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Marziano
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Incredibile! guardate cosa hanno fatto in Grecia!

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ni-ue.aspx

Grecia: in galera chi si esprime contro sanzioni Ue

Pubblicato il 29 ottobre 2013| Ora 11:11

Inserito articolo nel codice penale. Imprigionati cittadini che saranno in disaccordo con politica UE contro gli stati. Rischiano fino a due anni.

ATENE (WSI) - In Grecia i partiti di Nuova Democrazia e Pasok al Governo hanno fatto passare un emendamento che i media di sinistra definiscono "vergognoso", in quanto impone dei limiti alla libertà di parola e opinione.

Finirà in galera chiunque sia in disaccordo con la politica estera della Ue. "No, non è uno scherzo di cattivo gusto", scrive indignato il settimanale ellenico Prin. Da Giovedi 24 ottobre, nel codice penale greco è stato introdotto l'articolo 458a, intitolato "Violazioni alla normativa UE" in base al quale è punito con la reclusione fino a due anni chi viola le sanzioni contro paesi, organizzazioni o persone dell'UE.

Wall Street Italia non ha ancora potuto verificare l'attendibilità della notizia pubblicata su alcune testata elleniche, tra cui appunto Prin.

I partiti anti europeisti e anti austerità all'Opposizione di Syriza (sinistra) e dei Greci indipendenti (destra), entrambi contrari per principio all'emendamento del governo, hanno votato contro.

Va sottolineato che l'articolo del codice penale può essere abrogato immediatamente dal prossimo governo della Grecia.

L'emendamento originale, stando a quanto riportato dai media greci, recita che "ogni persona che viola intenzionalmente sanzioni o misure restrittive nei confronti di Stati o enti, organismi o persone fisiche o giuridiche con le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o di regolamenti comunitari è punito con la reclusione per almeno sei mesi, salvo altra disposizione in cui è contenuta una pena più grave". Il massimo della pena è due anni.

"L'obiettivo dell'esecutivo di Samaras e Venizelos - si legge sul sito di Prin - è quello di criminalizzare qualsiasi tipo di azione politica che con parole o azioni si rifiuta di piegarsi alla linea dell'UE in materia di politica estera".

La norma rischia di causare il caos in un Paese impoverito dalle misure di rigore, dove ormai l'insubordinazione e la disobbedienza sono diventate un imperativo dell'opposizione.

La Grecia ancora fortemente indebitata sarà sotto la sorveglianza fiscale di Ue e Bce per i prossimi 25 anni.


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MessaggioInviato: 30/10/2013, 12:35 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

Incredibile! guardate cosa hanno fatto in Grecia!

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ni-ue.aspx

Grecia: in galera chi si esprime contro sanzioni Ue


Incredibile.........

Grecia. Carcere per coloro che non sono d’accordo con le normative UE!
http://www.altrainformazione.it/wp/2013 ... mative-ue/



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 30/10/2013, 16:28 
......e' questa sarebbe la libera europa?????????fanno di tutto x tappare la bocca a chi gli rema contro......... [;)] [:(!]


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MessaggioInviato: 30/10/2013, 16:52 
.
La Grecia rischia un colpo di stato. Ex militari contro il governo in carica

I sindacati dei militari hanno invitato presidente e governo a dimettersi esortando la creazione di un governo di unità nazionale per garantire al popolo ciò che gli spetterebbe per Costituzione. Dopo il dossier aperto sui neonazisti di Alba Dorata, crescono timori per golpe

Stato d’allerta in Grecia, dove si moltiplicano i segnali per un possibile colpo di stato, in seguito alla gravissima crisi economica che sta dilaniando il paese da ormai sei anni, causando un’impennata della povertà e tassi di disoccupazione al 27,9% (64,9% tra i giovani).

L’ultimo episodio inquietante riguarda la pubblicazione sul web di un comunicato da parte della “Confraternita degli ufficiali e dei soldati riservisti delle Forze Speciali“, il Keed, un sindacato di ex militari, che ha invitato sia il governo guidato da Antonis Samaras che il presidente Karolos Papoulias a dimettersi per dare vita a un esecutivo di unità nazionale. Il Keed ha auspicato anche la collaborazione tra l’esercito e il popolo per assicurare a quest’ultimo ciò che gli spetterebbe secondo la Costituzione, ossia lavoro, salute, istruzione, giustizia e sicurezza.

