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MessaggioInviato: 08/12/2014, 11:49 
Alemanno e le valigie di soldi in Argentina

Mafia Capitale, il Ros: “Presunta esportazione di denaro”. L’ex sindaco smentisce: “Semplici viaggi”
Minacce tra membri Pdl: a sedare la rissa Carminati: “Denuncio sistema corruzione creato da Gianni”


La posizione di Alemanno, nell’indagine sulla “mafia capitale”, è ricca di dettagli che portano i carabinieri annotano un episodio di “presunta esportazione di valuta”. E’ il 31 gennaio 2014 quando il Ros intercetta una conversazione tra Luca Odevaine, uomo forte della giunta Veltroni nel settore immigrazione, e altre due figure coinvolte nell’inchiesta: “Ma sai che Alemanno si è portato via… ha fatto … quattro viaggi … lui ed il figlio con le valigie piene de soldi in Argentina…”

Quei soldi in Patagonia e lo strano furto mai denunciato. La posizione di Gianni Alemanno, nell’indagine sulla “mafia capitale”, è ricca di dettagli che portano il Ros dei carabinieri ad annotare un episodio di “presunta esportazione di valuta in Argentina da parte dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno”.

E’ il 31 gennaio 2014 il Ros dei Carabinieri intercetta una conversazione, negli uffici della Fondazione Integrazione. Ecco i protagonisti del dialogo: Luca Odevaine, uomo forte della giunta guidata da Walter Veltroni nel settore immigrazione, Mario Schina, consigliere della cooperativa “Il percorso”, che si occupa di campi rom, e Sandro Coltellacci, collaboratore di Salvatore Buzzi, patron delle cooperative rosse in affari con Massimo Carminati. È Coltellacci a toccare il tema più caldo della conversazione, parlando di un soggetto che, in passato, ha avuto dei problemi con Alemanno e che avrebbe “spallonato” dei soldi all’estero.

“Abita qua … dentro a ‘sto palazzo …”, dice Odevaine, “che fijo de ’na mignotta … ha litigato con Alemanno … per soldi se sò scannati … ma sai che Alemanno si è portato via… ha fatto … quattro viaggi … lui ed il figlio con le valigie piene de soldi in Argentina … se sò portati … con le valigie piene de contanti … ma te sembra normale … che un sindaco …”. Schina pone un interrogativo: “E nessuno l’ha controllato?”. “No”, risponde Odevaine, “ è passato al varco riservato … iun attore per me …”. “Io invece”, continua Odevaine, “pensavo che… se li portava via tutti lui …”. “Sembrava sembrava … che il sindaco non toccasse …”, replica Schina, “invece ‘a toccati…”.

La conversazione prosegue su uno strano furto subìto da Alemanno. “Poi – dice Odevaine – ad un certo punto… deve essere successo qualche casino … perché ad un certo punto a Alemanno gli hanno fatto uno strano furto a casa … “. “Cercavano qualche pezzo de carta …”, interviene Schina, e Odevaine conclude: “Cercavano … eh si secondo me ce … credo che hanno litigato perché Alemanno ha pensato che ce li ha mandati questo …”. I Carabinieri hanno verificato che il 15 ottobre 2013, Alemanno ha davvero subito un furto in casa, ma non l’ha denunciato: “Tale reato – scrive il Ros – però non trova riscontro in banca dati in quanto non risultano essere state sporte denunce né da Giovanni Alemanno né dalla moglie convivente Isabella Rauti.

Lo staff di Alemanno replica con una nota la versione dell’ex sindaco: “Si tratta di una millanteria totalmente infondata. Non ho portato mai soldi all’estero tantomeno in Argentina. Io sono l’unico sindaco di Roma che al termine del suo mandato è più povero di quando ha cominciato perché ho dovuto vendere una casa e aprire un mutuo per pagare i debiti della campagna elettorale. Nella fattispecie il furto di cui si parla è avvenuto ad ottobre 2013 e basta aprire google per constatare che è stato ampiamente pubblicizzato. Per quanto riguarda il viaggio in Argentina ci sono stato per pochi giorni con la mia famiglia e un folto gruppo di amici a capodanno 2011-2012 per andare a vedere i ghiacciai della Patagonia”.

