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Re: CORONAVIRUS

27/01/2021, 11:32

Wolframio ha scritto:
barionou ha scritto:LA NOTIZIA BUONA, COME DICE IL PIU' IN GAMBA DI TUTTI :

https://it.wikipedia.org/wiki/Rino_Rappuoli

è che dopo aver fatto i suoi danni il virus si ammoscia naturalmente ;

il vaccino , se arriverà , arriverà a virus estinto o quasi .


Ed il merito se lo aggiudicherà sicuramente chi ha promosso la campagna di vaccinazione, le mascherine, scemenze colorate ed i vari dcpm


Speriamo che si ammosci che ne ho davvero pieni i @@ .....

Re: CORONAVIRUS

27/01/2021, 12:07

Robiwankenobi ha scritto:Speriamo che si ammosci che ne ho davvero pieni i @@ .....


A chi lo dici………
Purtroppo l'intervista del dott.Rappuoli è dello scorso Aprile. Ora si è alle prese con le varianti, che in UK stano facendo 1500 morti al giorno. Altro che rammollimento. Nemmeno Zangrillo dice più 'ste cose.

Re: CORONAVIRUS

27/01/2021, 12:18

Adenosina: efficace ed economica, ma l’Aifa ha detto no

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di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org

Già dalla scorsa primavera, quando ancora i medici brancolavano nel buio, prima ancora dell’eparina e del desametasone (un tipo particolare di cortisonico utile e di basso costo, ma all’epoca incomprensibilmente ignorato dal Ministero della Salute), proprio nel periodo in cui la stampa continuava ad annunciare alti numeri di morti e intubati (ma la plasmaterapia sperimentata con successo agli ospedali Carlo Poma di Mantova e S. Matteo di Pavia, rimaneva misteriosamente trascurata dalle istituzioni), dall’altra parte dell’Italia, al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, si verificavano sorprendenti guarigioni: pazienti entrati gravi in ospedale, uscivano poi guariti completamente nel giro di pochi giorni.

Questo accadeva grazie all’adenosina, una molecola capace di spengere l’infiammazione e indurre i processi di riparazione. Dunque una ulteriore, importante, opzione terapeutica per le polmoniti da Sars-Cov2.

Eppure anche questa importante intuizione non ha ricevuto la meritevole considerazione.

Almeno qui in Italia. Invece dall’estero, qualcuno fin da subito ha manifestato interesse.

Ma andiamo per gradi e proviamo a raccontare questa storia attraverso le parole di uno dei protagonisti principali, il Prof. Pierpaolo Correale, Immunologo, Oncologo e Direttore del Reparto di Oncologia del GOM (Grande Ospedale Metropolitano) di Reggio Calabria.

Professore, avete ottenuto risultati eccezionali con l’adenosina, ci vuol spiegare cos’è questa sostanza, come lavora all’interno dell’organismo e perché siete arrivati a utilizzarla sui malati di covid?

“La nostra tecnica prevede l’uso di adenosina per somministrazione aereosol per il trattamento di quella che noi chiamiamo impropriamente polmonite COVID-19 che altro non è che un danno polmonare acuto infiammatorio, anche definito come ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome).

L’adenosina è un nucleoside che esercita numerose funzioni nel nostro organismo ed è una componente essenziale degli acidi nucleici, è la base dell’ATP (Adenosin trifosfato) che è la nostra principale fonte di energia chimica. La nostra osservazione clinica si basa sui risultati di numerosi studi che dimostrano che la sua presenza in ambiente extracellulare svolge una naturale funzione antinfiammatoria, pro riparatoria e immunomodulante agendo su recettori noti come A2A e A2B presenti in maniera ubiquitaria in quasi tutti i tessuti.

L’adenosina in ambiente extracellulare aumenta significativamente in tutte le condizioni infiammatorie dove esercita la sua attività protettiva. Purtroppo la sua produzione e la sua attività sono inibite in presenza di ossigeno. La nostra intuizione si basava proprio su questo punto e pertanto avevamo ipotizzato che la somministrazione di adenosina nel tessuto polmonare infiammato potesse agire come farmaco protettivo. Il suo utilizzo clinico era anche facilitato dal fatto che l’adenosina è presente in commercio con altre indicazioni e che esiste una ampia letteratura sul suo utilizzo in individui sani, cardiopatici e anche bambini in test di stimolazione per sindrome asmatica allergica”.

