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MaxpoweR ha scritto:
è una vergogna assoluta. Dove sono le persone che hanno firmato quei progetti? In comune, in provincia in regione? Dove sono gli ingegneri che si sono occupati dei calcoli strutturali? Dove sono gli ingegneri che hanno revisionato il progetto e apposto la firma per l'inizio dei lavori? Dove caspita è il capocantiere che ha supervisionato i lavori??? Si è costruito da solo quel muro di contenimento?
Tra l'altro la costruzione dei muri di contenimento è una PRASSI praticamente standardizzata, come come gli argini fluviali dalla normativa vigente italiana che in fatto di strutture in cemento armato (in questo caso l'armatura evidentemente era il polistirolo :°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°) è tra le migliori e più articolate del mondo.
Qualunque cosa devii dalla normativa va fatta approvare certificare bla bla bla bla bla... Dove sono queste persone?
Vogliono fare la stessa cosa per la costruzione dello stadio della ROma nella zona dell'ex-ippodromo. C'è chi dice che sia una zona a rischio esondazione, chi dice di no, fatto sta che a quanto mi sembra di capire nessuno vuole apporre LA FIRMA per l'autorizzazione a procedere ma volevano che questa firma fosse "SENZA RESPONSABILITÀ' SINGOLE"; mi chiedo a cosa serve????
La responsabilità personale serve proprio a star sicuri che si rispettino le regole no? Boh io non ci capisco più niente le cose vanno alla rovescia.
Detto ciò e date tutte le colpe alla feccia della società che ci guida ed alle larve\parassita che ad essa sono attaccate e che ne succhiano il sangue gonfiandosi a dismisura c'è da considerare l'altro 50% della questione e cioè le CAUSE NATURALI.
Il dimensionamento delle opere per il drenaggio della acque, siano esse di pioggia o "nere", non è di natura deterministica, almeno non da "subito".
Detto in maniera molto brutale tali opere vengono costruite secondo principi di minimizzazione dei costi e per una durata progettuale di un numero finito di anni.
Si fa uno studio statistico per stabilire i massimi valori sulla base di dati che non vanno oltre i 50\60 anni di acquisizione sistematica, forse 100 nei casi migliori; di fatto da quando cioè è entrato in funzione il primo sistema di monitoraggio pluviometrico in italia. Definiti questi massimi, si interpolano i dati cercando una curva statistica che dia una previsione di massima su quante probabilità ci siano che un evento di DETERMINATA INTENSITÀ' (scelto sulla scala dei massimi valori medi a seconda di quanto importante è l'opera meno danni causa alla gente un suo collasso meno stringenti sono questi parametri) si ripeta.
Fatto ciò si dimensiona l'opera determinando quell'evento di pioggia (che in teoria) che ci da la massima portata defluente nell'alveo da progettare.
Tale determinazione non è mai precisissima perchè anche in questo caso intervengono innumerevoli fattori fisici ed anche per questo passaggio intervengono criteri di determinazione di tipo statistico.
Fatto tutto ciò viene fuori un numero che è la portata che si presume si debba drenare nel caso limite considerato.
Mettiamoci poi anche che le aree "verdi" trattengono una maggiore quantità d'acqua mentre le aree urbane sono considerate IMPERMEABILI e quindi drenano tutto ed il dimensionamento tiene molto conto del rapporto tra area impermeabile ed area totale, le città sono aree impermeabili e di fatto se queste aree urbanizzate aumentano è chiaro che cambia tutto quidi anche qui si fanno delle previsioni di tipo statistico.
A questo punto il problema è determinato ed in base alla portata ed alla forma ed ai materiali si dimensiona il canale dandosi un ulteriore CORPOSO margine di sicurezza. MA tutto ciò che c'è a monte è aleatorio per quanto sia frutto di uno schema e di estrapolazioni matematiche rigorose, alla base c'è do fatto il caso o comunque sistemi complessi di uci non siamo in grado di detemrianre con precisione nemmeno il nesso causa effetto, figurarci il loro schema.
Ed io dubito fortemente che una qualunque opera di drenaggio urbano sia dimensionata per le portate defluenti derivanti da questi eventi di pioggia così intensi.
SE in un giorno cade la la pioggia che cadrebbe mediamente in un mese o in un anno o anche di più e se questi eventi si verificano da 3\4\5 anni non di più, dubito facciano parte della casistica analizzata ai tempi in cui la maggior parte delle opere più grandi sono state realizzate.
Quindi già le opere, o molte del quali, non sono adatte a sopportare certi stress poi ci mettiamo che le stesse non sono ben manutenute, cosa ci si vuole aspettare? Se a questo ci aggiungiamo che si permette a delle teste di cavolo di costruire argini con cemento armato di polistirolo direi che la tragedia non è frutto del caso ma la si vuole proprio causare.
Se a questo, tanto per voler fare il complottista, ci vogliamo aggiungere le petroliere che stranamente gironzolano nelle zone in cui tali eventi si sono verificati e da cui si generano, direi che i dubbi sul fatto che queste tragedie non siano frutto di eventi naturali statisticamente fuori scala, ma magari si è dato una bella mano alla statistica... Ma questo è un altro discorso, o magari no.
Sembra proprio così Max!..
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Ottime informazioni, grazie!
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