Il documento è ora all’attenzione della Corte Suprema (Areios Pagos), riunitasi alla presenza anche del Procuratore Efterpi Gkoutzamani, nella stessa sede dove da giorni sono in corso gli interrogatori di diversi esponenti di Alba Dorata, il partito neo-nazista entrato in Parlamento alle elezioni politiche del 2012.

Golpe in Grecia: cresce il sostegno ad Alba Dorata, scompaiono i socialisti

Proprio Alba Dorata (Chrysi Avgì) è indiziato di un possibile golpe e la preoccupazione è tale che il governo ha cambiato alcuni dei vertici della polizia, dopo la notizia per cui almeno 3 mila agenti in Grecia sarebbero simpatizzanti e attivisti di Alba Dorata. Si teme, infatti, che l’ampio consenso di cui i neo-nazisti godono tra i poliziotti e i militari possa creare le condizioni per organizzare un golpe dell’esercito. E il comunicato delle scorse ore non fa che confermare il dubbio. Il governo vorrebbe anche dichiarare illegale il movimento, dato intorno al 15% nei sondaggi (lo storico partito socialista del Pasok sarebbe non oltre il 5-6%), ma teme la reazione delle piazze.

Dopo l’uccisione nei giorni scorsi di un rapper di sinistra, il 34enne Pavlos Fyssas, per mano di un esponente di Alba Dorata, reo confesso, sono seguite proteste di piazza contro il partito di Nikòlas Michaloliàkos, il quale ha minacciato le dimissioni dei suoi 18 deputati in Parlamento. La tensione è così alta, che il ministro degli Esteri e leader del Pasok, Evangelos Venizelos, ha invitato all’unione tra le forze costituzionali per battere il pericolo neo-nazista.



La Grecia nel baratro della crisi

Ma i nuovi tagli in arrivo, con 12.500 licenziamenti nel settore pubblico entro l’anno e l’enorme massa di disoccupati giovani non fanno che ingrossare le file dei partiti estremisti. La tenuta democratica ad Atene è a rischio e il governo di unità nazionale di Samaras ormai si regge solo su pochi seggi di maggioranza di scarto e solo grazie al premio dei 50 deputati ottenuto con la vittoria alle elezioni. In pochi credono che i sacrifici siano finiti. Il paese non vede la luce in fondo al tunnel, avrà bisogno di aiuti per almeno 11 miliardi e saranno imposte nuove misure di austerità. Quello del golpe non è un timore ingiustificato.



Fonte: http://www.investireoggi.it/economia/la ... in-carica/

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... in-carica/


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MessaggioInviato: 31/10/2013, 10:53 
Atene, pazienti ammassati in ospedale. Ue indaga sui memorandum della troika

Una foto diffusa dall'Ordine dei medici ellenico mostra lo stato di abbandono della sanità nel Paese. Proprio mentre il governo cerca nuove risorse con ulteriori tagli e chiusure delle strutture e la troika viene "indagata" dal Parlamento europeo
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Immagini da terzo mondo stanno facendo il giro della rete, con il più grande ospedale della Grecia, l’Evanghelismos di Atene, protagonista di una foto diffusa dell’ordine dei Medici in cui sono ritratti pazienti ammassati come sardine “in attesa di una tac, perché il prezioso strumento diagnostico era guasto”, si giustificano dal ministero. Mentre malati e parti sociali parlano di sanità pubblica ormai allo sbando, con la possibilità di curarsi affidata solo ai ricchi visto che il Servizio Sanitario Nazionale annega tra debiti milionari e tagli ai finanziamenti. La foto ha fatto scalpore sulla stampa greca a fronte del dibattito televisivo che ha avuto come protagonista il ministro della salute Adonis Georghiadis, autore nei mesi scorsi di una proposta di riforma delle strutture sanitarie che ha fatto molto discutere. Quattro i nosocomi nella capital che dovrebbero chiudere, con i conseguenti licenziamenti. Da un lato alcuni commentatori sostengono che la decisione è niente altro che la mossa disperata del governo, inchiodato dalla troika nel reperire lavoratori da licenziare entro dicembre; dall’altro il ministro si difende adducendo l’esigenza di una riforma ampia e articolata del settore.

