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MessaggioInviato: 29/08/2012, 13:15 
....questa sarebbe la credibilita' di monti?....... [8D] [:o)] [8D]


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MessaggioInviato: 29/08/2012, 13:33 
Iniziativa foraggiata (c'è da scommerci) con denaro pubblico...
http://motori.corriere.it/attualita/12_agosto_29/stranieri-italia-incidenti-corsi-guida_4b4002d4-f1b4-11e1-975b-225a9f9609c6.shtml

Cita:
[color=blue]Corsi di guida sicura gratis per gli stranieri
In strada rischiano il doppio degli italiani

Solo la metà di quelli che guidano ha preso la patente nel nostro paese. L'Aci offre 1.000 lezioni in pista

...Parlando di nazionalità, egiziani, peruviani, albanesi e cinesi sono fra quelli che sulla strada rischiano di più. Spesso per inesperienza o perché conoscono poco la lingua o ancora per mancanza di adeguata formazione al volante...[/color]



diciamola tutta che quella "mancanza di adeguata formazione al volante", significa patenta falsa o comprata.



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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MessaggioInviato: 29/08/2012, 13:46 
...senza contare quelli senza assicurazione,o con auto non in regola x viaggiare sulle strade....................[;)]


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MessaggioInviato: 29/08/2012, 19:41 
Saviano è molto peggio della Camorra.

Potrei fare a pezzi l’ultima uscita di Roberto Saviano sul New York Times con una pesante e uggiosissima sfilza di critiche tecniche a molte delle sue parti. Ma non è necessario. Che questo sciagurato falsario morale – un servile apologista dei colossali crimini d’Israele mai mosso da un grammo di pietà per il genocidio dei palestinesi, ma ostentatamente dilaniato dal ‘genocidio’ dei campani per mano della Camorra (che ha ammazzato in 30 anni quello che Israele ha ucciso in un singolo bombardamento sui contadini del Libano in pochi mesi, solo uno dei tanti crimini contro l’umanità di Tel Aviv) – sia una vergogna nazionale l’avevo già scritto, un pupazzo editoriale autore di un libro sulla Camorra che ha rivelato di quell'organizzazione cose che hanno fatto sbadigliare mezza Campania. Oggi Saviano piazza sul massimo quotidiano USA uno scritto dove, fra immense svirgolate di finanza bancaria da bar, ci dice questo: in Grecia, ma anche in Spagna e Italia, la povera gente è ridotta alla schiavitù degli usurai per colpa delle commistioni fra criminalità organizzata e politici locali marci. Ah, davvero?

Ma dove si informa Saviano? No, Saviano non s’informa, balbetta ciò che gli dettano, ed è così da troppo tempo, troppo. Era scarsamente tollerabile che costui, col pretesto di denunciare la Camorra, facesse il burattino nel ruolo del Vate disceso dal cielo di De Benedetti-Editoriale La Repubblica a predicare la brodaglia di Silvioèilmalechepiùmalenoncen’èneppurecolcandeggio. E ci turavamo il naso, noi italiani ancora liberi di pensare.

Ma ora, a fronte delle evidenze più autorevoli sul compimento del Più Grande Crimine sociale in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale: leggi Colpo di Stato Finanziario nell’Eurozona; di fronte alle cifre immani in termini di perdite di economia reale causate dalla catastrofe delle Spirali di Deflazione Economica Imposte a interi popoli, fra cui i greci per primi: leggi le rapine delle Austerità della Troika Neoliberista e Neomercatile, che fanno impallidire nel ridicolo le cifre della criminalità organizzata; a fronte di uno tsunami di disperazione sociale di milioni di famiglie del sud Europa causato precisamente da quanto appena scritto, con un collasso degli standard di vita che le scaraventa all’abbruttimento ottocentesco del proletariato con la perdita della stessa dignità umana… Roberto Saviano si prostituisce ai suoi padroni per ruttare l’ennesima insabbiatura delle loro colpe. Qual è la tragedia Greca? E’ per caso il sadismo prezzolato di Angela Merkel o di Mario Draghi che stanno riducendo quel popolo fiero allo stato animale? Nooo! Ma sono gli usurali e la politica in loco, il cortiletto del potere, il raket del petrolio! Ma certo, e non una parola su chi ha saputo sottrarre a un intero continente la sua sovranità politica e monetaria per la prima volta in 3000 anni; su chi ha creato in due mesi un trilione di euro per salvare le banche mentre sottrae centinaia di miliardi di euro a sanità, pensioni e redditi di famiglie degne, spedendo al macero decine di migliaia di aziende. Non una parola su chi veramente ha costretto i greci all'usura, mentre sto servo buffone li offende pure falsificando i dati sul loro stato patrimoniale (si legga i lavori di Dimitri Papadimitriou e Yeva Nersisyan).

Purtroppo milioni di cittadini ci cascano.

