13/08/2013, 21:22
14/08/2013, 00:00
bleffort ha scritto:
Ma come si fa' a dire certe cose, chi non ha mai fumato non può capire chi ha il vizio del fumo,che però nel frattempo è diventato una droga.
Non si può imporre di punto in bianco a chi fuma di non fumare più,già le persone sono nervose di se' per tutte le vessazioni da parte del governo,poi se ci si mette l'imposizione.....,qualcuno può anche uscire di testa e fare fesserie.
14/08/2013, 10:00
Wolframio ha scritto:
Io mi pongo una domanda:
come mai c'è un accanimento contro il fumo partito dall'alto e che ha creato verso il basso associazioni e campagne contro i fumatori a dir poco isteriche?
Se è per il bene della salute pubblica ci sono problemi da risolvere ben più gravi che il fumatore di tabacco o sigarette elettroniche.
Vi risulta forse che personaggi come quel sindaco sopra hanno disinteressatamente a cuore la salute pubblica?
A me sinceramente guardando come vanno le cose in tutti gli ambiti pare di più che questi lorsignori; della nostra salute glie ne importa un bel c....o.
Dietro a questa inquisizione a tappeto ci vedo ben altri motivi che la tutela del benessere della gente.
C'è qualcosa che non và in tutto questo e forse è appunto la nicotina ed il catrame nel nostro corpo che potrebbero ostacolare alcuni progetti.
14/08/2013, 21:10
14/08/2013, 22:00
Wolframio ha scritto:
Fumo: lettera del ministro Lorenzin per vietare il fumo in auto
Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.08.2013
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto sostegno al Parlamento con una lettera in cui lancia l’allarme per un’emergenza culturale e sociale, prima ancora che sanitaria.
Lorenzin parla nella lettera delle 80.000 persone che ogni anno muoiono in Italia a causa del fumo.
L’attenzione del ministro va ai giovani:”Il paradosso è che i grandi hanno smesso di fumare e i nostri figli invece cominciano a 12 anni.C’è qualcosa che non va. Che ci impone di reagire. Ho presentato una norma per proibire il fumo anche negli spazi aperti delle scuole, dove si radunavano professori, studenti, collaboratori scolastici, per estendere un divieto che va vissuto come un salvavita”.
Ma non è tutto. Lorenzin chiede di vietare il fumo anche in auto: “La proposta che ho portato in Consiglio dei ministri per proibire il fumo nelle automobili di fronte a minori e donne incinte è stata da alcuni criticata come un attentato alle libertà personali, un’ingerenza dello “Stato etico” che vuole entrare in casa tua per darti ordini. Intossicare un bambino nell’angusto abitacolo della tua auto non è prova di liberalismo né un’affermazione di libertà. E dove la mettiamo la libertà dei nostri figli a non essere intossicati e avvelenati?”.
Da parte di esperti oncologi e dalle associazioni dei malati di tumore arrivano plausi all’iniziativa del ministro perchè, spiegano, la pericolosità del fumo, soprattutto quello passivo, viene sottovalutata dalla maggior parte delle persone. Il presidente di Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), ha ricordato che il 30% di tutti i tumori sono causati dal fumo.
[align=right]Source: Salute: Fumo: lettera del mini... il fumo in auto | Gaianews.it [/align]
E per quelli che mi fanno venire il fumo negli occhi come questa gente, nessun divieto?
02/09/2013, 23:56
La sigaretta è una della droghe che da più dipendenza in assoluto,io ho smesso ma ancora oggi ogni tanto un piccola voglia la sento ancora,forse non me ne libererò mai...bleffort ha scritto:
Ma come si fa' a dire certe cose, chi non ha mai fumato non può capire chi ha il vizio del fumo,che però nel frattempo è diventato una droga.
11/10/2013, 01:30
In fumo il business delle sigarette elettroniche
Da Nord a Sud aumentano gli annunci di negozi messi in vendita online
Lo scorso Natale avevano conquistato a buon diritto lo scettro di regalo più diffuso per i fumatori, ma a meno di un anno di distanza le sigarette elettroniche sembrano aver perso molto appeal e, stando a quanto rivelato da Immobiliare.it, principale sito italiano di annunci di settore (http://www.immobiliare.it), da qualche mese si moltiplicano le vendite online dei negozi sorti sulla scia del successo delle bionde elettroniche.
Di certo a influire sulle molte chiusure anche i cambiamenti normativi volti ad equiparare le sigarette elettroniche a quelle tradizionali: dal primo gennaio 2014 verrà applicata una tassa di consumo pari al 58,5%, la commercializzazione sarà soggetta all’autorizzazione dei Monopoli di Stato e i rivenditori dovranno rispettare gli stessi requisiti previsti per la gestione delle tabaccherie. Il prodotto sembra passato di moda, i vincoli tecnici si fanno più stringenti – senza contare che le e-cig sono state vietate ai minorenni – e chi teme di non riuscire a portare avanti l’attività con questi requisiti mette in vendita prima che sia troppo tardi.
