Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 8566 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46 ... 572  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 20/08/2012, 21:03 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Vabbèh, e allora? Non per essere cinico ma il mondo è sempre andato avanti così ... Ci hanno provato in molti a cambiarlo, vuoi provarci tu? [8D]
"Finché c'è guerra c'è speranza" (E sappiamo che i bambini, in Africa, seguitano a morire come le mosche! Ma pensi che qualcuno, con un po di soldi, se ne occupi? Basta vedere gli emiri)


già..
speranza..
ma per chi ?

per i costruttori d'armi,
per chi tira le fila..
non certo per l'uomo comune..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 20/08/2012, 21:10 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Questo è sempre quello che "sappiamo" noi ...


Questo invece è quello che NON sappiamo (o che facciamo finta di non sapere)....




Vabbèh, e allora? Non per essere cinico ma il mondo è sempre andato avanti così ... Ci hanno provato in molti a cambiarlo, vuoi provarci tu? [8D]


Dovremmo provarci tutti quanti assieme....
se non vogliamo ridurre questo pianeta in cenere.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Non connesso


Messaggi: 3020
Iscritto il: 07/05/2011, 21:43
Località: rovigo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 20/08/2012, 21:17 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Vabbèh, e allora? Non per essere cinico ma il mondo è sempre andato avanti così ... Ci hanno provato in molti a cambiarlo, vuoi provarci tu? [8D]
"Finché c'è guerra c'è speranza" (E sappiamo che i bambini, in Africa, seguitano a morire come le mosche! Ma pensi che qualcuno, con un po di soldi, se ne occupi? Basta vedere gli emiri)


Alcuni sono... SORDI...

Sono d'accordo che il mondo deve cambiare, ma se disgraziatamente qualcuno non vuole saperne? E se questo qualcuno comincia ad armarsi?


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2012, 11:38 
Praticamente TUTTI! , iniziando dal vicino di casa ... Ognuno pensa ai suoi interessi.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2012, 17:44 
Ci "girano intorno" tutti, carissimo ...
(Anche qui, vicino a Brescia, quando costruivano le mine anti uomo!) [;)]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 21/08/2012, 17:48, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2012, 17:47 
Nel frattempo ....


Esercitazioni militari tra USA e Corea del Sud: la Corea del Nord le considera un atto ostile. Intanto cresce la tensione tra Giappone, Cina e Corea del Sud



Immagine:
Immagine
12,56 KB


Stati Uniti e Corea del Sud hanno cominciato oggi le esercitazioni militari annuali congiunte, con lo scopo di migliorare la difesa in caso di attacco della Corea del Nord.

Le esercitazioni si concluderanno il 31 agosto, mobilitando, nell'ambito di una simulazione di scenari assistita da computer, 56.000 soldati sudcoreani e 30.000 americani, di cui 3.000 provenienti da basi Usa e altri siti nell'area del Pacifico.



«Ulchi Freedom Guardian è un'esercitazione fondamentale per rafforzare la prontezza della Repubblica di Corea e delle forze Usa», ha commentato in una nota il generale James D. Thurman, comandante delle forze Usa in Corea. «Le manovre si basano su scenari realistici che ci permetteranno di provare i compiti essenziali di risposta nell'ottica di una gestione unitaria».

La Corea del Nord ha bollato l'iniziativa come «preludio di una guerra». I nordcoreani hanno a lungo contestato le manovre congiunte, assicurando una «risposta decisa in qualsiasi momento». Le due Coree sono tecnicamente in guerra visto che il conflitto del 1950-53 si è concluso con un armistizio. In verità, le manovre miliatari UFG cadono in una fase in cui le tensioni più che con Pyongyang sono esplose con il Giappone sulla questione della sovranità delle Dokdo/Takeshima, alcune le isole contese nel mar del Giappone.



Immagine:
Immagine
5,67 KB

La questione delle Isole Dokdo - Takeshima

Dokdo per i coreani, Takeshima per i giapponesi - sono pressoché equidistanti dalle due nazioni e al centro di una contesa perché il mare attorno a loro è ricco di pesca. Il 10 agosto il presidente sudcoreano Lee Myung-bak è giunto in aereo nella zona, presidiata dai coreani fin dal 1954, e ha visitato il gruppo di atolli. In tutta l'area era stato dato l'allerta militare, per una visita dall'alto valore simbolico; molti coreani, infatti, soffrono ancora oggi della violenta invasione giapponese tra il 1910 e il 1945.

Per l'occasione è stata eretta una lastra simbolo di difesa dell'isola, per esprimere che la Corea del Sud ne possiede la sovranità. Nel suo intervento, il ministro della pubblica amministrazione e della sicurezza sudcoreano Maeng Hyung Kyu ha affermato che questa lastra si fa carico delle speranze del popolo sudcoreano, simboleggia che il paese possiede la sovranità dell'isola Dokdo, e diventerà il sostegno spirituale della difesa dell'isola.

Per tutta risposta il Giappone ha richiamato il suo ambasciatore a Seoul e ha espresso a sua volta le proteste all'ambasciatore coreano a Tokyo. Inoltre, il governo giapponese ha in programma di riunirsi il 21 agosto per discutere la questione. Lo ha annunciato il 20 agosto il capo di gabinetto Osamu Fujimura, in quella che si profila come l'occasione per una "risposta" alla visita fatta alle isole dal presidente sudcoreano Lee Myung-bak. Giappone e Corea del Sud sono legate da rapporti economici molto stretti e dal fronte comune contro la Corea del Nord e il suo arsenale atomico, considerato una minaccia per tutta la regione. Tuttavia, permangono contrasti che affondano le radici nella storia e ancora oggi influenzano in modo decisivo le relazioni.

Oltre alla questione delle Isole Dokdo - Takeshima, il governo Giapponese si vede impegnato anche su un altro fronte diplomatico con la Cina che potrebbe degenerare nello scontro militare. La crisi è legata sempre ad un gruppo di isole, le Senkaku, che si trovano sotto il controllo di Tokyo e che sono ritenute da Pechino propri territori illegittimamente occupati. L'ampio coinvolgimento di molti tra i maggiori paesi del Sol Levante, dà più l'idea di un regolamento di conti, che non di una crisi diplomatica.

http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/ar ... .html#more



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2012, 15:08 
LA BUFALA DI HENRY KISSINGER CHE PERO’ NON E’ UNA BUFALA.
A PROPOSITO DELLE GUERRA E DELLA COMUNICAZIONE SULLA RETE IN ITALIA


Immagine

DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
Libero pensiero

http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... in-italia/

Negli ultimi giorni ha cominciato a circolare sulla rete italiana, con una gigantesca esposizione anche su facebook, l’intervista rilasciata da Henry Kissinger a un giornalista inglese qualche giorno fa. Data la grave e pericolosa situazione internazionale e considerando il fatto che Kissinger è una personalità politica davvero importante, si trattava di una notizia davvero interessante.
L’aspetto saliente, va da sé, consisteva nel fatto se quella intervista fosse vera o falsa.

Il punto è proprio questo.

Così veniamo al post di oggi. (e in regalo avete anche fonti e link, non è una meraviglia?) che consiste nell’affrontare il tema relativo a ciò che è Vero e ciò che è Falso sul web e su come si fa informazione in Italia.

L’intervista è FALSA. E’ una bufala totale. Kissinger non può aver detto cose del genere.

L’intervista è VERA. Essa è autentica. Sono proprio le parole testuali di Kissinger.

Per la stragrande maggioranza delle persone queste due frasi sono le uniche due possibili, ciascuna delle quali esclude automaticamente l’altra.

Chi si occupa di Teoria dell’informazione sa, invece, che non è così.

Le due frasi posso coesistere. Viaggiano su un binario parallelo.

Tant’è vero che sono “entrambe vere”. Ma queste “2 verità” producono un pericoloso Falso.

Apparentemente un paradosso, in realà sono un sintomo, un segnale, e una prova lampante, del livello degradato dell’informazione italiana. Soprattutto quella che circola sul web, dove la qualità offerta dalla maggior parte di bloggers, siti, portali, quotidiani è di valore quasi nullo perché –a differenza degli internauti di altre nazioni- i gestori italiani sono in maggioranza persone per lo più incompetenti, molto ignoranti nello specifico di cui si occupano, il cui unico fine è raggranellare qualche euro di pubblicità; la loro cosiddetta professionalità è basata sul copia/incolla e sul furto di opinioni altrui. Idee, argomentazioni corroborate, opinioni lucide e solide, informazioni creative, notizie originali, sono davvero un materiale scarso e raro.

Sarebbe davvero una sorpresa se fosse il contrario.

