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Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

28/03/2015, 17:37

Seeker ha scritto:
Le teorie non hanno risparmiato alcun grande evento drammatico, dall’11 settembre a Charlie Hebdo, dallo sbarco sulla luna alla morte di Osama Bin Laden. Sulle alpi francesi, la verità più difficile da accettare è la soluzione del caso. Quasi senza fughe di notizie, con le parole composte degli inquirenti francesi. Troppo strano, troppo semplice. Ci lamentiamo dei casi irrisolti dopo anni. Ma così è troppo in fretta! Continuiamo a cercare una ragione, facciamo domande, davanti a una storia triste e atroce. Incredibile.

Questa storia del non fare domande davanti a una storia triste e atroce mi fa proprio salire i nervi. [:292]
Anche per l'11 settembre veniva detto a quelli che non credevano alla versione ufficiale: "abbiate rispetto per i morti e state zitti"...

È proprio perchè ho rispetto per i morti che voglio che venga fuori la verità e paghino i veri colpevoli! [:294]


Bravo Seeker! Sono assolutamente d'accordo con te!

[:264]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

29/03/2015, 12:00

Possibile che uno che se ne esca con frasi del genere "non facciamoci domande" possa campare scrivendo...

Dovrebbe essere in una miniera di uranio a scavare a mani nude senza nemmeno i guanti...

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

29/03/2015, 22:12

Sono più stupidi e meriterebbero la stessa condanna quelli che comprano e gli danno la possibilità di campare dicendo certe idiozie sinceramente -.-

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

01/04/2015, 19:03

Ecco tutte le tattiche che media, giornali e tv usano per manipolare l’opinione pubblica.

Ecco tutte le tattiche di disinformazione che media, giornali e tv usano per manipolare l’opinione pubblica, inducendo le persone a pensarla in modo surreale.

Ci sono tattiche precise che i maestri della disinformazione tendono ad applicare, ve ne sveleremo 25 in questo articolo.

Le persone possono essere comprate, intimorite, o addirittura ricattate con lo scopo di diffondere disinformazione, così anche le “persone perbene” in molti casi, possono diventare sospette.

E’compito di un professionista della disinformazione è interferire con queste valutazioni, perlomeno per indurre le persone a pensare che i collegamenti siano deboli o spezzati quando, in realtà, non lo sono… O presentare soluzioni alternative che allontanino dalla verità.
Molto spesso la verità viene “rallentata” attraverso tattiche di disinformazione, un risultato assicurato perché l’apatia cresce con il passare del tempo e con la retorica.

Le accuse non dovrebbero essere “abusate” tienile per i colpevoli recidivi e per quelli che usano tattiche multiple

Le repliche non devono mai cadere nelle trappole dell’emozione o deviare dalle informazioni, a parte che non ci sia qualche osservatore venga facilmente distratto dall’inganno.

Ecco qui di seguito le Venticinque Regole Della Disinformazione.

1) Elusione: Non Vedo, Non Sento, Non Parlo
Indipendentemente da quello che sai, evita di parlarne in particolar modo se sei un personaggio pubblico, un conduttore televisivo, ecc. Se non viene riportato, non è accaduto, e tu non devi mai parlarne e mai affrontare il problema.

2) Diventa Incredulo e Indignato:
Non discutere questioni chiave, al contrario concentrati su notizie marginali che possano essere usate per dimostrare come l’argomento di altri gruppi o temi, altrimenti ritenute veritiere diventato invece criticabili. Questa mossa è chiamata: “Come ti permetti!”.

3)Crea Persone Che Diffondono Pettegolezzi:
Evita di parlare dei problemi entrando in merito alle accuse, non considerare il luogo o le prove, falli passare come semplici pettegolezzi e accuse fantasiose.
Questi metodi funzionano in modo particolare con una stampa imbavagliata, perché l’unico modo in cui il pubblico viene a conoscenza dei fatti è attraverso “dicerie discutibili”.
Se hai la possibilità di associare il materiale con Internet, sfrutta il web per dichiarare che si tratta di un “pettegolezzo infondato” proveniente da un “gruppo” di ragazzini che giocano su internet” che non può avere nessun fondamento su fatti concreti.

4) La Logica di Alice Nel Paese Delle Meraviglie:
Evita la discussione dei problemi ragionando a ritroso o con un’apparente logica deduttiva; tralascia tutti i fatti concreti.

5) Confondi:
Invoca, reclama la tua autorità o chiama in causa qualcuno che la abbia e presenta la tua tesi con “linguaggio tecnico” e “sottigliezze” sufficienti per mostrare che sei “uno persona che sa”, e dì semplicemente che le cose non stanno così senza parlare dei problemi o dimostrando concretamente il perché oppure citando fonti.

6) Fai Finta di Non Sapere:
Non preoccuparti di fornire prove o argomenti logici, evita di discuterne tranne che con la negazione che tali questioni abbiano qualche credibilità, qualche scopo, forniscano qualche prova, contengano o diano un senso, abbiano una logica. “Impasta” bene per il massimo effetto!

7) Gli Enigmi Non Hanno Soluzioni:
Facendo riferimento all’insieme di scenari che fanno parte del crimine ed al gran numero di protagonisti e di eventi, traccia un quadro della situazione tale da farla apparire troppo complessa per essere risolta. Questo fa sì che quelli che altrimenti seguirebbero la questione inizino a disinteressarsene più rapidamente senza aver affrontato concretamente la questione.

