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Re: MATTEO

08/03/2017, 13:02

lo difendono tutti chi?
quello il bomba appena esce dal palazzo
se lo mangiano vivo..

che mezzo governo lo difende è OVVIO..
CE LI HA MESSI LUI !!

su ghedini ecc. meglio soprassedere..

Re: MATTEO

08/03/2017, 15:28

mik.300 ha scritto:lo difendono tutti chi?
Lo difendono e lo appoggiano tutti quelli indicati in quegli articoli e probabilmente molti altri ai quali sta bene uno come Renzi perché come dicevo pocanzi una parte di politica teme fortemente di essere fatta fuori dal Movimento 5 Stelle che negli ultimi giorni sia a causa della lotta interna al Pd che all'inchiesta Consip sta guadagnando sempre più consensi.
Sondaggi politici: boom M5S sempre più primo partito, scende ancora il Pd


https://www.forexinfo.it/sondaggi-polit ... -scende-Pd

Se la stanno facendo sotto dalla paura. In altri tempi avrebbero votato in massa la sfiducia a Lotti oggi lo difendono, come te lo spieghi? La paura (del M5S) fa novanta!!!

Re: MATTEO

10/03/2017, 03:25

Perché Renzi può fare benissimo il professore universitario


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Qualche anno fa lessi un’intervista in cui Matteo Renzi dichiarava che alla moglie erano state offerte ‘cattedre universitarie’ ma che la consorte le aveva rifiutate. Renzi aveva detto al Corriere della Sera, parlando della moglie: “Sa quante cattedre universitarie finora ci hanno offerto? Eeeh… Ma noi siamo gente perbene”. Secondo Renzi, fare il professore universitario è nella disponibilità non si sa bene di chi, che può deciderlo al di là di concorsi, abilitazione nazionale, curriculum, pubblicazioni, titoli. Ed è una cosa brutta, se si è sentito in dovere di specificare che la moglie ha rifiutato perché loro sono “gente perbene”, segno che accettare quelle offerte (provenienti da chi? Per quali cattedre?) sarebbe stata cosa da gente poco perbene.

Ma se avesse ragione lui? Non è che il reclutamento universitario funziona secondo criteri di distribuzione di risorse pubbliche del tutto discrezionali, quando – più di quanto si possa immaginare – non del tutto arbitrari? Non sarà forse che curriculum, pubblicazioni, abilitazione scientifica nazionale possono non essere necessari per creare performativamente il professore universitario? Come nel principio di Tappo Tombo in Alice nel paese delle meraviglie, non è importante cosa significhi una parola, è importante chi ha il potere di stabilirne il significato. Performativo si riferisce al ‘fare cose con le parole’: in questo caso trasformare una persona in un professore universitario ‘con la sola imposizione delle mani’.

Ora la ‘strana’ (ma in verità nient’affatto strana) idea di cosa sia il lavoro di docente universitario sembrava aver rifatto capolino nell’intervista dell’ex premier a Porta a Porta. Pare Renzi abbia dichiarato che lui comunque è in grado di trovare un modo di sbarcare il lunario, per esempio facendo il professore universitario. Poi qualcuno mi ha fatto notare che la notizia circolava da qualche tempo, e che l’università in questione è la sede italiana, fiorentina, della Stanford, che è privata e di fatto assume chi vuole. Cosa del tutto legittima. Certo, ma quel che preoccupa è che nei disegni di Renzi quello – l’università che assume chi vuole – avrebbe dovuto servire da modello per l’università italiana: assumere chi si vuole. E pazienza se il professor Renzi non ha titoli accademici, in fondo – si dirà – qualcosa da dire ce l’ha, e ha la chiacchiera facile.

Ma, tornando all’università pubblica italiana, il concorso è la procedura che avrebbe dovuto rappresentare la garanzia di imparzialità e trasparenza e che assieme alle elezioni costituiva l’architrave di una moderna democrazia. In verità, come è noto, nell’università il concorso ha raramente svolto quella funzione, ma è stato la foglia di fico per coprire la cooptazione, che viola il principio di terzietà (nessuno deve essere giudice in causa propria, ovvero nessuno dovrebbe giudicare i propri allievi). Qualcuno dice “finiamola con questa ipocrisia: cancelliamo il concorso e lasciamo che le università assumano chi vogliono rispondendo delle scelte fatte”. Lo ha detto tempo fa il costituzionalista Michele Ainis all’Espresso: “La cooptazione non è né un peccato né un reato”.

Eh già: invece di fare concorsi ‘veri’ (cioè aperti, imparziali, non predeterminati) progettiamo di levarli di mezzo, dando così la stura a una cooptazione senza più neanche il formale ‘ostacolo’ del concorso. Che, giova ricordarlo, è previsto dalla Costituzione poiché si distribuiscono con esso posti pubblici, dunque risorse pubbliche. E si sa, il concorso ha un senso solo se esso si svolge secondo criteri di terzietà, trasparenza, imparzialità. Chimere. Allora perché Renzi non può fare il professore? Rispetto a certe monografie anche Tra De Gasperi e gli U2 non sfigurerebbe…
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Re: MATTEO

10/03/2017, 09:43

Ma che indecenza
Uno normale deve studiare come un matto
Vincere concorsi, passare i vari step
Ricercatore, assistente, associato,
Invece arriva un rettore che decide
Che un tizio può fate il professore..
E la legge permette !
Che schifo di mondo..

