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27/08/2013, 18:54

Atlanticus81 ha scritto:

Con tutto il rispetto, ma queste sono seghe mentali statistiche che non dicono nulla.

Guardiamo al movente.

1) Se ammazzo una donna perchè mi ha tagliato la strada è una questione. Probabilmente l'ammazzerei indistintamente fosse uomo donna, vecchio o bambino e probabilmente avrei una indole violenta anche in molte altre occasioni.

2) Se ammazzo una donna perchè ha chiesto il divorzio, perchè ha una relazione con un altra persona, perchè NON LA POSSO AVERE (senso del possesso) è un'altra questione. Ammazzo solo lei per uno specifico motivo. Sento che mi APPARTIENE in quanto donna, oggetto e non semplicemente perchè la frequento. Probabilmente non ammazzerei la donna del primo caso che mi ha tagliato la strada in macchina.

E siccome la seconda cosa è in una certa misura PREVENIBILE, perchè accompagnata spesso da una serie di 'campanelli d'allarme', elementi di disagio sfocianti in molestie o atti di violenza, non vedo quale sia il problema nel voler appunto evitare di arrivare all'omicidio.

Prevenzione che non può limitarsi a una legge, ma che deve agire anche sul piano culturale partendo dall'istruzione e dall'educazione al rispetto. Temi molto difficili.

Quale è il problema? Dei numeri allineati su un grafico che mi vengono a dire che l'Uomo è una bestia?

Lo sapevamo già... e allora?!


Che gente patetica.. il femminicidio non esiste è la matematica a dirlo [xx(]

27/08/2013, 19:09

Solo il caso Mongelli a parti invertite potrebbe essere avvicinato al tipico femminicidio. Una rarità. Dite che l'uomo è violento, motivo in più per tenere d'occhio la categoria in difesa di un'altra, che c'è di strano? Vi sentite trascurati? [:(]
Ultima modifica di morpheus85 il 27/08/2013, 19:10, modificato 1 volta in totale.

27/08/2013, 21:11

Atlanticus81 ha scritto:

Con tutto il rispetto, ma queste sono seghe mentali statistiche che non dicono nulla.




Quindi è tutto corretto se si usa la statistica con dati di parte (donnine dell'alta borghesia, femministe e umanitariamente 'impegnate', stile boldrini , per denunciare che 1/3 delle donne del mondo sono vessate.

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=13879&REPLY_ID=295526

Ma se si usa la statistica con dati neutri e oggettivi, quelli del ministero degli interni, per dire un'ovvietà e cioè che il femminicidio è frutto di un'ideologia femminista radical 'shit', allora la statistica diventa brutta, sporca e cattiva.

27/08/2013, 21:36

rmnd ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

Con tutto il rispetto, ma queste sono seghe mentali statistiche che non dicono nulla.




Quindi è tutto corretto se si usa la statistica con dati di parte (donnine dell'alta borghesia, femministe e umanitariamente 'impegnate', stile boldrini , per denunciare che 1/3 delle donne del mondo sono vessate.

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=13879&REPLY_ID=295526

Ma se si usa la statistica con dati neutri e oggettivi, quelli del ministero degli interni, per dire un'ovvietà e cioè che il femminicidio è frutto di un'ideologia femminista radical 'shit', allora la statistica diventa brutta, sporca e cattiva.



Va bene rmnd, prendo atto che al mondo non esiste nessun uomo che veda la donna come oggetto e che quindi non tenda o non voglia esercitare il possesso sul suo corpo e sulla sua vita.

E quindi è impossibile che quando questa sua certezza viene meno per un qualsiasi motivo il suo cervello sbarelli di brutto fino ad arrivare a ucciderla.

Prendo atto quindi che qualsiasi tentativo di prevenzione di questo fenomeno inesistente sia stupido e inutile oltre che dispendioso.

Preoccupiamoci invece di continuare ad allineare sul pallottoliere il numero dei morti ammazzati suddividendoli per categorie statistiche.

Quello sì che è un esercizio di cui tutti potremo avere benefici.

A questo punto voglio anche il maschicidio, il canicidio (uccisione di un cane in quanto cane) il formichicidio (uccisione delle formiche in quanto tali) e via di seguito


A questo pensiero non rispondo nemmeno perché vuol dire che non si è capito nulla del fenomeno culturale legato al millenario patriarcato che sottende questo tipo di fenomeno che non volete chiamare "femminicidio", ma che a prescindere da questo ESISTE.

Ovvero il ritenere la donna inferiore al maschio, una proprietà del maschio.

E' questo retaggio che porta il maschio nella società di oggi a tenere certi comportamenti, atteggiamenti nei confronti della donna che, nella peggiore delle ipotesi arriva all'assassinio.

