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MessaggioInviato: 29/06/2012, 12:40 
Prodi cercò di regalare la Sme all'Ingegner De Benedetti"

L'ex leader del Pli, Altissimo, racconta: "Gli americani offrivano 3.500 miliardi, il Prof la cedette all'Ing per 497"

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... etti-.html

questi sono statisti......in compenso ci fecero pagare la tassa x entrare in europa..............................



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...ci vede lontano........ [:278] [:273] [:273]


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MessaggioInviato: 29/06/2012, 13:07 
Cita:
ubatuba ha scritto:

Prodi cercò di regalare la Sme all'Ingegner De Benedetti"

L'ex leader del Pli, Altissimo, racconta: "Gli americani offrivano 3.500 miliardi, il Prof la cedette all'Ing per 497"

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... etti-.html

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Che faccia da maiale !!!!!!!!!! [:o)]



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MessaggioInviato: 29/06/2012, 16:03 
Cita:
ubatuba ha scritto:

..io non vedo il momento in cui una simile situazione capitera' in italia....mi rendo conto che sono sogni... [:31] [:47]


una bella intervista a quella cerebrolesa della minetti...ehhh ci sarebbe stata bene, ai tempi.

che poi anche la gelmini le sue belle figure da ignorante le fece senza bisogno di interviste eheh

mi ricordo la dichiarazione sugli esperimenti del Cern ahaha

cmq davvero grandissimo Paxman!


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MessaggioInviato: 29/06/2012, 16:13 
Scusate, io me ne sono sempre stato zitto, ma ... si potrebbe fare a meno di insultare le persone?


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MessaggioInviato: 29/06/2012, 19:46 
Cita:
iLGambero ha scritto:

Scusate, io me ne sono sempre stato zitto, ma ... si potrebbe fare a meno di insultare le persone?



Se ti riferisci al mio maiale mi scuso, ma non non mi veniva niente di meglio riguardo al personaggio



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MessaggioInviato: 29/06/2012, 23:54 
Regione Lazio: c’è la Nazionale e i tagli contro la casta vanno a farsi benedire

“C’è un appuntamento calcistico importante e dobbiamo tornare, come suggerito dal collega Astore (Pd ndr), tutti presto nelle nostre postazioni da dove abbiamo seguito fin’ora la Nazionale, è un fatto scaramantico, sperando di riuscire a portare a casa una vittoria nei primi novanta minuti”. Mancano poche ore al fischio d’inizio della semifinale Italia-Germania di Euro 2012 e a pronunciare queste parole è il Governatore del Lazio, Renata Polverini. Momento cruciale per l’Italia calcistica, ma anche per il futuro delle risorse economiche da destinare al Lazio: l’approvazione della legge di assestamento di bilancio 2012. Momento cruciale, soprattutto, per tagliare odiosi privilegi di casta, come: le auto blu (guarda il video) e i vitalizi destinati agli assessori e ai consiglieri regionali.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/06/ ... li/200546/


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MessaggioInviato: 30/06/2012, 12:27 
...lampante dimostrazione di serieta'e di dedizione al lavoro x cui sono stati eletti dei nx politici......... [}:)] [8]


Ultima modifica di ubatuba il 30/06/2012, 12:31, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 30/06/2012, 16:14 
Dedizione al lavoro?
Ma se dalle mie parti (e credo non solo) vedo imprenditori e gestori perennemente assenti che probabilmente vedi dove stanno (esempio, in alcuni casi in cui ho portato di persona il mio CV i capi non c'erano mai anche dopo appuntamenti concordati ripetuti* - neanche i dipendenti mi sapevano dare spiegazione, neanche inventarsi la scusa del viaggio di lavoro - e mi toccava parlare con la segretaria che avrebbe dovuto gestire la mia candidatura e proporla al suo capo, poverina [:o)]), campando probabilmente alla spalle dei loro stessi lavoratori....

* = Dimostrazione di quanto ci sia interesse verso l'assunzione di un povero signor nessuno quale sono io, che rimane con un CV sempre più a secco a discapito degli anni che passano proprio per via di fenomeni come questo.

Perchè un politico non dovrebbe far passare quattro chiacchiere utopistiche per "lavoro" e affibiare le spalle del suo buon nome ai suoi elettori?
E' talmente normale ormai che non mi meraviglio più [:)].


Ultima modifica di Pegasus il 30/06/2012, 16:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/06/2012, 19:08 
Cita:
Pegasus ha scritto:

Dedizione al lavoro?
Ma se dalle mie parti (e credo non solo) vedo imprenditori e gestori perennemente assenti che probabilmente vedi dove stanno (esempio, in alcuni casi in cui ho portato di persona il mio CV i capi non c'erano mai anche dopo appuntamenti concordati ripetuti* - neanche i dipendenti mi sapevano dare spiegazione, neanche inventarsi la scusa del viaggio di lavoro - e mi toccava parlare con la segretaria che avrebbe dovuto gestire la mia candidatura e proporla al suo capo, poverina [:o)]), campando probabilmente alla spalle dei loro stessi lavoratori....

* = Dimostrazione di quanto ci sia interesse verso l'assunzione di un povero signor nessuno quale sono io, che rimane con un CV sempre più a secco a discapito degli anni che passano proprio per via di fenomeni come questo.

Perchè un politico non dovrebbe far passare quattro chiacchiere utopistiche per "lavoro" e affibiare le spalle del suo buon nome ai suoi elettori?
E' talmente normale ormai che non mi meraviglio più [:)].
Ti dico io come stanno le cose,purtroppo la domanda supera l'offerta di una percentuale altissima,da noi arrivano circa una trentina di domande al giorno...capisci che un titolare ha ben altro a cui occuparsi quindi anche nel caso si cerchi personale da inserire si delega qualcuno a fare lavoro di filtraggio.
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MessaggioInviato: 02/07/2012, 11:50 
Usa scettici sulla rinascita italiana:
"Siete sempre il malato d'Europa"


Le accuse del Washington Post: "Produttività, evasione e corruzione i mali storici". Dalla nascita della moneta unica i tedeschi ci hanno sottratto quote nell'export globale. "È un problema culturale: le parti peggiori dominano sulle aziende innovative"

http://www.wallstreetitalia.com/article ... uropa.aspx

New York - È l'Italia la grande malata dell'euro. Non basta un vertice europeo per curare il suo problema numero uno: un prolungato crollo di competitività verso la Germania. L'allarme viene dal Washington Post, e accentua lo scetticismo americano sugli esiti del summit di Bruxelles. Scudo anti-spread, aiuti alle banche spagnole non possono sanare gli squilibri strutturali. Il più grave è il "male italiano". A questo tema il quotidiano della capitale Usa dedica l'intera sezione economica con un titolo-shock: "It's the culture, stupido". Rievoca il celebre slogan della campagna elettorale di Bill Clinton contro George Bush padre, la frase "It's the economy, stupid" che invitava a concentrarsi sull'unico tema davvero decisivo.

In questo caso, il "modello culturale" italiano per il Washington Post è segnato dall'evasione fiscale record, la mancanza di spirito civico, il nepotismo che esclude la meritocrazia. Un insieme di "disvalori" che a loro volta sono alimentati dall'inefficienza dello Stato, la corruzione, il collasso della giustizia. Con quali conseguenze sulla produttività complessiva del paese? "L'Italia soffre per una crisi di produttività endemica - scrive il Washington Post - il problema dura da così tanto tempo e ha effetti così profondi sull'economia, che mette in pericolo l'intero tessuto della vita nazionale".

