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20/12/2014, 18:54

Proteste a Bruxelles contro il TTIP

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Proteste a Bruxelles contro il Trattato per l’area di libero scambio con gli Stati Uniti, noto come TTIP. I manifestanti denunciano scarsa trasparenza per un accordo che una volta approvato rappresenterà un pericolo per la qualità di prodotti alimentari, cure mediche e tutele ambientali.

“Protestiamo perchè il trattato transatlantico una volta approvato aprirà la strada all’importazione di carne e latte prodotti negli Stati Uniti, di bassa qualità. Noi vogliamo prodotti di qualità” dichiara a Euronews un giovane manifestante. Stesso tono per un altro ragazzo belga sceso in piazza contro il TTIP: “Gli agricoltori statunitensi stremano le mucche per ricavarne la maggior quantità di latte possibile, dopo appena due mungiture sono finite. Se questo accordo passerà avremo dei prodotti pessimi”.

Le proteste arrivano a un giorno dalla decisione dei leader europei di voler chiudere i negoziati sul TTIP entro la fine del 2015.

“Lavoro nella sanità e tutti sanno bene qual è il livello della sanità pubblica negli Stati Uniti” spiega a Euronews una manifestante “Le persone non hanno diritto alle cure pubbliche, tutto è privatizzato. Vogliamo che la gente possa continuare a mangiare dei prodotti sani, e che possa curarsi, così come possa istruirsi. E non soltanto perché può permetterselo, ma perché sono dei cittadini come tutti gli altri. Vogliamo che la solidarietà tra le persone continui a esistere”.

Ad oggi le critiche riguardano anche la segretezza con la quale stanno procedendo gli incontri bilaterali.

La piazza promette battaglia e dà appuntamento al mese di febbraio, quando a Bruxelles riprenderà il nuovo round di negoziati tra i delegati comunitari e statunitensi.


Fonte: Euronews

Source: Proteste a Bruxelles contro il...- Europlot - L'Antidiplomatico
Ultima modifica di Wolframio il 20/12/2014, 18:55, modificato 1 volta in totale.

06/01/2015, 12:23

Riporto un post di Atlanticus sul TTIP.... [;)]

Atlanticus81 ha scritto:

Dal declino dell'Europa può nascere un nuovo modello di sviluppo?

TTIP o Razvitie? Un'alternativa di sviluppo per una UE più autonoma dagli Usa.

“L’opinione pubblica sa poco o nulla delle opzioni strategiche davanti alle quali si trova l’Europa : da una lato il Trattato di Parternariato Transatlantico con gli Stati Uniti, dall’altro la creazione di un enorme corridoio multi-infrastrutturale euroasiatico di sviluppo secondo nuove modalità sintetizzate dalla parola russa ‘razvitie’, che non indica solo crescita economica ma uno sviluppo integrale, culturale, civile, ambientale che la crescita include senza esaurirsi in essa”.

Ne scriveva il blog lafinanzasulweb l’aprile scorso, nel bel mezzo dell’escalation della crisi ucraina. E già allora il blog scriveva che “ad essere realistici i giochi sembrano già fatti: non si tratta soltanto del gelo calato nei rapporti fra UE e Federazione Russa per la vicenda della Crimea e della condizione sostanziale di quasi-protettorato degli Stati Uniti sull’Europa, che hanno nella NATO lo strumento più evidente.

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Il fatto è che l’accordo transatlantico è in fase avanzata di negoziazione e gli americani sperano di ottenerne a breve la firma; Razvitie invece è per ora solo un grandioso progetto avveniristico che Valdimir Yakunin, il presidente delle Ferrovie Russe ha fatto suo e ha illustrato alla prestigiosa Accademia delle Scienze Russa” lo scorso 11 marzo.

Da aprile l’ostilità dell’occidente verso Mosca è molto cresciuta, la guerra fredda è ormai in atto con danni economici visibili per l’Europa, nell’anniversario della Grande Guerra c’è chi ventila addirittura la possibilità di un nuovo conflitto mondiale. Quel che è rimasto inalterato è il silenzio dei grandi media, inspiegabile e sospetto, sul TTIP e quello ben più comprensibile su Razvitie.

