29/03/2016, 13:37
Atlanticus81 ha scritto:Con tutto il rispetto, ma trovo questa affermazione molto spiacevole oltre che del tutto infondata... Da tempo ho rinunciato a capire la logica di certe conclusioni, ma questa supera ogni tipo di ragionevolezza e rasenta quasi la scorrettezza.
29/03/2016, 13:57
Thethirdeye ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:Ma che vuoi che metta i quotidiani che proteggono senza sé e senza ma i calndestini per i loro tornaconto? Boh ...
(poi, a quelli, ci pensate voi già ...)
I clandestini sono una cosa, i musulmani sono un'altra e i terroristi sono un'altra ancora.
Fattene una ragione Ufologo... basta con queste becere generalizzazioni in stile PDL.
Ce lo avete fatto a peperini tramite ben 3 canali tivvù di mediaset.
Basta con questa propaganda che alimenta solamente le paure della gente e le divisioni.
Il mondo non ha bisogno di questo....
Ufologo 555 ha scritto:.. sapessi che peperini ne ho io leggere anche ...voi! Mi dirai: "vattene"! Ci penso spesso; ma perché dovete averla vinta voi, con i vostri complotti ad oltranza, altrimenti non vi ritenete .. seri? E' vero che ormai il forum è di Atlanticus pensiero ...
Poi, i tre canali Mediaset, fanno parlare sempre i musulmani! Vedo che guardi "bene" le tv! (Già, non sono le tue preferite ...)
Robiwankenobi ha scritto:Però è vero che per chi la pensa diversamente dallo zoccolo duro del forum, il contraddittorio è praticamente impossibile. Non è possibile essere trattati da scemi perché uno ha delle teorie diverse dalle vostre, quello non è scorretto? Ho letto più volte interventi di ufologo zittiti con superficialità e mancanza di rispetto dai più, la discussione con molti di voi è impossibile, si arriva subito allo scontro.
29/03/2016, 14:18
MaxpoweR ha scritto:Non direi, dipende dalle tematiche, in altri temi io sono decisamente critico molto provocatorio, e pure ricevo sempre risposte nel merito senza che nessuno mi imponga di "allinearmi."
Su questi temi invece c'è più concordanza perchè è tutto molto evidente.
Chi fa contraddittorio lo fa su basi ideologiche ed è impossibile il contraddittorio con chi mette la testa sotto la sabbia, perchè una volta postate prove ed analisi di più non si può fare; chi sostiene una tesi diversa dovrebbe come minimo produrre la medesima quantità di materiale per sostenere la validità di ciò che dice, e questo non viene assolutamente fatto; onestà intellettuale vorrebbe che si prendesse atto che ciò che si sostiene sono solo minkiate e continuare a discutere nel merito le tesi più veritiere.
Ma se chi sostiene PALESI ed OGGETTIVE idiozie continua per la sua strada è normale che riceverà risposte sempre meno articolate perchè chi risponde comincia a capire la NON volontà di una vero dialogo. E tra l'altro nessuno vien trattato come uno scemo, ma forse qualcuno ci si sente
29/03/2016, 14:44
Robiwankenobi ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Non direi, dipende dalle tematiche, in altri temi io sono decisamente critico molto provocatorio, e pure ricevo sempre risposte nel merito senza che nessuno mi imponga di "allinearmi."
Su questi temi invece c'è più concordanza perchè è tutto molto evidente.
Chi fa contraddittorio lo fa su basi ideologiche ed è impossibile il contraddittorio con chi mette la testa sotto la sabbia, perchè una volta postate prove ed analisi di più non si può fare; chi sostiene una tesi diversa dovrebbe come minimo produrre la medesima quantità di materiale per sostenere la validità di ciò che dice, e questo non viene assolutamente fatto; onestà intellettuale vorrebbe che si prendesse atto che ciò che si sostiene sono solo minkiate e continuare a discutere nel merito le tesi più veritiere.