Non si tratta però dell’unico riferimento a denaro circolato negli ambienti legati ad Alemanno. L’accusa sostiene infatti che le tangenti siano passate direttamente attraverso la segreteria dell’ex sindaco: “Massimo Carminati e Salvatore Buzzi”, si legge negli atti d’indagine, “erogavano a Gianpiero Monti” ingenti “somme di denaro”. L’obiettivo era influenzare l’assegnazione delle opere pubbliche e Gianpiero Monti all’epoca, non era soltanto “l’addetto alla segreteria particolare del sindaco presso Roma Capitale”, ma anche e infatti, sostiene l’accusa, le tangenti passavano direttamente attraverso la segreteria di Gianni Alemanno. “Massimo Carminati e Salvatore Buzzi”, si legge negli atti d’indagine, “erogavano a Gianpiero Monti” ingenti “somme di denaro”.

da il Fatto Quotidiano di lunedì 8 dicembre 2014


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MessaggioInviato: 08/12/2014, 12:03 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Alemanno e le valigie di soldi in Argentina

Mafia Capitale, il Ros: “Presunta esportazione di denaro”. L’ex sindaco smentisce: “Semplici viaggi”
Minacce tra membri Pdl: a sedare la rissa Carminati: “Denuncio sistema corruzione creato da Gianni”


La posizione di Alemanno, nell’indagine sulla “mafia capitale”, è ricca di dettagli che portano i carabinieri annotano un episodio di “presunta esportazione di valuta”. E’ il 31 gennaio 2014 quando il Ros intercetta una conversazione tra Luca Odevaine, uomo forte della giunta Veltroni nel settore immigrazione, e altre due figure coinvolte nell’inchiesta: “Ma sai che Alemanno si è portato via… ha fatto … quattro viaggi … lui ed il figlio con le valigie piene de soldi in Argentina…”

Quei soldi in Patagonia e lo strano furto mai denunciato. La posizione di Gianni Alemanno, nell’indagine sulla “mafia capitale”, è ricca di dettagli che portano il Ros dei carabinieri ad annotare un episodio di “presunta esportazione di valuta in Argentina da parte dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno”.

E’ il 31 gennaio 2014 il Ros dei Carabinieri intercetta una conversazione, negli uffici della Fondazione Integrazione. Ecco i protagonisti del dialogo: Luca Odevaine, uomo forte della giunta guidata da Walter Veltroni nel settore immigrazione, Mario Schina, consigliere della cooperativa “Il percorso”, che si occupa di campi rom, e Sandro Coltellacci, collaboratore di Salvatore Buzzi, patron delle cooperative rosse in affari con Massimo Carminati. È Coltellacci a toccare il tema più caldo della conversazione, parlando di un soggetto che, in passato, ha avuto dei problemi con Alemanno e che avrebbe “spallonato” dei soldi all’estero.

“Abita qua … dentro a ‘sto palazzo …”, dice Odevaine, “che fijo de ’na mignotta … ha litigato con Alemanno … per soldi se sò scannati … ma sai che Alemanno si è portato via… ha fatto … quattro viaggi … lui ed il figlio con le valigie piene de soldi in Argentina … se sò portati … con le valigie piene de contanti … ma te sembra normale … che un sindaco …”. Schina pone un interrogativo: “E nessuno l’ha controllato?”. “No”, risponde Odevaine, “ è passato al varco riservato … iun attore per me …”. “Io invece”, continua Odevaine, “pensavo che… se li portava via tutti lui …”. “Sembrava sembrava … che il sindaco non toccasse …”, replica Schina, “invece ‘a toccati…”.

La conversazione prosegue su uno strano furto subìto da Alemanno. “Poi – dice Odevaine – ad un certo punto… deve essere successo qualche casino … perché ad un certo punto a Alemanno gli hanno fatto uno strano furto a casa … “. “Cercavano qualche pezzo de carta …”, interviene Schina, e Odevaine conclude: “Cercavano … eh si secondo me ce … credo che hanno litigato perché Alemanno ha pensato che ce li ha mandati questo …”. I Carabinieri hanno verificato che il 15 ottobre 2013, Alemanno ha davvero subito un furto in casa, ma non l’ha denunciato: “Tale reato – scrive il Ros – però non trova riscontro in banca dati in quanto non risultano essere state sporte denunce né da Giovanni Alemanno né dalla moglie convivente Isabella Rauti.

Lo staff di Alemanno replica con una nota la versione dell’ex sindaco: “Si tratta di una millanteria totalmente infondata. Non ho portato mai soldi all’estero tantomeno in Argentina. Io sono l’unico sindaco di Roma che al termine del suo mandato è più povero di quando ha cominciato perché ho dovuto vendere una casa e aprire un mutuo per pagare i debiti della campagna elettorale. Nella fattispecie il furto di cui si parla è avvenuto ad ottobre 2013 e basta aprire google per constatare che è stato ampiamente pubblicizzato. Per quanto riguarda il viaggio in Argentina ci sono stato per pochi giorni con la mia famiglia e un folto gruppo di amici a capodanno 2011-2012 per andare a vedere i ghiacciai della Patagonia”.

