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Re: ORRORI SENZA FINE ...

06/07/2019, 14:06

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Re: ORRORI SENZA FINE ...

06/07/2019, 20:55

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Forteto viene fondata nel 1978 da Luigi Rodolfo Fiesoli, poi conosciuto come il “Profeta”, sessantottino di Prato inquietante e carismatico.

[b]La comunità, che si struttura come cooperativa agricola, diventa subito un modello per la sinistra toscana; il simbolo realizzato dell’opposizione ai valori della società borghese e della famiglia tradizionale, un’esperienza concreta di nuove relazioni tra i sessi, un riferimento ideale per politici e intellettuali.
Pur non essendo una struttura d’accoglienza, al Forteto vengono inviati in affidamento disabili fisici e psichici, minori con problemi d’inserimento; il modello educativo appare, ai tanti esperti, funzionale e valido.
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LA PRIMA CONDANNA

Eppure, fin dall’inizio, circolano strane voci sulle pratiche adottate in quella comunità: si parla di abusi sessuali, violenze e intimidazioni. Il “Profeta” imponeva l’omosessualità come mezzo per la purificazione, e il rifiuto della famiglia d’origine come strumento di liberazione individuale.
Arrivano le prime denunce di genitori picchiati dai figli su ordine di Fiesoli e di ex seguaci riusciti a fuggire dai violenti condizionamenti psicologici e sessuali. Nel 1978 un coraggioso magistrato toscano, Carlo Casini, apre l’inchiesta; Fiesoli ed il suo braccio destro Luigi Goffredi vengono arrestati e nel 1985 condannati in via definitiva per “libidine violenta, corruzione di minorenne e maltrattamenti”. Non sono provate le spedizioni punitive contro genitori e fuoriusciti ma confermati gli abusi sessuali su due disabili affidati e violenze psichiche contro un ragazzo di quindici anni.

In un paese civile la storia finirebbe qui: i due sarebbero in galera e Forteto sarebbe chiusa. Ma nella Toscana rossa la storia continua, incredibilmente.
Nonostante la condanna di Fiesoli, i giudici minorili ricominciano ad affidargli “direttamente” ragazzi minorenni e bambini; il primo (un bimbo down di tre anni) dopo appena sei mesi dall’arresto con il processo in corso. Goffredi riesce persino ad avere due bambini in adozione dopo la sua condanna.
Per decenni gli abusi sessuali e le violenze psicologiche continuano sotto l’occhio distratto delle Istituzioni preposte a proteggere quei ragazzi.
Tutti sapevano che anche i meccanismi di affidamento erano irregolari. All’interno della comunità venivano create “famiglie funzionali”, nuclei fittizi che servivano per ottenere l’affidamento del bambino ma che poi veniva seguito da uno dei “discepoli”. Nessuno controllava.
I racconti dell’orrore che uscivano da quel luogo non distoglievano i giudici minorili, gli psicologi dell’infanzia, gli assistenti sociali dagli elogi sperticati al modello educativo del Forteto.

NUOVE CONDANNE

Nel 2000 arriva una condanna contro lo Stato italiano addirittura dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per le gravi anomalie riscontrate nelle procedure di affidamento al Forteto.
Nel 2002 Bruno Vespa dedica, al caso Forteto una puntata di Porta a Porta; dichiarerà di non aver mai subito così “tante pressioni quotidiane sistematiche e sconcertanti” per impedire che l’inchiesta andasse in onda.
Poi, nel 2012 nuove denunce e un nuovo processo concluso nel giugno 2015 con la condanna di Fiesoli a 17 anni, Goffredi a 8 e di altre 14 persone della cooperativa a pene fino a 8 anni, per violenze sessuali e maltrattamenti ai danni di ragazzi e bambini affidati.

Il libro di Pini e Tronci raccoglie un elenco infinito di racconti di orrori consumati in quella comunità, ricostruisce la storia ed elenca nomi e cognomi di politici, magistrati, intellettuali che hanno coperto o sono stati irresponsabilmente superficiali.

UN FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA SINISTRA

La comunità del Forteto era un fiore all’occhiello delle cooperative rosse toscane e tappa obbligata di tutti i leader della sinistra italiana in campagna elettorale, sia locali che nazionali: da D’Alema a Bersani, fino a Renzi. Antonio Di Pietro, eletto al Mugello, andò oltre; firmò la prefazione ad un libro sull’esperienza comunitaria descrivendolo come uno spazio “di amore reale che trova suggerimenti nel Vangelo e in un’attenta osservazione dell’altro”.
D’altronde la Comunità era anche un serbatoio di tessere e voti.