Le inefficienze di sistema sono esemplificate da un paradosso: gli italiani che hanno un posto, in media lavorano più di tutti i loro concorrenti: 1.744 ore all'anno contro le 1.705 degli americani, 1.480 in Francia, 1.411 in Germania. Ma la produttività reale di questo lavoro è rovesciata. Campioni mondiali di produttività sono gli Stati Uniti con 60,9 dollari all'ora, seguono Germania e Francia sopra quota 55, poi la Svezia a 52 e l'Inghilterra a 47,8. L'Italia è in fondo alla classifica, con 45 dollari di Pil per ogni ora lavorata. "E da anni l'Italia continua a perdere terreno. Le zone improduttive della sua economia si espandono, prevalgono sulle parti migliori". Questo spiega il dato più allarmante: dall'introduzione della moneta unica ad oggi, abbiamo perso il 30% di produttività nei confronti della Germania.

Visto dagli Stati Uniti, questo è il vero punto debole di tutta la costruzione europea. L'attenzione di recente si è concentrata su altri aspetti: sfiducia dei mercati, aumento degli spread. Le soluzioni adottate venerdì a Bruxelles hanno dato una risposta ad alcuni di quei problemi, con la promessa di interventi del fondo salva-Stati per acquistare bond spagnoli o italiani e mettere un tetto allo spread; nonché con l'impegno a ricapitalizzare direttamente le banche spagnole senza gravare sul debito pubblico di Madrid.

Gli stessi osservatori americani sono rimasti positivamente sorpresi dal "decisionismo" del summit e ne hanno attribuito il merito in gran parte a Mario Monti. Ora però dagli Stati Uniti l'attenzione torna a concentrarsi sui "fondamentali". I saldi finanziari sono solo la spia e la risultante finale di problemi strutturali più profondi come l'inefficienza dello Stato. Se non si risolvono le cause, curare gli effetti e cioè i soli saldi finanziari non basta. Per gli americani "la madre di tutti gli squilibri" è proprio il divario di competitività illustrato dal Washington Post.

Come possono convivere usando la stessa moneta, due nazioni tra le quali si scava un fosso così profondo di produttività? Se l'Italia ha perso la possibilità di svalutare, la Germania continuerà a sottrarci quote di mercati esteri, quindi la nostra industria e la nostra occupazione sono destinate a rattrappirsi ulteriormente. Con un ulteriore effetto perverso: crescerà ancora il peso dei settori improduttivi, la palla al piede dell'economia italiana. Gli Stati Uniti, avendo mercato unico e moneta unica da oltre due secoli, nonché un solo mercato del lavoro e un sistema politico anch'esso unificato, conoscono le dure regole dell'integrazione. Se la Louisiana non regge la crescita della produttività della California, non può svalutare un "dollaro della Louisiana". Perciò l'aggiustamento avviene in due forme: o la manodopera emigra in massa verso la California, oppure i salari crollano in Louisiana e la produttività sale, fino ad attirare investimenti che fanno risalire la competitività e il Pil locale.

Più spesso accade un mix di queste due cose. Naturalmente c'è l'unione bancaria (una banca locale non teme un assalto agli sportelli: è assicurata da Washington) e c'è la solidarietà fiscale che trasferisce un minimo di aiuti dal centro alle periferie povere. Nulla funzionerebbe però senza una flessibilità interna che consente alla Louisiana di non essere eternamente una palla al piede della California. Sono questi meccanismi che appaiono inesistenti in Europa, e rendono meno assurda la resistenza di Angela Merkel, quando gli americani si calano nei suoi panni. L'assenza di questi ingredienti di base, resta agli occhi degli americani una debolezza che inficia la costruzione della moneta unica.

Di qui lo scetticismo che si mescola al giudizio positivo sul summit di venerdì. Lo scudo anti-spread può dare un sollievo al Tesoro italiano, riducendo il costo del suo rifinanziamento. Ma se l'economia italiana non innesca un boom di produttività, come può essere sostenibile la sua permanenza nell'euro? Il Washington Post avverte che "l'Italia resta il numero due nella produzione industriale europea, grazie a migliaia di imprese efficienti e innovative; alcune delle sue regioni non temono confronti con Germania e Francia", e tuttavia le aree di eccellenza "sono troppo poche, su di esse gravano una cultura imprenditoriale arretrata e i costi delle inefficienze di sistema". Per cui sta diventando insopportabile "il fardello di quelle regioni e settori che sono al livello di Grecia e Portogallo".