Sebbene a fine giugno un convegno si sia tenuto proprio a Roma, promosso da Eurispes, Isiamed – Istituto Italiano per l’Asia e il Mediterraneo - e Millenium Bank al quale hanno partecipato esponenti delle Ferrovie di Stato italiane, della Cassa Depositi e Prestiti, della Sapienza (altri dettagli qui e qui). E sia nato un comitato italiano di coordinamento di cui fanno parte l’economista Paolo Raimondi e Marco Lettieri, già sottosegretario all’Economia del governo Prodi (vedi qui e qui ), tra i pochi stranieri invitati l’11 marzo a Mosca, e Côme Carpentier de Gourdon, studioso e consulente basato in India.

Eppure raccontare oggi le differenze fra i due progetti e la scelta di strategia geopolitica, sebbene al momento teorica, di fronte alla quale si trova l’UE, può aiutare a capire quali sono i veri giochi sottostanti all’improvvisa resurrezione di una Guerra Fredda di cui l’Europa, che con la Russia ha una continuità territoriale e con l’Asia una millenaria storia di rapporti commerciali, non sentiva davvero il bisogno.

TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership).
L’accordo transatlantico – e il suo omologo transpacifico – sono accordi commerciali per la creazione di un enorme mercato unico, espressione dell’ideologia ultraliberista, peraltro sempre più oggetto di critiche.

Gli obiettivi degli Stati Uniti appaiono chiari. Eliminando i dazi doganali, omogeneizzando gli standard, aprendo il settore dei servizi fra le due aree, promuovendo un’ulteriore liberalizzazione finanziaria e l’accesso dei privati a settori che in Europa sono pubblici, inclusa la difesa, gli Usa mirano a creare la più grande area commerciale del mondo con 500 milioni di consumatori col reddito medio più alto del pianeta e ad instaurare definitivamente in Europa il capitalismo modello americano. Un’area che, rafforzata con l’accordo ranspacifico, rappresenta la risposta strategica statunitense all’ascesa commerciale della Cina e degli altri BRICS (Brasile, Russia, India, SudAfrica). Una risposta in contrapposizione, non certo in collaborazione/cooperazione col mondo degli "emergenti".

Ma oltre a rafforzare un primato commerciale, consolidando il primato militare e politico, si tratta per gli Stati Uniti di preservare il primato monetario, vale a dire il ruolo del dollaro come moneta degli scambi internazionali.

Quali vantaggi per l’Europa? Si favoleggia di un balzo in avanti del Pil, di milioni di posti di lavoro, di una poderosa spinta che deriverebbe dal libero scambio. Ma - osserva il post su finanzasulweb – si dicevano le stesse cose alla vigilia della creazione del mercato unico tra i paesi dell’Unione Europea, soprattutto con l’allargamento dell’UE. Come si vede oggi, non è andata proprio così.

In Europa aleggiano del resto dubbi e di timori, più evidenti man mano che sindacati, alcune forze politiche e categorie economiche cominciano a realizzare le implicazioni dell’accordo, di cui si continua a non parlare altro che su qualche blog (perché tanta segretezza sulle trattative?). Le paure più consistenti sono quelle di agricoltori e allevatori, nonché dei consumatori, per l’invasione di prodotti alimentari a basso costo e con standard molto diversi da quelli europei (prodotti OGM, polli lavati col cloro o con l’alcool per farli apparire più freschi, carne agli ormoni ecc). Per non dire del rischio più grave, della protezione accordata alle multinazionali che potranno ricorrere a corti di giustizia ad hoc contro norme nazionali da cui si sentano danneggiate (es tutele dei lavoratori, norme di protezione ambientale, magari anche fiscali, vedi le società internet quasi esentasse). In pratica verrebbe ceduto alle multinazionali ogni residuo di sovranità statale ( qui Underblog)

RAZVITIE o TERB (Trans Eurasian Razvitie Belt)

Razvitie , che in italiano significa “sviluppo” , è al contrario un mega-progetto di sviluppo integrale lungo la fascia euroasiatica da realizzare in 10-20 anni con investimenti che negli anni sono stimati in migliaia di miliardi di euro e la creazione di 12 milioni di nuovi posti di lavoro nei due continenti.

Si presenta come un corridoio multi–infrastrutturale, che mira a collegare la costa russa del Pacifico con i Paesi europei fino all’Atlantico. Nel corridoio, oltre ai trasporti ferroviari e autostradali, sono previsti anche collegamenti continentali con pipeline per il gas, il petrolio, l’acqua, l’elettricità e linee cablate di comunicazioni, canalizzazioni delle acque, ecc. Lungo il suo percorso si ipotizzano parchi tecnologici e nuove città, almeno dieci.

