SILVIO

gio67 · **Inviato:** 01/01/2013, 17:31

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Thethirdeye ha scritto:

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Angel_ ha scritto:
SE prima delle elezioni il berlusca dichiarerà di mandare afff... l'europa,
supererà il 40% di consensi...poco ma SICURO! [8D]

Berlusconi denuncia il "complotto internazionale ai danni dell'Italia", messo in piedi un anno fa....

http://politica.excite.it/silvio-berlus ... 33053.html
http://nonleggerlo.blogspot.it/2012/12/ ... lotto.html
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 09686.html

un anno dopo?? [8)]

ma c'è ancora chi gli crede?? [:0]

gio67 · **Inviato:** 01/01/2013, 17:35

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Ufologo 555 ha scritto:

... Per non parlare di quelli che hanno il "cervello all'ammasso". Quelli, le primarie (di qualsiasi cosa) se le fanno tutte. [^]

il cervello all'ammasso ce l'hanno quelli che guardano la D'Urso e seguono i tg di partito! [^]

Ufologo 555 · **Messaggi:** 49592 **Iscritto il:** 27/12/2007, 11:23

Praticamente, tutti! (Però ci sono persone "quadrate" che non sanno discernere; di quelle parlo). [;)]

Angel_ · **Inviato:** 07/01/2013, 11:09

«Habemus papam questa notte all'una è trenta è stato firmato un accordo tra noi e il Carroccio. Ho firmato io e per la Lega Nord Roberto Maroni che sarà candidato in Lombardia, io sarò il leader moderati». Silvio Berlusconi, ospite a Rtl 102.5 annuncia l'alleanza siglata ad Arcore. Quanto al candidato premier Berlusconi ha detto che è ancora da decidere: «Ove vincessimo, preferirei, dopo questi anni di esperienza in cui premier non ha alcun potere» che venisse dal mondo dell'economia».

A chi gli chiede se avesse chiesto a Monti di fare il ministro dell'economia del suo governo: «Era nel periodo precedente le nostre dimissioni quando credevo Monti fosse un altro Monti». Poi una domanda sull'ex ministro dello Sviluppo economico: «Passera premier del centrodestra? No, posso escluderlo nella maniera più decisa». Poi Berlusconi, già vestendo i panni da ministro economico, spiega che il suo obiettivo sarà di «invertire totalmente la rotta da una politica economia recessiva di rigore e austerità a una di crescita ed espansione». «È difficilissimo, ci vuole capacità, esperienza e una maggioranza di un solo partito, senza dover rispondere a tanti partitini», ha aggiunto. L'ex premier annuncia che i prossimi parlamentari dovranno votare una legge che dimezzi i loro stipendi, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e un limite di due legislature. Parlando della crisi economica in atto, Berlusconi spiega che la politica di austerità del governo, a suo dire, sta mangiando già due mensilità di una famiglia a basso reddito e «con i provvedimenti assunti per il 2013 ci saranno 1.000 euro in più da pagare con l'Imu che non verrà abrogata e gli aumenti delle tariffe, le accise sulla benzina, la luce e il gas».
Fonte:http://www.corriere.it/politica/13_gennaio_07/accordo-lega-berlusconi_9087bcde-589c-11e2-b652-002bcc05a702.shtml

Ah però...stavolta avrebbe imboccato la strada giusta...la frase in rosso l'avrebbe dovuta dire già da un pezzo bersani!
Che si avvia a riperdere le elezioni... [:246]

bleffort · **Messaggi:** 13937 **Iscritto il:** 03/12/2008, 20:45

Di nuovo la Lega e Berlusconi????. [:0]

Ah già,è il nuovo che avanza!!!. [:D]

Atlanticus81 · **Inviato:** 07/01/2013, 13:58

Cita:

Angel_ ha scritto:

L'ex premier annuncia che i prossimi parlamentari dovranno votare una legge che dimezzi i loro stipendi, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e un limite di due legislature.

In sostanza quello che dice il M5S [;)]

Copione!

bleffort · **Messaggi:** 13937 **Iscritto il:** 03/12/2008, 20:45

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Atlanticus81 ha scritto:

Cita:

Angel_ ha scritto:

L'ex premier annuncia che i prossimi parlamentari dovranno votare una legge che dimezzi i loro stipendi, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e un limite di due legislature.