Non si tratta però dell’unico riferimento a denaro circolato negli ambienti legati ad Alemanno. L’accusa sostiene infatti che le tangenti siano passate direttamente attraverso la segreteria dell’ex sindaco: “Massimo Carminati e Salvatore Buzzi”, si legge negli atti d’indagine, “erogavano a Gianpiero Monti” ingenti “somme di denaro”. L’obiettivo era influenzare l’assegnazione delle opere pubbliche e Gianpiero Monti all’epoca, non era soltanto “l’addetto alla segreteria particolare del sindaco presso Roma Capitale”, ma anche e infatti, sostiene l’accusa, le tangenti passavano direttamente attraverso la segreteria di Gianni Alemanno. “Massimo Carminati e Salvatore Buzzi”, si legge negli atti d’indagine, “erogavano a Gianpiero Monti” ingenti “somme di denaro”.

da il Fatto Quotidiano di lunedì 8 dicembre 2014

Come dicevano ieri sera a La Gabbia (puntata, tra l'altro da ritrovare, per chi non l'avesse vista [xx(]), questa è solo la punta dell'iceberg. Il "bello" deve ancora venire, amici cari..... [|)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 08/12/2014, 12:04 
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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 08/12/2014, 12:53 
Ma io mi chiedo come fa i s indaco di Roma a non dimettersi?

Perchè i cittadini roani non lo hanno preso a calci ieri quando si è recato alla convention in bici?

Se pure non c'entrasse NIENTE ha la colpa gravissima di non essersi accorto che attorno a lui c'erano ladri e furfanti, come fai a non accorgerti di niente e dei soggetti che ti girano attorno? Sei un idiota? Secondo me è un idiota Marino ma è anche colluso :)

Ma poi un altra cosa del suo discorso:

Roma non è una città mafiosa perchè la maggio parte dei suoi cittadini non sono mafiosi...

Quindi In sicilia c'è la mafia perchè i siciliani sono tutti mafiosi? Ma che razza di discorsi sono e perchè i romani non gli hanno tirato addosso delle feci secche mentre pronunciava queste parole?

"Cacceremo I CATTIVI"!

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Ultima modifica di MaxpoweR il 08/12/2014, 12:54, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/12/2014, 14:52 
La gente ha ancora le fette di prosciutto sugli occhi, i PDofili sono ancora convinti che Marino sia un esempio di onestà.

A questo punto possiamo solo sperare nella magistratura, che voglia far chiarezza sulle foto che lo ritraggono insieme a Buzzi e sciolga il comune.

Allora vorrei proprio vedere come reagiranno, visto che si sono sempre atteggiati a sostenitori della magistratura.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Mafia Capitale, Gramazio lascia il ruolo di capogruppo di Forza Italia in Regione

E guardate cosa salta fuori dall'inchiesta...

Cita:
Gramazio, l'accusa dei pm è di brogli: «Schede truccate alle Regionali»

La conversazione di Luca Gramazio con Simone Foglio, attuale consigliere del Pdl dell’VIII municipio, alla vigilia delle elezioni regionali del 2013, lasciava pochi margini ai dubbi sui brogli in corso e aveva anche suscitato un certo allarme. Gramazio junior, indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso, è accusato dalla procura di Roma, anche di aver alterato il risultato elettorale per conto dell’organizzazione. Persino un consigliere, candidato nel centrosinistra, poco prima del voto, chiedeva a Gramazio «di essere rispettato» al momento dello spoglio, ricevendo rassicurazioni dall’esponente di centrodestra.

LE INTERCETTAZIONI

Sono le 23,41 del 21 febbraio quando, nel corso di una conversazione con Simone Foglio, Gramazio illustrava il suo progetto: «Finite le operazioni di voto..le urne vanno alcune..in alcune sedi dove vengono contate, non si tratta della classica operazione di controllo delle schede..quello c’abbiamo ancora il tempo per fà degli inserimenti..me ce provo se stiamo in tempo la metto». Scrive il Ros: «L’associazione, per la sua specificità, ha tra i suoi fini di intervenire, tentando di alterare le schede regionali, sul risultato elettorale».

I VOTI

Il 23 febbraio il Ros ascoltava un’altra conversazione che collegava alla precedente, questa volta era Michele Baldi, avversario politico di Gramazio, a chiamare: «Oh, mi aspettavo che tu mi mandassi un po’ di voti visto che so’ stato a fortuna tua, tu lo sai che so’ stato la fortuna tua, o no?». Gramazio chiedeva perché e Baldi proseguiva: «Perché, secondo te, Marione perché te chiama?». Gramazio replicava di saperlo e aggiungeva: «Senti me dicono che stai ad annà forte». E Baldi: «Speriamo, sai ’ste cose se vedono sempre dopo, quanto conti..senti, visto a questa cosa par condicio, vai su Marione, dove i tuoi colleghi vorrebbero pagare ma non ci vanno..io a te, non a papà, a te, te posso chiedere un favore da leale». E quando Gramazio rispondeva di sì, Baldi replicava: «Glie dici alla tua rete di favori di rispettamme?». E Gramazio: «Cento per cento». E Baldi: «Tu che sei un uomo d’onore..perché veramente so che invece le voci.. non è quindi insomma ecco, se tu me fai rispettà te sono grato». E Gramazio: «Assolutamente sì». L’esponente del Pdl è stato così iscritto sul registro degli indagati per aver «posto in essere atti diretti in modo inequivoco alla produzione di schede elettorali false».

