16/08/2012, 10:48
Angeldark ha scritto:
Israele, i piani segreti di guerra all'Iran
Un blogger svela e mette tutto online
Il blogger Richard Silverstein rivela un sofisticato piano di attacco al regime di Teheran
«Sarà un’aggressione coordinata» e con un attacco cibernetico «senza precedenti» che metterà ko in pochi minuti «Internet, i telefoni, la radio, la tv, le comunicazioni satellitari, le connessioni in fibra ottica degli edifici strategici del Paese». L’obiettivo? «Non far sapere al regime iraniano quello che sta succedendo entro i suoi confini». I piani di guerra d’Israele contro Teheran rivelati a Ferragosto da un blogger. Non uno qualsiasi, ma l’israelo-americano Richard Silverstein che viene da molti soprannominato il «WikiLeaks d’Israele». E quel che ne viene fuori, a dire il vero, somiglia più a un film hollywoodiano che alla realtà. Anche se, in Israele, i tamburi di guerra iniziano a sentirsi molto più prima. Silverstein ha pubblicato sul suo sito «Tikun Olam» (Riparare il mondo, in ebraico) un estratto del documento, ufficialmente riservato, da sottoporre al gabinetto di sicurezza dove si prendono le decisioni vitali per il Paese. Il dossier – racconta il blogger – gli è stato passato soprattutto perché, secondo la sua fonte, «Bibi (Netanyahu, premier d’Israele, ndr) e Barak (ministro della Difesa, ndr) fanno maledettamente sul serio».
MUNIZIONI IN FIBRA - Il piano, allora. Stando al documento ricorrerebbe, nella prima fase, alla tecnologia più sofisticata per mettere fuori uso l’infrastruttura dell’Iran e le basi missilistiche sotterranee di Khorramabad e Isfahan. Le centrali elettriche, poi – sempre secondo a quel che c’è scritto nel dossier –, «saranno paralizzate grazie a corto circuiti provocati da munizioni in fibra di carbonio più sottili di un capello che di fatto renderanno i trasformatori inutilizzabili». Quindi la seconda fase: «Decine di missili balistici, in grado di coprire una distanza di 300 chilometri, saranno lanciati contro la Repubblica islamica dai sottomarini israeliani posizionati vicino al Golfo Persico». Missili «non dotati di testate convenzionali», precisa il documento, «ma con punte rinforzate, progettate per penetrare in profondità».
CENTRALI SOTTERRANEE - Le informazioni in possesso degl’israeliani, infatti, parlano di centrali nucleari sotterranee, come quella di Fardu, nei pressi della città di Qom, molto difficili da raggiungere con un semplice bombardamento e ormai isolate dalla Rete usata dall’autorità centrale. Finita qui? Non ancora. Perché poi toccherebbe alla terza fase. Altri missili – questa volta da crociera – «saranno lanciati per mettere ko i sistemi di comando e controllo, di ricerca e sviluppo e le residenze del personale coinvolto nel piano di arricchimento» dell’uranio. «Subito dopo», scrive il dossier, «il nostro satellite di ricognizione TecSar passerà sopra l’Iran per valutare i danni agli obiettivi. Le informazioni saranno trasferite ai nostri aerei in volo» verso Teheran, «velivoli dotati di tecnologia sconosciuta al grande pubblico e anche al nostro alleato americano», «invisibili ai radar» e inviati in Iran per finire il lavoro, «colpendo un elenco ristretto di obiettivi» che hanno bisogno di ulteriori assalti per essere disinnescati definitivamente. L’obiettivo sembra chiaro: annientare da un lato le capacità di sviluppo nucleare del regime islamico. Dall’altro evitare una controffensiva iraniana in territorio israeliano distruggendo le installazioni missilistiche. In realtà, il documento è solo la fase più semplice dei piani di guerra di Gerusalemme. Il governo di Benjamin Netanyahu, per ora, è in minoranza dentro il gabinetto di sicurezza. E gli Usa, oltre a ribadire il loro no al conflitto, iniziano a sottolineare che lo Stato ebraico «può solo rallentare il programma nucleare iraniano, non eliminarlo».
Fonte:http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_15/israele-piano-segreto-guerra-iran_34d0a048-e6e3-11e1-aa6d-129c31caec0a.shtml
Non credo a una parola...tutta propaganda...
16/08/2012, 11:31
mik.300 ha scritto:
a me opare di vivere in un mondo
impazzito..
anzi in un mondo "immaginario"..