I medici e i sindacati protestano perché quegli ospedali servono l’intera area metropolitana ateniese, al cui interno vive la metà esatta della popolazione greca. Se l’esecutivo vuol risparmiare, dicono, vada a “verificare gli accordi con le strutture private oppure pensi agli ospedali in periferia”. Georghiadis tra l’altro è uno dei politici presenti all’interno della lista Lagarde, l’elenco degli illustri evasori ellenici che sembrano quasi scomparsi dalle cronache politiche, mentre in altri Paesi, come ad esempio l’Irlanda, il medesimo elenco è stato “messo a frutto”, con denaro recuperato e tasse imposte agli evasori. Ad oggi si sa che il ministero della Salute, tallonato dalla troika, intende mettere i sigilli ai quattro ospedali della capitale senza dire cosa si farà un attimo dopo. Qualcuno inizia a sospettare di mega accordi con le cliniche private, alcune delle quali (s)vendute a gruppi esteri anche per il tramite dei magnati presenti nella lista.

Intanto proprio la troika torna prepotentemente di attualità, non solo perché attesa a breve ad Atene per il consueto report propedeutico ai nuovi prestiti, quanto perché a seguito di una decisione della Commissione Finanze del Parlamento europeo, verranno esaminate le azioni per l’applicazione dei memorandum nei paesi Piigs che hanno portato incessanti pressioni sui governi degli stati senza, in molti casi, i risultati attesi in Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo. Il comitato di selezione del Parlamento europeo indagherà sulle potenziali responsabilità per i danni prodotti dai memorandum.

Di questo è stato incaricato il Vice-Presidente del gruppo Ppe al Parlamento Europeo Otmar Karas, che assumerà la carica di relatore del cosiddetto “Troika-Control” che sarà inaugurato il prossimo 14 novembre. Si tratta di un lavoro investigativo, sottolinea, fermo restando che la “valutazione non deve necessariamente portare ad una condanna”. Ma da fonti Ue si capisce che questo focus sarà incentrato sulle possibili carenze (manageriali e politiche) della troika, un passaggio che in verità aveva già provveduto a sottolineare un anno fa il Fondo Monetario Internazionale, insoddisfatto di come il triumvirato dei creditori aveva gestito il caso greco e che tra l’altro era stata l’anticamera del metodo Cipro utilizzato nell’isola pochi mesi dopo. Quasi per certificare come controbilanciare il pericolo di un altro stato fuori controllo.

Il lavoro di indagine dovrebbe essere completato nei primi mesi del 2014, in tempo utile per l’inizio della campagna elettorale per le elezioni europee, al fine di non essere strumentalizzato dai populisti antieuro. Da un documento datato 22 ottobre si apprende che una prima audizione parlamentare si svolgerà il 5 novembre, così come una serie di visite esplorative alle banche centrali e ai ministeri delle finanze dei quattro paesi colpiti di crisi (Grecia, Cipro, Portogallo, Irlanda). L’obiettivo è inscenare una sorta di processo alle disfunzioni della troika per riequilibrare la legittimità democratica. Basterà?

http://www.ilfattoquotidiano.it


Ultima modifica di nemesis-gt il 31/10/2013, 10:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/11/2013, 14:37 
http://notizie.tiscali.it/esteri/feeds/13/11/02/t_02_20131102_000002.html?esteri

Grecia, Spari ad Atene davanti sede Alba Dorata, due morti e un ferito

Atene, 2 nov. (TMNews) - Due uomini sono stati uccisi e un terzo è rimasto ferito in un agguato avvenuto ieri a tarda ora ad Atene, davanti a una delle sezioni del partito neonazista Alba Dorata. Lo ha annunciato la polizia, mentre il governo ha promesso di fermare qualunque resa dei conti.

Due aggressori sconosciuti hanno parcheggiato la loro moto vicino alla sede della formazione politica, prima di aprire il fuoco e poi scappare in sella allo stesso mezzo. Le due vittime avevano 22 e 25 anni, ha riferito la polizia, che non ha dato ulteriori dettagli sulle loro identità o sulla loro affiliazione politica. Secondo gli organi di informazione greci, però, i due appartenevano ad Alba Dorata.

