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Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 17:57

Mi sa che Bibi ha fatto un bel bonifico a Zio Vlad.
Sapete tutti che non sono di certo filo-americano, né certamente filo-israeliano, però la Russia non è certo esente da critiche da qualche tempo a questa parte: è palese che di difendere la Siria frega molto poco a Putin e ai suoi...

Ma d'altronde va anche detto che non hanno stipulato alleanze di mutua difesa, e i Russi sono in Siria per far fuori i jihadisti, non certo per sparare a Israele o fare scoppiare una guerra totale.

Una posizione alquanto scomoda.

Anche perché se Israele e gli USA decidessero di attaccare apertamente l'Iran (non è questione di SE ma di QUANDO), Putin non potrà di certo agitare il ditino, gli toccherà intervenire in difesa degli iraniani, o perderà definitivamente la faccia...

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 18:42

TheApologist ha scritto:Mi sa che Bibi ha fatto un bel bonifico a Zio Vlad.
Sapete tutti che non sono di certo filo-americano, né certamente filo-israeliano, però la Russia non è certo esente da critiche da qualche tempo a questa parte: è palese che di difendere la Siria frega molto poco a Putin e ai suoi...

Ma d'altronde va anche detto che non hanno stipulato alleanze di mutua difesa, e i Russi sono in Siria per far fuori i jihadisti, non certo per sparare a Israele o fare scoppiare una guerra totale.

Una posizione alquanto scomoda.

Anche perché se Israele e gli USA decidessero di attaccare apertamente l'Iran (non è questione di SE ma di QUANDO), Putin non potrà di certo agitare il ditino, gli toccherà intervenire in difesa degli iraniani, o perderà definitivamente la faccia...

Sembra che Putin stia a guardare...sembra...
Il fatto è che il medio oriente è una polveriera che nemmeno ti immagini, leggi le potenzialità militari di Israele e poi capirai perchè i russi SEMBRA che stiano inerti...
http://www.repubblica.it/esteri/2018/05 ... 195993807/

Intanto c'è da considerare che potrebbe essere andata diversamente da come dice Israele...e si può leggere qui:
https://it.sputniknews.com/mondo/201805 ... ardamenti/

O qui, fonte Tass:
http://tass.com/defense/1003603

Qui sembra addirittura che abbiano fallito l'attacco...ma potrebbe essere propaganda della parte avversa...
https://aurorasito.wordpress.com/2018/0 ... -in-siria/

E qui, come avevo ipotizzato io tempo fa...sembra che i russi abbiano in mano un missile Jassm-Er Usa inesploso...e se fosse cosi, per gli Usa sarebbe una catastrofe...(notare che nell'articolo si ipotizza che i russi non usino gli S300 e 400 in Siria per evitare che ne venga captato/testato elettronicamente il funzionamento da Usa e Israele...)
https://russia-insider.com/en/did-russi ... ia/ri23417

In sintesi...IMHO, Putin è immensamente furbo e li lascia fare, studiandone le capacità, fino al momento opportuno...staremo a vedere...

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 19:31

Grazie per i link :)

Staremo a vedere come evolverà la situazione...

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 19:37

Oggi hanno detto che Israele avrebbe avvertito la Russia dell'attacco, probabilmente l'incontro fra Netanyahu e Putin serviva proprio a chiarirsi.
Ma allora la Russia cosa ci sta a fare in Siria? Ha minacciato che avrebbe difeso e vendicato ogni attacco ed ora piovono missili da ogni dove.

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 19:49

[:291]

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Israele continua a colpire in Siria, Paese alleato della Russia e in cui Vladimir Putin ha investito soldi, uomini e buona parte della sua politica estera. L’ultimo attacco, quello di stanotte, ha visto bersagliata dai jet israeliani una base a sud di Damasco considerata un deposito di missili iraniani o di Hezbollah. Le notizie sono ancora poche e contraddittorie. Ma Israele non ha negato di aver realizzato il raid. E anche questa volta, ci sono stati dei morti.

Dopo questo radi, la domanda che tutti iniziano a porsi è perché Putin non reagisce. Israele, così come l’Occidente nell’ormai noto attacco alle basi siriane ritenute coinvolte nel presunto arsenale chimico di Bashar al Assad, colpisce ormai da mesi in territorio siriano. Prima con cautela. Adesso quasi a voler dimostrare di poter agire indisturbato. E ci si domanda perché Mosca, alleato fondamentale di Damasco, non attivi più i suoi sistemi di difesa aerea né tuoni, come faceva prima, contro i recenti raid di Tel Aviv.

