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Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 18:03

[:D]

Guarda su youtube.com


Consolatevi .... [:306]

Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 18:07

Avrei proprio una gran voglia che vinceste! (Tanto poi peggio de così ...) [^]

Ma me ne farei de risate!!!! [:302]

Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 18:14

... intanto (mentre Raggi è a "prendere" il Sole in Messico.......) [:291]


Ecco tutti i flop del Comune: così la neve ha affondato Roma

Dalla mancata prevenzione al piano neve flop, dall'acquisto "last minute" degli spazzaneve da Cuneo ai problemi sul sale


È bastata una decina di centimetri di neve per mandare in tilt una città. Benvenuti a Roma. E non si dica che si è trattato di un evento eccezionale e imprevedibile.

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Perché c'è una serie di errori e di falle che hanno contribuito ad alimentare il caso della Capitale.

Innanzitutto il piano neve non ha funzionato e quello della protezione civile è fermo al 2008. Come ricostruisce il Messaggero, "Roma non ha un capo della Protezione civile comunale a tempo pieno, la responsabilità è affidata ad interim a Diego Porta, comandante della Polizia municipale di Roma che nella sua vita normale deve gestire 6.000 vigili urbani. Lui stesso con alcune lettere ha più volte segnalato di che non può anche occuparsi di protezione civile, che non rientra tra le sue competenze specifiche".

Anche per questo motivo il vicesindaco di Roma è stato obbligato a chiedere soccorso alla Protezione civile nazionale e all'esercito.

Come se non bastasse, a dimostrazione della mancata preparazione alla neve, soltanto venerdì sera a Roma si sono accorti che mancavano spazzaneve e spargisale. A quel punto, il Comune chiede ad Ama di trovare un'azienda last minute per il rifornimento. Risultato: 30 spazzaneve in provincia di Cuneo, costo 900 mila euro più Iva per cinque giorni. Peccato che i mezzi giunti da Cuneo fossero adatti per la neve ad alta quota ma inadeguati per i dieci centimetri romani. E dei 30 nella notte di domenica ne sono arrivati solo cinque. Altri 15 successivamente, quando ormai era tardi. Persino l'acquisto del sale si è rivelato un problema: le 2.000 tonnellate a disposizione non erano abbastanza.

E in tutto questo la Raggi era in Messico.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 99063.html


(Ne dissero tante ad Alemanno .....) [:246]


Consolatevi .... [:297]


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Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 19:42

si ok, Tutto quello che vuoi, basta che non posti sempre le stesse cose, non siamo rimbambiti eh

Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 19:44

Giusto (forse lo è barionu ...) [:246]

Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 22:59

Guarda su facebook.com


Dopo questo video, le possibilità di rimanere in questo paese si riducono praticamente a zero.

Sono indeciso tra Spagna e Portogallo....
Voi cosa mi consigliate?

Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 23:05

Io ti consiglio di comprarci una pistola ed andare in giro a sparare in testa a questi decerebrati. Lo dobbiamo al nostro paese :)

Re: ELEZIONI 2018

27/02/2018, 23:30

Quella tipa ha fatto commuovere pure me. [B)] [:o)]
Non c'è rimedio. [:302]

Re: ELEZIONI 2018

28/02/2018, 13:33

Ovunque, ma non in questo STRANO fottutissimo Paese! [^]

Re: ELEZIONI 2018

28/02/2018, 14:47

Ufologo 555 ha scritto:Giusto (forse lo è barionu ...) [:246]


leggi qui, papalino rintronato

http://www.ilblogdellestelle.it/2018/02 ... s_pushcrew


"Se a Venezia ci capita un Sindaco 5 Stelle non facciamo più niente.

Diventa un parco tecnologico con piantine e fiori".


