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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

01/03/2018, 20:29

bleffort ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:.. mentre ... [^]


Spuntano altri tre candidati che imbarazzano i grillini

Tra gli "impresentabili" anche un riciclato di sinistra, l'ex socio del braccio destro di Emiliano e un uomo dell'Eni

Come al solito, non manca nulla: c'è l'ennesimo riciclato, l'aspirante senatore in affari col burocrate del Pd e il futuro deputato che lavorava per l'Eni.

Ed eccone altri tre. Tra impresentabili, discussi e incandidabili, continua la telenovela delle candidature nel Movimento cinque stelle.

Andrea Caso, 32 anni di Marano, provincia nord di Napoli, è candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Pozzuoli. Ma nel 2011 ha corso alle amministrative della sua cittadina con una lista civica: Città in movimento. La compagine faceva parte di una coalizione con Italia dei valori, Comunisti italiani, Rifondazione e Sel. Secondo il regolamento M5s, articolo 6 comma «i», il candidato «non dovrà aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello, né aver svolto un mandato elettorale o ricoperto ruoli di amministratore con forze politiche diverse dal Movimento Cinque Stelle a far data dal 4 ottobre 2009». Ma nel M5s le leggi si interpretano. Quindi cominciano i distinguo. Caso stesso dice: «Il regolamento vale solo per le parlamentarie, io sono stato scelto da Di Maio per l'uninominale». E via con le giustificazioni: «Ci presentammo come lista Città in Movimento che faceva capo al meetup Marano a Cinque stelle». Continua: «quel divieto vale solo per chi si è candidato contro le liste del M5s, e in quell'elezione non ce n'erano». I casi dubbi salgono a 16. Compresi truffatori dei bonifici, violenti alla Dessì e riciclati.

Nel pallottoliere, però, non rientrano gli «ambigui», la cui storia personale fa a cazzotti con i princìpi del Movimento cinque stelle. È il caso di Gianmauro Dell'Olio, candidato nel collegio uninominale di Bari al Senato, e di Gianluca Rospi, in lizza all'uninominale a Matera per la Camera dei deputati. La vicenda di Dell'Olio l'ha ricostruita ieri l'edizione barese di Repubblica. Il nodo del problema è la Nextnow srl, una società che si occupa di consulenza per fusioni e acquisizioni nel settore delle energie rinnovabili. E qui spunta il collegamento tra il grillino e la giunta regionale del Pd guidata da Michele Emiliano. I soci della Nextnow sono tre e rispondono ai nomi dei fratelli Gioacchino e Gianmauro Dell'Olio e di Claudio Stefanazzi. Gianmauro Dell'Olio vuole diventare senatore per il M5s. Stefanazzi, invece, è il capo di gabinetto di Emiliano. Anche se il burocrate Pd sembra essersi allontanato dai fratelli Dell'Olio. Stefanazzi ha detto a Repubblica: «Conosco i Dell'Olio dal 2008... Abbiamo fatto molte cose belle insieme, ma nel 2015 ci siamo fermati». Il candidato grillino ha risposto su Facebook: «Dal giorno in cui Stefanazzi ha lasciato per dedicarsi alla sua nuova vita politica (2014) ha anche lasciato ogni carica amministrativa e carte di credito». Restano i dubbi degli attivisti pugliesi inferociti e le diverse versioni dei due soci. Per Dell'Olio, il grillino, gli affari si sono conclusi nel 2014. Per Stefanazzi, il piddino, nel 2015.

E resta pure il caso di Gianluca Rospi, candidato a Matera. Nella regione, la Basilicata, dove si trova il più grande giacimento di petrolio d'Italia. La questione è passata sotto silenzio, ma l'ingegner Rospi, secondo quanto scrive nel suo curriculum, ha lavorato per l'Eni, nei pozzi lucani, dal 2010 al 2013. E nell'agosto del 2017 ha partecipato all'Expo di Astana, capitale del «petrolifero» Kazakistan, insieme ad alcuni funzionari della Regione Basilicata. Il presidente della Giunta regionale è il Pd Marcello Pittella, fratello di Gianni, ex europarlamentare ora candidato al Senato. Il M5s vuole archiviare la dipendenza energetica dal petrolio entro il 2030. Due facce, Cinque stelle.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 99863.html