16/08/2012, 12:53
16/08/2012, 16:53
16/08/2012, 17:47
16/08/2012, 21:44
sezione 9 ha scritto:
Domanda: internet dipende da... Internet, quindi puoi zittirlo con un attacco informatico. Tv e telefoni puoi danneggiarli nei limiti delle strutture elettroniche che usano per gestire chiamate e trasmissioni, ma il mezzo in sè non viene danneggiato. Ma le radio?A meno che non voglia usare pure le armi nucleari, ma sinceramente, mi pare un poco sproporzionato...
17/08/2012, 02:59
17/08/2012, 11:42
17/08/2012, 11:45
17/08/2012, 17:14
17/08/2012, 17:37
sezione 9 ha scritto:
Gli israeliani dovrebbero ricordarsi delle persecuzioni indegne che hanno subito (grazie a noi umanissimi cristiani... "Noi"... VOI semmai) quando trattano in maniera indegna non solo i palestinesi "occupati" ma gli stessi arabi di cittadinanza israeliana. Ma non dimentichiamoci che l'Iran è il Paese che si augura la distruzione di Israele e che organizza in casa i convegni negazionisti.
Sull'insofferenza, io la vedo in maniera opposta. Assad è un fedele "alleato" di Israele tanto quanto lo era Mubarak. Quello che capita nel mondo arabo è una messa in discussione fortissima della posizione israeliana: chi perde, da queste "rivoluzioni", è Israele, e chi sta prendendo il suo posto come referente occidentale in Medio Oriente è la Turchia.
In questo senso Israele potrebbe innervosirsi, non perchè Assad è ancora al suo posto, ma perchè rischia di essere cacciato. E, più in generale, perchè gli americani hanno già detto più volte che sono stufi di finanziare un regime che serve solo ad alimentare le tensioni. Quando pareva che ripartissero i negoziati di pace, Obama ha proprio detto che non può sapere se sarà in grado di difendere Israele ancora per molto... E già hanno negato ad Israele l'attacco.
E in ogni caso, Israele non si muoverà mai da solo, ma solo previa autorizzazione (proprio perchè dipende in tutto dagli Usa, specialmente a livello militare). Per questo dico che, se Israele si muoverà, lo farà solo dopo le elezioni americane, se gli saranno favorevoli.
Ma guardate un po' cosa sta succedendo nel mondo arabo: rivoluzioni interne e non occupazioni dirette. Obama non è Bush, la sua strategia è di non impegnare direttamente l'esercito, quanto piuttosto di sostenere rivolte interne. Perchè mai dovrebbe, proprio col pezzo grosso, cambiare tattica? Oltretutto, l'Iran è l'unico Paese arabo in cui, per tradizione decennale, esiste una forte e organizzata (anche a livello ideologico) opposizione al regime. Se sarà, sarà per mano degli studenti, non per mano di Israele.
A meno che... A meno che non facciano partire Israele per "distruggerlo". I casi ci sono: la guerra di Suez in cui francesi e inglesi sono stati lasciati "morire" per metterli in riga, e se ricordo bene anche la Georgia, che si ritrovò a dichiarare guerra a Putin con l'assenso di Bush e finì col fare la guerra senza il minimo aiuto americano...
17/08/2012, 19:23
17/08/2012, 20:42
greenwarrior ha scritto:sezione 9 ha scritto:
Gli israeliani dovrebbero ricordarsi delle persecuzioni indegne che hanno subito (grazie a noi umanissimi cristiani... "Noi"... VOI semmai) quando trattano in maniera indegna non solo i palestinesi "occupati" ma gli stessi arabi di cittadinanza israeliana. Ma non dimentichiamoci che l'Iran è il Paese che si augura la distruzione di Israele e che organizza in casa i convegni negazionisti.
Sull'insofferenza, io la vedo in maniera opposta. Assad è un fedele "alleato" di Israele tanto quanto lo era Mubarak. Quello che capita nel mondo arabo è una messa in discussione fortissima della posizione israeliana: chi perde, da queste "rivoluzioni", è Israele, e chi sta prendendo il suo posto come referente occidentale in Medio Oriente è la Turchia.
In questo senso Israele potrebbe innervosirsi, non perchè Assad è ancora al suo posto, ma perchè rischia di essere cacciato. E, più in generale, perchè gli americani hanno già detto più volte che sono stufi di finanziare un regime che serve solo ad alimentare le tensioni. Quando pareva che ripartissero i negoziati di pace, Obama ha proprio detto che non può sapere se sarà in grado di difendere Israele ancora per molto... E già hanno negato ad Israele l'attacco.