Il partito aveva in programma un incontro ieri sera a Neo Iraklio, periferia di Atene, dove è avvenuta la sparatoria. Le vittime sono state raggiunte da tre proiettili alla testa e al petto: una è morta sul colpo, l'altra dopo il trasporto in ospedale, secondo quanto riportato dal ministero della Salute, che ha aggiunto che un terzo uomo si trova attualmente ricoverato. L'attacco è avvenuto un mese e mezzo dopo l'omicidio di un giovane musicista antifascista, da parte di un neonazista reo confesso. L'omicidio del 18 settembre dell'artista hip hop Pavlos Fyssas da parte di un sostenitore di Alba Dorata ha scatenato la rabbia dell'opinione pubblica contro i neonazisti, spingendo le autorità greche a lanciare un giro di vite contro il movimento.




http://notizie.tiscali.it/articoli/este ... tml?esteri

Grecia, dopo l'agguato Alba Dorata accusa il governo: "Non ci protegge"

Furibonda la reazione di Alba Dorata dopo l'assassinio, venerdì sera ad Atene, di due suoi attivisti da parte di una coppia di assalitori, che hanno sparato loro contro da bordo di una motocicletta in corsa. In un comunicato pubblicato sul proprio sito on-line, il partito neo-nazista ellenico accusa "il governo", che "si e' rifiutato di accordarci la protezione della polizia a dispetto delle minacce ricevute". Nella notte una cinquantina di militanti della formazione di estrema destra si sono riuniti per una breve manifestazione di protesta sul luogo del duplice omicidio, nel quartiere nord-orientale di Neo Iraklio. Nello stesso luogo Alba Dorata aveva indetto un raduno, annullato in seguito al delitto. A nome dell'esecutivo il ministro per l'Ordine Pubblico, Nikos Dendias, ha espresso "tristezza per la morte di giovani" connazionali, e ha avvertito: "Non permetteremo che il nostro Paese diventi teatro di regolamenti di conti". Appelli alla calma e a "non giungere a conclusioni affrettate" sono stati rivolti dalle forze di sinistra greche ai rispettivi sostenitori attraverso i social network.

La polizia: "Contro Alba Dorata un'azione terroristica" - La sparatoria contro una sede del partito filo-nazista greco Alba Dorata, che ha provocato la morte di due militanti ed il ferimento di un terzo, "è stata un'azione terroristica e non una resa dei conti". Questo il commento di un portavoce della polizia. Il caso è da considerarsi decisamente collegato al terrorismo e per questo motivo i rilievi sul luogo dell'agguato sono svolti dai tecnici della squadra antiterrorismo. Gli inquirenti avrebbero già escluso l'ipotesi del regolamento di conti personale in quanto i due killer hanno agito in maniera estremamente professionale.

Fiore (Fn): "Due martiri europei" - "Solidarietà ad Alba Dorata, i loro morti sono i nostri morti": così Roberto Fiore, segretario del Fronte Nazionale. "Desidero esprimere in questo momento, la massima vicinanza alle famiglie dei due ragazzi barbaramente uccisi davanti alla Federazione greca del Movimento nostro gemello". "I loro morti sono i nostri morti; sono i morti di tutti i nazionalisti europei. E' evidente che i poteri forti economici e i nemici della Grecia, hanno tutto l'interesse per destabilizzare il sistema e creare quel clima di guerra civile funzionale solo alle loro squallide e criminali politiche economiche. Hanno arrestato il segretario nazionale di Alba Dorata, hanno arrestato diversi deputati, hanno tolto loro i finanziamenti che servivano ad aiutare la povera gente, hanno scatenato una campagna mediatica internazionale ingiustificata e senza precedenti e quando si si sono accorti che il popolo greco continuava a sostenere il Movimento, qualche mente illuminata ha pensato bene di uccidere quelli che possono essere già considerati due martiri europei. Da oggi, abbiamo altri due motivi per continuare la lotta contro le forze del male, contro i nemici dell'Europa, contro chi si oppone alle forze nazionaliste per un'Europa libera, sovrana, indipendente", conclude.




http://notizie.tiscali.it/esteri/feeds/ ... tml?esteri

Grecia:caccia killer seguaci Alba Dorata

(ANSA) - ATENE, 2 NOV-La polizia ateniese continua la caccia al killer che ieri ha sparato contro un gruppo di militanti del partito filonazista Alba Dorata davanti ad una sezione della formazione politica uccidendone due e ferendone un terzo. I tecnici della scientifica hanno eseguito perizie balistiche su 12 bossoli calibro 9 trovati sulla scena del delitto e hanno stabilito che a sparare è stata una pistola semi-automatica modello Zastava di fabbricazione serba mai utilizzata in precedenti azioni criminali in Grecia.





