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Argomento bloccato

31/08/2013, 11:27

ubatuba ha scritto:

embe,come gli altri saranno presenti poche volte,ma lo stipendio sara'come lavorassero a tempo pieno.................... [:(!]

Ieri qualcuno ha azzardato un conteggio relativamente a quanto ci costerebbe l'unica donna (la ricercatrice) che fa parte dei 4 nuovi senatori. Bene... avendo solo 50 anni, si è ipotizzato che se mai dovesse arrivare all'età della Montalcini, il costo totale per la comunità ammonterebbe a circa 12 milioni di euro...... bello eh? [:o)]

31/08/2013, 12:01

Ufologo 555 ha scritto:

<h1>LA LEGGE DELLA KYENGE

"Posto statale agli stranieri
con permesso di soggiorno"
Nel silenzio dell'estate è passata la modifica alla legge per l'accedere all'impiego pubblico. Ora rifugiati e immigrati senza cittadinanza potranno lavorare in scuole e ospedali

</h1>


Immagine





Immigrati docenti nelle scuole, infermieri negli ospedali e magari anche impiegati comunali. Nel silenzio generele dell'estate agostana è stata modificata la legge per l'accesso agli impieghi pubblici. Con due semplici modifiche a partire dal prossimo 4 settembre, chiunque sia in possesso di un permesso CE per soggiorno di lungo periodo o sia riconosciuto come rifugiato politico potrà avere accesso ai concorsi per essere assunto nella pubblica amministrazione.

Ecco cosa prevede la legge - Lo prevede la legge numero 97 del 6 agosto, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 20 agosto. Potranno quindi essere assunti pure stranieri che non hanno la cittadinanza italiana. Leggendo il testo della legge non ci sono dubbi a riguardo. Ecco cosa prevede la legge su "Modifiche alla disciplina in materia di accesso ai posti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni": "All'articolo 38, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, dopo le parole: 'Unione europea' sono inserite le seguenti: 'e i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente'; b) dopo il comma 3 sono aggiunti i seguenti: '3-bis. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 si applicano ai cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria". Traduzione: chiunque abbia un permesso di soggiorno e non ha la cittadinanza può accedere all'impiego piubblico. Insomma ora gli immigrati faranno lavori che "gli italiani vogliono fare". Cade dunque il luogo comune che chi soggiorna nel nostro Paese ambisce a fare mestieri che gli italiani non vogliono più fare.

L'idea della Kynege è legge - A lanciare la proposta era stata, manco a dirlo, il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge: ": "Serve una legge organica sul diritto di asilo. Questa è una delle proposte che intendo portare avanti che sarà la garanzia di accesso per i migranti ai posti nella pubblica amministrazione, su esempio di ciò che furono in le americane “affermative action”, politiche già applicate in Gran Bretagna. L’Emilia Romagna già applica in parte queste possibilità, ma anche molte grandi aziende estere hanno compreso che i migranti possono essere un volano per l’economia nonché referenti privilegiati per dialogare e creare partnership commerciali con i paesi di origine anche nel settore privato", aveva scritto sul suo sito qualche mese fa. Ora le parole della Kyenge sono legge. Le affermative action a cui si riferisce il ministro sono delle misure di tutela per le minoranze. Quote di impiego bloccate per chi appartiene ad una minoranza. In un momento di crisi come quello che l'Italia sta attraversando in questo momento, e con una disoccupazione galoppante pensare a dare un posto fisso agli immigrati lasciando indietro gli italiani potrebbe scatebnare una bufera senza precedenti. Il lavoro pubblico o privato che sia non si ottiene perchè si ha un determinato colore della pelle. Il merito è l'unico giudice delle capacità di chi vuole lavorare. Con buona pace della Kyenge. (I.S.)

http://www.liberoquotidiano.it/news...giorno-.html

Sighelllaaaaa! Spiegame un pooò .....!? [:o)]
E noi? che famo ...? NEMMENO LA CITTADINANZA! [xx(]









