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Argomento bloccato

20/12/2012, 18:01

Grilli e la casa col giallo Costava un milione, il mutuo era di 1,5

Sospetto sul prezzo e sul prestito ottenuto per un appartamento di 14 camere ai Parioli

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... i-1-5.html


.....e'una moda che non ha intenzione di fermarsi.......[;)]
Ultima modifica di ubatuba il 20/12/2012, 18:02, modificato 1 volta in totale.

21/12/2012, 10:38

ITALIA: MAI RISCHIATO IL FALLIMENTO!

Scritto il 20 dicembre 2012 alle 20:21 da icebergfinanza

Una premessa prima di leggere questo post è assolutamente fondamentale!

Come ho scritto in questi mesi la crisi in Italia era sostanzialmente una crisi di fiducia e non di solvibilità, una crisi di fiducia alimentata da una convergenza di interessi che mirava a destabilizzare il nostro Paese, per puntare allo disfacimento di un’unione europea le cui fondamenta erano costruite sulla sabbia di una grande illusione.

Senza l’intervento della Banca Centrale Europea, oggi non esisterebbe più l’euro e non ci sono Monti o Merkel che tengano, nell’inganno politico e finanziario di questa crisi. Questa Europa non ha alcun futuro, un’Europa costruita su squilibri ed egoismi nazionali come gli stessi protagonisti hanno ammesso.

Sarebbe interessante osservare quale giornale italiano oggi avrebbe il coraggio di mettere in prima pagina una simile notizia, certificata dalla Commissione sulla sostenibilità dei debiti pubblici europea! Nessuno, sono tutti pagati per servire un padrone, non importa quale!

Chi vi racconta delle sostenibilità di questo progetto, è semplicemente un ipocrita! Deflazione salariale, svalutazione interna,riforme selvagge, austerità e attacco allo Stato sociale, svendita del patrimonio statale e tagli ad una spesa pubblica tra le più basse d’Europa, sono la sintesi del grande inganno!

“Tredici mesi fa l’Italia si è trovata in condizioni finanziarie molto molto difficili: oggi se guardiamo ai rapporti della Commissione e delle altre istituzioni possiamo dire di essere stati promossi. Il costo è stato che non c’è stata crescita, ma chiedo come sarebbe stato possibile salvare l’Italia da un destino greco …

Mario Monti sarà anche un bravo ragazzo ma con questa storia del destino greco sta diventando semplicemente ridicolo!

Detto questo, come i lettori di Icebergfinanza ben ricordano ho trascorso gli ultimi mesi a raccontare e condividere la sostenibilità del debito pubblico italiano nonostante il Paese pullulasse di pseudo economisti e analisti che prevedevano il fallimento sempre e comunque in ogni occasione.

Ora tutti scoprono che i fondi salvastati sono serviti a salvare le banche tedesche, francesi ed inglesi, ora tutti comprendono perchè non è stato possibile salvare la Grecia bombardata dalla speculazione politica e finanziaria.

Affascina osservare quotidianamente gli stessi soloni, politici, economisti e professorini vari che riempiono rete e televisioni, dibattiti noiosi e vanitosi e ipocriti, quanto basta, riciclandosi agli occhi di un popolo che ad essere buoni è perlomeno ingenuo, un popolo che si beve ormai qualunque intruglio, qualunque porzione magica, pur di continuare a vivere nell’immaginario del paese delle meraviglie.

La verità è sempre più figlia del tempo…

Il rapporto della Commissione europea sulla sostenibilità del debito dei Paesi d el l ’Unione fa giustizia di molti luoghi comuni, offrendoci un quadro inaspettato del nostro Paese. Contrariamente a quanto ci era stato raccontato, l’Italia non è mai stata veramente in pericolo fallimento. Dal 2009 e ancor di più nel 2010 e 2011 l’Italia si è tenuta ben al disotto del valore critico di pericolo, mentre la Gran Bretagna era nettamente al di sopra nel 2009, e la Spagna lo è stata nel 2009 e nel 2012.

