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Rettiloide
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MessaggioInviato: 19/03/2014, 21:40 
L'Ucraina si sta fottendo da sola.

Oggi è uscita definitivamente dalla CSI,mobilita l'esercito e si irrigidisce
su posizioni autarchiche ridicole.

Io non sono un fan di Putin,lo sanno tutti,ma quello che lui ha fatto ha un senso.

La Crimea è stata un regalo dell'URSS di Krushev ,quando sia l'Ucraina che la Crimea facevanoparte di un unico stato,l'uRSS appunto.

La Crimea è sempre stata filorussa,la sua popolazione pure,tanto da ospitare le basi navali della flotta russa.

I servizi segreti USA mestano da anni e anni in quella regione,con la complicità ucrainica,e,siccome Putin non è uno stupido e i servizi segreti russi neppure,queste cose le sapevano e negli ultimi tempi si sono resi conti della mestatura in atto.

Questo ha portato all'atto di forza russo,che è stato piu una dimostrazione che altro.

Il referendum non è stato certo viziato dalla presenza russa,dato che è stranoto il fatto chew la popolazione di Crimea andrebbe con la Russia come ad un matrimonio.

Quindi la situazione è chiara.

Il referendum non ha un valore legale di distacco ma è un segnale chiaro di quanto bisogna fare.

Ora,è logico che gli USA temano una Crimea russa, quindi i loro isterismi sono comprensibili in questo senso.

Peccato che non abbiano pero una buona memoria ....il Vietnam,l'Irak,
e le sommosse libiche,ecc....in cui loro hanno
fatto peggio,ma molto peggio di Putin

Quindi ,un sacco di polverone farisaico,una volta occidentale,un'altra orientale.

Sicuramente,ora,ci saranno anche ucraini filo crimea e filo russi che
si muoveranno,poi quelli fili ucrainmi,ecc...

Insomma,un'altro stupido scen(m)ariodi guerra.

Ma,lo ribadisco,Putin ha fatto bene a fare quello che ha fatto.

I serviyi segreti USA,da sempre,fomentano disordini,covano brace sotto la cenere,mettono spie in ogni luogo che interessa loro,compreso il Vaticano

Non è quelli russi siano dei frati,ma,ad esempio,non ha mai sentito dire di
interferenze cubane relativamente a Guantanamo e neppure di intenzioni USA di andarsene da Cuba visto che non è casa loro e nessuno capisce con che diritto internazionaqle loro possano stare li.

l'unico dato positivo,si fa per dire,di queste scemenze,è il fatto che eccitano i sistemi nervosi degli imbecilli e soddisfano il bisogno di
stimoli di una massa notevole di gente.

Si sa che,il bisogno di eccitazione e stimolazionwe nervosa puo esseere soddisfatto sia ibn senso positivo e piacevole,che con lanegatività.

Ora,l'economia di gratificazione e stimolazione planetaria,non è certo basata sull'empatia e la simpatia,ma su un oceano di s**** pazzasca.

Come diceva mio nonno: ALLA TERRA CI HA PISC.....O ADDOSSO L'ALLOCCO COSMICO E IL DILUVIO UNIVERSALE NON è SERVITO NEPPURE A LAVARLA VIA......

ciuau



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http://thesky.freeforumzone.leonardo.it ... 1&f=183131

Inoltre,un ottimo sito per scrivere quello che volete!

http://www.scrivendo.it

eheheh....la verità prima o poi viene a galla no?!
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MessaggioInviato: 20/03/2014, 09:07 
ma ...purtroppo gli usa e occidente,devono fare il mea culpa appoggiando il referrendum del kossovo,hanno creato un caso che putin intelligentemente ha sfruttato.......[;)]


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MessaggioInviato: 20/03/2014, 09:53 
Per sdrammatizzare un po'...

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Obama ha anche aggiunto:

Cita:
... E libereremo le foche dalla tirannia di quel regime dittatoriale di orsi polari nemici della democrazia e minaccia per la pace mondiale!!!!


[:D]



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MessaggioInviato: 20/03/2014, 10:03 
L'Ucraina si sta fottendo da sola.

Oggi è uscita definitivamente dalla CSI,mobilita l'esercito e si irrigidisce
su posizioni autarchiche ridicole.

Io non sono un fan di Putin,lo sanno tutti,ma quello che lui ha fatto ha un senso.

