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Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

01/03/2015, 20:15

Atlanticus81 ha scritto:Della serie "articoli che non leggeremmo neanche nei giornali del regime coreano" presentiamo

Vladimir Putin, la soffiata: "Picchiava la moglie Ljudmila. Un tempo era grasso e incapace"
http://www.liberoquotidiano.it/news/sfo ... iata-.html


Ovviamente riportato da Liberoquotidiano.it, fulgido esempio di giornalismo nostrano...

[:295]


Gran giornalismo davvero! [:288]
Ma voglio aggiungere... non si puliva i piedi prima di entrare in casa. [:297] [:302]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

01/03/2015, 20:27

Quelli che s'interessavano del berlusca? Come "Repubblica"? Non era GRANDE GIORNALISMO ...? [:o)]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

01/03/2015, 23:28

Sulle "cene eleganti" di Berlusconi ci sono le prove, intercettazioni etc.

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

05/03/2015, 14:02

questo articolo bizzarro davvero non sapevo dove metterlo, nel caso magari lo si sposta :P


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COME HA FATTO HOMER AD INDOVINARE L’EQUAZIONE DEL BOSONE DI HIGGS 14 ANNI PRIMA DELLA SUA SCOPERTA?
Secondo Simon Singh, scrittore che si occupa di scienza e fisica, in una puntata del 1998 dei Simpsons, Homer avrebbe predetto la massa del Bosone di Higgs. Nell’episodio, intitolato “In The Wizard of Evergreen Terrace”, Homer si trova davanti a una lavagna e sta risolvendo un’equazione, la stessa equazione che quattordici anni dopo portò gli scienziati a scoprirne la massa della “particelle di Dio”!
Sei in Categoria: Misteri, Ricerca Scientifica | Tags: anomalie, fisica
homer-simpson-bosone-di-higgs

Chi è stato lo scopritore del bosone di Higgs? Secondo Simon Singh, autore del libro “The Simpsons and their Mathematical Secrets” (I Simpson e i loro segreti matematici), non è stato ne Peter Higgs né gli scienziati del CERN di Ginevra, ma Homer Simpson.

Secondo quanto riporta il Telegraph, l’autore è convinto che in un episodio della serie ideata da Matt Groening trasmesso nel 1998, Homer sia riuscito da predire la massa della famosa “particella di Dio”, ben quattordici anni prima che il Large Hadron Collider riuscisse a rilevare l’ormai famoso bosone a cui si deve la massa delle particelle elementari.

La puntata in questione è intitolata “The Wizard of Evergreen Terrace” (L’inventore di Springfield), il secondo episodio della decima stagione de I Simpson. Homer, in piena crisi di mezza età, ascolta il consiglio della figlioletta Lisa e decide di provare a creare un’invenzione in grado di rivoluzionare il mondo: ovviamente non ci riuscirà e anzi, tenterà addirittura di distruggere le invenzioni di Edison prima e quelle di Leonardo Da Vinci poi.

Singh ha notato che tra le pieghe dell’episodio ci sarebbe un riferimento al Bosone di Higgs, con tanto di formula che, con il senno di poi, si è rivelata in qualche modo esatta.

Homer si trova davanti a una lavagna e sta risolvendo un’equazione, la stessa equazione che dodici anni dopo portò gli scienziati impegnati con il Large Hadron Collider (acceleratore di particelle situato a Ginevra) a scoprirne la massa: si tratta di un bosone elementare, massimo e scalare, ed è una particella associata al campo di Higgs. Ecco la puntata in questione:



«I Simpson sono lo show con più matematica della storia della televisione», spiega Singh. «Moltissimi sceneggiatori dei Simpson sono matematici. L’equazione di Homer predice la massa del bosone di Higgs: se sviluppata si ottiene come risultato che la massa del bosone di Higgs è appena un po’ più grande della reale nano-massa del bosone. È spettacolare come Homer fosse riuscito a predirlo 14 anni prima che accadesse».

fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it/2015/ ... -scoperta/

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

05/03/2015, 14:04

Non credevo che certa stampa italiana si sarebbe talmente piegata alle volontà americane, fino a raggiungere livelli demenziali.

Questo vergognoso articolo di propaganda antirussa per interessi d'oltreoceano, supera ogni limite e conferma il dato che la stampa italiana NON è libera ed classificata a livelli africani.

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Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

05/03/2015, 15:10

... è un vizio consolidato: si guarda sempre l'orticello del vicino, per dimenticare i guai del proprio ... [;)]

Comunque, Aztlan, il berlusca i pagava tutto! [^]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

05/03/2015, 15:27

Ufologo 555 ha scritto:... è un vizio consolidato: si guarda sempre l'orticello del vicino, per dimenticare i guai del proprio ... [;)]



Il problema è un altro... ovvero che per dimenticare i guai del proprio si raccontano vere e proprie falsità oltre il limite della decenza.ù

Questo non è giornalismo.