Ma questa volta è troppo grossa. Gli intellettuali (non che Saviano lo sia, ma facciamo di sì) che si prestarono a mascherare i crimini del nazi-fascismo e del comunismo, cioè gli apologisti dei nuovi ordini sociali totalitari che ignorarono gli orrori che essi stavano commettendo, furono tanto colpevoli quanto i tiranni che servivano. Saviano è precisamente oggi corresponsabile dei crimini epocali delle tecnocrazie che guidano l’Economicidio europeo sulla pelle e sul destino di milioni di noi. Crimini immensamente più odiosi e pianificati di quelli della Camorra. Saviano è molto peggio della Camorra. L’Italia, oggi sul baratro come mai in 50 anni, ha urgente bisogno della scorta per difendersi dai Saviano. E non è una battuta.
Fonte:http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=426



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MessaggioInviato: 30/08/2012, 14:20 
Sei in: Il Fatto Quotidiano > Lavoro & precari > Miliardi di aiu...
Miliardi di aiuti e operai a casa. Il mercato drogato delle rinnovabili
Il caso della Solsonica, che al termine della lunga bolla degli incentivi si ritrova in ritardo sul mercato rispetto alla concorrenza cinese ed è costretta a lasciare in cassa integrazione 222 dipendenti. Mentre altri 130 interinali hanno perso il lavoro da un giorno all'altro
di Salvatore Cannavò | 29 agosto 2012


Incentivi pubblici, profitti privati, futuro dell’occupazione. La crisi che attanaglia il settore del fotovoltaico, l’energia pulita prodotta dai pannelli solari, mette in gioco tutto questo e mette in risalto l’assenza cronica di politica industriale che non sia a breve gittata e per interessi mirati.

LA SOCIETÀ leader del settore, la Solsonica di Rieti, ha attivato la cassa integrazione per i suoi 222 dipendenti. Una cassa integrazione a rotazione che per 16 figure professionali sarà a zero ore mentre i 130 lavoratori interinali, chiamati con contratti a tempo determinato, sono rimasti senza lavoro da un giorno all’altro. E’ una delle tante crisi aziendali, come altre dimenticata, nel cuoro di un grande polo industriale sul viale del tramonto. Viali illuminati, piste ciclabili, pulita e ordinata la zona industriale, che da Rieti si sposta verso Cittaducale, ormai si sta popolando di centri commerciali sempre più grandi e di capannoni su cui sempre più spesso appare il cartello “vendesi”. “In dieci, quindici anni – spiega Luigi D’Antonio, segretario provinciale della Fiom – dai circa 10 mila lavoratori impiegati siamo passati a meno della metà”. E non bastano certo le insegne luminose dei vari Trony per rimpiazzare la forza lavoro perduta.

Anche la Solsonica testimonia questa parabola discendente. Erede della Texas Instuments, installata a Rieti negli anni 70 grazie ai fondi della Cassa del Mezzogiorno, lo stabilimento ha occupato anche 1200 operai. Poi la casa madre ha seguito il denaro degli incentivi pubblici che si spostavano ad Avezzano, in Abruzzo (successivamente abbandonato). A Rieti lo stabilimento viene rilevato dalla Eems che fornendo semiconduttori all tedesca Siemens tiene botta almeno fino agli anni 2000 anche se la manodopera scende a 5-600 dipendenti. Nel 2005, poi, la Eems sceglie la strada della Cina e nel giro di pochi anni viene fatta nascere la produzione di pannelli fotovoltaici che in comune con i semiconduttori hanno solo il silicio.

SOLSONICA eredita dalla originaria Texas Instruments e poi dalla Eems – che nel frattempo è quotata in borsa – la bella location del suo stabilimento: stile Silicon Valley, con pratino verde, alberi curati e asilo aziendale, si getta in un settore che dal 2005 beneficia di un enorme flusso di denaro pubblico grazie agli incentivi che finanziano l’installazione di energia pulita. I clienti finali, grazie ai Conti Energia varati negli anni – il 27 agosto è partito il quinto – beneficiano di un risarcimento pari all’energia che riescono a immettere nella rete elettrica nazionale. In pochi anni lo Stato ha speso 6,7 miliardi di euro che non sono andati direttamente alle casse delle aziende ma che hanno favorito un traino della domanda davvero eccezionale. Il rapporto statistico 2011 fornito dal Gestore Servizi Energetici (Gse) descrive una dinamica di crescita esponenziale: nel 2007 gli impianti installati sono 7.647 che diventano 32mila l’anno successivo, 71mila nel 2009, poi 155mila nel 2010 e infine 330.196 nel 2011. I comuni che hanno almeno un pannello solare installato passano dall’11% del 2006 al 95% del 2011. In cinque anni la produzione di impianti aumenta di 280 volte. Gli incentivi sono fondamentali: il Conto energia, che premia con tariffe incentivanti l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici per un periodo di 20 anni, cesserà quando avrà raggiunto cumulativamente la somma di 6,7 miliardi.