Ma se chi sostiene PALESI ed OGGETTIVE idiozie continua per la sua strada è normale che riceverà risposte sempre meno articolate perchè chi risponde comincia a capire la NON volontà di una vero dialogo. E tra l'altro nessuno vien trattato come uno scemo, ma forse qualcuno ci si sente
Probabilmente Ufologo non è bravo ed esperto come alcuni di voi,ad andare su internet per produrre prove sulle sue tesi,quindi questo significa che siano tutte false o tutte boiate?
Ti vorrei ricordare che su tante tematiche trattate all'interno del forum,ci sono solo teorie,una montagna di teorie,ma di fatti e prove inoppugnabili meno di zero,quindi che si fa?
29/03/2016, 18:25
29/03/2016, 19:23
29/03/2016, 19:38
29/03/2016, 20:14
jean ha scritto:In TOPIC !!!
Grazie Nadine Al-Budair. Finalmente del buon senso in questo mondo di follia.
Giornalista saudita: “Immaginate se i cristiani si comportassero come i terroristi islamici”
La giornalista saudita Nadine Al-Budair, che vive in Qatar, ha scritto un articolo per il quotidiano kuwaitiano Al-Rai in cui ha invitato il mondo musulmano ad esaminare se stesso invece di condannare l’Occidente:
“Immaginate che i giovani occidentali vengano qui e compiano una missione suicida in una delle nostre piazze in nome della Croce.
Immaginate di sentire le voci di monaci e sacerdoti, provenienti da chiese e luoghi di preghiera dentro e fuori il mondo arabo, che urlano negli altoparlanti e lanciano accuse contro i musulmani, chiamandoli infedeli e cantando: ‘Dio, elimina i musulmani e sconfiggili tutti’.
Immaginate che noi avessimo fornito ad un numero infinito di gruppi stranieri carte d’identità, cittadinanze, visti, posti di lavoro, istruzione gratuita, moderna assistenza sanitaria gratuita, previdenza sociale e così via, e che poi sia uscito fuori un membro di uno di questi gruppi, consumato dall’odio e dalla sete di sangue, e abbia ucciso i nostri figli nelle nostre strade, nei nostri edifici, negli uffici dei nostri giornali, nelle nostre moschee e nelle nostre scuole.
Queste immagini sono lontane dalla mente del terrorista arabo o musulmano, perché ha la certezza che l’Occidente sia umanitario e che il cittadino occidentale si rifiuti di rispondere così ai barbari crimini [dei terroristi islamici]. Nonostante gli atti terroristici di Al-Qaeda e dell’ISIS, noi stiamo sul suolo [occidentale] da anni senza alcun timore o preoccupazione. Milioni di musulmani – turisti, immigrati, studenti e persone in cerca di lavoro – hanno le porte aperte e le strade sicure.
E’ strano che noi condanniamo [l’Occidente] invece di affrontare ciò che sta accadendo in mezzo a noi: i modi estremisti in cui interpretiamo la sharia e il nostro atteggiamento reazionario l’uno verso l’altro e verso il mondo. E’ strano che noi condanniamo invece di chiedere scusa al mondo.
Certi opinionisti arabi promuovono un messaggio patetico e recitano all’orecchio del loro amico le stesse parole che lui ha ripetuto milioni di volte [riferendosi ai terroristi musulmani]: ‘Quelli non rappresentano l’islam, ma solo se stessi’.
Questo è tutto quello che [sappiamo fare]: assolverci dalla colpa.”
Fonte: http://www.linformale.eu/giornalista-sa ... -islamici/
29/03/2016, 20:16
30/03/2016, 21:04
AMSTERDAM
«Sconsigliata la minigonna»
Il Comune fa infuriare l’Olanda
Polemiche in tutto il Paese per l’email che vietava abiti sopra il ginocchio negli uffici pubblici di un quartiere di Amsterdam ad alto tasso di migranti musulmani
[Esplora il significato del termine: «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate? I partiti di destra] «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate?
I partiti di destra
Movimenti e partiti di destra, a cominciare da quello di Geert Wilders, lo sostengono apertamente, parlando di «sottomissione all’Islam». E aggiungendo che la mail originale, non firmata ma proveniente da una dirigente femminile del personale, era ancora più dura di quanto rivelato, minacciava cioé provvedimenti amministrativi contro le presunte «spudorate». Vi sono segnali di preoccupazione anche fra gli intellettuali più moderati. Come Jeffrey Wijnberg, psicologo che dal giornale Der Telegraaf ammonisce: «Siamo diventati timorosi di provocare negatività o aggressione…».