8) Cambia il Soggetto:
In connessione con una delle altre tattiche elencate qui, trova un modo di deviare la discussione con commenti caustici o controversi, cerca di spostare l’attenzione su un argomento nuovo e più gestibile. Questa tecnica funziona particolarmente bene con complici che riescano a “litigare” con te sul nuovo argomento e polarizzare lo spazio di discussione con lo scopo di evitare che si affrontino i problemi chiave.

9) Non dar retta alle Prove Presentate, Chiedi Prove Impossibili:
Questa è forse una variante della regola “Fai finta di non sapere”. Ignora il materiale presentato da un antagonista nei forum pubblici, dichiara che il materiale fornito è irrilevante e richiedi prove impossibili da ottenere per l’avversario (possono esistere ma non essere a sua disposizione, o può trattarsi di qualcosa che, si sa con certezza, è andata distrutta o è nascosta in luogo sicuro, ad esempio l’arma usata per un delitto). Per evitare completamente di discutere dei problemi, potrebbe essere necessario che tu debba criticare e negare che i media e libri siano fonti attendibili, negare che i testimoni siano degni di fiducia, o anche negare che dichiarazioni fatte dal governo o altre autorità abbiano qualche significato o rilevanza.

10) Inventa Distrazioni Più Grandi:
Per distogliere l’attenzione da problemi delicati, o per prevenire coperture mediatiche indesiderate di eventi inarrestabili come i processi, crea notizie di cronaca più importanti (o presentale come se lo fossero) per distrarre la gente.

11) Attacca:
Puoi utilizzare un Fantoccio trova o crea un elemento credibile della tesi dei tuoi avversari che puoi facilmente buttare giù per farti sembrare dalla parte della ragione e mettere in cattiva luce l’informatore. Oppure tira fuori una questione della quale puoi con sicurezza insinuare l’esistenza basata sulla tua interpretazione dell’informatore, dei sui argomenti, della situazione, oppure seleziona l’aspetto più debole delle accuse più deboli. Amplifica il loro significato e distruggile in un modo che sembri ridicolizzare, allo stesso modo, tutte le accuse reali e costruite, evitando inoltre che la discussione si sposti effettivamente su problemi concreti.

12) Distrai Gli Avversari con Insulti e Ridicolizzandoli: Viene chiamata: “attacca il messaggero”.
Associa gli avversari a titoli impopolari come “pazzi”, “conservatori”, “liberali”, “di sinistra”, “terroristi”.”fanatici della cospirazione”, “radicali”, “fascisti”, “razzisti”, “fanatici religiosi”, “maniaci sessuali” e così via. Questo spinge gli altri a ritirarsi dal sostenerli per paura di venire etichettati allo stesso modo, e tu eviti di confrontarti con i problemi.

13) Colpisci e Scappa:
In ogni forum pubblico, e social, fai un breve attacco ai tuoi avversari o alla posizione avversa e poi scappa via prima che ti rispondano o più semplicemente ignora ogni risposta. Questa tattica funziona benissimo su Internet nelle lettere alle redazioni dove un flusso regolare di nuove identità può essere utilizzato senza dover spiegare critiche, ragionamenti – semplicemente lanciando accuse o altri attacchi, senza mai discutere problemi, e senza mai rispondere ad ogni replica successiva, perché quello darebbe dignità al punto di vista degli avversari.

14) Associa le Accuse Degli Avversari Con Vecchi Avvenimenti:
Una tattica derivata da quella del fantoccio, va bene in qualunque situazione dove si abbia grande visibilità, qualcuno all’inizio farà accuse sulle quali si può discutere o si è già probabilmente discusso un tipo di investimento per il futuro qualora la situazione non fosse facilmente controllabile. Dove puoi prevederlo, crea un problema “fantoccio” e trattalo come una parte contingente del piano iniziale. Le accuse successive, indipendentemente dalla loro validità o dalla scoperta di nuovi elementi, possono poi di solito essere associate con l’accusa originale e liquidate come un rimaneggiamento della stessa senza bisogno di affrontare problemi attuali – ancora meglio se l’avversario è, o è stato coinvolto, con la fonte originale.

15) Richiedi Soluzioni Complete:
Evita le questioni chiedendo agli avversari di risolvere totalmente il problema, tale strategia funziona meglio trattando temi del tipo “Associa alle accuse agli avversari vecchie notizie”.

16) Impressiona, Contrasta e Pungola Gli Avversari:
Se non puoi fare nient’altro, rimprovera e schernisci i tuoi avversari e trascinali a risposte emotive che tenderanno a farli sembrare stupidi ed eccessivamente motivati, e generalmente rendono il loro materiale in qualche modo meno coerente. Non solo eviterai di dover discutere i problemi in prima istanza, ma inoltre se la loro risposta emotiva riguarda la questione, puoi evitare ulteriormente i problemi focalizzandoti su quanto”siano suscettibili alle critiche”.

17) Falsifica:
Metti in dubbio tutto; distorci o amplifica ogni fatto che può essere utilizzato per insinuare che l’avversario agisce in base a secondi fini nascosti o altre faziosità. Questo evita che si discuta dei problemi e costringe l’avversario sulla difensiva.

18) Crea e Fai Affidamento su Una Via d’Uscita:
Utilizzando un aspetto o un elemento secondario della notizia segui la “retta via” e “confessa” con candore che qualche errore in buona fede, col senno del poi, in realtà è stato commesso, ma gli avversari ne hanno approfittato per ingrandirlo in modo esagerato ed insinuare il dubbio di un notizia più grave, solo che “non è così”. Altri in seguito possono rafforzare questa tesi a nome tuo, ed anche chiedere pubblicamente che “si ponga fine a certe dicerie” perché tu hai già “fatto la cosa giusta”. Eseguita in modo corretto, questa tattica può farti ottenere comprensione e rispetto per aver “detto la verità” e “confessato” i tuoi errori senza dover affrontare problemi più seri.