Nel 2009 erano a rischio ben quattordici Paesi dell’Unione e nel 2010 sei Paesi, che superavano la soglia di 0,4 dell’i n di c a to r e di sostenibilità elaborato dalla Commissione. Quanto alle previsioni, nel breve temine sarebbero a rischio solo Spagna e Cipro, mentre gli altri paesi, compresa l’Italia, non lo sono.

Nel medio termine, il rischio dell’Italia sarebbe medio ed equiparato addirittura a Paesi considerati primi della classe come Finlandia e Francia, mentre ad alto rischio sarebbero Paesi come Belgio e Regno Unito. A basso rischio sarebbe la sola Germania. Ancora più sorprendenti sono le previsioni di lungo termine, allorché il rischio italiano viene giudicato basso ed allo stesso livello di Germania e Francia.

Altri Paesi, come Belgio e Lussemburgo, vengono giudicati ad alto rischio, mentre Olanda, Austria, Finlandia, e Regno Unito a medio rischio. La Commissione prende spunto dalle previsioni di medio e lungo termine peggiorative per la gran parte dei Paesi d el l ’Unione e dell’area euro, per motivare la necessità di implementare controriforme nel campo del mercato del lavoro e soprattutto pensionistico e sanitario.

Al di là della situazione del debito e dei singoli Paesi, l’obiettivo generale è la ristrutturazione dei rapporti sociali a livello continentale. Sono i salariati europei nel complesso, sebbene con diversità nazionali, ad essere colpiti dalle linee guida europee. Del resto, la tanto decantata Germania, ha fatto da apripista, ad esempio sul piano del mercato del lavoro, introducendo pochi anni fa i cosiddetti minijob, il lavoro part-time e precario con salario ridotto, che fa apparire il tasso di disoccupazione più basso che nella realtà.

Ad ogni modo, il default non cessa di essere usato dalla Commissione come spauracchio contro l’Italia, invitata a mantenere saldi primari di bilancio al livello di quelli attuali. Il che significa rastrellare decine di miliardi all’anno e nessun deragliamento dalle politiche di Monti, il cui successore è avvertito.

La verità, però, è che le politiche di rigore non erano giustificate, perché l’Italia non è mai stata in procinto di cadere in alcun baratro.

E tantomeno avevano senso imposte e tagli sociali che hanno colpito selettivamente i lavoratori salariati.

Certamente fra i meno titolati a fare i difensori dei cittadini italiani sono Berlusconi e Tremonti, visto che sono stati i primi ad accettare le politiche di rigore chieste dall’Europa. Fra l’altro Berlusconi, che adesso promette l’eliminazione dell’Imu, dovrebbe ricordare che questa imposta è una invenzione del suo governo. Il rigore, inoltre, è stato a senso unico: è aumentata, da una parte, la povertà e, dall’altra, la concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi. Secondo la Banca d’Italia, tra 2008 e 2010, la percentuale di ricchezza posseduta dal dieci per cento più ricco delle famiglie è passato dal 44,7 al 45,9%. Dopo due anni di cure da cavallo, l’Italia, tra i Paesi del vecchio G7, ha il tasso di disoccupazione più alto (11,1%), la maggiore contrazione del Pil (-2,2%) e soprattutto della produzione industriale (- 4,8%), che in Germania è stata del solo – 1,1% e negli Usa è addirittura aumentata al +1,7%.