La Regione Toscana (da sempre governata dalla sinistra), fin dal 1980 quando acquistò per 300 milioni di lire la prima fattoria che poi assegnò a Fiesoli, ha continuato ininterrottamente a finanziare la cooperativa nonostante le denunce e le condanne; milioni di euro in contributi di cui l’ultimo nel 2014, di 700 mila euro. Un fiume di denaro pubblico non solo alla cooperativa ma anche alla Fondazione, presieduta da Goffredi, che organizzava cicli didattici per le scuole e corsi per educatori; un condannato per abuso ai minori che insegnava come educare i minori.

Fiesoli e Goffredi hanno continuato fino in tempi recenti ad essere invitati nei convegni pubblici per parlare dell’esperienza del Forteto, a scrivere libri pubblicati da importanti case editrici.
Nelle loro testimonianze educative nessun accenno all’omosessualità minorile imposta come pedagogia, alle violenze, alla pedofilia e alla zoofilia (secondo alcune testimonianze) indotte come azioni terapeutiche.

Uno dei primi fuoriusciti dalla comunità la definì un luogo “dove il sesso agisce da parafango per la pazzia”.

L’ULTIMA VERGOGNA

Qualche giorno fa l’ultima vergogna. In Parlamento, una mozione unitaria delle opposizioni (da Forza Italia al M5S, da Sel alla Lega a FdI) ha chiesto il commissariamento della cooperativa e l’istituzione di una Commissione d’inchiesta per accertare i livelli di complicità e connivenze. La mozione è stata bocciata dal Pd.
Chissà cosa sarebbe successo se Forteto fosse stata una parrocchia e Fiesoli un sacerdote cattolico. Ma il pedofilo, quando è di sinistra, va protetto.

Il caso Forteto rimane tuttora una delle pagine più nere e immorali della sinistra italiana.

http://blog.ilgiornale.it/rossi/2015/07 ... XzCs924rc#

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 00:45

Aumenta il sapere, aumentano i giocattoli tecnologici ma le pulsioni primordiali continuano a dominare
coperte da una patina razionale.

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 10:11

NO! Veramente si torna al tempo dei Greci, degli Egizi, dei Sumeri e dei Romani: potevano fare di tutto!
Altorché Medio Evo! Era un'era splendida. Scuole, Cattedrali, Ospedali e seria devozione.

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 10:14

Comunque, ragazzi, chi ha articoli li posti! Non me la sento di abbandonare questi innocenti (anche se solo a parole, purtroppo)! [8)]

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 10:22

POI, QUESTI POCRITI, SI "PREOCCUPANO" TANTO PER ... GL'"IMMIGRATI"!


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Paolo Colli e Paolo Burani, ex sindaci di due comuni nel reggiano, Montecchio e Cavriago. Anche loro adesso sono indagati per abuso d'ufficio. Proprio come lui, il primo cittadino di Bibbiano - Carletti, appunto - finito agli arresti domiciliari che, come scritto nell'ordinanza del tribunale di Reggio Emilia, era "pienamente consapevole della totale illiceità del sistema (…) disponeva lo stabile insediamento di tre terapeuti privati della Onlus Hansel e Gretel all'interno dei locali della struttura pubblica della Cura". Il tutto in "costante raccordo" - si legge sempre - con Federica Anghinolfi, la donna paladina delle coppie gay che dava in affido i bambini anche a donne omosessuali a lei legate.

A collegare i due nomi c'è anche una certa familiarità con il mondo della sinistra. Se il sindaco era politicamente legato al Pd, anche la responsabile del servizio sociale integrato dell'Unione di Comuni della Val d'Enza non sembra essere sconosciuta a quell'ambiente, vista la sua partecipazione - per esempio - alla festa dell'Unità di Bologna del 2016. "Il Pd c'è dentro fino al collo", dice senza esitazioni Galeazzo Bignami, di Forza Italia, parlando di quello che considera uno "scandalo in salsa rossa".