Pensavo di prendere la cittadinaza siriana o libica o comunque una qualsiasi che mi permetta di aggiudicarmi un comodo posto statale.
Daccordo sull' integrazione degli stranieri ma con il rispetto delle regole e che non vada a scapito dei cittadini italiani. Ne manteniamo già abbastanza di fannulloni, ci manca solo questa buffonata estiva.
Ma benedetta genta vi state accorgendo o no che stanno distruggendo il nostro tessuto sociale ? Che cio andrà a scapito di tutti ? Che siano italiani o stranieri integrati ?
Questa tipa non è ne Ghandi ne Madre Teresa di Calcutta, è l' ariete degli illuminati italiani che in accordo con i loro compari mondiali hanno sferrato l' attacco decisivo.
Sveglia !!!!!!!!!!!!

Ma perchè il PD non ascolta le voci della sua base che a quanto pare sono più razzisti del più razzista estremista di destra ?
A quanto pare ai politici non frega niente del parere di chi li vota.
Ultima modifica di greenwarrior il 31/08/2013, 12:05, modificato 1 volta in totale.

31/08/2013, 12:15

sarebbe sufficente ricordarsi come crollo'l'impero di roma,ed evitare quegli errori........................[;)]

31/08/2013, 12:25

Delusione, delusione, delusione. Soddisfazione. Tre delle quattro nomine a senatore a vita compiute dal presidente Giorgio Napolitano fanno davvero arrabbiare. Fa eccezione quella di Giorgio Rubbia, il penultimo premio Nobel scientifico italiano (l’ultimo fu Rita Levi Montalcini nel 1986, se non si vuole considerare Ricardo Giacconi e Mario Capecchi, italiani ma naturalizzati statunitensi), sulla quale c’è poco da eccepire. Ma Renzo Piano, Claudio Abbado ed Elena Cattaneo rappresentano scelte cariche di ideologia e spirito di parte.

Renzo Piano è l’architetto a cui sciaguratamente fu affidata la progettazione della mega-chiesa a San Giovanni Rotondo dove sono state traslate le spoglie di san Pio da Pietrelcina, da lui trasformata in un’antologia di simboli esoterici e probabilmente massonici; ed è pure colui che voleva oscurare la visibilità del Duomo di Milano riempiendo di frassini alti 20 metri la piazza antistante perché gli alberi rappresentano una «finestra aperta sul ciclo della natura, che poi è anche il ciclo non eterno della nostra vita. E ci ricordano che anche noi facciamo parte della natura, con tutte le conseguenze del caso».

Con Claudio Abbado, direttore d’orchestra che ha preferito le orchestre straniere a quelle italiane, entrerà nel parlamento italiano una persona che disprezza la democrazia rappresentativa e le preferisce il sistema a partito unico praticato da Fidel Castro (e oggi da suo fratello Raul) a Cuba e la pseudo-democrazia del fu Hugo Chavez in Venezuela.

Infine Elena Cattaneo, poco nota al grande pubblico, è scienziata che si occupa di cellule staminali (è coordinatrice del progetto EuroStemCell) e rivendica il diritto di sfruttare quelle embrionali, congelate a migliaia a seguito delle pratiche di fecondazione assistita, in nome della «libertà della ricerca scientifica». È stata una pasionaria della lotta contro la legge 40, quella che poneva (prima dell’intervento di vari magistrati) paletti alla fecondazione assistita in tema di produzione e impianto di embrioni. Al punto da fare causa, insieme ad altri colleghi, allo stesso Berlusconi.
A lei gli embrioni servivano per distruggerli nel corso delle ricerche sulle cellule staminali, e che si trattasse di una strumentalizzazione della vita umana era per lei solo una fisima filosofico-religiosa. Non ha ancora compiuto 51 anni e lei stessa ammette che c’è una lunga strada da percorrere prima che dagli esperimenti sulle cellule staminali si possa arrivare ad applicazioni terapeutiche, ma a Napolitano è piaciuto nominarla senatrice a vita. Se non andiamo errati, il più giovane senatore a vita della storia della Repubblica italiana. Provate a chiedervi perché.

