Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2222 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 ... 149  Prossimo
Autore Messaggio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 23
Iscritto il: 07/04/2011, 10:27
Località: Livorno
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/04/2011, 12:50 
Il contesto degli impegni geopolitici ha qualche parallelismo con quanto accadde agli inizi del XX secolo. All'epoca, la Gran Bretagna cominciò, sulla spinta del motto di Gladstone "peace, retrenchment and reform", un progressivo disimpegno dal ruolo di "international policeman", lasciando, per esempio, i mari dell'Estremo Oriente a USA e Giappone.
Al giorno d'oggi, gli Stati Uniti hanno mutato il posto del Mediterraneo nella propria visione geopolitica, rendendolo un mare marginale, una piattaforma a latere rispetto agli scenari centro-asiatici e del Golfo Persico. A riprova di questo si vedano i provvedimenti in materia di riorganizzazione delle flotte tra il Mare Nostrum e l'Oceano Indiano. Di fronte a queste misure, e contando sul disimpegno globale della Gran Bretagna, impegnata in un serie di drastici tagli, la Francia ha colto l'opportunità di estendere la propria influenza sul Mediterraneo occidentale e, soprattutto, sui contratti di approvigionamento energico: unendo le prospettive future con il vantaggio in Marocco e Algeria, le imprese transalpine otterrebbero indiscussi benefici. Queste manovre di Parigi sarebbero supportate dagli accordi anglo-francesi di febbraio (che tra l'altro prevedono la presenza di aerei del Regno Unito sulle portaerei francesi) e da una sorta di entente cordiale con la Germania, fulcro dell'espansione dell'Unione Europea verso est, nonché dell'economia dei Paesi ex URSS della regione. Naturalmente l'Italia non ha voce in capitolo, né è considerata un eventuale terzo incomodo, stante il nostro peso internazionale, ormai inferiore alla Spagna.
I cinesi non stanno a guardare, ma anzi sono impegnati in una serie di accordi di penetrazione nei maggiori porti del Mediterraneo, votati a una politica commerciale nazionalista e invasiva. Il petrolio libico farebbe al caso loro non tanto per divenire un fornitore energetico, quanto per ottenere a buon prezzo approvigionamenti per l'interno e una buona moneta di scambio.
La Russia mi lascia un po' incerto, perché la disattenzione del mondo occidentale verso l'Asia centrale (Afghanistan e Pakistan esclusi) consente a Pechino e Mosca di scontrarsi per il controllo economico degli Stati CSI, laddove gli USA stanno dismettendo le grandi basi costruite nella prima metà degli anni '90. In questo contesto, il mordente costituito dal richiamo di Putin, nei toni, alla grande unione federale si fa sempre più forte.



_________________
Antisensazionalista propenso a credere alla Storia umana dell'Umanità nella strada tracciata da Erodoto e Tucidide.

Attenzione!!! Ho partecipato a due discussioni, e le due discussioni sono diventate flame con (quasi) insulti: sono un inquisitore piromane...
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/04/2011, 13:17 
[;)] Non c'è una grinza!



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/04/2011, 20:29 
SARKOSY ET LA FORCE DE FRAPPE....






i
Libia, Francia: "Raid finché Gheddafi non lascia"Tavolo 'Gruppo di controllo Libia' in Qatar: presto un fondo finanziario temporaneo. Frattini 'Usare beni congelati del raìs'

FINO alla resa del raìs, l'impegno dei volenterosi in Libia andrà avanti. L'aiuto al governo di Bengasi si traduce anche nell'istituzione di un "meccanismo di finanziamento temporaneo". E' quanto emerso dal tavolo del Gruppo di controllo sulla Libia, con l'incontro, in Qatar, della delegazione di Bengasi con le forze occidentali. I ribelli libici, infatti, hanno chiesto una più forte pressione internazionale sul regime di Gheddafi. Al tavolo, si sono seduti una ventina tra ministri degli Esteri dei Paesi della Nato - tra cui Franco Frattini, rappresentanti di Onu, Lega Araba, Unione Africana, Organizzazione per la Conferenza Islamica. Presenti anche emissari del Consiglio Nazionale Transitorio, il governo-ombra creato dai ribelli a Bengasi che hachiesto un miliardo e mezzo di dollari in aiuti umanitari, offrendo in cambio fornitture petrolifere. In agenda, il tema degli aiuti ai ribelli.