In sostanza quello che dice il M5S [;)]

Copione!

rmnd · **Inviato:** 07/01/2013, 14:10

Non vado a votare questo giro perché a questo punto potrei solo appoggiare un movimento indipendentista armato, ma non si profila all'orizzonte nulla di simile... Ma battute a parte, in ogni caso spero diminuiscano gli indecisi (x buona parte del centrodestra) a favore del pdl+lega in modo da impedire la vittoria del centrosx al Senato, regalandoci così un'altra stagione di instabilità e ingovernabilità fino al collasso (si spera) definitivo.

rmnd · **Inviato:** 07/01/2013, 14:14

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Atlanticus81 ha scritto:

Cita:

Angel_ ha scritto:

L'ex premier annuncia che i prossimi parlamentari dovranno votare una legge che dimezzi i loro stipendi, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e un limite di due legislature.

In sostanza quello che dice il M5S [;)]

Copione!

Semmai quello che dicono i radicali e anche parte del programma di rinascita nazionale della p2... Copioni quelli del partito 5stelle [8D]

rmnd · **Inviato:** 07/01/2013, 15:22

questo programma vi piace?

http://www.senato.it/documenti/repository/leggi_e_documenti/approfondimenti/dossier/XV/Dossier%20n.%208.pdf

Cita:

[color=blue]Il nuovo Parlamento - Il Parlamento si compone della Camera e del Senato federale della Repubblica.

Un taglio ai parlamentari - La Camera sarà l'organo politico, costituito da 518 deputati, di cui 18 eletti all'estero. I deputati a vita, nominati dal Presidente della Repubblica, prendono il posto dei senatori a vita e possono essere 3; di diritto sono deputati gli ex Presidenti della Repubblica. L'età minima per essere eletti scende a 21 anni (adesso è 25).

Senato federale - Palazzo Madama cambia natura. L'assemblea dei senatori perde il potere di sfiduciare il premier, che resta, con nuove regole, prerogativa esclusiva della Camera. I senatori saranno 252, eletti in ciascuna Regione contestualmente ai consigli regionali. Ogni regione dovrà eleggere almeno sei senatori (ma a Molise e Val d'Aosta ne spettano rispettivamente due e uno). A loro si sommeranno i 42 delegati delle Regioni. Sarà eleggibile chi ha 25 anni (oggi la soglia è di 40 anni).

Contestualità piena - L'elezione del Senato avviene contestualmente a quella dei consigli regionali. In caso di scioglimento anticipato di un consiglio regionale, il nuovo resta in carica solo fino alla fine della legislatura del Senato.

Solo tre deputati a vita - Il presidente della Repubblica può nominare deputati a vita, ma il loro numero totale non può essere superiore a tre. I senatori a vita in carica mantengono il loro seggio.

Cambia l'iter delle leggi - La Camera esamina le leggi riguardanti le materie riservate allo Stato. Il Senato può chiedere di riesaminarle (serve una richiesta di due quinti dei senatori), quindi il testo torna alla Camera, che decide in maniera definitiva. Il Senato esamina le leggi riguardanti le materie riservate sia allo Stato che alle regioni (materie concorrenti), ma anche le leggi di bilancio e la finanziaria. La Camera può chiedere di riesaminarle (su richiesta dei due quinti dei deputati).

L'elezione del Capo dello Stato - Il presidente della Repubblica è eletto dall'assemblea della repubblica, composta da deputati, senatori, presidenti delle regioni e da tre delegati per ciascun consiglio regionale.

Poteri - Il presidente della Repubblica è garante della Costituzione e rappresenta l'unità federale della nazione. Può inviare messaggi alle Camere, promulga le leggi, indice i referendum, nomina i presidenti delle authority, ha il comando delle forze armate, presiede il Csm e ne designa il vicepresidente, presiede il consiglio supremo della difesa, può concedere la grazia e commutare pene (senza necessità di proposta e controfirma del ministro della Giustizia). Perde invece il potere di autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge del governo, quello di sciogliere le Camere e quello di scegliere il primo ministro.

Premier più forte - Aumentano vistosamente i poteri del primo ministro. La sua elezione, di fatto è un'elezione diretta: nelle elezioni i candidati premier si collegano ai candidati all'elezione della camera. Sulla base dei risultati il capo dello stato nomina primo ministro il leader della coalizione vincente. Per insediarsi non ha bisogno della fiducia della Camera. Tra i suoi poteri, quello di nomina e revoca dei ministri e quello di sciogliere la Camera.

Di fronte a questa decisione, però, i deputati della maggioranza (senza ribaltoni) hanno il potere di indicare un nuovo premier. Se invece la camera vota una mozione di sfiducia contro il primo ministro, c'è lo scioglimento automatico dell'assemblea.

Csm - Con le nuove regole i componenti del Csm sono eletti per un terzo dal Senato federale (integrato dai presidenti delle regioni) e per due terzi dalla magistratura.

