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Argomento bloccato

20/12/2013, 10:59

Wolframio ha scritto:

Della Luna: Italia da buttare, vogliono staccare la spina


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...

http://www.reporterliveitalia.info/2013 ... liono.html



Ottimo articolo Wolf! Grazie per averlo condiviso!

[;)]

20/12/2013, 12:08

Wolframio ha scritto:

Della Luna: Italia da buttare, vogliono staccare la spina


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Italia indifendibile? Lo dice la Suprema Corte, confermando la storia di un paese dominato per secoli dagli stranieri, grazie a “reggenti” sleali verso il popolo.


e continua ad esserlo grz a personaggi di basso profilo che si prestano a questo scempio................... [:(!] ed il guaio e che gli italici nonostante qualke borbottio,continuano nel loro normale menage quotidiano......... [:(!] come se nulla fosse [:(!] [:(!]
Ultima modifica di ubatuba il 20/12/2013, 12:10, modificato 1 volta in totale.

20/12/2013, 12:12

Atlanticus81 ha scritto:

Wolframio ha scritto:

Della Luna: Italia da buttare, vogliono staccare la spina


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http://www.reporterliveitalia.info/2013 ... liono.html



Ottimo articolo Wolf! Grazie per averlo condiviso!

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«La slealtà dei governanti verso i cittadini induce la slealtà
dei cittadini verso lo Stato, e viceversa, in una spirale autodistruttiva»


Triste realtà questa........ [8]

20/12/2013, 12:18

Thethirdeye ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

Wolframio ha scritto:

Della Luna: Italia da buttare, vogliono staccare la spina


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Ottimo articolo Wolf! Grazie per averlo condiviso!

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«La slealtà dei governanti verso i cittadini induce la slealtà
dei cittadini verso lo Stato, e viceversa, in una spirale autodistruttiva»


Triste realtà questa........ [8]


C'è solo un modo per spezzare questa spirale... eliminare uno dei due fattori.

Penso che abbiate compreso a quale mi riferisco...

[}:)]

20/12/2013, 13:58

Atlanticus81 ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

[quote]Wolframio ha scritto:

Della Luna: Italia da buttare, vogliono staccare la spina


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Ottimo articolo Wolf! Grazie per averlo condiviso!

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«La slealtà dei governanti verso i cittadini induce la slealtà
dei cittadini verso lo Stato, e viceversa, in una spirale autodistruttiva»


Triste realtà questa........ [8]


C'è solo un modo per spezzare questa spirale... eliminare uno dei due fattori.

Penso che abbiate compreso a quale mi riferisco...

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La vedo dura.. [xx(] [:(]... questi nn schiodano manco a cannonate.. [xx(]

20/12/2013, 16:44

Schiodano, schiodano ma se la gente è convinta e ... COMAPATTA! [^]

20/12/2013, 16:51

La legge di stabilità punto per punto

Da sinistra, Saccomanni, Letta e Giovannini

MANOVRA FREGATURA Nuove tasse e regali a banche e De Benedetti

"Italia come dopo la guerra". Da Confindustria alla Chiesa, tutti abbandonano Letta ...



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Il bluff dei tagli al cuneo fiscale (pochi soldi per alzare le buste paga e pochi sgravi alle imprese, con i fondi dirottati al contenimento delle finanze pubbliche). Un altro rinvio, con la mini Imu sulle prime abitazioni che si dovrà pagare il 24 gennaio e non il 16. I regali alle banche: una serie di sconti fiscali sulla svalutazione delle perdite su crediti che vale 20 miliardi di euro spalmati in otto anni. C’è poi la toppa alla disastrosa riforma previdenziale targata Monti-Fornero, con un miliardo di euro messo sul piatto per «salvaguardare» altri 17mila esodati. L’ennesimo condono, stavolta sulle spiagge: sanatoria “tutta italiana” per le concessioni demaniali. Una norma ridicola per costruire nuovi stadi (si ai nuovi impianti sportivi, ma senza corredo di strutture residenziali). Non manca niente, nella legge di stabilità che oggi, con il voto di fiducia chiesto dal governo, incasserà l’ok della Camera e poi tornerà al Senato lunedì 23 dicembre per il voto finale. Prima di Natale, dunque, sarà legge dello Stato.