Certo, l’Italia, grazie soprattutto alle esportazioni e al crollo delle importazioni, ha un deficit delle partite correnti un po’ migliore di molti dei Paesi più avanzati, pari al -1,4% sul Pil contro il – 2,1% della Francia, il -3% degli Usa e il – 3,2% dell’Inghilterra. E può, soprattutto, vantare un deficit più basso (-2,8%) con l’esclusione della sola Germania. Ciononostante, secondo The Economist, paghiamo interessi sul debito (titoli a dieci anni) del 4,46%, mentre la Francia con un deficit al 4,5% paga il 2,01%, l’I n g hi l t e r r a con il 7,9% paga l’1,80%, gli Usa con il 7% pagano l’1,59%, ed il Giappone con il 9,7% paga appena lo 0,72%. La commissione europea si dice preoccupata dall’aumento della spesa delle pensioni e sanitaria e dalla produttività, dovuto all’invecchiamento della popolazione. In realtà, il vero problema è il crollo del tasso di natalità in Europa e specialmente in Italia, l’indicatore forse più significativo della diffusa sensazione di incertezza nel futuro. Sono le stesse politiche europee, basate sull’estensione del lavoro precario, sul taglio ai servizi già insufficienti, in particolare quelli alle donne che lavorano, e su politiche che impediscono gli acquisti di case e innalzano gli affitti, a partire dall’Imu, a generare quella mancanza di fiducia dei giovani italiani che porta all’esaurirsi delle stesse basi vitali della società. Pubblico

Non c’è alcuna fretta, il tempo renderà giustizia al nostro lavoro e forse un giorno il popolo si sbarazzerà definitivamente di un manipolo di parassiti che non solo ha nascosto loro la verità ma addirittura gli ha ingannati con la più subdola e sporca menzogna, continuando l’opera di moralizzazione calvinista!

Detto questo nessuno è escluso da responsabilità, questo popolo si merita la fogna politica che ha alimentato in questi anni.

Fa tenerezza oggi ascoltare una bella addormentata nel bosco della crisi come Zingales professore come tanti made in USA, uno che gira l’Italia moralizzando e cercando di fermare declini vari, esclamare…

L’aspetto criminale dei fondatori dell’Euro è che tutto questo lo sapevano, e non solo non han fatto nulla, ma anzi l’hanno fatto apposta: la crisi dell’Euro di oggi era inevitabile. Dire che è colpa degli Stati Uniti è una balla: è vero che è stata quella la causa scatenante, ma la crisi era inevitabile. Non fosse successo il patatrac negli Usa sarebbe successo altro. Era una scelta premeditata: “Nel momento di crisi, ci uniremo di più“, si pensava. Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo, solo che il corpo è rimasto di qua. Tagli.me

Meglio tardi che mai, piano, piano si stanno svegliano tutti, proprio tutti, tranne gli italiani!

E’ giunto il tempo di dedicarsi ad altro, alla Luce che ogni anno viene ha donarci la Speranza, appuntamento a domani con l’ultima fiaba!

http://icebergfinanza.finanza.com/2012/ ... allimento/

21/12/2012, 12:43

Politica
Sondaggio Swg/ Il Pd perde un punto in sette giorni. Cresce Montezemolo. I dati
Venerdì, 21 dicembre 2012 - 10:07:00
IN CALO TUTTI I PARTITI FAVORITI. SALE VERSO LA TERZA REPUBBLICA

Scendono tutti i partiti favoriti nelle intenzioni di voto, compreso il Pd, che - pur confermandosi primo partito con il 30,1 percento - perde un punto percentuale rispetto alla settimana scorsa. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre.
Sale invece Verso la Terza Repubblica, che, guadagnando più di un punto percentuale (+1,1%) rispetto a sette giorni fa, si attesta al 2,8 percento. In crescita anche il Movimento Arancione (+0,8%) - monitorato per la seconda volta da Swg - che raggiunge l'1,3 percento.
Aumentano anche gli elettori indecisi o astenuti: il cosiddetto 'partito del non voto' sale al 40 percento, 5 punti percentuali in più rispetto alla settimana scorsa.
Secondo Roberto Weber, presidente di Swg, alcuni risultati del sondaggio sono particolarmente indicativi: "il Movimento 5 Stelle in calo per la terza settimana e la non ripartenza del Pdl".