Strategia della tensione? per tenere la Grecia sotto il controllo della Troika?
oppure è Alba Dorata che ha montato tutto per incentivare la guerra civile in Grecia o un colpo di stato???


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Tafferugli sono scoppiati all'interno e attorno all'ex sede della tv pubblica Ert, occupata da giugno da ex dipendenti licenziati, dove la polizia è intervenuta stanotte per sgomberarla. Gli agenti hanno sparato lacrimogeni contro alcune centinaia di manifestanti radunatisi fuori e fermato e poi rilasciato quattro persone.

L'emittente pubblica Ert è stata chiusa senza preavviso lo scorso giugno dal governo di Atene che, nella morsa della stretta finanziaria imposta dalla troika (Ue, Bce, Fmi), l'ha giudicata troppo onerosa. Il provvedimento è costato il licenziamento di circa 2.600 persone ed ha creato shock in Grecia. La sede dell'Ert, situata nella periferia nord di Atene, è stata circondata dagli agenti di polizia in tenuta antisommossa nelle prime ore del mattino. Secondo quanto constatato da un addetto alla sicurezza dell'edificio attraverso le telecamere a circuito chiuso, gli agenti hanno rotto le serrature e sono entrati correndo. E mentre una parte di loro procedeva allo sgombro dei locali dai suoi occupanti - alcune decine in tutto, soprattutto giornalisti licenziati -, un'altra parte all'esterno respingeva con l'uso di lacrimogeni la protesta di alcune centinaia di manifestanti che si sono radunati in breve tempo per opporsi all'azione delle forze dell'ordine, non appena si è diffusa la notizia dell'evacuazione imminente. Fra le persone fermate e poi rilasciate c'e' anche un membro del sindacato Pospert, Nikos Tsimbidas.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 80080.html


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Grecia, in prigione chi si opporrà ai regolamenti Ue

Aria di dittatura europea in Grecia? Non bastava la troika ad imporre tagli a stipendi e pensioni o tasse su tutto, ora arrivano sanzioni penali per soffocare i sentimenti antieuropei



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Aria di dittatura europea in Grecia? Non bastava la troika ad imporre tagli a stipendi e pensioni, o tasse praticamente su tutto, da qualche giorno un emendamento del governo in via di approvazione da parte del Parlamento di Atene prevede fino a due anni di carcere per chi si oppone ai regolamenti Ue o alla sua politica estera.

Identica pena per chi sia in disaccordo con le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'embargo o sull'opportunità di attaccare uno Stato terzo.

In un Paese praticamente governato dalla Ue viene imposta una sanzione penale pazzesca (da sei mesi a due anni di reclusione) per ogni regolamento comunitario disatteso. Come dire che, volendo semplificare la materia, se un cittadino decidesse di produrre i famosi zucchini troppo lunghi o decidesse di utilizzare reti da pesca a maglie più larghe di quelle previste dal regolamento Ue (il numero 40/2013 del consiglio del 21 gennaio 2013) finirebbe in carcere.

(Continua) http://www.ilgiornale.it/news/esteri/gr ... 65214.html



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MessaggioInviato: 11/11/2013, 18:03 
GRECIA: AVVERTIMENTO A SYRIZA, DIETRO GLI OMICIDI POLITICI CI SONO I POTERI FORTI DELL’EUROPA
Postato il Lunedì, 11 novembre @ 07:50:56 CET di davide

DI PIETRO INVERNIZZI
ilsussidiario.net

“Dietro la catena di omicidi a sfondo politico che da due mesi stanno insanguinando la Grecia si nascondono delle forze che dall’esterno del Paese vogliono intimorire i nostri partiti politici per dissuaderli dal fare la voce grossa con l’Ue”.
Lo afferma Dimitri Deliolanes, corrispondente da Roma per la radio tv pubblica greca ERT. Il premier Antonis Samaras, del partito di centrodestra Nea Dimokratia, aveva parlato della possibilità di istituire un reato per punire la propaganda anti-europea. Le critiche da parte di esponenti del suo stesso partito hanno convinto Samaras a fare marcia indietro, ma intanto diversi siti web hanno diffuso una bufala affermando che la legge sarebbe già stata approvata.