UNO SPOSTAMENTO di risorse contestato dalle aziende di energia tradizionale – Enel ed Eni, innanzitutto – e difeso, ovviamente, dagli ambientalisti. E, per gli intrecci perversi dell’economia italiana, facilitato dalla contestuale crisi dell’Alcoa. E’ stato infatti il decreto con cui il governo Berlusconi favorì l’azienda di Portovesme, a far riaprire i termini per usufruire degli incentivi. Tutto ciò è stato forse utile a far decollare un settore che dovrebbe essere strategico pensi ai fumi dell’Ilva – ma ha drogato il mercato con effetti oggi drammatici. Anche perché a pagare gli incentivi sono state le bollette elettriche di tutti gli altri consumatori. Per tutte queste ragioni, il governo ha dimezzato gli incentivi e con il 5° Conto Energia ha deciso di chiudere il rubinetto. Con effetti immediati sulla produzione e, a cascata, sulla occupazione.

In Solsonica non contestano il fatto di aver beneficiato degli aiuti ma puntano il dito contro la concorrenza cinese, definita “sleale”. “I produttori cinesi – spiega al Fatto Giuseppe Scopigno, dirigente dell’azienda reatina – riescono a imporre prezzi sotto costo grazie agli aiuti che ricevono dallo Stato. Servirebbero dei dazi per riequilibrare il rapporto”. Anche qui torna il tema degli aiuti di Stato. Che quando finiscono si scaricano sul l’occupazione. “L’azienda non ha capito in tempo come si muoveva il mercato” spiega Giuliano Casciani, Rsu Fiom , in azienda dai tempi della Texas. “Si capiva già con il 4° Conto Energia che il vento sarebbe cambiato e non sono state prese tutte le misure” aggiunge il rappresentante del sindacato che, pure, finora ha tenuto un atteggiamento di collaborazione con l’azienda. Che però non ha impedito la cassa integrazione, per il momento a rotazione, ma che a settembre potrebbe vedere la chiusura dello stabilimento. “Noi non intediamo chiudere” sottolinea Scopigno. Eppure c’è chi è già restato a casa.

Domenico Carvetta è un ingegnere elettronico di 50 anni. All’azienda ha dato molto, ha fatto formazione negli Usa e in Cina, si è già fatto due anni di cassa integrazione dal 2008 al 2010 utilizzati per fare formazione, scrivere due libri, “sapere ogni cosa sul fotovoltaico”. Eppure, ad agosto, mentre era in vacanza in Calabria ha ricevuto una telefonata che diceva: “Il tuo profilo non serve, sei in Cassa integrazione, prolunga pure le tue ferie”. “Ovviamente, la mia vacanza è finita”. Da 2200 passa a 800 euro mensili con un “taglio lineare” netto alla sua spesa e a quella della sua famiglia. E’ una persona solare, ottimista che riferendosi all’azienda dice sempre “noi”. Eppure, di fronte alla crisi attuale spiega che per la prima volta “tra oggi e il futuro vedo un vuoto difficile da colmare”. Il foto-voltaico in Italia, oggi, è anche questo.

da Il Fatto Quotidiano del 29 agosto 2012



storia classica italiana di cui nessuno da notizia..........mentre qualkuno corre dalla maestrina frau merkel........a fare visionare i compiti...............


Ultima modifica di ubatuba il 30/08/2012, 14:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/08/2012, 08:33 
Centrodestra/ Espresso: Fede fonda un partito, 'Vogliamo vivere'



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Roma, 30 ago. (TMNews) - Emilio Fede entra in politica con un suo partito o, come dice lui, "un movimento di opinione". Si chiamerà "Vogliamo Vivere". A luglio ha depositato il marchio a Como, per non dar nell'occhio e l'Espresso in edicola domani ne racconta la storia. L'idea è maturata a inizio estate, la lunga estate seguita al suo coinvolgimento nel processo Ruby, accusato di favoreggiamento della prostituzione con Lele Mora e Nicole Minetti.

Ad agosto l'ex direttore del Tg4, scrive l'Espresso, per anni evangelista del verbo di Berlusconi, poi messo bruscamente in pensione da Mediaset, si è mosso tra Anacapri (nella villa della moglie Diana De Feo), Perugia, Milano, Varigotti e Forte dei Marmi. E una traccia misteriosa era apparsa su Twitter a ridosso di Ferragosto: "Vogliamo Vivere" Leggerete sempre più spesso questo slogan".

