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sezione 9 ha scritto:
Secondo me l'articolo è completamente sbagliato. Le rivolte arabe sono state sostenute dagli americani, per me (e, tra l'altro, non si può dire che la rivolta in Libia è americana mentre in Egitto gli Usa sostengono la contro-rivoluzione: è un controsenso) c'è un profondo dissidio tra anglo-francesi e americani. La Germania ha interessi economici con la Libia via Russia (Gazprom?), l'Italia idem (anche se più che di interessi comuni direi che noi facciamo da maggiordomo), la Francia e l'Inghilterra ci hanno vissuto grazie ai dittatori delle loro ex colonie. Nel momento in cui una vera rivoluzione (non pensate alla gente tunisina, egiziana e libica come dei caprai ignoranti: anzi, sono meglio di noi, quelli, almeno loro si sono svegliati) stava vincendo e aveva gli appoggi giusti, Londra e Parigi hanno pensato bene di buttarla in vacca (anzi, in guerra), per far passare i rivoltosi come servi dei cani infedeli occidentali e ridar fiato all'utilità delle dittature. Dittaure che all'Occidente servono per controllo economico e sociale (immigrati?) e che all'interno servono per difendere le tradizioni arabe e musulmane.
Sì sono abbastanza d'accordo.
Infatti in Egitto ora esiste una sorta di dittatura soft, dove coesistono sistemi di forte pressione sulla popolazione (pari-pari quelli del vecchio regime, come sta avvenendo in Tunisia) e il controllo politico USA tramite i militari (istruiti proprio fisicamente a Washington durante la rivolta).
In Libia abbiamo visto molto bene come alle proteste pacifiche si sono quasi subito sostituite le rivolte armate, con molti esponenti politici e anche militari del vecchio regime, quindi un tentativo non tanto velato di colpo di stato sicuramente appoggiato almeno all'inizio dagli inglesi e dagli USA e poi a ruota dai francesi anche per motivi di politica (bassa) interna (Sarkozy non è molto meglio di Berlusconi quanto a demagogia). La rivolta "pacifica" in Libia era più radicata nelle grandi città, come Tripoli, lì forse c'erano davvero giovani tipo i tunisini e gli egiziani che volevano cambiare, tutto il resto, la rivolta armata con i servizi militari inglesi beccati con le dita nella marmellata, è partita invece dalla Cirenaica.
Infatti questo governo fantoccio provvisorio dei ribelli ora sta trattando già per la vendita del petrolio dal terminal di Misurata (che è non a caso uno dei siti di maggior interesse per la Nato, molto più che Tripoli), oltre ad accordi commerciali con le nazioni occidentali e il Qatar, che appare come il grande burattinaio, la cui posizione non è ancora del tutto chiara (almeno a me).
Io sono convinto che alla fine non importi nemmeno tanto che Gheddafi se ne vada o che la situazione si risolva a breve, anzi più la situazione permane instale e più tempo hanno per organizzare la nuova Cirenaica libera e "democratica", se poi dovessero riuscire a portare anche il resto della Libia, tanto meglio... ma finché permane la guerra riescono a giustificare tutte le loro operazioni più o meno coperte nel paese.
Questo a prescindere dal fatto che Gheddafi è e rimane un dittatore... infatti chi oggi vede con sospetto quello che accade, ieri non stava certo a srotolare tappeti rossi a Gheddafi o a baciare le mani, come facevano invece i nostri, gli inglesi e i francesi, che fino a pochi mesi o settimane prima vendevano fiumi di armi ai libici.
Cita:
La situazione in Bahrein è diversa: quella è una rivolta religiosa, sunniti contro sciiti, non politica. E così come in Siria, toccare certi posti significherebbe davvero cominciare la terza guerra mondiale.
Non sono invece d'accordo sul discorso Bahrein.
Non si tratta di una rivolta soltanto religiosa.
Molti non lo sanno ma il bahrein è una delle dittature più sanguinose del medio oriente, forse non a caso, dato che proprio in quel paese ha sede stabile una delle basi più importanti degli USA nella regione.
Torture e repressioni sistematiche sono all'ordine del giorno e da molti anni denunciate, senza alcuno spazio su media occidentali. E non si tratta di torture o repressioni a sfondo religioso.
Andiamo poi a vedere chi sono stati gli istruttori per questi modi "sbrigativi" di mantenere il controllo della popolazione, e vediamo che ci sono uomini occidentali: già... a insegnare a torturare la gente non ci sono cattivi e brutti qadisti islamisti tagliatori di teste, ma occidentali.
Quanto ad Obama io credo che si sia trattato di una delle più grandi farse e messinscene mediatiche dal dopoguerra, e che tra alcune decine di anni molti si sforzeranno di studiarne le dinamiche.
Il fatto che i repubblicani siano fatti della stessa pasta, anzi peggio se si considerano certi aspetti, questo fa ben capire come negli USA sostanzialmente la democrazia non esista ed è proprio questo modello che vogliono esportare ovunque, il governo delle lobbies, l'oligarchia compiuta e perfetta, quasi a tenuta stagna.