e meno male che qualcuno se ne accorge:

http://www.corriereweb.net/ultimora/pol ... stiti.html

Lega Nord e immigrazione, Zaia: “questi profughi sono ricchi e ben vestiti”

Il Governatore del Veneto interviene sull’emergenza emigrazione dovuta ai disordini del Nord Africa con alcune considerazioni alquanto bizzarre: “non sono profughi, sono ricchi e ben vestiti”.

“Quelli che arrivano con scarpe firmate, il giubbottino all’occidentale, e il telefonino, non sono gente che chiede asilo politico. Lampedusa è invasa da tunisini che fuggono da un territorio nel quale riprende la vita normale e riaprono le aziende”. Così il governatore Zaia ha parlato dell’emergenza immigrazione in un’intervista al Giornale, e ha sostenuto che le migliaia di immigrati giunti fino a Lampedusa non hanno il diritto allo status di rifugiati perché troppo occidentali. E pensare che la Lega attacca gli immigrati che invadono l’Italia con la loro cultura islamica. Perché, se sono così occidentali, dovrebbero farci tanta paura?

Ma Zaia ne è convinto: “sbarcano barconi di ragazzi di 25-35, senza famiglia, che appaiono in carne e ben messi. Non certo degli sprovveduti”. E chissà perché, si starà certamente chiedendo il governatore, rischiano la vita per arrivare a Lampedusa?

appunto quello che dicevo sopra. di certo non hanno cellulari dai 20 ai 200 euro . basta vedere le immagini dei tg

Mi hanno detto... ma non so se sia vero... che l'abbigliamento di note marche, che qui costano un occhio, vengono prodotte in Tunisia e che sia molto facile procurarsele per pochi euro.

Questo non per giustificare qualcosa.... ma solo come notizia.

I cellulari costosi (roba da 500 - 600 euro e più), li ho visti anch'io come pure certe insopportabili pretese arroganti che mi fanno perdere il ben dell'intelletto.

Non credo che questi immagrati abbiano qualche colpa e non debbano cercare di salvare la propria vita, dato anche che il nostro esercito è intervenuto a casa loro.. ora l'Italia se ne deve assumere le conseguenze! ma il nostro presidente è troppo impegnato nei suoi processie bunga bunga vari..

a Via Cortina D'ampezzo a Roma c'è una delle case di Gheddafi con la Guardia di Finanza fissa.. (pagata con i nostri soldi) ecco io li manderei li per ora...

Ma non credete che quello che stà succedendo era messo nel conto in una guerra,anche se nei loro confini.?
Non dovremmo fare gli sprovveduti!,loro dopo aver fatto la loro rivoluzione e sapendo che l'Occidente li ha appoggiati,credono di aver acquisito il diritto di poter espatriare in Europa.

uhmmmm , si nota l'Iphone in mano ad un'immigrato e.... di quello che ha sottratto 80Milioni a botta al fisco per anni non gli frega nulla a nessuno.... boh? i nostri politici raspano come delle trivelle nel fango ma ci stizziamo se il neggher ha i pantaloni di D&G....
come si tende a minimizzare il totale menefreghismo della classe politica verso lampedusa, lo sapevano anche i toporagni che sarebbe andata cosi'...... e invece che fa il governo? pensa ai processi con le mignotte!
ma e' di poco fa la notizia che il baldo cavaliere arrapato, va a lampedusa a far promesse , ci pensa lui adesso..... come a Napoli..... aprira' una discarica per immigrati in padania ?

D'Alema: "Voglio 30 milioni di stranieri in Italia"
Il baffo della sinistra: "Anch'io sono immigrato da Alim Maruan. Diamogli lo status di rifugiati" / MAINIERO
Libero-news.it

Per la verità, noi qualche sospetto lo avevamo sempre avuto. Guardatelo: capelli neri, ora avviati a diventare bianchi, occhi neri, baffetti, carnagione non propriamente svedese. Sembra un nordafricano, che non è un insulto: constatazione di indiscutibili tratti somatici. Adesso, per sua stessa ammissione, ne abbiamo la conferma: Massimo D’Alema è un immigrato. Viene dalla Tunisia o forse dalla Libia. Non sappiamo di preciso. Potrebbe anche essere algerino. Comunque, chi pensava ad un’origine sovietica, sbagliava: Africa del Nord. Un giorno di tanti anni fa, un suo antenato salì a bordo di una barca, che però non era un comune barcone di disperati. Date le passioni e le tradizioni, doveva essere un’elegante imbarcazione a vela di nome Ikarus comprata in cambio di sette tappeti, tre cammelli e un Veltroni d’epoca. Allora i leasing si facevano così. Oggi Veltroni non lo vuole più nessuno. I D’Alema sbarcarono a Lampedusa, e non finirono in un centro di accoglienza. Risalirono la Penisola, si iscrissero al Pci e fecero carriera. Il resto lo conoscete: Massimo divenne presidente del Consiglio (quello italiano, non tunisino) e oggi è presidente del Copasir. E ieri ha voluto svelare le sue origini: «Sono un immigrato di trentesima generazione». In attesa dell’espulsione, ecco la cronaca della confessione.

