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Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

02/02/2017, 21:34

zakmck ha scritto:
sottovento ha scritto:Ecco, ti ho dato la mia opinione, non so quanto reale o miope ma certamente basata su fatti inconfutabili, un'analisi oggettiva e non soggettiva basata su cose realmente accadute e che purtroppo molti sostenitori della sinistra ed anche presunti veri comunisti non conoscono o non accettano.


viewtopic.php?p=348829#p348829


Cosa ne pensi di unire le due discussioni se fattibile, visto che tra orrori del comunismo e compagni che sbagliano ci vedo parecchia attinenza.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

02/02/2017, 22:00

Ciao Bleffort ti rispondo di qua e poi come consigliato da Zakmck ci spostiamo per non andare troppo off-topic, poi se eventualmente possono unire le discussioni faremo un unico thread.

Dunque, non pretendo ne di avere ragione ne di essere il detentore della verità tuttavia non credo di aver generalizzato, ho riportato fatti inconfutabili e non mie opinioni personali. Non penso che rappresentare il comunismo nella sua faccia peggiore, cioè come espressione di violenza e oppressione, basandosi su verità è generalizzare. Casomai generalizzare è asserire che

Ceausescu quello che ha portato in Romania un po di benessere sociale

Con Ceausescu si viveva nell'oppressione più totale e se c'era il sospetto che eri un oppositore ti veniva a prendere la polizia segreta e spesso non ritornavi più a casa, i palazzi non erano riscaldati, il cibo era razionato e si doveva fare la fila per averlo, per mangiare la carne ammazzavano i piccioni, la televisione trasmetteva solo programmi di regime, i ragazzini andavano fino alle medie in uniforme militare e non c'era libertà di manifestare. E tu mi parli di benessere? Quale??

Concludo citando ancora la parola "libertà" perché il testo di "Bandiera Rossa" cita: "Evviva il Comunismo e la Libertà". Basta questo inno per capire quanta ipocrisia si nasconda in un testo che elogia un totalitarismo che ha basato la sua forza proprio sulla negazione della libertà.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

02/02/2017, 22:55

sottovento ha scritto:Ciao Bleffort ti rispondo di qua e poi come consigliato da Zakmck ci spostiamo per non andare troppo off-topic, poi se eventualmente possono unire le discussioni faremo un unico thread.

Dunque, non pretendo ne di avere ragione ne di essere il detentore della verità tuttavia non credo di aver generalizzato, ho riportato fatti inconfutabili e non mie opinioni personali. Non penso che rappresentare il comunismo nella sua faccia peggiore, cioè come espressione di violenza e oppressione, basandosi su verità è generalizzare. Casomai generalizzare è asserire che

Ceausescu quello che ha portato in Romania un po di benessere sociale

Con Ceausescu si viveva nell'oppressione più totale e se c'era il sospetto che eri un oppositore ti veniva a prendere la polizia segreta e spesso non ritornavi più a casa, i palazzi non erano riscaldati, il cibo era razionato e si doveva fare la fila per averlo, per mangiare la carne ammazzavano i piccioni, la televisione trasmetteva solo programmi di regime, i ragazzini andavano fino alle medie in uniforme militare e non c'era libertà di manifestare. E tu mi parli di benessere? Quale??

Concludo citando ancora la parola "libertà" perché il testo di "Bandiera Rossa" cita: "Evviva il Comunismo e la Libertà". Basta questo inno per capire quanta ipocrisia si nasconda in un testo che elogia un totalitarismo che ha basato la sua forza proprio sulla negazione della libertà.
Si forse hai ragione Ceausescu negli ultimi anni si è comportato da spietato dittatore,forse quando si è avvicinato il crollo dell'URSS,però c'è da dire che attualmente il popolo Romeno non è che se la passi bene,se prima erano solo i Rom sbandati in tutta l'Europa ora è tutto il popolo. [8]
Caro sottovento io se difendo il Comunismo difendo un'idea,la quale poteva essere la soluzione per i futuri problemi del mondo (che verranno di sicuro)non nella forma in cui l'abbiamo visto,ma mi rendo conto che l'idea iniziale per il quale è nata,non è possibile attuarla in tutte le epoche e in tutte le situazioni così per come è nata. Se in certe nazioni del mondo è stata applicata esagerata o non corretta non è detto che questa non si possa correggere e renderla più di "larga mano",sono io il primo ad ammettere questo,la società moderna non si può più controllare come ai vecchi tempi del vecchio Comunismo QUELLO è FINITO [xx(] ,ma.......credo che tutti possono concordare nel fatto che un po di giustizia sociale in questi tristi tempi non guasta,possiamo non chiamarlo più Comunismo,quello è morto e sepolto. [:305]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

