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sezione 9 ha scritto:
Personalmente, Bliss, penso che le condizioni sociali siano cambiate radicalmente solo in acluni aspetti. Prendere 3 euro l'ora in un call-center non è come lavorare 18 ore in miniera, ma sempre schiavismo è. Che le condizioni politiche siano totalmente diverse, sono d'accordo. Oltretutto, una delle lezioni del marxismo è proprio che la storia, a dirla semplice, è una lotta continua ma sempre diversa. Pensare di rispondere a pronlemi di oggi con teorie di 170 anni fa è semplicemente ridicolo.
Europa: nessuno mi ha ancora risposto su questo. I paesi in dubbio all'ingresso nell'Euro (perchè di questo si tratta, di ingresso nell'Euro, non in Europa) erano Grecia e Italia. L'Italia è entrata subito, la Grecia no. La Grecia è già fallita, l'Italia (ancora) no. Io penso che tra i due fatti ci sia una correlazione. Poi, ovviamente, considerazioni su come siamo entrati se ne possono fare molte, ma un dato è certo: il centrosinistra ha cercato di entrare nell'Euro ad ogni costo, e questo per me ci ha salvato dalla bancarotta, il centrodestra voleva restar fuori.
Entrare nell' Euro ci ha distrutto, sezione9. La perdita della sovranità monetaria per un paese è la svendita della propria forza lavoro e dell'autonomia economica. Finchè uno Stato può stampare moneta propria il debito pubblico è paragonabile al debito che un marito può contrarre con la moglie, è un debito fittizio, facilmente risanabile che non potrà mai condurre alla bancarotta, anzi per certi versi il debito pubblico in un paese con moneta sovrana è persino auspicabile in quanto diventa una risorsa in quanto la l'esigenza di risanalo garantisce una continua redistribuzione della ricchezza all'interno dello Stato. Con l'entrata dell'euro invece il debito lo accumuliamo nei confronti di terzi, perdiamo la possibilità di recuperare e siamo destinati ad indebitarci sempre di più senza alcuna possibilità di rientrare, i soldi spesi per risanare il debito prendono definitivamente il volo e la ricchezza si accumula nelle mani di pochi ignoti, mentre tutti gli altri si impoveriscono. Poi tu dici che l'Italia non è fallita...l'Italia è fallita, solo che non si dice perchè il debito accumulato è tale che questo fallimento se dichiarato ufficialmente porterebbe al crollo dell'intera struttura economica europea. Ma l'Italia è fallita e gli effetti di questo fallimento sono evidenti e lo saranno sempre di più.