Cartellino giallo Ue sulla web tax. La fiducia di oggi verrà posta su un maxiemendamento che ricalcherà il testo approvato dalla commissione Bilancio. Non manca, nel pacchetto confezionato a Montecitorio, assai diverso rispetto a quello arrivato dopo la prima lettura a palazzo Madama, nemmeno il pasticcio tributario in salsa europea: con il tira e molla sulla web tax (tutto in casa Democrat) e Bruxelles che tira le orecchie al premier Enrico Letta. La tassa su Google e Amazon è stata al centro di uno scontro interno al Partito democratico che ha visto contrapposti il “proponente”, Francesco Boccia, e il neo segretario Pd, Matteo Renzi. Il quale ha ottenuto una versione light, ma non ha evitato il cartellino giallo Ue. E nel rispetto della tradizione delle vecchie manovre della prima e seconda Repubblica, nella finanziaria per il 2014 spazio a un pugno di mance.

Pensioni rivalutate con tetto. All’appello anche le pensioni: ridimensionato il taglio (al 95%) della rivalutazione degli assegni tra i 1.500 euro e i 2mila euro. Non è stata invece approvato il tetto di 150mila euro tra pensioni d’oro e incarichi pubblici, e la soglia è stata fissata a circa 300 mila euro (stipendio primo presidente Corte di cassazione).

Retromarcia su mini Tasi e assalto Consob. Clamorose, poi, le retromarce sulla mini Tasi (saltato il tetto all’aliquota all’1 per mille) e, soprattutto, sulla norma che riportava da tre a cinque i membri della Consob: un emendamento “notturno” che aveva tutta l’aria di un blitz per consentire a Letta di “occupare” l’authority finanziaria e, di fatto, “licenziare” il presidente Giuseppe Vegas. Fuori le misure per agevolare il rientro dei capitali dall’estero con il governo ancora al lavoro per mettere a punto il meccanismo. Stop alle modifiche alla Tobin tax. Il governo si e' impegnato a riferire in Commissione entro gennaio e ad affrontare la questione durante il semestre italiano di presidenza europea.

Ecco, qui di seguito, una mappa delle altre novità contenute nel ddl - figlio delle ex larghe intese - che stamattina riceverà l’ok dei deputati.

Tassazione immobili, rivolta dei sindaci. È saltato, come accennato, il tetto dell’aliquota massima all’1 per mille della Tasi per l’abitazione principale. Resta di 500 milioni la dote degli sgravi alle famiglie. In caso di leasing immobiliare la Tasi è dovuta dal locatario. Ma sull’intero assetto della tassazione degli immobili, i sindaci sono in rivolta. Il presidente Anci, Piero Fassino (Pd), ha lanciato l’allarme per i tagli ai bilanci dei comuni. E ha chiesto una drastica correzione «che eviti di scaricare sui cittadini il 40% delle maggiori aliquote della seconda rata Imu 2013». La protesta è bipartisan. In linea con Fassino, anche Osvaldo Napoli. L’esponente di Forza Italia punta il dito contro la stangata da 1,5 miliardi sui «trasferimenti» statali ai sindaci, parla di una «catastrofe, segno della disperazione dell’esecutivo». Secondo Napoli «tagliare la spesa pubblica improduttiva, liberalizzare i servizi pubblici locali e riformare la pubblica amministrazione centrale sono misure annunciate ma introvabili perfino nei cruciverba».
Fondo taglia cuneo. Un fondo per la riduzione del cuneo fiscale in uguale misura per imprese e lavoratori alimentato dai risparmi della spending review non impegnati e dalle maggiori entrate della lotta all'evasione (escluse quelle derivanti dall’attività di recupero degli enti territoriali). Nel fondo confluiranno anche le entrate derivanti da misure una tantum (a esempio soldi recuperati dal rientro di capitali in Italia). Detrazioni Irpef più pesanti sotto i 28mila euro di reddito.

Fisco: cartelle Equitalia e stop contanti per affitti. Corretta la sanatoria per le cartelle emesse fino al 31 ottobre 2013. Non si dovranno pagare gli interessi ma l’importo dovuto andrà versato in un’unica soluzione entro il 28 febbraio. Gli affitti non potranno più essere pagati in contanti: solo bonifici o assegni.