Sultano Max ha parlato alla prima Conferenza nazionale del Pd sull’immigrazione. Era vestito all’occidentale, ma non lasciatevi ingannare: il cuore, come sempre, era tutto sull’altra sponda del Mediterraneo, tra i connazionali. Ha detto che alla solidarietà non deve essere posto alcun limite. Tutti gli immigrati che arrivano da noi - ha spiegato - devono essere considerati rifugiati. Non bisogna andare «a vedere da dove vengono. Bisogna accoglierli temporaneamente, poi magari negoziare con gli altri Paesi per un rientro assistito». Sbarcate e noi vi spalancheremo coste e centri di ospitalità. Oggi, e anche domani, perché il nostro futuro è l’Africa. Dice il Sultano, e noi non gli crediamo: «Nei prossimi 15 anni, se l’Europa vorrà mantenere un livello demografico ragionevole e avere un decente sviluppo economico, avrà bisogno di almeno altri trenta milioni di immigrati». Dobbiamo presumere, visti i ragionamenti di D’Alema e la posizione geografica dell’Italia, che i trenta milioni sbarcheranno tutti a Lampedusa con il beneplacito del Pd. Poi, magari, gli altri Paesi, dopo aver opportunamente negoziato, se ne prenderanno due o tre mila. Non siamo certi se ai restanti ventinove e passa milioni penserà direttamente D’Alema o un suo incaricato. Ma non ha importanza. Alì Baffin è convinto. Convinto che il governo Berlusconi abbia sbagliato («la Francia sa quel che vuole, noi no»). Convintissimo che l’intervento militare in Libia abbia già prodotto effetti positivi («l’offensiva di Gheddafi contro il suo popolo è stata fermata»). Ultraconvinto che ciò che sta avvenendo a Lampedusa sia sempre colpa del governo («se li avessimo accolti decentemente, non si sarebbero neanche visti»).

D’Alema, si sa, è uomo dalle grandi e forti convinzioni, anche quando commette grandi errori e anche quando pensa di trasformare Roma e Milano in una succursale di Tunisi e Tripoli. Ma voi non dovete avercela con lui. Alì parla col cuore. Comprendetelo: anche se l’Ikarus non è un barcone, le origini sono quelle.

Ha spiegato D’Alema: «Non esiste il ceppo etnico del popolo italiano. Siamo una mescolanza di razze che si è venuta formando nel corso dei secoli. Basta andare in giro per vedere diverse fisionomie e riconoscere i tratti originari dei nostri concittadini». Loro, per esempio, i D’Alema, non hanno nulla a che fare con normanni e longobardi: «Se noi dovessimo dividerci sulla base del ceppo etnico, io dovrei mettermi con Alim Maruan. Non ci vuole molto a capire che ci sarà voluto qualche secolo prima che il figlio di Alim diventasse D’Alema». La qual cosa, ripetiamo, di per sé non è un male né un bene. È solo l’origine, e può aiutarci a capire certi innamoramenti. Questione di fratellanza. Ne prendiamo atto e giriamo la domanda a voi: ma ad Alim Maruan D’Alema, noi italiani, dobbiamo dare il permesso di soggiorno o rispedirlo a casa?

http://www.libero-news.it/news/701541/D ... alia_.html

Sto guardando Matrix.
Dalle interviste fatte ai tunisini a Lampedusa cosa ne ricavo?
Molti parlano italiano perchè già stati qui e poi espulsi ma non in quanto irregolari/clandestini ma per reati (reato più comune: spaccio).
E' inutile che meniamo il can per l'aia... da questo esodo incontrollato l'Italia ci rimette e ci rimetterà ancor di più in futuro... la Francia lo sa bene e, di fatto, ha chiuso la frontiera di Ventimiglia.

Consiglio per i pensionati italiani, quelli che prendono il minimo, di andare a Lampedusa.... vi danno tre pasti al giorno, una scheda telefonica e 10 sigarette.

Fregandosene come fanno gli altri stati delle normative europee, fino a completa identificazione vogliamo trattenerli da qualche parte sia quelli che arrivano sia quelli , centinaia di migliaia che girano per le nostre strade?