Eppure, dopo i 18 arresti disposti dal Gip, a sentire le dichiarazioni degli esponenti del Partito democratico sembra quasi che il sindaco sia una sorta di pecora nera nel sistema del welfare della Regione. "Ciò che sta emergendo dall'operazione dei carabinieri ha contorni che, se confermati, sarebbero di una gravità inaudita", ha detto l'assessore rosso alla Sanità dell'Emilia-Romagna, Sergio Venturi. "In quel caso è chiaro che la Regione si troverebbe ad essere parte lesa". Sulla stessa linea anche il segretario regionale del Pd Paolo Calvano e il capogruppo democratico in Regione Stefano Caliandro che, in una nota congiunta, hanno dichiarato: "Se quei fatti fossero confermati, la Regione sarebbe parte lesa e in quanto tale in sede giudiziaria va presa in considerazione anche la costituzione di parte civile". Il Partito democratico sembra quindi lavarsene le mani. Si dissocia dal sindaco e lo disconosce.

Spulciando tra i resoconti della Regione Emilia, però, spunta un incontro che fa discutere. Era il 2015 quando in commissione parità venivano ascoltati Federica Anghinolfi e il primo cittadino Carletti. "Ero consigliere regionale quattro anni fa, vennero e ci portarono quel sindaco e la responsabile del progetto come esempio in Regione di un sistema virtuoso di tutela dei bambini", racconta l'onorevole Bignami al Giornale.it. In tale occasione Federica Anghinolfi parlò proprio di "creare sul territorio un centro specialistico sul trattamento dei minori vittime di violenza insieme all'Asl di Reggio Emilia". La consigliera Yuri Torri, di Sel, invitava addirittura l'ente a "intervenire per mettere a sistema l’esperienza sviluppata in Val D'Enza in questo anno e a formalizzare dei protocolli". E fu proprio in quell' occasione che emerse anche che il numero di abusi su minori segnalati sul territorio era troppo alto.

Ma in Commissione, Luigi Fadiga, Garante per l’infanzia e l' adolescenza dell' Emilia Romagna, a tal proposito spiegò che "l' errore più grave sarebbe etichettare l'area, perché il fenomeno non è certo circoscritto, nel reggiano semmai c'è stato il coraggio di denunciare e intervenire". E non tardò l’appoggio dell’Anghinolfi che aggiunse: “È stata molto importante”, disse, “la volontà di proseguire l'ascolto delle giovani vittime anche dopo aver raccolto un numero apparentemente sufficiente di informazioni”.

Insomma, solo pochi anni fa, la sinistra emiliana elogiava i metodi della Val d'Enza tanto da promuovere in quei luoghi "un incontro pubblico della commissione per ascoltare il territorio e condividere azioni di sistema", come si legge negli atti. Oggi, invece, si dichiara "parte lesa" e fa finta di non sapere. "Federica Anghinolfi partecipava continuamente a incontri con la sinistra - fa notare però Bignami - E quello è l'esempio che il Pd ci portava". Un modello che si è rivelato un incubo. Un modello che non va certamente seguito ma condannato.

“Siete stati voi, il caro Partito democratico, a rendere potente questa gente sfuggendo al vostro controllo, nella migliore delle ipotesi…” aggiunge Bignami in un video sulla sua pagina Facebook. Un controllo a cui, i responsabili degli orrori compiuti ai danni dei bambini, sono sfuggiti proprio sotto i loro occhi. Sotto gli occhi disattenti degli uomini del Pd.

Come è possibile che nessuno nell’amministrazione locale del Partito democratico sia riuscito a scovare le falle di questo sistema? Sarebbe stato sufficiente non farsi sfuggire i numeri. Numeri, peraltro, riportati nei bilanci dell’Unione. Sarebbe bastato controllare quanti erano i bambini che, negli ultimi anni, erano stati dati in affido dai servizi sociali e, magarim verificare anche gli importi degli assegni erogati dai centri di assistenza per minori.

Come ha fatto Natascia Cersosimo, consigliere comunale del Movimento 5 stelle nell'Unione Comuni Val d'Enza. Fu lei a chiedere, a seguito di una proposta di aumentare di 200mila euro i fondi a favore delle strutture di accoglienza per minori, i documenti che giustificassero tale richiesta. Dai documenti era tutto chiaro. Chiaro e allarmante.

Dal 2015 al 2018 il numero degli affidi era aumentato in maniera sorprendente. Come scrive Paolo Pergolizzi su Reggiosera.it, “i bambini dati in affidamento erano zero nel 2015, 104 nel 2016, 110 nel 2017 e 92 nei primi sei mesi del 2018”. Quindi dal 2015 al 2016 cento bambini sono stati dati in affido e, negli anni a seguire, il numero era in costante crescita.