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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 02/07/2012, 12:13 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Usa scettici sulla rinascita italiana:
"Siete sempre il malato d'Europa"


Le accuse del Washington Post: "Produttività, evasione e corruzione i mali storici". Dalla nascita della moneta unica i tedeschi ci hanno sottratto quote nell'export globale. "È un problema culturale: le parti peggiori dominano sulle aziende innovative"

http://www.wallstreetitalia.com/article ... uropa.aspx
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Repubblica travisa l'articolo originale..

http://www.washingtonpost.com/italys-culture-threatens-its-economic-future/2012/06/28/gJQAM4OTBW_story.html

In realtà queste cose non le dice l'autore dell'articolo, vincitore del premio Pulitzer ma bensì Giavazzi & C., insomma l'allegra compagnia Bocconiana e riportati sulle colonne del washington post.

Pur riconoscendo una distribuzione geografica condivisa dei mali italiani, in particolare Giavazzi incolpa proprio il meridione come causa prima dei malanni del paese.

Cita:
In truth, there are two Italian economies, explains Francesco Giavazzi, an economist at Bocconi University in Milan, the leading business and economics faculty in Italy where Prime Minister Mario Monti was once rector.

There’s the one that is composed of several thousand large and medium-size firms, mostly in the northern half of the country, that are innovative, efficient, internationally competitive exporters that generate wealth and high wages and whose productivity and employment have been steadily growing.


And then there is the part, much of it in the south, composed of government, small family companies, government-owned enterprises, utilities, banks and lumbering corporate giants that largely operate in protected or uncompetitive domestic markets. Their productivity has fallen every year for decades.


Ultima modifica di rmnd il 02/07/2012, 12:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/07/2012, 12:44 
Cita:
rmnd ha scritto:

Repubblica travisa l'articolo originale..

http://www.washingtonpost.com/italys-culture-threatens-its-economic-future/2012/06/28/gJQAM4OTBW_story.html

In realtà queste cose non le dice l'autore dell'articolo, vincitore del premio Pulitzer ma bensì Giavazzi & C., insomma l'allegra compagnia Bocconiana e riportati sulle colonne del washington post.



Figurati.... oramai La Repubblica, la Bocconi, Monti, d'Alema e compagnia cantante, costitutiscono il think tank che dovrebbe, secondo loro, rimettere in riga il paese (accettando passivamente ogni formula pseudo-risolutiva calata dall'alto). Il bello è che poi le "lezioni" arrivano sempre dagli USA.... e che sono proprio gli USA ad aver creato le bolle finanziarie del 2008 che hanno portato l'Europa sino a qui. Veramente da che pulpito....



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 02/07/2012, 13:52 
Cala la mannaia su 10mila statali

Marco Cedolin

La chiamano “spending review”, ma declinata nel contesto del reale e tradotta in “volgare” italiano suona pressapoco “prendi di più”. Si tratta della nuova manovra che sta procedendo sottotraccia, nell’attesa di venire varata nel corso della prossima settimana e dovrebbe consentire al governo di raschiare ulteriormente il consunto fondo del barile, alla ricerca di qualche miliardo, buono per finanziare le missioni di guerra all’estero e tamponare qua e là i buchi di bilancio.

Oggetto della manovra sarà in primo luogo la spesa in medicinali delle ASL e degli ospedali, che verrà sottoposta ad un severo ridimensionamento, ma anche il taglio dei buoni pasto dei dipendenti statali da 7 euro a 5 e la possibilità di posticipare a gennaio il pagamento delle tredicesime.