19) Adatta i Fatti a Conclusioni Alternative:
E’n richiesto di pensare in modo “creativo” a meno che il “crimine” non sia stato pianificato con idonee previsioni dei possibili sviluppi.

20) Crea Prove False:
Dove puoi presenta fatti nuovi o indizi progettati e creati per essere in contrasto con quelli presentati dagli “avversari” come strumenti utili per neutralizzare problemi delicati oppure impedirne la soluzione. Questo funziona meglio quando il crimine è stato progettato tenendo conto delle peculiarità adatte allo scopo, e i fatti non possono essere separati facilmente dalle menzogne.

21) Costruisci Una Nuova Verità:
Crea il tuo esperto, i, gruppi l’autore/i leader o condiziona qualcuno già esistente disposto a forgiare una nuova verità tramite ricerche scientifiche, investigative o sociali o una testimonianza che si concluda a tuo favore. In questo modo, se devi effettivamente affrontare i problemi, puoi farlo con autorevolezza.

22) Nascondi le Prove:
Fai Sparire Prove e Testimonianze. Se non esiste, non è un fatto e tu non dovrai affrontare il problema.

23) Fai Appello a un Grand Jury, a un Procuratore Speciale, o ad un Altro Corpo Investigativo Autorizzato:
Sovverti (il processo) a tuo favore e neutralizza efficacemente tutti i problemi più delicati senza una discussione aperta. E’ necessario che le prove e le testimonianze, se trattate correttamente, restino segrete una volta che sono state raccolte. Per esempio, se controlli il procuratore, questo può assicurarti che il Grand Jury non prenderà in esame le prove più utili ed anche il loro occultamento in modo che non siano disponibili per gli investigatori.Una volta che hai ottenuto un verdetto favorevole, la questione può essere considerata ufficialmente chiusa.Di solito questa tecnica è applicata per far assolvere un colpevole, ma può essere utilizzata anche per acquisire accuse quando si cerca di incastrare un innocente.

24) Fai Tacere i Critici:
Se i metodi descritti non funzionano, valuta la possibilità di togliere gli avversari dalla circolazione con qualche soluzione definitiva in modo che non ci sia più bisogno di affrontare i problemi. Questa soluzione può essere la loro morte, l’arresto e la detenzione, il ricatto o la rovina della loro reputazione con la diffusione di informazioni compromettenti, o semplicemente puoi distruggerli dal punto di vista finanziario,psicologico o danneggiare gravemente la loro salute.

25) Sparisci:
Se custodisci segreti chiave o sei comunque al corrente di dettagli non noti.

http://risveglioglobale.blogspot.de/

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

04/04/2015, 16:30

La stampa italiana adotta i principi di Goebbels per la propaganda anti-Putin

Precipitare il 21esimo secolo nella guerra fredda del 20esimo: l’Occidente ci si mette d’impegno per caricare questa terribile eredità sulle spalle dei suoi figli.

Un fardello ingombrante, quello del deterioramento delle relazioni diplomatiche post crisi ucraina, che si aggiunge a quello della progressiva cancellazione delle certezze valoriali che sono state per secoli il collante civile sia in Europa che negli Stati Uniti: la famiglia, il credo cristiano, i valori civici in tutte le loro forme e accezioni.

Siamo scioccati dalla serenità con cui un piccolo gruppo di leader del Vecchio e del Nuovo Continente, ben protetti e ben retribuiti da lobby e “poteri forti”, stia devastando le conquiste sociali che negli anni i cittadini hanno ottenuto, spesso a prezzo del proprio sangue. Ed è ancora più aberrante vedere come costoro diano voce alle proprie tesi attraverso una campagna mediatica contro la Russia e contro il suo presidente, Vladimir Putin: una campagna fatta di menzogna e di disinformazione, nella quale è impossibile non scorgere l’utilizzo dei principi fissati da Herr Goebbels per una buona propaganda degna del terzo Reich.

Qualche esempio: l’iper-semplificazione e l’appiattimento dell’immagine del nemico pubblico, l’esagerazione, il travisamento, la diffusione e la ripetizione di notizie parziali o falsate, la presunta unanimità delle condanne, la volgarizzazione.

Non possono essere lette diversamente le notizie che i media dell’Occidente avanzato e democratico impongono all’opinione pubblica: in tutte l’unico bersaglio è la Russia, e preferibilmente la persona di Putin.

Pensiamo al teatrino montato di recente sul silenzio del leader russo che durava da alcuni giorni; secondo autorevoli testate italiane poteva essere già stato destituito o tolto di mezzo grazie a un golpe bianco: ma la farsa si è rivelata in meno di 24 ore, salvo poi non smentire quelle tesi balzane. Riflettiamo sugli pseudo-dossier di provenienza americana, che sempre più spesso vengono diffusi dai quotidiani nazionali senza alcuna indagine sull’autorevolezza della fonte: inquietante quel fantomatico studio sulla salute di Putin, effettuato da un think tank vicino al Pentagono, che affermava come il Presidente russo soffrisse di disturbi autistici e che le sue azioni fossero perciò quelle di un individuo “alienato”.

D’altra parte, comprendiamo bene quanto sia importante per certi “club” dell’Occidente delegittimare la figura di uno dei leader più amati dai cittadini europei. Parlarne male, sempre e comunque, è questo il dogma di un quotidiano come La Stampa: gli editoriali di Anna Zafesova sono colmi di acredine verso l’attuale governo russo.