Come per le aperture di queste attività, anche per quanto riguarda la loro chiusura non sembrano emergere particolari distinzioni geografiche e il business affanna a Nord come a Sud. C’è chi vende l’intero negozio, chi la sola licenza, chi la merce e gli arredi sperando che qualche altro intraprendente decida di tentare la fortuna al suo posto. Mediamente il prezzo di cessione della licenza e del magazzino oscilla fra i 10.000€ e i 20.000€, ma a questi costi vanno sovente aggiunti l’affitto del locale dedicato all’attività (circa 1.000€ al mese in media) e i costi di subentro nel contratto di affiliazione che si è obbligati a sottoscrivere in caso di acquisto.
«Col senno di poi – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it – quello dei negozi di sigarette elettroniche è stato un boom eccessivo. Fra novembre 2012 e i primi mesi del 2013 le nostre città hanno visto l’apertura di centinaia di punti vendita: troppi per soddisfare una richiesta ancora acerba».
Il mercato delle e-cig potrebbe, in realtà, avviarsi ad un riequilibrio, il che darebbe una boccata di ossigeno ai molti piccoli imprenditori che hanno abbracciato questo business.
11/10/2013, 22:16
Ronin77 ha scritto:La sigaretta è una della droghe che da più dipendenza in assoluto,io ho smesso ma ancora oggi ogni tanto un piccola voglia la sento ancora,forse non me ne libererò mai...bleffort ha scritto:
Ma come si fa' a dire certe cose, chi non ha mai fumato non può capire chi ha il vizio del fumo,che però nel frattempo è diventato una droga.
Sinceramente ho provato poco la sigaretta elettronica,ma da quello che dicono migliora la situazione dei fumatori.
Quello che fa più schifo è lo stato che se ne impadronito.
26/08/2014, 17:15
Oms contro le sigarette elettroniche: "Una minaccia per adolescenti e donne incinte"
Le sigarette elettroniche rappresentano 'una grave minaccia' per gli adolescenti e le donne incinte, il feto in particolare, poiché non è provato che il fumo 'elettronico' passivo non sia dannoso per le persone vicine. Per questo, scrive l'Organizzazione Mondiale della Sanità in un documento, è auspicabile il divieto di vendita ai minori e l'interdizione di fumo in luoghi pubblici chiusi. Il testo è stato realizzato in vista della Convenzione quadro per la lotta anti-tabacco dell'Oms dal 13 al 18 ottobre a Mosca. Gli esperti sottolineano che i dati esistenti indicano che il fumo prodotto non è solo vapore acqueo. Da qui l'opportunità di seguire le raccomandazioni precauzionali "fino a quando non sarà provato che i valori inalati non siano dannosi per le persone vicine". Al momento, comunque, secondo l'Oms esistono prove sufficienti per mettere in guardia "bambini, adolescenti, donne incinte, donne in età fertile" sulle conseguenze a lungo termine del consumo di sigarette elettroniche sullo sviluppo cervello. Gli esperti ammettono che l'e-cig consente un'esposizione ridotta alle sostanze tossiche negli adulti che vogliono smettere di fumare tabacco, tuttavia attualmente si ignora la reale consistenza della riduzione del rischio. Secondo l'agenzia delle Nazioni unite oggi si contano 466 marche diverse di sigarette elettroniche e nel 2013 sono stati spesi tre miliardi di dollari (circa 2,27 miliardi di euro) per questi prodotti, e si stima che le vendite saranno moltiplicate per diciassette fino al 2030.
Esperta Iss, indicazioni Oms su e-cig già recepite in Italia. Le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sull'utilizzo delle sigarette elettroniche "sono indicazioni già note e recepite dall'Italia" dice all'Adnkronos Salute Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio Fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità (Iss). "L'Oms - spiega Pacifici - dice sostanzialmente due cose: che la nicotina, indipendentemente dal prodotto che la eroga, è una sostanza nociva per la salute. E che la sigaretta elettronica potrebbe avere una sua utilità, nel caso fosse dimostrata la sua efficacia nell'allontanare il fumatore dalla sigaretta tradizionale. A oggi però - conclude l'esperta - gli studi sulla tossicità della sigaretta elettronica non sono completi. Anche se gli effetti a breve termine, almeno sulla carta, sono meno impegnativi della sigaretta tradizionale".