Per Deliolanes, al di là delle parole di Samaras che sono soltanto una gaffe, sono due gli elementi importanti di cui tenere conto. Da un lato c’è il diffondersi del partito di estrema destra Alba Dorata, due dei cui esponenti sono stati assassinati sabato in circostanze poco chiare. Dall’altra c’è la grave instabilità del governo, che presto sarà rimpiazzato da Syriza, un partito di sinistra anti-euro. Giovedì intanto la polizia ha fatto irruzione nella sede della tv greca ERT, che era stata ufficialmente chiusa l’11 giugno ma aveva continuato le trasmissioni, sgomberando i giornalisti che stavano lavorando al suo interno.

Deliolanes, partiamo dalla bufala sulla legge sui reati di opinione. Come è nata?

Il premier Samaras nel corso di una dichiarazione mentre si trovava a Londra, dopo l’offensiva giudiziaria contro i membri di Alba Dorata, ha detto che il governo aveva l’intenzione di penalizzare la propaganda anti-europea. Samaras è stato però criticato da esponenti del suo stesso governo, e poi non se ne è più parlato. Nel frattempo però George Delastik, un giornalista greco molto vicino al Partito Comunista, aveva dato molta enfasi alla dichiarazione del premier, e così la notizia si è diffusa anche all’estero.

Anche se non c’è nessuna legge, è possibile che la repressione del dissenso arrivi a questi livelli?

Sì, è possibile. In Grecia c’è una tensione che arriva alle stelle. Lo abbiamo visto ieri con l’uccisione dei due membri di Alba Dorata. Attraversiamo una situazione estremamente delicata, ed è quindi probabile che il premier abbia accarezzato un’idea di repressione più dura.

In che modo Samaras sta gestendo la situazione?

La politica del governo è autoritaria, cerca di imporre la legge e l’ordine, ma lo fa in modo molto dilettantesco e grossolano. E’ innegabile che ci sia una esigenza di maggiore sicurezza rispetto a una criminalità dilagante. I cittadini vorrebbero vedere la polizia per le strade, per dare una risposta alla microcriminalità che provoca turbamento nell’opinione pubblica. Il governo però ha risposto dando carta bianca ai poliziotti per picchiare immigrati che vendevano borse finte, in modo che Alba Dorata non prenda più voti. La polizia greca ha bisogno di essere riformata ed educata alla legalità. Nulla è pericoloso come dire a un agente greco “Vai e reprimi”. Gli mancano infatti l’addestramento e la mentalità giusta e gli stessi funzionari di polizia non sono in grado di preparare adeguatamente i loro uomini.

C’è qualcuno che vuole destabilizzare la Grecia?

E’ questo il vero scopo degli omicidi avvenuti negli ultimi due mesi per le strade di Atene. Ciò si inserisce in un contesto politico molto delicato per l’intero Paese.

Ci spiega qual è la posta in gioco?

Il governo Samaras è estremamente debole e si trova sempre sul punto di cadere. Sia i nostri partner europei sia gli Stati Uniti si sono resi conto del fatto che il loro vero interlocutore è la sinistra di Syriza che otterrà la maggioranza nella prossima legislatura. Da un lato quindi è in atto un tentativo di intimidire Samaras. L’obiettivo è convincere l’attuale premier del fatto che non deve azzardarsi ad alzare la voce per cercare di fare ragionare la Trojka, in modo che non imponga nuove misure di austerità. Queste ultime spingerebbero il Paese nel caos, in quanto la nostra società non sarebbe in grado di reggerle, ma il rischio è che la Trojka prosegua comunque su questa strada.

A che serve minacciare un governo che rischia ogni giorno di cadere?

Proprio per questo, in realtà il vero destinatario degli avvertimenti è Syriza. Qualcuno dall’estero vuole fargli comprendere che se dovesse osare ergersi a paladino dei diritti dei greci qualcuno farà in modo che all’interno del Paese si trovi ad avere un fronte molto più violento e pesante con il quale dovrà fare i conti. Il messaggio del duplice omicidio di sabato era evidentemente questo, a prescindere da chi siano stati i suoi esecutori materiali. I sospetti della polizia sono rivolti verso un determinato gruppo anarchico-insurrezionalista-nichilista. Ma di fatto si tratta di un’area che può essere usata e strumentalizzata molto facilmente per compiere qualsiasi azione violenta e destabilizzante.