Lo dice nel quarto video dell’inchiesta “Bloody Money” di Fanpage “la Dama di Mezzo”, Maria Grazia Canuto,

che fa da intermediaria per un progetto di stoccaggio di Gpl a Porto Marghera fra una cordata di imprenditori e un ex boss della Camorra che ha fatto sapere di essere tornato nel giro dello smaltimento illegale dei rifiuti. In ballo c’è un accordo illegale per 2,8 milioni di euro: soldi sporchi, provenienti dalla Camorra. Ma lei di questo non si preoccupa. “Che problema c’è?”, chiede.

E non ha problemi neanche ad avvicinare il Ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e i vertici locali di Confindustria.

Il loro problema è invece il MoVimento 5 Stelle.


Il motivo? Molto semplice: da anni teniamo gli occhi puntati su Porto Marghera, sulle discariche abusive in Veneto, gli incendi dolosi delle ecomafie e i disastri ambientali.

A gennaio abbiamo fatto approvare dal consiglio regionale veneto la nostra legge antimafia, che obbliga la Regione a costituirsi parte civile nei processi di mafia celebrati per reati avvenuti in Veneto. Il nostro Jacopo Berti ha scritto questa legge quando si è scoperto che alcuni lavori sul Passante di Mestre e proprio a Marghera erano stati eseguiti un’azienda il cui ex amministratore era finito agli arresti per un’indagine della Dda di Napoli sulle infiltrazioni camorristiche negli appalti.

Su Marghera e sul Veneto abbiamo lavorato tanto in questi anni. La nostra consigliera Erika Baldin ha più volte chiesto conto alla giunta veneta sugli episodi sospetti, sugli incendi, sugli sversamenti di materiali tossici e sui fumi che appestano quel lembo della bellissima laguna veneziana. Luigi Di Maio l’ha visitata un mese e mezzo fa, Marghera, e ha visto da vicino lo stato in cui versa l’immensa area inquinata di cui da anni chiediamo la bonifica. Ci hanno speso sopra un miliardo di euro, eppure con la bonifica si va avanti a ritmi lentissimi.

Vi hanno mai parlato di Fusina e del project financing basato sullo smaltimento dei fanghi di Marghera? Ovvio che no: la Regione, a causa di un contratto capestro, deve coprire le perdite della società Sifa per altri 17 anni e si rischia un buco di oltre 300 milioni. Noi abbiamo fatto un esposto alla Corte dei Conti e abbiamo chiesto alla Regione di far partire le bonifiche. I portavoce in Parlamento hanno formalizzato più di 10 interrogazioni solo su Marghera e le risposte da parte del Governo sono sempre state elusive ed incomplete.

Ma non c’è solo Porto Marghera, in Veneto.

C’è la Gomorra del Nord e c’è la mano della criminalità organizzata nello smaltimento illegale di rifiuti. Ci sono i Pfas, con la contaminazione dell’acqua potabile di 350 mila veneti: 5 esposti, 2 interrogazioni, 1 ricorso al Presidente della Repubblica, 1 ricorso al Tar veneto.

C’è la terra dei fuochi del Nord, in Veneto.

Gli incendi di impianti di smaltimenti di rifiuti sono quasi raddoppiati dal 2014 al 2017 e il Veneto è fra le aree più colpite da questa piaga. A dirlo è la relazione della commissione parlamentare sulle ecomafie, che dedica ben quattro pagine del documento agli incendi che si sono verificati nel triangolo formato da Treviso, Padova e Vicenza. Chi si muove nell’ambiente sa che il fuoco ha una caratteristica: cancella tutto, anche le prove. E quindi è facile eliminare con roghi notturni a siti di stoccaggio e incendi dolosi di camion pieni di rifiuti prove, tracce e qualsiasi tracciabilità.

Le discariche abusive sono un altro grave problema nella nostra regione. L’Arpav ha censito i siti contaminati in Veneto. Il dato è allarmante: 580 siti contaminati censiti dall’Arpav e comunicati al Ministero dell’Ambiente.