02/02/2017, 23:28

bleffort ha scritto:c'è da dire che attualmente il popolo Romeno non è che se la passi bene,se prima erano solo i Rom sbandati in tutta l'Europa ora è tutto il popolo.


Purtroppo sono costretto a criticarti nuovamente (non lo faccio per antipatia anzi apprezzo le tue discussioni), ma commetti un errore: i "Rom" non hanno nulla a che fare con la Romania in quanto essi sono un popolo nomade originario dei paesi asiatici che si stabilì in Europa sin dal Medioevo. Sono quelli che noi chiamiamo zingari e che si suddividono in Rom, Sinti e Kalé. In Romania questi nomadi sono comunque presenti intorno 2,5% della popolazione così come sono presenti in altre nazioni fra cui l'Italia http://www.imolaoggi.it/2015/04/09/i-ro ... no-romeni/

bleffort ha scritto:se difendo il Comunismo difendo un'idea,la quale poteva essere la soluzione per i futuri problemi del mondo (che verranno di sicuro)non nella forma in cui l'abbiamo visto,ma mi rendo conto che l'idea iniziale per il quale è nata,non è possibile attuarla in tutte le epoche e in tutte le situazioni così per come è nata. Se in certe nazioni del mondo è stata applicata esagerata o non corretta non è detto che questa non si possa correggere e renderla più di "larga mano"


Difendere le idee è sempre cosa nobile il problema è che le idee da sole non bastano e non esiste ad oggi paese dove il comunismo che tu elogi come ideale sia stato applicato per cui non abbiamo dimostrazioni di comunismo giusto. Ma nonostante io sia un anti-comunista incallito devo ammettere che ho sempre apprezzato la lotta del proletariato per liberarsi dallo sfruttamento dei "padroni" perché ho sempre ammirato chi lavora duramente ma quella lotta tipica dell'epoca post sessantottina, ha trovato la sua massima espressione solo in quei paesi dove quella lotta era attuabile. Per paradosso questa possibilità fu negata proprio dai totalitarismi comunisti che pur valorizzando il lavoro ne facevano un modo per rendere tutti uguali alla mercè dello stato negando loro ogni privilegio e possibilità di ribellarsi.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

03/02/2017, 09:12

bleffort ha scritto: .......credo che tutti possono concordare nel fatto che un po di giustizia sociale in questi tristi tempi non guasta,possiamo non chiamarlo più Comunismo,quello è morto e sepolto. [:305]



Il comunismo "è" il Vangelo .. travisato ... [:305] (Per quello rendeva tutti schiavi e alla fineè miseramente CROLLATO)

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 14:09

Posto qui perché mi riferisco non tanto agli orrori del Comunismo ma al negazionismo nel quale le Foibe trovano massima espressione e quindi mi riallaccio al tema del topic "Compagni che sbagliano" riferito alle reticenze, ai silenzi imbarazzati, alla negazione e alla violenza verbale e fisica. Un esempio?