Come valuta invece l’irruzione della polizia nella sede ERT di Atene?

Ci troviamo di fronte a un governo con gravi problemi di consenso, stabilità, strategie e programma. E’ un governo in preda al panico, che vuole assolutamente controllare qualsiasi tipo di informazione. Quindi anche l’ultima “scintilla” di informazione non controllata, rappresentata negli ultimi 5 mesi dall’Ert autogestita, era vista come una sfida e una minaccia.

Perché arrivare a uno sgombero violento?

Il governo è stato costretto a ricorrere all’unico strumento che gli era rimasto, la polizia. La scena della polizia che fa irruzione in una tv pubblica autogestita con grande consenso e audience è una cosa da regime autoritario arabo. Si tratta di una realtà assolutamente al di fuori di qualsiasi concezione uno possa avere della democrazia europea, e che trovo davvero triste.

Pietro Vernizzi
Fonte: http://www.ilsussidiario.net


http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=12576


Ultima modifica di ubatuba il 11/11/2013, 18:06, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/11/2013, 18:31 
io resto sempre della mia idea.

Troijka politici e poteri forti legati all'ambito finanziario andrebbero processati e condannati per alto tradimento e crimini contro l'umanità alla stessa stregua dei dittatori del passato e del presente.

Qua si rischiano gravi situazioni di disordine se non si interviene in fretta


Ultima modifica di Atlanticus81 il 11/11/2013, 18:33, modificato 1 volta in totale.


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Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
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Atlanticus81 ha scritto:

io resto sempre della mia idea.

Troijka politici e poteri forti legati all'ambito finanziario andrebbero processati e condannati per alto tradimento e crimini contro l'umanità alla stessa stregua dei dittatori del passato e del presente.

Qua si rischiano gravi situazioni di disordine se non si interviene in fretta


Già......



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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Atlanticus81 ha scritto:

io resto sempre della mia idea.

Troijka politici e poteri forti legati all'ambito finanziario andrebbero processati e condannati per alto tradimento e crimini contro l'umanità alla stessa stregua dei dittatori del passato e del presente.

Qua si rischiano gravi situazioni di disordine se non si interviene in fretta


E' la stessa cosa che penso anche io, ormai è evidente che non è loro interesse il popolo europeo, a loro interessano solo gli affari, di ogni tipo, a costo di mettere in ginocchio gli stati, pur di tenere in piedi sto maledetto euro... ma secondo me c'è qualcos'altro sotto, anche perchè andando di questo passo l'euro salta subito...


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Atlanticus81 ha scritto:

io resto sempre della mia idea.

Troijka politici e poteri forti legati all'ambito finanziario andrebbero processati e condannati per alto tradimento e crimini contro l'umanità alla stessa stregua dei dittatori del passato e del presente.

Qua si rischiano gravi situazioni di disordine se non si interviene in fretta


cominciando da quelli che hanno stravolto la costituzione italiana.......[:(!]


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MessaggioInviato: 11/11/2013, 20:30 
esatto uba.

Consideriamo inoltre che, oltre a stravolgere la costituzione italiana si sono venduti il futuro di una/due generazioni di questo paese.

Che futuro hanno i ragazzi che stanno finendo gli studi OGGI?

Nessuno affronta il problema di milioni di ragazzi che si stanno diplomando e per i quali non c'è spazio.

Dove troveranno lavoro? Come soddisferanno le loro aspettative e i loro desideri?

Questo mentre l'attuale generazione affonda nel baratro... Il 37% chiede aiuto ai genitori per tirare a fine mese! Il 37%!!!

400.000 partite iva chiuse nel corso degli ultimi anni.

E quanti suicidi? Ormai non se ne parla nemmeno più, ma io ho saputo di due persone che si sono buttate sotto il treno sulla linea che prendo per andare a lavorare solo nell'ultimo mese...

Quante generazioni distrutte... Quale può essere la giusta condanna a coloro che hanno permesso questo sfacelo.



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