La Crimea è stata un regalo dell'URSS di Krushev ,quando sia l'Ucraina che la Crimea facevanoparte di un unico stato,l'uRSS appunto.

La Crimea è sempre stata filorussa,la sua popolazione pure,tanto da ospitare le basi navali della flotta russa.

I servizi segreti USA mestano da anni e anni in quella regione,con la complicità ucrainica,e,siccome Putin non è uno stupido e i servizi segreti russi neppure,queste cose le sapevano e negli ultimi tempi si sono resi conti della mestatura in atto.

Questo ha portato all'atto di forza russo,che è stato piu una dimostrazione che altro.

Il referendum non è stato certo viziato dalla presenza russa,dato che è stranoto il fatto chew la popolazione di Crimea andrebbe con la Russia come ad un matrimonio.

Quindi la situazione è chiara.

Il referendum non ha un valore legale di distacco ma è un segnale chiaro di quanto bisogna fare.

Ora,è logico che gli USA temano una Crimea russa, quindi i loro isterismi sono comprensibili in questo senso.

Peccato che non abbiano pero una buona memoria ....il Vietnam,l'Irak,
e le sommosse libiche,ecc....in cui loro hanno
fatto peggio,ma molto peggio di Putin

Quindi ,un sacco di polverone farisaico,una volta occidentale,un'altra orientale.

Sicuramente,ora,ci saranno anche ucraini filo crimea e filo russi che
si muoveranno,poi quelli fili ucrainmi,ecc...

Insomma,un'altro stupido scen(m)ariodi guerra.

Ma,lo ribadisco,Putin ha fatto bene a fare quello che ha fatto.

I serviyi segreti USA,da sempre,fomentano disordini,covano brace sotto la cenere,mettono spie in ogni luogo che interessa loro,compreso il Vaticano

Non è quelli russi siano dei frati,ma,ad esempio,non ha mai sentito dire di
interferenze cubane relativamente a Guantanamo e neppure di intenzioni USA di andarsene da Cuba visto che non è casa loro e nessuno capisce con che diritto internazionaqle loro possano stare li.

l'unico dato positivo,si fa per dire,di queste scemenze,è il fatto che eccitano i sistemi nervosi degli imbecilli e soddisfano il bisogno di
stimoli di una massa notevole di gente.

Si sa che,il bisogno di eccitazione e stimolazionwe nervosa puo esseere soddisfatto sia ibn senso positivo e piacevole,che con lanegatività.

Ora,l'economia di gratificazione e stimolazione planetaria,non è certo basata sull'empatia e la simpatia,ma su un oceano di s**** pazzasca.

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MessaggioInviato: 20/03/2014, 10:33 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
Wolframio ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

basterà per fare aprire gli occhi alla gente?


Alla gente sì ....... ma agli zoombi nò e sono pure la maggioranza.


Mah! Ti dirò che non sono mica così convinto che siano la maggioranza...

Ti dirò anzi che mi sembra che alcuni (non qui, mi riferisco per esempio su facebook) ragionino per slogan da dottrina e propaganda.

Mi sono quasi convinto che davvero siano pagati come si dice in certi articoli.

Il loro comportamento e atteggiamento mi fa pensare proprio a questo

Anch'io la pensavo come te atlanticus,ma vedendo in rete (sempre feisbuk) e sentendo le opinioni di gente comune,colleghi e anche,ahimè,di amici l'allineamento è sempre filoamerikano ,di sicuro non dovuto a un tornaconto ,ma a sana ignoranza dovuta al lavaggio del cervello mediatico made in usa dalle porcate che si vedono in tv (reality dove il dio denaro ipercapitalista la fa da padrone: banco dei pegni,aste), esaltazione di cibo/monnezza (infatti laggiù sono tutti dei figurini) e tamarri che si truccano le auto (x la serie + inquina e fa casino meglio è), quindi dei veri esempi di cultura!!!
Non che qui nel bel-paese si vedano meglio cose in tv,ma tanto sono i surrogati nostrani delle genialate yankee!!!
Attenzione: io non amo nemmeno la situazione da regime che c'è in Russia,(ho una persona cara che vive lì e solo quando mi racconta le peripezie coi visti che deve fare alla dogana per venire in italia mi vengono in mente i film da guerra fredda con le spie che cercano di passare al di qua della cortina di ferro)
Entrambe le due superpotenze sono regimi,ma da una parte te lo dicono,dall'altra,molto ipocritamente e facendo leva sull'ignoranza delle grandi masse te la spacciano come libertà ma alla fine fanno le stesse cose: ti controllano e se alzi troppo la cresta,solo dicendo il tuo pensiero anti-regime e in modo non-violento...puf!!!
Tornando in topic ,sarei curioso di vedere la reazione di Israele: sapendo che i loro amiconi a stelle&strisce HANNO instaurato un vero e proprio regime nazi in ucraina cosa faranno...? Israele si asterrà forse dal prendere una posizione,chiuderanno un occhio oppure si opporranno in qualche modo (le relazioni della stella di Davide con la russia non mi sembrano così tese,addiritura tante aziende della difesa israeliane,tipo la Helbit, collaborano con altrettante russe...)