Una matita rotta o una battuta a un convegno diventano motivi serissimi per raccontare di un leader in caduta libera, possibilmente omofobo e guerrafondaio. Tutto ciò viene dato in pasto al pubblico italiano da un giornale che si presenta come moderno e indipendente, ma che risponde a interessi economici e politici talmente noti da non aver bisogno di essere citati.

Che fine ha fatto quel Quarto Potere che un tempo aveva capacità di critica e di ricerca della verità? Quello, ad esempio, che inchiodò l’allora Presidente degli Stati Uniti nel caso Watergate? Purtroppo oggi all’inchiesta si preferisce la velina, e alla verità si preferisce il verosimile.

L’agenzia stampa Adnkronos ha battuto nelle scorse settimane una notizia peculiare: L’Ucraina ha creato un “Esercito di Internet” e cerca volontari per portare avanti una battaglia online contro la Russia. Il ministero per le Politiche dell’Informazione di Kiev ha aperto una pagina Internet e ha fatto sapere che gli interessati alla cyberguerra riceveranno tramite posta elettronica i compiti da realizzare. Ci si aspetterebbe quindi che ogni comunicato del Governo ucraino venga posto sotto la lente d’ingrandimento, per scoprirvi quale sia la quantità di propaganda di Stato insita nelle notizie diffuse: invece in Italia i giornali lo prendono per buono e lo diffondono, magari caricando gli aspetti russofobi. Questo si può definire giornalismo?

Ma nonostante le prese in giro, Putin riscuote simpatie sempre maggiori tra i cittadini europei, che ammirano proprio ciò che viene stigmatizzato dalla stampa nostrana (naturalmente da quella più “libera” e “seria”): il suo essere “uomo forte”, la sua difesa dei valori nazionali, il suo non piegarsi alle richieste di un’Europa appiattita sugli umori obamiani. Ormai molti europei sono convinti che l’attuale escalation di tensione sia frutto di una provocazione USA, e che l’UE debba avere un ruolo terzo nel conflitto ucraino, invece di accodarsi a quelle stelle e strisce che con le primavere arabe hanno contribuito alla destabilizzazione di un’area delicatissima.

http://www.informarexresistere.fr/2015/ ... nti-putin/

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

06/04/2015, 22:03

cari amici,
al tg ,"siccità in California"...ma...
http://www.jimstone.is/sanjoaquin.html

ciao
mauro

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

07/04/2015, 10:46

A proposito di propaganda anti-Putin

Che volessero colpire Putin e la Russia era chiaro già anni fa! Vediamo perché

Cari amici di veritanwo,

prima di addentrarmi nel merito dei pensieri e delle riflessioni che desidero condividere con voi, preciso subito a scanzo di equivoci che l’omofobia non mi appartiene, io sono per i diritti di tutti. Nell’ambiente dei blog di contro-informazione ce ne sono tanti che sono omofobi, poiché sostengono che “i poteri forti caldeggiano l’ideologia del gender etc.” ed è vero che le fondazioni di Soros, Rockfeller e soci finanziano alcune organizzazioni dei diritti omosessuali, ma questo non significa e non può significare che il nemico siano gli omosessuali! L’elite ha finanziato non tanto le cosiddette “lobby LGBT” bensì, se approfondite, hanno finanziato la depravazione, indipendentemente dall’orientamento sessuale. Il periodo dei figli dei fiori, che ha sdoganato il sesso libero, fatto per il gusto di provare piacere, imprimendo il concetto che sesso è libertà, è stato pilotato dai poteri forti… informatevi in merito. Tralascio la questione che meriterebbe un articolo a se (avere tempo ragazzi… avere tempo!) e andiamo oltre.

La propaganda anti-Putin è senza dubbio entrata nel vivo, con la questione Ucraina, che certamente è stata ben preparata e studiata anni fa.

Gli USA e l’Europa hanno alimentato e finanziato la rivolta contro l’ex presidente ucraino, il filo-russo Yanukovic per sostituirlo con un burattino filoamericano ed europeista, pronto a svendere l’Ucraina all’UE come i politici nostri, di Portogallo, Grecia, Irlanda, Spagna hanno fatto a loro volta. Gli ucraini favorevoli all’UE o sono disinformati dalla TV, cosa probabilissima, oppure se ne fregano delle sorti del paese e ambiscono ad ottenere l’ingresso in Shenghen per la libera circolazione, per potere emigrare e sognare di tornare a casa con la Mercedes… non sanno che nel migliore dei casi, se sono fortunati, vengono a fare i manovali per 30€ al giorno in Italia, o negli allevamenti intensivi di suini in Germania, etc. e che spenderanno l’80% della misera paga per pagare un posto letto, cibo, telefono, etc. e quando avranno mandato 150/200€ ai loro familiari in patria (nel migliore dei casi si intende) avranno finito lo stipendio.

Con la crisi Ucraina Putin è diventato un mostro: gli americani sono arrivati al punto di sostenere che il leader russo soffra di disturbi mentali… ma le avvisaglie che saremmo arrivati a questo, c’erano già da diversi anni.