L’INCHIESTA

La segnalazione del Ros era stata trasmessa a suo tempo dal pm Paolo Ielo alla prefettura di Roma e ai questori che avevano quindi diramato una circolare aggiuntiva rispetto a quella già diffusa su disposizione del Viminale nei giorni precedenti per potenziare i controlli in tutti i seggi. La nota urgente inviata dagli investigatori a Ielo segnalava un allarme su possibili brogli. Qualche giorno dopo in un seggio della capitale, gli scrutatori si erano accorti che mancava uno scatolone con 550 schede ed erano stati costretti a chiedere la sostituzione.

La nota diffusa dalla prefettura sollecitava «la massima attenzione ai servizi e ai controlli nel territorio di prevenzione e vigilanza connessi allo svolgimento della tornata elettorale per garantire pacifico esercizio del diritto di voto», invitando a «reprimere ogni tentativo di turbare il regolare svolgimento della consultazione elettorale e fronteggiare ogni eventuale emergenza». Ecco il passaggio cruciale: «In particolare i commissari disporranno intensificazione dei servizi di vigilanza presso le sezioni elettorali, soprattutto durante la notte al fine di prevenire il compimento di azioni illegali». Un ordine esteso «ai dirigenti del reparto volanti». Non solo. Alle pattuglie in servizio all’interno dei seggi era stato chiesto di verificare l'eventuale ingresso di nuovi scatoloni con le schede e di effettuare nuovi conteggi all’apertura e alla chiusura.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA ... 5161.shtml


Se tanto mi dà tanto... si spiega un certo 40% alle ultime elezioni no?!

[}:)] [xx(] [}:)]



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MessaggioInviato: 08/12/2014, 18:16 
Cita:
Aztlan ha scritto:

La gente ha ancora le fette di prosciutto sugli occhi, i PDofili sono ancora convinti che Marino sia un esempio di onestà.

A questo punto possiamo solo sperare nella magistratura, che voglia far chiarezza sulle foto che lo ritraggono insieme a Buzzi e sciolga il comune.

Allora vorrei proprio vedere come reagiranno, visto che si sono sempre atteggiati a sostenitori della magistratura.


Non reagiranno... perché leggeranno "La Repubblica" e si faranno abbindolare per l'ennesima volta...

[V]



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MessaggioInviato: 08/12/2014, 18:33 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Ma io mi chiedo come fa i s indaco di Roma a non dimettersi?

Perchè i cittadini roani non lo hanno preso a calci ieri quando si è recato alla convention in bici?

Se pure non c'entrasse NIENTE ha la colpa gravissima di non essersi accorto che attorno a lui c'erano ladri e furfanti, come fai a non accorgerti di niente e dei soggetti che ti girano attorno? Sei un idiota? Secondo me è un idiota Marino ma è anche colluso :)

Ma poi un altra cosa del suo discorso:

Roma non è una città mafiosa perchè la maggio parte dei suoi cittadini non sono mafiosi...

Quindi In sicilia c'è la mafia perchè i siciliani sono tutti mafiosi? Ma che razza di discorsi sono e perchè i romani non gli hanno tirato addosso delle feci secche mentre pronunciava queste parole?

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Max, quelli sono discorsi non a caso...sono discorsi che subdolamente instillano senso di colpa..La colpa ovviamente deve ricadere sempre sui cittadini e non sui veri colpevoli perché quei pezzi di me.rda che ci governano non hanno manco le palle per prendersi le responsabilità che gli spettano....[xx(]



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MessaggioInviato: 08/12/2014, 19:03 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Mafia Capitale, Gramazio lascia il ruolo di capogruppo di Forza Italia in Regione

E guardate cosa salta fuori dall'inchiesta...

Cita:
Gramazio, l'accusa dei pm è di brogli: «Schede truccate alle Regionali»

La conversazione di Luca Gramazio con Simone Foglio, attuale consigliere del Pdl dell’VIII municipio, alla vigilia delle elezioni regionali del 2013, lasciava pochi margini ai dubbi sui brogli in corso e aveva anche suscitato un certo allarme. Gramazio junior, indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso, è accusato dalla procura di Roma, anche di aver alterato il risultato elettorale per conto dell’organizzazione. Persino un consigliere, candidato nel centrosinistra, poco prima del voto, chiedeva a Gramazio «di essere rispettato» al momento dello spoglio, ricevendo rassicurazioni dall’esponente di centrodestra.