Ultima modifica di kenshiro1978 il 20/03/2014, 10:34, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 20/03/2014, 10:59 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Per sdrammatizzare un po'...

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Obama ha anche aggiunto:

Cita:
... E libereremo le foche dalla tirannia di quel regime dittatoriale di orsi polari nemici della democrazia e minaccia per la pace mondiale!!!!


[:D]



...oramai dopo tutti i flop messi in fila,non sa + a che santo votarsi........se non alla misercordia [;)]


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MessaggioInviato: 20/03/2014, 13:36 
Kiev, a Maidan una lotta per la libertà e la democrazia

La professoressa Ponomareva racconta i drammatici giorni della rivolta, come vede il futuro dell'Ucraina e quello dell'Europa dopo l'annessione della Crimea da parte di Putin



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Docente di Lingue (Ucrainistica) alla Sapienza di Roma, Olena Ponomareva vive in Italia dal 2002 ma mantiene forti legami con il suo paese, l'Ucraina. Si reca a Kiev (di cui è originaria) alcune volte all'anno. Si trovava nella capitale ucraina quando è scoppiata la rivolta. Ha vissuto in prima persona il "martedi di sangue" (18 febbraio) ed è testimone oculare dei violenti scontri che hanno causato la morte di decine di persone e il ferimento di molte altre. Le abbiamo posto alcune domande sul suo Paese, chiedendole di raccontarci ciò che ha visto e ciò che spera per il futuro del suo Paese.

Professoressa, lei si trovava a Kiev quando è scoppiata l'insurrezione. Cosa ricorda di quei drammatici giorni?
Dal 4 al 22 febbraio mi trovavo a Kiev, la mia città di origine, per motivi famigliari. Da vicino ho potuto osservare il fenomeno del Maidan. Per evitare varie strumentalizzazioni e falsificazioni che non sono mancate in Italia, né in Ucraina, né in altri paesi, è opportuno chiarire la vera natura delle proteste ucraine. Sono cominciate subito il 28 novembre scorso dopo che l’allora presidente Ianukovych aveva rifiutato di firmare il nuovo Accordo di associazione con l’Unione europea. I primi a scendere in piazza sono stati i giovani, gli studenti universitari di Kiev e delle altre città del Paese, praticamente la prima generazione nata e cresciuta dopo l’indipendenza ucraina del 1991. Loro percepivano come organico e naturale l’orientamento politico europeo con l’obiettivo dell’integrazione europea inserito nella legislazione ucraina a partire dal 1993 e definito una priorità della politica estera. Dopo il tentativo da parte del governo di reprimere questa prima protesta, quando gli studenti sono stati brutalmente picchiati dalla polizia, la protesta filo europea si è trasformata nella rivolta generale contro il regime di Ianukovych, per difendere i diritti garantiti dalla Costituzione.

Chi c'era a protestare? Tutti giovani?
Anche i genitori sono scesi in piazza per proteggere i loro figli, la cosa più cara che ognuno può avere. Maidan (la piazza dell’Indipendenza a Kiev) è diventata un’isola della democrazia con centinaia di attivisti accampati nelle tende giunti da tutto il Paese, comprese le regioni russofone dell’est e del sud dell’Ucraina. Tutte le domeniche si radunava l’Assemblea popolare con 20-50 mila persone: il picco ha superato le 500 mila unità. Da tra mesi la richiesta principale di Maidan erano le dimissioni di Ianukovych, già delegittimato agli occhi del popolo a causa di una pessima gestione della crisi politica e sociale, macchiato di sangue dopo l’ordine che ha impartito di usare la forza contro i manifestanti.