Seguiamo da anni il caso della discarica di Ca’ Filissine, a Pescantina (Verona). Con interrogazioni, accessi agli atti, manifestazioni e incontri che hanno visto i nostri portavoce locali e il nostro Manuel Brusco in prima linea. Ricordiamo di recente anche la scoperta di scarti industriali sotto la Valdastico Sud.

E c’è ancora chi nega che le ecomafie siano attive in Veneto.

Ma il MoVimento 5 Stelle è sempre stato sul pezzo. Dobbiamo ringraziare solamente le forze dell’ordine per il lavoro eccezionale che compiono. Al contrario, la politica, seppur abbondantemente incalzata da noi, non ha mai mosso un dito.

Oggi tutti sanno che con il M5S al Governo, la pacchia per i camorristi è finita.

La nostra visione di ambiente e legalità è opposta a quella dei politici che ci hanno governato fino ad oggi.


Domenica i veneti e tutti gli italiani hanno un motivo in più per votare M5S.

Un motivo che riguarda la nostra salute, il nostro ambiente,

la nostra sicurezza e la qualità delle nostre vite.




zio ot [:305]

Re: ELEZIONI 2018

28/02/2018, 16:36

Alla fine la flat tax aiuterebbe più i poveri o più i ricchi? Un fact checking

L'economista dem Nicola Rossi sostiene che la proposta fiscale avvantaggerebbe le classi più deboli. Abbiamo fatto una verifica

https://www.agi.it/fact-checking/flat_t ... 018-02-28/

Re: ELEZIONI 2018

28/02/2018, 19:32

[^] (WARNING: non è consigliato a barionu & company) ATTIVARE IL "PARENTAL CONTROL" [:305]



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Adinolfi replica: ecco come votare con il cervello



Abbiamo ricevuto diverse lettere di questo tenore. Ne pubblichiamo una per tutte, di una Lettrice, affezionata sostenitrice di ProVita fin dai primi tempi, indomita nonna e bisnonna che è sempre la prima a scendere in piazza quando c’è da difendere la vita e la famiglia, i principi non negoziabili, i valori immutabili su cui si poggia la civiltà.

Cari amici di ProVita,
come sapete vi sostengo da quando avete cominciato, nell’estate del 2012 e ho sempre apprezzato la vostra posizione super partes apartitica, solo concentrata sulla difesa dei principi non negoziabili. Tuttavia ho notato recentemente che date molto spazio al Popolo della Famiglia: vi prego di darne anche ai candidati del centro destra, e vi spiego perché.

Il PDF è certamente composto da una base onesta, sincera: persone stimabili, coraggiose, determinate, non inclini ai facili compromessi. Ricordo ancora quando Toni Brandi in persona mi parlò con grandi elogi delle donne e degli uomini del popolo della famiglia, dopo la sua partecipazione all’assemblea costituente del PDF

Tuttavia vorrei portare alla vostra attenzione e a quella dei vostri lettori e sostenitori alcune semplici osservazioni.

Viviamo un difficile e confuso momento storico che richiede la massima attenzione soprattutto a causa della legge elettorale con cui andremo a votare. Questa impone di fare una scelta, che può essere sofferta, che individui i partiti che hanno concreta possibilità di sedere in Parlamento e individui fra i candidati quelli che hanno dimostrato attenzione ai principi che tutti noi condividiamo. Non possiamo e non dobbiamo né votare male né disperdere voti: faremmo vincere chi ha sostenuto le politiche mortifere di questo e di recenti altri governi. Anche un solo voto farà la differenza.