Che tecnica avete messo a punto?

“Il nostro gruppo di rianimatori capitanato dal primario Dott. Macheda ha utilizzato l’intuizione e ha messo a punto una metodica di somministrazione in aereosol per il trattamento di pazienti con polmonite Covid-19 per i quali ad aprile non esisteva alcuna alternativa terapeutica come farmaco salvavita in attesa di condurre una sperimentazione clinica controllata, secondo tutti i crismi della Evidence Based Medicine.

I risultati nei primi 14 casi sono stati sorprendenti; non abbiamo riscontrato eventi avversi di rilievo e abbiamo osservato la risoluzione del quadro polmonare e la guarigione di tredici su quattordici pazienti gravi nell’arco di sette giorni”.

Immagino la vostra reazione di medici. Vedere pazienti in fin di vita nel giro di pochi giorni estubati e in grado di ritornare, guariti, a casa, deve essere stato emozionante. Cosa avete provato?

“C’è stata da parte nostra una grande sorpresa, ma anche molta prudenza per cui abbiamo contattato i nostri collaboratori negli Stati Uniti tra cui il Dott. Michail Sitkovsky della Redox University a Boston e Bruce Spiess dell’Università di Miami e insieme abbiamo lavorato alla stesura di un protocollo clinico di studio dopo verifica e conferma dei nostri risultati clinici.

Esistono due studi paralleli quindi, uno in Italia e uno negli USA sottoposti all’approvazione dei corrispettivi enti regolatori del farmaco (AIFA e FDA)”.

E che sviluppi ci sono?

“All’AIFA, l’Agenzia italiana del Farmaco abbiamo chiesto l’autorizzazione per estendere il nostro studio, ma ha dato parere sfavorevole. Ha risposto che esistono molecole più promettenti rispetto all’adenosina e che il rapporto rischio/beneficio del trattamento non è definibile”.

Ma i vostri risultati clinici sono stati molto incoraggianti e l’adenosina è in realtà studiata da molti anni e conosciuta ben da prima della Covid-19. Quali sarebbero queste molecole più promettenti?

“Questo lo dovrebbe chiedere a loro”

Come sta procedendo invece lo studio negli USA? L’FDA si è pronunciata?

“In America hanno altre modalità e altre richieste. Anche loro hanno riprodotto la nostra tecnica off label ottenendo gli stessi risultati. Siamo in contatto con gli Stati Uniti e ci comunichiamo i dati, si è instaurato un rapporto di stima reciproca per cui sicuramente anche su altri aspetti collaboreremo in futuro. Solo che in questo momento io, essendo oncologo, ho altre responsabilità mediche, mentre loro si stanno occupando in maniera stretta dei pazienti covid”.

Ma l’adenosina già la utilizzano come cura in USA o sono in attesa anche loro di un’autorizzazione?

“Anche loro al momento devono farlo off label come noi, chiedendo cioè autorizzazione paziente per paziente. La sperimentazione clinica non è ancora partita neanche lì, è depositata sul sito governativo della FDA, ma finché non arriva il via libera non possono cominciare la sperimentazione. La sperimentazione serve proprio a verificare se ciò che noi abbiamo osservato in clinica è un dato riproducibile nelle mani di tutti. Ovviamente con un ente regolatore che ancora non dà fiducia diventa tutto più difficile quindi e, a un certo punto, anche i ricercatori si demoralizzano. Non è una questione di notorietà. Io sono un medico ricercatore, il dottor Macheda è un validissimo medico: abbiamo proposto una terapia. Se può essere sperimentata, possiamo averne dei benefici. Se non può essere sperimentata, pazienza, ce ne faremo una ragione”.

Attualmente quali sono i trattamenti riconosciuti negli ospedali italiani secondo le linee guida per la polmonite COVID? Che tempistiche di guarigione richiedono in media?

“Al momento gli unici trattamenti riconosciuti da AIFA per la polmonite COVID sono ossigenoterapia ed eventualmente ventilazione attiva, Desametasone 6mg die x 10 gg e eparina a basso peso molecolare. Le tempistiche di guarigione variano da paziente a paziente, ma i tempi in media sono in genere molto lunghi, si va dalle 2 alle 4 settimane”.