Poi è sfociata in guerriglia...
Il pomeriggio del 18 febbraio iniziata l’operazione “anti-terroristica” annunciata dal governo di Ianukovych per ‘ripulire’ Maidan. Invece di finire in un’ora, com'era stato previsto dai servizi di sicurezza (la cui implicazione negli eventi è stata pienamente documentata), l’operazione è durata tre giorni. Oltre 100 persone sono state uccise (la maggior parte colpite dai cecchini appostati nei palazzi governativi) e circa cinque mila di persone sono rimaste ferite in modo grave. Il 22 febbraio il presidente Ianukovych scappa dall’Ucraina per rifugiarsi in Russia (nonostante su di lui pendesse un mandato di cattura internazionale), assieme ad altri esponenti del suo governo. Il Parlamento, che resta l’unica istituzione operativa nel paese, nomina il nuovo governo e indice le nuove elezioni presidenziali per il 25 maggio.

Ma cosa chiedeva, in concreto, il popolo di Maidan?
Le richieste principali erano tre: dimissioni di Ianukovych e la formazione di un governo tecnico; riforma costituzionale, ovvero il ritorno al parlamentarismo e alla costituzione del 2004 (che dopo l’elezione di Ianukovych la Costituzione è stata cambiata per rinforzare i poteri del presidente); elezioni presidenziali anticipate.

Lei perché è scesa in piazza?
L'ho fatto, insieme a milioni di cittadini ucraini (in tre mesi di proteste le richieste del Maidan sono state sostenute da altre Piazze in molte città dall’ovest all’est del Paese) perché condividevo pienamente la loro rivendicazione maggiore: democrazia e libertà, politica, economica, individuale. La rivoluzione arancione di nove anni fa ha portato un rinnovamento della società ucraina, ma non è riuscita a cambiare il sistema del governo in cui i meccanismi reali del potere sono rimasti nelle mani dei clan oligarchico-corporativi costituiti prevalentemente da esponenti della ex nomenclatura: il potere politico era percepito come metodo più efficace di ridistribuzione della proprietà dello Stato e del controllo economico del paese. Il cardine di questo sistema è la mega corruzione diffusa a tutti livelli istituzionali, garantita da determinati meccanismi. Altre caratteristiche fondamentali sono: il concentramento del potere in un solo organo (in pratica vengono cancellate le distinzioni tra i tre rami del potere, legislativo, esecutivo e giudiziario); assenza di Stato di diritto; il sodalizio tra l’élite oligarchica, i “poteri forti” e la criminalità organizzata. Questo modello di potere era tipico di molti paesi formalmente ‘indipendenti’ nello spazio post-sovietico dove i meccanismi dell’alternanza democratica venivano alterati e le elezioni politiche servivano da strumento per garantire la continuità del governo. e veniva immancabilmente eletto un candidato prescelto.

C'è un filo che lega le precedenti rivolte a quella di Maidan?
Tutte rivoluzioni di colore (attenzione al termine) nello spazio post-sovietico nel periodo tra il 2003-2007 erano scaturite dalle proteste in seguito alle elezioni falsificate quando veniva immancabilmente eletto un candidato prescelto, appoggiato, guarda caso, da Mosca. Il valore e il significato più profondo del Maidan consiste nel fatto di cambiare non semplicemente i politici, ma rinnovare il sistema del potere e porre le basi per la costruzione delle istituzioni sostanzialmente (e non più apparentemente) democratiche. E questo fa paura ai governi autoritari nello spazio post-sovietico dalla quale scaturiscono i tentativi di screditare le idee di Maidan che talvolta assumono le forme assai aggressive di una propaganda anti-ucraina tout court.

Qualcuno ha detto che dietro alla rivolta c'era il disegno degli americani (o dell'Europa). E' davvero così?
La fonte di queste affermazioni è piuttosto trasparente, ma è anche sintomatica la reazione di alcuni interlocutori occidentali che ci credono: derivano da una profonda misconoscenza delle problematiche dei paesi dell’Est europeo dovuta anche alla mancanza di informazioni obiettive. La crisi in Ucraina ucraina di novembre 2013 - febbraio 2014 è un fenomeno assai complesso i cui molteplici aspetti devono ancora essere analizzati e concettualizzati. Per questo è necessaria una minima distanza storica, mentre noi tutti viviamo ancora all’interno di eventi molto drammatici e con risvolti importanti a livello globale.