Queste persone entrate nel M5S erano state condannate?, sicuro che no, perchè; come sanno tutti il Movimento è formato da persone "pulite" uscite dal "Fango" di quei partiti dove erano caduti e che si sono ravveduti, cosa che per voi è la norma essere implicati in affari sporchi a scapito degli Italiani. [:246]


Uscire dal fango puliti è dura. Stanno commettendo l' errore della Lega con il primo governo Berlusconi. Visto che devono presentare candidati per occupare i colleggi e non avendo a disposizione candidati Grillini, tirano dentro cani e porci, con il rischio di vederseli sfilare alla prima difficoltà. Se poi candidi personaggi vicini ai poteri forti, perdi tutta la credibilità. Mi immagino la reazione dei puri del movimento e degli elettori che arrivano dall' estrema sinistra, quando i big dovranno scendere a compromessi con la Troika.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

01/03/2018, 20:42

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

01/03/2018, 20:54

Renzi è senza dubbio credibile [:246] Citarlo non altro che qualificare quanto utile l'italia sarà il tuo contributo elettorale.

bisogna vedere quali fossero e idee del tecnico e come poi sono state implementate all'interno della legge poi varata da questi beoti.

MaxpoweR ha scritto:Se invece di berti delle idiozie conclamate ti fossi preso la briga di ascoltare direttamente da lui ciò che ha detto probabilmente la smetteresti di leggere cerca mondezza.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

01/03/2018, 20:59

Renzi non và nemmeno ascoltato, non è capace nemmeno di infamare. Non credo sia il caso di accreditarlo postando sue interviste solo perchè fanno comodo.
Almeno Lega e Stelle, se devono morsicarsi, non lo fanno con simile stupidate.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

01/03/2018, 21:06

Il suddetto ministro per l'istruzione parla a 3 ore 2 minuti 50 secondi del link postatovi in modo da ascoltare dal diretto interessato quanto detto e quai sono le sue idee e non dalla bocca di quel beota di Renzi o sulle testate di carta straccia.

Di Maio: Salvatore noi siamo corno la buona scuola

Salvatore: io ho partecipato al cantiere della buona scuola sol oche quello che hanno creato non aveva niente a che fare col cantiere messo in piedi.

tutto alla luce del sole, tutto chiaro e pubblico, nessun segreto di pulcinella che l'arlecchino fiorentino può usare a suo uso e consumo. MA i problema come sempre accade non sono questi scemi che parlano senza cognizione di causa ma i BOVINI che si bevono A QUALUNQUE (purché sia collimante con le loro SPERANZE ED IDEE) senza un minimo di verifica. Manco la briga di ascoltare niente di meno ci si è informati dalle PAROLE DI RENZI, ER BOMBA!!!!!! siamo veramente in mano ai cretini -_-

Guarda su youtube.com


ah per inciso questo signore si è dimesso dall'associazione nazionale presidi proprio nel momento in cui l'associazione di cui faceva parte ha DIFESO la buona scuola criticando i professori ed i dirigenti che vi si opponevano.

COERENZA.

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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

01/03/2018, 23:57

greenwarrior ha scritto:
bleffort ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:.. mentre ... [^]


Spuntano altri tre candidati che imbarazzano i grillini

Tra gli "impresentabili" anche un riciclato di sinistra, l'ex socio del braccio destro di Emiliano e un uomo dell'Eni

Come al solito, non manca nulla: c'è l'ennesimo riciclato, l'aspirante senatore in affari col burocrate del Pd e il futuro deputato che lavorava per l'Eni.

Ed eccone altri tre. Tra impresentabili, discussi e incandidabili, continua la telenovela delle candidature nel Movimento cinque stelle.

Andrea Caso, 32 anni di Marano, provincia nord di Napoli, è candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Pozzuoli. Ma nel 2011 ha corso alle amministrative della sua cittadina con una lista civica: Città in movimento. La compagine faceva parte di una coalizione con Italia dei valori, Comunisti italiani, Rifondazione e Sel. Secondo il regolamento M5s, articolo 6 comma «i», il candidato «non dovrà aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello, né aver svolto un mandato elettorale o ricoperto ruoli di amministratore con forze politiche diverse dal Movimento Cinque Stelle a far data dal 4 ottobre 2009». Ma nel M5s le leggi si interpretano. Quindi cominciano i distinguo. Caso stesso dice: «Il regolamento vale solo per le parlamentarie, io sono stato scelto da Di Maio per l'uninominale». E via con le giustificazioni: «Ci presentammo come lista Città in Movimento che faceva capo al meetup Marano a Cinque stelle». Continua: «quel divieto vale solo per chi si è candidato contro le liste del M5s, e in quell'elezione non ce n'erano». I casi dubbi salgono a 16. Compresi truffatori dei bonifici, violenti alla Dessì e riciclati.