E allora, meglio il centordestra o un radicale-piddino-5 stelle? Purtroppo NON c’è alternativa. Il Pdf non è un’alternativa.
1. Nè l’1, nè il 2 per cento conteranno nulla…

Il problema è tutto nel sistema elettorale: non si può fare il voto disgiunto: o si vota per un partito – e il voto al candidato dell’uninominale è automatico, o si vota per il candidato all’uninominale – e allora il voto alla coalizione (o al singolo partito che lo appoggia) è automatico .
Quelle vecchie volpi dei Radicali lo hanno capito benissimo. Loro il loro 1 per cento lo fanno pesare perché si sono alleati prima delle elezioni! La Bonino non ha disdegnato neanche l’alleanza con uno come Tabacci.
Votare un candidato del PDF all’uninominale, o votare il PDF come lista – che è la stessa cosa – vuol dire togliere il voto al candidato del centrodestra e lasciare il seggio (basta 1 voto in più) o al M5S o al PD.

Se – viceversa – tutti coloro che credono in certi valori fossero compatti nel votare i candidati del centrodestra, quelli di sinistra che sono abbastanza divisi anche loro, tra di loro, farebbero davvero fatica a raggiungere la maggioranza relativa (è quella che basta nell’uninominale!). Come è finita col sindaco di Roma? Le divisioni a destra hanno consegnato il Campidoglio alla Raggi.
2. Per quanto nel centrodestra ci siano tanti personaggi discutibili, in passato la presenza dei cattolici nel centro-destra è stata decisiva:

le leggi contro vita e famiglia sono state approvate infatti o ai tempi del partito cattolico, la Dc, o all’epoca della supremazia del Pd, non ai tempi del PDL (che al contrario ha vietato l’utero in affitto, l’eterologa ed era quasi riuscito a salvare Eluana – non fosse stato per Napolitano).
3. L’inciucio Renzi – Belusconi

L’idea poi che votare un partito piccolo come il PDF possa fermare l’eventuale inciucio tra Renzi e Berlusconi è sbagliata: come può un partito così piccolo evitare una alleanza tra due partiti grandi, qualora essi abbiano i numeri per farlo? L’unica cosa che può fermare l’inciucio è proprio non disperdere i voti, votando centro destra e permettendo così alla coalizione di vincere e di garantire la governabilità (se l’inciucio è il pericolo, occorre dare il voto a Lega e Fratelli d’Italia, rafforzando così le gambe non disponibili ad accordi con Renzi).
4. I candidati per vita e famiglia, nel centro destra,

sono molti di più che nella passata legislatura (ne cito solo alcuni, ma so che ce ne sono anche altri che spero non me ne vogliano) Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello, Matteo Forte, Luigi Amicone, nel quarto polo; Lorenzo Fontana, Simone Pillon, Vito Comencini, Giancarlo Cerrelli, Giancarlo Giorgietti, Lorenzo Gasperini, Alessandro Pagano, Massimiliano Fedriga nella Lega; Federico Iadicicco, Carlo Fidanza, Giovanni Donzelli, in Fratelli d’Italia; Olimpia Tarzia, Claudia Prochietto, Lucio Malan in Forza Italia.

Insomma anche se in assoluta sincera e buona fede, votando PDF si rischia di far vincere il PD o il M5S e quindi veder passare leggi come le adozioni gay, l’omofobia e l’educazione sessuale (gender) obbligatoria nelle scuole.

Chiedo col cuore a tutti di riflettere molto prima di votare. Anche un solo voto conta.

Andiamo a votare per la vita, ma col cervello.

Lucia D’Anna

Grazie, gentile signora. La nostra posizione l’abbiamo già scritta qui. E abbiamo dato anche spazio a candidati del centro destra: abbiamo recentemente intervistato Olimpia Tarzia (Forza Italia), Federico Iadicicco (Fratelli d’Italia), Gian Marco Centinaio, Lorenzo Fontana e Simone Pillon (Lega) .

Le interviste che ci hanno rilasciato vanno lette, a prescindere dalle elezioni, per avere un’idea dello spessore culturale e politico che hanno queste persone, amici cari, dai quali saremmo onorati di essere rappresentati in Parlamento, all’indomani delle prossime elezioni.