Quando Berlusconi si avvicinò in modo particolare a Putin, stringendo anche degli accordi vantaggiosi per il nostro paese (è la verità… lo fece anche in Libia con Gheddafi) da parte degli americani e delle istituzioni europee ci fu una reazione di stizza. L’amicizia con Putin è costata cara, probabilmente, a Silviuccio, che comunque si guarda bene dall’inimicarsi gli USA, l’UE e gli ambienti bilderberghini, ha sempre – sempre! – ratificato tutti i trattati e fatto ciò che gli veniva chiesto, pochi mesi prima dell’avvento di Monti, ricordiamo la finanziaria lacrime e sangue da 50 miliardi di TreMonti… ma poi si è dovuto fare da parte e lasciare campo libero a Monti, che ha sgovernato e fatto danni con il voto favorevole perenne dei berluscones… !!!

Altra questione che dimostra la volontà di spianare la strada all’opinione pubblica contro Putin è quella dell’OMOFOBIA. Il leader russo è diventato il simbolo dell’omofobia nel mondo… ma è un titolo che meritava davvero?

Immagine
Certo, Putin non è sicuramente gay friendly: o meglio, non lo sono la maggioranza dei russi. Così come potete stare sicuri, non lo sono gli ucraini, gli estoni, i bielorussi etc. etc. perché sono paesi con mentalità e un grado di apertura mentale diversi dal nostro.

Oggi in Italia la maggioranza delle persone non è, fortunatamente, ostile agli omosessuali, ma sarebbe stato ipotizzabile negli anni ’70 o anche negli 80′ proporre agli italiani leggi per il riconoscimento dei diritti gay??? A parte che ancora oggi non abbiamo una legge del genere, se un politico lo avesse proposto, trenta, quarant’anni fa, sarebbe stato demolito dall’opinione pubblica! Ebbene la Russia è ancora in quel modo, i russi sono ancora in quel modo, e diciamo che a parte USA-UE-Israele e poche altre nazioni più aperte mentalmente della media, l’omosessualità è ancora tabù quasi ovunque.

Ci sono decine e decine di stati dove l’omosessualità è un reato, che prevede anche il carcere in certi casi, fino all’ergastolo! Ma la propaganda occidentale si è concentrata contro Vladimir Putin, e le masse, seguendo l’imput dei media, hanno concentrato l’azione solo verso la Russia ed il leader russo.

COME MAI NESSUNO PARLA DELL’ARABIA SAUDITA, DOVE GLI OMOSESSUALI VENGONO PUNITI CON LE FRUSTATE E CON DECENNI DI GALERA, SE NON PEGGIO???

Le nazioni con queste caratteristiche sono molte, non certo solo l’Arabia, che porto ad esempio solo perché sono un fedele alleato mediorientale degli Stati Uniti, e per questo vengono considerati un “paese democratico” nonostante la legge sia severissima, nonostante sia prevista la pena di morte per numerosi reati, nonostante siano l’unica nazione al mondo dove le donne non possono guidare, e la forma di governo è una Monarchia islamica assoluta! Vige la sharia, la legge coranica che quando la applica l’ISIS è terribile, ma quando la applicano loro sembra vada bene. Il potere si tramanda a livello familiare da diverse dinastie. Un bel posticino insomma, vi pare??

E’ quanto chiede questo articolo degli amici di nocensura, di un anno fa, intitolato “Contro l’omofobia… o contro Putin?” che condivido parola per parole e mi ha ispirato queste riflessioni.

Un anno fa, nella centralissima Piazza del Popolo di Roma, ha avuto luogo la festa dell’Amicizia tra Arabia Saudita e Italia, per esaltare la cultura saudita, e gustare ottimi datteri provenienti dall’Arabia. Venivano esaltati tutti gli aspetti positivi dell’Arabia, senza ovviamente il minimo cenno a quanto sopra…

Mi rivolgo infine ai ragazzi delle associazioni pro-LGBT: non vi sentite strumentalizzati quando, fomentati ad arte dai media, date addosso a Putin, mentre nessuno pensa mai agli omosessuali in Arabia Saudita e altre nazioni dove il trattamento riservato loro è mooolto più duro di quello russo?

COSA SAREBBE ACCADUTO SE VLADIMIR LUXURIA FOSSE ANDATA A RYAD ANZICHE’ A SOCHI, A MANIFESTARE UN ANNO FA? Andare in Russia era comodo e facile… l’hanno espulsa e basta, inoltre ha guadagnato visibilità mediatica planetaria, quando c’è da colpire Putin i media occidentali sono sempre pronti…

Se fosse andata a Ryad probabilmente non sarebbe tornata… infatti si guardano bene dal manifestare in paesi come quello, Luxuria come le Femen, le ***** Riot e soci…
Veritanwo

PS: Dopo questo articolo, sicuramente penserete che sono uno sfegatato fans putiniano… giusto?

Ebbene cari amici, pensate male. Che l’occidente stia fomentando contro Putin è indubbio, e che abbia molte ragioni, il leader russo, circa la vicenda Ucraina, altrettanto vero. Ma che Putin sia contro il progetto mondialista, che non sia consapevole dei progetti dell’elite, io non ci credo. I motivi li spiego, almeno in parte, in questo articolo.