La questione in realtà è molto più profonda di quanto possa sembrare. E la Russia, in particolare Putin, si trova a dover affrontare un momento estremamente delicato in cui si innescano strategie e rapporti internazionali potenzialmente conflittuali. È un tempo di scelte che la guerra al terrorismo aveva rimandato, ma che adesso, con la fine dello Stato islamico, stanno lentamente tornando a galla. E Mosca deve decidere, controvoglia, da che parte stare.

I raid israeliani hanno uno scopo preciso nei confronti della strategia russa. Come scrivemmo su questa testata, l’obiettivo ècostringere il Cremlino a prendere posizione. E questa posizione, evidentemente, è o con Israele o con l’Iran. Tertium non datur, specialmente se a essere colpita è la Siria, Paese alleato e perno della strategia mediorientale di Mosca.
Una scelta difficile

Dal punto di vista russo, è chiaro che scegliere è quanto di più difficile e indesiderato. Israele è un partner storico e un Paese con cui non vuole avere conflitti. Moltissimi cittadini israeliani sono di origine russa. I rapporti economici fra i due Stati sono ottimi. E in Medio Oriente, avere un amico a Tel Aviv fa sempre molto comodo. E la Russia non vuole diventare l’automatico alleato dei nemici di Israele, anche per una questione di immagine.

Dall’altro lato, l’Iran è stato e rimane un partner imprescindibile nella guerra al fianco della Siria. Le forze iraniane e quelle legate all’Iran, cioè tutta la galassia di milizie sciite presenti in Siria, costituisce l’architrave per la vittoria definitiva di Assad sui ribelli. Senza Teheran non ci sarebbe stata alcuna vittoria. E il blocco di Astana, con il coinvolgimento della Turchia, è un simbolo di quest’asse fra Iran e Russia in cui si intrecciano anche importanti e fruttuosi rapporti economici. Specialmente in chiave anti americana e con uno sguardo all’espansione cinese.

L’obiettivo di Benjamin Netanyahu è chiarissimo: spaccare l’asse fra Putin e Hassan Rohani. Un asse che, va ricordato, non è necessariamente un’alleanza a tutto tondo. Sbaglia chi crede che Iran e Siria abbiano interessi del tutto sovrapponibili. Per l’Iran, la Siria è una pedina fondamentale nell’espansione della sua politica verso il Mediterraneo. Per la Russia, la Siria è un avamposto nel Medio Oriente e nel Mediterraneo orientale.

Ma a Mosca, l’idea che la Siria sia sottoposta al controllo iraniano, non è un qualcosa che attragga particolarmente. Soprattutto perché questo significa, a medio e lungo termine, avere continuamente il rischio di una guerra regionale con Israele e l’Arabia Saudita. Guerra che metterebbe in pericolo il governo di Damasco e, di conseguenza, un alleato russo.
L’incontro e la possibile soluzione

Oggi, l’incontro fra Putin e Netanyahu a Mosca, in occasione della giornata della Vittoria, potrebbe essere molto utile per capire come si evolverà la capacità di risposta della Russia. Il premier israeliano ha ribadito, poco prima di partire per la capitale russa, l’importanza di un “coordinamento continuo” tra l’esercito israeliano e quello russo sullo sfondo degli eventi in Siria. Ed ha anche ringraziato Putin per “la possibilità di discutere i modi per rimuovere le minacce regionali”.

Il presidente russo tergiversa. Sa che qualsiasi reazione può comportare conseguenze molto gravi sulla sua strategia siriana. Se decidesse di imporre un ombrello totale sulla Siria, scatenerebbe l’ira di Israele. Ma è anche possibile che, lasciando che gli aerei israeliani colpiscano le basi iraniane in Siria, peggiori i rapporti con Teheran.