E in ogni caso, Israele non si muoverà mai da solo, ma solo previa autorizzazione (proprio perchè dipende in tutto dagli Usa, specialmente a livello militare). Per questo dico che, se Israele si muoverà, lo farà solo dopo le elezioni americane, se gli saranno favorevoli.
Ma guardate un po' cosa sta succedendo nel mondo arabo: rivoluzioni interne e non occupazioni dirette. Obama non è Bush, la sua strategia è di non impegnare direttamente l'esercito, quanto piuttosto di sostenere rivolte interne. Perchè mai dovrebbe, proprio col pezzo grosso, cambiare tattica? Oltretutto, l'Iran è l'unico Paese arabo in cui, per tradizione decennale, esiste una forte e organizzata (anche a livello ideologico) opposizione al regime. Se sarà, sarà per mano degli studenti, non per mano di Israele.
A meno che... A meno che non facciano partire Israele per "distruggerlo". I casi ci sono: la guerra di Suez in cui francesi e inglesi sono stati lasciati "morire" per metterli in riga, e se ricordo bene anche la Georgia, che si ritrovò a dichiarare guerra a Putin con l'assenso di Bush e finì col fare la guerra senza il minimo aiuto americano...
Il paradosso è che Israele rimane un punto di equilibrio in medio oriente.
17/08/2012, 21:12
Ufologo 555 ha scritto:
Ecco, diglielo! E' una democrazia, e come tale è ... scomoda.
17/08/2012, 21:15
bleffort ha scritto:greenwarrior ha scritto:sezione 9 ha scritto:
Gli israeliani dovrebbero ricordarsi delle persecuzioni indegne che hanno subito (grazie a noi umanissimi cristiani... "Noi"... VOI semmai) quando trattano in maniera indegna non solo i palestinesi "occupati" ma gli stessi arabi di cittadinanza israeliana. Ma non dimentichiamoci che l'Iran è il Paese che si augura la distruzione di Israele e che organizza in casa i convegni negazionisti.
Sull'insofferenza, io la vedo in maniera opposta. Assad è un fedele "alleato" di Israele tanto quanto lo era Mubarak. Quello che capita nel mondo arabo è una messa in discussione fortissima della posizione israeliana: chi perde, da queste "rivoluzioni", è Israele, e chi sta prendendo il suo posto come referente occidentale in Medio Oriente è la Turchia.
In questo senso Israele potrebbe innervosirsi, non perchè Assad è ancora al suo posto, ma perchè rischia di essere cacciato. E, più in generale, perchè gli americani hanno già detto più volte che sono stufi di finanziare un regime che serve solo ad alimentare le tensioni. Quando pareva che ripartissero i negoziati di pace, Obama ha proprio detto che non può sapere se sarà in grado di difendere Israele ancora per molto... E già hanno negato ad Israele l'attacco.
E in ogni caso, Israele non si muoverà mai da solo, ma solo previa autorizzazione (proprio perchè dipende in tutto dagli Usa, specialmente a livello militare). Per questo dico che, se Israele si muoverà, lo farà solo dopo le elezioni americane, se gli saranno favorevoli.
Ma guardate un po' cosa sta succedendo nel mondo arabo: rivoluzioni interne e non occupazioni dirette. Obama non è Bush, la sua strategia è di non impegnare direttamente l'esercito, quanto piuttosto di sostenere rivolte interne. Perchè mai dovrebbe, proprio col pezzo grosso, cambiare tattica? Oltretutto, l'Iran è l'unico Paese arabo in cui, per tradizione decennale, esiste una forte e organizzata (anche a livello ideologico) opposizione al regime. Se sarà, sarà per mano degli studenti, non per mano di Israele.
A meno che... A meno che non facciano partire Israele per "distruggerlo". I casi ci sono: la guerra di Suez in cui francesi e inglesi sono stati lasciati "morire" per metterli in riga, e se ricordo bene anche la Georgia, che si ritrovò a dichiarare guerra a Putin con l'assenso di Bush e finì col fare la guerra senza il minimo aiuto americano...
Il paradosso è che Israele rimane un punto di equilibrio in medio oriente.
Si ...!!!,dopo aver squilibrato tutta la regione ora è diventata un punto di equilibrio!!.