IN QATAR - L'incontro si è concluso con l'ennesima richiesta a Gheddafi di lasciare il potere che ha "perso ogni legittimità". Dal tavolo di Doha è inoltre emersa l’ipotesi di attivare un "meccanismo di finanziamento temporaneo" in grado di fornire al Cnt e alla comunità internazionale lo strumento idoneo a "gestire le risorse per le necessità immediate e i bisogni strutturali del paese". Il Gruppo ha anche sottolineato la necessità di "monitorare i movimenti dei gruppi estremisti in Libia". Il prossimo appuntamento del Gruppo si terrà in Italia, durante la prima settimana di maggio.

L'ITALIA - "Per accelerare la caduta del regime del colonnello Gheddafi è necessario incoraggiare ulteriori defezioni da parte dei membri della sua cerchia ristretta". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso della conferenza stampa in Qatar. Per Frattini, "le defezioni dell’ex ministro degli Esteri, Moussa Kussa e di altri membri del governo sono il risultato delle crescenti pressioni sul regime". In riferimento a quanti sono rimasti fedeli al colonnello, infine, il capo della Farnesina ritiene che "più si sentiranno isolati, più si sentiranno abbandonati, e più ci saranno ulteriori defezioni: è una cosa che dobbiamo incoraggiare con molta forza". Quanto agli aiuti finanziari, Frattini ritiene che "dovrebbe essere studiato" un meccanismo che consenta al Cnt libico di usare i "beni congelati" del regime e anche i "proventi del petrolio" per "ragioni umanitarie" e per le "necessità quotidiane", come il pagamento degli stipendi. I soldi, ha detto Frattini "non sono del colonnello Gheddafi, ma del popolo libico".

LA FRANCIA - Parigi sostiene una "soluzione politica" per la crisi libica, ma ritiene necessario insistere sui raid perchè Muammar Gheddafi si convinca a lasciare il potere. "L'obiettivo è chiaro - ha detto a Doha il ministro degli Esteri, Alain Juppe - Gheddafi deve andare via, dobbiamo mantenere una robusta pressione militare affinchè si renda conto che non v'è altra opzione". La riunione del Gruppo di contatto non ha ancora risolto il punto se l’addio al potere del Colonnello debba essere o meno una precondizione per il negoziato politico.

IL VERTICE IN FRANCIA- L'opera diplomatica prosegue anche su un altro fronte: il premier britannico David Cameron è volato a Parigi per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy. Sul tavolo, la gestione del conflitto libico, che vive una fase di stallo. L'obiettivo, per i volenterosi, è quello di intensificare il livello degli attacchi al raìs, che ancora resiste nel suo bunker di Tripoli. Martedì, il ministro della Difesa italiano, Ignazio La Russa, aveva riferito dell’insistenza degli alleati per "una maggiore partecipazione dell’Italia agli attacchi a terra". Oltre ai due leader, alla riunione all'Eliseo prendono parte anche i rispettivi ministri della Difesa, Liam Fox e Gerard Longuet.

http://www.libero-news.it/news/714332/L ... Raid_finché_Gheddafi_non_lascia_.html



LA MIA CONVINZIONE E' CHE LA COSA DURERA'ACORA A LUNGO A MENO CHE LA FRANCIA NON INTERVENGA VIA TERRA CON LA GB,ALTRIMENTI TUTTO CIO'VA ALLE CALENDE GRECHE


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/04/2011, 20:47 
Le "frappe" sono finite con il ... carnevale! [:246]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 23
Iscritto il: 07/04/2011, 10:27
Località: Livorno
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/04/2011, 22:00 
Eppure i francesi con la "force del frappe" hanno già avuto qualche delusione. A parer mio, e qui riporto un commento già presentato da Fouad Allam, il rischio di un intervento di terra in Libia è quello che si crei un Afghanistan mediterraneo, dato che i presupposti ci sono tutti.



_________________
Antisensazionalista propenso a credere alla Storia umana dell'Umanità nella strada tracciata da Erodoto e Tucidide.