Ma c’è di più. Tutti i numeri erano in aumento. “Le prese in carico per violenza sono state 136 nel 2015, poi 183 nel 2016, fino alle 235 del 2017 e le 178 del primo semestre 2018. In sostanza, se si fosse arrivati fino a fine anno, si potrebbe dire che nel 2018 sarebbero state praticamente triplicate rispetto a tre anni prima”, scive sempre Reggiosera.it.

Di conseguenza a crescere erano anche i soldi pubblici destinati all’assistenza dei minori. Più affidi, più soldi. “Si passa dai 245.000 euro del 2015, ai 305.000 euro del 2016, fino ai 327.000 euro del 2017 e, infine, a una proiezione di spesa di 342.000 euro nel 2018. Stessa cosa per quanto riguarda le spese necessarie per gli incontri con gli psicologi: dai 6.000 euro del 2015 ai 31.000 del 2017, fino ai circa 27.000 del primo semestre 2018”.

Ma se le cifre destavano sospetto, gli amministratori locali della zona interessata si giustificavano e mettevano le mani avanti. Nel documento ufficiale sulla gestione dei servizi avevano scritto infatti: “I dati di grave maltrattamento ed abuso della Val d'Enza, superiori alla media regionale, non sono ascrivibili ad un fenomeno locale specifico, ma sono in linea con i dati mondiali dell'Oms e di importanti organizzazioni internazionali come Save the Children e Terre des Hommes. Tali dati dimostrano l'essenzialità di un lavoro di rete efficace e qualificato, in linea con le ottime - ma ampiamente disattese - linee guida regionali sul tema”.

Un confronto, che a dirla tutta, non regge proprio. O, per meglio dire, aggrava la situazione. Infatti, con questa dichiarazione, si sostiene che i dati sugli abusi fossero in linea con quelli forniti da Ong internazionali operanti in territori di guerra o in Paesi in via di sviluppo. Non proprio una condizione ideale per un comune italiano.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... W6L0mYWUqQ

IL GARANTE DELLA "PROSTITUZIONE", zitto!
IL PAPA, zitto!

Il "lupo cattivo" è UNICAMENTE ... Salvini!

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 10:51

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La lettera - pubblicata e firmata da Stefano Marazzi, in qualità di segretario del sindaco e sostenuta da "tutta la comunità del Pd" - è un chiaro atto di vicinanza e di solidarietà verso un primo cittadino che, secondo quanto riportato dalle carte - sarebbe implicato nella terribile inchiesta che ha scosso non solo Bibbiano, ma tutta l'Italia. Per i suoi compagni di partito, Carletti sarebbe una persona "sensibile e determinata" che "ha sempre sostenuto chi nutriva paure e timori in nome di quei principi fondamentali per lui irrinunciabili".

I tesserati del Pd si augurano "che venga fatta chiarezza al più presto" e proseguono mostrando tutta la loro vicinanza a Carletti e alla sua famiglia, "sicuramente duramente colpita da questi accadimenti". E aggiungono: "La certezza che questa vicenda si concluderà positivamente quanto prima con l'accertamento della sua totale estraneità". Per loro Carletti è innocente, senza se e senza ma. Comprensibilmente, dato che in Italia vige la presunzione di innocenza.

Tuttavia colpisce che nel documento redatto dal Partito democratico non ci sia un pensiero, anche minimo, alle sofferenze che genitori, bambini e intere famiglie hanno dovuto sopportare in tutti questi anni.
Ma c'è di più: nel testo si accenna solamente ad una semplice "vicenda giudiziaria" su cui i magistrati dovranno fare chiarezza. Nessuna parola di vicinanza per le famiglie vittime di raggiri e prepotenze, ingiustamente accusate e private dei propri figli per colpa di un meccanismo di cui Carletti avrebbe fatto parte, anche solo incidentalmente e forse a sua insaputa. Un meccanismo che consentiva, però, all’intera organizzazione di lucrare sulla pelle dei bambini. Di fare cassa.

Ma il Pd non è il solo a esprimere vicinanza all'indagato. Ad esso si aggiunge anche il Comitato direttivo della Sezione Anpi di Bibbiano
che, "sollecitato anche da numerosi iscritti" - come si legge nel comunicato - "ha deciso di esprimere e rendere pubblica la propria solidarietà al sindaco Andrea Carletti in questo momento difficile per lui e per la comunità".