Ancora oggi, gli italiani non si rendono conto del danno provocato da vent’anni di berlusconismo consociativo, una malattia epidemica collettiva che ha provocato e determinato un Vuoto Culturale Perenne. All’interno di questo vuoto, è esplosa la moda del web –per l’appunto “una moda”- e la gente ritiene che la “rete italiana” per il solo fatto di essere rete, non sia italiana, ma partecipi (in seguito a un contagio davvero magico) del risveglio e dell’ evoluzione del resto del pianeta; non è stata incorporata la consapevolezza di essere diventati cittadini di uno stato medioevale, quella consapevolezza che scova le risorse interiori per una sana, robusta e giusta ribellione efficace. La disoccupazione – e l’impossibilità di entrare nel mercato, il cui accesso è bloccato dal fuoco di sbarramento dell’oligarchia partitica consociativa- ha comportato il fatto che molti si improvvisano giornalisti, commentatori, intellettuali, nel nome di una necessaria e obbligata sopravvivenza, senza nessun tipo di pertinenza, preparazione adeguata, tantomeno esperienza, per non parlare della totale assenza di elementi della cultura. A questo dobbiamo aggiungere, invece, la pattuglia di quelli in malafede, che usano, invece, lo strumento della rete, per fare disinformazione. Approfittano del fatto di trovarsi in un territorio (come quello italiano) dove ormai le esigenze e i bisogni sono minimi, quindi sono tutti facilmente manipolabili, ed è estremamente facile eccitare in rete la gente che, a ondate, segue un ragno oppure un altro ragno, perché non ha le connessioni culturali e gli strumenti per accorgersi che sta semplicemente andando appresso a un filo di bava il cui fine consiste nell’aumentare confusione, paura, ignoranza. Le persone, senza rendersene conto, si sono abituate a ingurgitare per lunghissimi anni tonnellate di idiozie, stupidaggini, sbobbe melense di gossip, frullate con qualche spruzzatina di notiziole raccattate da qualche agenzia di stampa, e quindi ci si accontenta ormai di qualunque cosa. Il livello è molto basso, ed è giusto che sia così. Oggi, 17 settembre 2012 (non dimentichiamolo) non state vivendo in un’Italia post-berlusconiana come –con satanica perversione- vi hanno voluto far credere, anzi. Da questo punto di vista non è cambiato nulla, perché Monti & co. hanno peggiorato il quadro. Tant’è vero che Berlusconi va avanti come un treno, pimpante e tranquillo, e il paese seguita ad affondare nella melma senza che nessuno, nella società civile, abbia dato l’innesco all’unica rivoluzione che avrebbe davvero potuto dare inizio a un gigantesco scossone: quella culturale e comportamentale. Dal punto di vista dell’informazione, la rete, oggi,è molto peggio di un anno fa. Perché i disoccupati, il disagio e la disperazione sono più forti. Osservando il livello di ciò che la rete italiana propone, si capisce come e perché Berlusconi stia sempre al comando delle operazioni di gestione della comunicazione in Italia, e abbia l’abile spudoratezza di tentare l’acquisto anche de La7. Nel senso di “acquisto ufficiale”. Sa comunque che, se non va bene l’acquisto “ufficiale”, andrà bene quello clandestino: se la compra uguale (a nostra insaputa). La sensazione è che l’abbia già fatto con la sua consueta abilità mercantile.

Se non fosse così il quadro generale, non sarebbe comprensibile il fatto che una intervista come questa abbia fatto il giro nel web italiano negli ultimi tre giorni, immessa da una ventina di siti e bloggers e poi dilagata su facebook.

Veniamo alla nostra intervista.

Eccola, così come è stata presentata:


Henry Kissinger: “Se non riesci a sentire i tamburi di guerra allora devi essere sordo”
NEW YORK – Stati Uniti – Con una notevole ammissione l’ex Segretario di Stato dell’era Nixon, Henry Kissinger, rivela ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Parlando dal suo lussuoso appartamento di Manhattan, l’anziano statista, che compirà 89 anni a maggio, con la sua analisi della situazione attuale, è molto più avanti del forum mondiale di geo-politica ed economia.
di Alfred Heinz – Daily Squib (giornale satirico britannico)
“Gli Stati Uniti stanno tenendo a freno Cina e Russia, e l’ultimo chiodo nella bara sarà l’Iran, che è, naturalmente, l’obiettivo principale di Israele. Abbiamo permesso alla Cina di aumentare la sua forza militare e alla Russia di riprendersi dalla sovietizzazione, per dare loro un falso senso di spavalderia, questo creerà un crollo più veloce per tutti loro insieme. Siamo come un tiratore sveglio che sfida l’inesperto a prendere la pistola, ma quando ci prova, è bang bang. La prossima guerra sarà così grave che una sola superpotenza può vincere, e siamo noi gente. È per questo che l’UE ha tanta fretta di formare un superstato completo perché sanno che sta arrivando, e per sopravvivere, l’Europa dovrà essere un unico stato coeso. La loro urgenza mi dice che loro sanno benissimo che la grande resa dei conti è alle porte. Oh quanto ho sognato questo momento delizioso. “
“Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla il popolo”.
Il Signor Kissinger ha poi aggiunto: “Se sei una persona comune, allora puoi prepararti per la guerra spostandoti verso la campagna e mantenendo una fattoria, ma devi portare con te le armi, perchè ci saranno in giro orde di affamati. Inoltre, anche se l’elite avrà i suoi ripari e rifugi speciali, deve essere altrettanto attenta durante la guerra, come i civili semplici, perché anche i loro rifugi possono essere compromessi”.
Dopo una pausa di alcuni minuti per raccogliere i suoi pensieri, il signor Kissinger, ha continuato:
“Abbiamo detto ai militari che avremmo dovuto prendere più di sette paesi del Medio Oriente per le loro risorse e hanno quasi completato il loro lavoro. Sappiamo tutti cosa penso dei militari, ma devo dire che questa volta hanno obbedito anche troppo. Resta solo l’ultimo gradino, cioè l’Iran che sarà davvero l’ago della bilancia. Per quanto tempo la Cina e la Russia possono stare a guardare mentre l’America fa il repulisti? Il grande orso russo e la falce cinese saranno risvegliati dal loro sonno e questo accadrà quando Israele dovrà combattere con tutte le sue forze e le sue armi per uccidere più arabi che può. Se tutto andrà bene come speriamo, la metà del Medio Oriente sarà Israeliano. I nostri giovani sono stati addestrati bene più o meno nell’ultimo decennio sulle console dei giochi da combattimento, è stato interessante vedere il nuovo gioco Call of Duty Modern Warfare 3, che rispecchia esattamente ciò che avverrà nel prossimo futuro con la sua programmazione predittiva. I nostri giovani, negli Stati Uniti e in Occidente, vengono preparati perché sono stati programmati per essere buoni soldati , carne da cannone, e quando gli sarà ordinato di uscire in strada e combattere quei pazzi Cinesi e Russi, obbediranno agli ordini. Dalle ceneri noi costruiremo una società nuova, resterà solo una superpotenza, e sarà il governo mondiale che vince. Non dimenticare, gli Stati Uniti, hanno le armi migliori, abbiamo roba che nessun altra nazione ha, e diffonderemo quelle armi nel mondo, quando sarà il momento giusto.”
Fine del colloquio. Il nostro giornalista viene scortato fuori dalla stanza dal sorvegliante di Kissinger.

Alfred Heinz


Se, come vi hanno fatto credere, questa intervista fosse stata pubblicata in data 14 settembre 2012, allora voleva dire che Kissinger è un deficiente e finiva sulla prima pagina del New York Times, cosa che non è avvenuta. Quindi? E’ falsa?

No. E’ vera.

Il fatto è che A). Alfred Heinz è il vero nome di Henry Kissinger, non è un giornalista. B). La cosiddetta intervista è un dialogo con se stesso che lui ha reso pubblico nel novembre del 2010, quando –secondo lui e secondo molte altre personalità attendibili di primissima caratura- è scoppiata la Terza Guerra Mondiale, di cui noi stiamo vivendo la fase Invisibile e di cui, in questi giorni stiamo vedendo i primi echi di quella Potenzialmente Visibile.

Bisogna precisare un aspetto decisivo.

Nel mondo esistono molte personalità importanti di livello pubblico.

Chi conosce gli autentici meccanismi del Potere sa che tali indvidui si dividono in due categorie: i Potenti e gli Utili.

Silvio Berlusconi, Mario Monti, Pierluigi Bersani (tanto per citarne tre presi a caso) sono “Utili” ma non sono affatto Potenti. Affatto. Non contano davvero nulla. Contano quanto contava Sarkozy o Tony Blair. La definizione di “utile” è molto chiara e precisa, equivale a “intercambiabile”. Poi ci sono i Potenti, la maggior parte dei quali sono anonimi per la maggioranza dei cittadini. Loro, non sono intercambiabili. Il loro Potere Personale non si esaurisce mai, a meno che non si ammalino gravemente. Vladimir Putin, ad esempio, è Potente.

Anche Henry Kissinger è Potente, se non altro per la sua esperienza.

E’ l’uomo che dal 1968 al 1992, per 24 anni di seguito senza interruzione, ha gestito tutta la politica statunitense relativa al Medio Oriente e all’Asia Minore. Di quelle nazioni, dei loro intrighi, dei loro accordi, delle loro verità, lui sa tutto. Proprio tutto. E’ stato al loro tavolo per diversi decenni.

La notizia VERA (e quindi interessante) sta in ciò “perché a novembre del 2010 Kissinger ha fatto questo giochetto?”.

Il che introduce una seconda domanda davvero interessante (ma solo per noi italiani): “Come mai, questa notizia appare in Italia con 22 mesi di ritardo?”.

Che porta a una terza domanda per il sottoscritto interessante. “Come mai, in Italia, dopo 22 mesi viene riproposta alterandola e quindi attribuendogli una valenza, inevitabilmente, diversa e fuorviante?”

Va da sé, neanche a dirlo, che, se fosse stata falsa, sarebbe già stata smentita.

1). Nel novembre del 2010 c’erano state in Usa le elezioni politiche, le cosiddette “mid-term elections” che dovevano decidere la partecipazione al congresso Usa. Le vinsero i repubblicani che conquistarono (a sorpresa) il senato. Lì iniziarono subito i guai per Obama e per tutti noi. Allora, in quel momento, c’erano tre possibilità: a) scontro frontale americano tra democratici e repubblicani sull’economia, b) esplosione dell’euro con gigantesco impatto su tutto l’occidente e rimescolamento delle carte e delle nazioni, c) la guerra mondiale.

Il punto a era quello voluto da alcuni settori democratici e alcuni settori repubblicani. Non passò. Vinse l’FBI. Uno studio riservato rivelò che c’erano 65% di possibilità di una guerra civile interna con milioni di morti: inaccettabile e impensabile, i rischi erano troppo forti.