Fede conferma a "l'Espresso": "Fondo un movimento di opinione perché ho ascoltato tanta gente che mi incoraggia. Il Pdl rischia di diventare uno spartito stonato". Si sta muovendo da solo? "Mi muovo da solo, e ci metto soldi miei. Berlusconi non ne sa niente. "Vogliamo Vivere" riassume il malessere di tanti, sotto il cosiddetto governo tecnico. Il centrodestra non può finire in mano alla Santanchè. E di là chi c'è? Beppe Grillo. Io non sono un politico, io ho una storia, sessant'anni di giornalismo, la Rai, l'Africa, le guerre seguite al Tg4. Questa storia due anni fa è stata inquinata, ma non mi faccio intimidire".

http://notizie.virgilio.it/politica/cen ... ivere.html


Ultima modifica di Lord Nerevar il 31/08/2012, 08:35, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/08/2012, 11:54 
Il costo del Quirinale (pillole di ''spending review'')
Pubblicato il Tuesday, 28 August @ 06:07:28 CDT di admin


"Per evitare che la crisi degeneri siamo tutti chiamati a fare dei sacrifici..." (Giorgio Napolitano, 19 luglio 2012).
Parole sagge e responsabili, signor Presidente...
Ma quando sarà Lei per primo ad esser "d’esempio" per tutti noi Italiani???

Comunemente, quando si parla di "Casta", balzano subito agli occhi le immagini dei politici nostrani comodamente "ozianti" in Parlamento...
Ma quanto ci costa mantenere "il Presidente" (della Casta), Colui che siede sul Colle più alto di Roma???

IL FUNZIONAMENTO DEL QUIRINALE E’ COSTATO ai contribuenti (fonte Giorgio Bechis, Il Giornale, 25-07-2012):
- "228 MILIONI" NEL 2010 (624.000 euro al giorno... 26.000 euro l’ora!);
- e "231" nel 2009 (prima che Giorgio Napolitano decidesse di adottare "pesantissimi tagli" alle spese quirinalizie... più che altro limitatisi alla riduzione del personale comandato da altre amministrazioni!).

LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, per svolgere funzioni meramente di controllo, garanzia e rappresentanza ("notarili" se non "cerimoniali", non certo esecutive come in ogni repubblica presidenziale), DISPONE DI ben "1.807" DIPENDENTI (fonte "L’Italia dei privilegi", di Raffaele Costa), divisi tra:
- addetti di ruolo alla Presidenza (tra cui 108 appartenenti allo "staff personale" del Presidente, assunti con contratto in scadenza al termine del settennato);
- e unità del personale militare e delle forze di polizia distaccate per esigenze di sicurezza (tra cui i 297 famigerati corazzieri).
UN ORGANICO (fonte Mario Cervi, Il Giornale):
- superiore di 587 unità rispetto al 1998 (AUMENTATO DI OLTRE IL "50%" IN 10 ANNI, del triplo in 20 anni!);
- e il cui costo si attesta sui "129,4 milioni" di euro l’anno (contro i 67 dell’Eliseo!).

DI TUTTO RISPETTO, poi, E’ anche IL PARCO AUTO PRESIDENZIALE, che conta (stando a quando fatto trapelare dall’ex ministro Renato Brunetta, essendo i bilanci della Presidenza della Repubblica tutt’altro che pubblici e trasparenti):
- una Lancia Thesis limousine;
- tre Maserati;
- due Lancia Thesis blindate;
- una Lancia Thesis di riserva;
- 2 Lancia Flaminia 335 del 1961 (utilizzate per le sfilate del 2 giugno);
- 14 auto (una di proprietà e 13 in leasing) a disposizione dei Presidenti emeriti della Repubblica, del segretario generale, del segretario generale onorario e dei 10 consiglieri personali del presidente della Repubblica;
- e 10 auto di servizio.

Una nota particolare, infine, merita il capitolo "stipendi".
Nel luglio 2011 il sito del Quirinale ha platealmente annunciato la generosa rinunzia "a termine" di Giorgio Napolitano (ovvero fino al 2013, alla scadenza del suo mandato) all’adeguamento all’indice dei prezzi al consumo del suo appannaggio personale (indicizzazione automatica prevista dalla legge n.372 del 1985).
E’ solo un’inutile minuzioseria giornalistica, ovviamente, far notare che:
- il "ponderoso sacrificio" quirinalizio consisterà, in concreto, nella rinunzia a "68 euro" mensili (come denunciato da Spider Truman, il misterioso ex precario della Camera che ha smascherato in rete i conti nascosti del Palazzo);
- da quando è stato eletto, il Presidente ha già visto aumentare di circa "2.000 euro" al mese l’assegno ricevuto (come denunciato da Franco Bechis su il Giornale);
- già oggi LO STIPENDIO DEL CAPO DELLO STATO AMMONTA A circa "20.000 EURO" lordi AL MESE ("239.182" euro l’anno!);
- e, come se non bastasse, A TALE "MODESTO" EMOLUMENTO IL PRESIDENTE CUMULA UN ulteriore COSPICUO VITALIZIO PARLAMENTARE!