ProVita Onlus


In merito alle elezioni ormai prossime, questa Redazione ha dato ampio spazio a diversi candidati pro-life e pro-family, presenti in diversi partiti. Oltre a questo, si è ritenuto di pubblicare anche alcuni contributi inviatici dai nostri Lettori, come quello della signora Lucia D’Anna. Oggi Mario Adinolfi, a capo del Popolo della Famiglia, le risponde.
La risposta di Mario Adinolfi

Cara Lucia D’Anna,

lei afferma che votare Popolo della Famiglia non sarebbe un voto “dato con il cervello” domenica prossima. E lamenta anche che al PdF sia stato concesso “molto spazio” su Notizie ProVita. Il “molto spazio” sarebbe un’intervista a me, della quale ringrazio la redazione e la direzione. In effetti Notizie ProVita poteva silenziarci e far parlare solo i candidati del centrodestra, come è avvenuto peraltro su tutti i quotidiani e le tv nazionali. Ma ha ritenuto che potesse essere interessante far leggere anche a lei le nostre opinioni e in effetti non sbagliavano, perché quell’unico articolo dedicato al Popolo della Famiglia ha attirato la sua attenzione e la sua reazione.

Io credo che lei sbagli, signora Lucia. Credo che l’unico voto dato con il cervello domenica 4 marzo sia quello dato al Popolo della Famiglia. Suppongo che lei sia tra i sostenitori della piazza dei Family Day. Forse avrà addirittura partecipato. Per che cosa siamo scesi in piazza? Per fermare la legge Cirinnà. Quale forza politica, una sola, ha nel programma l’abrogazione della legge Cirinnà? Solo il Popolo della Famiglia. Altri singoli volenterosi candidati nelle altre forze politiche lo dichiarano, ma in un contesto (quello del centrodestra) le cui leadership hanno con chiarezza affermato che la legge Cirinnà non la toccheranno. Per forza, candidano nelle loro fila decine di parlamentari che hanno votato a favore di quella legge. Sa quanti sono stati i voti contrari alla Camera sul biotestamento? Trentasette. Su seicentotrenta aventi diritto al voto, quasi duecento dei quali di centrodestra. Esiste un partito di centrodestra che propone l’abolizione del biotestamento? No, nessuno. Candidano Giulia Bongiorno capolista in cinque circoscrizioni piuttosto o Maurizio Lupi o Enrico Zanetti o Fabio Tosi o l’ineffabile ministro Costa. Sa qual è l’unica forza politica che propone l’abolizione del biotestamento? Il Popolo della Famiglia.

Al Popolo della Famiglia servono ottocentomila voti per entrare in Parlamento (ipotesi affluenza del 70%, cifra necessaria per fare il 3% al Senato).
Se entriamo diventiamo decisivi per la formazione di una maggioranza di governo e, come dice il nostro segretario Gianfranco Amato, saremo “il chiodo conficcato nella coda del serpente” per dire al centrodestra di smettere con le sue ambiguità. Quanto al rischio di far perdere in alcuni collegi i candidati del centrodestra, questo è semplicemente inesistente. Prendo il caso del mio collegio, Senato Roma 1. Ci sono Emma Bonino, un professore pentastellato, Federico Iadicicco ed io come rappresentante Pdf. Chiunque conosca anche solo da lontano la politica romana sa che Emma Bonino ha zero possibilità di vincere quel collegio. Iadicicco deve guardarsi dal pentastellato e non polemizza mai con noi perché sa bene che il PdF attira (quando i sondaggi si potevano pubblicare era evidente) voto grillino-cattolico in uscita dal M5S. Quindi noi aumentiamo, non diminuiamo, le possibilità di affermazione dell’esponente di Fratelli d’Italia. Il Pd a Roma, dove si è votato tre mesi fa, è al 14%. La Bonino non verrà mai eletta nel collegio Roma 1, ma sul proporzionale se la sua lista farà il 3%.