Anafe, Italia all'avanguardia per divieto di vendita di e-cig ai minori. "Il nostro Paese, anche grazie alla lungimiranza del provvedimento del 2013 del ministro Lorenzin che ha disposto il divieto di vendita ai minori, si trova in una posizione di avanguardia rispetto a molti altri Paesi, segno di una estrema e doverosa attenzione nei confronti delle fasce più giovani della popolazione" dichiara Massimiliano Mancini, presidente di Anafe (Associazione nazionale fumo elettronico)-Confindustria. "In Italia il tema sigaretta elettronica è da tempo molto dibattuto", osserva l'Anafe in una nota. "C'è ancora in sospeso la questione della tassazione, sospesa dal Tar in attesa della Corte Costituzionale". Ma "dal punto di vista delle regole - sottolinea Mancini - l'Italia è un esempio a livello mondiale, avendo anche approvato norme che definiscono in maniera chiara, decisa - e a nostro avviso giusta - la pubblicità delle e-cig, con limitazioni a fasce orarie e a specifici mezzi di comunicazione, proprio a difesa dei minori". "D'altra parte - aggiunge - per quanto riguarda i divieti nei luoghi pubblici auspicati dall'Oms, l'attuale normativa, che prevede già divieti di utilizzo ad esempio nelle scuole e negli ospedali, corredata da codici condivisi di autoregolamentazione che si stanno man mano diffondendo, sta funzionando nel nostro Paese senza criticità ed è anzi la più avanzata in Europa". Anafe ricorda infine che, "recentemente, 53 scienziati da tutto il mondo, tra i quali gli italiani Umberto Veronesi, Umberto Tirelli e Riccardo Polosa, hanno scritto proprio ai vertici dell'Oms dichiarando che le sigarette elettroniche possono essere di grande utilità per liberarsi dalle sostanze cancerogene derivanti dalla combustione di carta e tabacco delle sigarette tradizionali e assenti nelle sigarette elettroniche".
Santoro: "Bene Oms, trattare e-cig come sigarette tradizionali" . "Mi trovo totalmente d'accordo con l'Organizzazione mondiale della sanità che auspica restrizioni all'uso della sigaretta elettronica. Sono totalmente favorevole alla necessità di una regolamentazione del settore, e ritengo che per le e-cig debbano valere gli stessi divieti in vigore per le sigarette tradizionali" dichiara all'Adnkronos Salute Armando Santoro, direttore dell'Humanitas Cancer Center di Milano, da sempre critico sulla possibilità che le 'bionde elettroniche' possano rappresentare un'arma efficace nella lotta al tabagismo. "Se è vero che in alcuni casi possono rappresentare un vantaggio - riconosce l'oncologo - e penso in particolare ai grandi fumatori" che magari 'bruciano' due pacchetti al giorno, e che grazie alle e-cig possono ridurre nettamente l'inalazione di catrame e altre sostanze, "come politica generale di salute pubblica credo che alert come quello lanciato dall'Oms, precauzioni e divieti siano misure che è corretto valutare". Fra gli "aspetti negativi" che Santoro collega al fumo elettronico c'è da un lato "il rischio che possano invogliare alla sigaretta tradizionale persone, soprattutto giovani, che ancora non fumano". Una questione 'di immagine' legata in parte alla gestualità. Inoltre "sono convinto che la vera guerra al fumo non si combatta con la sigaretta elettronica, bensì con iniziative di educazione e campagne di sensibilizzazione. E in questo senso - conclude il numero uno del Cancer Center di Humanitas - la e-cig può dare l'impressione che il fumo in sé non faccia male".
26/08/2014, 17:28
vimana131 ha scritto:Oms contro le sigarette elettroniche: "Una minaccia per adolescenti e donne incinte"
Le sigarette elettroniche rappresentano 'una grave minaccia' per gli adolescenti e le donne incinte, il feto in particolare, poiché non è provato che il fumo 'elettronico' passivo non sia dannoso per le persone vicine. Per questo, scrive l'Organizzazione Mondiale della Sanità in un documento, è auspicabile il divieto di vendita ai minori e l'interdizione di fumo in luoghi pubblici chiusi. Il testo è stato realizzato in vista della Convenzione quadro per la lotta anti-tabacco dell'Oms dal 13 al 18 ottobre a Mosca. Gli esperti sottolineano che i dati esistenti indicano che il fumo prodotto non è solo vapore acqueo. Da qui l'opportunità di seguire le raccomandazioni precauzionali "fino a quando non sarà provato che i valori inalati non siano dannosi per le persone vicine". Al momento, comunque, secondo l'Oms esistono prove sufficienti per mettere in guardia "bambini, adolescenti, donne incinte, donne in età fertile" sulle conseguenze a lungo termine del consumo di sigarette elettroniche sullo sviluppo cervello. Gli esperti ammettono che l'e-cig consente un'esposizione ridotta alle sostanze tossiche negli adulti che vogliono smettere di fumare tabacco, tuttavia attualmente si ignora la reale consistenza della riduzione del rischio. Secondo l'agenzia delle Nazioni unite oggi si contano 466 marche diverse di sigarette elettroniche e nel 2013 sono stati spesi tre miliardi di dollari (circa 2,27 miliardi di euro) per questi prodotti, e si stima che le vendite saranno moltiplicate per diciassette fino al 2030.