Si prevedono anche collegamenti diretti futuri con la Cina, che del resto sta già attivamente portando avanti simili politiche di sviluppo euro-asiatico attraverso la realizzazione di moderne Vie della Seta, e con il Nord America, con la realizzazione di collegamenti ferroviari che, passando attraverso lo Stretto di Bering, potranno collegare via terra la Russia e l’Asia con l’Alaska.

La visione strategica del progetto va ben oltre la realizzazione del corridoio di transito. Si ipotizza anche lo sviluppo in profondità di una fascia di 200-300 km lungo l’intera linea per nuovi insediamenti urbani e nuovi centri produttivi, nonché almeno 10-15 tipi di nuove industrie basate su tecnologie completamente nuove. Razvitie nel progetto dei suoi ideatori non è solo un “tubo” che pompa verso l’Europa occidentale prodotti a basso costo dalla Cina ma un “polo di generazione di ricchezza pubblica” frutto di una nuova forma di cooperazione internazionale che pianifica uno sviluppo industriale e la gestione di enormi territori.

Crescita o sviluppo? Due ideologie a confronto.

“Potrebbe sembrare l’idea da visionari – scrivono Lettieri e Raimondi. Ma la Russia da tempo sta cercando di definire una strategia che non sia soltanto economica ma che sappia mobilitare e unire le forze sociali, culturali e spirituali dell’intera popolazione intorno ad un grande progetto.

In questo modo si pensa anche di affrontare la questione demografica in un Paese che ha visto negli ultimi venti anni diminuire spaventosamente i livelli di popolazione e di fertilità. Con esso si potrebbe mettere in moto anche una progressiva urbanizzazione dei territori della Siberia e dell’Estremo Oriente ancora quasi totalmente disabitati.

Del resto la Russia non è nuova a simili grandi imprese. In passato si è sempre mobilitata intorno a grandi progetti che inizialmente sembravano irrealizzabili. La costruzione più di cento anni fa della linea ferroviaria transiberiana lunga 9.300 km, il piano di elettrificazione dell’Unione Sovietica e i programmi spaziali sono gli esempi più noti.

Crescita e di sviluppo non sono sinonimi, fanno riferimento a idee molto diverse.

La prima è vista come puramente economica, fa riferimento principalmente al Pil e punta a servizi finanziari e non, in un quadro post-industriale basato sul digitale.

La seconda vede ancora nell’ industria il fattore primario dello sviluppo non solo economico ma sociale, capace di includere valori culturali e morali, e punta sulla cooperazione internazionalecome bene comune, nel rsieptto delle diverse civiltà. E’ quella che Yakunin chiama ideologia eurasiatica. Qualcosa che a noi cinici europei può suonare come un’utopia ma che comunque suona in modo assai diverso dalle aggressive mire espansionistiche che i media attribuiscono alla Russia.

Come finanziare questo progetto di neo-industrializzazione? Secondo Yakunin la realizzazione di progetti transcontinentali del genere è possibile solo attraverso la cooperazione e usando un paniere di valute. E’ l’idea dei Brics che puntano a superare il dollaro come moneta di scambi internazionali (e la stanno già mettendo in pratica). Ma è proprio questa idea a rendere impossibile una cooperazione con gli Stati Uniti, che anzi, fanno di tutto per rialzare la cortina di ferro, siolando la Russia e facendo apparire Putin come un novello Hitler. Al prevalere del dollaro – con quel che ne consegue, a partire dal sistema finanziario – è infatti legato il loro status di superpotenza dominante, per quanto in declino. Alla quale l’UE sembra soggiacere, a dispetto dei suoi interessi.

Sconcerta che il nome di Yakunin sia stato incluso nella black list redatta dagli Usa dopo la crisi in Crimea. Oltre ad essere presdente delle Ferrovie, Yakunin è infatti il fondatore e presidente del World Public Forum "Dialogue of civilizations" che da un decennio si batte per un dialogo fra fra diverse religioni e culture, e gode dello status consultivo dell'Onu.

Raimondi e Lettieri non sono così pessimisti. A loro avviso la crisi ucraina è anzi “un motivo di più per puntare su Razvitie , la cui visione strategica è proprio l’alternativa ai rischi di una nuova guerra fredda .