L’opzione b era quella voluta da Krugman,Stiglitz e Obama, appoggiata anche da alcuni repubblicani. Far fare soldi ai colossi finanziari scommettendo sulla fine dell’euro, facendolo saltare, accettare il nuovo Sudamerica, accettare l’idea di una nuova Africa anti-cinese e anti-Al Qaeda gestita da Gheddafi che si sarebbe fatto carico di tutta la zona sub sahariana; grazie all’esplosione dell’euro -e conseguente crisi- abbattere il regime corrottissimo indiano, spostando gli investimenti delle multinazionali dall’India al Sudamerica e all’Europa per creare lavoro e occupazione, rilanciando l’economia Usa che ritornava ad essere la locomotiva, con rimpicciolimento del ruolo della Germania e della Cina.

L’opzione c era quella sostenuta dai generali americani, appoggiati dal comando generale della Nato in Europa, dalla Cina, e dal mondo legato al fondamentalismo islamico.

Nel dover pendere una decisione non facile, Obama –come fanno i potenti- si consultò con i suoi “potenti veri” locali, circa un centinaio di persone in Usa.

Henry Kissinger era tra questi.

Ma il vecchio leone è uno che conosce i suoi polli. Anche se 87enne (nel 2010, oggi ne ha 89) organizzò le cose a modo suo.

Kissinger abita in un appartamento a Manhattan, New York, in un certo piano di un certo grattacielo. Nel suo piano è l’unico appartamento, con un gigantesco vestibolo all’uscita dell’ascensore, sempre piantonato da quattro guardie dell’FBI, più altri quattro al pianterreno. Il giorno dell’appuntamento (è troppo vecchio per muoversi, ed è anche troppo potente per farlo; se vogliono parlare con lui si va a casa sua; è la differenza tra gli “utili” e i “potenti”) avvertì qualche giornalista amico e un fotografo dell’Associated Press, ai quali venne data la possibilità di sostare davanti alla porta d’ingresso del suo appartamento, tutto qui. In attesa. Di che? Non lo sapevano. A un certo punto è arrivato il vice-presidente Joe Biden, suo vecchio amico (nonostante uno sia democratico e l’altro repubblicano) che è sbiancato vedendo i giornalisti. Ma non c’era nulla di illegale né di sconveniente. Ha bussato alla porta e invece di vedersi arrivare il cameriere, è stato proprio Kissinger in persona ad aprire la porta, tanto per farsi sentire dai giornalisti mentre diceva l’unica frase divenuta poi pubblica “Carissimo Joe, che piacere vederti! Certo che lì, al Congresso, siete proprio tutti una massa di imbecilli criminali”. Lo fece entrare e i giornalisti furono costretti ad andare via. Kissinger espresse la sua opinione.

Lui era d’accordo con Krugman e Stiglitz. Appoggiava pienamente il punto b che trovava geniale.

Bisogna conoscere le idee di Kissinger. I potenti –a differenza degli “utili intercambiabili”- hanno idee loro, e per quelle si battono, giuste o sbagliate che siano. Per Henry Kissinger, il suo sogno è sempre stato (mai fatto mistero di questo) il “modello nipponico riadattato al territorio statunitense” ovverossia: keynesiano welfare in economia e conservatore in politica, in modo tale da garantire “lo svoluppo e il progresso sociale nel rispetto della tradizione”. Detesta i radicali di sinistra e disprezza Milton Friedman.

Una settimana dopo, Kissinger venne a sapere che era passato il piano c, per una serie di complessi meccanismi di cui, se vi interessa, parlerò in altro specifico post.

Irritato e avvilito per tale idiozia criminale, dal cappello delle sue conoscenze tirò fuori quello che lui riteneva “il più solido tra i pazzi intellettuali in giro per il continente” un economista canadese (in Italia verrebbe considerato di estrema sinistra) di scuola post-keynesiana, docente universitario di Storia Economica e Pianificazione dei mercati, e autorevole presidente del più agguerrito centro studi di informazione geo-politica d’occidente, il Global Research Institute, con sede a Ottawa. (trovate il tutto sotto GlobalResearch.com e il nome dell’economista è Michel Chossudovsky, un vero guru). Lo invitò a casa sua. Si accorse che le loro informazioni corrispondevano e gli consegnò la famosa intervista che qualche settimana dopo Chossudovsky pubblicò sul suo sito di allora, provocando un gigantesco dibattito durato quaranta giorni, finchè la scure della censura non piombò su tutti quanti nel gennaio del 2011 quando tutte le fonti di notizie geo-politiche del mondo occidentale finirono sotto censura preventiva militare e si poteva comunicare soltanto in privato e con enormi cautele. Il poco che si scriveva e si diceva, allora, non veniva raccolto dalla stampa mainstream. A gennaio del 2011 l’articolo finisce nelle mani di The Guardian, in Inghilterra, che sceglie di non pubblicarlo e decide di passarlo a un giornale politico che si occupa di satira intellettuale, The Daily Squib, che lo pubblica in data febbraio 2011, si aprì allora un enorme dibattito in tutta Europa su questa questione. Neanche a dirlo, in Italia la notizia non ebbe la diffusione che meritava ma questo è un paese che si trova sotto censura militare ferrea dalla primavera del 2011, con l’intera cupola mediatica mainstream ben asservita agli ordini (in cambio usufruiscono di milioni di euro di sovvenzioni statali pagate con i vostri soldi, con la specifica consegna di parlare di idiozie). Il 19 aprile del 2012, il prof. Chossudovsky ha pubblicato un interessante, succoso e ricco articolo sulla Siria –che trovate sul suo sito- l’unico articolo al mondo nel quale si spiegava che la “crisi siriana è stata organizzata, pianificata e orchestrata dal Fondo Monetario Internazionale; hanno imposto delle manovre economiche di austerità e rigore alla nazione tali da distruggere completamente l’economia del paese, provocando una gigantesca disoccupazione…..” e spiegando come, in realtà, quella che a noi viene tuttora presentata come una guerra civile nata così, a vacca, nel nome di non si sa bene che cosa, sia stata in realtà una rivolta sociale che è nata come protesta sindacale prima, protesta economica poi e infine degenerata nella situazione attuale. . (Vedasi per chi è interessato IMF Syrian Arab Republic — IMF Article IV Consultation Mission’s Concluding Statement, 2006 - http://www.imf.org/external/np/ms/2006/051406.htm)

Della Siria noi sappiamo poco o nulla, essendone parte in causa. Nell’articolo di aprile del 2012, l’economista canadese racconta come sia stata applicata la “soluzione c”. In una conferenza tenuta a New York una ventina di giorni fa, l’economista ha spiegato “Come confermato dall’ex comandante generale della NATO, Wesley Clark, è stato applicato un piano quinquennale, entro il 2014, per la trasformazione totale dell’intera area del mediterraneo (ndr. Compresi noi in quanto Italia) “[La] campagna quinquennale [include] … un totale di sette paesi, a partire dall’Iraq, poi Siria, Libano, Libia, Iran, Somalia e Sudan” (rilevazioni ufficiali del Pentagono dal generale Wesley Clark da lui stesso confermate in Usa e diffuse oggi, 17 settembre 2012, dal comitato “occupy wall street” a Manhattan, New York).

Insieme ad altri colleghi, economisti e sociologi, il professore canadese ha esposto attraverso la sua fondazione lo stato relativo alla questione “sottaciuta del controllo dei prezzi delle derrate alimentari”; dibattito e argomento da lui presentato insieme ad altre tre persone, potete andare a cercare le loro fonti dirette in rete: Marco Lagi (sta a Bristol e lo trovate su facebook) Zaheerul Hassan e Timon Singh. Quest’ultimo, sul suo sito (Inhabitat.com) affronta l’argomento che è fondamentale per comprendere l’autentico scenario che stanno costruendo per noi e che noi dovremmo cercare –come possiamo- di disinnescare, quanto meno informando la cittadinanza sulla reale situazione. Eccezionale il lavoro del sito Pakalert Press. com, un sito gestito dalla classe intellettuale pakistana mussulmana, che sta facendo un meraviglioso e nobile e capillare lavoro sia di informazione e di divulgazione che di in-formazione per mussulmani, con l’aggiunta (vera chicca per i gourmet libertari e veri pacifisti) di citare Papa Ratzinger usando la sua illuminata e importante frase “il fondamentalismo, qualunque essso sia, altro non è che la falsificazione della religione”. Questo sito, così come la classe intellettuale pakistana, è in prima fila, oggi, nel mondo, nel condurre una battaglia civile e libertaria –nel nome di Allah e del Corano- contro il terrorismo, contro il fondamentalismo, per allargare quanto più sia possibile l’antagonismo contro lo spettro guerrafondaio che si sta allargando in maniera sempre più pericolosa. Zaheerul Hassan fa davvero onore alla professione dell’intellettuale e alla figura del giornalista. Da aggiungere che Hassan (noto professionista nel suo paese, famoso e rispettato) ha pubblicato oggi un lungo articolo di geo-politica dando la notizia (da fonte accreditata russa) che Obama è praticamente sotto sequestro dei militari americani e addirittura c’è chi in Usa teme che venga defenestrato prima delle elezioni. E anche lui affronta il problema gravissimo delle derrate alimentari. In Italia di questi argomenti nessuno ne parla. Tanto meno in rete. Con l’unica eccezione di una cittadina davvero libera, Debora Billi, la quale, in uno dei suoi siti (Petrolio) ha recentemente affrontato l’argomento del cibo e dei suoi prezzi e della sua speculazione e lo ha ripreso oggi su un altro suo sito (Crisis) pubblicando fonti britanniche, notoriamente attendibili, secondo lei pessimistiche: sostengono che entro un anno al massimo ci troveremo ad affrontare una emergenza davvero molto grave nel campo dell’alimentazione, con potenziali scenari sociali davvero pericolosi. Fonti canadesi, sudamericane, e australiane, ritengono che già quest’inverno i prezzi cominceranno a salire molto pesantemente.