I cari e vecchi campi di prigionia militare della seconda mondiale, quelli con doppio filo spinato elettrificato, cani lupo ,doberman, dormitori a schiera, lavori forzati..non sono più in auge?

Si noti ...ho detto di prigionia non di sterminio..a scanso di facili strumentalizzazioni.

[}:)]

Guarda armando, di cose strane ne hai scritte tante ma questa va oltre la semplice scemata. Se io fossi un amministratore ti bannerei a vita.

Il problema è complesso.

Da una parte c'è la paura dello straniero, del "diverso" e delle conseguenze di esodi di massa di persone senza lavoro, senza niente, che vengono qui nella speranza di trovare qualcosa di meglio rispetto al loro paese di origine.

Dall'altra non bisogna dimenticarsi che ai primi del '900, anche noi siamo stati un popolo di "emigranti". Ed abbiamo esportato, oltre agli onesti con la voglia di lavorare, anche "mafia e corruzione" in giro per il mondo.

Certo è vero che vedendo a Lampedusa che hanno vestiti firmati, cellulari nuovi (il mio ha più di 4 anni ed è costato 49 euro), sono Tunisini e non profughi dovuti alla guerra, tutti giovani, solo maschi e parlano anche l'italiano alcuni di loro, "qualche dubbio sorge".

Bisognerebbe trovare soluzioni politiche "giuste", per noi che abitiamo qua e per loro che vengono in Italia, o in altri paesi europei.

Non trovo giusto però che sia solamente l'Italia a farsi carico delle persone che continuano a sbarcare qui da noi. Logicamente siamo tra i più vicini e comunque offriamo molto rispetto ad altri paesi ed inoltre dall'Italia è facile raggiungere qualsiasi paese, come ad esempio la Francia.

Si tratta di una questione complicata che meriterebbe non solo molta più attenzione, ma anche decisioni e provvedimenti seri, ma i nostri politici purtroppo sono impegnati in "falsi teatrini" e a rubare soldi, per cui....

Discorso condivisibile, meno che per la locuzione "i nostri politici". Ecco, no ... non li sento per niente miei, non li ho votati e sono piuttosto contrariato dal fatto che li devo anche mantenere.

In ogni caso, le soluzioni politiche giuste si chiamano accordi bilaterali (che niente hanno a che vedere con i loschi affari intercorsi fra gheddafi e il nano tremens). Inoltre, se avessimo alla Farnesina un uomo di valore invece del cialtrone vesitito a festa che c'è ora, un accordo con gli altri paesi europei probabilmente sarebbe già stato trovato.

Hai perfettamente ragione.

Me ne sono accorto solamente ora di aver scritto "i nostri politici".

Neanche io li sento miei. E soprattutto neanche io li ho votati.

Probabilmente dalla fretta ho scritto "nostri", ma in realtà intendevo "quelli che purtroppo rappresentano l'Italia".

No... i lager nazisti, sono stati chiusi da tempo.
Vorresti ripristinarli?

Cronaca Italia
Caos Lampedusa, Lombardo sfida il governo: “Non ci prevaricate o reagiremo”
LAMPEDUSA – ”Il nostro statuto autonomista parla chiaro: nessuna decisione può essere presa dal Consiglio dei ministri senza il nostro consenso. Se faranno forzatura c’è sempre la carta bollata”. L’avvertimento al governo arriva da Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, che spiega di ”attendere ancora l’invito per il Consiglio dei ministri” in programma domani.

Intervistato dal Messaggero, Lombardo punta il dito contro il Carroccio. ”Devono decidere se governare o continuare nella demagogia facendo credere che sono all’opposizione di un governo immobile”, dichiara. ”Il ministro dell’Interno è della Lega. Bossi è un ministro che persegue un disegno perverso all’ insegna del fuori dalle balle”.

Il governatore critica anche alcuni politici siciliani della maggioranza: ”Da Alfano e Schifani non abbiamo ricevuto alcun aiuto. E Miccichè mi ha addirittura accusato di creare allarmismi. Uno spettacolo vergognoso”. Sull’emergenza immigrazione, spiega il governatore, “l’Europa deve fare la sua parte, ma cominciamo a fare noi la nostra, tutti insieme, altrimenti è inutile festeggiare l’Unità”.

”Stiamo facendo con tutto il mondo una figura indecente. A Lampedusa ci sono inviati di giornali e televisioni dei principali network e delle più importanti testate, e noi, oltre a lasciare i lampedusani da soli, stiamo trattando questa povera gente – che arriva da noi in cerca di un futuro – in maniera disumana”.

30 marzo 2011 | 08:57
http://www.blitzquotidiano.it/politica- ... no-803048/