CENTRO GUIDATO DA MONTI AL 15,4%

Nella settimana in cui sale la fiducia degli italiani nel premier (dal 33% al 38%), l'Istituto Swg ha testato la forza elettorale di Mario Monti. Secondo un sondaggio sulle intenzioni di voto, una lista unica di centro - che comprenderebbe Casini, Fini Montezemolo - guidata da Monti raggiungerebbe il 15,4 percento. Senza il Professore, invece, le liste di centro avrebbero 6 punti percentuali in meno, attestandosi al 9,4 percento.



MONTI CANDIDATO? 60% ITALIANI DICE NO

Secondo il 60 percento degli italiani Mario Monti non dovrebbe candidarsi alle prossime elezioni. Per il 15 percento degli intervistati il Professore dovrebbe candidarsi da solo, mentre il 10 percento ritiene che debba farlo con il centro, che comprende Casini, Fini e Montezemolo. Per l'8 percento degli italiani, invece, il premier dovrebbe unirsi al centrodestra (in cui c'è anche il Pdl), mentre il 7 percento è convinto che sia la formazione di centrosinistra quella a lui più affine. Dal sondaggio, infine, emerge che a volere Monti candidato è più della metà degli elettori di centro (53%).


SWG, MONTI E RENZI PERSONAGGI POLITICI DEL 2012

I personaggi politici del 2012? Mario Monti e Matteo Renzi, che segue il Professore a distanza di un solo punto percentuale. Dopo il presidente del Consiglio e il sindaco di Firenze, i personaggi politici più apprezzati in questo ultimo anno sono Beppe Grillo (17%) e Giorgio Napolitano (11%). Sotto la soglia del 10 percento Silvio Berlusconi (7%) e Bersani (5%). Chiudono la classifica il segretario del Pdl Angelino Alfano (2%) e il ministro Fornero (1%).


NOTA INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART. 2 DELLADELIBERA N. 153/02/CSP DELL'AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Titolo del sondaggio: intenzioni di voto e quadro politico
Tema del sondaggio: politica
Soggetto realizzatore: SWG Srl-Trieste
Committente e acquirente: Agorà-RAI 3
Data di esecuzione: 18-19 dicembre 2012
Metodologia di rilevazione: sondaggio telefonico (CATI) e online con metodo online CAWI - su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1100 soggetti maggiorenni (su 4900 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza.
Margine d'errore massimo: ± 2,96%

http://affaritaliani.libero.it/politica ... 11212.html

21/12/2012, 15:24

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=BXuRIvgisHI[/BBvideo]

[|)]

21/12/2012, 18:37

E le sale da poker? E' stato approvato un subemendamento del Pdl che cancella lo slittamento di sei mesi per le gare che consentiranno di aprire in Italia altre 1.000 sale da poker. Critico il ministro della Salute, Renato Balduzzi che si è detto "sconcertato per gli emendamenti notturni sul gioco d'azzardo patologico che sembrano invertire la direzione che il governo ha avuto rispetto a questa questione di impatto enorme".

notizia affari italiani

e'mai possibile che venga consentito l'apertura di nuove sale da poker,in una situazione attuale con le famiglie che non arrivano a meta' mese?mahhhhh

21/12/2012, 19:00

Stiamo solo cambiando carnefice. [8D]
Siamo veramenmte un popolo di bigoli (scusate il termine). [:I]

22/12/2012, 13:41

Arbitraria decisione dell ' INPS. Da Settembre 2012 la disoccupazione straordinaria dei lavoratori frontalieri che permetteva 12 mesi al 50% dello stipendio è stata declassata a ordinaria, portando a 8 mesi il contributo e riducendolo di molto.
Lo scandalo è che si sono appropriati di 300 milioni di euro versati dai lavoratori frontalieri in una cassa che per legge doveva servire esclusivamente alla disoccupazione di questri lavoratori.

