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Re: MATTEO

18/06/2017, 15:43

Beh manco il 40% se è per questo ci era vicino il PD poi è imploso :)

Re: MATTEO

18/06/2017, 16:04

Anch'io avevo capito che senza una legge elettorale andremmo a votare col sistema maggioritario avente sbarramento al 51%.

Re: MATTEO

19/06/2017, 13:53

Renzi sfodera l’asso farlocco dalla Gruber, e Bankitalia lo umilia


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di Franco Bechis
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Non avevo visto in diretta la puntata di Otto e Mezzo di mercoledì 14 giugno, che vedeva protagonista Matteo Renzi interrogato oltre che dalla conduttrice Lilli Gruber dal giornalista Vittorio Zucconi. Me l’ha segnalata però un gruppo di giovani militanti del Pd, delusissimi e perfino infastiditi dalla performance del loro beniamino. Così ho visto la registrazione della puntata e non ho potuto dare loro torto. Una delle peggiori ospitate dell’ex premier, bulimico più del solito, incapace di staccare da vuoti slogan in risposte non all’altezza di un politico di livello, arrogante in ogni istante: non solo non rispondeva alle domande fatte, ma non ne lasciava proprio la formulazione...

Messo alle strette sugli insuccessi degli ultimi due governi sull’economia, Renzi ha provato ad uscirne sfoderando quello che credeva il suo asso nella manica: “Posso dirvi che ho visto la curva e finalmente dopo tanti anni negli ultimi mesi il rapporto fra debito pubblico e pil sta iniziando a scendere. E perché? Grazie alla nostra crescita…”. Nella puntata ne aveva già sparate grosse una dietro l’altra, ma il segretario Pd non immaginava che quest’ultima si sarebbe frantumata nel giro di poche ore. E’ bastata una notte e la favoletta del debito che scendeva si è schiantata sul muro del bollettino statistico di Banca di Italia.

A fine aprile il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo record, raggiungendo 2.270,355 miliardi di euro. Dieci miliardi di euro più del mese precedente. Ma soprattutto 52,445 miliardi in più rispetto al dato consuntivo del debito pubblico al 31 dicembre 2016. Significa che in appena un terzo dell’anno solare il debito pubblico italiano che avrebbe dovuto scendere secondo tutti i trattati firmati e secondo i patti con la commissione europea scritti da Renzi e confermati dal suo successore Paolo Gentiloni (il ministro dell’Economia è lo stesso, Pier Carlo Padoan), è invece salito del 2,36%.

Sarà pure vero come ha detto Renzi che qualcuno gli avrà fatto vedere meravigliose curve (e ce ne felicitiamo con lui), ma è chiaro che quelle non avessero nulla a che vedere con le curve del rapporto fra debito pubblico e pil. Perché la famosa crescita italiana di cui si gloriano sia l’ex che il nuovo premier nello stesso periodo è stata di circa 7 volte inferiore (lo 0,4%). Quindi quel rapporto fra debito pubblico e Pil che è il vero tallone di Achille dell’economia italiana non solo non si è ridotto come avrebbe dovuto, ma è addirittura aumentato in maniera preoccupante. E infatti sembrano assai preoccupati i commissari europei, come con una certa diplomazia ha fatto capire il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, ricordando all’Italia che “deve rispettare i suoi impegni di finanza pubblica, perché è interesse comune che l’alto livello di debito pubblico sia progressivamente ridotto”.

Se fosse restato almeno allo stesso livello di prima, il rapporto debito/pil si sarebbe ridotto senza fare nulla (e infatti il governo Gentiloni non sta facendo proprio nulla) grazie a quella timida crescita che l’economia europea sta regalando all’Italia nonostante l’esecutivo invece di assecondarla addirittura la freni. Quell’1,2- 1,3 per cento di crescita corretto grazie all’ultimo intervento contabile dell’Istat è infatti il 26° dato sui 28 paesi in Europa: 25 crescono più dell’Italia, e solo due paesi fanno peggio. Non c’è proprio nulla di cui gloriarsi, quindi. Anzi: avremmo immaginato Padoan e Gentiloni ventre a terra per cercare di capire quali dei loro provvedimenti, o di quelli del governo Renzi che li ha preceduti, sta ostacolando la crescita dell’economia che se tutti loro fossero stati fermi non decidendo nulla sarebbe stata almeno il 50% superiore a quella registrata.