Il «divieto» ignorato
Il «divieto» risulta finora ignorato, le impiegate municipali hanno onorato il «Rokjesdag», il primo giorno di primavera in cui tradizionalmente le olandesi abbandonano i pantaloni per la gonna o la minigonna. Ma la polemica è andata alle stelle da quando il comune di Amsterdam è sceso direttamente in campo con un comunicato ufficiale: «Non esiste alcun bando sulle minigonne», e quella mail non è stata scritta in seguito ai reclami scandalizzati di qualche utente, ma «a scopo di chiarimento dopo una discussione interna». Non una sillaba di spiegazione in più. Spiegazione che però è stata proposta da una Tv privata: la «discussione interna» sarebbe nata dopo che un’impiegata si sarebbe presentata al banco di lavoro, terrorizzando la dirigente del suo turno, con una gonna così corta «che le si potevano scorgere le natiche». E qualche altra collega avrebbe condiviso le preoccupazioni della dirigente, notando che la libertà non esime dallo stile o dalla buona educazione, specie in un luogo pubblico e in un quartiere così «sensibile». «Non ho idea del perché sia stata scritta quella mail — parola di Mario Soriano, portavoce del personale di Nieuw West — forse però si è temuto che le minigonne potessero sconvolgere qualche utente».
L’avvocatessa
Via Twitter, il Comune ha ricordato che «i dipendenti pubblici al banco dovrebbero vestire in modo lindo e curato, “netjes kleden”, rappresentativo e professionale, e sta a loro decidere come farlo». «È così» conferma Abdeluheb Choho, nato in Marocco, assessore alla sostenibilità, che ha convocato i dirigenti municipali di Nieuw West ad una riunione. Ma proprio con quel «netjes kleden», letteralmente «lindo vestire», le autorità hanno gettato benzina sul fuoco. «Che cosa significa?» si sono chiesti in folla su Twitter. Una fra tutti, l’avvocatessa Sascha Janssen da Utrecht, nota per la sua abilità dialettica: «L’espressione “netjes kleden”è estremamente soggettiva: forse che un impiegato maschio in blue-jeans e maglione sdrucito può essere definito “lindamente vestito”?».
30/03/2016, 22:30
MaxpoweR ha scritto:jean ha scritto:In TOPIC !!!
Grazie Nadine Al-Budair. Finalmente del buon senso in questo mondo di follia.
Giornalista saudita: “Immaginate se i cristiani si comportassero come i terroristi islamici”
La giornalista saudita Nadine Al-Budair, che vive in Qatar, ha scritto un articolo per il quotidiano kuwaitiano Al-Rai in cui ha invitato il mondo musulmano ad esaminare se stesso invece di condannare l’Occidente:
“Immaginate che i giovani occidentali vengano qui e compiano una missione suicida in una delle nostre piazze in nome della Croce.
Immaginate di sentire le voci di monaci e sacerdoti, provenienti da chiese e luoghi di preghiera dentro e fuori il mondo arabo, che urlano negli altoparlanti e lanciano accuse contro i musulmani, chiamandoli infedeli e cantando: ‘Dio, elimina i musulmani e sconfiggili tutti’.
Immaginate che noi avessimo fornito ad un numero infinito di gruppi stranieri carte d’identità, cittadinanze, visti, posti di lavoro, istruzione gratuita, moderna assistenza sanitaria gratuita, previdenza sociale e così via, e che poi sia uscito fuori un membro di uno di questi gruppi, consumato dall’odio e dalla sete di sangue, e abbia ucciso i nostri figli nelle nostre strade, nei nostri edifici, negli uffici dei nostri giornali, nelle nostre moschee e nelle nostre scuole.
Queste immagini sono lontane dalla mente del terrorista arabo o musulmano, perché ha la certezza che l’Occidente sia umanitario e che il cittadino occidentale si rifiuti di rispondere così ai barbari crimini [dei terroristi islamici]. Nonostante gli atti terroristici di Al-Qaeda e dell’ISIS, noi stiamo sul suolo [occidentale] da anni senza alcun timore o preoccupazione. Milioni di musulmani – turisti, immigrati, studenti e persone in cerca di lavoro – hanno le porte aperte e le strade sicure.