Niente Imu sui fabbricati rurali: esenzione per i fabbricati rurali a uso strumentale e riduzione del moltiplicatore sui terreni da 110 a 75.

Quote Bankitalia: sulla rivalutazione delle quote di Via Nazionale (valore fissato in 7,5 miliardi) scatta l’imposta sostitutiva al 12% invece del 16%: regalino agli istituti che pagheranno in 3 rate annuali; gettito atteso 900 milioni. Ma il via libera al decreto legge che aumenta il valore delle azioni in mano alle banche non arriverà prima del 2014.

Carta acquisti e bonus bebè: l’estensione su tutto il territorio della social card va intesa come sperimentazione di un programma per l'inclusione attiva; rifinanziato il fondo per i nuovi nati con una dotazione di 22 milioni.

Più cara la pausa caffè. Da gennaio sarà possibile aumentare i prezzi delle bevande e degli alimenti ai distributori automatici in seguito all’incremento dell’Iva dal 4 al 10%.

Contratti di solidarietà: per il 2014, viene destinato un massimo di 50 milioni di euro per aumentare del 10% l’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà, che passa così dal 60% al 70%.

Franchigia lavoratori stranieri. Dal 1 gennaio 2014 il reddito da lavoro dipendente prestato all’estero dai lavoratori frontalieri concorre a formare il reddito complessivo per l’importo eccedente 6.700 euro.

Incentivi alle imprese e nuovo fondo. Prorogati di un anno gli incentivi alle imprese commerciali in crisi. Estesi agli impianti che entrano in esercizio nel 2013 quelli per l’energia fotovoltaica: 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 al sostegno delle imprese che si uniscono in Associazione temporanea di imprese (Ati), o Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti). Tutti i proventi del contributo di solidarietà sui vitalizi degli eletti andranno al fondo di garanzia per le pmi.

Fondi europei: super task force a palazzo Chigi. Previste 120 assunzioni presso la presidenza del Consiglio per la gestione e il monitoraggio dei fondi strutturali europei anche nel 2014-2020.

Pra e Vigili del fuoco: arriva un unico archivio telematico nazionale in cui far confluire l’archivio del Pra e quello automobilistico. Stanziati 5 milioni per potenziare la flotta aerea antincendio dei pompieri.

Soldi alla Resistenza: 1,5 milioni l’anno nel 2014-2015 per finanziare le iniziative del settantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione. Arrivano 7,5 milioni nel 2014-2016 per recupero e valorizzazione dei luoghi della memoria.

Bollo titoli: aumenta a 14mila euro il bollo di imposta per le imprese sui depositi titoli.

Tappato il buco Inps: intervento tecnico-contabile che consente di assorbire il passivo Inps dopo l’incorporazione con l'Inpdap.

Mobilità per il personale delle “partecipate”: arriva la mobilità nelle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni. Escluse le società che emettono strumenti finanziari quotati.

Risorse per Lsu: 126 milioni ai lavoratori socialmente utili di Napoli, Palermo e Calabria. Si apre la strada per la stabilizzazione.

Sanità in Sardegna: deroghe sulla spesa sanitaria della Sardegna in seguito all’alluvione dello scorso novembre. Il Presidente dell’Anas è nominato Commissario delegato per gli interventi di ripristino.

E-ticket per parcheggio e Ztl. Biglietto elettronico per parcheggi, zone a traffico limitato, bike sharing, con possibilità di pagare con il telefonico.

Calcio, norma anti evasione per le transazioni degli atleti. Nella determinazione del reddito di lavoro dipendente degli sportivi professionisti si considera, nella misura del 15%, anche il costo dell’attività di assistenza sostenuto dalle società sportive professionistiche nell’ambito delle trattative contrattuali con gli atleti, al netto delle somme versate dall’atleta ai propri agenti.

Call center: incentivi per stabilizzare i precari. L’incentivo ha un importo massimo di 200 euro per ciascun lavoratore.

Expo 2015: 147 milioni per Forze di polizia e Vigili del fuoco per i servizi connessi all’Expo.