Questo è il succo del discorso. Ma voi ci girate intorno perché vi fa paura ammettere che non siamo tanto diversi da coloro dai quali vogliamo, vorremmo distinguerci...

Le nostre sono solo forme diverse di quelle delle società 'arretrate' di una stessa ancestrale paura, quella nei confronti delle femmine.

27/08/2013, 21:51

Gli strumenti ci sono già, è inutile istituire una nuova categoria di reato ad hoc per le donne uccise. C'è l'omicidio lo uxoricidio e via dicendo. M;a giustamente ormai èp diventata una moda, uno slogan un pò come i gaypride e si lavano tutti la bocca con questa nuova parola che pulisce le coscienze -_- Istituito il NUOVO\VECCHIO reato cosa cambierà? Le donne non verranno più uccise? Magicamente le persone smetteranno di considerare le donne oggetto? Si garantirà una maggiore dignità alle vittime di queste pratiche? No. Le si sta solo strumentalizzando per distogliere l'attenzione sul vero problema che è culturale. Ed un problema culturale non l osi risolve certo con i tormentoni che tra 3\4 mesi non ricorderà più nessuno.

27/08/2013, 22:22

rmnd ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

Con tutto il rispetto, ma queste sono seghe mentali statistiche che non dicono nulla.




dicono che la distizione tra omicidio e femminicidio è del tutto arbitraria ed ideologica. Il femminicidio come fenomeno a se stante non esiste.


anche xchè la moglie
uccide il marito x gli stessi motivi
,
gelosia, possesso, ecc.
solo che non si fa sgamare,
(usa veleni, o ricorre ad amante, amico, ecc.)
o si fa sgamare meno
e anche se si fa sgamare
lei è comunque la "vittima"

ragioniamo su..

28/08/2013, 01:19

Secondo me lo sbaglio è iniziato dalla religione Cattolica:uno dei 10 Comandamenti dice : "NON DESIDERARE LA DONNA D' ALTRI"",dunque questo definisce di per sè che la donna NELLA CULTURA CRISTIANA CATTOLICA è considerata come oggetto da possedere e che può avere un padrone.

28/08/2013, 10:09

bleffort ha scritto:

Secondo me lo sbaglio è iniziato dalla religione Cattolica:uno dei 10 Comandamenti dice : "NON DESIDERARE LA DONNA D' ALTRI"",dunque questo definisce di per sè che la donna NELLA CULTURA CRISTIANA CATTOLICA è considerata come oggetto da possedere e che può avere un padrone.
Bingo!! [;)]

28/08/2013, 10:24

Traverso ha scritto:

bleffort ha scritto:

Secondo me lo sbaglio è iniziato dalla religione Cattolica:uno dei 10 Comandamenti dice : "NON DESIDERARE LA DONNA D' ALTRI"",dunque questo definisce di per sè che la donna NELLA CULTURA CRISTIANA CATTOLICA è considerata come oggetto da possedere e che può avere un padrone.
Bingo!! [;)]


E' quello che in maniera non così diretta cercavo di dire da diversi post!

[:264]

Ma i dieci comandamenti arrivano dalla tradizione giudaica e quindi stiamo parlando di un retaggio culturale millenario ormai radicato talmente nel profondo del nostro cervello da non riuscire più nemmeno a riconoscerlo.

E infatti...

Salerno, costringe la moglie a prostituirsi - Il ricatto: "Se non lo fai ti porto via i figli"

Un 54enne di Celle di Bulgheria è stato arrestato per maltrattamenti, lesioni, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione: obbligava la compagna a concedersi a conoscenti

Dopo tre anni di paura e violenze, una donna di 35 anni di Celle di Bulgheria, nel Salernitano, ha trovato la forza di denunciare il marito-padrone. L’uomo, 54 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Sarpi con accuse gravissime: maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce, violenza sessuale continuata e sfruttamento della prostituzione.
La minacciava con una pistola, obbligandola a prostituirsi nella propria casa dietro ricatto: “Se non lo fai ti porto via i figli”. E così la donna ha dovuto, per tre interminabili anni, subire le angherie del marito e concedere il proprio corpo a pagamento: 100 euro a prestazione, con uomini residenti in provincia, tutti conoscenti del marito.

Le indagini dei Carabinieri di Sarpi sono iniziate nel giugno scorso, quando la donna ha trovato il coraggio di presentarsi in caserma e denunciare la situazione.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... gli-.shtml

28/08/2013, 22:20

Atlanticus81 ha scritto:

rmnd ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

Con tutto il rispetto, ma queste sono seghe mentali statistiche che non dicono nulla.




Quindi è tutto corretto se si usa la statistica con dati di parte (donnine dell'alta borghesia, femministe e umanitariamente 'impegnate', stile boldrini , per denunciare che 1/3 delle donne del mondo sono vessate.