E’ strano che noi condanniamo [l’Occidente] invece di affrontare ciò che sta accadendo in mezzo a noi: i modi estremisti in cui interpretiamo la sharia e il nostro atteggiamento reazionario l’uno verso l’altro e verso il mondo. E’ strano che noi condanniamo invece di chiedere scusa al mondo.
Certi opinionisti arabi promuovono un messaggio patetico e recitano all’orecchio del loro amico le stesse parole che lui ha ripetuto milioni di volte [riferendosi ai terroristi musulmani]: ‘Quelli non rappresentano l’islam, ma solo se stessi’.
Questo è tutto quello che [sappiamo fare]: assolverci dalla colpa.”
Fonte: http://www.linformale.eu/giornalista-sa ... -islamici/
I cristiani lo hanno fatto e lo fanno da 2mila anni.
30/03/2016, 22:31
vimana131 ha scritto:AMSTERDAM
«Sconsigliata la minigonna»
Il Comune fa infuriare l’Olanda
Polemiche in tutto il Paese per l’email che vietava abiti sopra il ginocchio negli uffici pubblici di un quartiere di Amsterdam ad alto tasso di migranti musulmani
[Esplora il significato del termine: «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate? I partiti di destra] «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate?
I partiti di destra
Movimenti e partiti di destra, a cominciare da quello di Geert Wilders, lo sostengono apertamente, parlando di «sottomissione all’Islam». E aggiungendo che la mail originale, non firmata ma proveniente da una dirigente femminile del personale, era ancora più dura di quanto rivelato, minacciava cioé provvedimenti amministrativi contro le presunte «spudorate». Vi sono segnali di preoccupazione anche fra gli intellettuali più moderati. Come Jeffrey Wijnberg, psicologo che dal giornale Der Telegraaf ammonisce: «Siamo diventati timorosi di provocare negatività o aggressione…».
Il «divieto» ignorato
Il «divieto» risulta finora ignorato, le impiegate municipali hanno onorato il «Rokjesdag», il primo giorno di primavera in cui tradizionalmente le olandesi abbandonano i pantaloni per la gonna o la minigonna. Ma la polemica è andata alle stelle da quando il comune di Amsterdam è sceso direttamente in campo con un comunicato ufficiale: «Non esiste alcun bando sulle minigonne», e quella mail non è stata scritta in seguito ai reclami scandalizzati di qualche utente, ma «a scopo di chiarimento dopo una discussione interna». Non una sillaba di spiegazione in più. Spiegazione che però è stata proposta da una Tv privata: la «discussione interna» sarebbe nata dopo che un’impiegata si sarebbe presentata al banco di lavoro, terrorizzando la dirigente del suo turno, con una gonna così corta «che le si potevano scorgere le natiche». E qualche altra collega avrebbe condiviso le preoccupazioni della dirigente, notando che la libertà non esime dallo stile o dalla buona educazione, specie in un luogo pubblico e in un quartiere così «sensibile». «Non ho idea del perché sia stata scritta quella mail — parola di Mario Soriano, portavoce del personale di Nieuw West — forse però si è temuto che le minigonne potessero sconvolgere qualche utente».
L’avvocatessa
Via Twitter, il Comune ha ricordato che «i dipendenti pubblici al banco dovrebbero vestire in modo lindo e curato, “netjes kleden”, rappresentativo e professionale, e sta a loro decidere come farlo». «È così» conferma Abdeluheb Choho, nato in Marocco, assessore alla sostenibilità, che ha convocato i dirigenti municipali di Nieuw West ad una riunione. Ma proprio con quel «netjes kleden», letteralmente «lindo vestire», le autorità hanno gettato benzina sul fuoco. «Che cosa significa?» si sono chiesti in folla su Twitter. Una fra tutti, l’avvocatessa Sascha Janssen da Utrecht, nota per la sua abilità dialettica: «L’espressione “netjes kleden”è estremamente soggettiva: forse che un impiegato maschio in blue-jeans e maglione sdrucito può essere definito “lindamente vestito”?».
http://www.corriere.it/esteri/16_marzo_ ... ad60.shtml
30/03/2016, 22:46
jean ha scritto:vimana131 ha scritto:AMSTERDAM
«Sconsigliata la minigonna»
Il Comune fa infuriare l’Olanda
Polemiche in tutto il Paese per l’email che vietava abiti sopra il ginocchio negli uffici pubblici di un quartiere di Amsterdam ad alto tasso di migranti musulmani
[Esplora il significato del termine: «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate? I partiti di destra] «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate?