Di che tipo?
L’aggressione russa sul territorio ucraino, a partire dell’annessione della Crimea, ha segnato una nuova fase della crisi, perché dalla sua soluzione, nonché dai modi in cui la crisi ucraina verrà risolta dipenderanno tre fattori essenziali per la sicurezza europea e internazionale: primo, dove passerà il confine dell’Europa istituzionale; secondo, dove passerà il confine della democrazia e della libertà; terzo, chi in Europa vincerà la guerra fredda, perché oggi il caso ucraino ci mostra con tutta evidenza che la contrapposizione polare tra due sistemi politico-economici, nonché tra due sistemi di valori non fosse ancora finita. In questo modo la dimensione di Maidan è diventata veramente globale e, quindi, con le implicazioni ancora più complesse.

Come riassumerebbe, in sintesi, il fenomeno Maidan?
Io userei questa espressione: "persone libere" e non più schiavi del potere oligarchico, profondamente anti-democratico per definizione che non solo riduce i cittadini alla condizione di povertà economica, ma li spoglia dei loro diritti e, persino della dignità. Gli ucraini vogliono scegliere liberamente il proprio governo e ora sono pronti anche lottare per questo.

In Europa, ma anche in Italia, c'è un forte sentimento che si oppone all'Ue e all'euro. Proprio per questo molti si domandano perché l'Ucraina voglia entrare in Europa.
La concezione dell’Europa per gli ucraini non è tanto dissimile da quella che avevano le altre nazioni dell’Est europeo separate dagli europei occidentali dalla cortina di ferro. Eppure, per gli ucraini che conobbero, oltre al totalitarismo, la condizione coloniale e post-coloniale, il significato dell’Europa è ancora più profondo: oltre alla libertà e alla giustizia, la dignità umana e nazionale. Dopo le tragiche vicende delle ultime settimane e le numerose vittime (oggi, purtroppo, i dimostranti continuano a morire nelle piazze ucraine nell’est del Paese dove si sono spostate le proteste) l’Unione europea finalmente si è convinta della validità e consistenza delle aspirazioni pro europee dell’Ucraina: il 21 marzo sarà firmata la parte politica dell’Accordo di associazione con Kiev; mentre la sottoscrizione della parte economica su libero scambio avverrà dopo le elezioni presidenziali di maggio. La situazione però continua a evolversi molto rapidamente: dopo la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina da parte della Russia Štefan Füle, commissario europeo per l’Allargamento e la Politica Europea di Vicinatonell’intervista al quotidiano tedesco Die Welt ha proposto di iniziare immediatamente con l’Ucraina le trattative sull’adesione all’Ue: “Se vogliamo davvero cambiare quella parte dell'Europa orientale, dovremmo usare il più forte strumento politico a disposizione dell’UE che è l’allargamento, un meccanismo di stabilizzazione unico ed efficace”.

Come giudica ciò che è avvenuto in Crimea?
L’annessione alla Russia ha violato la Carta dell’Onu e i trattati internazionali, in primo luogo il Memorandum di Budapest del 1994 che garantiva l'indipendenza e l'integrità territoriale dell’Ucraina, dopo che il paese nel 1993 aveva volontariamente rinunciato alle riserve di armi nucleari ereditate a seguito della disgregazione dell’Unione sovietica. I garanti dell’integrità territoriale erano gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Russia. È un precedente molto pericoloso le cui conseguenze per la sicurezza europea e globale al momento sono imprevedibili, ma possono diventare veramente gravi. In questa situazione critica, l’Occidente, per essere in grado di affrontare le nuove sfide e agire con efficacia, deve cambiare le categorie e i criteri di valutazione delle nuove realtà emerse da tempo, ma finora sottovalutate.

Crimea uguale Kosovo, dice qualcuno. Cioè deve valere, per tutti, il principio di autodeterminazione. Cosa ne pensa?
Condivido pienamente il principio dell’autodeterminazione dei popoli, ma sono convinta che debba trattarsi di un processo in cui vanno rispettate le norme giuridiche nazionali e internazionali. Non convince un referendum popolare organizzato in Crimea in due settimane dai cittadini russi arrivate per l’occorenza dalla Russia come il signor Aksionov (l’autoproclamato premier del governo della Crimea) e i suoi collaboratori, per di più con la presenza di 40 milà uomini dell’esercito russo sul territorio della peninsola. Negli ultimi giorni il numero dei militari russi ha raggiunto le 60 mila lungo il tratto sud-orientale del confine con l’Ucraina. Dopo l’uccisione a Sinferopoli di un sottoufficiale ucraino (i militari ucraini sono rimasti nelle loro basi in Crimea e ora vengono bloccati dall’esercito russo) e l’autorizzazione del Ministero della Difesa ucraino di usare le armi, il conflitto da politico rischia di diventare apertamente militare. Per rendere l’idea della drammaticità del momento per gli abitanti della Crimea, vorrei riportare un caso specifico...