I dati di Bankitalia rivelano purtroppo che invece di eliminare gli ostacoli che loro stessi hanno messo alla crescita, ne stanno aggiungendo altri. Oltre la metà dell’incremento del debito nell’ultimo mese, e più del 75% da inizio anno è dovuta all’aumento del fabbisogno pubblico, e quasi interamente questo è dovuto agli sforamenti di spesa delle amministrazioni centrali. E’ chiaro che la spending review (altra favola raccontata da Renzi nella stessa trasmissione) è restata un capitolo vuoto nel bilancio pubblico italiano, e i dati raccontano come ad avere le mani bucate sia il governo centrale, e non quegli enti locali su cui spesso si scarica ogni colpa.

Mentre aumenta la spesa pubblica in modo così preoccupante crescono allo stesso ritmo pure le entrate tributarie: 28,9 miliardi nel solo mese di aprile e 120,9 miliardi di euro nei primi quattro mesi dell’anno, con un aumento del 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016. Vero che le entrate fiscali crescono quando sale il pil, ma la crescita acquisita in quello stesso periodo è circa la metà (0,9 per cento) del dato sulle entrate. Quindi i numeri smascherano un’altra favola raccontata dall’esecutivo: è falso che le pressione fiscale (le tasse) sia diminuita, perché è aumentata a tasso doppio rispetto alla crescita...
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Re: MATTEO

19/06/2017, 14:12

Renzi da quando è in politica racconta un'Italia diversa dalla realtà e in questo non è diverso da Berlusconi il quale diceva che in Italia la crisi non c'era perché ristoranti ed aeroporti erano pieni. Con la caduta della Prima Repubblica si sono generati due poli, uno di centrosinistra e uno di centrodestra, che da anni ormai si alternano al governo del paese, entrambi con enormi fallimenti ed entrambi senza aver mai risolto i problemi endemici dell'Italia, ma gli stessi continuano a riproporsi come salvatori del paese e la gente puntualmente li rivota come già accaduto in passato. Evidentemente molta gente oltre ad avere gli occhi foderati di prosciutto ha anche la memoria corta.

Re: MATTEO

19/06/2017, 14:46

sottovento ha scritto:Renzi da quando è in politica racconta un'Italia diversa dalla realtà e in questo non è diverso da Berlusconi il quale diceva che in Italia la crisi non c'era perché ristoranti ed aeroporti erano pieni. Con la caduta della Prima Repubblica si sono generati due poli, uno di centrosinistra e uno di centrodestra, che da anni ormai si alternano al governo del paese, entrambi con enormi fallimenti ed entrambi senza aver mai risolto i problemi endemici dell'Italia, ma gli stessi continuano a riproporsi come salvatori del paese e la gente puntualmente li rivota come già accaduto in passato. Evidentemente molta gente oltre ad avere gli occhi foderati di prosciutto ha anche la memoria corta.



L' era Berlusconi, a prescindere dal personaggio, non mi sembra sia stata completamente negativa.
Tangentopoli doveva portare la sinistra al governo, ma non avevano fatto i conti con il Berlusca.
L' idea geniale che scompagino i piani, fù quella di creare due poli, uno al centro sud con Fini e una al Nord con Bossi.
L' allegra brigata dei finti progressisti, prese una sonora trombata.

Re: MATTEO

19/06/2017, 16:16

greenwarrior ha scritto:L' era Berlusconi, a prescindere dal personaggio, non mi sembra sia stata completamente negativa.

Sono d'accordo e infatti anch'io l'ho votato (e ho votato anche Lega e An), tuttavia i problemi italici non li hanno risolti. Certamente almeno per me, con loro si stava un po meglio rispetto al Pd e magari avrebbero fatto qualcosa in più con gli immigrati ma di fatto al termine dell'ultimo governo Berlusconi in Italia disoccupazione, debito, evasione etc. erano comunque molto elevati, ergo c'era una crisi profonda e io fui molto toccato dalle parole di Berlusconi: "la crisi non c'è, ristoranti e aeroporti sono pieni"....