23/12/2012, 17:14

L'importante è ... non far spiegare.[^]



23/12/2012, 18:00

Adesso ricomincerà il teatrino della par-condicio e della campagna elettorale sempre con le stesse facce.

Siamo fermi ancora a 20 anni fa... siamo ancora fermi al Panfilo Britannia...

[:(]

23/12/2012, 19:21

Solo che la "par conditio" la volle Prodi e Scalfarotto si affrettò a firmarla ..[8)]

24/12/2012, 21:34

Tares: altra batosta in arrivo!



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99,45 KB

DOPO LA SUPER-IMU ARRIVA UN ALTRO BALZELLO: SI CHIAMERA' TARES, ORA NON NE PARLANO PERCHE' SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE, MA è GIA' DECISO. ITALIANI: QUESTI VOGLIONO RIDURCI IN POVERTA', LO CAPITE OPPURE NO???



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91,68 KB

http://www.nocensura.com/2012/12/tares- ... rrivo.html

25/12/2012, 09:48

"Ai forconi!" [:(!]

25/12/2012, 21:37

Atlanticus81 ha scritto:

Adesso ricomincerà il teatrino della par-condicio e della campagna elettorale sempre con le stesse facce.

Siamo fermi ancora a 20 anni fa... siamo ancora fermi al Panfilo Britannia...

[:(]


..qui siamo ancora fermi a nitti........ [;)]

25/12/2012, 21:38

Cronache
Domenico De Masi: "Il 2012? E' l'anno del fallimento. Per risollevare l'Italia impariamo dal Brasile"
Lunedì, 24 dicembre 2012 - 11:38:00
"Il 2012 lascia alla storia un grande tentativo di risanamento della situazione economica italiana secondo una strategia che di giorno in giorno appare sempre più sbagliata. I conti non tornano: la miseria aumenta, come la disoccupazione e il deficit. I tre problemi principali che il governo monti era stato chiamato a risolvere si stanno rivelando un disasatro". Così la pensa il sociologo Domenico De Masi, che con Affaritaliani.it traccia un bilancio dell'anno che si sta chiudendo.

Monti e Berlusconi protagonisti della politica. Chi vince?
"Nè L'uno né l'altro, direi. Nella sostanza dei fatti le cose vanno male allo stesso modo. Certo, Monti in quanto a stile batte Berlusconi, ma nessuno dei due se la cava nemmeno sotto questo punto di vista. L'ideale secondo me era Kennedy, che riusciva a essere gioviale pur essendo severo. Berlusconi eccede nel primo senso, Monti nel secondo. Poi c'è Bersani, che sogna di essere premier con Monti al ministero dell'Economia: ma non si rende conto che uno dei due dovrebbe abdicare perché hanno politiche economiche opposte. Quella di Monti è di destra e aggrava le distanze sociali".

Che cosa manca all'Italia e alla nostra politica?
"A tutti manca una strategia su dove andranno l'Italia e l'Europa da qui al 2020. Anzi, nemmeno da qui a cinque anni. Nessuno lo sa, nessuno ci pensa. Invece nell'era post-industriale vince chi ha un progetto. Altrimenti si subiscono i progetti altrui, come già stiamo facendo: seguiamo gli Stati Uniti, la Cina, la Germania".

Qual è il sentiment degli italiani?
"Secondo me hanno troppa poca indipendenza nel giudizio. Si lasciano trascinare dagli stereotipi, seguono solo ciò che dice la stampa".

Che cosa pensa di Matteo Renzi, altro personaggio del 2012?
"Credo che la sinistra abbia sprecato una grande occasione. I sondaggi dicono che alle nazionali avrebbe superato il 40%, mentre Bersani è intorno al 30% e non vive senza i voti del centro di Casini".

E del fenomeno Grillo?
"Cavalca la parte incazzata, ma ignorante degli italiani. Renzi, invece, cavalca la parte incazzata, ma colta. E soprattutto, lui ha un progetto".

