.....da grande accusatore ad accusato......la via e' breve
Arrestato Massimo Ciancimino. "Ha calunniato De Gennaro"
Giovedí 21.04.2011 12:59
Massimo Ciancimino è stato fermato a a Parma su ordine della Procura di Palermo con l'accusa di calunnia aggravata nei confronti dell'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro. Ciancimino junior, da mesi supertestimone della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, è stato fermato su ordine dei pm Ingoria, Di Matteo e Guido Ciancimino sarebbe anche accusato di truffa pluriaggravata perché i «pizzini» che accusano l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, secondo la Polizia scientifica, sarebbe falsi. Il fermo è stato eseguito dalla Dia di Palermo. Ciancimino, già condannato per riciclaggio, è testimone in diverse inchieste di mafia tra cui quella sulla presunta trattativa tra Cosa Nostra e lo Stato.
IL DOCUMENTO - Il figlio dell'ex sindaco mafioso del capoluogo ha prodotto alla procura palermitana documenti tra cui uno che sarebbe stato "manomesso" in cui c'è il nome del direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza. Il documento è una fotocopia di un foglio redatto da Vito Ciancimino, padre di Massimo, con un elenco di nomi di personaggi delle istituzioni che avrebbero avuto un ruolo nella cosiddetta "trattativa". Da una perizia ordinata dalla Dda e consegnata giovedì ai magistrati che conducono l'inchiesta, il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i sostituti Nino Di Matteo e Paolo Guido, si evincerebbe che il nome di De Gennaro sarebbe stato scritto in epoca successiva alla redazione del manoscritto.
L'ACCUSA A DE GENNARO - Nello scorso dicembre, Ciancimino era stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Caltanissetta per calunnia nei confronti di De Gennaro, attualmente direttore di un'agenzia di intelligence. Ciancimino, importante teste nell'inchiesta sulla presunta trattativa tra Stato e mafia e le stragi del 1992, ha accusato De Gennaro, a capo del Dis (dipartimento per le informazioni di sicurezza), di essere stato molto vicino al "signor Franco", l'agente dei servizi che avrebbe avvicinato il padre per cercare un contatto con i boss mafiosi all'epoca delle stragi di mafia. Secondo i magistrati, i "pizzini" che Ciancimino avrebbe portato a sostegno della sua tesi sarebbero falsi.
LA DIFESA - "Sono sereno. Mi accusano di avere consegnato un documento non autentico, ma io rimango sereno" ha detto Massimo Ciancimino, attualmente alla questura di Bologna. Mi accusano, ma resto sereno mi sa che non ci sentiremo per un po'...".
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da il giornale
E ora anche Ingroia è in imbarazzo "Noi abbiamo sempre utilizzato con grande rigore" il materiale portato da Massimo Ciancimino. In un’intervista a Corriere.it (ascolta), il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia parla del documento con il quale il figlio dell’ex sindaco avrebbe calunniato Gianni De Gennaro e trapela un po' di imbarazzo. "Questo documento in particolare - sottolinea il magistrato - che riteniamo essere stato frutto di manipolazione, è un documento che noi non avevamo mai utilizzato processualmente". La versione di Ciancimino jr è "che quella cosa che invece noi sappiamo essere frutto di manipolazione era stata scritta dal padre in sua presenza in quel foglio mentre invece questa versione è stata smentita: quindi o l’ha fatto lui personalmente o l’ha fatto qualcuno assieme a lui, che lui comunque in qualche modo ha coperto". È possibile, dunque, che Ciancimino sia stato "manovrato"? chiede l’intervistatore. "Sono ipotesi - risponde Ingroia - non voglio fare nessuna considerazione, non è mio uso commentare i fatti. Si procede in relazione agli elementi di cui si dispone".
Gasparri: "Un falso mito" "Rattristano le parole dei magistrati Messineo e Ingroia su Ciancimino junior. Ma come si fa a non prendere atto della realtà? Già da alcune intercettazioni si era sentito come il figlio di Don Vito si vantasse di essere intoccabile mentre compiva reati, per la sua utilità come improbabile testimone e come re dei talk-show della sinistra televisiva". Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri." Bisognerà -aggiunge- approfondire in commissione Antimafia il ruolo dei magistrati che gli hanno dato ascolto e le colpe dei giornalisti e dei dirigenti Rai che hanno contribuito alla costruzione di un falso mito. Siamo di fronte a due colossali scandali: la resa dell’Italia di Scalfaro e Ciampi sul 41 bis nel ’93 e poi -conclude- l’operazione giudiziaria e televisiva basata su Ciancimino da chi condivide ombrelloni in vacanza e ospiti in Procura o in televisione".
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