Nel pallottoliere, però, non rientrano gli «ambigui», la cui storia personale fa a cazzotti con i princìpi del Movimento cinque stelle. È il caso di Gianmauro Dell'Olio, candidato nel collegio uninominale di Bari al Senato, e di Gianluca Rospi, in lizza all'uninominale a Matera per la Camera dei deputati. La vicenda di Dell'Olio l'ha ricostruita ieri l'edizione barese di Repubblica. Il nodo del problema è la Nextnow srl, una società che si occupa di consulenza per fusioni e acquisizioni nel settore delle energie rinnovabili. E qui spunta il collegamento tra il grillino e la giunta regionale del Pd guidata da Michele Emiliano. I soci della Nextnow sono tre e rispondono ai nomi dei fratelli Gioacchino e Gianmauro Dell'Olio e di Claudio Stefanazzi. Gianmauro Dell'Olio vuole diventare senatore per il M5s. Stefanazzi, invece, è il capo di gabinetto di Emiliano. Anche se il burocrate Pd sembra essersi allontanato dai fratelli Dell'Olio. Stefanazzi ha detto a Repubblica: «Conosco i Dell'Olio dal 2008... Abbiamo fatto molte cose belle insieme, ma nel 2015 ci siamo fermati». Il candidato grillino ha risposto su Facebook: «Dal giorno in cui Stefanazzi ha lasciato per dedicarsi alla sua nuova vita politica (2014) ha anche lasciato ogni carica amministrativa e carte di credito». Restano i dubbi degli attivisti pugliesi inferociti e le diverse versioni dei due soci. Per Dell'Olio, il grillino, gli affari si sono conclusi nel 2014. Per Stefanazzi, il piddino, nel 2015.

E resta pure il caso di Gianluca Rospi, candidato a Matera. Nella regione, la Basilicata, dove si trova il più grande giacimento di petrolio d'Italia. La questione è passata sotto silenzio, ma l'ingegner Rospi, secondo quanto scrive nel suo curriculum, ha lavorato per l'Eni, nei pozzi lucani, dal 2010 al 2013. E nell'agosto del 2017 ha partecipato all'Expo di Astana, capitale del «petrolifero» Kazakistan, insieme ad alcuni funzionari della Regione Basilicata. Il presidente della Giunta regionale è il Pd Marcello Pittella, fratello di Gianni, ex europarlamentare ora candidato al Senato. Il M5s vuole archiviare la dipendenza energetica dal petrolio entro il 2030. Due facce, Cinque stelle.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 99863.html

Queste persone entrate nel M5S erano state condannate?, sicuro che no, perchè; come sanno tutti il Movimento è formato da persone "pulite" uscite dal "Fango" di quei partiti dove erano caduti e che si sono ravveduti, cosa che per voi è la norma essere implicati in affari sporchi a scapito degli Italiani. [:246]


Uscire dal fango puliti è dura. Stanno commettendo l' errore della Lega con il primo governo Berlusconi. Visto che devono presentare candidati per occupare i colleggi e non avendo a disposizione candidati Grillini, tirano dentro cani e porci, con il rischio di vederseli sfilare alla prima difficoltà. Se poi candidi personaggi vicini ai poteri forti, perdi tutta la credibilità. Mi immagino la reazione dei puri del movimento e degli elettori che arrivano dall' estrema sinistra, quando i big dovranno scendere a compromessi con la Troika.

Se sarà veramente come dici tu credo che una soluzione la troveranno,il Movimento ci sta poco a buttare a calci nel sedere chi sbaglia,non è come l'accozzaglia di Partiti dove vi siete riuniti per il solo fine di Potere in cui chi sbaglia viene premiato.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 09:09

.. vedremo! [^]

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 09:43

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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 10:00

[:302]



Sotto il partito, niente

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Beppe Grillo ha ragione. In un video sul suo blog il comico genovese ha finalmente detto sante parole: “Soffriamo di analfabetismo funzionale, non capiamo le cose ma ci fidiamo della percezione delle cose. Secondo alcune statistiche, “The human power index”, dai 16 ai 65 anni, il 47 per cento legge e scrive ma non capisce assolutamente il concetto, è sbadato, perde il senso critico, non distingue il vero dal falso”. Secondo Grillo abbiamo il 70 per cento degli italiani che colgono barlumi di realtà, ma non la realtà, ed è questo – lo aggiungiamo noi ma Grillo lo omette – che ha fatto la fortuna del Movimento 5 Stelle.

