Fanno benissimo chi? Li l'unico che decide è Kim Jong Un, chissà se però i nordcoreani sono d'accordo (purtroppo non possiamo chiederglielo).

Mmmm no ti sbagli di grosso, non dando molto peso ai "simboli", ho pensato solo a "che tristezza".
E' come se a Berlino campeggiasse una enorme Swastica davanti alla porta di Brandeburgo, è evidente che ci sono posti mentalmente più evoluti e liberi ed altri meno che hanno bisogno di un simbolo da seguire per andare avanti.
Detto questo non hai ancora risposto alla mia domanda, tu chi sei??

Questo non ci è dato di sapere, io credo che comunque ci siano anche la, anche se in minoranza probabilmente, teppisti, mafia locale, corruzione, gente contro il governo e contro Kim, giornali clandestini, etc.etc.
Al mondo non esiste un posto totalmente "libero", esistono posti che secondo ognuno di noi è "più libero"di altri.

Da quel po che ho potuto leggere di esuli nordcoreani in Nordcorea non esiste alcun genere di criminalità almeno come la intendiamo noi (spaccio, furti, scippi, rapine), poiché è scopo del regime dare un'immagine di se volta alla perfezione. Dall'esterno devono dire: se pensate che la nostra sia una dittatura sappiate che essa è immune da tanti problemi delle vostre democrazie! Tempo fa mi trovai a discutere con un signore romeno che aveva vissuto sotto la dittatura di Ceausescu e mi raccontò grosso modo le stesse cose descritte dai pochi riusciti a fuggire dalla Nordcorea. In Romania erano tutti iscritti al partito, i ragazzi a scuola indossavano uniformi militari e venivano indottrinati alla dittatura e a odiare i nemici occidentali, era obbligatorio andare alle manifestazioni ed esultare per il dittatore, non si poteva manifestare, se provavi a captare radio straniere e qualcuno lo scopriva finivi in galera, se non andavi alle manifestazioni finivi in galera, se parlavi male del regime finivi in galera, non potevi viaggiare, la carne si poteva acquistare solo 1 volta al mese, il cibo in generale era razionato così come il riscaldamento in inverno. Non esistevano negozi di abbigliamento, ristoranti o altro di straniero, solo made in Romania, gli stipendi erano da fame, non esistevano le vacanze e le festività erano uguali a tutti gli altri giorni. I dissidenti venivano arrestati dalla polizia segreta, incarcerati nei campi di concentramento o uccisi.

Non credo che la Corea del Nord sia così diversa anche se c'è chi si ostina a ripetere che è un loro diritto vivere così, il problema è che non è una loro volontà.

E sembra anche che molti di loro vedono il bimbokim come un dio, un essere superiore.
Se non sbaglio alla morte del padre erano normali le scene di pianto e tristezza in pubblico (o magari devono fare cosí sennó...)
Sará il risultato dell'isolamento? Saranno tanto "lavati"?

Che bello essere "liberi" con orde di africani in calore a zonzo per il paese, con 6 milioni di italiani poveri lasciati a marcire, una moneta estera che ci ammazza, e con al governo dei mentecatti che pensano a regalare la cittadinanza a cani e porci e a salvare banchieri... Quanto può essere peggiore una dittatura? No perché se l'alternativa che hanno i nordcoreani è diventare come l'Italia odierna, è meglio che si tengano il loro regime.

Qualcuno mi risponderà "vergognati, tu hai la possibilità di scrivere quello che pensi, loro no!" Esatto, e quello che scrivo finisce nei server di Google, quindi sempre spiato sono.

Chiedilo ha chi ha passato una vita ai lavori forzati, a chi hanno incarcerato o ucciso un familiare, a chi non potrà mai fare un viaggio all'estero, vedere un documentario, un film o un libro che non sia di regime, a chi non può manifestare liberamente la propria opinione, seguire un dibattito, mettere in discussione qualunque cosa perché non è consentito fino ad esprimere un voto politico ma forse per te questi non sono indici di libertà. Però tu se non ti senti libero, a differenza di un nordcoreano puoi fare le valigie e andartene in un altro paese, lui questo non può farlo.

Un conto è perdere la libertà, un altro è non averla mai avuta.
La differenza stà che chi l'ha persa soffre e l'altro vive felice.

Che aspettiamo, corriamo a liberarli no? Non è un nostro diritto andare in casa d'altri a dire come devono vivere, prima o poi se ne libereranno da soli quando sarà il momento. Se dovessimo liberare tutti i popoli oppressi del pianeta ci vorrebbero secoli.
È logico che se il Ciccio attaccherà per primo sarà indifendibile da chiunque, Cina e Russia comprese, e farà la fine di Mussolini in tempi brevi.
Per il resto è meglio che non ti avventuri in elenchi strappalacrime sui diritti umani e su ciò che succede nelle dittature, perché nella tua democrazia preferita hanno assassinato presidenti, senatori, praticato la schiavitù, il segregazionismo, le torture, è tuttora in vigore la pena di morte, comandano i massoni, le lobbies e le multinazionali, si sostiene il terrorismo facendo finta di combatterlo e il Presidente eletto dal popolo, come abbiamo avuto modo di notare, si può ricattare costringendolo a disattendere tutte le promesse elettorali senza che nessuno fiati.
Lungi da me difendere lo stalinismo coreano, ma dall'altra parte non sono dei santi da prendere come esempio.

Infatti io non ho mai detto che dobbiamo prendere come esempio le nostre democrazie malate ma tra tutti i mali che hai elencato (e ce ne aggiungerei ancora altri), noi possiamo fare tantissime cose che in Corea del Nord nemmeno se le sognano e a me non pare poco perché la vita non è fatta solo di zappare la terra e osannare il caro leader.

E secondo te chi vive con la paura costante di essere arrestato, che ha amici e parenti condannati a morte o detenuti nei campi di concentramento è felice semplicemente per il fatto che non ha mai vissuto in piena libertà? Credi che vivere di stenti mangiando solo riso e patate per una vita e abbassare sempre la testa avanti a chi ti impone tutto basti per renderti felice perché non hai provato cosa significa vivere liberamente? Ma allora perché tanti nordcoreani finiscono nei campi di prigionia perché provano a scappare?

Quando i koreani saranno realmente stufi di Kim palla di grasso lo abbatteranno

Chi segue le regole dettate dal regime, non viene arrestato, condannato a morte o detenuto in campi di concentramento e non deve aver paura.
Una dieta di riso e patate farebbe bene anche a noi, ma sopratutto al popolo di obesilandia (USA).
Quelli che provano a scappare è perchè sanno che fuori c'è di meglio e lo hanno saputo trasgredendo le ferree regole del regime.

Chi non ha mai conosciuto la libertà non sente la necessità di raggiungerla.