L’adenosina utilizzata secondo il metodo che avete sperimentato con successo a Reggio Calabria ha dimostrato di ridurre i tempi di ricovero?

“Nella nostra esperienza il quadro si è risolto con la sparizione delle lesioni e la dimissione entro 7 giorni e, dei quattro pazienti che erano rianimazione, tre sono usciti nell’arco di 10 giorni in discrete condizioni generali”.

Oltre a essere usata come unica opzione terapeutica l’adenosina potrebbe, eventualmente, integrare i trattamenti che già esistono?

“E’ una terapia che potrebbe essere tranquillamente anche complementare, con l’eparina sicuramente non dovrebbero esserci interazioni. Ovviamente per poterlo dire con certezza, anche in riferimento anche a tutti gli altri trattamenti al momento riconosciuti, bisognerebbe fare uno studio e senza autorizzazione non si può procedere”.

La cura con l’adenosina si può seguire anche in caso di cure domiciliari o è adatta solo ai pazienti ospedalizzati? Che costi ha? Eventuali effetti collaterali?

“A casa non è praticabile perché necessita di uno strumento nebulizzatore ad alti flussi inoltre al momento rimane, come già detto, una terapia off label che richiede autorizzazioni sanitarie e comitato etico. Il costo medio per la somministrazione di adenosina è di 80 euro a paziente, molto più basso rispetto a tutti i farmaci che finora sono stati sperimentati per questa patologia passando dal tocilinzumab al remdesivir. Attraverso la nebulizzazione, ossia la via inalatoria innovativa che abbiamo utilizzato al GOM, non abbiamo riscontrato alcun effetto collaterale, è controindicata solo in pazienti con asma allergico nei quali provoca una bronco costrizione di pochi secondi, ma assolutamente senza conseguenze e ovviamente i pazienti asmatici verrebbero esclusi dalla sperimentazione. Per via aereosol, inoltre, non ha effetti sul ritmo cardiaco, né sulla pressione arteriosa”.

Cosa pensa delle linee guida date ai medici di famiglia per curare a domicilio? Sono uniformi ed efficaci per evitare ricoveri ospedalieri? Ricevendo cure appropriate in tempi rapidi nelle proprie abitazioni si può evitare l’ospedalizzazione?

“Bisogna vedere cosa vuol dire cure appropriate. A casa l’unica indicazione ministeriale che è stata data è la tachipirina perché l’idrossiclorochina, benché alcuni medici sostengono che funzioni, non è stata mai approvata da AIFA, tanto che ha portato alla sentenza del Consiglio di Stato. Personalmente credo che il paziente vada trattato caso per caso e che il ruolo del medico di famiglia vada sempre rispettato, chiaramente deve trattarsi di un medico aggiornato e preparato, ma penso che il suo giudizio debba essere insindacabile perché conosce il paziente e la sua storia. Questo deve essere ben chiaro: il paziente non si cura con il protocollo, i protocolli vanno bene per le sperimentazioni, ma le persone si curano attraverso strategie mediche che possono includere farmaci, supporti, aspetti genetici o altro. Sicuramente non si possono curare attraverso una telefonata, a meno che il paziente non si conosca benissimo”.

La maggior parte della gente oggi vive nell’ansia e, in effetti, le malattie fanno paura se non si riescono a curare bene. Possiamo affermare che la situazione è cambiata rispetto alla scorsa primavera e che l’adenosina e le altre opzioni terapeutiche permettono di affrontarla con più competenze e migliori risultati?

“All’inizio siamo stati assaliti da una malattia che non conoscevamo e c’era molta paura sia da parte della gente che dei sanitari. Ora invece i medici e la popolazione sono stanchi. La medicina va avanti su basi scientifiche, i dati devono essere discussi in sedi specifiche tra pari e abbiamo sbagliato spesso anche noi a fare polemiche sui social o in televisione. Le polemiche, seppur giuste e corrette, vanno fatte nelle sedi opportune, ad esempio nelle pubblicazioni dei lavori o nei congressi scientifici. Ma è chiaro che in questa storia si sono intrecciati tanti problemi: sanitari, politici, culturali, scientifici, lobbistici, quindi c’è stato di tutto e di più ed è venuto fuori a galla tutto.