Ma la parte del leone, nell’ambito del reperimento delle risorse, dovrebbe arrivare dall’eliminazione di 10mila dipendenti della pubblica amministrazione che saranno oggetto di un’enorme purga da portare a termine con il ricorso alla cassa integrazione, all’Aspi ed ai prepensionamenti, consentendo perfino deroghe alla riforma Fornero, affinché possano andare in pensione con le vecchie regole anche coloro che hanno maturato i requisiti nei primi mesi di quest’anno. Procedendo in questo modo alla creazione di un gruppo di esodati (la politica quando parla italiano non si preoccupa di conoscere la grammatica) che saranno meno esodati degli altri.

Per meglio indorare la pillola ai molti, in primis ai malati, ai quali questa manovra andrà a saccheggiare le tasche, viene usata per l’ennesima volta l’immarcescibile spada di Damocle costituita dall’aumento dell’IVA. Se la manovra otterrà l’effetto voluto e riuscirà a coprire l’introito previsto di 4,2 miliardi di euro derivante dall’aumento dell’Iva di settembre, per i 4 mesi dell’anno in corso, tale aumento per quanto concerne il 2012 verrà accantonato. Ma si riproporrà nel 2013, a meno che attraverso nuove tasse e tagli il governo non riesca a reperire 13, 2 miliardi di euro che sono il suo valore per l’anno prossimo. e poi altri 13,2 miliardi per il 2014.

In parole povere se l’Iva non aumenterà a settembre, aumenterà a gennaio, ma potrebbero anche venire tagliati nuovi farmaci, nuove spese sanitarie e magari licenziati 30mila lavoratori, facendo si che resti ancora dov’è. Fino a gennaio 2014 ovviamente, o se preferite fino a quando ci saranno farmaci e servizi sanitari da tagliare e dipendenti statali da licenziare. Dopo aumenterà comunque.

Le missioni di guerra, le banche e le grandi opere sono cose sacre e sovvenzionarle costa molto, ma si tratta di spese inderogabili dalle quali non si può prescindere. Monti ci ha già salvato dalla Germania, mettendo a sedere la Merkel, ma non può pensare a tutti lui, occorre che ciascuno faccia la propria parte.

Il Corrosivo


Tratto da: Cala la mannaia su 10mila statali | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1zSuAZY9I
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

------------------------------------------------------------------------------------

fatta la legge fornero sulle pensioni,trovato.l'inganno,subito deroghe,quindi gli esodati sono considerati cittadini di serie b.......x loro nessuna menzione in merito [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 02/07/2012, 13:56, modificato 1 volta in totale.

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Spending review, salve le super-pensioni
Ecco perché il governo non le taglia

Il governo si appresta a sforbiciare la spesa pubblica con la spending review di Enrico Bondi, ma ha detto no all’inserimento di un tetto di 6mila euro mensili che farebbe risparmiare fino a 2,3 miliardi. Nell'esecutivo c'è qualche "conflitto d'interesse": il sottosegretario Polillo percepisce 9.500 euro, il ministro Di Paola 20mila, Anna Maria Cancellieri 6.700. E a beneficiare del mancato tetto saranno anche Elsa Fornero e Paola Severino

http://www.ilfattoquotidiano.it/


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prezzi di riferimento di dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero e servizi sanitari. SU AFFARITALIANI.IT LA RICERCA INTEGRALE: ECCO TUTTI GLI SPRECHI

Martedì, 3 luglio 2012 - 10:22:00

Sono state effettuate dall’Osservatorio dei contratti pubblici le elaborazioni dei prezzi di riferimento relativamente ai principali dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero, servizi sanitari e non sanitari individuati dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (AGENAS) tra quelli di maggiore impatto sulla spesa sanitaria complessiva, così come previsto dall’art. 17 della legge 111/2011 in materia di razionalizzazione della spesa sanitaria.