I partiti di destra
Movimenti e partiti di destra, a cominciare da quello di Geert Wilders, lo sostengono apertamente, parlando di «sottomissione all’Islam». E aggiungendo che la mail originale, non firmata ma proveniente da una dirigente femminile del personale, era ancora più dura di quanto rivelato, minacciava cioé provvedimenti amministrativi contro le presunte «spudorate». Vi sono segnali di preoccupazione anche fra gli intellettuali più moderati. Come Jeffrey Wijnberg, psicologo che dal giornale Der Telegraaf ammonisce: «Siamo diventati timorosi di provocare negatività o aggressione…».
Il «divieto» ignorato
Il «divieto» risulta finora ignorato, le impiegate municipali hanno onorato il «Rokjesdag», il primo giorno di primavera in cui tradizionalmente le olandesi abbandonano i pantaloni per la gonna o la minigonna. Ma la polemica è andata alle stelle da quando il comune di Amsterdam è sceso direttamente in campo con un comunicato ufficiale: «Non esiste alcun bando sulle minigonne», e quella mail non è stata scritta in seguito ai reclami scandalizzati di qualche utente, ma «a scopo di chiarimento dopo una discussione interna». Non una sillaba di spiegazione in più. Spiegazione che però è stata proposta da una Tv privata: la «discussione interna» sarebbe nata dopo che un’impiegata si sarebbe presentata al banco di lavoro, terrorizzando la dirigente del suo turno, con una gonna così corta «che le si potevano scorgere le natiche». E qualche altra collega avrebbe condiviso le preoccupazioni della dirigente, notando che la libertà non esime dallo stile o dalla buona educazione, specie in un luogo pubblico e in un quartiere così «sensibile». «Non ho idea del perché sia stata scritta quella mail — parola di Mario Soriano, portavoce del personale di Nieuw West — forse però si è temuto che le minigonne potessero sconvolgere qualche utente».
L’avvocatessa
Via Twitter, il Comune ha ricordato che «i dipendenti pubblici al banco dovrebbero vestire in modo lindo e curato, “netjes kleden”, rappresentativo e professionale, e sta a loro decidere come farlo». «È così» conferma Abdeluheb Choho, nato in Marocco, assessore alla sostenibilità, che ha convocato i dirigenti municipali di Nieuw West ad una riunione. Ma proprio con quel «netjes kleden», letteralmente «lindo vestire», le autorità hanno gettato benzina sul fuoco. «Che cosa significa?» si sono chiesti in folla su Twitter. Una fra tutti, l’avvocatessa Sascha Janssen da Utrecht, nota per la sua abilità dialettica: «L’espressione “netjes kleden”è estremamente soggettiva: forse che un impiegato maschio in blue-jeans e maglione sdrucito può essere definito “lindamente vestito”?».
http://www.corriere.it/esteri/16_marzo_ ... ad60.shtml
Smidollati prove tecniche di sharia.
