Caritas: Sempre meno stranieri, sempre più italiani e sempre più numerosi
15:51. | Pubblicato da admin. | . .
Sembra un supermercato qualsiasi, con le sue corsie e gli scaffali carichi di prodotti di ogni genere. Ma alle casse dell’Emporio della Solidarietà non si paga né in contanti né con il bancomat, ma con una tessera a punti che consente a persone e nuclei familiari in difficoltà economica di fare la spesa. Il servizio si trova a Roma all’interno della Cittadella della Carità della Caritas, che ospita anche altri servizi, dal centro di accoglienza allo studio odontoiatrico, e in 7 anni di attività è stato testimone di come la crisi abbia mutato il volto della povertà.
Sempre meno stranieri, sempre più italiani e sempre più numerosi. “Da quando abbiamo aperto – spiega all’Adnkronos Gianni Pizzuti, responsabile dell’Area educazione al volontariato della Caritas – abbiamo rilevato un forte aumento della presenza di italiani. Le famiglie che vengono a fare la spesa qui, sono le famiglie che vivono nei nostri quartieri, hanno un casa, hanno perso il lavoro e stanno vivendo un momento di difficoltà economica”. Aumento degli italiani, dunque, ma anche dei numeri: “all’inizio erano circa 300 i nuclei familiari che utilizzavano l’Emporio, oggi invece sono circa 1.000#8243;.
Numeri ai quali si devono aggiungere gli oltre 100 nuclei familiari che si recano all’altro Emporio della Solidarietà, quello di Spinaceto. Secondo i dati Coldiretti, nel 2013 in Italia oltre 4 milioni di persone sono state costrette a chiedere aiuto per sfamarsi, con un aumento del 10% rispetto al 2012 e addirittura del 47% rispetto al 2010.
“Oggi – racconta all’Adnkronos una volontaria dell’Emporio della Solidarietà - il 70% di chi viene a fare la spesa qui è italiano. Quando abbiamo aperto, sette anni fa, la percentuale era inversa e gli italiani erano una minoranza”. E ancora, “quando abbiamo avviato il servizio, riuscivamo a dare una mano concreta a chi ne aveva bisogno, oggi invece, di fronte a un fenomeno in aumento, ci rendiamo conto che è poco”.
Ed ecco come funziona l’Emporio. Le famiglie vengono inviate dalle parrocchie ai centri di ascolto Caritas (ogni parrocchia invia 10-15 nuclei familiari) e ottengono una tessera caricata a punti, che variano a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare e che permette loro di fare la spesa nell’Emporio. La tessera è a tempo, tre o sei mesi, per fornire il servizio al maggior numero di famiglie possibile. All’interno dell’Emporio si trova di tutto: pasta, legumi in scatola, tonno, conserve, biscotti, ma anche alimenti freschi, dai formaggi al gelato, e prodotti per l’infanzia, dai pannolini agli omogenizzati.
Ogni prodotto ha un suo costo espresso in punti, più o meno equivalente al prezzo in euro (ad esempio, 0,50 punti per un pacco di pasta da mezzo kg). I prodotti arrivano dalla Comunità europea, dalle aziende private che fanno donazioni e dalle 5 raccolte alimentari organizzate ogni anno dalla Caritas presso i supermercati. Oggi, nell’Emporio romano prestano servizio due operatori e circa 20 volontari.
Fonte:
http://www.imolaoggi.it/2013/10/30/empo ... -numerosi/ http://www.nocensura.com/2013/11/carita ... empre.htmlquesti sono i risultati nel volere seguire senza fiatare i numeri dei burocrati dell'euro,miseria + totale,pure il primo dei cretini capirebbe che seguendo questa strada si corre verso il precipizio......
![Arrabbiato [:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif)