A propostio di muri e limitazioni ...
Usa, la "cura Trump" funziona: scesi del 40% gli ingressi di immigrati clandestiniGli ingressi sul territorio americano di immigrati clandestini a febbraio è sceso del 40% rispetto a gennaio. Lo ha reso noto il responsabile per la Sicurezza nazionale, John Kelly. Un segnale che la nuova politica di Trump porta risultati

La "cura Trump" sembra funzionare. Gli ingressi di immigrati clandestini negli Stati Uniti a febbraio sono scesi del 40% rispetto a gennaio.
Il dato è stato reso noto dal governo americano, che ovviamente lo definisce un successo frutto dell’attenzione dell’amministrazione Trump ai confini meridionali del Paese. "Il calo nel numero delle persone catturate - dichiara il responsabile per la Sicurezza nazionale, John Kelly - mostra un sensibile cambiamento nel trend. Dal varo degli ordini esecutivi dell’amministrazione per rafforzare le leggi in materia di immigrazione, le persone catturate e i movimenti di persone non ammissibili stanno volgendo verso il minimo mensile degli ultimi cinque anni".
Kelly ha aggiunto inoltre che questo è un dato importante perché abitualmente il servizio di dogana a protezione delle frontiere registra un aumento del 10/20 per cento nei fermi di immigrati clandestini tra gennaio e febbraio."Invece quest’anno siamo scesi da 31.578 a 18.762 persone, ovvero un calo del 40%" ; il che vuol dire - ha spiegato - che sempre meno persone si assumono il forte rischio di mettersi nelle mani dei trafficanti."Questi primi risultati mostrano - ha concluso il capo della Sicurezza nazionale- che l’applicazione della legge ha un impatto, che la dissuasione ha un impatto, e che un’applicazione efficace delle leggi in materia di immigrazione ha un impatto".
Pochi giorni fa Trump ha firmato il "Travel ban 2.0", una versione, riveduta e corretta, del precedente decreto sull' immigrazione che aveva fatto esplodere proteste in tutta l'America e poi era stato bloccato dall'intervento dei giudici. Il presidente ha ridimensionato e riordinato il decreto del 27 gennaio. Nel nuovo ordine ("Per proteggere la nazione dall'ingresso di terroristi stranieri") si fa riferimento al fatto che "l'applicazione dell'ordine esecutivo 13769 è ritardata da una disputa legale". Ma poi il presidente ha riaffermato di "imporre un temporaneo stop ai cittadini di Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen" (dalla lista è sdparito l'Iraq) dal momento che "il rischio di permettere l'ingresso di un cittadino di questi Paesi intenzionato a compiere atti terroristici o minacciare la sicurezza nazionale è elevato in un modo inaccettabile".
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