Ogni voto per il Popolo della Famiglia, cara Lucia, è un voto dato con il cervello. E anche con il cuore e senza naso turato. Sarà un voto dato con gioia. Spero che, se dovessimo farcela in questa impresa contro il fuoco amico e nemico che sono scatenati all’unisono chissà perché, questa gioia sia anche la sua.

Mario Adinolfi


https://www.notizieprovita.it/filosofia ... -cervello/

Re: ELEZIONI 2018

28/02/2018, 20:19

Potevi scriverlo un pò più grande...

Re: ELEZIONI 2018

28/02/2018, 22:14

-3

Re: ELEZIONI 2018

01/03/2018, 03:23

Elezioni 2018, Grasso (LeU): “Disponibile a governo di scopo con Renzi e Berlusconi solo per fare una nuova legge elettorale”


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Il presidente uscente del Senato, ospite di Vespa a Porta a porta, ha aperto a un'alleanza con Pd e Forza Italia: "Noi siamo una forza di sinistra responsabile di governo, se ci dovesse essere questo scopo e il presidente Mattarella ce lo chiedesse noi saremmo disponibili". Critico Fratoianni: "E' materia di discussione parlamentare, non c'è bisogno di dare vita a esecutivi di larghe intese"
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Attacca gli avversari, che però potrebbero diventare alleati “di scopo” se Mattarella dovesse chiederlo. Ospite di Bruno Vespa a Porta a porta, il leader di LeU Piero Grasso lo ha detto chiaramente: “Noi siamo una forza di sinistra responsabile di governo, se ci dovesse essere questo scopo e il presidente Mattarella ce lo chiedesse noi saremmo disponibili”. Il presidente uscente del Senato ha risposto così alla domanda se Leu sia disponibile ad un governo di scopo con Renzi e Berlusconi. Stesso discorso anche per quanto riguarda un’esecutivo simile con il Movimento 5 Stelle. “Ma solo per cambiare la legge elettorale e tornare il più rapidamente possibile ad elezioni” ha precisato. Dal governo di scopo alle larghe intese, però, il discorso cambia.

“Il voto utile per Renzi sarà il voto utile per il governo con Berlusconi“, ha detto a tal proposito Grasso in un incontro nella redazione romana di Fanpage.it. Le accuse a Renzi, però, sono state ben più affilate: “Il Partito democratico ha tradito i valori della sinistra andando verso politiche che non sono più quelle che proteggono l’uguaglianza” ha detto, anticipando quali saranno le mosse di Liberi e Uguali all’indomani del voto di domenica prossima. “Se punto ai fuoriusciti del Pd dopo il 4 marzo? – ha spiegato Grasso – Ci punto già ora, tanta gente ci ringrazia perché ora sa chi votare, un partito di sinistra che li rappresenta”. Tradotto: “Dal 5 marzo faremo il nuovo partito della sinistra da rifondare per arrivare eventualmente ad un allargamento al centro. Leu – ha sottolineato – nasce dall’unione di Si, Mdp e Possibile ma abbiamo un progetto comune che non è finalizzato alle elezioni ma è molto più ambizioso”. Dei Cinque Stelle, invece, Grasso ha osservato la mancanza di coerenza: “Hanno una posizione cangiante, da ‘mai alleanze‘ a lanciare una sorta di Opa, un’offerta pubblica mettendo sul tappeto le loro posizioni. Vedremo quale sarà il loro atteggiamento e valuteremo come poter dialogare“.

All’interno di Liberi e Uguali, tuttavia, c’è già chi contesta l’idea di un governo di scopo con Pd e Forza Italia: “La legge elettorale è materia di discussione parlamentare – puntualizza su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, capolista di LeU – se dopo il voto ci sarà la necessità di formularne un’altra, saremo disponibili a discuterne, come è ovvio, in Parlamento con tutti. Senza alcun bisogno di partecipare a governi. Tantomeno di larghe intese”.
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