31/03/2016, 10:54
jean ha scritto:jean ha scritto:vimana131 ha scritto:AMSTERDAM
«Sconsigliata la minigonna»
Il Comune fa infuriare l’Olanda
Polemiche in tutto il Paese per l’email che vietava abiti sopra il ginocchio negli uffici pubblici di un quartiere di Amsterdam ad alto tasso di migranti musulmani
[Esplora il significato del termine: «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate? I partiti di destra] «Le dipendenti non devono indossare una gonna o un vestito che arrivino sopra il ginocchio, e gli stivali al ginocchio sono inappropriati durante il lavoro al banco»: questa circolare interna per e-mail è giunta qualche giorno fa al personale degli uffici comunali di Nieuw West, 133mila abitanti, uno dei più grandi fra gli 8 distretti municipali di Amsterdam nonché uno dei più popolati da immigrati medio-orientali e africani di fede musulmana. E la mail è stata solo l’inizio del «tormentone», com’è stato definito più tardi sul sito Twitter dello stesso Comune di Amsterdam, bombardato da messaggi ironici o furiosi, in un senso o nell’altro. Perché fin dal primo momento, con le dipendenti di quel municipio in subbuglio, la domanda è stata: possibile che ad Amsterdam, una delle capitali tradizionalmente più «liberal» d’Europa, patria di storici movimenti femministi e e di tante rivendicazioni più o meno accese in tema di diritti civili, le autorità vietino le minigonne o gli stivali presunti «sexy»? E che lo facciano per non urtare i sentimenti o i pregiudizi degli immigrati musulmani abituati alle loro donne velate?
I partiti di destra
Movimenti e partiti di destra, a cominciare da quello di Geert Wilders, lo sostengono apertamente, parlando di «sottomissione all’Islam». E aggiungendo che la mail originale, non firmata ma proveniente da una dirigente femminile del personale, era ancora più dura di quanto rivelato, minacciava cioé provvedimenti amministrativi contro le presunte «spudorate». Vi sono segnali di preoccupazione anche fra gli intellettuali più moderati. Come Jeffrey Wijnberg, psicologo che dal giornale Der Telegraaf ammonisce: «Siamo diventati timorosi di provocare negatività o aggressione…».
Il «divieto» ignorato
Il «divieto» risulta finora ignorato, le impiegate municipali hanno onorato il «Rokjesdag», il primo giorno di primavera in cui tradizionalmente le olandesi abbandonano i pantaloni per la gonna o la minigonna. Ma la polemica è andata alle stelle da quando il comune di Amsterdam è sceso direttamente in campo con un comunicato ufficiale: «Non esiste alcun bando sulle minigonne», e quella mail non è stata scritta in seguito ai reclami scandalizzati di qualche utente, ma «a scopo di chiarimento dopo una discussione interna». Non una sillaba di spiegazione in più. Spiegazione che però è stata proposta da una Tv privata: la «discussione interna» sarebbe nata dopo che un’impiegata si sarebbe presentata al banco di lavoro, terrorizzando la dirigente del suo turno, con una gonna così corta «che le si potevano scorgere le natiche». E qualche altra collega avrebbe condiviso le preoccupazioni della dirigente, notando che la libertà non esime dallo stile o dalla buona educazione, specie in un luogo pubblico e in un quartiere così «sensibile». «Non ho idea del perché sia stata scritta quella mail — parola di Mario Soriano, portavoce del personale di Nieuw West — forse però si è temuto che le minigonne potessero sconvolgere qualche utente».
L’avvocatessa
Via Twitter, il Comune ha ricordato che «i dipendenti pubblici al banco dovrebbero vestire in modo lindo e curato, “netjes kleden”, rappresentativo e professionale, e sta a loro decidere come farlo». «È così» conferma Abdeluheb Choho, nato in Marocco, assessore alla sostenibilità, che ha convocato i dirigenti municipali di Nieuw West ad una riunione. Ma proprio con quel «netjes kleden», letteralmente «lindo vestire», le autorità hanno gettato benzina sul fuoco. «Che cosa significa?» si sono chiesti in folla su Twitter. Una fra tutti, l’avvocatessa Sascha Janssen da Utrecht, nota per la sua abilità dialettica: «L’espressione “netjes kleden”è estremamente soggettiva: forse che un impiegato maschio in blue-jeans e maglione sdrucito può essere definito “lindamente vestito”?».
http://www.corriere.it/esteri/16_marzo_ ... ad60.shtml
Smidollati prove tecniche di sharia.
Vuol dire che impiegate di questo livello non potranno più lavorare ?
31/03/2016, 11:27
mik.300 ha scritto:ma a me sembra giusto,
c vuole un certo decoro
uno va al lavoro, come pubblico ufficiale oltretutto
mica va in discoteca..
o al club privé..