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Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 11:22

Ufologo 555 ha scritto:Penso che i capi europei stanno tremando perché se la Grecia farà il referendum anche gli altri popoli penso lo vorrebbero ... [;)] [:264]
Tengo a precisare (dimostrandolo) che non guardo tanto a chi governa una Nazione ma COME VIENE TRATTATO IL POPOLO! [^] [:264]


Più che TREMANDO.... i capi europei (non eletti da nessuno) temo che stiano TRAMANDO.
Non credo che molleranno l'osso tanto facilmente........

Ma a parte questo, direi che l'Europa ha fallito miseramnente su TRE punti fondamentali:

1) Immigrati (stendiamo un velo pietoso)
2) Grexit (mancanza di solidarietà e incapacità di trattativa).
3) Sanzioni contro la Russia (solo l'ItaGlia, ha già perso 5 MILIARDI DI EURO in esportazioni)... e nessuno si lamenta!

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 11:35

Wolframio ha scritto:



“Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.
Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea.

Greche e greci,

in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.

Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità.
Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa.

Greche e greci,

a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.

E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.

E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola.

Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.

Per la sovranità e la dignità del nostro popolo”.

Alexis Tsipras

http://www.libero-pensiero.net/greche-e ... le-ore-23/


a Plutone77 piace molto questa Grecia [^]

Detto questo, immagino che i circa 40 miliardi di euro di credito che l'Italia sembra vantare verso lo Stato ellenico, cadranno a "babbo morto"...

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 11:52

Diffondere una Campagna europea a sostegno della Grecia e del suo governo democratico nella difficile negoziazione per il ripristino dei diritti del popolo greco e dei popoli europei

Immagine

E' importantissimo far sentire in questi giorni, la voce dei cittadini europei a favore delle posizioni del legittimo e democratico governo greco che si sta battendo per una revisione e del debito. Un debito che è nato privato ed è diventato "pubblico" solo per salvare banche e istituzioni finanziarie (nord europee) che hanno speculato e giocato col fuoco dei derivati.

La battaglia della Grecia è la battaglia di tutti i cittadini europei contro le elites nazionali e internazionali dell'1-10% che negli anni della crisi si sono arricchiti oltre ogni limite a danno dei lavoratori, dei precari dei disoccupati.

L'Europa avrà un futuro solo se sarà ripristinato un equilibrio sostenibile tra paesi del nord e paesi del sud, solo se la ricchezza sarà ridistribuita all'interno dei singoli paesi, solo se le istituzioni finanziarie torneranno a rispondere ai governi democratici.

Lanciamo e diffondiamo una campagna europea a sostegno del governo greco. Dagli esiti della negoziazione in corso, dipenderà il futuro del nostro continente e delle generazioni future.

https://www.change.org/p/cittadini-euro ... li-europei

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 12:29

Firmato! [:264]

Però resto molto pessimista sul fatto che gli italiani possano seguire l'onda della Grecia.. [:(]

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 13:02

Plutone77 ha scritto:
Wolframio ha scritto:



“Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.
Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea.

Greche e greci,

in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.

Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità.
Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa.

Greche e greci,

a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.

E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.

E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola.

Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.

Per la sovranità e la dignità del nostro popolo”.

Alexis Tsipras

http://www.libero-pensiero.net/greche-e ... le-ore-23/


a Plutone77 piace molto questa Grecia [^]

Detto questo, immagino che i circa 40 miliardi di euro di credito che l'Italia sembra vantare verso lo Stato ellenico, cadranno a "babbo morto"...


Perdere 40 miliardi per una buone causa non mi sembra una tragedia, visto che ne abbiamo persi di più per cause meno nobili.

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 13:30

[:264] Vero, Green!
Anche noi dovremmo dimezzare (almeno ) il furto che paghiamo alla Merkel!

(TTE, certo, intendevo TRAMANDO. Gli anni cominciano a farsi sentire) [^]

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 14:27

greenwarrior ha scritto:
Plutone77 ha scritto:
Wolframio ha scritto:



“Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.
Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea.