Roma capitale - A Roma viene riconosciuto lo status di capitale delle Repubblica federale. Gode di una sua autonomia sulle materie di competenza regionale, nei limiti stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio

Devolution - Alle Regioni viene attribuita la competenza esclusiva sull'organizzazione della Sanità, l'organizzazione scolastica (compresa la parte riguardante i programmi scolastici di interesse regionale) e la polizia locale. Introdotta una clausola di interesse nazionale: Il Governo può bloccare una legge regionale che pregiudichi l'interesse nazionale. Della questione si occupa il Senato; se la Regione non cambia la legge incriminata, il Senato può chiedere al capo dello stato di abrogarla.

Corte Costituzionale - I giudici costituzionali sono 15: quattro li nomina il capo dello Stato, quattro la magistratura, sette il Senato federale integrato dai presidenti delle Regioni. Prevista l'incompatibilità tra incarico di giudici e membro del Parlamento o di un consiglio regionale. Dalla scadenza dell'incarico , i giudici non potranno per cinque anni entrare nel governo, nel Parlamento e ricoprire incarichi pubblici.

A pieno regime dal 2011 - La riforma entrerà in vigore dalla prossima legislatura. Ma solo dal 2011 la parte riguardante la riduzione dei parlamentari e la contestualità dell'elezione del Senato e delle Regioni.

Quorum per referendum costituzionale - Cambiano le regole per il referendum confermativo delle leggi costituzionali. Perchè sia valido dovrà votare almeno la metà più uno degli aventi diritto. Altra novità: il referendum potrà essere chiesto anche se la legge costituzionale viene approvata in Parlamento con la maggioranza dei due terzi: in questo caso non c'è bisogno di alcun quorum per la validità del referendum.

Nuove regioni - Per cinque anni dopo l'entrata in vigore delle riforme, sarà possibile dar vita a nuove regioni (purchè abbiano almeno un milione di abitanti) con una procedura semplificata rispetto a quella attuale.

http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/referendum-devolution/modifiche/modifiche.html[/color]

L'avete votato questo referendum? No? Allora è inutile ora che vieniate a menarcela con grillo...[}:)]

Non sarà stata la migliore riforma costituzionale, ma era sempre meglio di nulla. Un primo vero cambiamento dell'assetto costituzionale ed istituzionale.
Non si poteva ottenere nulla di meglio perchè eccetto la lega, l'unica vera promotrice di tale riforma, per il resto, i suoi alleati o erano indifferenti, come i berlusconiani o diffidenti come i finiani. Il centrosinistra e i sindacati con il loro tam-tam, poi erano ideologicamente contrarii a qualsiasi iniziativa della maggioranza.

mik.300 · **Inviato:** 07/01/2013, 16:03

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rmnd ha scritto:

questo programma vi piace?

http://www.senato.it/documenti/repository/leggi_e_documenti/approfondimenti/dossier/XV/Dossier%20n.%208.pdf

Cita:

[color=blue]Il nuovo Parlamento - Il Parlamento si compone della Camera e del Senato federale della Repubblica.

Un taglio ai parlamentari - La Camera sarà l'organo politico, costituito da 518 deputati, di cui 18 eletti all'estero. I deputati a vita, nominati dal Presidente della Repubblica, prendono il posto dei senatori a vita e possono essere 3; di diritto sono deputati gli ex Presidenti della Repubblica. L'età minima per essere eletti scende a 21 anni (adesso è 25).

Senato federale - Palazzo Madama cambia natura. L'assemblea dei senatori perde il potere di sfiduciare il premier, che resta, con nuove regole, prerogativa esclusiva della Camera. I senatori saranno 252, eletti in ciascuna Regione contestualmente ai consigli regionali. Ogni regione dovrà eleggere almeno sei senatori (ma a Molise e Val d'Aosta ne spettano rispettivamente due e uno). A loro si sommeranno i 42 delegati delle Regioni. Sarà eleggibile chi ha 25 anni (oggi la soglia è di 40 anni).

Contestualità piena - L'elezione del Senato avviene contestualmente a quella dei consigli regionali. In caso di scioglimento anticipato di un consiglio regionale, il nuovo resta in carica solo fino alla fine della legislatura del Senato.

Solo tre deputati a vita - Il presidente della Repubblica può nominare deputati a vita, ma il loro numero totale non può essere superiore a tre. I senatori a vita in carica mantengono il loro seggio.

Cambia l'iter delle leggi - La Camera esamina le leggi riguardanti le materie riservate allo Stato. Il Senato può chiedere di riesaminarle (serve una richiesta di due quinti dei senatori), quindi il testo torna alla Camera, che decide in maniera definitiva. Il Senato esamina le leggi riguardanti le materie riservate sia allo Stato che alle regioni (materie concorrenti), ma anche le leggi di bilancio e la finanziaria. La Camera può chiedere di riesaminarle (su richiesta dei due quinti dei deputati).