Mi chiede, poi, se rispetto alla scorsa primavera abbiamo opzioni terapeutiche che permettono di affrontare la malattia da Covid con più competenze e migliori risultati. Rispondo che la situazione al momento richiede la vaccinazione di massa poi, se occorre, si utilizzeranno tutti i vari presìdi sanitari. Il virus va fermato, e anche se dobbiamo sottoporci alla vaccinazione con tecnologie nuove che possono darci dubbi, è sicuramente mille volte meglio farsi il vaccino che rischiare di prendere il covid”.

Quindi ritiene che la situazione sia pericolosa adesso come lo era in primavera?

“Forse anche di più perché in primavera la malattia era limitata in varie aree geografiche, adesso c’è una falsa sicurezza nella popolazione, come se il virus non esistesse come se ‘non dovesse mai capitare a me’, ma purtroppo poi capita. Il messaggio di speranza, e la diversità rispetto alla primavera, è che adesso abbiamo i vaccini e questa è un’opportunità che non dobbiamo perdere. Poi possiamo ragionare su quali vaccini, quali fare a chi, perché non siamo tutti uguali e non vanno bene tutti per tutti, capire a chi dare la precedenza, sono tante le considerazioni che noi, come ricercatori, dobbiamo fare, però la soluzione di questo problema parte dal vaccino. Poi l’adenosina e tutti gli altri farmaci possono essere utili e andranno valutati con rapidità e competenza, ma la strada passa dal vaccino”.

Mi scusi Professore ma, in un’ottica di non ragionare con i protocolli per curare le persone, come appunto sosteneva prima Lei parlando dell’importanza di rispettare il ruolo del medico di famiglia, non è una contraddizione parlare di vaccinazione di massa?

“Confermo che indubbiamente vanno vaccinati tutti, poi semmai si potrà ragionare in merito a chi dare la precedenza. Ma se vogliamo riaprire le scuole, è impensabile non vaccinare gli insegnanti; se vogliamo far sì che i tribunali tornino a funzionare, è necessario che si vaccinino avvocati e giudici; se vogliamo che gli ospedali che finora sono stati il fulcro centrale dell’epidemia continuino a lavorare efficacemente, è necessario che i sanitari si vaccinino. Questa è la realtà”.

Intanto però ci sono varie segnalazioni di reazioni avverse e di persone decedute, in Italia e all’estero. Ad esempio in Norvegia ci sono stati 23 decessi dopo i vaccini e si indaga; a Mantova un medico cardiopatico è morto il giorno dopo il vaccino e ne è stata disposta l’autopsia; anche a Frosinone un’infermiera è deceduta nel sonno il giorno dopo aver fatto il vaccino, non soffriva di alcuna patologia; in Sicilia un’ausiliaria del reparto pediatria ha avuto uno schock anafilattico. Ho citato alcuni esempi, ma ve ne sono svariati ad appena un mese dall’inizio delle vaccinazioni.

“Queste casistiche vanno viste e analizzate. Se ci riferiamo all’accadimento di Mantova, ad esempio, si trattava di una persona già cardiopatica e magari tutto lo stress di questo periodo ha influito perché c’è qualcosa di molto più pericoloso del Covid stesso ed è la pressione a cui noi sanitari siamo stati sottoposti in questi mesi. C’è gente che ha lavorato anche 24 ore di seguito, sotto la pressione psicologica anche delle famiglie che non potevano vedere più i parenti, con rischio di denunce e, a volte, anche abbandonati dalle direzioni sanitarie, cosa questa che non è successa a Reggio Calabria. E poi si scrive che uno è morto per il vaccino? Forse più per lo stress eccessivo. Tutti i farmaci, anche l’aspirina, hanno effetti collaterali e possono avere in qualche caso reazioni anche gravi.

Ad ogni modo non sappiamo ancora molte cose del Covid. Cosa fa questo virus una volta che siamo guariti? Rimane con noi come, ad esempio, il virus dell’Herpes? Quali sono le conseguenze a lungo termine per l’organismo?”

In molti, invece, si chiedono quali possano essere le conseguenze a lungo termine del vaccino perché nel Modulo di Consenso, a pagina 11, è scritto che “non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza”. Inoltre nel Foglio Illustrativo, a pagina 4, si legge che “non sono stati effettuati studi d’interazione con altri medicinali”, per cui non si conoscono gli effetti che il vaccino potrà avere sui soggetti fragili come gli anziani con comorbilità. I decessi recentemente registrati in Norvegia non potrebbero essere un segnale estremamente preoccupante in tal senso?