Fonte: http://veritanwo.altervista.org/che-vol ... mo-perche/

Consiglio anche di leggere l'articolo linkato alla fine, giusto per informazione [:305]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

08/04/2015, 21:49

Bambini palestinesi in gabbia come animali: perchè queste immagini si trovano solo su Internet e MAI su tg o giornali ????
Immagine
Bambini palestinesi accusati di reati “minori” chiusi dentro a gabbie all’aperto in pieno inverno

Arretsurinfo http://arretsurinfo.ch/ Il Comitato israeliano contro la tortura ha appena rivelato un nuovo scandalo, dopo aver scoperto
che i bambini palestinesi vengono chiusi in recinti o in gabbie all’aperto, durante l’inverno.
Il Comitato ha pubblicato un rapporto che prova il fatto che alcuni bambini, sospettati di reati non gravi, sono stati ingabbiati in pubblico all’aperto, minacciati continuamente di atti di violenza o sessuali. Pratica che può durare mesi.
Occorre precisare che si tratta esclusivamente di bambini palestinesi. Infatti nessun bambino israeliano è mai stato soggetto, come lo sono invece sistematicamente i bambini palestinesi, ai tribunali militari israeliani quali che siano i fatti a loro contestati, e questo senza alcuna assistenza legale.
L’ufficio del Difensore pubblico (AOP) ha recentemente pubblicato alcuni dettagli di una visita particolarmente scioccante effettuata dai suoi avvocati presso una prigione israeliana:


“Durante la nostra visita a Ramia, che si è tenuta durante una violenta tempesta che ha colpito il paese, gli avvocati hanno incontrato alcuni prigionieri che hanno testimoniato sul fatto che, nel mezzo della notte, decine di detenuti sono stati trasferiti nelle gabbie di ferro situate all’esterno”… “Risulta che questa procedura, in base alla quale i prigionieri sono stati posti all’esterno in gabbie, è durata per parecchi mesi ed è stata confermata anche da altri funzionari”.
La loro relazione sostiene che:
“La tortura è un mezzo per attaccare il sistema psicologico e sociale fondamentali per l’individuo” così come descritto nel Protocollo di Istanbul. Inoltre, “la tortura può avere un impatto sul bambino, direttamente o indirettamente, sia quando egli stesso è il torturato, sia quando il bambino viene reso testimone della tortura e della violenza perpetrata sui suoi genitori o su altri membri della sua famiglia”.
“La maggior parte dei bambini palestinesi detenuti sono accusati di aver gettato pietre ed il 74% di loro dichiarano di aver subito, in questa occasione, violenza fisica al momento dell’arresto, del trasferimento o dell’interrogatorio”.
Il Comitato israeliano contro la Tortura sottolinea che Israele è il solo paese a perseguire sistematicamente i bambini nei suoi tribunali militari, ed ha aggiunto che “nessun bambino israeliano entra mai in contatto col sistema giudiziario militare”.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi

Fonte: Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it
http://terrarealtime.blogspot.it

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

11/04/2015, 11:06

Gaffe del Tg1: in onda la foto dell'omonimo del killer

Striscia la notizia scopre l'errore

Una incredibile gaffe del Tg1 è stata scoperta da Striscia la notizia, il tg satirico Mediaset da sempre implacabile su errori, sviste e strafalcioni.

E questa volta parliamo di una svista bella grossa: il Tg della prima rete Rai, durante un servizio sul killer del Tribunale di Milano Claudio Giardiello, ha mostrato il volto di un omonimo e non quello del vero assassino.

La foto del Claudio Giardiello mostrata, presa da Facebook, è infatti quella di un poliziotto -tra l'altro molto più giovane del Giardiello "vero"- che nulla ha a che fare con la tragica vicenda di Milano. L'errore è probabilmente nato perchè il profilo del poliziotto è il primo che esce su Facebook digitando il nome "Claudio Giardiello".

L'errore del Tg1, a catena, è stato ripreso anche da 'La vita in diretta'.

Impietosi i commenti sul web: c'è chi chiede il licenziamento per "i raccomandati"


http://www.funweek.it/tv/gaffe-del-tg1- ... del-ki.php

Praticamente hanno sbattuto in TV la prima foto trovata in rete, senza prendersi nemmeno la briga di avere certezza che fosse proprio lui, complimenti per la professionalità... al posto dell'altro Giardiello, sarei mooooooooooolto incazzato [:292]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

12/04/2015, 11:25

Questo argomento riportato da Plutone sottolinea il fatto che la cosiddetta versione ufficiale viene propagandata da gente/giornali che neanche si prendono la briga di verificare la foto su un profilo social prima di realizzare l'informazione e fornirla all'opinione pubblica.

Figuriamoci quali versioni ufficiali ci possono venire a raccontare su temi come ISIS, 11 Settembre, Euro, geopolitica internazionale e in generale tutte quelle che coinvolgono potenti interessi economici e/o politici.

.....

E poi certi giornalacci vengono a fare la morale a noi etichettati "complottisti" sul nostro metodo di indagine...

Guarda su youtube.com

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

12/04/2015, 14:36

cari amici,
al tg5 frana sull'autostrada Palermo-Catania in cui parlano che da 10 anni(dico 10 anni!!!) si sapeva...

http://www.stradeanas.it/index.php?/new ... io/id/5746

ma un addetto ANAS , intervistato, dice che in sede non sapevano niente [xx(] [:306]

bleffort!?
ciao
mauro

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

12/04/2015, 14:42

cari amici,
vedere mio intervento
viewtopic.php?f=8&t=16985&p=386240#p386240

ciao
mauro

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/04/2015, 14:21

Favoriti titoli di stato svizzeri con un'interesse negativo. Brutto segnale per l'Euro?

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http://www.ecplanet.com/node/4613

16 aprile 2015

Economia svizzera - Non occorre certo essere dei maghi della finanza per capire che l'eurozona è in crisi e che le cose peggiorano di giorno in giorno ma se qualcuno ancora avesse dei dubbi allora dovrebbe dare un'occhiata a una notizia che in Italia è stata completamente censurata perché dimostra che la situazione è veramente grave.