Attenzione!!! Ho partecipato a due discussioni, e le due discussioni sono diventate flame con (quasi) insulti: sono un inquisitore piromane...
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13936
Iscritto il: 03/12/2008, 20:45
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/04/2011, 23:47 
Cita:
Basil7 ha scritto:

Eppure i francesi con la "force del frappe" hanno già avuto qualche delusione. A parer mio, e qui riporto un commento già presentato da Fouad Allam, il rischio di un intervento di terra in Libia è quello che si crei un Afghanistan mediterraneo, dato che i presupposti ci sono tutti.

I Francesi dopo che sono stati "suonati" in Algeria e in altri posti in Africa e nel mondo,si vogliono rifare con la Libia.
Mi sà che gli faranno ripetere la parola Cicero.[:246]


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/04/2011, 11:31 
Infatti sono intervenuti anche nella Costa D'Avorio ... (Là c'è il cacao! 35%; di produzione mondiale) [;)]
Insomma, come se intervenissero qua per dare una mano alla sinistra perché non gli piace la maggioranza ... COSI' HANNO FATTO.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/04/2011, 14:47 
AMMAZZA, CHE VELOCITÀ! I RIBELLI IN LIBIA
HANNO GIÀ FONDATO UNA NUOVA BANCA CENTRALE


