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Wolframio ha scritto:
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=Me2vHh25Soo[/BBvideo]
Forum di Davos, chi ci va e perchéa cura di luigi grassia
Ieri è cominciato il Forum economico mondiale, più noto come Forum di Davos. Di che cosa si tratta?
È un evento ma anche un’istituzione. L’evento è l’incontro annuale tra potenti della Terra, grandi manager dell’industria e della finanza, intellettuali e studiosi che si tiene nella cittadina svizzera di Davos, una rinomata località turistica scelta in quanto luogo particolarmente adatto a ospitare i vip. Inteso invece come istituzione, il «Wef», ovvero il World Economic Forum, è una fondazione no-profit con sede a Ginevra che oltre al summit annuale promuove e realizza molti studi e ricerche, la più nota delle quali è sulla competitività e sul grado di efficienza dei vari sistemi-Paese. Anche quest’anno al Forum si parlerà soprattutto di crisi economica ma con un’accentuazione un po’ più positiva del recente passato, visto che il tema del 2013 sarà la ricerca della «resilienza dinamica», cioè di una resistenza con capacità di recupero che aiuti a rilanciare le economie occidentali.
Qual è l’origine del Forum?
Il World Economic Forum è nato nel 1971 su iniziativa dell’economista tedesco Klaus Schwab, docente di politica aziendale all’Università di Ginevra, che è tuttora presidente del Forum. All’inizio, con la denominazione «European Management Forum», il summit radunava i capi delle mille aziende leader del mondo. Nell’87 cambia denominazione in «World Economic Forum» e amplia il suo raggio d’azione ai conflitti e alle grandi questioni internazionali.
Chi partecipa al summit 2013?
In tutto sono 2500 i «world leader» dell’economia e della politica presenti alla quarantatreesima edizione del Forum in arrivo da più di 90 Paesi. Partecipano circa 40 capi di Stato e di governo (
da Mario Monti alla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal premier britannico David Cameron al pari grado russo Dmitri Medvedev), parecchie decine di ministri e responsabili di organizzazioni internazionali fra cui il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) Pascal Lamy e il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi e circa 1.500 amministratori delegati di banche e grandi aziende. Fra gli italiani il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente dell’Eni Giuseppe Recchi con l’amministratore delegato Paolo Scaroni, gli ad dell’Enel Fulvio Conti, delle Ferrovie Mario Moretti, delle Generali Mario Greco, di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani, e il presidente di Geox Mario Moretti Polegato.
Dove si svolge il vertice?
Il summit si tiene in uno dei più importanti comprensori sciistici della Svizzera e dell’Europa, Davos appunto. Si tratta di una cittadina del cantone dei Grigioni, che di suo ha una popolazione ridotta, pari a circa 10 mila abitanti. Davos conta, fra l’altro, 54 impianti di risalita, 320 chilometri di piste da sci alpino e 75 chilometri di piste di sci nordico.
Un simile parterre di vip non crea dei rischi per la sicurezza?
Ovviamente la tentazione di colpire può venire a tanti. Come misura di prevenzione il governo svizzero ha blindato la località e i suoi dintorni schierando 3.300 soldati che cumuleranno 51 mila giorni di servizio al costo di 28,5 milioni di franchi.
Ma perché tanti «big» si ritrovano a Davos?
La fortuna del Forum di Davos è di essere riuscito a fare «massa critica» fini a diventare un appuntamento quasi obbligato per i vip. Ci sono altre associazioni che organizzano riunioni importante a scadenza fissa (dall’Aspen alla Trilateral) ma solo a Davos si riunisce una platea qualificata così numerosa ad ascoltare gli interventi dei maggiori esperti. Ma grandi banchieri, big del petrolio e top manager dell’industria accorrono in tanti sulle Alpi svizzere anche perché, a margine del Forum, è facile incontrarsi in modo informale con i colleghi per discutere di affari e strategie. E forse per i vip questi colloqui vis-à-vis sono più importanti delle conclusioni del summit o delle eventuali passerelle mediatiche.
Che atmosfera generale si respira fra i vip quest’anno?
Il presidente del Forum Klaus Schwab ha spiegato il concetto di «Resilient Dynamism» che dà il titolo all’appuntamento dicendo che «dinamismo e resilienza devono andare di pari passo. Essere resilienti significa adattarsi ai contesti in fase di cambiamento, affrontare gli choc e saper ripartire. La leadership del 2013 avrà bisogno di entrambi gli aspetti». Schwab ha anche auspicato «un maggior ottimismo sul piano internazionale, che faccia da contrasto alla tendenza verso l’egoismo e il nazionalismo presente in molti Stati».
Si parlerà solo di economia?
Ci sarà spazio anche per molti altri temi, fra cui la più recente evoluzione della Primavera araba. L’importanza della questione è testimoniata dalla presenza dei primi ministri di Marocco, Tunisia, Libia e Egitto.
Fonte:http://www.lastampa.it/2013/01/24/cultura/domande-e-risposte/forum-di-davos-chi-ci-va-e-perche-b3TZdg2xe1pVN7gsotqooJ/pagina.html