mamma sua) sarebbero diventati dominio pubblico.

Con Tsipras parrebbe più difficile. Non sembrerebbe che l’attuale primo ministro greco appartenga al bestiario delle merdacce levantine corrotte, e dunque al massimo si può suggerire la soluzione.

dal Corriere della Sera

La Grecia restituirà «ad infinitum» i soldi a tutti i creditori, e inizierà il 9 aprile come previsto con i 458 milioni di euro che deve al Fondo monetario internazionale (Fmi). Lo ha confermato il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, incontrando a Washington il direttore generale dell’Fmi Christine Lagarde. Lo stesso Varoufakis, in un’intervista al quotidiano economico greco il quotidiano Naftemporiki, ha detto di volere raggiungere un’intesa preliminare con i creditori alla riunione dell’Eurogruppo il 24 aprile. Secondo il Financial Times, però, alcuni ministri delle Finanze di Paesi membri dell’Unione europea, in conversazioni private avrebbero suggerito che il primo ministro greco Alexis Tsipras dovrebbe «scaricare» l’ala oltranzista di sinistra del suo partito Syriza come unica soluzione per giungere a un accordo e salvare le finanze delle Grecia……

Ok a parte le panzane di Varufakis (cavoli però è bravo eh?), pagheremo il debito “ad infinitum” (no cioè….), etc etc. adesso la i Ministri delle Finanze Europei “suggeriscono” di scaricare una parte del partito che ha preso i voti di Tsipras con Tspras.

E vabbeh, ma che aspettano a uscire…. ah giusto c’è da spostare ancora qualche conto in Turchia.

Source: L'Europa Suggerisce alla Greci...Democrazia - Rischio Calcolato

Re: Ciao Grecia ciao

06/04/2015, 20:22

spero che tsipras riesca a raggiungere il suo obbiettivo,sarebbe una grande vittoria,e magari riuscirebbe a trascinare che vuole realmente cambiare questo sistema fallito....................... [:(!] [:(!]

Re: Ciao Grecia ciao

06/04/2015, 20:31

ma questi tecnocrati non si rendono conto..
prima come condizione impongono
politiche economiche neo-liberiste..
adesso vogliono decidere
chi deve governare...

MA ROBA DA PAZZI..

Re: Ciao Grecia ciao

06/04/2015, 20:38

,,tutto questo dovuto a classi politiche inerti e incapaci,succubi delle lobby del potere finanziario.................... [:294] [:294]

Re: Ciao Grecia ciao

07/04/2015, 10:58

crisi greca:ecco il piano dell'europa x sostituire tsipras

http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... as/597582/


e' un pericolo possibile,il potere finanziario cerchera' in tutti i modi di costringere la grecia,ad un ritorno al passato,e cerchera' in tutti i modi di raggiungere l'obbiettivo,come e' capitato all'italia,la speranza e che tsipras regga l'urto........e' una lotta impari ma la grecia potrebbe riuscire dove tutti hanno fallito [:292] [:292]

Re: Ciao Grecia ciao

07/04/2015, 11:29

Per questo motivo bisognerebbe fare sentire a Tsipras e più in generale a tutti coloro che si oppongono a questo perverso paradigma socio-economico il nostro sostegno.

Re: Ciao Grecia ciao

07/04/2015, 11:44

Atlanticus81 ha scritto:Per questo motivo bisognerebbe fare sentire a Tsipras e più in generale a tutti coloro che si oppongono a questo perverso paradigma socio-economico il nostro sostegno.


d'accordissimo.ma oltre al ns sostegno,dovrebbero essere i paesi che sono in situazioni simili alla grecia,italia in testa,a sostenerlo.................... [:294] [:294]

Re: Ciao Grecia ciao

07/04/2015, 11:51

ubatuba ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:Per questo motivo bisognerebbe fare sentire a Tsipras e più in generale a tutti coloro che si oppongono a questo perverso paradigma socio-economico il nostro sostegno.


d'accordissimo.ma oltre al ns sostegno,dovrebbero essere i paesi che sono in situazioni simili alla grecia,italia in testa,a sostenerlo.................... [:294] [:294]


Eh! Magari!!!

Ma con Renzi servo dei potentati economici cosa ti aspetti?

[;)]

Re: Ciao Grecia ciao

07/04/2015, 18:43

Atlanticus81 ha scritto:
ubatuba ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:Per questo motivo bisognerebbe fare sentire a Tsipras e più in generale a tutti coloro che si oppongono a questo perverso paradigma socio-economico il nostro sostegno.


d'accordissimo.ma oltre al ns sostegno,dovrebbero essere i paesi che sono in situazioni simili alla grecia,italia in testa,a sostenerlo.................... [:294] [:294]


Eh! Magari!!!

Ma con Renzi servo dei potentati economici cosa ti aspetti?