Il grande progetto può essere uno stimolo a uscire dalla crisi globale che ancora caratterizza l’inizio del ventunesimo secolo e un importante stimolo per un nuovo accordo della Russia con l’Unione europea e gli Stati Uniti, al fine di battere la politica di deindustrializzazione che ha colpito tutte e tre queste grandi parti del mondo”.

"L’utopia della società post-industriale è fallita e potrebbe essere superata con una nuova e moderna industrializzazione, a partire dalla Siberia, già molto più sviluppata di quanto si creda". Yakunin ha ricordato che recentemente sono già stati decisi investimenti di lungo termine (a cui partecipa la Germania) quali la modernizzazione della Transiberiana e della linea ferroviaria Bajkal-Amur.

In un mondo di scambi di beni e di tecnologie, il corridoio di sviluppo euro-asiatico potrebbe conciliare gli interessi dei tre grandi sistemi economici, creando nel contempo una garanzia di sicurezza geopolitica per tutti.

Per l’Italia i vantaggi sarebbero evidenti. E la presenza al convegno romano di tante personalità, secondo i due economisti, “significa che si comincia già a capire che con il mega progetto russo per l’Europa e per l’Italia si aprirebbero anche prospettive di modernizzazione tecnologica, di nuova occupazione e di nuovi business per le nostre imprese.

http://www.lastampa.it/Page/Id/2.0.3831436225

06/01/2015, 13:40

Quest'uomo comincia a piacermi..... [:D]

La "sorprendente" proposta della Russia all'Ue:
stracciate il TTIP e unitevi all'Unione Eurasiatica


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http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... =6&pg=9966

Deciderà l'Europa di averne avuto abbastanza dell'eutanasia economica imposta dalle sanzioni a Mosca volute dagli Usa?

Appare sempre più evidente come le sanzioni decise dall'UE e dagli Usa alla Russia in seguito alla crisi ucraina e più in generale il blocco finanziario contro Mosca abbiano prodotto le sue conseguenze più nefaste contro i paesi membri dell'Ue. La Germania è stata la prima ad ammetterlo alla fine del 2014 con la sua economia ormai sull'orlo della recessione. Ma si tratta di una considerazione ormai di uso comune all'interno dell'Ue. L'ex primo ministro italiano Romano Prodi, ad esempio, ha scritto sul Messaggero che un'economia russa debole non è desiderabile e profittevole per l'Italia. Secondo Prodi le sanzioni alla Russia per la crisi ucraina e l'abbassamento dei prezzi del petrolio e del gas faranno crollare il Pil russo del 5% annuo, determinando, a sua volta, un crollo delle esportazioni italiane del 50% nel paese.

In altre parole, scrive Zero Hedge, il mondo sta iniziando ad avvicinarsi ad un periocoloso punto di rottura: non è tanto l'esposizione finanziaria alla Russia, o la minaccia di un contagio finanziario che Mosca potrebbe soffrire. Ma, peggio, è una questione molto più semplice che condurrà ad un'atroce sofferenza per i paesi europei: la mancanza di commercio con un partner strategico fondamentale in una fase di crisi già drammatica. Mentre le Banche centrali possono continuare a monetizzare e ritardare il punto di rottura, creando bolle azionarie senza precedenti per gonfiare la fiducia di investitori e consumatori nel breve periodo, non possono “stampare commercio”, che resta il più importante veicolo di crescita nel sistema globalizzato attuale.

In questo contesto un articolo della Deutsche Wirtschafts Nachrichten va controcorrente ma nella giusta direzione nello scrivere come la Russia ha una proposta “sorprendente” verso l'Europa che questa dovrebbe prendere in considerazione, vale a dire rinunciare all'area di libero mercato con l'Usa - che impone la perdita di commercio con la Russia e quindi l'ennesimo anno di crollo economico - e unirsi all'Unione economica euroasiatica.

Dall'articolo si legge: “La Russia ha presentato una proposta sorprendente per superare le tensioni con l'Unione Europea: l'Ue dovrebbe rinunciare all'accordo di area di libero scambio con gli Stati Uniti, il TTIP, ed entrare come partner nella nuova Unione Economica Euroasiatica. Un'area di libero scambio con i vicini che avrebbe sicuramente più senso che un accordo con gli Usa. Sicuramente lo avrebbe ma poi come come potrà l'Europa fingere indignazione quando la NSA si trova ad aver spiato ancora una volta uno dei sui "partner commerciali più stretti?"

