HIROSHI SHIBA ha scritto:

Di certo stavano li perchè qualcuno ce li ha mandati.Avevano due missioni separate come hanno fatto a trovarsi nello stesso posto e a scontrarsi?A livello probalistico è piu' facile vincere al gratta e vinci il premio massimo.Comunque questa notizia ora che hanno trovato i corpi o passerà al dimenticatoio o diranno che le scatole nere non dicono nulla di utile.O ci rincogliranno con le rifome di Renzi fino a farci diventare scemi.

MaxpoweR ha scritto:

la spiegazione sarà ERRORE UMANO e sotto questa dicitura può nascondersi qualunque cosa ^_^

xkjes ha scritto:



Ok Ufologo555 quindi un tornado è esploso in aria e non si sa per quale motivo.....
l altro tornado si è trovato nella stessa traiettoria dell esplosione ed è rimasto seriamente dannegiato e senza controllo è precipitato nella montagna.

Il generale Mario Arpino:
"I due Tornado non dovevano essere lì, troppo vicini alle città"
di GIAMPAOLO CADALANU

21 agosto 2014

DI INCIDENTI sui cacciabombardieri Mario Arpino se ne intende: quando era pilota di F-104 ha dovuto lanciarsi con il paracadute durante un volo addestrativo.
Ha guidato l'unità di coordinamento aereo durante la guerra del Golfo, poi lo Stato maggiore dell'Aeronautica e della Difesa, fino al marzo 2001.

Generale Arpino, si è fatto un'idea di quello che è successo fra i due Tornado?
"Ciò che non si può negare è che la collisione ci sia stata. Gli aerei provenivano da direzioni diverse, da quello che si può capire stavano compiendo manovre tipiche delle missioni operative interforze, dove è prevista la persistenza di velivoli sulla stessa area. Forse si stavano avvicendando, e qualcosa non è andato come doveva".

Può esserci stato un errore sull'altitudine di volo?
"Ho sentito parlare di 1.500 piedi, certo i piloti non si scelgono le altezze da soli, c'è molto lavoro di preparazione, zone da controllare, obblighi da rispettare. Se i fattori di rischio sono troppo alti, si annulla la missione ".

Fra le ipotesi c'è naturalmente l'errore umano. Secondo lei, quanto sono preparati i piloti italiani?
"Hanno una preparazione molto seria. I tagli di budget hanno imposto sacrifici, il che significa che l'Aeronautica può contare su un numero ridotto di persone addestrate. Ma sulla qualità dell'addestramento non si transige".

Quindi si può escludere l'ipotesi di una bravata?
"Lo escludo assolutamente. I nostri sono professionisti consapevoli, disciplinati. Oggi un pilota studia molto: magari dovrà stare in volo per cinque ore, farsi guidare da un Awacs o farsi rifornire in volo da un tanker".

E le condizioni tecniche dei mezzi?
"I nostri aerei devono essere in perfetta efficienza, se no non volano".

Come mai manovre militari come queste, con una certa percentuale di rischio, si svolgono sopra le città?
"Non dovrebbe essere così. Ci sono regole molto strette, di altitudine e di distanza. Forse qualcosa è andato male proprio nel rispetto di queste regole".

Non si potrebbe fare le manovre sul mare?
"No, per certe operazioni servono scenari realistici. Certo, a parte gli Appennini l'Italia è dappertutto densamente abitata. In passato andavamo in Inghilterra o in Canada a fare addestramento, ma è troppo costoso, non si può fare più".
Fonte:http://www.repubblica.it/cronaca/2014/08/21/news/il_generale_mario_arpino_i_tornado_non_dovevano_essere_l_troppo_vicini_alle_citt-94217207/

HIROSHI SHIBA ha scritto:

Una mia collega è sposata con un militare dell'aereonautica,lui fa un lavoro particolare si occupa dell'installazione di armi e altri dispositivi sugli aerei, le ho chiesto se hanno parlato dell'incidente mi ha detto di si e che lui non ha potuto dirle nulla a parte che prima dell'incidente gli aerei erano spariti dai radar e che non dovevano essere li,non può essere stato un errore umano.