Norvegia, più di 300 renne uccise da una tempesta elettrica
E' accaduto nel Parco Nazionale di Hardangervidda, dove un’intera mandria di renne è stata trovata morta sui prati. Nel Paese l'evento è senza precedenti

La mandria di renne al Parco Nazionale di Hardangervidda. Fotografia di Havard Kjøntvedt, Enviroment Directorate / The Norwegian Nature Inspectorate
Come riportano le autorità locali, in un parco nazionale norvegese una tempesta di fulmini ha ucciso più di 300 renne. La Norwegian Environment Agency ha rilasciato le inquietanti immagini degli animali, tra i quali ci sono 70 cuccioli. L’impressione è che le renne siano semplicemente cadute sul posto, esattamente dove si trovavano, sulle distese d’erba del più grande altipiano montano dell’Europa settentrionale, Hardangervidda.
Questo parco nazionale, il più grande in Norvegia a ospitare popolazioni di renne selvatiche, si estende per qualcosa come 8000 chilometri quadrati e ospita tra le 10000 e le 11000 renne. Per ora non si conoscono i dettagli dell'accaduto, ma è probabile che le renne facessero parte di una mandria che si è radunata per far fronte al violento temporale che si è abbattuto sull’area venerdì scorso.

Fotografia di Havard Kjøntvedt, Environment Directorate/the Norwegian Nature Inspectorate
Non è la prima volta che uno o
più fulmini siano causa di morte per un'intera mandria. Nel 1990 una tempesta ha ucciso 30 bovini in una fattoria di Orange County, in Virginia, lasciando i loro corpi sparsi nella campagna. Nel 2005 un fulmine ha provocato la morte di 68 mucche da latte in una fattoria fuori Dorrigo, nel New South Wales, Australia. Nel 2008 c’è stato Montevideo, in Uruguay, dove un fulmine ha colpito un recinto spinato e ucciso i 52 animali che stavano pascolando al suo interno.
“Avevo già sentito parlare di mandrie di mucche morte quando il fulmine ha colpito il terreno”, commenta Steve Goodman, ricercatore del National Oceanographic and Atmospheric Administration’s Satellite Service. “Sappiamo bene che possono diffondersi per centinaia e centinaia di metri”.
Intervistato dall’Associated Press, il portavoce dell’agenzia norvegese Kjartan Knutsen ha detto che un evento su così larga scala non ha precedenti nel Paese. “Non avevamo mai avuto a che fare con numeri simili prima d’ora”.
Goodman, tuttavia, sottolinea che il territorio della Norvegia non è così soggetto ai fulmini. I dati da satellite del Global Hydrology Research Center NASA mostrano che durante l’anno, in media, la parte meridionale del Paese è colpita da meno di un fulmine per chilometro quadrato.
Sul fronte opposto troviamo il più grande hot spot di fulmini di tutto il mondo, il lago Maracaibo in Venezuela, che ogni anno viene colpito più di 232 volte per chilometro quadrato. E convive con tempeste notturne 297 giorni su 365.