Vladimir Chizhov, l'ambasciatore russo presso l'Unione Europea, ad Euobserver ha dichiarato: “La nostra idea è quella di iniziare contatti ufficiali tra l'Ue e l'EAEU il prima possibile. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato di questo non tanto tempo fa. Le sanzioni dell'UE alla Russia non sono un ostacolo. Credo che il senso comune ci consigli di esplorare la possibilità di stabilire uno spazio comune economico nella regione euro-asiatica, incluso il focus nei paesi dell'Eastern Partnership [una politica Ue con legami più stretti con Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldovae Ucraina]". E ancora: "Potremmo pensare ad una zona di area di libero scambio che inglobi tutte le parti interessate in Eurasia”.

Chizhov descrive la possibilità come un'opportunità molto migliore per i paesi dell'Unione Europea: “Pensate saggio spendere così tante energie politiche per un'area con gli Usa mentre avete partner naturali così vicini da casa?”, ha dichiarato l'ambasciatore.

E quindi la palla è oggi nelle mani dell'Europa: con la sua recessione che da triple-dip sta per divenire quadrupla e con l'unica risposta che resta una spinta monetaria da una Banca centrale controllata da Goldman Sachs finalizzata a distruggere ulteriormente la classe media a favore di pochi fortunati, deciderà l'Europa di averne avuta abbastanza e spostare i suoi obiettivi strategici e di commercio dall'occidente – parlando del TTIP, il ministro dell'agricoltura tedesco ha recentemente dichiarato: “Non possiamo proteggere ogni salsiccia” - verso oriente?

Considerando che gli interessi delle corporazioni multinazionali e finanziarie che spingono verso il TTIP sono oggi dominanti attraverso le burocrazie non elette di Bruxelles, conclude Zero Hedge, la risposta è negativa. E considerando che sono Renzi, Gentiloni e Mogherini a dover rappresentare gli interessi strategici nazionali, dall'Italia non possiamo attenderci altro che cieco servilismo all'”alleato” americano.

08/01/2015, 02:37

dobbiamo scegliere di che morte morire in pratica

25/01/2015, 03:49

SVOLTA CLAMOROSA / LA MERKEL PROPONE ALLA RUSSIA
”AREA DI LIBERO COMMERCIO” TRA UE E UNIONE EUROASIATICA
VARATA DA PUTIN


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http://www.iconicon.it/blog/2015/01/la- ... -il-fosso/

BERLINO – Il presidente della commissione “Est” dell’economia tedesca, Eckhard Cordes, ha fatto sapere che nel 2014 le esportazioni tedesche in Russia sono crollate del 18 per cento: un calo dell’export da piu’ di sei miliardi di euro, ha dichiarato Cordes.

“Il calo delle esportazioni e’ accelerato sempre piu’ mese per mese cosicche’ per il 2015 dobbiamo temere uno sviluppo ancora piu’ negativo, se non si dovesse trovare una soluzione politica della crisi in breve tempo”, ha sottolineato Cordes, il quale lamenta il fatto che siano “soprattutto gli europei a pagare il prezzo economico di questa crisi politica” perche’ l’interscambio commerciale della Russia sta crescendo con i partner asiatici e sudamericani.

E’ forse alla luce di questo preoccupante bilancio che ieri il governo di Berlino ha proposto alla Russia l’avvio di una cooperazione economica che potrebbe sfociare in una zona di libero scambio comune.

Al forum economico di Davos, infatti, il cancelliere Angela Merkel (della Cdu) ha avanzato la proposta di una serie di trattative tra l’Unione Europea e l’Unione Eurasiatica istituita da Mosca per “parlare di una cooperazione e di uno spazio commerciale comune”, a condizione pero’ che si trovi una soluzione pacifica al conflitto nell’Est dell’Ucraina.

Il ministro dell’Economia Sigmar Gabriel (Spd) ha avviato un dibattito su cosa la Russia potra’ offrire dopo la fine del conflitto in Ucraina: il prossimo passo potrebbe essere una discussione sulla zona di libero scambio: “Dobbiamo dare una via d’uscita alla Russia”, ha dichiarato il vice-cancelliere.