Ben altri esempi, in realtà, giungono d’oltralpe:
- in Francia il Presidente Hollande, dopo appena 10 giorni dalla vittoria alle urne, ha mantenuto la promessa di tagliare del 30% lo stipendio presidenziale, così decurtato di circa "7.000" euro al mese, passando dai 21.300 euro lordi di Nicolas Sarkozy a 14.910 euro (l’uomo più potente di Francia finirà col guadagnare "178.920 euro" lordi l’anno, ben 90 volte meno di quanto percepito dal giocatore più forte del campionato francese, Slatan Ibrahimovic!);
- in Germania il presidente federale percepisce uno stipendio annuo netto di "199.000" euro, disponendo poi d’uno straordinario (78.000 euro nel 2006) per le sole spese di rappresentanza ed interventi di vario tipo (fonte Salvo Mazzolini, corrispondente da Berlino);
- ed in Spagna re Juan Carlos, nel luglio 2012, ha deciso di ridurre il proprio stipendio del 7,1%, ovvero di ben 21.000 euro l’anno (portandolo a 272.752 euro annui), e quello di suo figlio, il principe Felipe, di 10.000 euro l’anno (riducendolo a 141.376 euro). Decisione seguita ad una precedente riduzione del 2% già decisa nel 2010.
Come non intravedere "spicciola propaganda" nel tentativo massmediatico di spacciare il taglio dello stipendio del nostro Capo dello Stato (in realtà, la rinuncia ad un risibile aumento) nella fattiva partecipazione del Quirinale ai sacrifici cui è chiamato il Paese???

José Alberto Mujica Cordano è da due anni Capo di Stato in Uruguay.
"Pepe" -così si fa chiamare il Presidente- è una celebrità indiscussa nel suo Paese.
Il motivo?
Tanto semplice da spiegare quanto "rivoluzionario" ai nostri occhi: aver inaugurato una Presidenza fondata su austerità, umiltà e solidarietà.
Il Presidente "Pepe", difatti:
- pur percependo uno stipendio di 250.000 pesos al mese (circa 10.000 euro) ed un’ulteriore pensione da senatore, trattiene per se solo (!) "800 euro", devolvendo il resto in beneficienza in favore del Fondo "Raúl Sendic" (un’istituzione a sostegno dello sviluppo delle zone più povere del suo Paese);
- rifiuta di disporre di alcuna scorta a protezione della propria persona;
ha chiesto come auto presidenziale una semplice utilitaria, una Chevrolet Corsa (usata solo durante gli incontri ufficiali);
- non dispone di alcun conto in banca, risultando per il fisco un "nullatenente" (suo unico patrimonio è una vecchia Volkswagen Fusca, mentre la sua umile fattoria è di proprietà della moglie);
- ed ha persino aperto le porte della sua residenza ufficiale ai senza tetto, disponendo che una vasta area del Palacio Suarez y Reyes ospiti i più bisognosi!
Niente sfarzi, niente sprechi, niente protagonismi per il piccolo Presidente del secondo paese più piccolo del Sudamerica.
"Questi soldi –ha spiegato il Presidente-, anche se pochi, mi devono bastare perché la maggior parte degli uruguaiani vive con molto meno".
Un "alieno"? Un esibizionista? O, più semplicemente, un esempio concreto di "buona Politica" (intesa come "gratuito servizio" in favore della Collettività)?
E’ becero "populismo" riportare qui l’esempio vivente che giunge dall’Uruguay?!
Senza minimamente pretendere che Napolitano segua l’esempio straordinario che giunge d’oltreoceano, è "troppo" chiedere al Colle di rinunciare a qualche sfarzo, privilegio e protocollo in più pur di far conseguire qualche ragguardevole risparmio ai conti dello Stato???

"Questo è il normale costo di un’alta Istituzione", si tende a dire...
In realtà, non esiste paragone con altri palazzi presidenziali e monarchie: alla faccia della notoria "sobrietà" di Giorgio Napolitano, IL COSTO DEL QUIRINALE NON HA CONFRONTI (almeno) IN EUROPA!

Qualche esempio?
Quanti sanno che, a fronte dei "228" milioni che ci costa il Quirinale (fonte Mario Cervi, il Giornale):
- la Casa Bianca (ovvero la Presidenza di una Nazione "5 volte" quella italiana) costa "136 milioni" di euro l’anno (poco più della metà della Presidenza italiana!);
- l’Eliseo (la Presidenza francese) "112,5 milioni" di euro (meno della metà del Quirinale, pur contando il doppio in quanto a poteri attribuiti dalla Costituzione!);
- Buckingham Palace (la Monarchia inglese) "57 milioni" (ovvero "quattro volte meno" il nostro Capo di Stato!);
- e che per la Presidenza federale tedesca nel 2006 sono stati stanziati solo "19 milioni 354 mila" euro (cifra comprensiva di tutto: stipendio del presidente e del personale, spese ordinarie e straordinarie, viaggi all’estero, manutenzione delle due residenze -Bonn e Berlino-...)???