Un sostegno che, sottolineano, "deriva da anni di collaborazione (…) avendo sempre visto e apprezzato il suo impegno, in particolare verso la scuola e i giovani, nell'affermare e diffondere i valori della legalità e per non dimenticare”.

Poche invece, ancora una volta, le parole dedicate alle vittime del sistema di affidi illeciti:
"Siamo i primi ad esprimere solidarietà ai minori e alle famiglie coinvolte" - afferma l’Anpi di Bibbiano - che subito dopo torna a dare supporto al sindaco dem: "Siamo fiduciosi che in tempi rapidi al nostro Sindaco verrà riconosciuto di aver sempre svolto la sua attività di amministratore pubblico con disciplina ed onore".

Su ciò che dovrà essere riconosciuto invece ai genitori ai quali hanno tolto i piccoli, sulla speranza che vanga fatta giustizia per le vere vittime di questa atroce storia, anche l’Anpi non si esprime. Tace.


Eppure, sul sito ufficiale dell’associazione non manca l’attenzione ai bambini. Queste le parole di uno degli appelli pubblicati sul web: “Vogliamo un’Europa contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che garantisca asilo ai rifugiati ed il rispetto dei diritti di tutti, in particolare delle donne e dei fanciulli”. Insomma, per l’Anpi prima i bambini, ma in questo caso sembrano esserseli dimenticati.

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Anche il garante regionale dell’Emilia-Romagna per l’infanzia e l’adolescenza Maria Clede Garavini interviene sulla questione e attacca i media impegnati nell’inchiesta: la "semplificazione dei fatti, non approfonditi né contestualizzati, specie in una materia di grandissima complessità e delicatezza la cui trattazione richiederebbe un elevato livello di specializzazione". E questa volta il pensiero è volto verso gli assistenti sociali. Il ritratto dei servizi della Val d’Enza, “così come continua ad essere rappresentato dai media in questi giorni”, impone per Maria Clede Garavini “di fornire ulteriori precisazioni per evitare il diffondersi della sfiducia nei confronti dell’operato di tutti i servizi sociali e sanitari”.

Garavini sottolinea in primo luogo che “i servizi sociali da tempo sono impegnati a tutelare e curare bambini e adolescenti al fine di favorire le condizioni necessarie al loro benessere e alla loro salute”, lavorando “con diverse istituzioni nonché’ svariati soggetti, pubblici e privati, in un’ottica di lavoro multidisciplinare e di corresponsabilità in attuazione delle norme e delle disposizioni vigenti”.

Enti che, però, in nome di questa collaborazione hanno creato un business di migliaia di euro a discapito della tanto decantata “tutela dei minori”.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 22194.html

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 14:13

Non so se anche i non iscritti a twitter possono leggere ma premendo su questo link:

https://twitter.com/hashtag/bibbiano?f=tweets&vertical=default&src=hash

si accede alla lista di tutti i tweet sull'argomento compreso gli articoli di giornale e le testimonianze che vengono postate su questo social

questi sono elencati in ordine temporale, premendo su "popolari" vengono mostrati in ordine appunto di popolARITà.

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 14:55

Grazie MaxpoweR, sì, si entra ..... [:305] [:264]

Quindi, chi legge, può benissimo dare un'occhiata!

https://twitter.com/hashtag/bibbiano?f= ... t&src=hash

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 15:11

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Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 16:36

Guarda su youtube.com


Questa statua in provincia di Bologna suppongo verrà guardata con occhi diversi... :)

un fauno col pene eretto che sorregge un bimbetto attaccato alle sue corna... non male per sto ammasso di pedofili che ormai operano alla luce del sole in un ammasso di pecoroni senza un minimo di senso critico.

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Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 16:54

Aggiungici gli occhi sull'ombelico e ai piedi (notare il destro), che formano un immaginario triangolo che mette al centro il... Fallo zampillante.
E il barbuto con le tette in basso a sinistra?

Schifo totale.
Un'opera artistica che non sfigurerebbe in casa di Podesta...

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 17:21

Sti babbioni magari lo hanno anche ringraziato mentre gli rubavano e\o stupravano\torturavano i figli

Re: ORRORI SENZA FINE ...

07/07/2019, 22:09

Ecco l'autore, Luigi Ontani.
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Alcune opere del "maestro"
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Da vomito

Re: ORRORI SENZA FINE ...

08/07/2019, 12:43

UNO SCHIFO SENZA LIMITI
(E ALLA GENTE PIACE PURE MAGARI ......)
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