Napolitano ha giustificato le sue nomine scrivendo che esse sono cadute «su personalità rappresentative del mondo della cultura e della scienza. Pur consapevole del valore di non poche altre personalità, che pure “hanno illustrato la Patria per altissimi meriti”, ritengo indubbio che tra quelle oggi nominate ve ne siano di talmente note per le loro attività e i risultati conseguiti da considerarsi portatrici di curricula e di doti davvero eccezionali, come attesta il prestigio mondiale di cui sono circondate».

Con quali “altissimi meriti” Elena Cattaneo abbia illustrato la patria non è dato di sapere. E infatti lo stesso Napolitano arriva a giustificare questa nomina come una forma di “incoraggiamento” al contributo delle donne e dei giovani al mondo della scienza: «Ho proceduto alla nomina di una donna di scienza di età ancor giovane ma già nettamente affermatasi, la cui scelta ha anche il valore di un forte segno di apprezzamento, incoraggiamento e riferimento per l’impegno di vaste schiere di italiane e italiani di nuove generazioni dedicatisi con passione, pur tra difficoltà, alla ricerca scientifica». Peccato che la Costituzione italiana non preveda che il titolo di senatore a vita possa essere assegnato in base a motivazioni del genere. Ma a “re” Giorgio ormai si perdona tutto, in nome della governabilità che ha assicurato al paese con la promozione dell’esecutivo Letta, in pericolo di cadere per le note ragioni attinenti le vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi e l’atteggiamento dei gruppi parlamentari di Pd e Scelta Civica al riguardo.

Renzo Piano è certamente architetto famoso, ma anche molto controverso. A parte lo sfregio della chiesa a spirale di San Giovanni Rotondo, dove l’altare è una piramide rovesciata (piacerà molto alla setta di Damanhur, che ne ha costruita una sotterranea in Piemonte) e il Tabernacolo col Corpo di Cristo è nascosto alla vista dei fedeli, Piano incontra critici e detrattori un po’ ovunque. «I suoi edifici più recenti hanno fatto tali e tanti danni a Londra che bisognerebbe vietare a Renzo Piano di costruire ancora nella capitale inglese», ha detto di lui Dixon Jones, architetto inglese vincitore di un premio Riba. «The Shard è un edificio davvero terribile e Piano dovrebbe essere imprigionato nella Torre di Londra, a contemplare lasua follia al di là del fiume».
The Shard è il grattacielo di 310 metri che Piano ha costruito con soldi qatarioti nel quartiere di Southwork. Doveva diventare il centro nevralgico delle attività economiche della zona. Ma a un anno dalla inaugurazione ospita soltanto un ristorante al 32esimo piano e una galleria all’ultimo piano. Di notte il gigantesco edificio è sinistramente buio. Il complesso Central St. Giles a Bloomsbury, un gruppo di edifici squadrati ricoperti di terracotte dai colori violenti, è stato paragonato dall’Observer a «un film di serie B nel quale caramelle gommose giganti mutanti hanno, a seguito di un incidente nucleare che ha diffuso radioattività, invaso il mondo».

A L’Aquila Renzo Piano ha fatto arrabbiare Italia Nostra e molti residenti progettando un auditorium temporaneo alto venti metri che offuscherà la vista del Castello cinquecentesco della città, sopravvissuto integro al terremoto, in quanto sorgerà nel parco che ospita il castello stesso. Non solo: l’edificio costerà 6 milioni di euro, dono della provincia di Trento, che in una città terremotata si sarebbero potuti spendere ben meglio. Di essi, 700 mila euro dovrebbero andare allo studio di Renzo Piano, mentre all’inizio si era parlato di un progetto realizzato gratuitamente.

