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Ufologo 555 ha scritto:
Ho detto che si ALLENAVANO nei nostri canaloni per le missioni in Bosnia (visto che erano rischierati in Aviano); riguardo il "bidone" vedo che sei informato proprio male: è un aereo d'attacco al suolo! Anche se era un EA-6B "Prowler", versione disturbo radar (ECCM); le caratteristiche di volo non cambiano.
Comunque, lasciamo stare ...
PS: non difendo gli stranieri, caso mai i piloti (perché ho constatato la preparazione e la serietà che hanno, tutti) ma la non curanza di mettere una funivia a quella quota; esistono regole precise proprio per evitare incidenti simili (anche con elicotteri).
Riguardo i "festeggiamenti" e balle del genere le lascio a chi ci crede ...
No no,sono informato più che bene: vatti a vedere l'inviluppo di volo di quel BIDONE,che sia d'attacco al suolo derivato dall'Intruder non cambia niente: in un canalone bosniaco o delle dolomiti non è manovrabile,(certo in vietnam quando usavano massicciamente gli A-6 di montagne non penso ne aveessero viste),pensa che nemmeno gli F-16,supermanovrabili, di Aviano manco si mettevano a fare quei numeri tra le dolomiti,(quota minima)
La presunta serietà di tutti i piloti militari quella è la vera balla che lascio a chi ci crede dato che i fatti: (funivia caduta) mi danno ragione!
Certo non dico che tutti siano così,fortunatamente
E l'altra barzelletta: l'altezza della funivia non centra niente,è la classica scusa per difendere chi è indifendibile,se non mi credi ti incollo i risultati della commissione d'inchiesta americana,ripeto americana:
"In particolare l'inchiesta tecnica americana parlò esplicitamente di un errore dell'equipaggio: per la precisione di un comportamento di volo "aggressivo" con la conseguente violazione di regole e procedure previste.
In almeno due delle sei tratte compiute nel corso della missione, risultò che l'aereo scese al di sotto dei 1000 piedi raggiungendo una velocità di 180 chilometri orari superiore alla velocità massima consentita.
1000 piedi, dunque. Poco più di 300 metri, a fronte di una direttiva emanata il 21 aprile 1997 dall'Aeronautica militare italiana per i voli addestrativi degli aerei di paesi stranieri schierati nelle basi italiane non stanziali che indicava l'obbligo a rispettare una quota di volo mai inferiore ai 650 metri.
L'aereo volò, quindi, più di una volta nel corso della stessa esercitazione sotto la quota minima consentita. Fino ad una distanza dal suolo di soli 113 metri, altezza alla quale avvenne la collisione con il cavo della funivia.
Non si può parlare, dunque, - e per la verità quasi nessuno ha osato farlo - di una imprevista fatalità tale da negare l'esistenza di precise responsabilità individuali. "