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

05/03/2015, 15:36

Ma guarda che io sono d'accordo con te!!!! Qua sono tutti PROPRIETARI! [8)] [:294]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

06/03/2015, 15:00

Questo ritaglio andrebbe messo come foto della notizia del posizionamento della stampa italiana al 70 e oltre posto nel mondo.


L' Italia è tornata al MEDIOEVO con la gente che neanche ce li ha i soldi per mangiare tutti i giorni e fruga nei rifiuti (cosa che forse manco a quei tempi) GRAZIE al governo che loro sostengono.

E poi hanno da ridire sulla Russia (che prima delle sanzioni imposte dal governo da loro sostenuto stava una favola).

La pagliuzza e la trave... ma io gliela metterei non nell' occhio. Vlad Tepesh style. E quando ci vuole ci vuole.

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

06/03/2015, 16:34

Ok; ma perché guardare alla Russia (che ha già "dato" ....) [8)]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

07/03/2015, 18:23

Ecco un altro clamoroso esempio di giornalismo d'accatto, tutto italiota,
di quella specie di giornale che si chiama appunto "Il Giornale".... [:292]

Questo l'articolo originale.....

Untitled-2.jpg

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 02193.html


Questa invece la realtà dei fatti.......

#ForzaMafia

http://www.beppegrillo.it/2015/03/forzamafia.html

"Ieri il Giornale della famiglia Berlusconi ha provato ad attaccare l'iniziativa del Movimento 5 Stelle sul microcredito lanciata in questi giorni. Il giornalista al soldo del condannato di Arcore dice che il M5S fa voto di scambio, oltretutto con soldi pubblici.
Eppure sa bene che questi soldi arrivano ogni mese sui nostri conti correnti, sono i nostri stipendi personali e una volta erogati dallo Stato entrano nella disponibilità del singolo, che è libero di spenderseli come vuole. Noi, però, riteniamo che questi soldi siano troppi e perciò, dal primo giorno che abbiamo messo piede in Parlamento, ogni mese ne restituiamo una grossa fetta versandola nel Fondo del Mise e da qui li mettiamo a disposizione per un credito a chiunque, piccola azienda o libero professionista, voglia realizzare un'idea.

Questi soldi sono gli stessi che arrivano anche agli altri parlamentari delle altre forze politiche, con la differenza che gli altri se li tengono in tasca fino all'ultimo centesimo. Poi ci sono quelli che, non sazi, si lasciano corrompere a suon di mazzette per arricchirsi sempre di più, e quelli alla Antonio Razzi, che cambiano casacca per farsi pagare un mutuo e garantirsi il vitalizio. Tutti esemplari, è bene ricordarlo, che abbondano nel partito di riferimento del Giornale. Noi del M5S, invece, semplicemente li restituiamo e li mettiamo a disposizione della collettività.
Il nostro contributo è riconosciuto anche dal Mise, che in una nota stampa specifica che il Fondo per il microcredito dispone di risorse per 30 milioni di euro stanziate dal Ministero stesso, a cui si aggiungono i versamenti volontari dei parlamentari del M5S. Volontari, appunto, significa che quei soldi potevamo tenerceli e invece abbiamo scelto di destinarli al Paese. Senza nulla in cambio.
Il Giornale, che campa di falsi scoop e disinformazione, non ha trovato niente di meglio che venire a fare le pulci agli unici che, pur stando in Parlamento, non si arricchiscono, anzi, usano la loro presenza nelle istituzioni per far qualcosa di buono per i cittadini italiani. Ma nel tentativo maldestro di danneggiarci, ha fatto una cosa che non aveva mai fatto prima: ha dato spazio a una nostra iniziativa, con dettagli e spiegazioni accurate. Ora anche i lettori del Giornale sanno che il M5S non è come tutti gli altri.
L'unico voto di scambio è quello tra la mafia e forza italia come dimostrato dalla carcerazione di Dell'Utri." I portavoce in Parlamento del M5S


Dobbiamo aggiungere altro?

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

07/03/2015, 18:33

Thethirdeye ha scritto:
Dobbiamo aggiungere altro?


Dopo aver letto l'ennesimo schifo prodotto da quella cosa indefinibile che è "Il Giornale" e che non è catalogabile come giornalismo e dopo aver superato i conati di vomito che mi ha provocato mi sono messo su internet a cercare materiale relativo all'importanza di una corretta informazione e altrettanto senso critico da parte dei cittadini per la realizzazione di una corretta democrazia.

Tutte cose che in questo paese, ma ormai in mezzo occidente, mancano da troppo tempo...

Ho trovato questo e vorrei condividerlo con voi...

Televisione, Informazione e Democrazia

La televisione arrivò in Italia nel 1954, quando io frequentavo già la scuola media. Per tutti gli anni della mia infanzia, come avveniva prima della mia nascita, le notizie arrivavano ai cittadini dalle pagine dei giornali e dalla radio.
Notizie fatte di parole e non di immagini, a parte poche foto in bianco e nero sulle riviste settimanali.