Delle simpatie per Castro e Chavez di Abbado s’è già detto. Il direttore d’orchestra s’è segnalato pure per meriti antiberlusconiani: nel 2001 definì “cretini” e “creduloni” gli italiani che votavano per Berlusconi. Nel 2003, ritirando il Premio Imperiale per la musica della Japan Art Association a Tokyo, senza che gli fosse chiesto da nessuno denunciò che l’allora presidente del Consiglio «controllava l’80 per cento dei mezzi d’informazione». L’anno prima aveva caldeggiato la Festa di Protesta organizzata da MicroMega contro le “leggi ad personam”.

Volendo nominare per la seconda volta un direttore d’orchestra senatore a vita, dopo Arturo Toscanini nel 1949, Napolitano avrebbe potuto scegliere Riccardo Muti. Il maestro ravennate ha lavorato più in Italia che all’estero, ha ricevuto più onorificenze e riconoscimenti italiani e stranieri che Abbado e musicalmente parlando vale almeno tanto quanto il maestro milanese (a proposito: Muti ha diretto la Scala per 19 anni, Abbado solo per 9). Ma Muti aveva e ha un grosso difetto: piace al Pdl. Che negli anni lo ha proposto per la carica di senatore a vita e addirittura per il Quirinale attraverso Vittorio Sgarbi (quando costui faceva parte del Pdl) e Filippo Mancuso (l’ex ministro della Giustizia del governo Dini poi entrato in rotta di collisione col presidente Scalfaro). Due appestati, insomma. E appestato deve essere diventato di conseguenza pure il maestro Muti.

Stavolta Napolitano ha davvero deluso. E quei cattolici che da tempo lo hanno eletto a loro punto di riferimento politico-culturale dovrebbe dedicarsi ai ripensamenti. I meriti istituzionali del capo dello Stato sono innegabili, ma si tratta pur sempre di un intellettuale gramsciano, dedito all’imposizione dell’egemonia culturale


Leggi di Più: Napolitano in stile gramsciano nomina 4 senatori a vita | Tempi.it
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http://www.tempi.it/blog/senatori-a-vit ... aneo-piano

dovrebbe essere esclusivamente un titolo onorifico,senza essere stipendiati,e pure senza essere necessari x sostenere una qualsiasi tipo di maggioranza(non essendo stati eletti),ma senza money questi frequenterebbero palazzo madama solo x fermarsi alla bouvet a sorbirsi un caffe' a basso prezzo [;)]

31/08/2013, 12:28

ubatuba ha scritto:
dovrebbe essere esclusivamente un titolo onorifico, senza essere stipendiati, e pure senza essere necessari x sostenere una qualsiasi tipo di maggioranza (non essendo stati eletti)

Eggià....

31/08/2013, 12:33

Sono la stampella del governo attuale. La sinistra ha messo in cassaforte altri voti, non si sà mai.......[8D]

31/08/2013, 12:35

x fare un pateracchio sarebbero l'asso di briscola............[;)]

02/09/2013, 20:38

Abbado e Piano, senatori in Italia, contribuenti all'estero...

L'architetto e il maestro trascorrono gran parte dell'anno all'estero dove lavorano e portano ricchezza. Ora lascino l'Engadina e Parigi e si trasferiscano qui

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... ro---.html

xo' lo stipendio senatorile e' italiano.............[:(!]

03/09/2013, 10:14

Italia drammaticamente verso il crack

ROMA (WSI) - Il fabbisogno cumulato dei primi 8 mesi del 2013 supera quota 60 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto ai 33,5 mld dello stesso periodo del 2012. E' quanto si può calcolare con i dati diffusi dal ministero dell'Economia. Nel mese di agosto 2013 si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 9.200 mln (5.986 mln del mese di agosto 2012). Tra le cause del peggioramento il mancato gettito dell'incasso Imu sulla prima casa e il pagamento dei debiti p.a.

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Ad agosto si e' realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 9.200 milioni, che si confronta con un fabbisogno di 5.986 milioni del mese di agosto 2012. A comunicarlo e' il ministero dell'Economia e delle Finanze spiegando che il dato "risente del mancato gettito Imu e del pagamento dei debiti P.a". Il peggioramento del fabbisogno "riflette sia la diversa platea dei contribuenti interessati allo slittamento delle scadenze fiscali, sia un'accelerazione della dinamica dei prelievi delle amministrazione pubbliche, anche in relazione al pagamento dei debiti pregressi.

Nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente si evidenziano, tra l'altro, maggiori prelievi da parte degli enti previdenziali" sottlinea il Mef nel comunicato."Ai fini di un confronto omogeneo si ritiene utile prendere in considerazione le risultanze relative al trimestre giugno-luglio-agosto 2013 con quelle dello stesso periodo del 2012. Il trimestre 2013 ha fatto registrare un fabbisogno pari a circa 3.900 milioni, rispetto ad un avanzo di circa 1.600 milioni che si e' avuto nei tre mesi dello scorso anno" rileva il Tesoro.

Fra le principali determinanti dello scostamento si segnalano: maggiori entrate fiscali da delega unica per circa 1.500 milioni; maggiori tiraggi per circa 4.000 milioni da parte degli enti esterni al settore statale, destinati per la gran parte al pagamento dei debiti pregressi, di cui 1.800 milioni quali anticipazioni della Cassa depositi e prestiti a valere su fondi statali; maggiori rimborsi fiscali per circa 500 milioni (a tutto agosto +3.100 milioni); e mancato gettito dell'incasso Imu sulla prima abitazione per circa 2.400 milioni. Gli effetti delle coperture previste nel decreto si verificheranno nei mesi di novembre e dicembre 2013. (WSI-ANSA-ADNKRONOS)

http://www.wallstreetitalia.com/article ... crack.aspx

03/09/2013, 15:15

Il mondo gira al contrario... [:(]

Lavorare a 14 anni, che ne pensate?

Dal PDL, attraverso l’emendamento del presidente della Commissione Lavoro del Senato Sacconi, è arrivata una proposta che fa discutere per ridurre la disoccupazione in Italia: avvicinare al mondo del lavoro i giovani già dai 14 anni.

I diretti interessati e gli studenti, però, trovano la proposta a dir poco “vergognosa”, ritenendo una follia l’idea di abbassare di nuovo l’obbligo scolastico.

Riportare l’accesso alle professioni a 14 anni servirebbe davvero a contrastare la disoccupazione? Avvicinare prima i giovani al mondo del lavoro potrebbe avere contraccolpi sociali?

Stando agli emendamenti presentati il mese scorso al decreto Lavoro, secondo i Senatori del PDL le proposte favorirebbero l’integrazione tra scuola e lavoro, tra apprendimento teorico e pratico, tanto attraverso le tipologie di apprendistato (da semplificare!), quanto attraverso forme di studio che includono periodi di alternanza con stage in ambiti lavorativi.

Le esperienze da stagisti, nello specifico, dovrebbero iniziare a 14 anni allo scopo di offrire un’alternativa alla totale inattività.
Quello dell’abbassamento dell’età lavorativa, della promozione dell’apprendistato, può davvero rappresentare la “nuova via” per il mercato dell’impiego italiano?

Perché risulta impossibile non pensare, al tal proposito, alla dispersione scolastica che nel nostro Paese presenta livelli allarmanti.
Tra i Paesi dell’UE, infatti, ci troviamo al 4° posto per la fuga dai banchi di scuola, superati solo da Malta, Spagna e Portogallo.

E, in un simile contesto, abbassare l’età per l’entrata nel mondo del lavoro non ha certo l’aspetto di un incentivo all’istruzione.

In un Paese che soffre di una profondissima crisi del sistema formativo, quali conseguenze potrebbe portare con sé l’ulteriore abbassamento dell’obbligo scolastico, dando la possibilità ai giovani di iniziare a lavorare a 14 anni?

Qual è la direzione giusta da intraprendere? Forse quella opposta, cioè quella di rendere la Scuola (con la “S” maiuscola) un posto accogliente nel quale tutti possano raggiungere il successo formativo?

http://www.missionelavoro.tgcom24.it/la ... e-pensate/

03/09/2013, 15:26

Atlanticus81 ha scritto:

Il mondo gira al contrario... [:(]

Lavorare a 14 anni, che ne pensate?

