MaxpoweR ha scritto:
mik.300 ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
mik.300 ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
...èh! quanti compagnucci ( e artisti) magnano ...

ma
questo qui
proprio non lo sopporto
scorretto, parakulo e parakulato..(suo padre era un campione europeo
quindi ha avuto tutto in discesa..)
siccome porta a casa qualche medaglietta
certi italiani gli perdonano tutto..
scommetto che a renzi piace un sacco..almeno lui qualcosa di unico la fa mettendo in mostra il suo talento rischiando anche il culo a differenza del 99% degli italiani che evadono lo stesso le tasse le tasse ma tengono il loro culetto al caldo a guardarsi quarto grado ed a urlare governo ladro. Poi si vedono 80€ in più in busta paga e come pecoroni vanno a votare renzi o semplicemente se ne fregano e non votano o ancora si mettono a disquisire di compagni e fasci ad ogni occasione propizia. Meglio rossi decisamente.
Per non parlare di chi evade MILIARDI a cui prontamente si lecca le chiappe o si idolatra e di cui si continuano a comprare IGNORANTEMENTE i prodotti. E vi sta sul cavolo rossi perchè "evade"... Bah questi sono gli italiani.
talento?
avessi avuto i suoi mezzisarei diventato campione galattico..
ma come me tutti..
in pratica
è stato teleguidato dal padre
ex campione di moto di buon livello..fosse stato per lui ora sarebbe
in catena di montaggio..
comuqnue un tipo scorretto
e bulletto impunito..
a me interessa zero..
al di là del fisco..
Se mio nonno avesse avuto 3 palle sarebbe stato un flipper.
quello a 6 anni
il padre lo ha già messo su una mini moto..
e gli ha programmato tutto il resto..
io non lo so,
ma lui di certo senza nessun appiglio,
e un padre normale,
a quest'ora fumava canne e
spacciava ecstasy nelle discoteche..
sicuro..
https://it.wikipedia.org/wiki/Graziano_ ... iclista%29Carriera
Tra il 1970 e il 1980 si affacciò alla ribalta del motociclismo insieme a Virginio Ferrari, Marco Lucchinelli e Franco Uncini, una nuova generazione di piloti italiani che succedeva a quella di Agostini, Pasolini e Villa.
Per quanto riguarda il motomondiale esordì in classe 500 nel 1977 al Gran Premio delle Nazioni con un 13º posto su una Suzuki[1].
L'anno successivo gareggiò nella stessa classe senza cambiare motocicletta e ottenne i primi punti validi per la classifica.
Nel 1979 gareggiò con la Morbidelli, oltre che in 500, e ottenne un unico piazzamento tra i primi dieci, anche in 250, dove disputò 11 gran premi, ottenendo 3 vittorie (Jugoslavia, Olanda e Svezia) e 5 podi.
Fu in questa stagione che ottenne il suo miglior piazzamento nel mondiale, terzo. Sembra l'anno giusto,
allietato anche dalla nascita del figlio Valentino, ma la casa pesarese, pur avendo una moto competitiva, adotta un nuovo telaio a inizio stagione con risultati deludenti. Tornata al vecchio telaio, la moto si rivela competitiva e consentì a Rossi di chiudere la stagione dietro al sudafricano Kork Ballington e all'australiano Gregg Hansford. La stagione è ripercorsa da Graziano Rossi e dal suo meccanico dell'epoca, Franco Dionigi, nel documentario Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci di Jeffrey Zani e Matthew Gonzales, nel quale il pilota descrive anche il suo approccio alle corse e le sue impressioni sull'annata