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=13879&REPLY_ID=295526

Ma se si usa la statistica con dati neutri e oggettivi, quelli del ministero degli interni, per dire un'ovvietà e cioè che il femminicidio è frutto di un'ideologia femminista radical 'shit', allora la statistica diventa brutta, sporca e cattiva.



Va bene rmnd, prendo atto che al mondo non esiste nessun uomo che veda la donna come oggetto e che quindi non tenda o non voglia esercitare il possesso sul suo corpo e sulla sua vita.

E quindi è impossibile che quando questa sua certezza viene meno per un qualsiasi motivo il suo cervello sbarelli di brutto fino ad arrivare a ucciderla.

Prendo atto quindi che qualsiasi tentativo di prevenzione di questo fenomeno inesistente sia stupido e inutile oltre che dispendioso.

Preoccupiamoci invece di continuare ad allineare sul pallottoliere il numero dei morti ammazzati suddividendoli per categorie statistiche.

Quello sì che è un esercizio di cui tutti potremo avere benefici.

A questo punto voglio anche il maschicidio, il canicidio (uccisione di un cane in quanto cane) il formichicidio (uccisione delle formiche in quanto tali) e via di seguito


A questo pensiero non rispondo nemmeno perché vuol dire che non si è capito nulla del fenomeno culturale legato al millenario patriarcato che sottende questo tipo di fenomeno che non volete chiamare "femminicidio", ma che a prescindere da questo ESISTE.

Ovvero il ritenere la donna inferiore al maschio, una proprietà del maschio.

E' questo retaggio che porta il maschio nella società di oggi a tenere certi comportamenti, atteggiamenti nei confronti della donna che, nella peggiore delle ipotesi arriva all'assassinio.

Questo è il succo del discorso. Ma voi ci girate intorno perché vi fa paura ammettere che non siamo tanto diversi da coloro dai quali vogliamo, vorremmo distinguerci...

Le nostre sono solo forme diverse di quelle delle società 'arretrate' di una stessa ancestrale paura, quella nei confronti delle femmine.




[:264]

29/08/2013, 01:27

Istigazione al "femminicidio" [}:)]

...lo status di "mantenuta" a vita x diritto acquisito



.


http://www.lastampa.it/2013/08/27/itali ... agina.html


[color=blue]Lungo matrimonio da casalinga: persa la capacità lavorativa. Diritto a un corposo assegno divorzile



Quasi cinquant’anni di matrimonio, trascorsi solo e soltanto come ‘regina del focolare’, perdendo inevitabilmente, col trascorrere del tempo, ogni «capacità lavorativa». Di questo percorso – obbligato – di vita non si può non tener conto, all’atto di fare i conti per fissare il quantum dell’assegno divorzile a favore dell’ex moglie (Cassazione, sentenza 9669/13).

Rotto definitivamente il rapporto coniugale, nonostante un percorso che ha sfiorato il traguardo delle ‘nozze d’oro’, resta da risolvere la questione economica. E la decisione assunta dai giudici – sia in primo che in secondo grado – è nettamente sfavorevole all’uomo: quest’ultimo, difatti, viene condannato a «corrispondere alla moglie» un «assegno divorzile» pari a 2mila e 100 euro.

Troppo, secondo l’uomo, che, richiamando la legge sul divorzio, propone ricorso in Cassazione. Obiettivo è vedere alleggerito il carico economico che grava sulle sue spalle. Invece, la decisione emessa in Appello viene condivisa, e confermata in toto, dai giudici della Cassazione: corretta la scelta di riconoscere alla donna un assegno pari a 2mila e 100 euro.

Fondamentale, secondo i giudici, è il «divario reddituale tra i coniugi», divario evidentissimo in questa vicenda. Perché, ricordano i giudici, l’uomo, nonostante una «condizione economica deteriorata rispetto al passato», può vantare ancora «l’esistenza di cospicui redditi, una buona pensione, la titolarità di un patrimonio immobiliare in parte alienato», il cui ricavato sarà stato «messo a frutto».

E, soprattutto, perché la donna, «di età avanzata» e «affetta da numerose patologie», «non ha mai svolto attività lavorativa e, nel corso di quasi cinquant’anni di matrimonio, si è sempre dedicata alla cura della famiglia e della casa» e si ritrova «priva di ogni residua capacità lavorativa».

Assolutamente evidente, quindi, la «inadeguatezza dei redditi» della donna, che legittima non solo il riconoscimento dell’assegno divorzile a carico dell’ex marito ma anche il quantum stabilito in Appello, soprattutto tenendo presente «la lunga durata del matrimonio e la costante dedizione alla cura della famiglia».