Immagine

Fonte:
http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... -centrale/

I ribelli in Libia sono nel mezzo di sanguinosa guerra civile e Moammar Gheddafi è ancora al potere, ma in qualche modo i ribelli libici trovano il tempo per fondare una nuova Banca Centrale Libica e per costituire una nuova compagna nazionale petrolifera. Forse quando il conflitto sarà terminato, quei ribelli potranno diventare consulenti di ‘analisi di tempi e metodi’. Sicuramente hanno fatto davvero un sacco di cose. Ma che gruppo di ribelli talentuosi, riescono a combattere una guerra durante il giorno e tirare su di notte, dal nulla, una nuova banca centrale e una nuova compagnia petrolifera senza alcun aiuto esterno di un qualche genere. Se anche noialtri fossimo così versatili! Ma fondare una banca centrale non è qualcosa che possa essere fatto dopo che la guerra civile sarà finita?
Secondo quanto riferito da Bloomberg , il Consiglio Nazionale di Transizione ha "designato la Banca Centrale di Bengasi come autorità monetaria competente nelle politiche monetarie in Libia e ha nominato un gestore della Banca Centrale Libica, con temporaneo quartier generale sito a Bengasi." Apparentemente qualcuno ha pensato che era molto importante occuparsi di questioni spinose, quali il controllo delle banche e il controllo dell’emissione della moneta, anche prima che un qualsiasi governo si sia formato.
Intanto, è scontato che la nuova Banca Centrale Libica sarà al 100% posseduta e al 100% controllata dalla popolazione da poco liberata della Libia, giusto?
La maggior parte delle persone non comprende che la precedente B.C.L. era al 100% di proprietà dello stato. Ciò che segue è un estratto da un articolo di Wikipedia:
La Banca Centrale Libica è al 100% di proprietà statale, rappresenta l’autorità monetaria della Jamahiriya Araba del Gran Popolo Socialista Libico e gode dello status di ente autonomo. La legge stabilisce che la B.C.L. ha come obbiettivo quello di mantenere la stabilità monetaria in Libia, e di promuovere una crescita sostenibile dell’economia in accordo con le politiche economiche dello stato.
Quando la vecchia B.C.L. era di proprietà statale, era fondamentalmente sotto il controllo di Moammar Gheddafi; ma adesso che la Libia sarà ‘libera’, la nuova B.C.L. sarà gestita da libici e solamente per gli interessi dei libici, non è vero? Naturalmente, è scontato che sarà lo stesso con la nuova compagnia petrolifera nazionale, giusto?
Durante gli ultimi due anni, Moammar Gheddafi ha minacciato di nazionalizzare l’industria petrolifera in Libia e di buttar fuori dal paese le compagnie occidentali, ma ora che la Libia sarà ‘libera’ il popolo libico sarà capace di camminare mano nella mano con le grandi compagnie petrolifera e tutto ciò creerà una Libia migliore per tutti. Giusto?
Naturalmente, il petrolio non ha assolutamente niente a che fare con l’inv…, mi correggo, con l’iniziare un’azione umanitaria per la libertà in Libia.
Quando Barack Obama ha guardato fisso nella telecamera e ha detto al popolo americano che la guerra in Libia è negli "interessi strategici" degli Stati Uniti, sicuramente non si stava riferendo al petrolio. Dopo tutto, le guerre per il petrolio erano cose dei Bush, giusto? I Democratici hanno votato per Obama per iniziare una guerra con queste premesse, non è vero? Sicuramente nessun leader dei Democratici sosterrà pubblicamente questa guerra in Libia, giusto?
Sicuramente Barack Obama terminerà il bombardamento in Libia se la comunità internazionale comincerà a opporsi, vero?
Obama ha vinto il premio Nobel per la Pace; non è che farà impazzire le altre potenze mondiali e ci porterà vicino alla Terza Guerra Mondiale ?
Il ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov ha denunciato a piena voce "la coalizione bombarda le colonne delle forze di Gheddafi" e crede che gli Stati Uniti hanno brutalmente violato i termini della risoluzione delle Nazioni Unite:
"Consideriamo che quest’intervento da parte della coalizione in quello che è fondamentalmente una guerra civile non è stabilito dalla risoluzione dell’O.N.U."
Allora, per cercare di raffreddare le tensioni con il resto del mondo, Obama farà cessare i bombardamenti aerei, no?
Bene, considerando il fatto che Obama ha una così vasta esperienza di politica estera, dovremmo tutti essere fiduciosi che conosce a menadito il da farsi.
Nel frattempo, i ribelli sembrano essere sulla rotta dei commerci: hanno già firmato un accordo petrolifero col Qatar! Il ‘portavoce’ dei ribelli Ali Tarhouni ha annunciato che le esportazioni di petrolio al Qatar cominceranno in "meno di una settimana".
Chi è che sapeva che questi focosi ribelli libici erano anche padroni dei segreti della finanza e dei commerci internazionali? Di sicuro stiamo vivendo in un mondo parecchio strano.
Questa notte, Barack Obama ha riferito le seguenti frasi al popolo americano:
"Alcune nazioni sono capaci di chiudere gli occhi di fronte alle atrocità commesse in altre nazioni. Gli Stati Uniti d’America sono differenti."
Così dovremmo sanzionare tutte le atrocità commesse in tutti i paesi intorno alla Terra? L’ultima volta che ho letto qualcosa, c’era un governo stava sparando sui dimostranti in Siria. E’ giunta l’ora di riscaldare i Tomahawk?
Oppure riserviamo gli ‘interventi umanitari’ solo per quelle nazioni che hanno un sacco di petrolio? A dire il vero, le atrocità vengono quotidianamente commesse in tutta l’Africa e in circa una dozzina di differenti nazioni nel Medio Oriente.
Dovremmo istituire una leva per fare in modo da avere abbastanza ragazzi e ragazze per vigilare il mondo? Dovremmo essere tutti pronti per servire la patria?
Il mondo sta diventando un posto sempre più piccolo ogni giorno che passa e non si può sapere dove gli ‘interessi strategici’ degli Stati Uniti saranno minacciati la prossima volta. Il resto del mondo riesce a comprendere che sappiamo sempre tutto noi?
Naturalmente, il resto del mondo riesce sempre a scovare le nostre buone intenzioni, non è vero? Le tensioni con Russia, Cina e il resto del mondo arabo certamente scemeranno dopo che tutti potranno vedere quanto sono stati altruisti i nostri ‘interventi umanitari’, non è vero?
In tutta serietà, oggi viviamo in un mondo dove più niente è stabile. Guerre e rivoluzioni stanno divampando in tutto il globo, disastri naturali di eccezionale gravità stanno avvenendo con frequenza allarmate e l’economia globale è sull’orlo di un collasso totale.
Con la nostra interferenza in Libia, stiamo solo peggiorando le cose. Gheddafi è certamente un dittatore orribile, ma questa era una battaglia che il popolo libico doveva affrontare.
Abbiamo promesso al resto del mondo che avremmo solamente disegnato una ‘no fly zone’. Violando i termini della risoluzione del Consiglio delle Nazioni Unite, abbiamo fatto vedere alle altre nazioni che non non si possono fidare di noi e che la nostre azioni hanno aumentato le tensioni in tutto il mondo.
Quindi, cosa ne pensate di quello che sta avvenendo in Libia? Per favore, lasciate un commento qui sotto.