LE INTERCETTAZIONI

Sono le 23,41 del 21 febbraio quando, nel corso di una conversazione con Simone Foglio, Gramazio illustrava il suo progetto: «Finite le operazioni di voto..le urne vanno alcune..in alcune sedi dove vengono contate, non si tratta della classica operazione di controllo delle schede..quello c’abbiamo ancora il tempo per fà degli inserimenti..me ce provo se stiamo in tempo la metto». Scrive il Ros: «L’associazione, per la sua specificità, ha tra i suoi fini di intervenire, tentando di alterare le schede regionali, sul risultato elettorale».

I VOTI

Il 23 febbraio il Ros ascoltava un’altra conversazione che collegava alla precedente, questa volta era Michele Baldi, avversario politico di Gramazio, a chiamare: «Oh, mi aspettavo che tu mi mandassi un po’ di voti visto che so’ stato a fortuna tua, tu lo sai che so’ stato la fortuna tua, o no?». Gramazio chiedeva perché e Baldi proseguiva: «Perché, secondo te, Marione perché te chiama?». Gramazio replicava di saperlo e aggiungeva: «Senti me dicono che stai ad annà forte». E Baldi: «Speriamo, sai ’ste cose se vedono sempre dopo, quanto conti..senti, visto a questa cosa par condicio, vai su Marione, dove i tuoi colleghi vorrebbero pagare ma non ci vanno..io a te, non a papà, a te, te posso chiedere un favore da leale». E quando Gramazio rispondeva di sì, Baldi replicava: «Glie dici alla tua rete di favori di rispettamme?». E Gramazio: «Cento per cento». E Baldi: «Tu che sei un uomo d’onore..perché veramente so che invece le voci.. non è quindi insomma ecco, se tu me fai rispettà te sono grato». E Gramazio: «Assolutamente sì». L’esponente del Pdl è stato così iscritto sul registro degli indagati per aver «posto in essere atti diretti in modo inequivoco alla produzione di schede elettorali false».

L’INCHIESTA

La segnalazione del Ros era stata trasmessa a suo tempo dal pm Paolo Ielo alla prefettura di Roma e ai questori che avevano quindi diramato una circolare aggiuntiva rispetto a quella già diffusa su disposizione del Viminale nei giorni precedenti per potenziare i controlli in tutti i seggi. La nota urgente inviata dagli investigatori a Ielo segnalava un allarme su possibili brogli. Qualche giorno dopo in un seggio della capitale, gli scrutatori si erano accorti che mancava uno scatolone con 550 schede ed erano stati costretti a chiedere la sostituzione.

La nota diffusa dalla prefettura sollecitava «la massima attenzione ai servizi e ai controlli nel territorio di prevenzione e vigilanza connessi allo svolgimento della tornata elettorale per garantire pacifico esercizio del diritto di voto», invitando a «reprimere ogni tentativo di turbare il regolare svolgimento della consultazione elettorale e fronteggiare ogni eventuale emergenza». Ecco il passaggio cruciale: «In particolare i commissari disporranno intensificazione dei servizi di vigilanza presso le sezioni elettorali, soprattutto durante la notte al fine di prevenire il compimento di azioni illegali». Un ordine esteso «ai dirigenti del reparto volanti». Non solo. Alle pattuglie in servizio all’interno dei seggi era stato chiesto di verificare l'eventuale ingresso di nuovi scatoloni con le schede e di effettuare nuovi conteggi all’apertura e alla chiusura.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA ... 5161.shtml


Se tanto mi dà tanto... si spiega un certo 40% alle ultime elezioni no?!

[}:)] [xx(] [}:)]


Forse non avete visto ieri sera La Gabbia....... [:255]

Il vero terremoto, ve lo assicuro, deve ancora scoppiare......

PS: a proposito... ma il SILENZIO ASSORDANTE di Napolitano?
Ne vogliamo parlare??? [:p] [:o)] [8D]



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Diamo una mano a fare scoppiare il terremoto...

[;)]

Cita:
Anche i servizi segreti tra i contatti della banda: «Coprivano Carminati»
Dagli atti investigativi dei carabinieri del Ros, emergono rapporti e fatti tutti da chiarire con due agenti non ancora identificati


Una rete di agenti delle forze dell’ordine e dei servizi segreti che «copriva» il boss Massimo Carminati, arrivando ad avvisarlo dell’esistenza di un’inchiesta che lo riguardava.