Dal PDL, attraverso l’emendamento del presidente della Commissione Lavoro del Senato Sacconi, è arrivata una proposta che fa discutere per ridurre la disoccupazione in Italia: avvicinare al mondo del lavoro i giovani già dai 14 anni.

I diretti interessati e gli studenti, però, trovano la proposta a dir poco “vergognosa”, ritenendo una follia l’idea di abbassare di nuovo l’obbligo scolastico.

Ma cosa ci dovremmo mai aspettare da questi inetti, cialtroni e buoni a nulla (se non a realizzare disastri)? Fosse per loro, le scuole le abolirebbero del tutto..... [:D]

03/09/2013, 17:32

Thethirdeye ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

Il mondo gira al contrario... [:(]

Lavorare a 14 anni, che ne pensate?

Dal PDL, attraverso l’emendamento del presidente della Commissione Lavoro del Senato Sacconi, è arrivata una proposta che fa discutere per ridurre la disoccupazione in Italia: avvicinare al mondo del lavoro i giovani già dai 14 anni.

I diretti interessati e gli studenti, però, trovano la proposta a dir poco “vergognosa”, ritenendo una follia l’idea di abbassare di nuovo l’obbligo scolastico.

Ma cosa ci dovremmo mai aspettare da questi inetti, cialtroni e buoni a nulla (se non a realizzare disastri)? Fosse per loro, le scuole le abolirebbero del tutto..... [:D]


...e queso sarebbe un sistema x ridurre la disoccupazione?ma chi fa ste proposte e supponibile che non abbia mai frequentato nemmeno le serali.......e ci governano pure...... [:(!]

03/09/2013, 17:55

ubatuba ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

Il mondo gira al contrario... [:(]

Lavorare a 14 anni, che ne pensate?

Dal PDL, attraverso l’emendamento del presidente della Commissione Lavoro del Senato Sacconi, è arrivata una proposta che fa discutere per ridurre la disoccupazione in Italia: avvicinare al mondo del lavoro i giovani già dai 14 anni.

I diretti interessati e gli studenti, però, trovano la proposta a dir poco “vergognosa”, ritenendo una follia l’idea di abbassare di nuovo l’obbligo scolastico.

Ma cosa ci dovremmo mai aspettare da questi inetti, cialtroni e buoni a nulla (se non a realizzare disastri)? Fosse per loro, le scuole le abolirebbero del tutto..... [:D]


...e queso sarebbe un sistema x ridurre la disoccupazione?ma chi fa ste proposte e supponibile che non abbia mai frequentato nemmeno le serali.......e ci governano pure...... [:(!]


..No, chi fa ste proposte è supponibile che nn abbia mai lavorato!! [:p] [:D]

04/09/2013, 13:49

...xke' sigh. hai mai vst qualke politico italiano che abbia lavorato solo un ora........................?

04/09/2013, 20:46

Chi paga le basi militari Usa in Italia? Noi, con le nostre tasse

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=_WMWLvxDvco[/BBvideo]

Mauro Bulgarelli, ex deputato verde, denuncia: ogni anno gli italiani versano in media 400 milioni di euro per mantenere ufficiali e soldati dell’esercito Usa sul nostro territorio, da Aviano alla Maddalena, da Ghedi a Camp Derby. Non solo: esistono in Italia, oltre alle oltre 120 basi dichiarate, più di 20 basi militari Usa totalmente segrete: non si sa dove sono, né che armi e che mezzi vi siano. Bulgarelli, promosse di un referendum per smantellare qualsiasi armamento nucleare sul territorio italiano, ha anche redatto una proposta di legge per la desecretazione dei documenti di Stato, per fare luce sulle troppe questioni che rimangono nascoste all’opinione pubblica, dalle basi militari alle stragi.

Siamo una colonia del complesso militare industriale imperialista degli Stati Uniti d’America.

[align=right]Source: Oltre la Coltre » Chi paga le...alia? Noi, con le nostre tasse [/align]
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