L’unica soluzione, almeno per il momento, sembra essere quella che il Cremlino si impegni a fare in modo che gli iraniani, le milizie di Hezbollah e le altre forze sciite, si allontanino dal confine israeliano. Ma può imporre questa decisione all’Iran sopo l’annuncio di Donald Trump sul nucleare e l’ennesimo raid di Israele? Intanto, Putin incassa. Ma il timore è che appaia come un pugile formidabile nell’incassare ma mai deciso a dare il colpo del k.o.

http://www.occhidellaguerra.it/siria-is ... ran-putin/

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 19:59

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L’Iran fa enormi sforzi per rafforzare la sua presenza in Siria. Ciò è una minaccia per Israele, il Medio Oriente e per il mondo intero”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha usato troppi giri di parole nella conferenza stampa a margine dell’incontro a Sochi con Vladimir Putin, il nono negli ultimi due anni. Un incontro particolarmente importante per il governo israeliano, tanto che il primo ministro era accompagnato anche dal direttore del Mossad e dal capo del Consiglio per la sicurezza nazionale. Israele non ha mai negato di avere un’ottima intesa con la Russia, ma le dinamiche belliche e geopolitiche nello scacchiere mediorientale hanno lasciato delle ombre sul rapporto fra Mosca e Tel Aviv. Israele è stato sempre chiaro durante la guerra in Siria: il vero nemico era l’Iran e le milizie sciite collegate a Teheran. Un obiettivo che non ha mai nascosto, visti anche i raid aerei condotti sul territorio siriano e con il solo scopo di limitare la presenza di Hezbollah nel conflitto, ma che la dinamica della guerra ha reso sempre più difficile da raggiungere. Le parole di Netanyahu non lasciano dubbi. Secondo il premier israeliano, il problema riguarda non solo la Siria, ma tutto il Medio Oriente: “Teheran è in uno stadio avanzato di controllo e influenza su Iraq e Yemen e in pratica controlla il Libano”

Le parole di Netanyahu s’inseriscono in un quadro geopolitico complesso. Israele non può fare a meno dell’alleanza con la Russia, e la stessa cosa dicasi per Mosca. Sono tantissimi gli interessi economici, strategici e politici che rendono impossibile giungere a una frizione fra questi due attori fondamentale del Medio Oriente e non solo. Allo stesso tempo, la Russia non può cedere facilmente alle richieste israeliane di abbandonare l’Iran nella sua lotta al terrorismo e soprattutto di rivedere gli accordi sulle zone di de-escalation nel sud della Siria. Gli accordi sul cessate-il-fuoco scaturite dai negoziati di Astana, con l’avallo di Donald Trump dopo l’incontro di Amburgo, rappresentano il capolavoro strategico di Putin in Siria, e l’unico accordo che in questo momento sta mantenendo il conflitto a un livello di tensione alto ma non eccessivo. Israele vede questi accordi come la garanzia dell’Iran e di Hezbollah di avere mano libera in Siria, riuscendo a creare un collegamento terrestre che leghi il Libano alle forze armate iraniane. La presenza russa nelle regioni meridionali, a pochi chilometri dal Golan, rappresenta un’arma a doppio taglio: da un lato, Israele è garantito dal fatto che le forze di Damasco, di Hezbollah e dell’Iran non colpiscano le postazioni israeliane o non si addentrino nel Golan; dall’altro lato, la Russia è un ostacolo insormontabile per le forze armate israeliane contro qualsiasi velleità di colpire le milizie sciite in Siria.

La Russia, in questo contesto, opera da potenza mediatrice, ma, al contempo, rischia di trovarsi immischiata in un conflitto tra Israele e Iran che oltre a essere pericoloso per la stabilità mondiale, metterebbe Mosca in una posizione estremamente difficile. Israele è partner di lunga data del Cremlino e non c’è alcun interesse da entrambe le parti a rovinare questa antica amicizia. Inoltre, Putin sa perfettamente che la guerra in Siria ha creato un’alleanza sunnita, con cui Israele collabora, che resta inevitabilmente un sistema con cui deve fare affari e cercare di non inimicarsi con un aiuto eccessivo alla causa iraniana – soprattutto in chiave petrolifera. L’Iran, dall’altro lato, è un partner strategico russo che soprattutto adesso rappresenta un formidabile alleato nella creazione di quel blocco eurasiatico che possa contrastare gli Stati Uniti e la Nato. Teheran ha interessi in Russia, e la Russia investe in Iran. Ma soprattutto, l’Iran ed Hezbollah sono stati degli alleati fondamentali nella guerra in contro lo Stato Islamico, e se oggi Assad sembra di nuovo sicuro di governare la Siria, se la Russia ha le sue basi in Medio Oriente, e se il Califfato sta per essere definitivamente sconfitto in quei Paesi, è anche merito delle forze armate iraniane e degli sciiti libanesi, senza i quali l’aviazione russa non avrebbe potuto sostenere il peso della guerra.. E se Israele è stato chiaro nel ritenere la concretizzazione della cosiddetta “mezzaluna sciita” una minaccia gravissima per la sua sicurezza, la Russia ha tutto da perdere dall’eventuale rottura di quest’asse: specialmente se al suo posto dovessero inserirsi gli alleati di Washington. Il fatto che Netanyahu abbia parlato di Iraq non è casuale. Baghdad sta entrando nell’orbita di Teheran grazie al sostegno delle forze iraniane e sciite contro lo Stato Islamico, e questo significa aver strappato agli Stati Uniti un prezioso territorio ottenuto dopo la caduta di Saddam.