È quanto emerge dal vasto incartamento giudiziario della procura della Repubblica di Roma, che ha svelato l’intreccio criminale nella Capitale. Dagli atti investigativi dei carabinieri del Ros Lazio, emergono rapporti e fatti tutti da chiarire con due agenti non ancora identificati che lo mettono in allerta. «Le attività tecniche (...) consentivano di registrare parte» di una «conversazione intrattenuta da Carminati con i due soggetti giunti a bordo di un veicolo; gli interlocutori dialogavano del trascorso criminale del Carminati, facendo comprendere che essi avessero ben chiara la caratura del personaggio con cui si stavano relazionando, tanto che uno dei due affermava "l'ho sentita la..inc.....non sei stato un santo diciamo...non sei stato un santo però manco sei stato..."».

I due «soggetti, inoltre, discutevano apertamente con il Carminati del fatto che questi fosse oggetto di un’indagine condotta dalle forze di Polizia, motivo per cui egli avrebbe dovuto adottare delle cautele ritenute necessarie al fine di evitare l’attenzione degli inquirenti sulla sua figura». «Perché adesso te stai sotto indagine», dicono nel corso della conversazione i due, individuati in presunti appartenenti alle forze dell’ordine. Stando ai riscontri investigativi, «i predetti si mostravano attratti e affascinati dal passato e dalla levatura criminale di Massimo Carminati, considerato che uno dei due affermava "...io starei due giorni a sentirti...", mentre lo stesso Carminati appariva compiaciuto dell’effetto che il proprio peso criminale, nonché quello dei soggetti che all’epoca avevano costituito l’organizzazione di cui il Carminati era parte, provocava negli interlocutori asserendo che "quella è la storia...la storia nostra...hai capito?"». Più in generale, comunque, il clan poteva contare su una rete di forze dell’ordine. «Il contatto più frequente e comune a numerosi sodali era quello con Ursini Massimo, soprannominato «Massimetto la guardia» appartenente alla Polizia di Stato il quale forniva numerosi congegni elettronici a prezzo fuori mercato».

http://www.iltempo.it/roma-capitale/201 ... -1.1353284



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MessaggioInviato: 08/12/2014, 19:14 
sostanzialmente collegato al post di cui sopra...

Cita:
Mafia Capitale, ex boss della Magliana: “Sopra Carminati c’è un insospettabile”

Immagine

Antonio Mancini conosce Carminati da “quando aveva tutti e due gli occhi boni”. Fine Anni 70, la Banda della Magliana stava conquistando Roma: pallottole, droga, botte, poker e locali. Roma sapeva, la giustizia ancora no. Tra Danilo Abbruciati, Enrico De Pedis detto Renatino, Abbatino e gli altri, tra loro, c’era anche lui, Mancini, uno dei boss, uno abituato “a drizzare i torti”, uno che la strada la batteva dalla fine dei Sessanta “quando ho iniziato la mia vita da bandito”. Ora ha 68 anni, vive a Jesi, si occupa di sociale, è un uomo libero, ha ricostruito la sua verità in un libro scritto con Federica Sciarelli, il suo soprannome era, ed è, Accattone, perché è da sempre un lettore di Pier Paolo Pasolini. Ma se Pasolini sapeva ma non aveva le prove, lui sa perché c’era. E il nuovo Re di Roma l’ha visto crescere.

Lei da anni indica in Carminati, la persona più importante per la criminalità della Capitale. Quindi non è stupito dell’arresto…
Per niente, la più grossa sorpresa, anzi l’unica, sono i termini che utilizza Massimo. Io me lo ricordo come una persona educata, riservata, taciturna, conosceva l’italiano, ora si aggrappa a espressioni forti che non gli appartenevano. Lì, tra i fascisti, gli sbruffoni erano Cristiano Fioravanti, fratello di Valerio, e Alessandro Alibrandi, non lui.

Ha imparato…
Sì, per stare nel mondo di mezzo devi mantenere certi atteggiamenti, devi plasmarti a seconda di con chi parli.

La prima volta che lo ha incrociato?
Prima di vederlo, ne conoscevo la fama, era tenuto in considerazione da tutti, stimato, mi raccontavano di un suo omicidio a un tabaccaio su ordine di Giuseppucci. Poi un’altra volta De Pedis mi disse che era stato sempre Carminati a far parte del commando che ha ammazzato Pecorelli (giornalista ucciso nel 1979, ndr).

Si intuiva la stoffa del leader?
Inizialmente no, per me era un ragazzo d’azione. Ma è stato bravo a riempire il vuoto lasciato da Renatino De Pedis dopo la sua morte.

Lei eri amico di De Pedis…
Eravamo come fratelli, passavamo quasi tutte le domeniche insieme, dalla colazione in poi, appuntamento fisso alla pasticceria Andreotti, e lì partiva il suo show.