"Le Foibe? Solo mitologia italiana"
http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/ ... e-1.658334

Quelli dei Centro Sociali hanno fatto di peggio assalendo dei mansueti manifestanti alla commemorazione per i martiri delle Foibe e non parliamo degli anni 70 ma di appena 2 anni fa:
"Centri sociali violenti: insulti e bombe carta al corteo per le foibe"
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 91750.html

Il tipico negazionismo di sinistra dal quale si evince ignoranza, violenza, razzismo e spirito antidemocratico eppure io che sono convintamente di destra sono il primo a riconoscere e rinnegare gli orrori del fascismo.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 15:18

Certo che le foibe sono un pagina orrenda.
Lavorato al confine est per qualche tempo, ed i racconti che mi hanno fatto di umiliazioni, soprusi subiti dalla gente da parte dei fascisti, non solo come squadre, ma anche inflitti da civili con tessera e/o incarico del regime ai non iscritti, mi hanno fatto capire, non condividere, quello che è poi successo e fatto da parte dei titini.
[:(]
La destra in Italia è quasi scomparsa, perchè viene fagocitata dal fascismo.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 16:08

Sarebbe anche da dire che i partigiani comunisti durante la guerra "lavoravano" per annettere il Friuli e mezzo Veneto alla grande Jugo di Tito, altroché liberazione... A Porzus si sono pure ammazzati tra loro, e sono anche stati medagliati! Si é sempre detto, sottovoce, che fascisti e partigiani cattolici/liberali abbiano collaborato per impedire a quei pazzi fanatici di fare ulteriori danni. E Meno male!
Poi sono arrivati gli americani, per fortuna, o a quest'ora sarei slavizzato e pure komunista.

Nonostante ciò, in Friuli vivono ancora col mito dei garibaldini liberatori... (e votano PD!) Mah.

Comunque c'è poco da fare, ognuno ha la sua ricostruzione di parte... Mia nonna mi ha sempre detto che i tedeschi erano gentili, aiutavano la gente, venivano in piazza col camion a distribuire cibo, mentre i partigiani erano delle bestie che ti piombavano in casa coi fucili spianati e rubavano tutto. É per quello che prendo sempre con le pinze la storiografia ufficiale che ci hanno propinato per 70 anni...

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 16:18

TheApologist ha scritto:
Comunque c'è poco da fare, ognuno ha la sua ricostruzione di parte... Mia nonna mi ha sempre detto che i tedeschi erano gentili, aiutavano la gente, venivano in piazza col camion a distribuire cibo, mentre i partigiani erano delle bestie che ti piombavano in casa coi fucili spianati e rubavano tutto. É per quello che prendo sempre con le pinze la storiografia ufficiale che ci hanno propinato per 70 anni...


Ma è palese che anche fra i tedeschi ci saranno state persone costrette a fare la guerra e che avevano mantenuto un animo gentile così come fra i partigiani liberatori c'erano persone anche crudeli. Non è questo il punto, il problema è per chi si ostina a negare questi avvenimenti. Del resto cosa vuoi aspettarti, Bandiera Rossa dice: "evviva il comunismo per la libertà" quando nei paesi comunisti la libertà non esisteva.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 16:25

TheApologist ha scritto:Sarebbe anche da dire che i partigiani comunisti durante la guerra "lavoravano" per annettere il Friuli e mezzo Veneto alla grande Jugo di Tito, altroché liberazione... A Porzus si sono pure ammazzati tra loro, e sono anche stati medagliati! Si é sempre detto, sottovoce, che fascisti e partigiani cattolici/liberali abbiano collaborato per impedire a quei pazzi fanatici di fare ulteriori danni. E Meno male!
Poi sono arrivati gli americani, per fortuna, o a quest'ora sarei slavizzato e pure komunista.

Nonostante ciò, in Friuli vivono ancora col mito dei garibaldini liberatori... (e votano PD!) Mah.

Comunque c'è poco da fare, ognuno ha la sua ricostruzione di parte... Mia nonna mi ha sempre detto che i tedeschi erano gentili, aiutavano la gente, venivano in piazza col camion a distribuire cibo, mentre i partigiani erano delle bestie che ti piombavano in casa coi fucili spianati e rubavano tutto. É per quello che prendo sempre con le pinze la storiografia ufficiale che ci hanno propinato per 70 anni...