Fonte: http://theeconomiccollapseblog.com/
Link: http://theeconomiccollapseblog.com/arch ... k-of-libya
Scelto e tradotto per http://www.comedonchisciotte.org a cura di VALERIO FABBRONI



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/04/2011, 22:59 
Certo che Sarkozy c'ha la fissa delle no-fly zone eh...[:246]

http://www.corriere.it/esteri/11_aprile ... 7d7e.shtml



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 23
Iscritto il: 07/04/2011, 10:27
Località: Livorno
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/04/2011, 10:35 
Ahahahahah e io che ero andato a vedere tutto interessato sperando di trovare l'oggetto per nuovi strali geopolitici!!!



_________________
Antisensazionalista propenso a credere alla Storia umana dell'Umanità nella strada tracciata da Erodoto e Tucidide.

Attenzione!!! Ho partecipato a due discussioni, e le due discussioni sono diventate flame con (quasi) insulti: sono un inquisitore piromane...
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/04/2011, 11:45 
Dovè ... l'Europa? [:o)]



Anche il Belgio adesso fa muro.

Immigrati: "aumenteremo i controlli alle frontiere". Francia e Germania: "I profughi non possono circolare". L'Aia lancia l'allarme su un nuovo flusso di profuhi dalla Libia.


http://www.iltempo.it/politica/2011/04/ ... muro.shtml


Prima ce li siamo presi dall'Est, ora dal Sud
Ma l'Europa da che parte ... stà? [8)]

(Mi sa che l'Europa è solo ... la Svizzera!) [;)]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 15/04/2011, 12:46, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/04/2011, 12:49 
Cita:
Basil7 ha scritto:

Eppure i francesi con la "force del frappe" hanno già avuto qualche delusione. A parer mio, e qui riporto un commento già presentato da Fouad Allam, il rischio di un intervento di terra in Libia è quello che si crei un Afghanistan mediterraneo, dato che i presupposti ci sono tutti.

di tutto questo ciarpame derivante dalla questione libica,alla fine della storia le uniche che ne beneficeranno saranno russia et cina [:D]


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/04/2011, 12:56 
Perfino l'"Washington Post" critica Obama! (Quotidiano democratico) [;)]




LIBIA: WASHINGTON POST, OBAMA PASSIVO NELL'AFFRONTARE CRISI

27/02/2011 16:22

Washington, 26 feb. (Adnkronos) - «Un presidente passivo». È il titolo dell'editoriale con cui il Washington Post, ripercorrendo le principali tappe della drammatica crisi in Libia, critica l'atteggiamento fin qui tenuto dal presidente Barack Obama. Nel lodare la risolutezza con cui si è mosso il presidente francese Nicholas Sarkozy nel condannare le violenze perpetrate da Gheddafi, «il più determinato tra gli alleati Nato», il Washington Post si rammarica per la mancanza di iniziativa dell'Alleanza Atlantica nell'imporre una No-Fly Zone sopra la Libia. Inoltre scrive il Post, «il sostegno militare ai leader della rivolta, suggerito dai senatori John McCain e Joseph Lieberman è sembrato fuori discussione. Questo, principammente, perchè la nazione che ha sempre guidato questo tipo di iniziative, gli Stati Uniti, si è fatta indietro». «Il presidente Obama ha parlato solo una volta in pubblico della crisi libica -scrive il Washington Post- e ancora non ha condannato Gheddafi chiamandolo per nome, nè ha chiesto la fine del regime». Obama, prosegue il Post, «si è detto preoccupato del dover proteggere i cittadini americani, molti dei quali sono stati evacuati venerdì, ma non ha mostrato alcuna intenzione di voler proteggere i cittadini libici che vengono massacrati da Gheddafi». «La Casa Bianca -conclude l'editoriale- sembra contenta di lasciare che la Francia e altre nazioni prendano la guida delle iniziative. Ma la realtà è che finchè il presidente degli Stati Uniti rimane passivo, i libici non avranno l'aiuto che stanno supplicando».

http://www.controlacrisi.org/joomla/ind ... &Itemid=68



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/04/2011, 13:00 
...prime critiche ad obama, x l'operazione libia,il tutto derivante x non avere un piano chiaro x potere chiudere la partita.certo che la coerenza e' un optional,se vediamo le sue promesse(da marinaio) che lo hanno innalzato allo scranno presidenziale





I repubblicani attaccano Obama per le operazioni in Libia


WASHINGTON, STATI UNITI - Fino a quando si è trattato di condannare il colonnello libico Muammar Gheddafi a parole mentre trucidava il suo popolo, nello schieramento politico americano erano tutti d’accordo. Adesso che, seppur tardivamente, si è passati dalle parole ai fatti e gli Stati Uniti stanno impiegando la forza militare contro il rais, la concordia è finita.