Per la cronaca nel 2011 cioè a quando si riferisce questo discorso, disoccupazione e famiglie in povertà erano già molto elevati. Anche oggi ci sono file agli aeroporti e tanti ristoranti sono pieni ma sono solo un lato della società che sta bene, poi però c'è un'altra Italia con milioni di persone in povertà e tantissimi problemi. Anche a Rio se giri al centro ti sembra di vivere in un paese senza problemi ma come giri in periferia vedi un mondo completamente diverso e il paese è lo stesso.

Re: MATTEO

19/06/2017, 16:30

an+lega
qualcosa di buono potevano farla..
il problema è che berlusca è andato al governo
per farsi li kaz.zi sua..
ghedini, ma va là, leggi ad personam,
ecc. ecc.
x salvare sè stesso ha sputt.anato
tutto il codice di procedura penale italiano..

è x quello che in galera c vanno solo gli sfi.gati..

poi tra 100 una cosa giusta
la può aver fatta anche il nano,
si capisce..

Re: MATTEO

19/06/2017, 16:43

Esatto Mike, per questo spero che Salvini se ne separi al più presto. Berlusconi allora come oggi inseguirà sempre i propri interessi perché ne ha tanti da difendere a cominciare dalle televisioni e dalle altre attività di famiglia.

Oltretutto resta sempre la mia domanda di fondo: ammesso che alle prossime elezioni il centrodestra si presenterà unito, chi sarà il leader? Renzi? Perché Berlusconi non accetterà mai Salvini a guida della coalizione, questo è chiaro altrimenti avrebbe accettato le primarie e non se ne parlava più inoltre se desse la leadership a Salvini si giocherebbe l'alleanza col Pd.

Re: MATTEO

19/06/2017, 16:51

sottovento ha scritto:Esatto Mike, per questo spero che Salvini se ne separi al più presto. Berlusconi allora come oggi inseguirà sempre i propri interessi perché ne ha tanti da difendere a cominciare dalle televisioni e dalle altre attività di famiglia.

Oltretutto resta sempre la mia domanda di fondo: ammesso che alle prossime elezioni il centrodestra si presenterà unito, chi sarà il leader? Renzi? Perché Berlusconi non accetterà mai Salvini a guida della coalizione, questo è chiaro altrimenti avrebbe accettato le primarie e non se ne parlava più inoltre se desse la leadership a Salvini si giocherebbe l'alleanza col Pd.


l'obiettivo è quello..
il bomba nicchia solo xchè
con quel sistema non è sicuro di vincere..
solo x quello..
a lui interessa la poltrona
quindi studia il sistema
più idoneo per arrivarci..
il resto è tutto accessorio..

Re: MATTEO

19/06/2017, 16:58

greenwarrior ha scritto:
sottovento ha scritto:Renzi da quando è in politica racconta un'Italia diversa dalla realtà e in questo non è diverso da Berlusconi il quale diceva che in Italia la crisi non c'era perché ristoranti ed aeroporti erano pieni. Con la caduta della Prima Repubblica si sono generati due poli, uno di centrosinistra e uno di centrodestra, che da anni ormai si alternano al governo del paese, entrambi con enormi fallimenti ed entrambi senza aver mai risolto i problemi endemici dell'Italia, ma gli stessi continuano a riproporsi come salvatori del paese e la gente puntualmente li rivota come già accaduto in passato. Evidentemente molta gente oltre ad avere gli occhi foderati di prosciutto ha anche la memoria corta.



L' era Berlusconi, a prescindere dal personaggio, non mi sembra sia stata completamente negativa.
Tangentopoli doveva portare la sinistra al governo, ma non avevano fatto i conti con il Berlusca.
L' idea geniale che scompagino i piani, fù quella di creare due poli, uno al centro sud con Fini e una al Nord con Bossi.L' allegra brigata dei finti progressisti, prese una sonora trombata.