L'elezione del Capo dello Stato - Il presidente della Repubblica è eletto dall'assemblea della repubblica, composta da deputati, senatori, presidenti delle regioni e da tre delegati per ciascun consiglio regionale.

Poteri - Il presidente della Repubblica è garante della Costituzione e rappresenta l'unità federale della nazione. Può inviare messaggi alle Camere, promulga le leggi, indice i referendum, nomina i presidenti delle authority, ha il comando delle forze armate, presiede il Csm e ne designa il vicepresidente, presiede il consiglio supremo della difesa, può concedere la grazia e commutare pene (senza necessità di proposta e controfirma del ministro della Giustizia). Perde invece il potere di autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge del governo, quello di sciogliere le Camere e quello di scegliere il primo ministro.

Premier più forte - Aumentano vistosamente i poteri del primo ministro. La sua elezione, di fatto è un'elezione diretta: nelle elezioni i candidati premier si collegano ai candidati all'elezione della camera. Sulla base dei risultati il capo dello stato nomina primo ministro il leader della coalizione vincente. Per insediarsi non ha bisogno della fiducia della Camera. Tra i suoi poteri, quello di nomina e revoca dei ministri e quello di sciogliere la Camera.

Di fronte a questa decisione, però, i deputati della maggioranza (senza ribaltoni) hanno il potere di indicare un nuovo premier. Se invece la camera vota una mozione di sfiducia contro il primo ministro, c'è lo scioglimento automatico dell'assemblea.

Csm - Con le nuove regole i componenti del Csm sono eletti per un terzo dal Senato federale (integrato dai presidenti delle regioni) e per due terzi dalla magistratura.

Roma capitale - A Roma viene riconosciuto lo status di capitale delle Repubblica federale. Gode di una sua autonomia sulle materie di competenza regionale, nei limiti stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio

Devolution - Alle Regioni viene attribuita la competenza esclusiva sull'organizzazione della Sanità, l'organizzazione scolastica (compresa la parte riguardante i programmi scolastici di interesse regionale) e la polizia locale. Introdotta una clausola di interesse nazionale: Il Governo può bloccare una legge regionale che pregiudichi l'interesse nazionale. Della questione si occupa il Senato; se la Regione non cambia la legge incriminata, il Senato può chiedere al capo dello stato di abrogarla.

Corte Costituzionale - I giudici costituzionali sono 15: quattro li nomina il capo dello Stato, quattro la magistratura, sette il Senato federale integrato dai presidenti delle Regioni. Prevista l'incompatibilità tra incarico di giudici e membro del Parlamento o di un consiglio regionale. Dalla scadenza dell'incarico , i giudici non potranno per cinque anni entrare nel governo, nel Parlamento e ricoprire incarichi pubblici.

A pieno regime dal 2011 - La riforma entrerà in vigore dalla prossima legislatura. Ma solo dal 2011 la parte riguardante la riduzione dei parlamentari e la contestualità dell'elezione del Senato e delle Regioni.

Quorum per referendum costituzionale - Cambiano le regole per il referendum confermativo delle leggi costituzionali. Perchè sia valido dovrà votare almeno la metà più uno degli aventi diritto. Altra novità: il referendum potrà essere chiesto anche se la legge costituzionale viene approvata in Parlamento con la maggioranza dei due terzi: in questo caso non c'è bisogno di alcun quorum per la validità del referendum.

Nuove regioni - Per cinque anni dopo l'entrata in vigore delle riforme, sarà possibile dar vita a nuove regioni (purchè abbiano almeno un milione di abitanti) con una procedura semplificata rispetto a quella attuale.

http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/referendum-devolution/modifiche/modifiche.html[/color]

L'avete votato questo referendum? No? Allora è inutile ora che vieniate a menarcela con grillo...[}:)]

Non sarà stata la migliore riforma costituzionale, ma era sempre meglio di nulla. Un primo vero cambiamento dell'assetto costituzionale ed istituzionale.
Non si poteva ottenere nulla di meglio perchè eccetto la lega, l'unica vera promotrice di tale riforma, per il resto, i suoi alleati o erano indifferenti, come i berlusconiani o diffidenti come i finiani. Il centrosinistra e i sindacati con il loro tam-tam, poi erano ideologicamente contrarii a qualsiasi iniziativa della maggioranza.

mah..
fuffa al cubo..
taglio dei parlamentari..
- 112 alla camera
- 63 al senato

tutto qua ??