Il 2012 si è aperto col disastro della Concordia, che molti vedono come metafora del Paese.
"Il seguito che ha avuto questo evento dà spazio alla parte folcloristica dell'Italia. Siamo un paese con una scolarizzazione bassissima e decrescente, eppure ci permettiamo il lusso di trasmettere in prima serata in televisione i cosiddetti "pacchi". Non possiamo".

Guardiamo avanti allora: come vede il 2013?
"Dico solo una parola: cultura. Basta con i campionati di calcio, ai quiz televisivi, il Grande Fratello. Sospendiamo tutto questo per un paio d'anni e risolviamo innanzitutto il problema culturale. Poi possiamo ripartire. In questo dovremmo prendere esempio dal Brasile, che invece ci ostiniamo a classificare come Terzo Mondo. Otto università brasiliane rientrano tra le prime cento del mondo, noi abbiamo la Bocconi solo al 23esimo posto. oppure pensiamo alla Fundacion Musical Simon Bolivar fondata dal maestro Abreu in Venezuela: l'orchestra e il coro come strumento di organizzazione sociale. Ha coinvolto 350mila giovani che suonano in 850 orchestre. E ora si sta selezionando la classe politica attarverso la musica: perché se a 25 anni sai dirigere un corpo di 300 musicisti hai tutte le capacità per fare il sindaco di un paese".

Notizia di fine anno: i matrimoni civili al Nord superano i religiosi. Una svolta storica.
"La trovo un'ottima notizia. L'Italia si muove verso l'Europa nel processo di secolarizzazione. Il Sud invece rimane arretrato anche nel modo di sposarsi".

Personaggi dell'anno, in positivo e in negativo. Chi sceglie?
"In positivo Stefano Bollani, pianista eclettico, spigliato, geniale e allo stesso tempo semplice. E anche l'architetto Massimiliano Fuksas con la sua opera colossale "Nuvola": tutti dovrebbero vederla. Personaggio in negativo? Berlusconi senza dubbio. Con la storia del bunga bunga, di cui la fidanzata attuale è la sintesi suprema, ha tolto il senso del ridicolo al 20% degli italiani. E' anche brutto in un Paese esteticamente sofisticato. Un imprenditore come lui, una volta sceso in campo, avrebbe potuto avviare un nuovo Rinascimento italiano e invece è la più grande occasione sprecata degli ultimi 300 anni".

http://affaritaliani.libero.it/cronache ... 41212.html
Ultima modifica di ubatuba il 25/12/2012, 21:39, modificato 1 volta in totale.

25/12/2012, 21:46

ubatuba ha scritto:



Cronache
Domenico De Masi: "Il 2012? E' l'anno del fallimento. Per risollevare l'Italia impariamo dal Brasile"
Lunedì, 24 dicembre 2012 - 11:38:00
"Il 2012 lascia alla storia un grande tentativo di risanamento della situazione economica italiana secondo una strategia che di giorno in giorno appare sempre più sbagliata. I conti non tornano: la miseria aumenta, come la disoccupazione e il deficit. I tre problemi principali che il governo monti era stato chiamato a risolvere si stanno rivelando un disasatro". Così la pensa il sociologo Domenico De Masi, che con Affaritaliani.it traccia un bilancio dell'anno che si sta chiudendo.

Monti e Berlusconi protagonisti della politica. Chi vince?
"Nè L'uno né l'altro, direi. Nella sostanza dei fatti le cose vanno male allo stesso modo. Certo, Monti in quanto a stile batte Berlusconi, ma nessuno dei due se la cava nemmeno sotto questo punto di vista. L'ideale secondo me era Kennedy, che riusciva a essere gioviale pur essendo severo. Berlusconi eccede nel primo senso, Monti nel secondo. Poi c'è Bersani, che sogna di essere premier con Monti al ministero dell'Economia: ma non si rende conto che uno dei due dovrebbe abdicare perché hanno politiche economiche opposte. Quella di Monti è di destra e aggrava le distanze sociali".