Una proposta che arriva a poche ore dal termine dell’incontro tra i ministri degli Esteri di Germania, Russia, Francia e Ucraina e dalla decisione di creare nell’Est del paese in conflitto una zona cuscinetto larga 30 chilometri, dalla quale dovranno essere ritirate tutte le armi pesanti come i mortai e i pezzi d’artiglieria.

Dopo l’incontro, l’incaricato per la Russia del governo di Berlino, Gernot Erler, si e’ detto cautamente ottimista: “In questo modo la Russia si rimette in gioco e torna al tavolo delle trattative”, ha dichiarato l’esponente dell’Spd, secondo cui “per l’Unione Europea e’ ed e’ sempre stato chiaro che non ci puo’ essere una soluzione militare per l’Est dell’Ucraina ma solo una politica”.

Ma la vera notizia è data da questa clamorosa svolta di Angela Merkel, che propone un rivoluzionario trattato di libero scambio – che è quindi alternativo all’americano TTIP, il Transatlantic Trade and Investment Partnership – tra l’Unione Europea e l’Unione Eurasiatica varata da Putin, che comprende la Russia e un blocco consistente di stati dell’ex Unione Sovietica e che potrebbe anche includere a breve la Cina.

Con questa mossa, la Germania si stacca in modo radicale dalle posizioni anti-russe imposte alla Ue dagli Stati Uniti e dalla Nato, della quale per altro la Germania fa parte. Purtroppo, davanti a questa svolta decisiva per far rinascere anche l’economia oltre stabilizzare le relazioni internazionali e la pace in Europa, l’evanescente governo Renzi tace, come se nulla fosse accaduto e tacciono anche tutti i mezzi di informazione italiani.

Incredibile, ma vero.

Re:

06/02/2015, 10:15

Peggio del patto transatlantico: l'intesa che
rappresenta un "assalto a interesse pubblico"


tra-gli-obiettivi-di-tisa-c-e-la-privatizzazione-dell-acqua.aspx.gif


http://www.wallstreetitalia.com/article ... blico.aspx

Montano le polemiche su Tisa, che ha come obiettivi principali privatizzazione acqua e delocalizzazione sanità. Negoziati a porte chiuse.
Tra gli obiettivi di Tisa, c'è la privatizzazione dell'acqua


NEW YORK (WSI) - Dopo il TTIP, un altro trattato commerciale di cui stanno discutendo a porte chiuse i leader mondiali rischia di favorire gli Stati Uniti e le multinazionali. Si chiama Tisa, Trade in Services Agreement e ha come obiettivo principale la liberalizzazione dei servizi, in testa la privatizzazione dell'acqua e la delocalizzazione della sanità.

I paesi coinvolti nei negoziati sono tutti i membri dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), ovvero la maggior parte dei membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), più otto paesi in via di sviluppo. L'accordo proposto mira a liberalizzare praticamente tutti gli scambi di servizi, tra cui in costruzione, i servizi finanziari, i servizi pubblici e di business e servizi professionali.

L’appuntamento è fissato per il 9 febbraio a Ginevra. E’ allora che, stando al sito di Public Services International, PSI, sindacato internazionale, dovrebbero incontrarsi in gran segreto i rappresentanti dei 48 stati coinvolti nella negoziazione di in pratica un accordo di liberalizzazione dei servizi, che ha già sollevato molte critiche.

"I 48 paesi che partecipano alla trattativa TISA sembrano interessati a utilizzare gli accordi commerciali per legare paesi ad un’agenda di liberalizzazione e deregolamentazione estreme per garantire profitti aziendali a scapito dei lavoratori, gli agricoltori, gli utenti dei servizi e l'ambiente. In poche parole: a spese delle persone di legge sul sito di Public Services International, PSI, sindacato internazionale.

"Crediamo che questo accordo di fatto porti a un trasferimento di servizi pubblici nelle mani di società private e straniere motivati solo dal profitto" ha sottolineato Rosa Pavanelli, leader di Public Services International, aggiungendo che "Se i governi sono così sicuri che stanno lavorando nell'interesse delle persone che rappresentano, perché fanno continuano a condurre questi negoziati segreti e non democratici? E 'inaccettabile che i nostri governi ci escludano dalla discussione delle leggi e politiche che avranno un impatto la giustizia sociale ed economica".