alla camera le leggi dello stato,
al senato leggi concorrenti..
invece che tenere due camere
a mezzo servizio..
sarebbe meglio vere una camera singola
a pieno regime,
no??

curioso..
ma anche diabolico..
adesso non serve alcun quorum
per il referendum costituzionale confermativo,
in base al testo di riforma
invece quello classico dei referendum..
(quasi impossibile da raggiungere..)
-> fatto apposta per rendere difficile il ripristino,
fosse passato il testo:
"abbiamo riformato,
ora per tornare indietro sò caxxi vostri.."

il resto poca roba

mah..

rmnd · **Inviato:** 07/01/2013, 16:36

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mik.300 ha scritto:

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http://www.senato.it/documenti/repository/leggi_e_documenti/approfondimenti/dossier/XV/Dossier%20n.%208.pdf

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[color=blue]Il nuovo Parlamento - Il Parlamento si compone della Camera e del Senato federale della Repubblica.

Un taglio ai parlamentari - La Camera sarà l'organo politico, costituito da 518 deputati, di cui 18 eletti all'estero. I deputati a vita, nominati dal Presidente della Repubblica, prendono il posto dei senatori a vita e possono essere 3; di diritto sono deputati gli ex Presidenti della Repubblica. L'età minima per essere eletti scende a 21 anni (adesso è 25).

Senato federale - Palazzo Madama cambia natura. L'assemblea dei senatori perde il potere di sfiduciare il premier, che resta, con nuove regole, prerogativa esclusiva della Camera. I senatori saranno 252, eletti in ciascuna Regione contestualmente ai consigli regionali. Ogni regione dovrà eleggere almeno sei senatori (ma a Molise e Val d'Aosta ne spettano rispettivamente due e uno). A loro si sommeranno i 42 delegati delle Regioni. Sarà eleggibile chi ha 25 anni (oggi la soglia è di 40 anni).

Contestualità piena - L'elezione del Senato avviene contestualmente a quella dei consigli regionali. In caso di scioglimento anticipato di un consiglio regionale, il nuovo resta in carica solo fino alla fine della legislatura del Senato.

Solo tre deputati a vita - Il presidente della Repubblica può nominare deputati a vita, ma il loro numero totale non può essere superiore a tre. I senatori a vita in carica mantengono il loro seggio.

Cambia l'iter delle leggi - La Camera esamina le leggi riguardanti le materie riservate allo Stato. Il Senato può chiedere di riesaminarle (serve una richiesta di due quinti dei senatori), quindi il testo torna alla Camera, che decide in maniera definitiva. Il Senato esamina le leggi riguardanti le materie riservate sia allo Stato che alle regioni (materie concorrenti), ma anche le leggi di bilancio e la finanziaria. La Camera può chiedere di riesaminarle (su richiesta dei due quinti dei deputati).

L'elezione del Capo dello Stato - Il presidente della Repubblica è eletto dall'assemblea della repubblica, composta da deputati, senatori, presidenti delle regioni e da tre delegati per ciascun consiglio regionale.

Poteri - Il presidente della Repubblica è garante della Costituzione e rappresenta l'unità federale della nazione. Può inviare messaggi alle Camere, promulga le leggi, indice i referendum, nomina i presidenti delle authority, ha il comando delle forze armate, presiede il Csm e ne designa il vicepresidente, presiede il consiglio supremo della difesa, può concedere la grazia e commutare pene (senza necessità di proposta e controfirma del ministro della Giustizia). Perde invece il potere di autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge del governo, quello di sciogliere le Camere e quello di scegliere il primo ministro.

Premier più forte - Aumentano vistosamente i poteri del primo ministro. La sua elezione, di fatto è un'elezione diretta: nelle elezioni i candidati premier si collegano ai candidati all'elezione della camera. Sulla base dei risultati il capo dello stato nomina primo ministro il leader della coalizione vincente. Per insediarsi non ha bisogno della fiducia della Camera. Tra i suoi poteri, quello di nomina e revoca dei ministri e quello di sciogliere la Camera.

Di fronte a questa decisione, però, i deputati della maggioranza (senza ribaltoni) hanno il potere di indicare un nuovo premier. Se invece la camera vota una mozione di sfiducia contro il primo ministro, c'è lo scioglimento automatico dell'assemblea.

Csm - Con le nuove regole i componenti del Csm sono eletti per un terzo dal Senato federale (integrato dai presidenti delle regioni) e per due terzi dalla magistratura.