Di cosa si tratta?
C'è una comunità italiana a Kerch, la città situata sullo stretto che separa la Crimea dalla Russia. Sono i discendenti degli emigrati italiani (per maggior parte pugliesi) che arrivarono in Crimea alla fine dell’Ottocento. Negli anni Trenta dello scorso secolo la comunità costituiva circa cinque mila persone, era ben integrata a livello economico e sociale. Costruirono una fabbrica di conservazione del pesce e organizzarono la propria parrocchia presso la chiesa cattolica fondata nel 1840 dal fratello di Giuseppe Garibaldi. Nel 1942 su ordine di Stalin furono deportati in Kazakistan a motivo delle loro origini e della loro appartenenza culturale, solo una piccola parte di sopravvissuti era ritornata in Crimea negli anni ’80. Dopo l’indipendenza ucraina hanno iniziato la loro battaglia per ottenere un riconoscimento giuridico del ‘popolo deportato’ presso il governo di Kiev, ciò che li consentirebbe poi di avviare le procedure per la ricostruzione della cittadinanza italiana. Hanno partecipato al referendum del 16 marzo sperando che questo portasse a una maggior autonomia all’interno dello Stato ucraino. All’esito del referendum quando il 17 marzo la Crimea è stata proclamata indipendente hanno cercato di contattare le nuove autorità della Crimea sfruttando l’occasione della presenza in Crimea degli osservatori italiani nella delegazione OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). L’indipendenza della della penisola sembrava agli italiani di Kerch un’occasione buona per ottenere il riconoscimento giuridico e lo status del “popolo deportato” per riabilitare i loro morti e dare un senso di appartenenza ai giovani.

Sono soddisfatti di come sono andate le cose?
No, visto che l’indipendenza della Crimea è durata poco più di ventiquattro ore: il giorno successivo del 18 marzo il presidente Putin ha firmato il "Trattato sull'ammissione della Repubblica di Crimea alla Federazione russa”. La signora Giulia Giacchetti Boico, presidente dell’Associazione “CERCHIO” di italiani della Crimea, è subito stata informata che la sua associazione non potrà più essere una semplice fondazione “senza scopi di lucro” e che lei, secondo le leggi russe, dovrà provvedere a registrare presso il Ministero degli Esteri a Mosca una nuova associazione con denominazione “agente estero” (in quanto mantiene contatti con le strutture ed enti all’estero) e che i suoi ospiti (parenti, amici, studiosi che studiano il fenomeno dell’emigrazione italiana ecc.) che vengono dall’Italia d’ora in poi dovranno avere il visto (l’Ucraina nel 2005 ha abolito i visti per i cittadini UE).

Qual è il suo giudizio su ciò che ha scritto la stampa italiana?
I commenti sarebbero davvero tanti. Mi limito a citare l’osservazione di Giulia, mia amica di Crimea e presidente dell’Associazione italiana. Anche lei è stata intervistata dagli inviati speciali delle tv e dei giornali italiani. Quando chiesi a Giulia, cosa volevano sapere i giornalisti, mi rispose: “Un po’ tutto, ma quando cominciavo a rispondere, cercavano spesso di interrompervi, mi chiedevano di farla più breve. I giornalisti italiani vogliono vedere la situazione o in bianco o in nero. Si interessano poco ai dettagli e alle sfumature”.

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/ki ... 03263.html


[^]



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Sì, d'accordo...

Ma per l'ennesima volta vi chiedo

Perché nonostante l'accordo che si raggiunse in Novembre tra il governo e gli oppositori di piazza Maiden che avrebbe consentito all'Ucraina di votare gruppi estremisti paramilitari hanno invece continuato il percorso golpista che avevano intrapreso?

Possiamo postare e linkare tutti gli articoli di giornale possibili e immaginabili (ovviamente sempre da una parte sola Ufologo...) ma se non ci fermiamo a riflettere sulla domanda sopraccitata difficilmente potremo comprendere le dinamiche di una questione la cui lettura, mi rendo conto, viene viziata da profonde contrapposizioni ideologiche retaggi del passato...