Un crescente numero di repubblicani ha preso a criticare il presidente Barack Obama per non aver esposto in Congresso un piano chiaro sull’attacco alla Libia e per gli alti costi dell’operazione, in un momento in cui il deficitdi bilancio nazionale si sta allargando. Le critiche ad Obama sono originate dallo speaker della Camera John Boehner e poi, tra gli altri, dalla presidentessa della Commissione per gli Affari Esteri Ileana Ros-Lehtinen.

Quest’ultima ha accusato Obama di non aver ancora spiegato al popolo americano quali sono gli interessi vitali degli Stati Uniti che sono minacciati in Libia. Ed ha aggiunto: ”Rimettersi alla volontà delle Nazioni Unite ed impiegare il nostro personale militare per imporre ‘il mandato della comunità internazionale’ costituisce un pericoloso precedente”.

Va rilevato che le critiche più aspre ad Obama per l’intervento in Libia contro le forze di Gheddafi provengono da quei settori del partito repubblicano che sono più vicini al movimento conservatore Tea Party. ”Siamo attualmente impegnati in due guerre e non credo che abbiamo realmente bisogno di essere coinvolti in una terza”, ha dichiarato il senatore Rand Paul, fondatore del gruppo Tea Party al Senato. Per risanare il bilancio federale i repubblicani chiedono incisivi tagli della spesa pubblica, e le operazioni in Libia rendono il risanamento più difficile.

Finora i rapporti tra l’amministrazione Obama e i repubblicani su questioni militari, vedi l’Afghanistan, sono stati buoni, e i repubblicani hanno appoggiato il presidente quando ha inviato altri 30 mila soldati a combattere i talebani. Ma l’analista Danielle Pletka dell’American Enterprise Institute non vede contraddizione tra l’appoggio per la guerra in Afghanistan e i dubbi riguardanti la Libia.

”Gran parte dei repubblicani appoggiano Obama sull’Afghanistan perchè capiscono cos’è in gioco e sanno che dobbiamo vincere”, ha detto la Pletka. ”Ma il presidente non ha neanche tentato di spiegare il senso delle operazioni in Libia, mentre avrebbe dovuto farlo con un discorso alla nazione teletrasmesso dall’Ufficio Ovale”.

Obama ha spesso ribadito che ”Gheddafi se ne deve andare”. Ma, ha rilevato il senatore repubblicano Richard Lugar, ”è necessario un piano per affrontare il dopo-Gheddafi. L’amministrazione ci sta pensando? Chi salirà al potere? E chi pagherà per l’intera faccenda?” Secondo Lugar il presidente ”finora è stato molto vago”.


http://www.blitzquotidiano.it/politica- ... he-793436/


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/04/2011, 18:35 
La guerra in Libia costa circa 200 mln di euro
al giorno. Ma non eravamo in crisi economica?


By Edoardo Capuano - Posted on 14 aprile 2011

Immagine

http://www.ecplanet.com/node/2421

L'operazione in Libia coincide con una nuova corsa agli armamenti, un aumento della domanda nel mercato dei combattenti a livello mondiale, e con l'arrivo di una nuova generazione di apparecchiature in aria e in mare.

Le guerre costano caro, si sa. Una guerra super tecnologica come quella dei cieli di Libia costa carissima. Secondo le prime stime di fonte americana, in quattro giorni di campagna aerea sono stati spesi 800 milioni di euro. Senza parlare del sangue e del sudore, restando ai freddi conteggi economici, si calcola che la missione «Odissea all'alba» costerà un miliardo di dollari nel solo primo mese. Poi si vedrà.