Per concludere questo punto, e chiudere sulla questione siriana, cito l’ultima frase di Kissinger (di una settimana fa) va da sé rimbalzata dovunque. Ovviamente tranne che in Italia. Questa sì che è fresca: ”You cant’t make war, any war, in the Middle East, without Egypt, but you can’t make peace without Syria”. (trad.: “Non potete fare la guerra in Medio Oriente, qualunque guerra, senza l’Egitto; ma non potete avere nessuna pace senza la Siria”). Questa sua frase, tradotta dal gergo diplomatico significa. “Non stiamo più in una situazione di pace; non stiamo ancora in guerra aperta e dichiarata; ma ormai è troppo tardi e non è più possibile stare in pace per ciò che sta accadendo in Siria: siamo finiti in una situazione di non-pace”. L’ideale per ogni mercante d’armi. Il sogno di ogni speculatore finanziario. La grande ambizione di qualunque governo: una formidabile arma di ricatto per costringere le nazioni ad accettare qualsivoglia Legge, qualsivoglia manovra, qualunque forma di decreto, pena l’entrata immediata in uno scenario di guerra vera, non più invisibile..

Comprendere, capire, l’esatto scenario, è utile per lavorare tutti insieme nel tentativo di disinnescare l’atmosfera di guerra che l’oligarchia finanziaria planetaria sta diffondendo su tutto il pianeta..

Il primo passo consiste nel combattere, denunciare e smascherare ogni tentativo, anche infantile, di spingere verso “guerre di civiltà” o ancora peggio “guerre di religione”.

Gli ebrei, i cristiani, i mussulmani, non c’entrano nulla.

Nessuno di loro è responsabile di ciò che sta accadendo.

E chi spinge verso l’odio per gli ebrei, l’odio per i cattolici o l’odio per i mussulmani è un cretino, un imbecille, un irresponsabile o un criminale. A voi la scelta. Forse addirittura tutti e quattro.

Aver presentato l’intervista di Kissinger come una notizia fresca non è né giornalismo né informazione. Poiché il teatro è pericoloso, sarebbe il caso che i dilettanti si astenessero da occuparsi di questioni che ignorano. E per onor di patria mi astengo dal citare i nomi dei siti e delle persone che hanno diffuso tale disinformazione.

2). Perché tutto ciò non è stato reso pubblico nel dicembre del 2010 quando si stava verificando? Perché in Europa non se ne poteva parlare, perché era già partito l’ordine e stavano scaldando i motori degli aerei per andare bombardare la Lybia. Se gli italiani avessero saputo, allora, è molto probabile si sarebbe diffuso malumore, proteste, interrogazioni parlamentari, discussioni e forse l’Italia si sarebbe astenuta. Era meglio che si occupassero delle notti sporcaccione del premier, la cui figura si dimostrò utilissima e preziosa in quel frangente. Non più utile affatto a giugno, a guerra inoltrata e già vinta, quando gli comunicarono l’ordine di defenestrare La Russa perché era d’impaccio e doveva essere sotituito dal comandante generale della Nato, ammiraglio Di Paola, con un totale ricambio della struttura della difesa in Italia. Come regolarmente avvenne il 10 novembre del 2011. La Russa fece i capricci e si incaponì. Era convinto di essere un “potente”. Si era dimenticato di essere semplicemente un “utile qualunque”. Secondo l’economista canadese l’esplosione improvvisa della crisi finanziaria in Italia nell’estate del 2011 ha avuto come scopo principale quello di militarizzare la nazione come è avvenuto (gli italiani ancora non se ne sono accorti). Tant’è vero che noi, oggi, siamo l’unica nazione di tutto il mondo occidentale ad avere i generali alla difesa. La gente, questo, neanche lo sa. E non ne comprende l’impatto.

3). Quella intervista di Kisssinger a se stesso esce in questi giorni in Italia come prova di disinformazione e di capacità di manipolazione e alterazione di qualunque notizia in rete.

Non vi è altra ragione.

Ecco perché era importante spiegarne i retroscena.

E’una modalità di terrorismo mediatico subliminale.

Sfogatevi pure su facebook mettendoci tutte le striscette che volete su qualunque argomento e copiate/incollate ogni post che vi pare su qualunque argomento, se non avete un briciolo di idee e di dignità professionale. MA LASCIATE PERDERE TUTTO CIO’ CHE HA A CHE FARE E VEDERE CON LA GUERRA. Se non sapete ciò che state dicendo, se non sapete ciò che state facendo, meglio astenersi. C’è molto disagio in giro, molta disperazione, molta follia, e molti, troppi mercanti. L’Italia è un paese fragile, ormai indebolito, senza nessun parametro culturale, privo di qualsivoglia guida intellettuale, di punti di riferimento solidi e di sostegno. Bisogna essere davvero molto cauti. Non pubblicate e non condividete notizie, fotografie, immagini di scenari di guerra che coinvolgano cristiani, ebrei o mussulmani, senza prima esservi interrogati a lungo su ciò che state facendo. Una fotografia sbagliata, una intervista alterata, una didascalia emotiva non accorta, in questo momento, in Italia, può provocare danni molto gravi. Gravissimi.

Guadagnatevi i vostri euro usando altri settori dell’immaginario collettivo, non questo.

Siate seri, una volta tanto.

E umili nell’approccio.

E molto molto cauti.

Altrimenti, finirete, inevitabilmente, per essere identificati e definiti da chi combatte per la libertà di tutti (se non è di tutti non è libertà) come degli irresponsabili (a vostra insaputa) o come dei mascalzoni a chiare lettere.

Questo è veramente ciò che penso, in questo momento.


Sergio Di Cori Modigliani
Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... -pero.html



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2012, 15:35 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


LA BUFALA DI HENRY KISSINGER CHE PERO’ NON E’ UNA BUFALA.
A PROPOSITO DELLE GUERRA E DELLA COMUNICAZIONE SULLA RETE IN ITALIA


Immagine

DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
Libero pensiero

http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... in-italia/

Negli ultimi giorni ha cominciato a circolare sulla rete italiana, con una gigantesca esposizione anche su facebook, l’intervista rilasciata da Henry Kissinger a un giornalista inglese qualche giorno fa. Data la grave e pericolosa situazione internazionale e considerando il fatto che Kissinger è una personalità politica davvero importante, si trattava di una notizia davvero interessante.
L’aspetto saliente, va da sé, consisteva nel fatto se quella intervista fosse vera o falsa.

Il punto è proprio questo.

Così veniamo al post di oggi. (e in regalo avete anche fonti e link, non è una meraviglia?) che consiste nell’affrontare il tema relativo a ciò che è Vero e ciò che è Falso sul web e su come si fa informazione in Italia.

L’intervista è FALSA. E’ una bufala totale. Kissinger non può aver detto cose del genere.

L’intervista è VERA. Essa è autentica. Sono proprio le parole testuali di Kissinger.

Per la stragrande maggioranza delle persone queste due frasi sono le uniche due possibili, ciascuna delle quali esclude automaticamente l’altra.

Chi si occupa di Teoria dell’informazione sa, invece, che non è così.

Le due frasi posso coesistere. Viaggiano su un binario parallelo.

Tant’è vero che sono “entrambe vere”. Ma queste “2 verità” producono un pericoloso Falso.

Apparentemente un paradosso, in realà sono un sintomo, un segnale, e una prova lampante, del livello degradato dell’informazione italiana. Soprattutto quella che circola sul web, dove la qualità offerta dalla maggior parte di bloggers, siti, portali, quotidiani è di valore quasi nullo perché –a differenza degli internauti di altre nazioni- i gestori italiani sono in maggioranza persone per lo più incompetenti, molto ignoranti nello specifico di cui si occupano, il cui unico fine è raggranellare qualche euro di pubblicità; la loro cosiddetta professionalità è basata sul copia/incolla e sul furto di opinioni altrui. Idee, argomentazioni corroborate, opinioni lucide e solide, informazioni creative, notizie originali, sono davvero un materiale scarso e raro.

Sarebbe davvero una sorpresa se fosse il contrario.

Ancora oggi, gli italiani non si rendono conto del danno provocato da vent’anni di berlusconismo consociativo, una malattia epidemica collettiva che ha provocato e determinato un Vuoto Culturale Perenne. All’interno di questo vuoto, è esplosa la moda del web –per l’appunto “una moda”- e la gente ritiene che la “rete italiana” per il solo fatto di essere rete, non sia italiana, ma partecipi (in seguito a un contagio davvero magico) del risveglio e dell’ evoluzione del resto del pianeta; non è stata incorporata la consapevolezza di essere diventati cittadini di uno stato medioevale, quella consapevolezza che scova le risorse interiori per una sana, robusta e giusta ribellione efficace. La disoccupazione – e l’impossibilità di entrare nel mercato, il cui accesso è bloccato dal fuoco di sbarramento dell’oligarchia partitica consociativa- ha comportato il fatto che molti si improvvisano giornalisti, commentatori, intellettuali, nel nome di una necessaria e obbligata sopravvivenza, senza nessun tipo di pertinenza, preparazione adeguata, tantomeno esperienza, per non parlare della totale assenza di elementi della cultura. A questo dobbiamo aggiungere, invece, la pattuglia di quelli in malafede, che usano, invece, lo strumento della rete, per fare disinformazione. Approfittano del fatto di trovarsi in un territorio (come quello italiano) dove ormai le esigenze e i bisogni sono minimi, quindi sono tutti facilmente manipolabili, ed è estremamente facile eccitare in rete la gente che, a ondate, segue un ragno oppure un altro ragno, perché non ha le connessioni culturali e gli strumenti per accorgersi che sta semplicemente andando appresso a un filo di bava il cui fine consiste nell’aumentare confusione, paura, ignoranza. Le persone, senza rendersene conto, si sono abituate a ingurgitare per lunghissimi anni tonnellate di idiozie, stupidaggini, sbobbe melense di gossip, frullate con qualche spruzzatina di notiziole raccattate da qualche agenzia di stampa, e quindi ci si accontenta ormai di qualunque cosa. Il livello è molto basso, ed è giusto che sia così. Oggi, 17 settembre 2012 (non dimentichiamolo) non state vivendo in un’Italia post-berlusconiana come –con satanica perversione- vi hanno voluto far credere, anzi. Da questo punto di vista non è cambiato nulla, perché Monti & co. hanno peggiorato il quadro. Tant’è vero che Berlusconi va avanti come un treno, pimpante e tranquillo, e il paese seguita ad affondare nella melma senza che nessuno, nella società civile, abbia dato l’innesco all’unica rivoluzione che avrebbe davvero potuto dare inizio a un gigantesco scossone: quella culturale e comportamentale. Dal punto di vista dell’informazione, la rete, oggi,è molto peggio di un anno fa. Perché i disoccupati, il disagio e la disperazione sono più forti. Osservando il livello di ciò che la rete italiana propone, si capisce come e perché Berlusconi stia sempre al comando delle operazioni di gestione della comunicazione in Italia, e abbia l’abile spudoratezza di tentare l’acquisto anche de La7. Nel senso di “acquisto ufficiale”. Sa comunque che, se non va bene l’acquisto “ufficiale”, andrà bene quello clandestino: se la compra uguale (a nostra insaputa). La sensazione è che l’abbia già fatto con la sua consueta abilità mercantile.