“Ripeto i dati vanno analizzati al termine del processo di vaccinazione in sinergia con la farmacovigilanza. Stiamo somministrando un vaccino contro una malattia potenzialmente mortale in condizioni epidemiche. In questo ha ragione Galli nel dire che non abbiamo informazioni cliniche sugli effetti del vaccino su chi è guarito dalla malattia di recente o che è in corso di infezione. Inoltre, come succede per tutte le sperimentazioni, è necessaria una osservazione in Real World Evidence per studiarne gli effetti su popolazioni a rischio escluse dagli studi di fase III registrativi come i pazienti oncologici, cardiopatici, con malattie autoimmuni severe, ecc”.

Valentina Bennati

FONTE: https://valentinabennati.it/adenosina-efficace-ed-economica-ma-laifa-ha-detto-no/

Fonte: https://comedonchisciotte.org/adenosina-efficace-ed-economica-ma-laifa-ha-detto-no/


Basterebbe sostituire nel titolo dell'articolo il "MA" con un "QUINDI" per rendere perfettamente inutile leggere l'articolo e capire ciò che è abbastanza evidente ormai visto che è stato fatto con tutte le cure FUNZIONANTI che potessero mettere a rischio la distribuzione dei vaccini occidentali.

Re: CORONAVIRUS

27/01/2021, 12:24

Tempus1891 ha scritto:
Robiwankenobi ha scritto:Speriamo che si ammosci che ne ho davvero pieni i @@ .....


A chi lo dici………
Purtroppo l'intervista del dott.Rappuoli è dello scorso Aprile. Ora si è alle prese con le varianti, che in UK stano facendo 1500 morti al giorno. Altro che rammollimento. Nemmeno Zangrillo dice più 'ste cose.



infatti , le varianti ( che sono circa 4000 ) sono un problema, ma quella del prof. Rappuoli era solo una blanda osservazione,

lui rimarcava l' attenzione sugli adiuvanti e gli anticorpi monoclonali ,

l' intervista era a RADIO 3 SCIENZA .



zio ot [:305]

Re: CORONAVIRUS

27/01/2021, 12:28

Come si fa ad ignorare queste cose....
Con la scusa che il 99% ti dice che a leggerlo è troppo lungo poi crepano.
https://www.francescocappello.com/2021/01/26/moltissimo-di-cio-che-ci-dicono-su-virus-e-vaccini-e-sbagliato-il-resto-e-nascosto/

A questo punto si potrebbe anche dire: "Selezione naturale, caro mio, vuoi rimanere ignorante? ...zi tuoi!" il problema però che mi fa incazzare di questa gente è che poi obbligano me a farmi il vaccino [:(!] e se qualcuno non ne fosse convinto, come al solito bisogna guardare dove vanno i soldi...
https://www.youtube.com/watch?v=qRZXRfUCxEE

Re: CORONAVIRUS

27/01/2021, 14:00

Dedalo ha scritto:Come si fa ad ignorare queste cose....
Con la scusa che il 99% ti dice che a leggerlo è troppo lungo poi crepano.
https://www.francescocappello.com/2021/01/26/moltissimo-di-cio-che-ci-dicono-su-virus-e-vaccini-e-sbagliato-il-resto-e-nascosto/

A questo punto si potrebbe anche dire: "Selezione naturale, caro mio, vuoi rimanere ignorante? ...zi tuoi!" il problema però che mi fa incazzare di questa gente è che poi obbligano me a farmi il vaccino [:(!] e se qualcuno non ne fosse convinto, come al solito bisogna guardare dove vanno i soldi...
https://www.youtube.com/watch?v=qRZXRfUCxEE

Ma forse è meglio vivere da ignoranti come il 70/80% degli italiani....... [:291] [:291] [:291]

Re: CORONAVIRUS

27/01/2021, 22:21

E i test sono farlocchi, ammesso anche dall' OMS, quindi... cosa vogliamo di più per svegliarci ?


COVID19Irlanda, commissione speciale: se si muore d’infarto e si è asintomatici positivi si finisce nell’elenco dei decessi Covid

https://www.detoxed.info/irlanda-commis ... B9_n7pSuJs

Re: CORONAVIRUS

28/01/2021, 08:07

Date un' occhiata ....


https://it.wikipedia.org/wiki/Industria_farmaceutica






zio ot [:305]

Re: CORONAVIRUS

28/01/2021, 09:36

Tempus1891 ha scritto:
Robiwankenobi ha scritto:Speriamo che si ammosci che ne ho davvero pieni i @@ .....