La Forestale assume: 1,5 milioni di euro annui per l’assunzione nel Corpo forestale dello Stato di personale operaio a tempo determinato.

Stretto di Messina, altro progetto: 5,4 milioni nel 2014 per il trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina; previsto uno studio di fattibilità per l’offerta di trasporti nell’area dopo lo stop del progetto del Ponte sullo Stretto.

Blitz salva Sorgenia: confermata l’esclusione delle centrali termoelettriche e turbogas dall’obbligo di corrispondere ai comuni gli oneri di urbanizzazione ma viene prevista la possibilità di transare sui contenziosi in essere, per evitare danni sia ai comuni che alle imprese. La misura, secondo Renatto Brunetta (Fi), equivale a un regalo di 22 milioni di euro per la Sorgenia di Carlo De Benedetti.

http://www.liberoquotidiano.it/news/eco ... detti.html

20/12/2013, 16:55

E questo farabutto dove lo mettiamo ...? [^] [:(!]




I debiti dei De Benedetti fanno tremare le banche


Mps ha finanziato per anni i De Benedetti senza chiedere adeguate garanzie. E adesso la Cir detta le condizioni. Tra gli istituti anche Intesa e Mediobanca



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Le grandi banche italiane che hanno prestato a Sorgenia 1,8 miliardi di euro e che hanno appena concesso alla società elettrica il congelamento delle scadenze fino al luglio del 2014, chiedono alla Cir, la holding della famiglia De Benedetti che controlla il 53% della società elettrica, di fare la sua parte.

In pratica di partecipare a un aumento di capitale. I De Benedetti nicchiano perché hanno poca voglia di mettere mano alle casse della Cir e dunque andare a toccare i 350 milioni netti che sono arrivati dalla Fininvest dopo la sentenza della Cassazione sul Lodo Mondadori.

Per questo la famiglia dell'Ingegnere ha preso tempo, dando sì una vaga disponibilità, ma a due condizioni: la prima è che anche gli austriaci di Verbund, soci al 45% di Sorgenia, facciano lo stesso; la seconda è che anche le banche partecipino alla ricapitalizzazione, un po' sul modello Alitalia. La trattativa è appena avviata e dunque si vedrà. Ma c'è da scommettere che non sarà agevole. Verbund, da quel che si capisce, non è affatto intenzionata a sborsare nuovi quattrini in Sorgenia, avendo negli anni già partecipato a costosi aumenti di capitale. Si pensi che nel 2008 gli austriaci hanno investito 200 milioni in una ricapitalizzazione - allora equivalenti a una valutazione del gruppo di ben 3,3 miliardi - quando il valore di carico dell'intera partecipazione di maggioranza dei De Benedetti nel gruppo Sorgenia è iscritta nel bilancio Cir del 2012 a soli 208 milioni. Insomma, è difficile che Verbund abbia molta voglia di seguire ancora la famiglia dell'Ingegnere (che come noto ha ceduto tutte le sue azioni Cir ai figli) su Sorgenia. Tanto che continuano a circolare le voci di una richiesta degli austriaci di concordato preventivo.

Per le banche sarebbe un bel problema perché, a ben guardare, sul caso Sorgenia rischiano di perdere molti quattrini. Ma chi è causa del suo mal...: come è stato possibile prestare 1,8 miliardi a un gruppo energetico che negli ultimi anni, sul picco di 2,5 miliardi di fatturato, non ha mai prodotto più di 200 milioni di margine operativo lordo (ebitda)? Nel piano appena presentato alle banche, Sorgenia dichiara un ebitda di 110-120 milioni nel triennio prossimo, 2014-2016. Quindi ancora peggio dei margini passati.

Il punto è che le banche prima della crisi hanno erogato credito sulla base di stime di margini e ricavi rivelatesi poi completamente sballate. Il fatturato 2013, per esempio, era stato stimato a 3,9 miliardi, quando nei primi 9 mesi è arrivato solo a 1,7. In altri termini non ci sono le condizioni per generare una cassa sufficiente a sostenere il debito. A parità di parametri di produzione e redditività, nessuna banca concederebbe oggi (e probabilmente neanche ieri) una proporzionale quantità di credito a nessun imprenditore, medio, piccolo o grande. A meno di non ricevere in cambio adeguate garanzie reali.

