Anche il mio green.
Onestamente questi tentativi da parte dei politicanti di riversare sulla popolazione la responsibilità di come vanno le cose in Italia ( vedasi aquila, sud, problema scuole e via dicendo) , mi sembrano offensivi nei confronti dell'umana intelligenza. Non lo accetto.
Sappiamo benissimo chi finanzia la mafia, chi ricicla il denaro sporco , quali sono i legami che legano il sud al nord nell'interesse dei soliti "noti".
L'italiano ha un grande pregio, quello di riuscire ad andare avanti senza voltarsi indietro, di profondere le proprie energie nella ricostruzione e nel futuro, ma questo non significa che non abbiamo una memoria storica, che non sappiamo come stanno le cose.
Guardatevi quest'intervista di Borsellino e mordetevi la lingua quando parlate del sud, perchè il problema del sud, non è il sud....

... sono ... gl'"italiani" ...!

Quello che siamo anche tu ed io Ufologo....

I luoghi comuni sono duri a morire ma non nascono dal nulla. Esiste sempre un fondo di verità.

L'articolo scritto da quel giornalista meridionale (almeno così si definisce Giuseppe De Bellis) è stato fin troppo tenero secondo me.

Si è dimenticato di dire che nel meridione la mancanza di senso civico , malcostume, mancanza del senso della legalità e rispetto delle regole è un male diffuso più che altrove. Forse a macchia di leopardo ma diffuso.

I politici meridionali sono solo espressione della società meridionale da cui provengono.


Nessuno mi toglie dalla testa, rileggendo la storia d'Italia dall'unificazione ad oggi che questo paese è stato rovinato in gran parte dai politici meridionali che hanno amministrato il sud e il resto dell'Italia insediandosi anzi insidiandosi nel parlamento centrale.

Quel malcostume che come un virus ha contagiato anche le regioni del nord e i politici del nord, perchè a corrompersi moralmente , adagiandosi nei piaceri è cosa facile. Anche un tedesco o uno svedese in breve tempo si adeguerebbe a questo andazzo fosse eletto nel nostro parlamento.

Poi aggiungiamo anche la situazione dal dopoguerra fino alla caduta dei regimi comunisti che non ha aiutato questo paese a crescere e a contare sulla scena internazionale.
Era fondamentale che l'Italia restasse un paese politicamente debole al suo interno.

Oggi siamo quello che siamo, ma mai come oggi la corda è così tesa. I soldi sono finiti e le regioni scalpitano.
La corda potrebbe spezzarsi e forse non sarebbe un male per nessuno.
All'inizio un po' traumatico per tutti ma almeno potremmo forse uscire da questo lungo letargo.
Da questo immobilismo dove tutto sembra muoversi rapidamente ma per scoprire poi di essere sempre fermi al palo di partenza.

Però io, ci vivo con la gente del sud! Non sono tutti così, ma insomma ...(non per offenderti, ne per offendere nessuno) è il loro "modus vivendi" ...

Io non so quale storia tu abbia letto ma io sono di origini meridionali, sono vissuta li fino ad otto anni fa, so bene come stanno le cose li, quali sono le problematiche quali le difficoltà.
Sei mai stato in meridione? Hai mai visto le nostre città? le nostre piazze? Hai idea della storia di quale popolo parlino? Vacci e
E' vero che il meridione è una terra martoriata, criminosamente distrutta ma da chi? Quando è iniziata la crisi meridionale? Perchè prima di un secolo e mezzo fa non esisteva? Quali sono le radici dello scempio che viene fatto della stupenda terra del sud?
Apriamo gli occhi e mettiamo da parte i motti volgari e ignoranti dei politicanti che sono l'unica vera piaga italiana.
Studiamo la storia e non permettiamo a nessuno di distruggere la memoria storica del nostro paese. Solo dopo permettiamoci di parlare, anche di secessione se è necessario, ma con la piena coscienza di quello che stiamo affrontando.








Vogliamo aprire un topic a se stante?
Datemi il tempo di organizzarmi.

Sto meglio qua, Bliss, grazie! Anche se sono .. centrale; tutto un altro modo di vedere le cose.

Ufologo ma tu i video che mettiamo li guardi? Mi sa di no . Guardali amico mio....