A chi lo dici………
Purtroppo l'intervista del dott.Rappuoli è dello scorso Aprile. Ora si è alle prese con le varianti, che in UK stano facendo 1500 morti al giorno. Altro che rammollimento. Nemmeno Zangrillo dice più 'ste cose.



In GB è il vaccino che sta mietendo vittime..

Da quando lo somministrano è esploso il virus,
Ma tu guarda..
Certo fa comodo tirare in ballo varianti e pseudo varianti..

Se guardate le reazioni avverse sul sito di controllo dei farmaci ue è boom..

È meglio puntare sulla cura che sui vaccini..
Va a finire che poi bisogna farne uno per ogni variante..
Con le cure aiuti il corpo a difendersi e a produrre le difese del caso specifico..

Sarà x quello che il vaccino conviene a big Pharma?

Sulla Lombardia continuano a infierire..

Sentite qua..
I giornaloni..

Siccome la Lombardia è arancione da "solo una settimana" anziché due, allora non può passare gialla..

Cioè siamo finiti x errore in zona rossa anziché arancione, ma la carta dice così allora niente zona gialla..

Ma quanti sono idioti questi?
Ma la regione sta zitta??

C continuano a perseguitare..

Può essere che siamo da novembre in zona rossa-arancione s sbaglio..

Rendiamoci conto...

Mi piacerebbe contare retroattivamente l'indice RT da ottobre con i numeri giusti
E vedere che viene fuori..
Non credo che sia complicato..

Re: CORONAVIRUS

28/01/2021, 12:17

Lo stesso è successo in Israele del resto.

La cura al Covid in un papiro egizio vecchio di millenni?

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Un farmaco efficace contro il Covid direttamente dall’Antico Egitto. Era il 1873 quando l'egittologo tedesco Georg Ebers in visita nell'Alto Egitto si imbatté in un tesoro nelle mani di un antiquario cristiano: un papiro di 3.500 anni, lungo quasi 19 metri. Srotolandolo, scoprì che conteneva tutte le conoscenze mediche dal tempo del faraone Amenofi I. Eccitato, Ebers acquistò il papiro e lo inviò immediatamente all'Università di Lipsia, dove è ancora conservato. Oggi noto come Papiro di Ebers, descriveva 80 malattie e le loro possibili terapie, tra cui lo zafferano selvatico come trattamento per il gonfiore. Un derivato di questa pianta medicinale, la colchicina, è ormai una delle grandi speranze contro il nuovo coronavirus.
La colchicina somministrata molto presto ai pazienti di nuova diagnosi, riduce i ricoveri del 25%, secondo i risultati preliminari di uno studio internazionale con oltre 4.000 pazienti in Canada, Stati Uniti, Spagna, Sud Africa, Brasile e Grecia riportato oggi da El Pais. Il farmaco sembra anche ridurre la necessità di ventilazione meccanica del 50% e le morti per COVID del 44. Sono dati che devono anche essere presi con cautela, perché sono in attesa di revisione per la pubblicazione su una rivista scientifica. “Il vantaggio è lì. Ed è un farmaco che ha un prezzo ridicolo. Un trattamento di un mese costa circa tre euro", dichiara José Luis López-Sendón, cardiologo dell'ospedale La Paz di Madrid e ricercatore capo per la sezione spagnola dello studio, con 250 pazienti.

Come affermato dal papiro egiziano 3.500 anni fa, la colchicina ha proprietà antinfiammatorie. Lo zafferano selvatico è stato utilizzato contro gli attacchi di gotta sin dai tempi del medico bizantino Alessandro di Trales, intorno all'anno 600, e la colchicina continua ad essere un trattamento di riferimento contro questo tipo di artrite. I ricercatori ipotizzano che questa nota attività antinfiammatoria controlli anche la cosiddetta tempesta di citochine, una reazione incontrollabile che appare in alcuni pazienti COVID e può essere letale.