Che cosa manca all'Italia e alla nostra politica?
"A tutti manca una strategia su dove andranno l'Italia e l'Europa da qui al 2020. Anzi, nemmeno da qui a cinque anni. Nessuno lo sa, nessuno ci pensa. Invece nell'era post-industriale vince chi ha un progetto. Altrimenti si subiscono i progetti altrui, come già stiamo facendo: seguiamo gli Stati Uniti, la Cina, la Germania".

Qual è il sentiment degli italiani?
"Secondo me hanno troppa poca indipendenza nel giudizio. Si lasciano trascinare dagli stereotipi, seguono solo ciò che dice la stampa".

Che cosa pensa di Matteo Renzi, altro personaggio del 2012?
"Credo che la sinistra abbia sprecato una grande occasione. I sondaggi dicono che alle nazionali avrebbe superato il 40%, mentre Bersani è intorno al 30% e non vive senza i voti del centro di Casini".

E del fenomeno Grillo?
"Cavalca la parte incazzata, ma ignorante degli italiani. Renzi, invece, cavalca la parte incazzata, ma colta. E soprattutto, lui ha un progetto".

Il 2012 si è aperto col disastro della Concordia, che molti vedono come metafora del Paese.
"Il seguito che ha avuto questo evento dà spazio alla parte folcloristica dell'Italia. Siamo un paese con una scolarizzazione bassissima e decrescente, eppure ci permettiamo il lusso di trasmettere in prima serata in televisione i cosiddetti "pacchi". Non possiamo".

Guardiamo avanti allora: come vede il 2013?
"Dico solo una parola: cultura. Basta con i campionati di calcio, ai quiz televisivi, il Grande Fratello. Sospendiamo tutto questo per un paio d'anni e risolviamo innanzitutto il problema culturale. Poi possiamo ripartire. In questo dovremmo prendere esempio dal Brasile, che invece ci ostiniamo a classificare come Terzo Mondo. Otto università brasiliane rientrano tra le prime cento del mondo, noi abbiamo la Bocconi solo al 23esimo posto. oppure pensiamo alla Fundacion Musical Simon Bolivar fondata dal maestro Abreu in Venezuela: l'orchestra e il coro come strumento di organizzazione sociale. Ha coinvolto 350mila giovani che suonano in 850 orchestre. E ora si sta selezionando la classe politica attarverso la musica: perché se a 25 anni sai dirigere un corpo di 300 musicisti hai tutte le capacità per fare il sindaco di un paese".

Notizia di fine anno: i matrimoni civili al Nord superano i religiosi. Una svolta storica.
"La trovo un'ottima notizia. L'Italia si muove verso l'Europa nel processo di secolarizzazione. Il Sud invece rimane arretrato anche nel modo di sposarsi".

Personaggi dell'anno, in positivo e in negativo. Chi sceglie?
"In positivo Stefano Bollani, pianista eclettico, spigliato, geniale e allo stesso tempo semplice. E anche l'architetto Massimiliano Fuksas con la sua opera colossale "Nuvola": tutti dovrebbero vederla. Personaggio in negativo? Berlusconi senza dubbio. Con la storia del bunga bunga, di cui la fidanzata attuale è la sintesi suprema, ha tolto il senso del ridicolo al 20% degli italiani. E' anche brutto in un Paese esteticamente sofisticato. Un imprenditore come lui, una volta sceso in campo, avrebbe potuto avviare un nuovo Rinascimento italiano e invece è la più grande occasione sprecata degli ultimi 300 anni".

http://affaritaliani.libero.it/cronache ... 41212.html


cioè..
uno pensa che aumentano le tasse
per diminuire il debito pubblico..
invece no..
quello ha sfondato i 2.000 miliardi..

tanto valeva allora
mantenere le tasse così com'erano ..
o no?

e questi geni dell'abaco
insistono che va tutto bene,
ecc.
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