Non vorrei sbagliarmi ma per quanto riguarda Fini posso anche concordare, ma la Lega era nata circa 10 anni prima della "discesa in campo del " nano puzz...e".
Infatti il nano stesso è "scaturito" da una decisione dei Bilderberg dopo la riunione del 1992 sul Britannia.
Che poi il Pifferaio si sia fatto comprare, posso anche ammetterlo, ma la LEGA non è un "prodotto" del nano.

Re: MATTEO

19/06/2017, 17:52

Allora, la Lega fece l' accordo dei 7/10 per i colleggi del Nord con il FI. 7 colleggi alla Lega e 3 a FI, che porto parecchi parlamentari a Roma. Bossi sapeva benisssimo chi fosse Berlusconi e sperava di utilizzarlo come ariete. Le cose si complicarono a causa delle difficoltà a reperire candidati presi dalla base , quelli che Bossi chiamava " gli attacchini ", militanti della prima ora.

Re: MATTEO

19/06/2017, 18:09

greenwarrior ha scritto:Allora, la Lega fece l' accordo dei 7/10 per i colleggi del Nord con il FI. 7 colleggi alla Lega e 3 a FI, che porto parecchi parlamentari a Roma. Bossi sapeva benisssimo chi fosse Berlusconi e sperava di utilizzarlo come ariete. Le cose si complicarono a causa delle difficoltà a reperire candidati presi dalla base , quelli che Bossi chiamava " gli attacchini ", militanti della prima ora.

Giusto ciò che dici.
Ma come dicevo, Miglio, la lega c'erano prima del nano.
O sbaglio??

Re: MATTEO

19/06/2017, 18:11

ORSOGRIGIO ha scritto:Giusto ciò che dici.
Ma come dicevo, Miglio, la lega c'erano prima del nano.
O sbaglio??

Non sbagli, infatti la Lega, per chi ne conosce la storia, ha origini ben precedenti a Berlusconi (mi riferisco a Berlusconi come politico), infatti la Lega, nascente dalla fusione principalmente di Lega Lumbarda, Liga Veneta e Piemont Autonomista (prima di Lega Nord si chiamava Lega Lombarda Alleanza Nord) e stiamo parlando degli anni 80, Berlusconi fondò Forza Italia nel 1994.

Re: MATTEO

19/06/2017, 18:19

sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Giusto ciò che dici.
Ma come dicevo, Miglio, la lega c'erano prima del nano.
O sbaglio??

Non sbagli, infatti la Lega, per chi ne conosce la storia, ha origini ben precedenti a Berlusconi (mi riferisco a Berlusconi come politico), infatti la Lega, nascente dalla fusione principalmente di Lega Lumbarda, Liga Veneta e Piemont Autonomista (prima di Lega Nord si chiamava Lega Lombarda Alleanza Nord) e stiamo parlando degli anni 80, Berlusconi fondò Forza Italia nel 1994.

Infatti.
Mi ripeto:
- 1992 riunione sul Britannia, dalla quale scaturì la decisione di "castrare" l'Italia in quanto dotata di una costituzione, scritta in termini antifascisti, antipadronali e troppo GARANTE verso i lavoratori e sudditi, infatti poco dopo, botta alla scala mobile(Craxi).
- 1993 novembre mi sembra, su EXPRESS in Francia, ho letto l'indiscrezione riguardante la "nascita" di un partito "figlio della balena bianca".
1994 arriva il nano .

Re: MATTEO

19/06/2017, 18:38

Non conosco quella storia del Britannia, so solo che Berlusconi scese in politica nel 94, alcuni dicono per difendere i propri interessi, io dico che fece comunque la scelta giusta perché diede all'Italia un partito antagonista alla sinistra che altrimenti dopo mani pulite avrebbe dilagato. La Lega non fu assolutamente una creazione di Berlusconi, purtroppo ne fu una vittima (in realtà divenuta tale a causa di Bossi che non volle seguire il pensiero di Gianfranco Miglio facendo accordi con quello stesso governo centrale che la Lega da sempre criticava).
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