Sul sito Avaaz org intanto è partita la petizione online per protestare contro le modalità adottate per i negoziati. Finora sono state raccolte oltre 300 mila firme. "L'accordo (TISA), attualmente in fase di negoziazione a porte chiuse, potrebbe favorire la privatizzazione delle nostre risorse idriche e del sistema sanitario, facilitare il trasferimento dei dati bancari europei negli Stati Uniti e l'introduzioni di corti private non democratiche. Chiediamo la fine dei negoziati segreti sul TISA e la pubblicazione del mandato negoziale dell'UE" si legge sui sito.

(mt-DaC)

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

07/02/2015, 14:45

Il video che i leader della EU non vogliono farti vedere

Pubblicato: 07 Febbraio 2015 Scritto da Cristina Bassi

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Il piu sporco trattato commerciale nella storia europea, con implicazioni fondamentali per la TUA VITA. Prenditi 2 minuti per vedere cosa ti viene tenuto nascosto... www.davidicke.com

Proprio la scorsa settimana, è trapelata una notizia, sul trattato commerciale mondiale piu’ sporco della storia, che conferma le nostri peggiore paure sul TTIP. Il trattato, conferisce al grande business un potere senza precedenti, per prendere decisioni in tutta l’Europa. Chi perderà saremo noi: i cittadini europei.

Il testo che è trapelato, comincia con un linguaggio in burocratese , ma quando i nostri esperti lo hanno poi frammentato in lingua normale, la notizia è stata tra le piu’ shockanti fra tutte quelle trapelate che abbia mai visto prima d’ora.

Polli al cloro, vegetali OGM, sostanze chimiche nel nostro cibo, che possono danneggiare lo sviluppo dei nostri bambini: sono questi solo 3 esempi degli effetti devastanti che il TTIP avrà sulle nostre vite quotidiane (Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti)

La Commissione Europea lo ha sbandierato a tutto spiano, per dargli un tono positivo . Quindi dobbiamo vedere questo video per fare da contromisura e riscaldare l’aria della Commissione: giratelo a quante piu’ persone possibile. Non è mai stato cosi importante.

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Quanto rivelato, indica quanto il grande business sarà in grado di condurre le danze a Bruxelles, attraverso un nuovo capitolo fuorviante, chiamato “cooperazione per le regolatorie”: sono brutte notizie per i consumatori, i lavoratori e l’ambiente . Significa che le multinazionali possono collaborare a scrivere le nostre regole. La Commissione Europea sembra intenda aprire le porte ad una enorme influenza del grande business

Questo pericoloso attacco alla democrazia deve essere fermato ora. Questa settimana, i leader europei si incontrano con le controparti statunitensi, per iniziare il prossimo round di negoziati sul TTIP. Come solito, siamo tenuti all’oscuro su cio’ che verrà negoziato.

Ma quanto è trapelato, ci fornisce un quadro piuttosto chiaro sui veri benefattori di questo trattato: le grandi corporation come la Monsanto, la Bayer, la Exxon Mobil e la Nestle. Ecco perchè abbiamo bisogno di reagire velocemente e far girare a quante piu’ persone possibili questo video (vedi sotto) .

L’unica cosa che puo’ combattere il potere delle multinazionali è il potere della gente. Facciamo in modo dimostrare ai leader europei che non resteremo stesi a prenderci questo attacco sulla nostra democrazia.

Grazie per tutto cio’ che fate

Anne, Hannah e team di SumOfUs

https://www.opendemocracy.net/can-europe-make-it/sumofus/video-european-leaders-don%27t-want-you-to-see

Immagine link al video in inglese

VEDI ANCHE:

D. Icke: il Trattato di libero scambio,TTIP, tra USA e EU: altra falsa libertà imposta

Source: Il video che i leader della EU...IRAZIONI CONTRO L’UMANITA’

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

18/02/2015, 14:02

il commissario europeo per il commercio Cecilia Malmström e il commissario per i servizi finanziari Jonathan Hill tornano a difendere l'accordo commerciale Ue-Usa, il TTIP, definendolo un'opportunità da non perdere che porterà prosperità su entrambi i lati dell'Atlantico e che darebbe la possibilità di creare standard elevati per il commercio globale.

Anni fa si dicevano la stessa cosa della globalizzazione e della moneta unica... e vediamo tutti la fine che abbiamo fatto.