Se non fosse così il quadro generale, non sarebbe comprensibile il fatto che una intervista come questa abbia fatto il giro nel web italiano negli ultimi tre giorni, immessa da una ventina di siti e bloggers e poi dilagata su facebook.

Veniamo alla nostra intervista.

Eccola, così come è stata presentata:


Henry Kissinger: “Se non riesci a sentire i tamburi di guerra allora devi essere sordo”
NEW YORK – Stati Uniti – Con una notevole ammissione l’ex Segretario di Stato dell’era Nixon, Henry Kissinger, rivela ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Parlando dal suo lussuoso appartamento di Manhattan, l’anziano statista, che compirà 89 anni a maggio, con la sua analisi della situazione attuale, è molto più avanti del forum mondiale di geo-politica ed economia.
di Alfred Heinz – Daily Squib (giornale satirico britannico)
“Gli Stati Uniti stanno tenendo a freno Cina e Russia, e l’ultimo chiodo nella bara sarà l’Iran, che è, naturalmente, l’obiettivo principale di Israele. Abbiamo permesso alla Cina di aumentare la sua forza militare e alla Russia di riprendersi dalla sovietizzazione, per dare loro un falso senso di spavalderia, questo creerà un crollo più veloce per tutti loro insieme. Siamo come un tiratore sveglio che sfida l’inesperto a prendere la pistola, ma quando ci prova, è bang bang. La prossima guerra sarà così grave che una sola superpotenza può vincere, e siamo noi gente. È per questo che l’UE ha tanta fretta di formare un superstato completo perché sanno che sta arrivando, e per sopravvivere, l’Europa dovrà essere un unico stato coeso. La loro urgenza mi dice che loro sanno benissimo che la grande resa dei conti è alle porte. Oh quanto ho sognato questo momento delizioso. “
“Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla il popolo”.
Il Signor Kissinger ha poi aggiunto: “Se sei una persona comune, allora puoi prepararti per la guerra spostandoti verso la campagna e mantenendo una fattoria, ma devi portare con te le armi, perchè ci saranno in giro orde di affamati. Inoltre, anche se l’elite avrà i suoi ripari e rifugi speciali, deve essere altrettanto attenta durante la guerra, come i civili semplici, perché anche i loro rifugi possono essere compromessi”.
Dopo una pausa di alcuni minuti per raccogliere i suoi pensieri, il signor Kissinger, ha continuato:
“Abbiamo detto ai militari che avremmo dovuto prendere più di sette paesi del Medio Oriente per le loro risorse e hanno quasi completato il loro lavoro. Sappiamo tutti cosa penso dei militari, ma devo dire che questa volta hanno obbedito anche troppo. Resta solo l’ultimo gradino, cioè l’Iran che sarà davvero l’ago della bilancia. Per quanto tempo la Cina e la Russia possono stare a guardare mentre l’America fa il repulisti? Il grande orso russo e la falce cinese saranno risvegliati dal loro sonno e questo accadrà quando Israele dovrà combattere con tutte le sue forze e le sue armi per uccidere più arabi che può. Se tutto andrà bene come speriamo, la metà del Medio Oriente sarà Israeliano. I nostri giovani sono stati addestrati bene più o meno nell’ultimo decennio sulle console dei giochi da combattimento, è stato interessante vedere il nuovo gioco Call of Duty Modern Warfare 3, che rispecchia esattamente ciò che avverrà nel prossimo futuro con la sua programmazione predittiva. I nostri giovani, negli Stati Uniti e in Occidente, vengono preparati perché sono stati programmati per essere buoni soldati , carne da cannone, e quando gli sarà ordinato di uscire in strada e combattere quei pazzi Cinesi e Russi, obbediranno agli ordini. Dalle ceneri noi costruiremo una società nuova, resterà solo una superpotenza, e sarà il governo mondiale che vince. Non dimenticare, gli Stati Uniti, hanno le armi migliori, abbiamo roba che nessun altra nazione ha, e diffonderemo quelle armi nel mondo, quando sarà il momento giusto.”
Fine del colloquio. Il nostro giornalista viene scortato fuori dalla stanza dal sorvegliante di Kissinger.

Alfred Heinz


Se, come vi hanno fatto credere, questa intervista fosse stata pubblicata in data 14 settembre 2012, allora voleva dire che Kissinger è un deficiente e finiva sulla prima pagina del New York Times, cosa che non è avvenuta. Quindi? E’ falsa?

No. E’ vera.

Il fatto è che A). Alfred Heinz è il vero nome di Henry Kissinger, non è un giornalista. B). La cosiddetta intervista è un dialogo con se stesso che lui ha reso pubblico nel novembre del 2010, quando –secondo lui e secondo molte altre personalità attendibili di primissima caratura- è scoppiata la Terza Guerra Mondiale, di cui noi stiamo vivendo la fase Invisibile e di cui, in questi giorni stiamo vedendo i primi echi di quella Potenzialmente Visibile.

Bisogna precisare un aspetto decisivo.

Nel mondo esistono molte personalità importanti di livello pubblico.

Chi conosce gli autentici meccanismi del Potere sa che tali indvidui si dividono in due categorie: i Potenti e gli Utili.

Silvio Berlusconi, Mario Monti, Pierluigi Bersani (tanto per citarne tre presi a caso) sono “Utili” ma non sono affatto Potenti. Affatto. Non contano davvero nulla. Contano quanto contava Sarkozy o Tony Blair. La definizione di “utile” è molto chiara e precisa, equivale a “intercambiabile”. Poi ci sono i Potenti, la maggior parte dei quali sono anonimi per la maggioranza dei cittadini. Loro, non sono intercambiabili. Il loro Potere Personale non si esaurisce mai, a meno che non si ammalino gravemente. Vladimir Putin, ad esempio, è Potente.

Anche Henry Kissinger è Potente, se non altro per la sua esperienza.

E’ l’uomo che dal 1968 al 1992, per 24 anni di seguito senza interruzione, ha gestito tutta la politica statunitense relativa al Medio Oriente e all’Asia Minore. Di quelle nazioni, dei loro intrighi, dei loro accordi, delle loro verità, lui sa tutto. Proprio tutto. E’ stato al loro tavolo per diversi decenni.

La notizia VERA (e quindi interessante) sta in ciò “perché a novembre del 2010 Kissinger ha fatto questo giochetto?”.

Il che introduce una seconda domanda davvero interessante (ma solo per noi italiani): “Come mai, questa notizia appare in Italia con 22 mesi di ritardo?”.

Che porta a una terza domanda per il sottoscritto interessante. “Come mai, in Italia, dopo 22 mesi viene riproposta alterandola e quindi attribuendogli una valenza, inevitabilmente, diversa e fuorviante?”

Va da sé, neanche a dirlo, che, se fosse stata falsa, sarebbe già stata smentita.

1). Nel novembre del 2010 c’erano state in Usa le elezioni politiche, le cosiddette “mid-term elections” che dovevano decidere la partecipazione al congresso Usa. Le vinsero i repubblicani che conquistarono (a sorpresa) il senato. Lì iniziarono subito i guai per Obama e per tutti noi. Allora, in quel momento, c’erano tre possibilità: a) scontro frontale americano tra democratici e repubblicani sull’economia, b) esplosione dell’euro con gigantesco impatto su tutto l’occidente e rimescolamento delle carte e delle nazioni, c) la guerra mondiale.

Il punto a era quello voluto da alcuni settori democratici e alcuni settori repubblicani. Non passò. Vinse l’FBI. Uno studio riservato rivelò che c’erano 65% di possibilità di una guerra civile interna con milioni di morti: inaccettabile e impensabile, i rischi erano troppo forti.

L’opzione b era quella voluta da Krugman,Stiglitz e Obama, appoggiata anche da alcuni repubblicani. Far fare soldi ai colossi finanziari scommettendo sulla fine dell’euro, facendolo saltare, accettare il nuovo Sudamerica, accettare l’idea di una nuova Africa anti-cinese e anti-Al Qaeda gestita da Gheddafi che si sarebbe fatto carico di tutta la zona sub sahariana; grazie all’esplosione dell’euro -e conseguente crisi- abbattere il regime corrottissimo indiano, spostando gli investimenti delle multinazionali dall’India al Sudamerica e all’Europa per creare lavoro e occupazione, rilanciando l’economia Usa che ritornava ad essere la locomotiva, con rimpicciolimento del ruolo della Germania e della Cina.

L’opzione c era quella sostenuta dai generali americani, appoggiati dal comando generale della Nato in Europa, dalla Cina, e dal mondo legato al fondamentalismo islamico.

Nel dover pendere una decisione non facile, Obama –come fanno i potenti- si consultò con i suoi “potenti veri” locali, circa un centinaio di persone in Usa.