E qui cade un altro asino: quali sono le garanzie che le banche hanno chiesto a Sorgenia per gli 1,8 miliardi fin qui prestati? Non è facile scoprirlo per la privacy che circonda la clientela bancaria e questa operazione in particolare. Ma sembra che la maggior parte degli importi, come le analoghe operazioni di finanziamento avvenute nel comparto energia prima della crisi economica, non avesse altra garanzia che i flussi di cassa futuri. Da fonti finanziarie si apprende che non sono state date né azioni Cir, né azioni Sorgenia in pegno. Così Mps, la banca più esposta per oltre 500 milioni, può solo sperare che la domanda di energia termica riprenda improvvisamente a volare. Mediobanca (esposta per 140 milioni), Intesa (un centinaio), Unicredit, Bpm e Ubi (circa 60 a testa), avrebbero richiesto anche garanzie reali quali gli immobili strumentali, cioè le centrali. Ma anche in questo caso, visto i valori di potenziale realizzo, nessuno può stare tranquillo.

http://www.ilgiornale.it/news/interni/i ... 77451.html



Altrochè il cavaliere! [^] Quello è ... fesso!

20/12/2013, 22:42

Per renderci conto della gravità della situazione vi presento questa mappa tematica riportante i fatti drammatici collegati alla crisi occorsi in Italia.

Suicidi, tentativi di suicidi, aziende che chiudono, fatti di cronaca e quant'altro... molto interessante direi, nella sua drammaticità...

http://www.crisitaly.org/

E' ora di dire stop a tutto questo prima che sia troppo tardi.

[:(]

22/12/2013, 13:55

La Rivoluzione Silenziosa ( La Risposta di un Commercialista #9dicembre )


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Nota di Rischio Calcolato: la parte più bella nel mestiere di blogger quella di creare comunità di persone intelligenti e in buona fede che commentano e magari poi si conoscono attraverso il sito. A volte i commenti stessi sono dei post di prima categoria e questo è senza dubbio il caso dell’utente alexzanda. Le domande che facevo nel post La Rivoluzione Silenziosa (L’altra Faccia di #9dicembre ) erano queste:

Cari Commercialisti, che diavolo sta succedendo?

Siamo davvero alla rivolta fiscale, o meglio no. Neppure una rivolta, ma al momento di una scelta, cioè se indebitarsi con le banche o pagare le tasse, oppure se mangiare o pagare le tasse. Perchè questa sarebbe la vera rivoluzione. La fine dei giochi.

Rispetto all’anno scorso, quale è la percentuale di imposte e tasse dovute ma NON versate dai vostri clienti al Dicembre?

Consiglio a tutti di leggere con estrema attenzione.

Ecco la risposta di alexzanda, che vale la pena di riportare:

Confermo da commercialista che qualcuno inizia a non pagare, più perchè non ce la fa che per ribellione.

In genere iniziano cercando di salvare i dipendenti, pagando i loro stipendi piuttosto che le tasse, pensando di recuperare e ravvedere i versamenti omessi, poi quando le omissioni diventano troppe non ce la fanno più e si ritrovano fregati: chi ha qualcosa intestato lo perde irrimediabilmente (ed automaticamente come detto da Svicolone61).

I più cercano almeno di evitare il penale ma dopo un pò, quando l’arretrato di iva e contributi è diventato troppo grande e irrecuperabile, si rassegnano, e allora si entra in un nuovo stadio, l’imprenditore ha perso tutto (o sta per perderlo tramite ipoteca della casa o fermo del veicolo da parte di equitalia), sa che non riuscirà a pagare, sa che arriverà anche la denuncia penale, sa che perderà la proprietà della casa magari, ma sa anche che ormai è nullatenente, che probabilmente non lo sfratteranno da casa sua pignorata, che difficilmente qualcuno la vorrà comprare all’asta finchè c’è dentro lui ad abitarci, e quindi incomincia anche a fregarsene…….. vende l’auto ad un parente e paradossalmente si toglie delle soddisfazioni anche, perchè smette del tutto di pagare tasse, contributi e tutto quello che non gli ritorna in forma di servizi diretti, multe ad esempio, inail, assicurazioni, etc.