Per la Malmström il TTIP porterà prosperità su entrambi i lati dell'Atlantico..

In un articolo a quattro mani sul Guardian, il commissario europeo per il commercio Cecilia Malmström e il commissario per i servizi finanziari Jonathan Hill tornano a difendere l'accordo commerciale Ue-Usa, il TTIP, definendolo un'opportunità da non perdere che porterà prosperità su entrambi i lati dell'Atlantico e che darebbe la possibilità di creare standard elevati per il commercio globale. A beneficiare dell'accordo commerciale transatlantico saranno le piccole imprese, scrivono i due Commissari, e il TTIP contribuirà a radicare i valori europei e statunitensi di democrazia e dello Stato di diritto

Sulla questione fortemente dibattuta del meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato (ISDS) scrivono che si tratta di "un meccanismo di arbitrato che è stato intorno dal 1950, al fine di garantire che gli investitori siano trattati in modo equo. E' nel nostro interesse avere un sistema internazionale che garantisca la certezza del diritto, la trasparenza e la responsabilità, e stiamo ricercando il giusto equilibrio riguardo alla calusola sulla tutela degli investitori".

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... 1&pg=10609

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

19/02/2015, 00:01

Se è un accordo tanto vantaggioso perché deciderlo nelle segrete stanze evitando rigorosamente il processo democratico?

Ah giusto, noi siamo degli idioti, non potremmo certo capire...

Spero un giorno di incontrare questa gente all'inferno, me ne toglierei di soddisfazioni....

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

19/02/2015, 00:14

MaxpoweR ha scritto:Se è un accordo tanto vantaggioso perché deciderlo nelle segrete stanze evitando rigorosamente il processo democratico?

Ah giusto, noi siamo degli idioti, non potremmo certo capire...

Dal minuto 00:10 al minuto 00:50...

Guarda su youtube.com

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

26/02/2015, 14:58

La petizione anti-TTIP supera il milione e mezzo di firme

Untitled-2.jpg

http://www.informarexresistere.fr/2015/ ... -di-firme/

La proposta di legge di iniziativa popolare, che chiede di fermare i negoziati sul Ttip, il trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, continua a raccogliere sostenitori. Le persone che hanno firmato da tutta l’Unione europea sono ora oltre un milione e mezzo, con la Germania a tirare le fila degli scontenti. Le firme raccolte nel Paese sono state quasi 934mila.

In Italia la petizione non ha riscosso un grande successo, anzi è stata piuttosto ignorata e l’hanno firmata solo 14.456 persone.
Il milione di firme, raggiunto già a dicembre, è la soglia richiesta dalla Commissione europea per introdurre una proposta di direttiva di iniziativa popolare-


Della serie.... gli itaGliani, si fanno SEMPRE RICONOSCERE.... [}:)]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

26/02/2015, 23:05

Thethirdeye ha scritto:In Italia la petizione non ha riscosso un grande successo, anzi è stata piuttosto ignorata e l’hanno firmata solo 14.456 persone.

Della serie.... gli itaGliani, si fanno SEMPRE RICONOSCERE.... [}:)]


So che puo' sembrare una scusa, ma con l'informazione che ci troviamo 14.456 persone mi sembrano pure tante. E considera anche che almeno 2'000 di queste leggono il nostro forum.

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

26/02/2015, 23:10

zakmck ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:In Italia la petizione non ha riscosso un grande successo, anzi è stata piuttosto ignorata e l’hanno firmata solo 14.456 persone.

Della serie.... gli itaGliani, si fanno SEMPRE RICONOSCERE.... [}:)]


So che puo' sembrare una scusa, ma con l'informazione che ci troviamo 14.456 persone mi sembrano pure tante. E considera anche che almeno 2'000 di queste leggono il nostro forum.


Rimediamo subito rilanciando la cosa sui nostri profili social per renderlo virale e spingere altri ancora a sottoscrivere la petizione!

Io l'ho appena fatto sul mio facebook e twitter!

[8D]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

26/02/2015, 23:26

Atlanticus81 ha scritto:Rimediamo subito rilanciando la cosa sui nostri profili social per renderlo virale e spingere altri ancora a sottoscrivere la petizione!

Io l'ho appena fatto sul mio facebook e twitter!

[8D]


[:264]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

27/02/2015, 02:10

idem [:295]
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