Roma capitale - A Roma viene riconosciuto lo status di capitale delle Repubblica federale. Gode di una sua autonomia sulle materie di competenza regionale, nei limiti stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio

Devolution - Alle Regioni viene attribuita la competenza esclusiva sull'organizzazione della Sanità, l'organizzazione scolastica (compresa la parte riguardante i programmi scolastici di interesse regionale) e la polizia locale. Introdotta una clausola di interesse nazionale: Il Governo può bloccare una legge regionale che pregiudichi l'interesse nazionale. Della questione si occupa il Senato; se la Regione non cambia la legge incriminata, il Senato può chiedere al capo dello stato di abrogarla.

Corte Costituzionale - I giudici costituzionali sono 15: quattro li nomina il capo dello Stato, quattro la magistratura, sette il Senato federale integrato dai presidenti delle Regioni. Prevista l'incompatibilità tra incarico di giudici e membro del Parlamento o di un consiglio regionale. Dalla scadenza dell'incarico , i giudici non potranno per cinque anni entrare nel governo, nel Parlamento e ricoprire incarichi pubblici.

A pieno regime dal 2011 - La riforma entrerà in vigore dalla prossima legislatura. Ma solo dal 2011 la parte riguardante la riduzione dei parlamentari e la contestualità dell'elezione del Senato e delle Regioni.

Quorum per referendum costituzionale - Cambiano le regole per il referendum confermativo delle leggi costituzionali. Perchè sia valido dovrà votare almeno la metà più uno degli aventi diritto. Altra novità: il referendum potrà essere chiesto anche se la legge costituzionale viene approvata in Parlamento con la maggioranza dei due terzi: in questo caso non c'è bisogno di alcun quorum per la validità del referendum.

Nuove regioni - Per cinque anni dopo l'entrata in vigore delle riforme, sarà possibile dar vita a nuove regioni (purchè abbiano almeno un milione di abitanti) con una procedura semplificata rispetto a quella attuale.

http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/referendum-devolution/modifiche/modifiche.html[/color]

L'avete votato questo referendum? No? Allora è inutile ora che vieniate a menarcela con grillo...[}:)]

Non sarà stata la migliore riforma costituzionale, ma era sempre meglio di nulla. Un primo vero cambiamento dell'assetto costituzionale ed istituzionale.
Non si poteva ottenere nulla di meglio perchè eccetto la lega, l'unica vera promotrice di tale riforma, per il resto, i suoi alleati o erano indifferenti, come i berlusconiani o diffidenti come i finiani. Il centrosinistra e i sindacati con il loro tam-tam, poi erano ideologicamente contrarii a qualsiasi iniziativa della maggioranza.

mah..
fuffa al cubo..
taglio dei parlamentari..
- 112 alla camera
- 63 al senato

tutto qua ??

alla camera le leggi dello stato,
al senato leggi concorrenti..
invece che tenere due camere
a mezzo servizio..
sarebbe meglio vere una camera singola
a pieno regime,
no??

curioso..
ma anche diabolico..
adesso non serve alcun quorum
per il referendum costituzionale confermativo,
in base al testo di riforma
invece quello classico dei referendum..
(quasi impossibile da raggiungere..)
-> fatto apposta per rendere difficile il ripristino,
fosse passato il testo:
"abbiamo riformato,
ora per tornare indietro sò caxxi vostri.."

il resto poca roba

mah..

Se per te il premierato forte, la sfiducia costruttiva, l'impossibilità di ribaltoni, (Non avremmo avuto un caso "Monti", ma si sarebbe andati dritti alle elezioni) , la fine del bicameralismo perfetto, ma la creazione di un parlamento centrale e uno federale (sul modello tedesco , bundestang e bundesrat). evitando il l'infinito giochino del rinvio ad entrambe le camere di una legge.
L'impossibilità di sciogliere il senato (essendo questo federale)
Premierato. I cittadini votano direttamente il premier e non solo il partito o coalizione . Il premier non ha più bisogno della fiducia del parlamento, perchè eletto dai cittadini. Il premier può sciogliere la camera e nominare o licenziare i ministri. Mentre attualmente un semplice ministro può fare quello che gli pare senza che il presidente del consiglio possa far nulla per impedirglielo.

Se a poco come lo definisci tu, preferisci il nulla. allora bene, ci meritiamo quello che abbiamo. Governicchi deboli contro strapotere delle correnti partitiche, ribaltoni , instabilità, e presidenti del consiglio calati dall'alto.

mik.300 · **Inviato:** 07/01/2013, 19:23

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rmnd ha scritto:

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http://www.senato.it/documenti/repository/leggi_e_documenti/approfondimenti/dossier/XV/Dossier%20n.%208.pdf

[quote][color=blue]Il nuovo Parlamento - Il Parlamento si compone della Camera e del Senato federale della Repubblica.