Esperta Iss, indicazioni Oms su e-cig già recepite in Italia. Le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sull'utilizzo delle sigarette elettroniche "sono indicazioni già note e recepite dall'Italia" dice all'Adnkronos Salute Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio Fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità (Iss). "L'Oms - spiega Pacifici - dice sostanzialmente due cose: che la nicotina, indipendentemente dal prodotto che la eroga, è una sostanza nociva per la salute. E che la sigaretta elettronica potrebbe avere una sua utilità, nel caso fosse dimostrata la sua efficacia nell'allontanare il fumatore dalla sigaretta tradizionale. A oggi però - conclude l'esperta - gli studi sulla tossicità della sigaretta elettronica non sono completi. Anche se gli effetti a breve termine, almeno sulla carta, sono meno impegnativi della sigaretta tradizionale".
Anafe, Italia all'avanguardia per divieto di vendita di e-cig ai minori. "Il nostro Paese, anche grazie alla lungimiranza del provvedimento del 2013 del ministro Lorenzin che ha disposto il divieto di vendita ai minori, si trova in una posizione di avanguardia rispetto a molti altri Paesi, segno di una estrema e doverosa attenzione nei confronti delle fasce più giovani della popolazione" dichiara Massimiliano Mancini, presidente di Anafe (Associazione nazionale fumo elettronico)-Confindustria. "In Italia il tema sigaretta elettronica è da tempo molto dibattuto", osserva l'Anafe in una nota. "C'è ancora in sospeso la questione della tassazione, sospesa dal Tar in attesa della Corte Costituzionale". Ma "dal punto di vista delle regole - sottolinea Mancini - l'Italia è un esempio a livello mondiale, avendo anche approvato norme che definiscono in maniera chiara, decisa - e a nostro avviso giusta - la pubblicità delle e-cig, con limitazioni a fasce orarie e a specifici mezzi di comunicazione, proprio a difesa dei minori". "D'altra parte - aggiunge - per quanto riguarda i divieti nei luoghi pubblici auspicati dall'Oms, l'attuale normativa, che prevede già divieti di utilizzo ad esempio nelle scuole e negli ospedali, corredata da codici condivisi di autoregolamentazione che si stanno man mano diffondendo, sta funzionando nel nostro Paese senza criticità ed è anzi la più avanzata in Europa". Anafe ricorda infine che, "recentemente, 53 scienziati da tutto il mondo, tra i quali gli italiani Umberto Veronesi, Umberto Tirelli e Riccardo Polosa, hanno scritto proprio ai vertici dell'Oms dichiarando che le sigarette elettroniche possono essere di grande utilità per liberarsi dalle sostanze cancerogene derivanti dalla combustione di carta e tabacco delle sigarette tradizionali e assenti nelle sigarette elettroniche".
Santoro: "Bene Oms, trattare e-cig come sigarette tradizionali" . "Mi trovo totalmente d'accordo con l'Organizzazione mondiale della sanità che auspica restrizioni all'uso della sigaretta elettronica. Sono totalmente favorevole alla necessità di una regolamentazione del settore, e ritengo che per le e-cig debbano valere gli stessi divieti in vigore per le sigarette tradizionali" dichiara all'Adnkronos Salute Armando Santoro, direttore dell'Humanitas Cancer Center di Milano, da sempre critico sulla possibilità che le 'bionde elettroniche' possano rappresentare un'arma efficace nella lotta al tabagismo. "Se è vero che in alcuni casi possono rappresentare un vantaggio - riconosce l'oncologo - e penso in particolare ai grandi fumatori" che magari 'bruciano' due pacchetti al giorno, e che grazie alle e-cig possono ridurre nettamente l'inalazione di catrame e altre sostanze, "come politica generale di salute pubblica credo che alert come quello lanciato dall'Oms, precauzioni e divieti siano misure che è corretto valutare". Fra gli "aspetti negativi" che Santoro collega al fumo elettronico c'è da un lato "il rischio che possano invogliare alla sigaretta tradizionale persone, soprattutto giovani, che ancora non fumano". Una questione 'di immagine' legata in parte alla gestualità. Inoltre "sono convinto che la vera guerra al fumo non si combatta con la sigaretta elettronica, bensì con iniziative di educazione e campagne di sensibilizzazione. E in questo senso - conclude il numero uno del Cancer Center di Humanitas - la e-cig può dare l'impressione che il fumo in sé non faccia male".
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