E quanti sanno che, a fronte dei 1.807 collaboratori del nostro Presidente (fonte "L’Italia dei privilegi"):
- l’imperatore del Giappone dispone di un personale composto da circa 1.000 unità;
- il presidente francese dispone di 941 dipendenti, di cui 365 militari (la metà dei dipendenti del Quirinale!);
- il re di Spagna di 543 dipendenti;
- il presidente americano Barack Obama (contemporaneamente Capo dello Stato e del Governo) di 466 fra consiglieri, funzionari, impiegati, addetti alla sicurezza ed alla manutenzione, ma anche cuochi, giardinieri, "stagiste"...;
- la regina Elisabetta II d’Inghilterra di circa 300 dipendenti (1/6 dei dipendenti dell’alto Colle romano!);
il presidente federale tedesco (che, come il nostro, ha compiti di mera rappresentanza e garanzia) di 160 (meno di 1/10 rispetto al Quirinale!);
- ed il Presidente irlandese (anch’egli svolgenti funzioni simili al nostro) di soli "12" dipendenti???

Perché il Quirinale ci costa "tanto"?
Come può un Presidente chiedere a gran voce più sobrietà alle forze politiche (cominciando dal taglio dei rimborsi elettorali passando alla riduzione del numero dei parlamentari...) senza dare per primo "l’esempio"?
Con che autorevolezza un uomo di Stato può chiedere "sacrifici" alla sua Gente senza sopportarne alcuno in prima persona???
Fino a quando l’Italia potrà permettersi questo "scandalo"?!

Il governo tecnico di Mario Monti ha sentito il bisogno di aggiungere in squadra altri "supertecnici" (vedi Bondi ed Amato) per scoprire dove si annidano i più odiosi sprechi e le più comuni inefficienze della spesa pubblica e mettere mano ad un corposo piano di "spending review".
Da tali tagli, però, rimarranno esenti proprio gli organi costituzionali, dal Quirinale alle due Camere (in ragione della loro "autonomia"...).
Ma se si vuole davvero iniziare a tagliare i costi più improduttivi e "parassitari" della politica non bisognerebbe cominciare da una netta sforbiciata ai conti dei piani più alti del Palazzo?
Quanto farebbe risparmiare un piano di tagli cospicui alla Presidenza della Repubblica?
Molto? Poco? Abbastanza?
Comunque sia quanto di più "doveroso" agli occhi di un Popolo chiamato dalla propria classe politica a fare pesanti sacrifici ma che attende ancora invano che sia la stessa politica a segnare per prima il tracciato!

Fonte: http://www.dillinger.it/


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MessaggioInviato: 31/08/2012, 12:28 
..disoccupazione al 10,5%circa mai cosi' male dal 1999,coi tecnici i record vengono abbattuti in toto.................................................[;)]poi magari sti tecnici verranno presentati alle prx elezioni da qualke schieramento.................[;)]

con l'inflazione arrivata al 3.2%


"Giovani, 618 mila a piedi
I disoccupati under 24 a luglio al 35,3%.
Giovani in cerca di un posto di lavoro.



Il tasso di disoccupazione a luglio resta stabile al 10,7%, lo stesso livello di giugno, il più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili).
Su base annua il tasso è in rialzo di 2,5 punti.
Lo ha rilevato l'Istat (dati destagionalizzati, stime provvisorie).
NEL II TRIMESTRE 10,5%, RECORD '99. Considerando il secondo trimestre 2012, il tasso è risultato pari al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali su base annua.
Anche qui triste record: si tratta del valore più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1999.
UNDER 24, 618 MILA IN CERCA. Il tasso dei senza lavoro tra i giovani (15-24 anni) a luglio è al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali su giugno e di 7,4 punti su base annua.
Il ritmo di crescita annuo della disoccupazione giovanile è triplo rispetto a quello complessivo.
Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila.
GIOVANI DONNE, AL SUD 48% SENZA UN POSTO. Scendendo verso Sud la situazione si fa drammatica per le giovani donne (15-24enni): nel secondo trimestre 2012 ha toccato un picco del 48% il tasso delle ragazze senza un posto nel Mezzogiorno.
A LUGLIO OCCUPAZIONE RESTA STABILE. A luglio 2012, secondo i dati provvisori destagionalizzati, il numero degli occupati è pari a 23 milioni 25 mila, invariato sia nel confronto con il mese precedente sia in termini tendenziali.
La stabilità dell'occupazione è sintesi del calo della componente maschile e dell'aumento di quella femminile.
A termine 2,4 milioni di lavoratori, record dal 1993

Chi un posto ce l'ha invece, non può fare grandi progetti perché potrebbe perderlo a breve: nel secondo trimestre 2012 i lavoratori dipendenti a termine sono 2 milioni 455 mila, il livello più alto dal secondo trimestre del 1993 (inizio serie storiche).
I COLLABORATORI SONO 462 MILA. Aggiungendo i collaboratori (462 mila) si arriva a quasi tre milioni di lavorato
http://www.lettera43.it/economia/macro/ ... 562986.htm


anzike' correre costantemente a renderne conto alla cancelliera,sarebbe opportuno che questi tecnici adottassero una strategia x alleviare la vita della popolazione e magari fare si che la domanda interna cominci a crescere........ma questa e' pura utopia................[;)]


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MessaggioInviato: 01/09/2012, 01:00 
Il nuovo (vecchio) che avanza... Goldman Sachs sempre presente!