Alcuni giorni fa il governo svizzero ha venduto all'asta titoli di stato decennali per un valore di 232,51 milioni di franchi (circa 210 milioni di euro) e la cosa potrebbe sembrare normale se non fosse per il fatto che tali titoli sono stati collocati con un'interesse negativo del -0,055%, un evento che non ha precedenti nella storia della finanza mondiale.

Certo titoli a tasso di interesse negativo ne sono stati venduti tanti e l'ultimo paese a farlo è stata la Germania poche settimane fa, ma di solito si tratta di titoli a breve scadenza della durata di pochi mesi o 1-2 anni mentre in questo caso i titoli in questione hanno una durata di 10 anni e questo dimostra la disperazione degli investitori i quali sono pronti a pagare il governo svizzero per molto tempo perché prevedono una crisi di lunga durata nell'eurozona.

Al momento chi investe 100 franchi svizzeri in questi titoli decennali invece di guadagnare interessi perde periodicamente 0,055 centesimi i quali in un periodo cosi' lungo rischiano di ridurre di parecchio questo investimento e il fatto che gli investitori sono disposti a perdere soldi sul capitale investito la dice lunga sulla situazione economica dell'eurozona. Praticamente, sono titoli di stato a difesa dalla bancarotta - nel vero senso della parola - dell'euro.

Fino ad ora molti hanno cercato rifugio nei titoli tedeschi perché giudicati più sicuri ma evidentemente anche la Germania sta perdendo credibilità - dato che usa l'euro - e quindi in molti preferiscono parcheggiare i loro capitali in Svizzera perché è considerata molto più sicura e sono disposti a tutto anche a subire delle perdite.

Ovviamente molti sperano di compensare tali interessi negativi con la rivalutazione del franco svizzero così che se la valuta eletiva si apprezza del 2% gli investitori possono vendere tali titoli prima della scadenza e guadagnare l'1,945% .

Certo per la Svizzera tale rivalutazione creerebbe grossi problemi e non è da escludere che la banca centrale svizzera inizi a stampare moneta ma anche in questo caso gli investitori sono pronti a correre questo rischio e il fatto che questo stia avvenendo è un pericoloso campanello d'allarme.

In concreto, sta a significare che il governo svizzero pensa che l'euro al di là di ogni dubbio non durerà altri dieci anni.

Consigliamo a chi possiede dei risparmi investiti in euro, di riflettere attentamente su questa notizia.

Nessuno dica, in seguito, di non essere stato avvisato. Da chi? Da noi.

Fonte: ilnord.it
http://www.ilnord.it/

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

22/04/2015, 16:35

La vera storia dei giovani che rifiutano un lavoro da 1300 euro per l’Expo

Ma davvero i bamboccioni d'Italia hanno rifiutato compensi invidiabili per partecipare alla kermesse milanese? Basta andare a leggere i commenti agli articoli per scoprire che la retorica dei giovani choosy forse in questo caso non c'entra una mazza

L’Expo Milano 2015 è l’evento universale che l’Italia ospiterà per sei mesi dal primo maggio al 31 ottobre. Il tema è «Nutrire il Pianeta, Energia per la vita». Attesi oltre 20 milioni di visitatori; sono coinvolti più di 130 Paesi. Ma, scrive il Corriere della Sera, nonostante ci sia penuria di lavoro in Italia soprattutto per i giovani, non è stato facile per i reclutatori trovare un numero adeguato di personale per la kermesse. L’80% dei giovani contattati, scrive il quotidiano, ci ha ripensato rifiutando i 1300 euro al mese (compresi festivi e notturni) di compenso. Un racconto che farebbe davvero pensare che siamo un paese di bamboccioni.

LA VERA STORIA DEI GIOVANI CHE RIFIUTANO UN LAVORO DA 1300 EURO PER L’EXPO

Tutti bamboccioni: davvero? Racconta il Corriere:

Per gli uomini di Expo reclutare le seicento persone da mettere al lavoro durante il periodo dell’esposizione non è stata una passeggiata, in particolare se si guarda alla fascia sotto i 29 anni, giovani ai quali veniva proposto un contratto di apprendistato:parliamo di 1.300-1.500 euro al mese suppergiù, comprensivo di festivi e notturni come da contratto nazionale.Dunque, il 46 per cento dei primi selezionati (645 profili su 27 mila domande arrivate alla società Manpower, cui era stato affidato il compito della raccolta dei curricula e della prima selezione) è sparito al momento alla firma. Sparito anche nel senso letterale del termine: qualcuno non ha neppure mandato una mail per dire «Grazie, ci ho ripensato».


E quindi via così: con il secondo gruppo di selezionati e poi con il terzo. Alla fine, si può considerare che circa l’80 per cento delle persone arrivate a un passo dalla firma abbia lasciato spazio ad altri. Adesso le assunzioni sono firmate: ed è la squadra che si occuperà degli 84 quartieri nei quali è stato suddiviso il sito espositivo per la gestione operativa. In sintesi: ognuno diventa responsabile in una zona circoscritta e fa da punto di riferimento per i Paesi o per i visitatori, oppure ancora segnala tutte le problematiche che si possono presentare (la coda fuori da un padiglione, la persona che ha bisogno di assistenza…)alla centrale di controllo che comanda l’intervento conseguente.

Insomma sembra proprio venire spontanea la considerazione dei lettori del Corriere: «Poverini stanno a zonzo tutto l’anno lamentandosi da far schifo e che non glielo fai fare quel mese d’agosto (ovviamente agosto, come le pecorone) sul Salento (come le pecorone) ? Per tornare e lamentarsi di nuovo. La Fornero troppo gentile con l’aggettivo choosy, io userei un altro aggettivo…».