Dando tempo al tempo queste situazioni aumenteranno sempre più e porteranno ad una economia stile africano, terzo mondo puro: ad esempio in africa pochissimi assicurano l’auto per i danni che guidando accidentalmente potrebbero causare agli altri, ma va invece valutato se assicurare l’auto con una kasko per rimettere a posto i danni che i terzi non assicurati e nullatenenti possono fare a te, perchè se te li fanno e non ti pagano tu perdi l’auto che magari è l’unico bene che hai e con cui ci vivi…….
e chi è di napoli lo conosce bene questo modo di ragionare, solo che purtroppo adesso sta prendendo piede anche in tutto il resto del paese.

Stiamo assistendo allo spettacolo dell’impoverimento progressivo, con una parte della popolazione che nemmeno se ne accorge persa com’è nelle nebbie del socialmente corretto.

Le prostitute italiane non esistevano da 40 anni, mentre ora basta andare in qualsiasi discoteca e si trovano delle 20enni ITALIANE che lo fanno, in forma discreta, senza dire chiaro che sono prostitute ma di fatto facendo quello.

Il caso dei Parioli in Roma con la madre della prostituta minorenne che sapeva e taceva per convenienza e connivenza ha scandalizzato le anime candide italiane un mese fa (quelle che non capiscono il perchè stia succedendo, attribuendone la colpa alla mancanza di moralità), ma è ordinaria amministrazione in qualsiasi paese del terzo mondo, dove c’è povertà c’è sta roba qui, pensate a cuba, all’africa, al brasile…..

La moralità è maggiore la dove c’è il benessere economico, e scarseggia dove si torna poveri, ma le anime belle stataliste questo non lo capiscono, salvo poi essere quelle che strillano di più contro il degrado morale.

Infine una notazione di dietrologia:

I commercialisti italiani sono meno di 100 mila, volendo e agendo compatti con una protesta di pochi mesi in cui si rifiutassero di compilare i modelli per il pagamento delle imposte (sono così complicati che pochissimi potrebbero pagare da soli senza avvalersi di un professionista per la sola COMPILAZIONE del modello F24) metterebbero in ginocchio il paese e otterrebbero qualsiasi cosa, ma in generale sono troppo brava gente perbene e culturalmente portati all’obbedienza civile per fare qualcosa del genere.

Tuttavia, quello che desta sospetto è che negli ultimi 2 anni le istituzioni (governo e giudici) sembra abbiano fatto di tutto per lasciarli (i commercialisti) privi di rappresentanza sindacale e “politica”: il consiglio nazionale, organo elettivo delegato dei commercialisti italiani, è sempre stato pieno di arrivisti (gente che usa la carica per farsi conoscere e avere più clienti) e non di veri sindacalisti intesi come difensori della categoria, tuttavia da qualche tempo ormai abbastanza lungo il governo e i giudici hanno contribuito (non mi dilungo a spiegare come ma fidatevi che lo hanno fatto in maniera inopinata ed incredibile) ad avallare lotte intestine e legali assurde che di fatto hanno privato la categoria di un “Presidente”, o comunque di un rappresentante elettivo chiaramente identificabile.

Che sia paura che poi magari questi possa ergersi a capo di quella protesta fiscale che metterebbe in ginocchio i politici ed il paese in poche settimane?
certo è che se a capo dei commercialisti ci fosse una figura unica, conosciuta, stimata e ascoltata, essa sarebbe potenzialmente pericolosissima per le classi dirigenti di oggi.
divide et impera……..


[align=right]Source: La Rivoluzione Silenziosa ( La...dicembre ) | Rischio Calcolato [/align]
Ultima modifica di Wolframio il 22/12/2013, 13:57, modificato 1 volta in totale.

22/12/2013, 18:40

ROMA (WSI) - Quello che segue e' un post inviato settimane fa da un utente di Wall Street Italia. L'avevamo tenuto da parte, in redazione, e abbiamo deciso di ripubblicarlo oggi. E' un documento drammatico - osservazioni "a caldo" di un cittadino italiano normale - che tuttavia vale piu' di decine di articoli e paludati editoriali di economisti e opinionisti sulla stampa di regime.