Guarda che ho sempre detto che l'Italia è stata presa a cannonate e quel "simpaticone"/massone di Garibaldi (appoggiato dagl'inglesi) ha messo a ferro e fuoco il sud!
Però, ora come ora, io sotto Roma non andrei mai ad abitare; cosa vuoi che ti dica ... Sono 50 anni che vivo tra i tuoi conterranei e ne connosco bene i modi e le usanze, scusa. (Anche se ho qualche amico, ma, qualche).
E non sono razzista, capirai! Non condivido il modo di pensare/agire, posso? (Ora mi sono appioppato un'altra "etichetta" ... ma dico ciò che penso, e non ho intenzione di offendere nessuno). Scelgo di vivere al polo nord invece che al polo sud; la posso mettere così?

Uff...che fatica...
Ti stimo sempre U, ma a volte davvero mi fai rimanere di sasso.

Il revisionismo meridionale lo trovo un po' stucchevole, e non mi riferisco a te Bliss ma ai suoi teorici.

La Mafia, la Camorra con i suoi tentacoli nel regno delle due Sicilie pre-unificazione, il brigantaggio erano presenti già ben prima dell'unificazione in una società per certi versi e mentalità feudale, lontana anche per questioni geografiche dai grandi cambiamenti in atto in Europa.

Il marciume meridionale che ha dapprima oppresso i meridionali ha poi con l'unificazione infettato il resto della penisola.
Vorrei dire che siamo un po' tutti meridionali ormai.

La mia non vuole essere un'invettiva razzista.
Non accetto neanche la definizione di 'razza'...semmai di gruppi etnici distinti.
Nessuna invettiva razzista, poichè i meridionali per primi sono state le vittime di un cancro criminale. Vittime e carnefici. In certe situazioni come quelle pre-unificazione, si diventa briganti, mafiosi perchè non si hanno altre vie, altre scappatoie, o altri riferimenti culturali.

REVISIONISMO?
Ci sono i documento caro mio, i luoghi storici di queste vicende sono ancora li!
Il figlio di Gribaldi, Ricciotti si alleò con i briganti!




Questo dura 2 min. potete guardarvelo

bliss guandiamo anche questo tutti insieme ...

Beppe Grillo, a dispetto di tutto quello che quello che gli si possa dire contro, è uno dei pochi in Italia che provi a fare politica...ed è un comico ! mentre i politici invece vogliono fare i comici e si divertono a raccontare barzellette volgari e sessiste ! Siamo il Paese del paradosso

Ma foss'anche che cambia?

Società feudale, nepotismo, criminalità diffusa e convivente col potere politico erano piaghe presenti ben prima dell'unificazione.

La lunga e diversificata dominazione straniera, le condizioni di vita di buona parte della società meridionale, tra povertà e ignoranza, i signorotti feudali ancora presenti nel 1861, burocrazia autoreferenziale e corruzione, criminalità (che fu causa ed effetto ) comune ed organizzata.

E a differenza di quanto avveniva nel nord della penisola, il sud per questioni anche geografiche difettava di un'elite culturale di stampo più europeo. Quell'elite che ha creato le condizioni per l'unificazione.

Infatti al Nord le cose sono andate diversamente per quanto la dominazione straniera fu forte e spietata anche lì. Andò diversamente perchè il tessuto sociale fu diverso per ragioni storiche, Firenze, Mantova, Genova, Pisa, Lucca, Milano, Verona, ecc...hanno giocato un ruolo importante sui commerci, sulla cultura, sulla società per secoli e tutto questo accadde ben prima dell'unificazione e creando quell'umus per una società nettamente diversa con le idee più chiare sul loro ruolo nella storia rispetto a quella meridionale .

La colpa non è del meridionale ovviamente, (voglio sempre precisarlo perchè su queste tematiche è facile essere etichettato come 'razzista') ma del lungo, lunghissimo contesto storico fatto di dominazione, sopraffazione e isolamento dal resto dell'Europa. Ma voglio anche rimarcare ancora una volta che l'unificazione ha trasmesso i mali , il malcostume meridionale e della sua classe dirigente alle parti sane della penisola.

Comunque Bliss, ormai è inutile aggrapparsi all'età d'oro del meridione se mai vi è stata dopo Federico II. Non penso vi sia stata più nessuna età dell'oro per il meridione almeno dai Borboni ad oggi.

ovviamente tutto ciò è solo una mia opinabilissima convinzione.
insomma IMHO...


Però la domanda che dobbiamo farci a questo punto è: come uscirne?