zakmck ha scritto:
Come al solito si parla cose che non c'entrano nulla. Mik poi e' un maestro nel mescolare le cose che non c'azzeccano.
Nello specifico si dovrebbe parlare di legge Cirina', non di consentire le adozioni alle coppie gay in generale. Si tratta cioe' di consentire l'adozione di minori che gia' vivono con la coppia in quanto figli naturali di uno dei due partner, minori che in caso di morte del genitore naturale finirebbero in istituto (ovviamente se privi di altri parenti in vita) e non potrebbero continuare a vivere con il componente della coppia con il quale, molto probabilmente, hanno gia' legami affettivi conseguenti ad una lunga convivenza.
E questo, per gli ipocriti ben pensanti, sarebbe fare il bene del minore, che poi sono sempre gli stessi che dicono che sono aperti ai gay basta che facciano le loro schifezze lontano dagli occhi.
Sul resto e' poi molto meglio sorvolare, perche' si finirebbe in modo analogo a tutti i discorsi che qui vengono fatti, come quelli sul razzismo, sul femminicidio, sugli stupri, sull'omofobia, sul diritto naturale, eccc....
premetto che non ho letto il testo cirinnà..
ma conoscendo un pò le logiche civilistiche
mi sento di dire che
se uno dei due genitori muore
il BAMBINO NON FINISCE IN ISTITUTO..x finirci dev'essere
privo di entrambi i genitorie senza parenti prossimi in grado di mantenerlo..
onestamente non ho ancora capito
quali sarebbero i requisiti di questa
step-child adoption di cui si parla tanto..
nè la necessità che il partner omosex
adotti il bambino del compagno/a..
è tutta una FORZATURA..
È CHIARO ?
il caso dell'utero in affitto sarebbe poi un monstre giuridico..
la madre naturale sarebbe l'affittuaria dell'utero?
o l'ovocita è preso da una terza persona donatrice?
nel primo caso la madre dovrebbe rinunciare alla patria potestà
per poter consentire l'adozione del terzo..
cioè un bambino non può avere giuridicamente
3 facente funzioni dei genitori..
MA È TUTTO UN GRAN CASINO..
art. 32 c.2 Cost.
la Repubblica protegge la maternità,
l'infanzia e la gioventù,
favorendo gli istituti necessari a tale scopo.