In alcuni casi la differenza fra i prezzi di mercato e costi affrontati porta la Sanità Pubblica è incredibilmente alta e porta a pagare anche cinque volte più del dovuto. Comprare una siringa dovrebbe costare ad una Asl o un ospedale solo 2 centesimi, invece può costare da 3 a 65 centesimi. Una protesi all'anca può variare da 284 a 2.575 euro a seconda della Asl. Gli inserti di tibia si pagano da 199 euro fino a 2.479 euro, 12 volte in più. E ancora: un flacone di antinfettivo, il cui giusto costo sarebbero 80 centesimi, in media viene pagato 3,22 euro (+302,5%). Un trattamento Hiv, invece di 0,76 euro, ne costa 1,39: l'82,9% in più. E poi ci sono anche le spese per la mensa e per la lavanderia. Un rapporto "impietoso" che arriva proprio nel giorno in cui il governo discute dei tagli al settore nell'ambito della spending review.


*****************************************************************************************************************************

SU AFFARITALIANI.IT IL RAPPORTO INTEGRALE

Guida alla lettura dei prezzi di riferimento in ambito sanitario

Premessa

L’art. 17 della legge 111/2011 in materia di razionalizzazione della spesa sanitaria, attribuisce all’Osservatorio dei contratti pubblici il compito di pubblicare, a partire dal primo luglio 2012, le elaborazioni dei prezzi di riferimento relativamente a dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero, servizi sanitari e non sanitari individuati dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (AGENAS) tra quelli di maggiore impatto sulla spesa sanitaria complessiva.

L’Osservatorio dei contratti pubblici ha, pertanto, predisposto un’indagine ad hoc che ha visto partecipi le principali stazioni appaltanti operanti in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale. Queste ultime sono state selezionate, su base regionale, attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, tra quelle che presentavano la spesa più rilevante in ambito sanitario. La scelta di effettuare la rilevazione su base campionaria è derivata dall’esigenza di rispettare gli stretti termini previsti dalla legge per la pubblicazione dei prezzi garantendo, nel contempo, la qualità dei dati raccolti attraverso un’attività di supporto alle amministrazioni coinvolte nella fase di caricamento e invio dei dati.

L’indagine si è svolta nel mese di aprile 2012 ed ha riguardato gli acquisti di beni (ultimo contratto a partire dal 31 dicembre 2009) e servizi (ultimo contratto in corso) gestiti direttamente dalle stazioni appaltanti interpellate.

Le categorie di beni e servizi oggetto di rilevazione sono state le seguenti:

•principi attivi;
•dispositivi medici;
•servizio di ristorazione;
•servizio di pulizia;
•servizio di lavanderia.


I prezzi acquisiti con l’indagine sono stati oggetto di operazioni di riclassificazione, correzione e conversione del dato per essere successivamente elaborati ai fini del rilascio dei prezzi di riferimento. In particolare, una volta completata la raccolta dei dati è stata effettuata un’analisi preliminare della variabilità delle distribuzioni volta ad individuare eventuali valori anomali. Dato l’obiettivo più generale di contenimento della spesa, la verifica dei valori anomali ha riguardato in prevalenza i prezzi compresi tra i valori minimi e gli altri valori rappresentativi della distribuzione come la media e la mediana.

Ove possibile sono state utilizzate tecniche statistiche per la correzione dei dati anomali. In tutti gli altri casi, si è scelto di ricontattare telefonicamente o per via e-mail le stazioni appaltanti al fine di una verifica puntuale delle informazioni trasmesse.

Per tutte le categorie di beni e servizi oggetto di indagine si fornisce un prezzo di riferimento inferiore al prezzo mediano, sempre in un’ottica di contenimento della spesa. Oltre al prezzo di riferimento viene, comunque, pubblicato anche il prezzo mediano. Quest’ultimo, infatti, può costituire un utile termine di confronto in tutti quei casi in cui il prezzo di riferimento, che per sua natura costituisce una misura sintetica dei prezzi comunicati, non riesca pienamente a dar conto dell’eterogeneità, anche qualitativa, dei beni e servizi acquistati.