Comunque sta cosa di Renzi
Che è uno che, come tutti i mediocri,
rosica molto..
Sembra un'imitazione di letta
Che, dimessosi da PDC,
fa il professore a Parigi..

Ha fatto il blog come grillo,
Mo' pensa di fare il professore come letta..

Insomma un COPIONE..
Come sui banchi di scuola..

Re: MATTEO

10/03/2017, 21:50

Renzi, dopo stop referendum si riparte

http://www.ansa.it/sito/notizie/politic ... 74ea9.html

Avete capito, si riparte perciò allacciate le cinture. Ha fatto davvero un bel discorso, ha detto che bisogna lavorare per risolvere i problemi della gente, quasi quasi lo voto [:246]

Re: MATTEO

11/03/2017, 03:13

Governo, intercettazioni più difficili
Taglio dei fondi da 40 a 20 milioni

L’emendamento per ridurre del 50 per cento il budget sarà votato il 15 prima della mozione su Lotti. La correzione nell’ambito del voto di fiducia sulla legge Orlando


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La spesa annuale per le intercettazioni telefoniche e ambientali disposte dalla magistratura va dimezzata. Così, dai 40 milioni di euro che le Procure investono in ascolti, nel 2018 si dovrebbe passare a un impegno di spesa di 20 milioni. Sulla quantità del servizio, assicura il governo, si può ipotizzare «un numero annuale di bersagli intercettati e di giorni di intercettazione pari a quelli mediamente rilevati negli ultimi anni». Eppure, osserva Felice Casson (ex Pd ora passato nel Mdp dei bersaniani), «anche se la razionalizzazione dei costi è condivisibile ora sarà più complesso per le Procure poter disporre le intercettazioni...».

È questo il merito dell’emendamento del governo presentato dal ministro Anna Finocchiaro (Pd) alla riforma del codice penale (relatore Casson) che mercoledì 15 verrà votata con la fiducia nell’Aula del Senato. Il ddl Orlando (fermo da molti mesi) verrà votato la mattina e poi, nel pomeriggio, si passerà alla mozione di sfiducia individuale contro il ministro Luca Lotti (Pd) indagato con l’accusa di aver rivelato all’ad della Consip, Luigi Marroni, la presenza delle micropsie dei carabinieri negli uffici della società del Tesoro.

In un solo giorno, dunque, il governo chiede alla maggioranza di votare la fiducia e di respingere la sfiducia ad personam presentata dai grillini su Lotti. E le previsioni sono favorevoli grazie anche alla non belligeranza sul caso Lotti annunciata da FI e dai fuoriusciti del Pd. Resta da vedere quale sarà l’atteggiamento del partito di Berlusconi che avrà difficoltà a tirarsi indietro davanti all’ipotesi di dimezzare le spese per le intercettazioni.

La legge Orlando, che non potrà essere emendata in aula proprio perché viene posta la fiducia, contiene molte novità: oltre al nuovo ordinamento penitenziario, si rimettono indietro le lancette della prescrizione che la legge Cirielli (governo Berlusconi) aveva portato in avanti facendo morire parecchi processi. Sulle intercettazioni la riforma — fortemente voluta dal ministro Orlando, dal responsabile Giustizia del Pd, David Ermini, dalla presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, e in parte condivisa da Giacomo Caliendo (FI) — già prevede un freno alla pubblicazione delle conversazioni: con l’«udienza filtro» si potranno scremare le intercettazioni penalmente rilevanti da quelle sulla vita privata e irrilevanti.

I tagli del 50%, grazie alla tecnologie digitali, permetteranno al Guardasigilli di aggiornare i listini: si passa da un costo di 2,05 euro per unità intercettata a 1 euro. Poi verranno «tipizzate le prestazioni funzionali alle operazioni di intercettazione» che, per i pm, significa stringere ulteriormente la cinghia. E che il governo ci tenga molto a questa norma lo dimostra il possibile spacchettamento della delega: 12 mesi per i decreti attuativi, ma per le intercettazioni si pensa a 3 mesi. «La delega va esercitata in tempi strettissimi, al di là dei contenuti», assicura il ministro Orlando.
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Pd, Renzi al Lingotto: ‘Necessario essere segretario e candidato premier. Tessere? Sono 420mila, qualche abuso può esserci’


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Questo Pd non è reduce del Lingotto di 10 anni fa, anzi: quella di Torino è l’occasione per “restituire una speranza al Paese”. Matteo Renzi riparte dai valori e dagli ideali, riportando l’idea del “noi” sul palco della kermesse torinese per lanciare la sua candidatura alla leadership di un Pd provato dalla scissione di D’Alema & Co prima e dall’inchiesta Consip poi. Ma non perde occasione per mettere in chiaro alcuni concetti sui due dei principali temi in discussione in questi giorni in casa dem. Ai suoi avversari per la leadership dice che è giusto che il segretario del partito sia anche candidato premier. E sui vari casi di tesseramenti sospetti delle ultime settimane, quello di Napoli in primis, l’ex premier afferma: con 420mila iscritti gli abusi “possono succedere“.