Ne approfittiamo per dare un consiglio al ministro dell'Economia Saccomanni: stampi e incornici questo post, lo metta sul suo comodino accanto al letto, e che le sue notti possano essere insonni per mesi e mesi, come lo sono quelle di decine di milioni di italiani. Il falso ed idiotico ottimismo di Saccomanni ha veramente stufato: non solo non se ne puo' piu', ma ricorda anche un orribile film gia' visto. Per lo meno taccia, smetta di parlare, o si esprima solo tramite comunicati scritti dall'ufficio stampa. La vita in Italia e' durissima forse per il 90% dei cittadini e lui - banchiere centrale asservito da sempre al sistema dei poteri forti - non puo' continuare a propalare menzogne come fa quotidianamente, mentre l'Italia muore. (l.c.)


Ed ecco il commento del lettore (lui si riconoscera'...):



.... io sono un artigiano, probabilmente altrove la condizione non è così preoccupante come nella mia zona Torino sud, qui da sempre si mangia pane e Fiat, se hanno ancora voglia di parlare di destra/sinistra e dei pistolini di Berlusconi......non posso che invidiarli.......quando esco per ciò che vedo e sento mi vengono le lacrime agli occhi.........siamo tutti e sottolineo tutti falliti.....si salvano solo i pensionati e i dipendenti pubblici (almeno sino all'autunno prossimo) quando arriverà il freddo e serviranno i soldi per scaldarsi.....ci sarà da "ridere". Vicino da me c'è una zona industriale importante, i capannoni sono vuoti in vendita o in affittasi......quei pochi aperti, puoi contarci le auto davanti sulle dita di una mano..........i supermercati quasi deserti, già ci sono molte chiusure, nei mercati rionali non vedi più banchi stracolmi di frutta e verdura....ma piccoli mucchi di due o tre chili al massimo.........se vuoi posso continuare per ore........ho un amico imprenditore con 15 dipendenti, proprietario di un hotel con bar e ristorante....un complesso il cui valore è di circa 5 milioni di Euri..........sta girando senza assicurazione RCA...quest'anno come molti anzi moltissimi altri non farà la dichiarazione dei redditi, non perchè è un evasore, ma perchè non può permettersi di pagare più un commercialista. Il tutto mentre i doberman di equitalia finiscono di spolpare i cadaveri. "apocalypse now"
http://www.wallstreetitalia.com/article ... paese.aspx

e loro vedono l'italia verso la luce............si quella del padre eterno.... [:(!] [:141] [:80]
Ultima modifica di ubatuba il 22/12/2013, 18:41, modificato 1 volta in totale.

22/12/2013, 19:08

[8)]Eppure ho visto file di gente a comprare regali! Uno che era in fila, intervistato, ha detto:" per fortuna che c'è la crisi ...!" [^]

22/12/2013, 20:07

Ufologo 555 ha scritto:

[8)]Eppure ho visto file di gente a comprare regali! Uno che era in fila, intervistato, ha detto:" per fortuna che c'è la crisi ...!" [^]



Una recente indagine di Presiti.it conferma che a Natale il 34% degli italiani chiederà finanziamenti per i regali di Natale, settimana bianca e Capodanno. Svettano tra i regali l'hi-tech, elettrodomestici, giocattoli e arredamento. La Campania la regione potenzialmente più indebitata.

[align=right]Source: Prestiti per fare i regali hi-...overa Italia? - Tom's Hardware [/align]


Hai forse visto qualcuno del 34% ?
Ultima modifica di Wolframio il 22/12/2013, 20:14, modificato 1 volta in totale.

22/12/2013, 22:04

Commissione Finanze - Audizione Bagnai (04.12.13)

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=tVEV4i-bhYc[/BBvideo]


Me lo sono guardato tutto, che conclusione sommaria ne traggo?

Che è meglio per tutti i paesi della UE ritornare alla propria moneta che permette la flessibilità nella valutazione e la svalutazione per rimanere a galla.
Ultima modifica di Wolframio il 22/12/2013, 22:42, modificato 1 volta in totale.

22/12/2013, 23:13

..evidente che solo una manica di ns politicanti,non se ne rende conto.......[:(!]
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