Un taglio ai parlamentari - La Camera sarà l'organo politico, costituito da 518 deputati, di cui 18 eletti all'estero. I deputati a vita, nominati dal Presidente della Repubblica, prendono il posto dei senatori a vita e possono essere 3; di diritto sono deputati gli ex Presidenti della Repubblica. L'età minima per essere eletti scende a 21 anni (adesso è 25).

Senato federale - Palazzo Madama cambia natura. L'assemblea dei senatori perde il potere di sfiduciare il premier, che resta, con nuove regole, prerogativa esclusiva della Camera. I senatori saranno 252, eletti in ciascuna Regione contestualmente ai consigli regionali. Ogni regione dovrà eleggere almeno sei senatori (ma a Molise e Val d'Aosta ne spettano rispettivamente due e uno). A loro si sommeranno i 42 delegati delle Regioni. Sarà eleggibile chi ha 25 anni (oggi la soglia è di 40 anni).

Contestualità piena - L'elezione del Senato avviene contestualmente a quella dei consigli regionali. In caso di scioglimento anticipato di un consiglio regionale, il nuovo resta in carica solo fino alla fine della legislatura del Senato.

Solo tre deputati a vita - Il presidente della Repubblica può nominare deputati a vita, ma il loro numero totale non può essere superiore a tre. I senatori a vita in carica mantengono il loro seggio.

Cambia l'iter delle leggi - La Camera esamina le leggi riguardanti le materie riservate allo Stato. Il Senato può chiedere di riesaminarle (serve una richiesta di due quinti dei senatori), quindi il testo torna alla Camera, che decide in maniera definitiva. Il Senato esamina le leggi riguardanti le materie riservate sia allo Stato che alle regioni (materie concorrenti), ma anche le leggi di bilancio e la finanziaria. La Camera può chiedere di riesaminarle (su richiesta dei due quinti dei deputati).

L'elezione del Capo dello Stato - Il presidente della Repubblica è eletto dall'assemblea della repubblica, composta da deputati, senatori, presidenti delle regioni e da tre delegati per ciascun consiglio regionale.

Poteri - Il presidente della Repubblica è garante della Costituzione e rappresenta l'unità federale della nazione. Può inviare messaggi alle Camere, promulga le leggi, indice i referendum, nomina i presidenti delle authority, ha il comando delle forze armate, presiede il Csm e ne designa il vicepresidente, presiede il consiglio supremo della difesa, può concedere la grazia e commutare pene (senza necessità di proposta e controfirma del ministro della Giustizia). Perde invece il potere di autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge del governo, quello di sciogliere le Camere e quello di scegliere il primo ministro.

Premier più forte - Aumentano vistosamente i poteri del primo ministro. La sua elezione, di fatto è un'elezione diretta: nelle elezioni i candidati premier si collegano ai candidati all'elezione della camera. Sulla base dei risultati il capo dello stato nomina primo ministro il leader della coalizione vincente. Per insediarsi non ha bisogno della fiducia della Camera. Tra i suoi poteri, quello di nomina e revoca dei ministri e quello di sciogliere la Camera.

Di fronte a questa decisione, però, i deputati della maggioranza (senza ribaltoni) hanno il potere di indicare un nuovo premier. Se invece la camera vota una mozione di sfiducia contro il primo ministro, c'è lo scioglimento automatico dell'assemblea.

Csm - Con le nuove regole i componenti del Csm sono eletti per un terzo dal Senato federale (integrato dai presidenti delle regioni) e per due terzi dalla magistratura.

Roma capitale - A Roma viene riconosciuto lo status di capitale delle Repubblica federale. Gode di una sua autonomia sulle materie di competenza regionale, nei limiti stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio

Devolution - Alle Regioni viene attribuita la competenza esclusiva sull'organizzazione della Sanità, l'organizzazione scolastica (compresa la parte riguardante i programmi scolastici di interesse regionale) e la polizia locale. Introdotta una clausola di interesse nazionale: Il Governo può bloccare una legge regionale che pregiudichi l'interesse nazionale. Della questione si occupa il Senato; se la Regione non cambia la legge incriminata, il Senato può chiedere al capo dello stato di abrogarla.

Corte Costituzionale - I giudici costituzionali sono 15: quattro li nomina il capo dello Stato, quattro la magistratura, sette il Senato federale integrato dai presidenti delle Regioni. Prevista l'incompatibilità tra incarico di giudici e membro del Parlamento o di un consiglio regionale. Dalla scadenza dell'incarico , i giudici non potranno per cinque anni entrare nel governo, nel Parlamento e ricoprire incarichi pubblici.

A pieno regime dal 2011 - La riforma entrerà in vigore dalla prossima legislatura. Ma solo dal 2011 la parte riguardante la riduzione dei parlamentari e la contestualità dell'elezione del Senato e delle Regioni.