Greche e greci,

in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.

Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità.
Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa.

Greche e greci,

a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.

E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.

E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola.

Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.

Per la sovranità e la dignità del nostro popolo”.

Alexis Tsipras

http://www.libero-pensiero.net/greche-e ... le-ore-23/


a Plutone77 piace molto questa Grecia [^]

Detto questo, immagino che i circa 40 miliardi di euro di credito che l'Italia sembra vantare verso lo Stato ellenico, cadranno a "babbo morto"...


Perdere 40 miliardi per una buone causa non mi sembra una tragedia, visto che ne abbiamo persi di più per cause meno nobili.


Chi se ne frega sono pezzi di carta. Ne buttiamo nel cesso molti di più per mantenere dei babbeo al governo o per pagare debiti inesistenti; se questi 40 miliardi serviranno per una buona causa ben vengano.

Ma temo che Tsiprass se ne sia lavato le mani affidando il tutto al referendum il quale sarà facilmente manipolabile.

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 15:06

MaxpoweR ha scritto:
greenwarrior ha scritto:
Plutone77 ha scritto:
Wolframio ha scritto:
“Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.
Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea.

Greche e greci,

in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.

Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità.
Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa.

Greche e greci,

a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.

E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.

E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola.

Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.

Per la sovranità e la dignità del nostro popolo”.

Alexis Tsipras

http://www.libero-pensiero.net/greche-e ... le-ore-23/


a Plutone77 piace molto questa Grecia [^]

Detto questo, immagino che i circa 40 miliardi di euro di credito che l'Italia sembra vantare verso lo Stato ellenico, cadranno a "babbo morto"...


Perdere 40 miliardi per una buone causa non mi sembra una tragedia, visto che ne abbiamo persi di più per cause meno nobili.


Chi se ne frega sono pezzi di carta. Ne buttiamo nel cesso molti di più per mantenere dei babbeo al governo o per pagare debiti inesistenti; se questi 40 miliardi serviranno per una buona causa ben vengano.


Non è solo una buona causa per cui fare un sacrificio, ci conviene eccome.

Perchè se tutti i debiti contratti a causa delle condizioni economiche recenti venissero stralciati, col precedente greco, noi guadagneremmo molto più di quello che non potremo mai incassare dalla Grecia semplicemente perchè non li ha e che dovremmo comunque girare come parte del debito.

O ci siamo già dimenticati del fatto che anche noi abbiamo un cosiddetto debito mostro che è una truffa e che deve essere rifiutato e basta?

Ma temo che Tsiprass se ne sia lavato le mani affidando il tutto al referendum il quale sarà facilmente manipolabile.


Tsipras è costretto a rimettere la cosa nelle mani del popolo.

Se prende una decisione simile contro il volere del popolo non avrà nulla dalla sua parte nel confronto con la Troika che lo asfalterà come un "antidemocratico".

L' unica cosa che poteva fare era un referendum, quello che il precedente premier eletto e poi sostituito dal burattino della Troika aveva cercato di fare e che i greci non hanno avuto.

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 15:09

Ufologo 555 ha scritto:Tengo a precisare (dimostrandolo) che non guardo tanto a chi governa una Nazione ma COME VIENE TRATTATO IL POPOLO! [^] [:264]


E questo ti fa onore! [:264]

Thethirdeye ha scritto:direi che l'Europa ha fallito miseramnente su TRE punti fondamentali:

1) Immigrati (stendiamo un velo pietoso)
2) Grexit (mancanza di solidarietà e incapacità di trattativa).
3) Sanzioni contro la Russia (solo l'ItaGlia, ha già perso 5 MILIARDI DI EURO in esportazioni)... e nessuno si lamenta!


[:301]

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 15:18

Grillo..... a Ostia (Roma) per la marcia contro Mafia capitale, dice qualcosa sulla Grecia... e sull'Italia.... [:246]

Questo il video (da pelle d'oca, a mio avviso):

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/ ... fa/389281/

Il leader pentastellato allarga il suo discorso anche all’Europa e in particolare alla Grecia:
“Voglio pubblicamente dire che Tsipras con il referendum sta facendo una cosa straordinaria
perché democraticamente sta dando l’ultima parola al popolo greco. E’ quello che vogliamo
fare anche noi con il referendum sull’Euro”.