Henry Kissinger era tra questi.

Ma il vecchio leone è uno che conosce i suoi polli. Anche se 87enne (nel 2010, oggi ne ha 89) organizzò le cose a modo suo.

Kissinger abita in un appartamento a Manhattan, New York, in un certo piano di un certo grattacielo. Nel suo piano è l’unico appartamento, con un gigantesco vestibolo all’uscita dell’ascensore, sempre piantonato da quattro guardie dell’FBI, più altri quattro al pianterreno. Il giorno dell’appuntamento (è troppo vecchio per muoversi, ed è anche troppo potente per farlo; se vogliono parlare con lui si va a casa sua; è la differenza tra gli “utili” e i “potenti”) avvertì qualche giornalista amico e un fotografo dell’Associated Press, ai quali venne data la possibilità di sostare davanti alla porta d’ingresso del suo appartamento, tutto qui. In attesa. Di che? Non lo sapevano. A un certo punto è arrivato il vice-presidente Joe Biden, suo vecchio amico (nonostante uno sia democratico e l’altro repubblicano) che è sbiancato vedendo i giornalisti. Ma non c’era nulla di illegale né di sconveniente. Ha bussato alla porta e invece di vedersi arrivare il cameriere, è stato proprio Kissinger in persona ad aprire la porta, tanto per farsi sentire dai giornalisti mentre diceva l’unica frase divenuta poi pubblica “Carissimo Joe, che piacere vederti! Certo che lì, al Congresso, siete proprio tutti una massa di imbecilli criminali”. Lo fece entrare e i giornalisti furono costretti ad andare via. Kissinger espresse la sua opinione.

Lui era d’accordo con Krugman e Stiglitz. Appoggiava pienamente il punto b che trovava geniale.

Bisogna conoscere le idee di Kissinger. I potenti –a differenza degli “utili intercambiabili”- hanno idee loro, e per quelle si battono, giuste o sbagliate che siano. Per Henry Kissinger, il suo sogno è sempre stato (mai fatto mistero di questo) il “modello nipponico riadattato al territorio statunitense” ovverossia: keynesiano welfare in economia e conservatore in politica, in modo tale da garantire “lo svoluppo e il progresso sociale nel rispetto della tradizione”. Detesta i radicali di sinistra e disprezza Milton Friedman.

Una settimana dopo, Kissinger venne a sapere che era passato il piano c, per una serie di complessi meccanismi di cui, se vi interessa, parlerò in altro specifico post.

Irritato e avvilito per tale idiozia criminale, dal cappello delle sue conoscenze tirò fuori quello che lui riteneva “il più solido tra i pazzi intellettuali in giro per il continente” un economista canadese (in Italia verrebbe considerato di estrema sinistra) di scuola post-keynesiana, docente universitario di Storia Economica e Pianificazione dei mercati, e autorevole presidente del più agguerrito centro studi di informazione geo-politica d’occidente, il Global Research Institute, con sede a Ottawa. (trovate il tutto sotto GlobalResearch.com e il nome dell’economista è Michel Chossudovsky, un vero guru). Lo invitò a casa sua. Si accorse che le loro informazioni corrispondevano e gli consegnò la famosa intervista che qualche settimana dopo Chossudovsky pubblicò sul suo sito di allora, provocando un gigantesco dibattito durato quaranta giorni, finchè la scure della censura non piombò su tutti quanti nel gennaio del 2011 quando tutte le fonti di notizie geo-politiche del mondo occidentale finirono sotto censura preventiva militare e si poteva comunicare soltanto in privato e con enormi cautele. Il poco che si scriveva e si diceva, allora, non veniva raccolto dalla stampa mainstream. A gennaio del 2011 l’articolo finisce nelle mani di The Guardian, in Inghilterra, che sceglie di non pubblicarlo e decide di passarlo a un giornale politico che si occupa di satira intellettuale, The Daily Squib, che lo pubblica in data febbraio 2011, si aprì allora un enorme dibattito in tutta Europa su questa questione. Neanche a dirlo, in Italia la notizia non ebbe la diffusione che meritava ma questo è un paese che si trova sotto censura militare ferrea dalla primavera del 2011, con l’intera cupola mediatica mainstream ben asservita agli ordini (in cambio usufruiscono di milioni di euro di sovvenzioni statali pagate con i vostri soldi, con la specifica consegna di parlare di idiozie). Il 19 aprile del 2012, il prof. Chossudovsky ha pubblicato un interessante, succoso e ricco articolo sulla Siria –che trovate sul suo sito- l’unico articolo al mondo nel quale si spiegava che la “crisi siriana è stata organizzata, pianificata e orchestrata dal Fondo Monetario Internazionale; hanno imposto delle manovre economiche di austerità e rigore alla nazione tali da distruggere completamente l’economia del paese, provocando una gigantesca disoccupazione…..” e spiegando come, in realtà, quella che a noi viene tuttora presentata come una guerra civile nata così, a vacca, nel nome di non si sa bene che cosa, sia stata in realtà una rivolta sociale che è nata come protesta sindacale prima, protesta economica poi e infine degenerata nella situazione attuale. . (Vedasi per chi è interessato IMF Syrian Arab Republic — IMF Article IV Consultation Mission’s Concluding Statement, 2006 - http://www.imf.org/external/np/ms/2006/051406.htm)

Della Siria noi sappiamo poco o nulla, essendone parte in causa. Nell’articolo di aprile del 2012, l’economista canadese racconta come sia stata applicata la “soluzione c”. In una conferenza tenuta a New York una ventina di giorni fa, l’economista ha spiegato “Come confermato dall’ex comandante generale della NATO, Wesley Clark, è stato applicato un piano quinquennale, entro il 2014, per la trasformazione totale dell’intera area del mediterraneo (ndr. Compresi noi in quanto Italia) “[La] campagna quinquennale [include] … un totale di sette paesi, a partire dall’Iraq, poi Siria, Libano, Libia, Iran, Somalia e Sudan” (rilevazioni ufficiali del Pentagono dal generale Wesley Clark da lui stesso confermate in Usa e diffuse oggi, 17 settembre 2012, dal comitato “occupy wall street” a Manhattan, New York).

Insieme ad altri colleghi, economisti e sociologi, il professore canadese ha esposto attraverso la sua fondazione lo stato relativo alla questione “sottaciuta del controllo dei prezzi delle derrate alimentari”; dibattito e argomento da lui presentato insieme ad altre tre persone, potete andare a cercare le loro fonti dirette in rete: Marco Lagi (sta a Bristol e lo trovate su facebook) Zaheerul Hassan e Timon Singh. Quest’ultimo, sul suo sito (Inhabitat.com) affronta l’argomento che è fondamentale per comprendere l’autentico scenario che stanno costruendo per noi e che noi dovremmo cercare –come possiamo- di disinnescare, quanto meno informando la cittadinanza sulla reale situazione. Eccezionale il lavoro del sito Pakalert Press. com, un sito gestito dalla classe intellettuale pakistana mussulmana, che sta facendo un meraviglioso e nobile e capillare lavoro sia di informazione e di divulgazione che di in-formazione per mussulmani, con l’aggiunta (vera chicca per i gourmet libertari e veri pacifisti) di citare Papa Ratzinger usando la sua illuminata e importante frase “il fondamentalismo, qualunque essso sia, altro non è che la falsificazione della religione”. Questo sito, così come la classe intellettuale pakistana, è in prima fila, oggi, nel mondo, nel condurre una battaglia civile e libertaria –nel nome di Allah e del Corano- contro il terrorismo, contro il fondamentalismo, per allargare quanto più sia possibile l’antagonismo contro lo spettro guerrafondaio che si sta allargando in maniera sempre più pericolosa. Zaheerul Hassan fa davvero onore alla professione dell’intellettuale e alla figura del giornalista. Da aggiungere che Hassan (noto professionista nel suo paese, famoso e rispettato) ha pubblicato oggi un lungo articolo di geo-politica dando la notizia (da fonte accreditata russa) che Obama è praticamente sotto sequestro dei militari americani e addirittura c’è chi in Usa teme che venga defenestrato prima delle elezioni. E anche lui affronta il problema gravissimo delle derrate alimentari. In Italia di questi argomenti nessuno ne parla. Tanto meno in rete. Con l’unica eccezione di una cittadina davvero libera, Debora Billi, la quale, in uno dei suoi siti (Petrolio) ha recentemente affrontato l’argomento del cibo e dei suoi prezzi e della sua speculazione e lo ha ripreso oggi su un altro suo sito (Crisis) pubblicando fonti britanniche, notoriamente attendibili, secondo lei pessimistiche: sostengono che entro un anno al massimo ci troveremo ad affrontare una emergenza davvero molto grave nel campo dell’alimentazione, con potenziali scenari sociali davvero pericolosi. Fonti canadesi, sudamericane, e australiane, ritengono che già quest’inverno i prezzi cominceranno a salire molto pesantemente.

Per concludere questo punto, e chiudere sulla questione siriana, cito l’ultima frase di Kissinger (di una settimana fa) va da sé rimbalzata dovunque. Ovviamente tranne che in Italia. Questa sì che è fresca: ”You cant’t make war, any war, in the Middle East, without Egypt, but you can’t make peace without Syria”. (trad.: “Non potete fare la guerra in Medio Oriente, qualunque guerra, senza l’Egitto; ma non potete avere nessuna pace senza la Siria”). Questa sua frase, tradotta dal gergo diplomatico significa. “Non stiamo più in una situazione di pace; non stiamo ancora in guerra aperta e dichiarata; ma ormai è troppo tardi e non è più possibile stare in pace per ciò che sta accadendo in Siria: siamo finiti in una situazione di non-pace”. L’ideale per ogni mercante d’armi. Il sogno di ogni speculatore finanziario. La grande ambizione di qualunque governo: una formidabile arma di ricatto per costringere le nazioni ad accettare qualsivoglia Legge, qualsivoglia manovra, qualunque forma di decreto, pena l’entrata immediata in uno scenario di guerra vera, non più invisibile..