Quorum per referendum costituzionale - Cambiano le regole per il referendum confermativo delle leggi costituzionali. Perchè sia valido dovrà votare almeno la metà più uno degli aventi diritto. Altra novità: il referendum potrà essere chiesto anche se la legge costituzionale viene approvata in Parlamento con la maggioranza dei due terzi: in questo caso non c'è bisogno di alcun quorum per la validità del referendum.

Nuove regioni - Per cinque anni dopo l'entrata in vigore delle riforme, sarà possibile dar vita a nuove regioni (purchè abbiano almeno un milione di abitanti) con una procedura semplificata rispetto a quella attuale.

http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/referendum-devolution/modifiche/modifiche.html[/color]

L'avete votato questo referendum? No? Allora è inutile ora che vieniate a menarcela con grillo...[}:)]

Non sarà stata la migliore riforma costituzionale, ma era sempre meglio di nulla. Un primo vero cambiamento dell'assetto costituzionale ed istituzionale.
Non si poteva ottenere nulla di meglio perchè eccetto la lega, l'unica vera promotrice di tale riforma, per il resto, i suoi alleati o erano indifferenti, come i berlusconiani o diffidenti come i finiani. Il centrosinistra e i sindacati con il loro tam-tam, poi erano ideologicamente contrarii a qualsiasi iniziativa della maggioranza.

mah..
fuffa al cubo..
taglio dei parlamentari..
- 112 alla camera
- 63 al senato

tutto qua ??

alla camera le leggi dello stato,
al senato leggi concorrenti..
invece che tenere due camere
a mezzo servizio..
sarebbe meglio vere una camera singola
a pieno regime,
no??

curioso..
ma anche diabolico..
adesso non serve alcun quorum
per il referendum costituzionale confermativo,
in base al testo di riforma
invece quello classico dei referendum..
(quasi impossibile da raggiungere..)
-> fatto apposta per rendere difficile il ripristino,
fosse passato il testo:
"abbiamo riformato,
ora per tornare indietro sò caxxi vostri.."

il resto poca roba

mah..

Se per te il premierato forte, la sfiducia costruttiva, l'impossibilità di ribaltoni, (Non avremmo avuto un caso "Monti", ma si sarebbe andati dritti alle elezioni) , la fine del bicameralismo perfetto, ma la creazione di un parlamento centrale e uno federale (sul modello tedesco , bundestang e bundesrat). evitando il l'infinito giochino del rinvio ad entrambe le camere di una legge.
L'impossibilità di sciogliere il senato (essendo questo federale)
Premierato. I cittadini votano direttamente il premier e non solo il partito o coalizione . Il premier non ha più bisogno della fiducia del parlamento, perchè eletto dai cittadini. Il premier può sciogliere la camera e nominare o licenziare i ministri. Mentre attualmente un semplice ministro può fare quello che gli pare senza che il presidente del consiglio possa far nulla per impedirglielo.

Se a poco come lo definisci tu, preferisci il nulla. allora bene, ci meritiamo quello che abbiamo. Governicchi deboli contro strapotere delle correnti partitiche, ribaltoni , instabilità, e presidenti del consiglio calati dall'alto.

[/quote]

d'accordo riformare,
ma questa riforma non mi sembra granchè..

io opterei x la camera unica..
o è troppo?

ok l'elezione diretta,
ma già oggi c siamo vicini,
il premier può sciogliere le camere..
ad libitum o motivatamente ?
non è chiaro..
a parte che non si capisce
sic stantibus rebus a che servirebbe il PdR..

già oggi il PdC dirige la politica
del consiglio dei ministri (art.95 c.1 Cost.),
non credo che un singolo ministro
possa fare quello che gli pare..
ed emanare singoli atti
contrari alla politica generale del governo..

gio67 · **Inviato:** 08/01/2013, 20:12

e bravo Silvio!!!
prima appoggia totalmente il governo delle tasse Monti e fa pagare l'imu agli italiani, ma ora che si profilano le elezioni fa il figo decendo che la vuole togliere!!!! ma questo individuo ci è o ci fa?? ma pensa che gli italiani non sanno che Silvietto ha appoggiato il governo tecnico per un anno intero??
i danni non li ha fatti solo Monti, ma anche chi lo ha appoggiato per tutto questo tempo!!!!
l'ho appena visto sul tg5 facendo zapping.....ho detto a mia moglie....CAMBIA CANALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!

Ufologo 555 · **Messaggi:** 49592 **Iscritto il:** 27/12/2007, 11:23

Ha fatto come tutti gli altriiiiiiiiiiiii ! [:o)]

SILVIO

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