Coronavirus, gli esperti: “Casi noti solo la punta dell’iceberg, presumibile che il virus circoli da fine gennaio, continuerà a circolare fino a primavera inoltrata”
"E' presumibile che il nuovo coronavirus SarsCoV2 abbia cominciato a circolare in Italia verso la fine di gennaio, quando ancora l'allerta non era al massimo ed i voli non erano bloccati"
“Questa infezione iniziamo a chiamarla ‘sindrome simil-influenzale’ provocata da Coronavirus“. La virologa Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’University of Florida, dopo l’esplosione di casi in Italia ha maturato un’ipotesi concreta sulla vera faccia del virus: “Sospetto – spiega all’AGI – che i casi siano molti ma molti di piu’, ma che la stragrande maggioranza dei contagiati siano asintomatici o poco piu’, e magari sono gia’ guariti non immaginando di aver avuto il Coronavirus e pensando a una semplice influenza”. Quindi la teoria e’ che i casi noti a oggi, ossia 132 di cui il 20% in condizioni serie, “non siano che la punta dell’iceberg, e che questa sia paradossalmente una buona notizia. Infatti non conta il numero dei casi gravi, ad esempio, ma il denominatore. Tot casi gravi su quanti totali? Ho il sospetto che in questi giorni stiamo solo identificando i casi gravi, e anche quelli meno gravi che ora si sottopongono al test, ma che il numero dei contagiati chiamiamoli ‘inconsapevoli’ sia molto di piu‘”. Ora, aggiunge la virologa, “la sfida e’ capire qual e’ il vero denominatore, attraverso sorveglianza attiva, questionari…“. Cio’ non toglie, chiarisce Capua, che “e’ solo un’ipotesi, quindi in un momento di incertezza non sono sbagliate le misure annunciate ieri, meglio tutte le precauzioni, anche per ‘fotografare’ la situazione senza farla evolvere”. Infine, dall’esperta un appello anche agli operatori della comunicazione: “Questa vicenda costera’ centinaia di miliardi. La Sars, che era molto meno pesante , e’ costata 54 miliardi. Bisogna evitare informazioni scorrette o allarmistiche, a ogni parola allarmistica che viene detta bruciamo un milione“.
“Quello che so e’ che in Florida non vedo mascherine, ma so anche che e’ una situazione che non durera’ poco. E’ possibile che il virus continuera’ a circolare fino a primavera inoltrata o prima dell’estate. Avremo a che fare con questo virus per un po’ di tempo, ma usiamo tutti il cervello ed evitiamo che girino notizie stupide che spaventano le persone piu’ fragili. So di chat, o gruppi whatsapp, in cui si parla di ‘gruppi di cinesi che…’: non si scherza su queste cose“, continua Capua. Secondo la virologa, “quando avremo test diagnostici applicati in tutta Europa capiremo l’estensione del contagio e potremo dire se e’ una pandemia in fase avanzata oppure no. Sono convinta che il virus fara’ il giro del mondo in tempi abbastanza rapidi, perche’ siamo tanti e il virus trovera’ tanti corpi, come batterie. Ma non vuol dire che ci saranno forme gravi, anzi molto probabilmente sara’ sempre piu’ debole“, conclude.
Burioni: “Poco piu’ di un’influenza? No panico ma nemmeno bugie”
“Niente panico, ma niente bugie. Attenzione a chi, superficialmente, dà informazioni completamente sbagliate. Qualcuno, da tempo, ripete una scemenza di dimensioni gigantesche: la malattia causata dal coronavirus sarebbe poco più di un’influenza. Ebbene, questo purtroppo non è vero”. A dirlo su ‘Medical Facts’ è il virologo Roberto Burioni. “Leggete i numeri – indica – uno dei nostri cardini è stato il tentare di informare nella maniera più corretta i nostri lettori. Mai allarmismi, ma neanche si possono trattare i cittadini come bambini di 5 anni: in questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio”.
Epidemiologo: “In Italia siamo alla terza generazione di casi”
“E’ presumibile che il nuovo coronavirus SarsCoV2 abbia cominciato a circolare in Italia verso la fine di gennaio, quando ancora l’allerta non era al massimo ed i voli non erano bloccati: vari soggetti avranno preso l’infezione magari senza accorgersene. Dunque, quella che vediamo ora e’ gia’ la terza generazione di casi“. E’ l’analisi fatta all’ANSA da Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all’Universita’ di Pisa. Il numero di casi infatti, chiarisce, “si raddoppierebbe circa ogni 7 giorni e questo spiegherebbe il numero attuale di casi in Italia“.
http://www.meteoweb.eu/2020/02/coronavi ... o/1393157/