La sperimentazione clinica ha incluso oltre 4.000 volontari di età superiore ai 40 anni, con covid confermato e con alcuni fattori di rischio, come ipertensione, obesità o alcune malattie cardiache. I partecipanti hanno sostanzialmente preso una compressa al giorno per un mese, a casa. Il direttore della ricerca internazionale, Jean-Claude Tardif, del Montreal Cardiology Institute (Canada), ha dichiarato il 22 gennaio che la colchicina è "il primo farmaco orale al mondo il cui uso potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica e, potenzialmente, prevenire le complicanze del covid in milioni di pazienti ”.

Si tratta di uno studio preliminare come sottolinea El Pais e la comunità scientifica attende la pubblicazione dello studio su una rivista scientifica. Il suo basso costo, come è stato il caso della clorochina, lo rende poi facile bersaglio di chi ha investito miliardi nella vaccinazione di massa in mano a Big Pharma.

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_cura_al_covid_in_un_papiro_egizio_vecchio_di_millenni/38822_39431/




Sorpresa: Putin toglie le restrizioni Covid!

[dal sito di Maurizio Blondet]

Boris Karpov (Con traduzione automatica)

Andando contro la paranoia dei governi occidentali, Vladimir Putin ha annunciato oggi il ritorno alla normalità in Russia:

“In Russia la situazione con il coronavirus si sta stabilizzando; le restrizioni imposte in relazione alla pandemia possono essere gradualmente eliminate. In generale, la situazione epidemiologica nel paese si sta via via stabilizzando. Questa mattina ho ascoltato le segnalazioni: abbiamo già più persone guarite rispetto al numero dei malati. Il numero di persone infette sta diminuendo, è inferiore al 20 per mille. Ciò consente di rimuovere con attenzione le restrizioni imposte. ”

Attualmente nella maggior parte delle regioni della Federazione Russa ci sono già pochissime restrizioni dalla scorsa estate, rispetto ai paesi occidentali: tutti i servizi e i negozi funzionano (bar e ristoranti in diverse regioni devono chiudere alle 23:00 … in teoria. In pratica, molti chiude solo all’alba…). Le uniche limitazioni sono l’obbligo (anche qui molto teorico) della maschera nei trasporti e nei negozi, e la limitazione al 50% del tasso di occupazione di cinema, musei ecc. Inoltre, la popolazione per la maggior parte segue pochissime istruzioni stupide: la maschera viene indossata raramente, o sotto il mento. Quanto alle “distanze sociali”… Guardate una foto scattata pochi giorni fa nella metropolitana di Mosca.

Il significato della dichiarazione di Vladimir Putin è molto politico: mostra al clan dei globalisti in Russia, guidato dal sindaco di Mosca che desidera rafforzare le misure per allinearsi ai paesi occidentali, che il suo gioco è finito. Ad agosto era già Vladimir Putin ad aver ordinato al sindaco di Mosca di revocare la quarantena (il sindaco aveva ricevuto una telefonata nel mezzo di una riunione per preparare l’annuncio della continuazione della quarantena e aveva già iniziato a inviare SMS a informare la popolazione. Secondo un testimone, il sindaco non ha detto nulla per 2-3 minuti, e alla fine della comunicazione ha dichiarato che la quarantena era stata revocata.).

La scorsa settimana è stato ancora una volta il presidente ad ordinare al sindaco di Mosca di sospendere l’educazione “a distanza” che aveva introdotto a ottobre per gran parte degli studenti. Oggi, quindi, il presidente Putin dichiara a livello nazionale che le cose sono andate avanti abbastanza a lungo. Se c’è sicuramente una giustificazione elettorale per questa decisione, dal calo di popolarità del sindaco di Mosca all’80% insoddisfatto che si traduce nel calo di popolarità di Putin con un enorme 40% insoddisfatto,), sembra chiaro.

Mentre in Occidente i paesi competono in paranoia per sapere chi rinchiuderà più duramente e più a lungo la sua popolazione, che Vladimir Putin mette la Russia fuori dal piano globalista.

Ricorderemo anche le nuove misure che la Russia ha incluso nella sua Costituzione (ad esempio il matrimonio = esclusivamente Uomo più Donna, la riaffermazione della fede in Dio, il predominio delle leggi russe sulle leggi internazionali, ecc.) che mostrano chiaramente il percorso scelto, agli antipodi del progetto di società globalista.