MA DAVVERO SIAMO TUTTI BAMBOCCIONI?

Eppure, per una controprova bisognerebbe ascoltare anche l’altra parte. E un modo efficace è quello di andare a vedere alcuni commenti di persone che sono passate attraverso il percorso di selezione per l’Expo. Sulla pagina dell’Huffington Post, che ha parlato dell’articolo del Corriere della Sera, si legge ad esempio questo commento:

“Ecco il mio punto di vista: Ho mandato il cv a Manpower per far parte dello staff di Expo a Ottobre, ho fatto tutti i test attitudinali a dicembre, ho fatto il colloquio di gruppo e il colloquio individuale a Gennaio, mi hanno dato un riscontro il 10 aprile, chiamandomi al telefono e dicendomi “Congratulazioni è stata presa, domani le mandiamo la graduatoria ufficiale”. La graduatoria ufficiale non è mai stata mandata. Ho mandato mail, ho chiamato e mi è sempre stato risposto che non ne sapevano nulla. Il 16 Aprile mi chiama un incaricato di Manpower per dirmi che la formazione sarebbe cominciata il 21 Aprile e che mi avrebbero mandato (‘naltravolta) la graduatoria. Nulla. Mi ritelefona il 17 Aprile dicendomi che ci saremmo risentiti per la conferma ufficiale nei giorni successivi.

Il 20 Aprile mi mandano una mail con su scritto che avrei dovuto cominciare la formazione il 22 Aprile a Milano. Non una graduatoria ufficiale, nessuna menzione al contratto di lavoro o di stage. Il 21 Aprile mi mandano una mail dicendomi che per essere confermata dovevo superare un questionario. (Scusa ma non ero già stata preso e non incomincio il giorno dopo la formazione?). Ho fatto ripetute domande circa la formazione senza nessuna risposta (La formazione verrà pagata? Dopo la formazione si firmerà un contratto di lavoro?). Tutto questo senza contare che per una posizione di Communication and Social Network il compenso è 500 euro al mese per 6 mesi, dopodichè sei sicuramente a casa,di cui ne avrei dovuti spendere 350 per un abbonamento ai mezzi per arrivare là in quanto Expo non ha nessuna convenzione con i mezzi di trasporto.

Quindi ricapitolando ho rifiutato un lavoro perchè con 150 euro al mese non mangio, perchè non mi sembra serio questo processo di selezione (e in generale la gestione dell’Expo in toto) e perchè ho la fortuna di avere un lavoretto e non posso mollarlo dall’oggi al domani (dato che la conferma semiufficiale scritta mi è arrivata il 20 Aprile e avrei dovuto cominciare il 22 Aprile SENZA un cavolo di contratto). Fine.


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Come si può apprezzare anche a una prima occhiata, il racconto sembra leggermente diverso dal frame dei bamboccioni proposto dal Corriere. Anzi, qui ad andarci di mezzo nella scelta sembra essere piuttosto la disorganizzazione degli stessi organizzatori che si lamentano delle scarse risposte dei giovani. Senza contare che economicamente siamo piuttosto lontani dai 1300 euro promessi dal titolone del Corriere. Coincidenze? Non parrebbe, a leggerne altri:

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E questi non sono gli unici a far notare che il compenso proposto non era quello raccontato nel titolo e che di altri problemi nel reclutamento ce ne sono stati. Insomma, parrebbe proprio che sia necessario dare ragione a chi dice questo: «questa “notizia” oggi la si trova dappertutto. Poi scopri che tantissimi sarebbero andati eccome, per una cifra simile. E scopri anche che tanti hanno mandato il CV ( ragazzi qualificati, sia chiaro) e neppure hanno avuto risposta. Chi l’ha avuta si è sentito proporre una cifra di gran lunga inferiore, neppure sufficiente per le spese. Bravi, giornalisti, continuate cosi ! Non per niente siamo al 73 posto nel mondo per la qualità della nostra informazione stampa».

http://www.nextquotidiano.it/la-vera-st ... rettyPhoto

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

23/04/2015, 09:09

La mezza bufala dei giovani che rifiutano un lavoro da 1300 euro al mese

Milano - Sta facendo discutere moltissimo l’articolo pubblicato oggi in prima pagina e sul proprio sito dal Corriere della Sera con il titolo: “Turni scomodi per lavorare all’Expo, otto su dieci ci ripensano - Seicento i reclutati. Lo stipendio: oltre 1.300 euro netti al mese, compresi i sabati e le domeniche”.

http://www.ilsecoloxix.it/p/economia/20 ... fala.shtml


Dai tempi della Fornero l'appellativo "choosy" è diventato il nuovo leit motiv per giustificare la disoccupazione giovanile elevata da parte degli organi di regime... la verità non è proprio così

Leggiamo sul Secolo XIX:

"... Insomma, può darsi che una certa quota di candidati abbia rifiutato il lavoro, ma da queste e da altre testimonianze più che la pigrizia dei giovani sembra emergere la frammentarietà dei contatti e la disorganizzazione del reclutamento, influenzato, probabilmente, dai ritardi in tutta la macchina dell’Expo..."


Da che ne deduciamo che l'articolo del Corriere che ha scatenato tutta questa diatriba sarebbe da additare al pari di come certa stampa attacca i canali di informazione alternativa

Vedremo pertanto Attivissimo & Co. scagliarsi secondo il loro stile ANCHE contro questi giornalai che raccontano vere e proprie menzogne a milioni di italiani?!??!

[:(!]

Persino il mio gatto ormai si è stufato di trovarsi questi giornalacci insieme alla sua sabbietta!

[}:)]
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