Comprendere, capire, l’esatto scenario, è utile per lavorare tutti insieme nel tentativo di disinnescare l’atmosfera di guerra che l’oligarchia finanziaria planetaria sta diffondendo su tutto il pianeta..

Il primo passo consiste nel combattere, denunciare e smascherare ogni tentativo, anche infantile, di spingere verso “guerre di civiltà” o ancora peggio “guerre di religione”.

Gli ebrei, i cristiani, i mussulmani, non c’entrano nulla.

Nessuno di loro è responsabile di ciò che sta accadendo.

E chi spinge verso l’odio per gli ebrei, l’odio per i cattolici o l’odio per i mussulmani è un cretino, un imbecille, un irresponsabile o un criminale. A voi la scelta. Forse addirittura tutti e quattro.

Aver presentato l’intervista di Kissinger come una notizia fresca non è né giornalismo né informazione. Poiché il teatro è pericoloso, sarebbe il caso che i dilettanti si astenessero da occuparsi di questioni che ignorano. E per onor di patria mi astengo dal citare i nomi dei siti e delle persone che hanno diffuso tale disinformazione.

2). Perché tutto ciò non è stato reso pubblico nel dicembre del 2010 quando si stava verificando? Perché in Europa non se ne poteva parlare, perché era già partito l’ordine e stavano scaldando i motori degli aerei per andare bombardare la Lybia. Se gli italiani avessero saputo, allora, è molto probabile si sarebbe diffuso malumore, proteste, interrogazioni parlamentari, discussioni e forse l’Italia si sarebbe astenuta. Era meglio che si occupassero delle notti sporcaccione del premier, la cui figura si dimostrò utilissima e preziosa in quel frangente. Non più utile affatto a giugno, a guerra inoltrata e già vinta, quando gli comunicarono l’ordine di defenestrare La Russa perché era d’impaccio e doveva essere sotituito dal comandante generale della Nato, ammiraglio Di Paola, con un totale ricambio della struttura della difesa in Italia. Come regolarmente avvenne il 10 novembre del 2011. La Russa fece i capricci e si incaponì. Era convinto di essere un “potente”. Si era dimenticato di essere semplicemente un “utile qualunque”. Secondo l’economista canadese l’esplosione improvvisa della crisi finanziaria in Italia nell’estate del 2011 ha avuto come scopo principale quello di militarizzare la nazione come è avvenuto (gli italiani ancora non se ne sono accorti). Tant’è vero che noi, oggi, siamo l’unica nazione di tutto il mondo occidentale ad avere i generali alla difesa. La gente, questo, neanche lo sa. E non ne comprende l’impatto.

3). Quella intervista di Kisssinger a se stesso esce in questi giorni in Italia come prova di disinformazione e di capacità di manipolazione e alterazione di qualunque notizia in rete.

Non vi è altra ragione.

Ecco perché era importante spiegarne i retroscena.

E’una modalità di terrorismo mediatico subliminale.

Sfogatevi pure su facebook mettendoci tutte le striscette che volete su qualunque argomento e copiate/incollate ogni post che vi pare su qualunque argomento, se non avete un briciolo di idee e di dignità professionale. MA LASCIATE PERDERE TUTTO CIO’ CHE HA A CHE FARE E VEDERE CON LA GUERRA. Se non sapete ciò che state dicendo, se non sapete ciò che state facendo, meglio astenersi. C’è molto disagio in giro, molta disperazione, molta follia, e molti, troppi mercanti. L’Italia è un paese fragile, ormai indebolito, senza nessun parametro culturale, privo di qualsivoglia guida intellettuale, di punti di riferimento solidi e di sostegno. Bisogna essere davvero molto cauti. Non pubblicate e non condividete notizie, fotografie, immagini di scenari di guerra che coinvolgano cristiani, ebrei o mussulmani, senza prima esservi interrogati a lungo su ciò che state facendo. Una fotografia sbagliata, una intervista alterata, una didascalia emotiva non accorta, in questo momento, in Italia, può provocare danni molto gravi. Gravissimi.

Guadagnatevi i vostri euro usando altri settori dell’immaginario collettivo, non questo.

Siate seri, una volta tanto.

E umili nell’approccio.

E molto molto cauti.

Altrimenti, finirete, inevitabilmente, per essere identificati e definiti da chi combatte per la libertà di tutti (se non è di tutti non è libertà) come degli irresponsabili (a vostra insaputa) o come dei mascalzoni a chiare lettere.

Questo è veramente ciò che penso, in questo momento.


Sergio Di Cori Modigliani
Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... -pero.html


articolo confuso e nebuloso
come l'intervista citata..

la fine è oscura..

inutile..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 547
Iscritto il: 03/12/2008, 19:45
Località: venezia
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2012, 15:48 
Beretta si aggiudica una commessa dall'esercito Usa per la fornitura fino ad un massimo di 100.000 pistole. È quanto riporta una nota dell'azienda lombarda.
Il valore stimato per l'ordine si aggira intorno ai 70 milioni di dollari.
In particolare, si tratta di pistole M9 in calibro 9 millimetri, la versione destinata all'esercito americano della famosa pistola 92FS. Un primo ordine di oltre 4.600 pistole è già stato assegnato alla società. Ad oggi, sono oltre 600mila le pistole Beretta M9 calibro 9mm consegnate dal 1985.



_________________
"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." Albert Einstein
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2780
Iscritto il: 13/11/2009, 23:29
Località: Palermo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2012, 16:18 
Guerra all'Iran già cominciata. Flotte Usa e Uk nel Golfo Persico

Sono partite le grandi manovre nel caso in cui Israele lancerà un attacco preventivo contro gli impianti nucleari iraniani prima delle elezioni presidenziali Usa: sarà chiave lo Stretto di Hormuz.GUARDA intervista al premier Netanyahu scatenato in Tv: "Tra 6 mesi, Teheran avrà il 90% dell'uranio per una bomba atomica".

New York - La guerra di strategia contro l'Iran è di fatto già cominciata. Nelle acque del Golfo Persico si stanno ammassando flotte navali che battono bandiera americana e inglese. Da Washington dell'entourage del presidente Barack Obama sono in molti a ritenere plausibile che Israele lancerà un attacco preventivo contro gli impianti nucleari iraniani prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, previste tra meno di 8 settimane.

Un altro modo per dire all'America "hai fallito sulla strada della politica estera". Visto da Downing Street e dalla Casa Bianca quel segnale potrebbe essere un boomerang fatale: i diplomatici statunitensi e britannici si augurano che quella dimostrazione di forza possa fare breccia a Teheran, mandando un altro segnale al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ossia che Nato e Occidente non gli permetteranno mai di sviluppare un arsenale nucleare soprattutto vicino allo Stretto di Hormuz.

Quello specchio d'acqua è fondamentale perché è lì che transitano 18 milioni di barili di petrolio al giorno, circa il 35% del petrolio mondiale commercializzato via mare. Fino ad oggi l’Iran ha permesso alle navi straniere di utilizzare le sue acque territoriali sulla base delle misure sul transito marittimo contenute nella terza parte dellaConvenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare, ma qualcosa potrebbe cambiare.

Gli iraniani hanno ripreso a rivendicare il controllo della regione e di tutto il Golfo Persico. E sebbene fonti della Difesa americana siano convinte che la capacità dell'Iran di confrontarsi in guerra non possa essere tecnologicamente sofisticata, in vista delle sue esercitazioni in calendario il prossimo mese le navi inglesi e americane si portano avanti.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha spiegato all'emittente americana NBC, nel programma della domenica "Meet the Press" con David Gregory, perche' e' convinto che la politica delle sanzioni non sara' sufficiente: "L'Iran e' guidato da una leadership di un fanatismo incredibile, lo stesso fanatismo che si e' visto nell'assalto alle ambasciate Usa. Volete che questa gente entri in possesso di armi nucleari?". "L'Iran avrà il 90 per cento dell'uranio arricchito che serve per realizzare una bomba atomica entro i prossimi sei mesi; ha passato la zona rossa ed e' a 20 metri dalal linea finale di massimo alert", ha detto il premier israeliano (il video e' qui sotto, WSI lo offre ai lettori in Italia, i grandi media italiani l'hanno totalmente ignorato):


Al conduttore David Gregory che gli chiedeva se una politica di "contenimento" non potrebbe in definitiva funzionare con l'Iran come a suo tempo funzionò per l'Unione Sovietica, il premier di Israele ha risposto: "È molto diverso, loro mettono il loro zelo religioso prima ancora della loro sopravvivenza. Hanno uomini-bomba suicidi in tutto il mondo. Non mi fiderei della loro razionalità".

Per poi rincarare ancora la dose nei confronti di coloro i quali in Usa si oppongono strenuamente a un blitz preventivo israeliano e pensano che un male minore sarebbe accettare un Iran nucleare: "Chi sostiene che un Iran dotato dell'arma nucleare potrebbe esercitare una funzione stabilizzatrice nella regione, e' riuscito a stabilire nuovi standard di stupidita' umana".

http://www.nocensura.com/2012/09/guerra ... lotte.html

http://www.wallstreetitalia.com/article ... rsico.aspx


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7293
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2012, 16:21 
Cita:
mik.300 ha scritto:

articolo confuso e nebuloso
come l'intervista citata..

la fine è oscura..

inutile..

No no, la fine è proprio quella che dice kissinger e l'articolo và compreso...
Se ti dicessi che kissinger è MJ1 (l'attuale capo del majestic 12!) proveresti a rileggere quella falsa/vera intervista [?]
Che è vera!! [8]



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/09/2012, 09:09 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Guerra all'Iran già cominciata. Flotte Usa e Uk nel Golfo Persico

Sono partite le grandi manovre nel caso in cui Israele lancerà un attacco preventivo contro gli impianti nucleari iraniani prima delle elezioni presidenziali Usa: sarà chiave lo Stretto di Hormuz.GUARDA intervista al premier Netanyahu scatenato in Tv: "Tra 6 mesi, Teheran avrà il 90% dell'uranio per una bomba atomica".