La rapina elettorale compiuta da Biden e dai suoi complici negli Stati Uniti trascinerà rapidamente l’Europa occidentale in una globalizzazione forzata. Ieri Macron ha promesso fedeltà a Biden nella loro prima intervista telefonica.

La Russia allora si affermerà come un’oasi sovrana in un mondo pazzo. Inoltre, è per evitare ciò che i globalisti si stanno forzando con i tentativi di rivolta fomentati dalla “5a colonna” guidata da Navalny e da alcuni oligarchi. Ma “La Russia ha le risorse umane, finanziarie e militari per tracciare il suo corso indipendentemente dalle reazioni dei globalisti.

La dichiarazione odierna di Vladimir Putin sulla fine della covida follia mostra che c’è un contraccolpo, che dovrebbe essere seguito da altri nelle settimane a venire.

Boris Guenadevich Karpov

Fonte: https://www.luogocomune.net/18-news-internazionali/5703-sorpresa-putin-toglie-le-restrizioni-covid


Come sempre i più furbi siamo noi "moderni" occidentali.

Re: CORONAVIRUS

28/01/2021, 14:03

Putin fa benissimo
Così mette pressione ai burattini occidentali..

Re: CORONAVIRUS

28/01/2021, 14:09

Il ragionamento di questi criminali Assassini..
La lombardia in zona rossa x errore?
Fa niente, devono passare almeno due settimane x zona gialla..

Rimborsi?
Macché, alla beffa altro danno.
Dopo aver perso milioni di euro x zona rossa non dovuta, altri milioni di euro di mancato guadagno
X zona gialla negata!!
Questi pagliacci andrebbero presi uno ad uno..


https://m.ilgiornale.it/news/cronache/c ... 19951.html


Lo stesso vale per la Lombardia. Vero che è solo una settimana che la regione si trova in fascia arancione, ma solo per un errore, in teoria sarebbe dovuto esserlo dalla settimana precedente. Quindi è ancora in dubbio quale colore toccherà alla regione del nord. Se i dati domani saranno confermati, anche la Lombardia dovrebbe diventare gialla, insieme anche a Toscana, Molise, Basilicata, Campania e Provincia di Trento che già lo sono. Ma non è detto che chi dovrà decidere terrà in cosiderazione l'errore della settimana precedente.

Capito??
Danni prima e dopo..
E chi paga??

Re: CORONAVIRUS

28/01/2021, 14:35

in mano ai burocrati..
milioni di danni..
e, come detto sopra, chi paga??

retroattività?
macchè..
danni prima e danni dopo..

e questi qua dovrebbero salvare l'italia..


https://www.corriere.it/cronache/21_gen ... 1572.shtml

Il 23 gennaio è stata invece fatta la correzione per la Lombardia che è passata da rosso ad arancione per una lettura errata dei dati. La fascia arancione scadrà dunque il 7 febbraio quando — se i dati saranno migliorati — si tornerà in giallo.

Per passare alla fascia inferiore si deve stare per 14 giorni in un livello di rischio basso e dunque soltanto il monitoraggio che sarà esaminato venerdì 29 gennaio fornirà il verdetto definitivo, ma l’andamento dei dati non sembra ancora favorevole per Lazio e Piemonte. Rimane a rischio anche la Puglia.

normale no??

Re: CORONAVIRUS

28/01/2021, 17:20

È una persecuzione contro la Lombardia,
In atto da mesi..

Francamente non ho ancora capito
Il fatto dei dati..

L'impressione e' che a Roma
Abbiano fatto un'interpretazione
Ad personam, anzi ad regionem,
Cioè peggiorativa..

Spero che la magistratura faccia
Il suo corso..

Re: CORONAVIRUS

29/01/2021, 10:04

Hanno cambiato l'ordinanza della settimana prima da rossa ad arancione perché quella di prima era sbagliata, invece l'ordinanza arancione deve durare 2 settimane anche se doveva partire la settimana precedente,
Logioco no??
Così sostengono i travet del corriere..

È lampante l'intento persecutorio e punitivo verso la Lombardia, rea di non essere allineata ai partiti del governo..

Lazio, Emilia, ecc lisci come l'olio..

Ogni volta che c penso vado ai matti..
E chissà quante settimane arancioni e rosse
Abbiamo fatto senza motivo..

Questi figli di mign.otta
Fanno di tutto x rendere la vita impossibile alla gente..
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