Bologna, ieri lungo incontro fra Bersani e Prodi

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Bologna, 31 ago. – Il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani e l’ex premier, fondatore dell’Ulivo, Romano Prodi, si sono incontrati ieri pomeriggio nell’abitazione del Professore in via Gerusalemme a Bologna.

“E’ stato un incontro molto lungo – ha commentato dalla festa democratica Bersani – da tempo non avevamo l’occasione di stare insieme in un modo così disteso. L’oggetto naturalmente è stato lo sguardo sulla situazione europea e italiana”.

Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=26758


Ragazzi ora sì che possiamo stare tranquilli... ci penseranno loro a noi! Chi infatti non ricorda i grandi successi conseguiti dal governo Prodi quando era in carica "il professore" e chi non ricorda le meravigliose opere da lui compiute quando era alla Presidenza della Commissione Europea

(ma per favore...)

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MessaggioInviato: 01/09/2012, 14:16 
...certo piu' che altro prodi e' ricordato come tassatore x entrare in europa con conti presubilmente tarocchi(stile grecia) e da presidente della commisione europea come fautore di un idea stile einstein,cioe' quella della calibratura o misura dei prodotti dell'orto,
un tale spreco di energia mentale da cui solo ora si e' risvegliato.......................... [:D] [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 01/09/2012, 14:17, modificato 1 volta in totale.

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...è uscito dal coma? Noooo! [^]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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MessaggioInviato: 01/09/2012, 21:20 
Da Mediaset 20.000 euro al mese
Fede: "Una squillo prende di più"

Il contratto con l'azienda firmato a giugno prevede autista, casa, ufficio e ventimila euro al mese. Ma il giornalista non è contento: "Avrei meritato molto di più dopo quello che ho dato"

"Nel contratto con Mediaset iniziato il primo giugno c'è autista, casa, ufficio e ventimila euro netti al mese ma neppure un euro di buonuscita dopo 24 anni. E devo fare un programma. Un contratto dignitoso, mi avrebbero dovuto dare molto di più dopo quello che ho dato all'azienda". Lo dice Emilio Fede, ex direttore del Tg4, a La Zanzara su Radio24. "Ventimila euro al mese sono niente per quello che ho fatto - dice ancora Fede - mica sono stato lì a rubare. Non è che navigo nell'oro, non ho un appartamento di lusso. Non trasformiamo ventimila euro in un fondo ricchezza. Non significa essere ricchi e poi un pò di soldi li passo a mia moglie e a mia figlia. Non è un contratto sontuoso". Ma sono una bella cifra, dicono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. "Ma non ditemi che sono la ricchezza - risponde Fede - io ho lavorato per sessant'anni fino a 81 anni, e nell'ultimo periodo senza prendere un giorno di ferie". "Le prostitute? E' un lavoro che va legalizzato, di sicuro guadagnano più di me".

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/286772

Con 20.000 euro al mese non significa essere ricchi?Ma siamo pazzi!!!!Ma cavolo!!!Autista,casa,ufficio e ventimila euro netti al mese non ti bastano???Ma cosa vuoi di più???Io 20.000 euro non li guadagno neanche in un'annno!!!E come me ci sono milioni di Italiani!!!Ma queste cose non si possono sentire!!!E chissà quanto prenderà di pensione!!!Perchè quello,da quanto ho capito è lo stipendio che li da Mediaset!!!Basta!!!Mi fermo qui altrimenti potrei esagerare con le parole!!! [:(!]


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MessaggioInviato: 02/09/2012, 11:55 
Domenica, 2 settembre 2012 - 10:42:00

Con l'arrivo dell'autunno e' a rischio la produzione di latte e carne in Italia dove riempire la mangiatoia negli allevamenti costa fino al 50 per cento in piu' dall'inizio dell'anno. E' la Coldiretti a lanciare l'allarme sulle difficolta' di continuare a sfamare gli animali a causa dell'aumento record dei prezzi dei mangimi, con effetti sulle tavole degli italiani. Le componenti fondamentali della dieta degli animali - sottolinea la Coldiretti - hanno raggiunto valori da massimo storico nelle quotazioni da gennaio ad agosto con il mais che e' aumentato di oltre il 40 per cento e la farina di soia di quasi il 70 per cento.