Se le cose per il regime dovessero precipitare presto, come si augurano nelle cancellerie e negli stati maggiori, tutto dovrebbe andare in discesa. Anche l'impegno militare. E quindi anche le spese relative. Ma al momento nessuno sa come finirà.

Per arrivare a cifre tanto stratosferiche, si pensi che ogni missile Tomahawk costa almeno un milione di euro. È un concentrato di tecnologie e di esplosivi. E nella prima salva di missili, nella notte tra sabato e domenica, di Tomahawk inglesi e americani ne sono stati lanciati più di cento da navi e sottomarini contro una ventina di obiettivi della dif Dollar tank esa aerea libica.

Fino a due giorni fa, la Coalizione aveva impiegato almeno 162 Tomahawk. I bombardieri B-2 avevano totalizzato 25 ore di volo, a un costo di almeno 10 mila dollari l'ora. Analisti di fonte inglese confermano che le missioni aeree britanniche costano 300 mila euro a velivolo. Considerando i 10 caccia impiegati per pattugliare la no fly zone si può arrivare alla spesa di 3-4 milioni di euro al giorno.

L'Italia ha messo a disposizione della Coalizione otto aerei, quattro Tornado nell'assetto antiradar e quattro caccia intercettori Eurofighter. A parte il costo vivo del velivolo (30 milioni di euro per il Tornado e 100 milioni per l'Eurofighter) ogni ora di volo di questi bestioni dalle accelerazioni eccezionali costa almeno 32 mila euro.

E i conti sono presto fatti: dalla base di Trapani i Tornado da quattro giorni si alzano in volo a coppie, accompagnati da un terzo velivolo per il rifornimento in volo. Sono missioni che durano circa tre ore. Ogni missione di ricognizione su Cirenaica e Tripolitania significa quasi 300 mila euro. Finora gli italiani non hanno mai sparato. Non ce n'è stato bisogno. Se i piloti dei Tornado avessero però lanciato uno dei loro speciali missili Harm (Homing Anti-Radiation Missile) che sono in grado di riconoscere le emissioni elettromagnetiche di un radar e le inseguono finché non lo colpiscono, sarebbero stati altri 200 mila euro che se ne andavano in fumo.

Per mare, intanto, si va muovendo una piccola flotta. Nel canale di Sicilia incrociano già la portaerei «Garibaldi» e il cacciatorpediniere «Andrea Doria»: hanno a bordo un sofisticato sistema di missili antimissile, integrato con il sistema di sorveglianza satellitare e aerea, per fare da scudo nel caso malaugurato di una ritorsione del raiss. Nessuno dimentica gli Scud B lanciati nel 1986 contro Lampedusa.

Ebbene, la sola portaerei, che a bordo ha sette aerei Harrier a decollo verticale e un paio di elicotteri, costa circa centomila euro al giorno in termini di carburante. Una nave da guerra brucia infatti una quantità impressionante di gasolio. Tanto che la nave da battaglia ha bisogno di avere sempre nelle vicinanze una nave-rifornimento. In questo caso è la rifornitrice «Etna».

Davanti alla Libia, inoltre, messe a disposizione della flotta Nato che ha il compito di far rispettare l'embargo (ma senza alcun compito anti-immigrazione) ci sono la fregata «Euro» e il pattugliatore d'altura «Comandante Borsini». Presumibile che tutte assieme queste cinque navi brucino, è il caso di dirlo, almeno trecentomila euro al giorno.

In America è già polemica sui costi di questa guerra. Per tacitare sul nascere le discussioni, l'Amministrazione ha fatto sapere che l'operazione è pagata con somme regolarmente stanziate dal Congresso. «Non abbiamo in programma di fare richieste per ulteriori fondi», ha detto il portavoce dell'Ufficio Management and Budget della Casa Bianca.

È stato mandato avanti un militare tutto d'un pezzo come il capo di stato maggiore della Marina americana ammiraglio Gary Roughead: «Dato che le nostre forze si trovavano già sul posto - ha minimizzato - queste spese sono state integrate. Vi sono alcune ore di volo supplementari di cui tener conto, ma per esempio alcuni apparecchi per la guerra elettronica erano comunque impegnati sull'Iraq».

Fonti: La Stampa, disarmo.org, perlapace.it



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2222 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 ... 149  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 20/05/2025, 22:59
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org