[;)]


..da uno come renzi,emanazione dei poteri finanziari europei,nulla...ma almeno in europa ci sara' spero un qualkuno che possa sostenerlo.......la mia impressione e'che fanno di tutto x isolarlo,temono il contagio,........ [:294] [:294]

Re: Ciao Grecia ciao

08/04/2015, 07:00

Da articolo L43
Russia-Grecia, un asse per aggirare l'Unione europea
Putin è disposto ad aiutare Tsipras. Oppositore delle sanzioni Ue al Cremlino. Dal gas al turismo: gli affari Mosca-Atene. Bruxelles: «Riforme? Non ci siamo».
di Stefano Grazioli | 07 Aprile 2015

Sta per bussare alle porte del Cremlino e non c’è da stupirsi che sarà accolto a braccia aperte. Non perché sia un amico di vecchia data, ma perché è la nuova peste che sta facendo impazzire Bruxelles e quella che fino a poco tempo fa era definita, proprio alla russa, la troika.
Alexis Tsipras è pronto a incontrare l'8 aprile Vladimir Putin: non un faccia a faccia per diletto, sebbene non ci sia da dubitare che la cosa faccia piacere a entrambi proprio per il fatto che sia scomoda per Unione Europea e dintorni, ma più che altro di business.
La visita del premier greco era in realtà prevista per maggio, le impellenti questioni economico-finanziarie hanno però suggerito ad Atene di anticipare di qualche settimana.
I SOLDI DI BRUXELLES SONO CONGELATI. La Grecia, tra pensioni e stipendi statali da pagare e un prestito da 450 milioni di euro del Fondo monetario internazionale giusto in scadenza il 9 aprile, non è messa benissimo, anzi potrebbe finire la sua corsa di schianto se nelle prossime settimane non dovesse trovare un salvagente per evitare la bancarotta.
Il piano di riforme presentato a Bruxelles è ancora vago e i 7,2 miliardi di euro di finanziamenti che farebbero tirare una boccata di ossigeno sono ancora congelati. Ecco dunque in arrivo la carta russa e il primo ministro pronto a giocarla con il sorriso sulle labbra.
TSIPRAS FA IL GIOCO DI PUTIN. Dall’altra parte fa lo stesso Putin, che in questo momento punta più sugli irrequieti leader dell’Ue per tirare acqua al proprio mulino, da qualsiasi parte essi pendano: da Victor Orban, esponente della destra ungherese abituato a dare grattacapi a Bruxelles, a Tsipras, rappresentante di una sinistra eurocritica che fa il gioco del Cremlino, tutto insomma fa brodo.
Non si tratta di nuovi legami, ma in sostanza di riedizioni di vecchi rapporti adattati alla situazione attuale.
Fornitura di gas, affari nel turismo e nell'alimentare: il business Grecia-Russia
Tra Russia e Grecia le cose, in piccolo ovviamente, sono andate sempre bene a tutto tondo: Atene riceve il 60% del gas che consuma da Mosca e i russi nell’ultimo decennio hanno giocato un ruolo fondamentale nel settore turistico (1 milione nel 2013 giunti sulle sponde dell’Egeo). Anche frutta e verdura greche andavano regolarmente in Russia (export totale greco per 400 milioni di euro nel 2013), poi sono arrivate le sanzioni europee che costeranno sino al 4% del Pil.
Con la crisi ucraina la dura presa di posizione di Bruxelles è stata la classica zappa sui piedi per la Grecia che ora dice anche di volersi impuntare proprio su questo tema, dando un aiuto a Mosca e soprattutto a se stessa.
ATENE CONTRO LE SANZIONI UE. In una recente intervista all’agenzia Itar Tass alla vigilia del suo arrivo, Tsipras ha parlato di un «meraviglioso futuro» in vista per i due Paesi, accennando alla più stretta cooperazione nei vari campi, dall’energia all’agricoltura, sottolineando come le sanzioni siano «senza senso» e «abbiano condotto in un vicolo cieco».
Musica per le orecchie del Cremlino che di solito sente queste note solo dietro le quinte dai rappresentanti del business e da qualche irriducibile esponente dell’opposizione estremista nelle capitali europee, ma non da premier o capi di Stato.
Da questo punto di vista Tsipras, esattamente come Orban, è un alleato perfetto per Putin: la bocca della verità, con le leve del potere in mano, almeno per il momento. La Russia, al di là delle questioni strategiche e delle alleanze variabili che di volta in volta si presentano con i Paesi dell’Unione, è comunque interessata a fare affari con la Grecia, come con chiunque.
ULTIMA SPIAGGIA IL 24 APRILE. Con Atene c´è inoltre quell’affinità religiosa ortodossa che avvicina ancora di più e non è certo un caso che il primo ministro greco abbia anche in programma a Mosca un incontro con il patriarca Kirill.
Anche se l’economia russa non naviga in buone acque, per dare un aiutino alla piccola Grecia Putin potrebbe fare alla fine dei conti anche uno sforzo, se fosse davvero necessario.
Il 24 aprile è prevista la riunione dell’Eurogruppo che dovrebbe essere un po’ l’ultima spiaggia per capire come potranno andare le cose tra Grecia e Ue e se il tavolo dovesse saltare Tsipras farebbe ritorno comunque in Russia il 9 maggio, per l’anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, e potrebbe mettere a fuoco un'altra volta con Putin i piani per il salvataggio della Grecia.

Re: Ciao Grecia ciao

08/04/2015, 10:05

..spero vivamente che l'aiuto del kremlino sia reale,e cio'possa essere il grimaldello x scardinare il sistema dei burocrati europei,e magari potrebbe avere l'effetto domino................. [:264] [;)]

Re: Ciao Grecia ciao

08/04/2015, 11:29

il rublo si sta apprezzando..
da 75 x 1 euro
siamo a 58 x 1 euro.
Rispondi al messaggio