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 15:36

Intanto cominciano le ostilita':

Default Grecia, perché non andare in vacanza in Grecia

Tanto per cambiare, su libero.

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 15:46

zakmck ha scritto:Intanto cominciano le ostilita':

Default Grecia, perché non andare in vacanza in Grecia

Tanto per cambiare, su libero.



gli schiavi quando vedono
che qualcuno sui libera
vanno fuori di testa..

ma ci sono questi sondaggi
che danno in testa il SI
ma vi sembrano credibili

dopo 4 anni di austerità??

dal canto suo tsipras
ha fatto bene col referendum,
sennò gli eurocrati
facevano partire i loro attivisti locali
all'assalto, (gli abbiamo visti recentemente)
contro il pseudo estremista,
a scatenare l'inferno,

disordini, caos,
tipo ucraina..

così tsipras li ha in qualche modo
FREGATI..

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 15:47

zakmck ha scritto:Intanto cominciano le ostilita':

Default Grecia, perché non andare in vacanza in Grecia

Tanto per cambiare, su libero.


Che infami!

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 15:48

Aztlan ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
greenwarrior ha scritto:
Plutone77 ha scritto:
Wolframio ha scritto:
“Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.
Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea.

Greche e greci,

in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.

Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità.
Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa.

Greche e greci,

a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.

E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.

E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola.

Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.

Per la sovranità e la dignità del nostro popolo”.

Alexis Tsipras

http://www.libero-pensiero.net/greche-e ... le-ore-23/


a Plutone77 piace molto questa Grecia [^]

Detto questo, immagino che i circa 40 miliardi di euro di credito che l'Italia sembra vantare verso lo Stato ellenico, cadranno a "babbo morto"...


Perdere 40 miliardi per una buone causa non mi sembra una tragedia, visto che ne abbiamo persi di più per cause meno nobili.


Chi se ne frega sono pezzi di carta. Ne buttiamo nel cesso molti di più per mantenere dei babbeo al governo o per pagare debiti inesistenti; se questi 40 miliardi serviranno per una buona causa ben vengano.


Non è solo una buona causa per cui fare un sacrificio, ci conviene eccome.

Perchè se tutti i debiti contratti a causa delle condizioni economiche recenti venissero stralciati, col precedente greco, noi guadagneremmo molto più di quello che non potremo mai incassare dalla Grecia semplicemente perchè non li ha e che dovremmo comunque girare come parte del debito.

O ci siamo già dimenticati del fatto che anche noi abbiamo un cosiddetto debito mostro che è una truffa e che deve essere rifiutato e basta?

Ma temo che Tsiprass se ne sia lavato le mani affidando il tutto al referendum il quale sarà facilmente manipolabile.


Tsipras è costretto a rimettere la cosa nelle mani del popolo.

Se prende una decisione simile contro il volere del popolo non avrà nulla dalla sua parte nel confronto con la Troika che lo asfalterà come un "antidemocratico".

L' unica cosa che poteva fare era un referendum, quello che il precedente premier eletto e poi sostituito dal burattino della Troika aveva cercato di fare e che i greci non hanno avuto.


la cosa buffa è che lo stesso papandreu
ora si oppone al referendum..


chissà cosa c'è sotto..

Re: Ciao Grecia ciao

28/06/2015, 16:36

Atlanticus81 ha scritto:
zakmck ha scritto:Intanto cominciano le ostilita':

Default Grecia, perché non andare in vacanza in Grecia

Tanto per cambiare, su libero.


Che infami!

Ma mi domando e dico... ma c'è gente sana di mente che.... questo giornale lo compra pure?
Non dico leggerlo in rete... ma proprio andare al giornalaio a piedi a comprarlo.... [:D]
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