http://www.occhidellaguerra.it/netanyah ... cia-mondo/

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:02

https://www.facebook.com/IsraeliAirForc ... 876070189/

(Quando si dice stupidamente che non esistono "armi intelligenti" ...) [^]

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:06

Ufologo 555 ha scritto:Israele bombarda la Siria: “Colpiti decine di obiettivi”

In Siria è guerra fra Iran e Israele. Martedì notte, a pochissime ore dalla decisione del presidente Usa di uscire dall’accordo sul nucleare iraniano, i caccia israeliani avevano bombardato una base del siriana a sud di Damasco in cui erano presenti anche forze iraniane.

La tensione era già altissima. E questa notte, è arrivata la conferma. L’esercito israeliano ha affermato che le forze Quds iraniane schierate in Siria avevano sparato 20 missili verso le postazioni israeliane sulle alture del Golan. In quell’area, proprio prima dell’annuncio di Donald Trump sull’uscita dal patto sul nucleare, l’esercito israeliano aveva ordinato la riapertura dei rifugi per la popolazione civile.

Secondo le fonti, il lancio di razzi iraniani è stata una risposta all’attacco dell’artiglieria israeliana contro le postazioni siriane vicine alla città di Quneitra, luogo simbolo della guerra nel Golan. Non ci sono state segnalazioni di vittime israeliane nell’attacco. Iron Dome, il sistema anti-missile israeliano, si è attivato, ma non è riuscito a evitare del tutto i danni dell’attacco. Un portavoce dell’esercito ha detto al Times of Israel che il danno alle basi militari israeliane era “limitato”. Segno che non tutti i missili sono stati intercettati.

Si tratterebbe, in ogni caso, del primo attacco iraniano in territorio israeliano. Una novità di fondamentale importanza nel panorama della guerra in Siria. Ma quello che conta, e che finora è riportato solo da alcune agenzie, è che anche l’esercito siriano avrebbe, per la prima volta dopo molti anni, attaccato postazioni israeliane. Il sito Al Masdar news, riporta che alle 4 del mattino ora locale, l’esercito siriano ha lanciato un’ondata di missili verso le alture del Golan contro le basi dell’esercito israeliano.

Subito dopo, è arrivata la reazione israeliana. Una rappresaglia contro le forze iraniane in Siria che, secondo le forze armate di Israele, è stato il più grande attacco degli ultimi anni. Nel mirino dei caccia e dei missili israeliani, decine di obiettivi, forse addirittura 50, come sottolineato da alcuni media di Israele. Colpiti obiettivi logistici, d’intelligence, magazzini e veicoli. La difesa anti missile siriana ha risposto. L’agenzia di Stato siriana, Sana, riporta l’abbattimento di alcuni missili israeliani in varie parti del Paese.

Il ministero della Difesa russo, citato da Rt, parla di 28 aerei israeliani che hanno lanciato circa 60 missili di cui la metà intercettata dalla contraerea siriana. 10, invece, i missili partiti dalle postazioni terrestri.

Secondo Debka, l’artiglieria e i carri armati israeliani hanno fatto esplodere le basi da cui sono partiti i missili a Baath vicino a Quneitra e Khan Arnaba. Secondo l’intelligence israeliana, qui sia Hezbollah che i Pasdaran iraniani hanno un centro di comando.

Il portavoce delle Israel defense forces, Ronen Manelis, ha dichiarato che Israele è “pronto per qualsiasi scenario” e risponderà duramente se attaccato. “Abbiamo colpito duramente le infrastrutture iraniane che Teheran ha creato in oltre un anno in Siria. Tutti gli obiettivi sono stati distrutti”, ha precisato Manelis. Nessun commento finora è arrivato dalle autorità di Teheran.

Il ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha detto questa mattina che Israele ha colpito “tutta l’infrastruttura iraniana in Siria” e ha aggiunto che spera che “questo capitolo sia finito”.