I prezzi rilasciati vanno comunque interpretati con cautela tenuto conto dell’eterogeneità che spesso caratterizza i beni ed i servizi acquisiti (in particolare per i dispositivi medici e i servizi) e, talvolta, del modesto numero di osservazioni raccolte (in questo caso i prezzi sono contrassegnati con il simbolo “#” nella colonna ‘Note 1’).

Il lavoro fin qui svolto potrà essere sviluppato attraverso il rilascio di prezzi di ulteriori categorie di principi attivi, dispositivi medici e servizi e con la partecipazione di soggetti istituzionali quali AGENAS, Ministero della salute e Ministero dell’economia.

Principi attivi

Tabella prezzi

Sono forniti 132 prezzi di riferimento ottenuti dalla disaggregazione, per dosaggio e forma farmaceutica, di 43 principi attivi.

I prezzi di alcuni farmaci sono risultati essere molto variabili a causa della compresenza di originator e biosimilari.

Per alcuni farmaci (segnalati in corsivo nella tabella) è stato verificato se l’aggiudicazione è avvenuta a forma farmaceutica piuttosto che ad unità di misura. In quest’ultimo caso i prezzi di aggiudicazione sono stati riportati ai dosaggi d’interesse così da renderli confrontabili con gli altri. Il simbolo “*” (nella colonna ‘Note 2’) indica che il prezzo di riferimento è stato ottenuto da un’aggiudicazione ad unità di misura.

Dalle informazioni raccolte non risultano esserci correlazioni statisticamente significative tra prezzo e quantità acquistata.

Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 10° percentile.



Dispositivi medici

Tabella prezzi

In relazione ai dispositivi medici si forniscono 163 prezzi di riferimento.

Si sottolinea che ciascun dispositivo medico è classificato in ordine a tre elementi: “Codice CND”, “Descrizione” e “Specifiche Tecniche” (es. “A010101 - Aghi ipodermici sterili monouso – G 18 ÷ G 25”).

Si deve rilevare, inoltre, che durante l’analisi statistica è stata riscontrata un’elevata variabilità di prezzo in relazione ad alcuni dispositivi medici imputabile, tra l’altro, a fattori qualitativi nonché ad ulteriori specifiche tecniche inerenti ai dispositivi medesimi. In tal caso, il prezzo di riferimento indicato può discostarsi in maniera significativa dal valore mediano.

Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 10° percentile o, nei casi contrassegnati con bassa numerosità, alla media tra il 10° e il 25° percentile.



Servizio di ristorazione

Tabella prezzi

Per il servizio di ristorazione si forniscono i prezzi di riferimento relativamente alle categorie di utente ‘paziente’ (unità di misura ‘a giornata alimentare’), ‘paziente/dayhospital’ (unità di misura ‘a pasto’) e ‘dipendente’ (unità di misura ‘a pasto’).

Al fine di fare riferimento a gruppi di contratti omogenei, l’indagine ha tenuto conto della presenza, nel contratto, di eventuali servizi aggiuntivi (servizio cucina esterno alla struttura ospedaliera, servizio distribuzione pasti al paziente, bevande, prenotazione dei pasti, possibilità di scelta tra menù diversi, costi dei vettori energetici, ecc.). Dall’analisi dei dati è emersa la significatività statistica dei servizi aggiuntivi ‘prenotazione dei pasti’ e ‘distribuzione dei pasti al paziente (consegna testa/letto)’ per le categorie di utente ‘paziente’ e ‘paziente/dayhospital’. Nel caso della categoria ‘dipendente’ il solo servizio aggiuntivo risultato statisticamente significativo è stato quello della ‘prenotazione’.

I prezzi di riferimento forniti sono pertanto differenziati, oltre che per categoria di utente e unità di misura, anche sulla base dei servizi aggiuntivi risultati significativi.

I prezzi pubblicati sono aggiornati ad aprile 2012 e devono essere considerati al netto di eventuali oneri di ristrutturazione e di ammortamento macchinari.

Dalle informazioni raccolte non risultano esserci correlazioni statisticamente significative tra prezzi e quantità acquistate.

Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al primo quartile (25° percentile).