Considerato che circa il 75 per cento della razione giornaliera di una mucca e' composto proprio da soia e mais l'impatto di questi aumenti - continua la Coldiretti - e' insostenibile se si tiene conto che il prezzo del latte e derivati riconosciuto agli allevatori si e' ridotto del 9 per cento rispetto allo scorso anno, secondo l'Ismea. Occorre - precisa la Coldiretti - una netta ed immediata inversione di tendenza per non mettere a rischio l'allevamento italiano e con esso, oltre alla produzione di latte e carne, anche l'intero patrimonio di formaggi e salumi Made in Italy che rappresenta una voce determinate delle esportazioni.

L'andamento di mercato delle materie prime agricole congiuntamente alla situazione di crisi e al calo dei consumi deve orientare la filiera verso uno sforzo di razionalizzazione teso a ridurre passaggi ed inefficienze" afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "allo stesso tempo oggi piu' che mai serve uno sforzo di tutti per affermare tra la gente una nuova cultura del "giusto cibo al giusto prezzo". Un bene comune finito il cibo dove quantita', qualita', sicurezza alimentare ed etica produttiva - continua Marini - non sarebbero conciliabili con prezzi che non sostengono neanche i costi di produzione. A spingere le quotazioni verso l'alto, con il mais che ha superato di molto gli 8 e la soia che e' ben sopra i 17 dollari per bushel al Chicago Board of trade, e' stato il ridimensionamento dei raccolti mondiali del mais a 853 milioni di tonnellate a causa del crollo per la siccita' nelle campagne che hanno colpito gli Stati Uniti, i Balcani e il mar nero ma anche l'Europa dove la produzione stimata e' di 60 milioni di tonnellate di mais per effetto del crollo in Italia (-30 per cento), Ungheria e Romania, secondo gli ultimi dati della Commissione Europea. L'allarme cibo rischia di aggravare la crisi economica anche in Italia che importa l'80 per cento della soia di cui ha bisogno e anche circa il 20 per cento del mais necessario che sono le materie prime agricole oggetto dei forti rincari.

L' aumento dei prezzi e' giustificato sul piano congiunturale dal clima, ma in realta' a pesare sono anche i cambiamenti strutturali come ha evidenziano - precisa la Coldiretti - l'ultimo rapporto Ocse-Fao secondo il quale la produzione agricola deve crescere del 60 per cento nei prossimi 40 anni per far fronte all'aumento della domanda della maggiore popolazione mondiale, alla richiesta di biocarburanti e alla crescita dei redditi in paesi come la Cina che spinge al maggiore consumo di carne e, quindi, di mangime per gli allevamenti. "Una situazione che conferma l'importanza che l'Italia difenda e valorizzi il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilita' di terra fertile in una situazione in cui gia' adesso circa la meta' dei prodotti alimentari sono importati" sostiene il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Il 46 per cento degli italiani e' infatti preoccupato che la produzione di cibo non sia sufficiente a soddisfare il fabbisogno della popolazione anche per effetto del calo delle terra coltivata, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurobarometro del luglio 2012. La preoccupazione degli italiani - conclude la Coldiretti - e' superiore a quella della media dei cittadini europei che si ferma al 43 per cento anche se i piu' allarmati sono i greci con il 94 per cento, i piu' colpiti dalla crisi tra gli europei.


http://affaritaliani.libero.it/l-allarm ... 20912.html


questa la cura monti,veramente da cavallo [;)]


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MessaggioInviato: 02/09/2012, 12:41 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Il nuovo (vecchio) che avanza... Goldman Sachs sempre presente!

Bologna, ieri lungo incontro fra Bersani e Prodi

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Bologna, 31 ago. – Il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani e l’ex premier, fondatore dell’Ulivo, Romano Prodi, si sono incontrati ieri pomeriggio nell’abitazione del Professore in via Gerusalemme a Bologna.

“E’ stato un incontro molto lungo – ha commentato dalla festa democratica Bersani – da tempo non avevamo l’occasione di stare insieme in un modo così disteso. L’oggetto naturalmente è stato lo sguardo sulla situazione europea e italiana”.

Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=26758


Ragazzi ora sì che possiamo stare tranquilli... ci penseranno loro a noi! Chi infatti non ricorda i grandi successi conseguiti dal governo Prodi quando era in carica "il professore" e chi non ricorda le meravigliose opere da lui compiute quando era alla Presidenza della Commissione Europea

(ma per favore...)

[}:)] [}:)] [}:)]


Vorrei tanto sapere cos ane pensa Sezione 9....... [8D]
Per quanto mi riguarda sarebbe il suicidio del PD.



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green,a sentire grillo sono gia' nell'aldila'........................................... [8D] [:o)] [:140] [:141]


Ultima modifica di ubatuba il 02/09/2012, 12:59, modificato 1 volta in totale.

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