Qualche volta al cinema, nell’intervallo tra una proiezione e l’altra del film, si poteva vedere un ‘cinegiornale’, che però di solito riguardava la celebrazione di un evento pubblico, come l’inaugurazione di una nuova autostrada o di un ospedale. Il cinema invece esisteva già da moltissimi anni, ed era nelle sale cinematografiche che andavamo a goderci le ‘storie raccontate con immagini’. Sapendo benissimo che erano finte, inventate. Oggi le chiameremmo fiction.

Ma, rispetto all’intera popolazione italiana, le persone che leggevano i giornali, ascoltavano la radio e andavano al cinema, erano molto poche.

Con la televisione, che dopo gli anni Sessanta del secolo scorso, quasi tutte le famiglie italiane potevano comprare e che guardavano tutti i giorni, entrarono in ogni casa sia le notizie che i racconti.

Io da bambina andavo al cinema quasi tutti i giorni perché avevo il privilegio di non pagare il biglietto (come la protagonista di Diana, Cupido e il Commendatore). Invece i primi anni della televisione coincisero con la mia adolescenza, quando ero molto più interessata a uscire con i miei coetanei e ad assaggiare ‘dal vero’ il mondo, non a guardarlo su un teleschermo.

Però l’interesse per il nuovo tipo di comunicazione non mi abbandonò mai, tanto che, dopo essermi laureata in Lettere, mi iscrissi a una Scuola Superiore (oggi si direbbe un master) per specializzarmi appunto in Cinema e in Televisione. Questo mi portò a lavorare come programmista alla RAI, dove rimasi per sette anni e feci esperienza dei tanti modi in cui noi, che stavamo al di qua del teleschermo, potevamo ‘parlare’ con i telespettatori che invece stavano al di là.

Imparai che per realizzare un programma, come per fare un film, occorreva disporre di moltissimo denaro e che dunque la comunicazione era a senso unico perché mai un singolo cittadino avrebbe potuto ‘rispondere’ ai discorsi che gli arrivavano dal teleschermo e tantomeno ‘dialogare’ dicendo la propria opinione e facendosi sentire dagli altri telespettatori.

Mi resi conto perciò di come era facile influenzare e persino ingannare la gente. E’ molto difficile per chi guarda e ascolta ciò che gli arriva dal teleschermo distinguere la verità dalle bugie.

Questa esperienza diretta mi portò a scrivere, nel 1989, il romanzo Speciale Violante, in cui raccontavo e riflettevo sull’influenza che avevano in quegli anni le telenovelas latino-americane sul modo di concepire la vita da parte dei telespettatori più ingenui e sprovvisti di senso critico. In quel caso si trattava di fiction, cioè di finzione, di storie dichiaratamente inventate, che però finivano per diventare un modello per i comportamenti quotidiani della gente e per i loro ‘valori’, ossia le cose che consideravano più importanti.

Intanto, anno dopo anno, la televisione cambiava, si moltiplicavano i canali privati, si moltiplicavano i programmi, sia di fiction che di informazione. Cambiava anche la società italiana. Molti dei valori che la mia generazione credeva indiscutibili, come l’uguaglianza delle singole persone e dei diversi popoli della terra, venivano invece messi in discussione. Non avevano più lo stesso valore i concetti di ‘riserbo’ e ‘intimità’.

Dal mio disagio per questa situazione è nata la storia che avete appena letto, i cui interrogativi principali riguardano da un lato la possibilità della convivenza e dell’amicizia fra persone di origini diverse, e dall’altro il modo in cui i cittadini vengono informati e sviluppano le proprie opinioni -quelle che li porteranno a votare in un modo piuttosto che in un altro- e che sta alla base di una vera democrazia.

http://www.biancapitzorno.it/index.php/ ... democrazia

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

12/03/2015, 16:07

Udo Ulfkotte, giornalista tedesco ed ex editore del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, racconta come la CIA corrompe e sottomette i media Europei per fargli fare propaganda favorevole agli Stati Uniti e anti Russa. I non allineati perdono il posto di lavoro. Ulfkotte ha rilasciato questa intervista ad RT

Guarda su youtube.com

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

12/03/2015, 17:10

cari amici e caro TTE,
di quella specie di giornale che si chiama appunto "Il Giornale


Comunque leggendo i commenti degli utenti (che non dovrebbero essere considerati "di parte." come potrebbero esserlo quelli di ufoforum ) ho visto che con questo articolo si è dato la classica "zappa sui piedi" [:305]

ciao
mauro

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

12/03/2015, 17:27

Vedi Mauro, io credo fermamente che, in generale, il popolo di internet, avendo possibilità di attingere a una pluralità di canali di informazione diversi, sia meno propenso a bere le vaccate propinate dagli organi di stampa tradizionali.
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