Servizio di pulizia

Tabella prezzi formato

Per il servizio di pulizia si forniscono i prezzi di riferimento relativamente a cinque aree di rischio (altissimo, alto, medio, basso, area esterna) all’interno delle quali le amministrazioni interpellate si sono auto-selezionate. L’unità di misura prescelta è stata il ‘canone m2 mensile’.

I dati raccolti hanno evidenziato una forte eterogeneità delle frequenze settimanali di pulizia all’interno delle diverse aree di rischio. Al fine di rendere confrontabili i dati comunicati sono state necessarie alcune operazioni di trasformazione in maniera tale da rendere omogenee le suddette frequenze. Per ogni area di rischio è stata perciò individuata una specifica frequenza settimanale di pulizia in base alla quale elaborare il prezzo di riferimento.

La quasi totalità dei contratti esaminati prevede, quali servizi aggiuntivi, la pulizia delle pareti verticali e una squadra di pronto intervento mentre non include lo smaltimento dei rifiuti speciali e la pulizia delle canalizzazioni dell'impianto di trattamento dell'aria.

I prezzi pubblicati sono aggiornati ad aprile 2012.

Dalle informazioni raccolte non risultano esserci correlazioni statisticamente significative tra prezzi e quantità acquistata.

Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 20° percentile.



Servizio di lavanderia

Tabella prezzi formato

Per il servizio di lavanderia si forniscono i prezzi di riferimento relativamente alle categorie di utente ‘paziente’ (unità di misura ‘a kg’ e ‘a giornata di degenza’) e ‘dipendente’ (unità di misura ‘a kg’ e ‘ad operatore sanitario effettivamente presente’).

I prezzi ‘a kg’ devono essere intesi ‘non comprensivi di noleggio’ mentre i prezzi ‘a giornata di degenza’ e ‘ad operatore sanitario effettivamente presente’ devono essere intesi ‘comprensivi di noleggio’.

Il numero delle osservazioni su cui si è basata l’elaborazione dei prezzi di riferimento ‘a kg’ è risultato molto esiguo, pertanto tali prezzi devono essere interpretati con estrema cautela.

A prescindere dall’unità di misura del servizio, occorre inoltre considerare che, sulla base delle risposte pervenute, i prezzi elaborati costituiscono una sintesi di servizi con caratteristiche molto eterogenee in termini di importo complessivo, durata, servizi aggiuntivi (oneri accessori pertinenti al servizio, disponibilità di magazzini e uffici presso la struttura sanitaria, fornitura di qualche monouso, ecc.). Tuttavia, l’influenza di tali caratteristiche sul prezzo del servizio non è risultata statisticamente significativa.

Nell’interpretazione dei prezzi di riferimento può essere utile, in ogni caso, considerare che, anche in assenza di significatività statistica, per la categoria di utente ‘paziente’ - unità di misura ‘a giornata di degenza’ circa la metà dei contratti esaminati prevede, quali servizi aggiuntivi, la ‘disponibilità di magazzini e uffici presso la struttura sanitaria’, il 20% dei contratti include ‘oneri accessori di natura pertinente al servizio’ e circa il 18% la ‘fornitura di qualche monouso. Per la categoria di utente ‘dipendente’, unità di misura ‘a giornata di degenza’ il 60% dei contratti prevede la ‘disponibilità di magazzini e uffici presso la struttura sanitaria’, il 20% dei contratti include la fornitura di ‘qualche monouso’ e circa il 40% prevede la presenza di altri servizi aggiuntivi. Nella quantificazione ‘a kg’ oltre l’80% dei contratti esaminati non prevede servizi aggiuntivi.

Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 20° percentile.

(dal sito http://www.avcp.it/)


razionalizzando certe spese del settore.si potrebbero trovare le risorse x cercare di risolvere certe situazioni disagiate e migliorare pure la sanita'
'


Ultima modifica di ubatuba il 03/07/2012, 13:53, modificato 1 volta in totale.

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