30/03/2012, 13:23
30/03/2012, 14:00
30/03/2012, 14:41
sezione 9 ha scritto:
Ma infatti il problema è che il tentativo, proprio perchè "tentato e non riuscito" viene per legge punito in genere 1/3 in meno del reato consumato. Non si tratta di fattispecie diverse ma simili (per tipologia o anche solo per gravità e pericolosità sociale) che vengono quindi punite in maniera simile se non identica, si tratta di gravità diverse che non possono quindi essere punite alla stessa maniera.
Tu mi dici che il colpevole voleva uccidere, ma non c'è riuscito solo per sfortuna, c'è andato vicinissimo ma per chissà quale miracolo dopo anni di coma la vittima si salva. Sappilo, il tentativo per essere punito come tale deve avere sempre il colpevole intenzionato ad uccidere, altrimenti è reato colposo, o preterintenzionale. Il delitto tentato è sempre doloso, è sempre "volontario", e conta poco la "sfortuna", anzi, il comportamento del colpevole deve essere "idoneo a commettere il reato".
Il discorso che fai tu è infondato. Tu dici di considerare il tentativo come il consumato (e già qui ti farebbero volare il libretto fuori dalla finestra dell'aula), per "equiparazione delle pene", che però devono essere per legge "proporzionate". Col tuo ragionamento, perchè non parificare il reato "normale" a quello "aggravato"?
30/03/2012, 15:14
30/03/2012, 15:47
sezione 9 ha scritto:
Sbagli, invece, perchè la Legge è pura scienza e si basa su principi e su logiche che si applicano "scientificamente". Il principio è: la pena deve essere proporzionata al fatto. Il fatto è: tentato omicidio. La pena è: quella dell'omicidio diminuita di 1/3.
Non c'è NULLA di arbitrario, anche nello stabilire il quanto di pena: si fanno valutazioni precise, relative al danno che la vittima subisce, alla pericolosità sociale del reato eccetera.
Il fatto che tu ritenga orrendo un fatto, non vuol dire nulla: ci sono precise leggi da rispettare, non esiste che uno si alzi e dica "Sai che facciamo? Siccome mi pare brutto punire uno meno gravemente per un tentativo, lo punisco come se fosse un reato consumato". E' questo che tu continui ad evitare di trattare: uccidere e non uccidere non sono la stessa cosa. Non si tratta di reati diversi, per cui, occasionalmente, possono esserci pene simili, il reato è lo stesso, ma la gravità è diversa. Per questo le pene devono essere diverse, la pena è sempre modulata, è una questione non solo di "giustizia" ma anche di efficacia. Te lo ripeto, non è esattamente vero, ma il tuo discorso lo si può fare pure con le aggravanti: l'omicidio è punito più gravemente se la vittima è un familiare, per cui, che facciamo, puniamo tutti gli omicidi come se fossero aggravati? Ma scherziamo? No, dai, spiace dirlo, ma continui a ragionare logicamente, ma su basi completamente sbagliate.
14/06/2012, 15:33
14/06/2012, 18:26
Thethirdeye ha scritto:
Stupro Aquila: domiciliari ad ex militare.
Concessi gli arresti domiciliari all'ex militare accusato di aver barbaramente stuprato una studentessa di Tivoli, fuori da una discoteca di Pizzoli (L'Aquila). Indignazione per tale decisione anche da parte della cantante Fiorella Mannoia.
http://www.mainfatti.it/donne/Stupro-Aq ... 249033.htm
Avranno pensato, come qualcuno affermava, che la ragazza lo deve aver provocato... ora questa bestia è ai domiciliari. Qualche tempo fa un padre marocchino (ma è accaduto un caso analogo con un padre che ha beccato uno a violentare la figlia di 4 anni negli stati uniti) ha ammazzato a coltellate il tizio che aveva tentato di stuprare la figlia. Ora non voglio giustificare l'omicidio per vendetta, ma se la legge funziona così è naturale che poi la gente cominci a far da se. Credo proprio che se fossi un amico o un parente della ragazza dell'Aquila, di fronte a questo schifo, una bella mangiata di botte gliela darei al militare. Non ha pagato con la galera, si vede che pagherà diversamente. Barbaro? Forse. Ma non credo che riuscirei a non farlo.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell'Aquila ha concesso gli arresti domiciliari all'ex caporale dell'esercito, di 21 anni della provincia di Avellino, accusato di aver barbaramente stuprato la notte tra l'11 e il 12 febbraio scorso, fuori una discoteca di Pizzoli (L'Aquila), una giovane studentessa universitaria di Tivoli.