La situazione, a questo punto, è tesissima. Gli Stati Uniti hanno già detto di sostenere qualsiasi tipo di reazione israeliana. Un portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca all’agenzia Tass ha detto: “Siamo con Israele nella lotta contro le dannose attività iraniane. Appoggiamo con forza il diritto di Israele all’autodifesa”.

L’attacco è arrivato anche a poche ore dal viaggio di Benjamin Netanyahu a Mosca per incontrare Vladimir Putin. È evidente che il premier israeliano abbia voluto informare il presidente russo delle prossime evoluzioni in Siria. Poco prima del summit, lo stesso Putin aveva riunito il consiglio di sicurezza, proprio per discutere del raid della notte precedente contro la Siria.

http://www.occhidellaguerra.it/israele-bombarda-siria/


Ma non venivano abbattuti i caccia isreliani ...? [:291] [:246]



ma secondo te i caccia hanno sconfinato?
comunque è chiara la dinamica..
i missili siro-iraniani sono arrivati dopo,
come reazione,
non prima dell'attacco israeliano..

programmato e preparato da settimane..

vediamo se continuano..

a parte la presenza in siria, ecc.
che azioni bellicose hanno svolto gli iraniani?
hanno attaccato qualcuno?

io finora ho visto solo bombardamenti sionisti..
immotivati peraltro..
l'unico pericolo per il mondo è israele..
Ultima modifica di mik.300 il 10/05/2018, 20:20, modificato 1 volta in totale.

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:17

Comunque sia andata e/o andrà c'è da rimanere stupiti, anche ammirati che, 8 milioni di esseri, riescano a fare fronte a circa un miliardo di arabi/neri/ etc etc.
Saranno anche degli spietati, ma se vogliono sopravvivere....
Penso sia giunto il momento, anche per noi, se non è troppo tardi, di apprendere come trattare gli "invasori" arabi/neri/...
Oppure, porgiamo l'altra guancia??
Ma questi mirano alle terga.

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:18

Amicuzzo mio, anch'io ero in una Base di Missili Antiaerei; se c'era qualche pericolo eravamo pronti in 5' .......!
Missili alzati e radar a 15 giri al minuto! [8D]

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Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:21

Ufologo 555 ha scritto:Amicuzzo mio, anch'io ero in una Base di Missili Antiaerei; se c'era qualche pericolo eravamo pronti in 5' .......!
Missili alzati e radar a 15 giri al minuto! [8D]

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a quanti km vedevano i radar?

comunque in 5 minuti un caccia fa in tempo a entrare,
sganciare e fare inversione a U a tutto gas..

quell'altro l'han preso
perchè è entrato in mezza siria..
questi son sicuro han sconfinato di pochi km,
(se non dal libano o dalla giordania)
hanno sganciato sull'obiettivo deciso da tempo,
ciascuno il proprio,
e sono fuggiti a tutto manetta..

pochi minuti
se non qualche decina di secondi..
mordi e fuggi, insomma..
Ultima modifica di mik.300 il 10/05/2018, 20:27, modificato 3 volte in totale.

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:21

Ufologo 555 ha scritto:Amicuzzo mio, anch'io ero in una Base di Missili Antiaerei; se c'era qualche pericolo eravamo pronti in 5' .......!
Missili alzati e radar a 15 giri al minuto! [8D]

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1° - no stai rispondendo a me.
2° - 5 minuti???? , tanto mi pare.

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:22

Si, 8 milioni di esseri con dietro altri 352 milioni di esseri dall'altra parte dell'oceano+ più qualche altro essere tipo Rothschild e soci che finanziano...
Ma noto che la novella dei "poverini che hanno tutti contro" attacca ancora! :)

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:25

In 5' minuti anche i caccia intercettori sono pronti ...
Per Missili a lunga gittata, e a "due stadi", occorrono di solito 15' (per prepararli ed alzarli).
Quanto poteva vedere il mio radar? 180 Km! I Missili arrivavano fino a 30 mila m.
Testata tattica o con 50 mila biglie d'acciaio!

Re: La guerra in Siria

10/05/2018, 20:27

TheApologist ha scritto:Si, 8 milioni di esseri con dietro altri 352 milioni di esseri dall'altra parte dell'oceano+ più qualche altro essere tipo Rothschild e soci che finanziano...
Ma noto che la novella dei "poverini che hanno tutti contro" attacca ancora! :)



Guarda che nel '67 erano soli contro 5 Stati contemporaneamente! [^] Riuscirono ad occupare tutto il Sinai e rimandare indietro i soldati egiziani a piedi e ... in mutande ... [:305]
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