Giù in bassa padana erano le squadre delle camice nere a fare porcherie, e non c'era da meravigliarsi neppure tanto, perché fino al giorno prima della marcia su Roma, almeno la metà di loro erano dei detenuti.
Per quanto riguarda tua nonna, non ho dubbi che ti dica la verità, come non ho dubbi su quello che mi ha detto mio padre, ospite dei campi di concentramento, e mia madre, entrambi classe 1914.
Il loro problema è che non erano fascisti e nei paesini ti beccavano subito.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 16:34

Secondo la cosa fondamentale è raccontare ai giovani la storia di questi accadimenti: Foibe, Fascismo, Nazismo, Comunismo vanno raccontati non in modo politicizzato ma nella loro crudele verità. Purtroppo sono invece ancora molto strumentalizzati e motivo di scontro. A mio avviso solo conoscendo gli errori della storia la storia non si ripete e aimè tanti giovani di queste cose non sanno niente. Questo è il vero fatto più grave.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 17:15

Lo sbaglio principale é stato quello di non avere MAI ammesso che in Italia c'è stata una GUERRA CIVILE! Non i liberatori (tutti) contro gli oppressori, come ce l'hanno raccontata, ma diverse forze, che dopo la caduta di Mussolini agivano solo per i loro interessi! E in mezzo a tutta sta ferocia isterica di interessi politici, strategici, ed economici c'erano i poveri cristi che non c'entravano niente, fucilati per sport da una parte e dall'altra. Purtroppo.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 17:28

Con la differenza che i crimini fascisti sono divenuti materia di studio e quelli comunisti no.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 17:45

sottovento ha scritto:Con la differenza che i crimini fascisti sono divenuti materia di studio e quelli comunisti no.


Esatto. Perché loro hanno "vinto"...

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

04/02/2017, 18:09

TheApologist ha scritto:Sarebbe anche da dire che i partigiani comunisti durante la guerra "lavoravano" per annettere il Friuli e mezzo Veneto alla grande Jugo di Tito, altroché liberazione... A Porzus si sono pure ammazzati tra loro, e sono anche stati medagliati! Si é sempre detto, sottovoce, che fascisti e partigiani cattolici/liberali abbiano collaborato per impedire a quei pazzi fanatici di fare ulteriori danni. E Meno male!
Poi sono arrivati gli americani, per fortuna, o a quest'ora sarei slavizzato e pure komunista.

Nonostante ciò, in Friuli vivono ancora col mito dei garibaldini liberatori... (e votano PD!) Mah.

Comunque c'è poco da fare, ognuno ha la sua ricostruzione di parte... Mia nonna mi ha sempre detto che i tedeschi erano gentili, aiutavano la gente, venivano in piazza col camion a distribuire cibo, mentre i partigiani erano delle bestie che ti piombavano in casa coi fucili spianati e rubavano tutto. É per quello che prendo sempre con le pinze la storiografia ufficiale che ci hanno propinato per 70 anni...



Comunque c'è poco da fare, ognuno ha la sua ricostruzione di parte... Mia nonna mi ha sempre detto che i tedeschi erano gentili, aiutavano la gente, venivano in piazza col camion a distribuire cibo, mentre i partigiani erano delle bestie che ti piombavano in casa coi fucili spianati e rubavano tutto. É per quello che prendo sempre con le pinze la storiografia ufficiale che ci hanno propinato per 70 anni...[/quote]


Le stesse cose che mi dicevano i miei nonni. A parte gestapo e SS, i militari tedeschi li descriveva come esseri umani. Durante i rastrellamenti, hanno crociato la porta d' ingresso della casa dei miei nonni, come ad avvisare che li non c' erano uomini e lo hanno fatto in cambio di un po di cibo, Mi diceva che erano ragazzi di 18/20 anni. Sulle razzie dei partigiani non è mai stata tenera, le definiva eseguite da bestie. Tra l' altro, i partigiani rossi, spesso eliminavano la concorrenza di quelli bianchi, si sparavano tra di loro. I miei nonni erano socialisti, giusto per evitare equivoci.
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