Quale show?
Si attaccava al telefono e iniziava il giro di chiamate: dal magistrato all’imprenditore. E mentre parlava gli veniva automatico chinarsi. Una volta gli dissi: ‘A Renà, me stai a fa vergognà, tacci tua, stai sempre piegato’.

Cosa le rispose?
‘Oggi sto piegato io, domani tocca a loro’. Sa cosa penso? Se Renatino non fosse stato ucciso, oggi starebbe in Parlamento, minimo sottosegretario. Lui è morto incensurato. Eppure ha ammazzato la gente con me, ha rapinato con me, è stato dentro, ma è riuscito a farsi ripulire tutto.

Secondo lei c’è qualcuno sopra Carminati?
C’è sempre qualcuno dei ripuliti a comandare, a stare sopra, senza i ripuliti non andremmo da nessuna parte, fermi alle rapine. Anche per questo nella Banda c’è stata la frattura tra noi della Magliana e quelli di Testaccio.

Diverse visioni?
Loro avevano preso le sembianze mafiose, esattamente quelle che gli inquirenti hanno scoperto ora. Noi della Magliana eravamo dei banditi da strada, amavamo le rapine, senza guardarci le spalle, senza compromessi. Volevo una Ferrari? Un colpo e la compravo. Me la sequestravano? Sti pistolini, un altro colpo e la ricompravo. Ho speso tutto. De Pedis invece si è comprato locali, ristoranti, discoteche, era padrone di Campo dei Fiori. E secondo lei, oggi, quei soldi chi se li magna?

Me lo dica lei.
I prestanome e la moglie. Io me li ma-gna-vo!

Sembra il campione del Manchester, George Best, quando dichiarava: “Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci… il resto l’ho sperperato”.
Esatto. In quegli anni ascoltavo musica rock, leggevo l’Unità e Pasolini, mentre gli altri della Banda frequentavano Califano, tra donne e droga.

La criminalità a Roma è arrivata con la Banda?
Ma no. La gente moriva anche prima, non come quando ci siamo stati noi, ma certe situazioni c’erano già, gli Abbruciati, Diotallevi avevano già colpito.

Diotallevi è l’altro big di oggi.
Uno dei più grossi.

Perché Carminati è l’erede di De Pedis?
Di tutti gli altri che c’erano attorno a Renato, era l’unico ad avere lo spessore giusto, appellava De Pedis come “presidente”, ci sono le intercettazioni a raccontarlo, ed era l’unico a poter riacchiappare i fili delle varie componenti.

Cosa intende?
Ha presente quante e quali prove avevano su di lui rispetto all’omicidio Pecorelli? Chiunque altro, me compreso, sarebbe stato condannato.

Da De Pedis a Carminati, e oltre Carminati?
Ci sono altri nomi, altri ex della Banda, basta voler vedere come stanno i fatti…

Lei divide testaccini e Magliana.
Alla fine loro non erano più criminali classici, erano imprenditori. Sa quanto guadagnava De Pedis? 180 milioni al giorno con le slot machine. Al giorno. Figurati adesso.

Quei soldi dove sono finiti?
Ce li hanno loro, gli sono serviti per acquisire potere.

Rispetto a voi, hanno vinto loro, i loro compromessi.
Eh certo. E le dico una cosa: Carminati esce, prima di quanto potete immaginare, altrimenti dovrebbero incarcerare mezzo mondo.

A lei la politica l’ha mai aiutata?
(Ride). Ero incarcerato a Pianosa, vita terribile. Così dico ai miei: portatemi via, voglio cambiare galera. Dopo pochi giorni, mi chiama il capo-reparto, mi fa sedere e mi domanda: ‘Ma tu al ministero chi cavolo hai? Mi stanno a fa due ******** così per farti mandare via’. Ero diretto a Busto Arsizio, in confronto una reggia.

E chi aveva al ministero?
Arrivavamo ai piani più alti, ai vertici assoluti, gente mai stata condannata nonostante le dichiarazioni mie e di Fabiola Moretti (ex compagna di Abbruciati, amica di De Pedis e vicina a Mancini).

Carminati insieme a Buzzi ha toccato trasversalmente la politica, sorpreso?
No, è normale. Anche noi facevamo lo stesso, anche noi eravamo agli antipodi sugli ideali politici, ma in certe situazioni le divisioni si superavano.

Sapeva che era dei Nar?
Eccome, quando ero latitante davo appoggio anche ai suoi amici. Una volta Belsito (ex terrorista, condannato a quattro ergastoli, ndr) venne a rifugiarsi, e senza nulla temere si mise a giocare con delle bombe a mano.