Adesso Beppe Grillo dice che il periodo del “Vaffa” è finito ma, ad esempio, non dice che è stato proprio il vaffa a regalare la positiva suggestione a coloro che hanno intravisto nello sberleffo ai potenti il Movimento del rinnovamento e del riscatto. Grillo non dice che menate come quella dell’uno che vale uno, della democrazia della Rete, dei ragazzi stupendi e senza macchia che sono migliori dei parrucconi, del “noi gente comune contro la casta” hanno dato agli ignari elettori la sensazione che fosse tutto rose e fiori, che fossimo vicini alla politica ideale e che ci si trovasse al cospetto di un movimento in grado di guidare il Paese. E se la cosiddetta gente comune non fosse stata distratta, se il cittadino si fosse informato con consapevolezza e con il senso critico di cui Grillo va cianciando, forse i pentastellati non sarebbero mai nati o comunque sarebbero durati da Natale a Santo Stefano. Se l’elettore medio del M5s avesse approfondito guardando cosa c’è dietro al “Vaffa”, probabilmente avrebbe trovato il niente, avrebbe trovato tanta retorica, molto moralismo, grande impreparazione e una percentuale di nebulosità molto simile a quella che c’è nei partiti tradizionali. Ma l’elettore grillino è fondamentalmente un arrabbiato che si sente messo ai margini, un disfattista con manie di persecuzione, un complottista che vede marcio ovunque con tratti di semplicioneria e di cultura un tanto al chilo fatta su Wikipedia.

Grillo si nutre di populismo, di protesta qualunquista e di superficialità: sbagliato sputare nel piatto dove si mangia.

http://www.opinione.it/politica/2018/03 ... populismo/

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 12:20

Ufologo 555 ha scritto:Immagine

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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 12:43

Le solite idiozie :) Tra l'altro siete diventati abbastanza stantii, mi aspettavo qualche fake di qualità migliore.

soprattutto da chi voterò gente che ancora non sa manco qual'è il candidato premier nè tanto meno chi siederà sulla poltrona di ministro. Gente tipo Alfano, la Lorenzin, Boschi, Salvini... In un paese di persone normali il movimento 5 stelle avrebbe il 70%.

Gente che ancora blatera di comunismo poi si straccia le vesti quando in strada si menano come 40 anni fa. Che razza di ipocriti.
Ultima modifica di MaxpoweR il 02/03/2018, 12:46, modificato 1 volta in totale.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 12:44

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[:287]

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 12:47

Se per piacere puoi evitare di postare sempre le stesse, grazie.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 12:48

[:290]


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Forse passerà alla storia come la "Fiuggi del Movimento 5 Stelle". Proprio come il trapasso dal Movimento sociale ad Alleanza Nazionale, al Salone delle Fontane dell'Eur a Roma Luigi Di Maio pare aver celebrato il rito di passaggio tra il primo M5s, quello del "vaffa", e il secondo, ben più spregiudicato e per certi versi cinico. "È l'ora di governare", ha avvertito Beppe Grillo e Casaleggio e il candidato premier si sono adeguati: tanti ministri "tecnici", lontani dai 5 Stelle (addirittura più d'uno vicino al Pd e con esperienze filo-governative alle spalle) e soprattutto nessun riferimento al Movimento. Nessun logo a 5 Stelle, al suo posto la scritta "Italia 2018-2023" e "Luigi Di Maio presidente".

Leggi anche: L'imbarazzante ministro dell'Istruzione di Di Maio: sapete che...

La regia dell'evento è dell'ex direttore di Sky Tg24 e candidato Emilio Carelli, la kermesse ricorda tra musica e luci un po' gli eventi del primo Berlusconi. Altro che feste di piazza, bandierone e raduni popolari a metà strada tra Festa dell'Unità e Meeting di Comunione e Liberazione. Il Movimento è cambiato, non sembra neanche più lui. E forse qualcuno sta cercando di far dimenticare il passato.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... illo-.html

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/03/2018, 12:49

MaxpoweR ha scritto:Se per piacere puoi evitare di postare sempre le stesse, grazie.



I "Pan di Stelle" sono sempre gli stessi .. per cui ..
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