L'ex militare attenderà quindi nella sua casa di Montefredane l'inizio del processo con rito abbreviato.
C'è molta indignazione per tale decisione del gip, soprattutto da chi ha seguito dall'inizio la vicenda della giovane studentessa, trovata esanime e insanguinata fuori dalla discoteca di Pizzoli.
L'ex militare continua a sostenere che il rapporto sarebbe stato consenziente. A "Chi l'ha visto?" viene però intervistato il ginecologo Gabriele Iagnemma" (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... bf5fe.html), che racconta: "La ragazza era in stato di shock emorragico, era incosciente, era completamente sporca di sangue per le lesioni che presentava - a ancora - Sulla ragazza abbiamo eseguito un intervento chirurgico, lo abbiamo fatto insieme al chirurgo generale perché c'erano delle lesioni sia dell'apparato genitale che dell'apparato digerente".
Sembra infatti che la giovane studentessa di Tivoli potrebbe essere stata penetrata con un oggetto (mai ritrovato) di circa 40 centimetri, probabilmente a punta.
Su Facebook, una volta appresa la notizia, si sfoga la cantante Fiorella Mannoia, che scrive: "Dopo tre mesi e mezzo di detenzione va agli arresti domiciliari (perché cade l'accusa di tentato omicidio) quel mostro, quell'essere, (stavo dicendo bestia, ma non voglio offendere gli animali) che ha selvaggiamente violentato, percosso, e quasi ammazzato una ragazza di 20 anni fuori da una discoteca vicino L'Aquila. Sono indignata, disgustata nel constatare che non cambia mai niente, che difronte ad uno scorretto qualsiasi che dichiara l'accondiscendenza della vittima, c'è sempre un altro scorretto che gli crede e non importa se l'ospedale dichiara di aver ricucito ferite interne inferte da una spranga di ferro, non importa constatare la quasi morte per percosse e per assideramento perché abbandonata nuda, sanguinante, priva di sensi sulla strada come un cane, trovata per caso e salvata dal proprietario della discoteca non importa le ferite sul corpo né tantomeno quelle inferte nell'anima, che segneranno per sempre la vita di un essere umano, non importa...è una donna e le donne si sa provocano, e non possono permettersi di dire di no, di ripensarci, quando la bestia si sveglia, non ci si tira piú indietro, si ha il dovere di soddisfarla, altrimenti si rischia che l'uomo, che come si sa è cacciatore, si trovi nella condizione di non riuscire piú a controllare la sua furia, furia che avrebbe saputo dominare se quella figlia di satana non lo avesse provocato".
Fiorella Mannoia continua: "La sentenza avvalora la antica idea che la donna deve pagare per aver scatenato nell'uomo un istinto primordiale che la civiltà, l'educazione con molta fatica ha cercato di modificare, e che lui sia vittima e non cannefice. Mi sembra giá di sentire l'ennesimo vicino, parente, amico o amica(ahimé), che testimonierá di averlo sempre considerato un bravo ragazzo..un ragazzo 'normale' (sono sempre normali questi mostri), o di sentire l'ennesimo avvocato che si appellerá all'ennesimo giudice (maschio) di turno pregandolo di non essere troppo severo, scongiurando una condanna eccessiva che potrebbe rovinare per sempre un giovane "normale" per quella che si puó definire un errore, una ragazzata!! Siamo nel 2012 e stiamo ancora a questo punto...che tristezza!!!!!!!!! Tutta la mia solidarietá a questa ennesima sorella sfortunata, abbandonata dalla giustizia".
Quando invece ad apprendere che l'ex militare ha ottenuto gli arresti domiciliari è la studentessa vittima della violenza, la stessa annuncia di stare pensando seriamente di lasciare l'Italia, spiegando: "Non vorrei che un giorno mia figlia potesse dover sopportare e subire tutto quello che sto subendo io e rimanere priva di tutela da parte dello Stato".