[/color]

29/08/2013, 01:50

rmnd ha scritto:

Istigazione al "femminicidio" [}:)]


Vogliamo dirlo che sei abbondantemente in off topic?
Diciamolo va..... [:D]

29/08/2013, 08:36

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

Istigazione al "femminicidio" [}:)]


Vogliamo dirlo che sei abbondantemente in off topic?
Diciamolo va..... [:D]


lo è lo è , come lo è questo

http://www.ilfoglio.it/soloqui/19590
[color=blue]L’abracadabra del pol. corr.

Nelle scuole francesi arriva la carta del pensiero unico, all’asilo si dichiara “guerra al sessismo”. Sembra il Comitato di salute pubblica, ma è la rivoluzione morbida della “gauche divine”

Lo avevano annunciato così: “Il 2013 sarà l’anno dell’uguaglianza a scuola”. Così lo scorso 7 giugno, la scuola elementare Yves Codou, nel comune di La Mole, aveva celebrato la “festa dei genitori” e non più della mamma, per non scontentare i neosposi omosessuali di Francia. Adesso, quando a metà settembre inizierà il nuovo anno scolastico, sulla facciata dei 55 mila edifici educativi di Francia verranno affisse due paginette suddivise in diciassette punti e due capitoli: “La République est laïque” e “L’école est laïque”. E’ la tanto attesa carta della laicità voluta dal ministro dell’Istruzione, Vincent Peillon...[/color]



Sul 'femminicidio' La papessa Boldrini, non vuole forse educare i marmocchi fin dalle elementari?

29/08/2013, 09:37

e anche questo è in-topic


http://www.linkiesta.it/vagoni-per-donne

[color=blue]Arrivano anche in Italia i vagoni per sole donne
Debuttano sulla linea Venezia-Monaco. Pensate per le madri che allattano, sono sempre piene

Dal Corriere del Veneto

«Signora venga, la accompagno negli scompartimenti per sole donne». E lì, piacevolmente sorpresa, la passeggera si può accomodare sull’ultimo sedile libero. Si scopre così che la carrozza 259 riserva dodici posti alle “Damen”: due scompartimenti da sei poltrone ciascuno». Un reportage del Corriere del Veneto racconta la novità dei treni austro tedeschi diretti anche in Veneto, «un angolo tranquillo dopo la carrozza ristorante non ancora molto noto, perchè poco pubblicizzato, indicato da una targa blu affissa su entrambi gli scompartimenti e riservato alle sole donne.

«Sono presenti su tutti i nostri convogli della linea Venezia-Monaco, uno nei giorni feriali e due di sabato e domenica, e sui cinque del tracciato Verona-Monaco», spiega Kerstin Schoenbohm, direttrice marketing e comunicazione della Obb alla giornalista del quotidiano veneto.

«Il responsabile li apre con la chiave quando arrivano viaggiatrici, in modo che non vengano occupati “impropriamente”. Uno è pensato per le mamme che devono allattare, e quindi hanno bisogno di tranquillità e privacy, o sono accompagnate da bimbi molto piccoli, l’altro è a disposizione di tutte le altre signore. Anziane, studentesse desiderose di silenzio per ripassare la lezione, ma soprattutto utenti che si sentono più a loro agio (come le musulmane) o più sicure accanto a persone del loro stesso sesso».

L’idea, spiegano, è nata da una serie di esigenze avanzate dalle viaggiatrici, «alle quali si è voluto dare risposta, e dalla decisione di offrire uno spazio sicuro alle signore». Ogni convoglio Obb è composto da sette carrozze: una di prima classe (sul Verona-Monaco due), una ristorante e cinque di seconda classe. I titoli di viaggio si possono acquistare anche nelle biglietterie Trenitalia, su Internet (http://www.obb-italia. com e http://www.bahn.com/it).
[/color]

29/08/2013, 10:55

Atlanticus81 ha scritto:

A questo pensiero non rispondo nemmeno perché vuol dire che non si è capito nulla del fenomeno culturale legato al millenario patriarcato che sottende questo tipo di fenomeno che non volete chiamare "femminicidio", ma che a prescindere da questo ESISTE.

Ovvero il ritenere la donna inferiore al maschio, una proprietà del maschio.

E' questo retaggio che porta il maschio nella società di oggi a tenere certi comportamenti, atteggiamenti nei confronti della donna che, nella peggiore delle ipotesi arriva all'assassinio.

Questo è il succo del discorso. Ma voi ci girate intorno perché vi fa paura ammettere che non siamo tanto diversi da coloro dai quali vogliamo, vorremmo distinguerci...

Le nostre sono solo forme diverse di quelle delle società 'arretrate' di una stessa ancestrale paura, quella nei confronti delle femmine.



[^] [^] [^] [^]Chapeau Atlanticus!! [^] che dirti...Quotone!!! [^] [^] [^] [^]
Ultima modifica di shighella il 29/08/2013, 10:57, modificato 1 volta in totale.
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