Come se nulla fosse?
Nulla. E ne aveva un borsone pieno, fino a quando mi sono incazzato e gli ho detto ‘oh, ma che stai a fa’!’

E lui?
Mi rispose: ‘Sono pronte per i carabinieri nel caso ci vengano sotto o per un posto di blocco’.

De Pedis cosa diceva di Carminati?
Innamorato, si fidava in tutto. Ma non solo Renato, anche gli altri boss lo adoravano nonostante fosse un ragazzetto.

Ernesto Diotallevi?
Lo conosco dagli Anni 70, era rapinatore insieme ad Abbruciati.

Mokbel?
Mi faceva da guardaspalle insieme ad Antonietto D’Inzillo, gli davo dieci milioni di lire a settimana.

I Casamonica?
Negli Anni 80 non erano niente, l’unico un po’ conosciuto era Guerino.

Nelle intercettazioni si dice: “Noi famo i soldi con gli immigrati, sono meglio della droga”.
Non ci credo, non è possibile. È una questione di bacino d’utenza, con la droga fai numeri più alti, dodici poveri negri e qualche campo rom non può pareggiare l’utilizzo degli stupefacenti. La droga e le armi ti fanno comandare una piazza, e lì fai la differenza.

Oltre alla droga, non si parla mai di donne.
Vero. Ed è strano, molto strano.

Lei una volta ha dichiarato: “Siamo stati usati e strumentalizzati dalla politica”.
Noi eravamo il terzo mondo di Carminati, quello in basso; mentre oggi quello di mezzo, e quello sopra, si utilizzano a vicenda, per questo dico che Carminati ne uscirà pulito: il mondo di sopra si salverà, e porterà con sè il mondo di mezzo e ucciderà il mondo di sotto.

Nel vostro gruppo, quanto era importante Carminati?
Per i testaccini era l’unico ad avere le chiavi per entrare dentro l’armeria del ministero della Sanità. Era il garante. Anche i boss dovevano passare da lui, per noi della Magliana quel ruolo era ricoperto da Sicilia, per questo l’ho tirato in mezzo rispetto alla strage di Bologna.

Cosa c’entra?
Il fucile ritrovato alla stazione stava nella nostra armeria, e lui aveva le chiavi e lui già stava dentro a certe storie di Servizi…

Servizi segreti.
Sì, i testaccini avevano questi rapporti, avevano in mano tutte le costellazioni legate alla parte pulita, o presunta pulita, della società.

I colletti bianchi…
Sì, loro. A differenza di noi si muovevano con un passo più lungo.

In qualche modo la Magliana ha perso.
Eravamo un peso, ci hanno scaricato.

Carminati ha detto: ‘Quelli della banda erano dei pezzenti…
Quei pezzenti gli hanno permesso di diventare quello che è, gli hanno salvato il culo.

In giro c’è anche Nicoletti, considerato il cassiere della Magliana.
Non il mio, degli altri sì, compreso De Pedis.

Nicoletti è ancora potente?
Perché, lo hanno intaccato? Gli puoi anche sequestrare 200 milioni di euro, sono niente. Non sono stato chiaro: questi non spariranno mai, e vedrete se ho ragione o meno.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... e/1257072/


Ultima modifica di Atlanticus81 il 08/12/2014, 19:19, modificato 1 volta in totale.


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Poi dice che uno non riaccende le ... camere a gas! [:(!]



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MessaggioInviato: 08/12/2014, 20:51 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


PS: a proposito... ma il SILENZIO ASSORDANTE di Napolitano?
Ne vogliamo parlare??? [:p] [:o)] [8D]



Si può? No, perchè in Italia c' è il reato di vilipendio del Capo dello Stato...

Io ripeto solo quello che ho detto sul topic dedicato:

da uno che ha per collaboratore Mancino e che ha dovuto far distruggere le intercettazioni cosa ci si aspetta? Che lanciasse un monito? [:o)]


Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:

La gente ha ancora le fette di prosciutto sugli occhi, i PDofili sono ancora convinti che Marino sia un esempio di onestà.

A questo punto possiamo solo sperare nella magistratura, che voglia far chiarezza sulle foto che lo ritraggono insieme a Buzzi e sciolga il comune.

Allora vorrei proprio vedere come reagiranno, visto che si sono sempre atteggiati a sostenitori della magistratura.


Non reagiranno... perché leggeranno "La Repubblica" e si faranno abbindolare per l'ennesima volta...

[V]



E c'hai ragione... lavaggio del cervello continuo da una vita...

Forse nemmeno gli alieni hanno la tecnologia per guarirli. [:D]


Ultima modifica di Aztlan il 08/12/2014, 20:53, modificato 1 volta in totale.


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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Poverino magari alla sua età sarà stanco e non ha voglia di esprimersi...un minimo di comprensione suvvia! [:D]



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