New York - La guerra di strategia contro l'Iran è di fatto già cominciata. Nelle acque del Golfo Persico si stanno ammassando flotte navali che battono bandiera americana e inglese. Da Washington dell'entourage del presidente Barack Obama sono in molti a ritenere plausibile che Israele lancerà un attacco preventivo contro gli impianti nucleari iraniani prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, previste tra meno di 8 settimane.

Un altro modo per dire all'America "hai fallito sulla strada della politica estera". Visto da Downing Street e dalla Casa Bianca quel segnale potrebbe essere un boomerang fatale: i diplomatici statunitensi e britannici si augurano che quella dimostrazione di forza possa fare breccia a Teheran, mandando un altro segnale al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ossia che Nato e Occidente non gli permetteranno mai di sviluppare un arsenale nucleare soprattutto vicino allo Stretto di Hormuz.

Quello specchio d'acqua è fondamentale perché è lì che transitano 18 milioni di barili di petrolio al giorno, circa il 35% del petrolio mondiale commercializzato via mare. Fino ad oggi l’Iran ha permesso alle navi straniere di utilizzare le sue acque territoriali sulla base delle misure sul transito marittimo contenute nella terza parte dellaConvenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare, ma qualcosa potrebbe cambiare.

Gli iraniani hanno ripreso a rivendicare il controllo della regione e di tutto il Golfo Persico. E sebbene fonti della Difesa americana siano convinte che la capacità dell'Iran di confrontarsi in guerra non possa essere tecnologicamente sofisticata, in vista delle sue esercitazioni in calendario il prossimo mese le navi inglesi e americane si portano avanti.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha spiegato all'emittente americana NBC, nel programma della domenica "Meet the Press" con David Gregory, perche' e' convinto che la politica delle sanzioni non sara' sufficiente: "L'Iran e' guidato da una leadership di un fanatismo incredibile, lo stesso fanatismo che si e' visto nell'assalto alle ambasciate Usa. Volete che questa gente entri in possesso di armi nucleari?". "L'Iran avrà il 90 per cento dell'uranio arricchito che serve per realizzare una bomba atomica entro i prossimi sei mesi; ha passato la zona rossa ed e' a 20 metri dalal linea finale di massimo alert", ha detto il premier israeliano (il video e' qui sotto, WSI lo offre ai lettori in Italia, i grandi media italiani l'hanno totalmente ignorato):


Al conduttore David Gregory che gli chiedeva se una politica di "contenimento" non potrebbe in definitiva funzionare con l'Iran come a suo tempo funzionò per l'Unione Sovietica, il premier di Israele ha risposto: "È molto diverso, loro mettono il loro zelo religioso prima ancora della loro sopravvivenza. Hanno uomini-bomba suicidi in tutto il mondo. Non mi fiderei della loro razionalità".

Per poi rincarare ancora la dose nei confronti di coloro i quali in Usa si oppongono strenuamente a un blitz preventivo israeliano e pensano che un male minore sarebbe accettare un Iran nucleare: "Chi sostiene che un Iran dotato dell'arma nucleare potrebbe esercitare una funzione stabilizzatrice nella regione, e' riuscito a stabilire nuovi standard di stupidita' umana".

http://www.nocensura.com/2012/09/guerra ... lotte.html

http://www.wallstreetitalia.com/article ... rsico.aspx


a me quelle di netaniau
sembrano le farneticazioni di un pazzo..
altro che kamenei..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2213
Iscritto il: 13/01/2010, 19:12
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/09/2012, 11:13 
Resta da vedere se è pazzo davvero o se fa il pazzo.
Per il momento opto per la seconda, per ovvi interessi geopolitici ed economici.

Fa il pazzo perché ha bisogno che molti pazzi lo seguano per fare quello che vuole fare... una persona sana di mente non lo prenderebbe nemmeno in considerazione per una pizza e birra il sabato sera.

In Iran però la situazione è molto diversa, nessuno vuole una guerra, il problema è che non si permette alla diplomazia di arrivare ad un accordo, dato che dietro ci sono interessi non conciliabili. Avevo letto un articolo interessante che valutava l'aspetto che l'Iran, possedendo uranio e la capacità di arricchirlo, avrebbe potuto rappresentare una seria minaccia per il ricchissimo e militarizzatissimo business del combustibile nucleare.
A noi si raccontano solo le favolette o si suonano le marce militari con gli sbandieratori al seguito.

Poi leggi le dichiarazioni dei "ricchi", quelli che ci governano, che ci danno il "lavoro" (bontà loro), che si preoccupano per il (loro) nostro futuro, e il pensierino che siano tutti pazzi però un po' ti sfiora, da noi come in Iran o in Israele.


Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 547
Iscritto il: 03/12/2008, 19:45
Località: venezia
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/09/2012, 11:59 
Russia: Mosca, US Aid chiuda entro primo ottobre, ha influenzato politica
ultimo aggiornamento: 19 settembre, ore 11:47


Mosca, 19 set. - (Adnkronos) - Gli uffici di Mosca e le attivita' in Russia dell'agenzia americana per lo sviluppo internazionale dovranno chiudere entro il primo ottobre. Lo ha riferito il portavoce del ministerod egli esteri a Mosca, Alexandr Lukashevich precisando che la decisione di bandire US Aid e' stata presa perche' le ''attivita' promosse dall'agenzia sono spesso molto diverse dall'obiettivo dichiarato di prestare assistenza alla cooperazione bilaterale e hanno cercato di influenzare i processi politici in Russia''. La Russia si dichiara altresi' disponibile a cooperare con US Ais in paesi terzi. ''Ci sono stati tentativi di influenzare a diversi livelli i processi politici, incluse le elezioni, e gli istituti della societa' civile attraverso la distribuzione di finanziamenti''.



_________________
"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." Albert Einstein
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2780
Iscritto il: 13/11/2009, 23:29
Località: Palermo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/09/2012, 15:12 
I Fratelli Musulmani vogliono la bomba atomica?

L’Egitto dei Fratelli Musulmani avrà la bomba atomica? Uno studio di un esperto di questioni medioorientali, Raymond Stock, rimarca quanto il nuovo partito islamico che guida il più grande paese arabo abbia l’obiettivo di un armamento atomico nei propri programmi.

FRATELLI NUCLEARI – “Noi egiziani siamo pronti a fare la fame fino a morire per conseguire le bombe atomiche”. Nel 2006 Hamdi Hassan, portavoce dei Fratelli Musulmani, si espresse in questo modo nella commissione sugli affari esteri del parlamento de Il Cairo. L’intervento di Hassan non si fermò a questa dichiarazione, ma proseguì nel paragonare l’Egitto al Pakistan, il paese islamico che sviluppò un programma di nuclare militare in risposta alla bomba dell’India. Le parole di Hassan erano un’esplicita critica al governo Mubarak, la cui politica degli ultimi anni aveva messo in soffitta la dotazione atomica del paese. I Fratelli Musulmani criticavano l’allora regime sopratutto per l’acquiescenza nei confronti di Israele, un paese che a loro giudizio non rispettava le decisioni della comunità internazionale, minando di conseguenza la stabilità del Medio Oriente. Una politica come quella di Mubarak che aveva come obiettivo la creazione di una zona caratterizzata dal disarmo nucleare non corrispondeva agli interessi nazionali dell’Egitto secondo il partito islamico ora arrivato al potere. I Fratelli Musulmani salutavano nel 2006 anche il programma atomico dell’Iran, che sarebbe servito per controbilanciare la politica militare aggressiva di Israele. “E’ irragionevole che Israele sia l’unico stato della regione dotato di 200 testate nucleari”, rimarcò Mohammed Abid, all’epoca vice presidente dei Fratelli Musulmani. L’ultima dichiarazione pubblica pro nucleare di un esponente di spicco del partito islamico è arrivata nel 2009, quando Yusuf al-Quaradawi dichiarò alla Tv del Qatar come “un armanento atomico sia necessario per mettere paura e dissuadere dagli attacchi i nostri amici”

EGITTO ATOMICO – Nella popolazione egiziana le opinioni favorevoli alla bomba nucleare sono numerose. Lo studio di Stock evidenzia come nei sondaggi condotti negli ultimi anni la maggioranza relativa degli intervistati abbia optato per lo sviluppo di un programma militare atomico. Un generale dell’esercito egiziano, Abdul-Hamid Umran, aveva espresso in televisione la sua convinzione sull’assoluta necessità di dotare il paese di un arsenale atomico. L’Egitto avrebbe dovuto fare come l’Iran, sviluppando un programma nucleare civile che servisse poi anche a livello militare. Nel 1954 Il Cairo iniziò a costruire un piccolo reattore a scopi di ricerca con il fondamentale aiuto dell’Unione Sovietica. Il reattore entrò in funzione nel 1961, ma era troppo piccolo per la costruzione di armi. Nel 1960 Nasser aveva dichiarato che se Israele avesse costruito un arsenale atomico, il suo paese avrebbe fatto lo stesso. La politica estera egiziana cambiò negli anni, e dopo il trattato di pace con Israele fu rafforzato il concetto di sviluppare programmi nucleari solo di tipo civile. La realizzazione di un reattore nucleare ad acqua leggera, ETTR-2, avvenuto con la collaborazione dell’Argentina prima e della Russia poi, ha insospettito l’Aiea, l’organizzazione che supervisiona l’energia atomica a livello mondiale e ne promuove un uso esclusivamente pacifico. Negli scorsi anni più volte è stato segnalata l’importazione di uranio dall’autorità che lavora sotto egida Onu.

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... a-atomica/


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 8566 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46 ... 572  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 26/08/2025, 01:34
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org