CHI NON HA VOLUTO LE ELEZIONI IN UCRAINA?!



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MessaggioInviato: 20/03/2014, 16:18 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Sì, d'accordo...

Ma per l'ennesima volta vi chiedo

Perché nonostante l'accordo che si raggiunse in Novembre tra il governo e gli oppositori di piazza Maiden che avrebbe consentito all'Ucraina di votare gruppi estremisti paramilitari hanno invece continuato il percorso golpista che avevano intrapreso?

Possiamo postare e linkare tutti gli articoli di giornale possibili e immaginabili (ovviamente sempre da una parte sola Ufologo...) ma se non ci fermiamo a riflettere sulla domanda sopraccitata difficilmente potremo comprendere le dinamiche di una questione la cui lettura, mi rendo conto, viene viziata da profonde contrapposizioni ideologiche retaggi del passato...

CHI NON HA VOLUTO LE ELEZIONI IN UCRAINA?!

Straquoto!!!


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Una domanda per ufologo:Obama ha detto che non ci sarà nessuna operazione militare.Hai voglia di spiegarmi in cosa potrebbe consistere un' operazione militare contro la Russia?



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Alessio
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Un intervento tipo Bosnia: solo con aerei tattici.



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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Un intervento tipo Bosnia: solo con aerei tattici.

..che verrebbero inceneriti da centinaia di Sukhoi+Mig aggiornati e SAM (tipo l'S-300),per me Obama la sta sparando grossa: qua stiamo parlando di una guerra in casa della Russia,(non di Siria o dell'Iran,con vecchi Mig e piloti poco addestrati!)
Comunque anche a Donetsk la maggioranza della popolazione love Russia e vorrebbe la secessione 2.0 (infatti le mazzate che si prendono dalla polizia sono all'ordine del giorno...W la democrazia! [:o)])
https://medium.com/war-is-boring/2d7ca852fb00


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http://www.ilnord.it/c-2708_LA_TROIKA_I ... CURA_CIPRO

LA TROIKA IMPONE ALL'UCRAINA IL PRELIEVO FORZOSO DAI CONTI CORRENTI PER CHI HA PIU' DI 6.993 EURO DEPOSITATI! CURA CIPRO

venerdì 21 marzo 2014

La prima richiesta della UE che ha "abbracciato" l'Ucraina è un pugno in faccia a tutti i cittadini ucraini che hanno un conto corrente: prelievo forzoso, stile Cipro.

Infatti, il ministero delle Finanze ucraino sta proponendo una nuova tassa sui depositi superiori a centomila hryvnja, la valuta locale. Per capire quanto vasta sarà la platea dei correntisti colpiti selvaggiamente da questa rapina imposta dall'Unione Europa, basta osservare il cambio: 100.000 hryvnja valgono (cambio di oggi, 21.03.14) 6.993 euro. Una miseria, come è facile intuire, anche per chi vive in Ucraina. Di fatto, il nuovo governo di Kiev sta per adottare la "cura Cipro" su imposizione della solita, famigerara, Gestapo-Troika.

Ecco il comicato governativo: "il Parlamento ucraino è pronto a considerare alcune proposte di legge che vieterebbero depositi bancari in valuta estera e introdurrebbero una tassa del 25% sugli interessi sui depositi di banche e altre istituzioni finanziarie, laddove l'interesse ricevuto superi il tasso stabilito dalla National Bank of Ukraine di più del 5%".

Inoltre - come riferisce anche WSI - il documento non dà adito ad equivoci, infatti in un paragrafo si legge: "Il forte deterioramento delle finanze pubbliche di diversi paesi ha rinnovato l'interesse nella tassazione sul capitale - una tassa strardinaria sul patrimonio - come misura eccezionale per ripristinare la sostenibilità del debito".

Quindi, l'annessione alla UE dell'Ucraina sta provocando due conseguenze una peggiore dell'altra. La pima, un danno economico da oltre 10 miliardi di euro ai contribuenti europei, con i soldi dei quali verrà finanziata l'Ucraina nel prossimo biennio, la seconda: una rapina bella e buona ai cittadini ucraini che si vedranno prlevare soldi direttamente dai loro depositi e senza che nulal possano fare per impedirlo.

Benvenuti ucraini, questa è l'Europa.

max parisi


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