Formato file: mp4

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Re: MATTEO

11/03/2017, 09:29

la scalata bis..
dunque non servono primarie di coalizione..
lui vince e si candida a premier..
il bomba è sempre il bomba..

un ciarlone pazzesco..
e quello che dice non ha alcun riferimento
con quello che poi fa..
completamente sconnesso.

un ri-copione incredibile,
come sui banchi di scuola..


E il riferimento al movimento di Beppe Grillo è il pretesto per parlare di una nuova iniziativa: “Da domenica partirà la nostra piattaforma internet rinnovata. Si chiamerà non Rousseau con tutto il rispetto, ma un nome più a contatto con la storia del partito si chiamerà Bob, come Bob Kennedy chi vorrà avrà una sua password e suo pin. I circoli devono essere più aperti ma non dobbiamo lasciare il web a chi fa business e soldi con gli ideali degli altri”.

Re: MATTEO

11/03/2017, 09:38

Dicono che al Lingotto sia stato un successone, più di duemila persone. Bello anche lo spot dei trolley per far vedere che loro sono sempre in giro con la valigia per girare il paese e capirne i problemi. Non c'è che dire un bel discorsone, Renzi: «Dobbiamo rilanciare gli ideali per ridare speranza Paese» http://www.corriere.it/politica/17_marz ... 49a6.shtml

L'unico problema è che Renzi si dimentica che negli anni del suo Governo il paese quella speranza non l'ha ritrovata e gli ideali non danno a mangiare a nessuno.

Re: MATTEO

11/03/2017, 09:50

il programma..
questo sconosciuto..
in concreto cosa vuole fare?
cosa propone?
MISTERO..

Re: MATTEO

11/03/2017, 11:37

cavolo ditemi che non è vero, un incubo. di nuovo il bomba che si ricandida, che fa i suoi soliti discorsi da salvatore, che lecca il culo agli americani addirittura creando un portale col nome di un puttaniere. oramai l'hanno creato e non ce ne libereremo per i prossimi 20 anni minimo, un altro berlusconi ma ancora peggiore. in uno stato normale uno che perde un referendum e dice di ritirarsi lo fa, uno che il padre è indagato per il più grande caso di corruzione se ne andava dalla politica, e se non se ne andava lui ci avrebbero pensato i cittadini con proteste in piazza ad oltranza. ma qui in italia tutto questo no succederà mai.

Re: MATTEO

11/03/2017, 12:48

ma il bomba non stava
nei sondaggi delle primarie
al 75%??

mò addivengono a più miti e realistiche previsioni..

http://www.corriere.it/politica/17_marz ... 49a6.shtml

L’ex premier in testa alle primarie
A lui il 53%, poi Orlando con il 25%

Il sondaggio sulle primarie del Partito Democratico: Renzi conquista il doppio delle preferenze di Orlando, Michele Emiliano all’8% ma il 14% è indeciso. Ai gazebo 1,4 milioni certi, 1,8 milioni ci pensano

Re: MATTEO

11/03/2017, 13:29

mik.300 ha scritto:il programma..
questo sconosciuto..
in concreto cosa vuole fare?
cosa propone?
MISTERO..

Ma quale mistero! E chiaro che Renzi intende fare alleanze col Berlusca e conta, dopo la scissione, di recuperare l'appoggio degli scissionisti parlando di sinistra. Ieri non a caso ha detto che bisogna riscoprire la parola "compagno" http://www.alessandrianews.it/web-tv/index.php?id=45529

Un unico appunto lo faccio al numero, lo hanno titolato "Lingotto 17" [:246]
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Re: MATTEO

11/03/2017, 14:14

programma,
cosa vuole fare, lavoro, banche, ecc.
quello non si capisce..
come dice emiliano l'abrogazione dell'art. 18
non c'era nel programma,ecc
mica con chi vuole andare ecc.
cioè uno lo vota,
poi il soggetto fa come gli pare..
non va bene così..
comunque è un pallonaro..
berlusca ormai l'ha superato e doppiato..

Re: MATTEO

11/03/2017, 14:19

Mik è semplice, chi vota Renzi ne è affascinato e non si pone tutte queste domande, ergo gli sta bene così anzi probabilmente se non fosse così non lo voterebbero.

Re: MATTEO

11/03/2017, 14:21

ho sentito un pò del discorso al tg1 ma dice sempre le stesse cose, sta usando lo stesso tipo di retorica che ha sempre usato. Ci vuole coraggio ad andargli ancora dietro -_-
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