Lunga circa sette centimetri, è in pietra calcarea e montata su una base di alabastro
Ritrovata statua faraone Akhenaten trafugata dal Museo egizio
(Foto di Hajor da Wikipedia)
ultimo aggiornamento: 17 febbraio, ore 16:57
Il Cairo - (Adnkronos/Aki) - E' stata rinvenuta da un giovane in un bidone dell'immondizia non distante dal Museo. Mancano invece all'appello le due piccole statue di Tutankhamon e della regina Nefertiti. A Sakkara, a sud del Cairo, alcuni vandali hanno danneggiato le tombe di alcuni faraoni. Domenica 29 febbraio riapriranno alle visite tutti i siti archeologici e culturali d'Egitto
IL Cairo, 17 feb. - (Adnkronos/Aki) - E' stata ritrovata la preziosa statua del faraone Akhenaten che era stata trafugata dal Museo egizio del Cairo nei giorni delle proteste contro l'ex presidente Hosni Mubarak. E' quanto ha annunciato in una nota il ministro delle Antichità dell'Egitto, Zahi Hawass.
Nel comunicato è precisato che il manufatto è stato rinvenuto da un giovane in un bidone dell'immondizia non distante dal Museo. Il faraone Akhenaton governò l'Egitto durante la XIII Dinastia e, secondo le analisi del Dna, sarebbe il padre di Tutankhamon. La statua del faraone, lunga circa sette centimetri, è in pietra calcarea e montata su una base di alabastro.
Intanto continuano a giungere notizie di casi di saccheggio di siti archeologici finora rimasti ignoti. A Sakkara, a sud del Cairo, alcuni vandali hanno danneggiato le tombe di alcuni faraoni: i ladri hanno portato via una porta d'oro e alcuni oggetti. Non sono stati invece ancora ritrovati altri reperti di valore inestimabile trafugati dal Museo nei giorni scorsi, come le due piccole statue del faraone Tutankhamon e quella della regina Nefertiti.
Alcuni giorni fa Hawass ha annunciato il ritrovamento di alcuni dei 17 reperti archeologici trafugati.
In ogni caso domenica 29 febbraio riapriranno alle visite dei turisti tutti i siti archeologici e culturali d'Egitto, ha annunciato Hawwas. "A partire da domenica riapriranno tutti i siti archeologici chiusi durante le giornate di protesta a causa della mancanza di sicurezza - si legge - Abbiamo tenuto un incontro ieri con i vertici della Polizia, che gradualmente sta ritornando a presidiare i siti".
Il massimo esperto di archeologia egizia conclude la nota augurandosi che "ritornino presto i turisti internazionali in Egitto e che il settore del turismo archeologico possa riprendere la sua attività entro un mese".
Le guide turistiche egiziane, dal canto loro, sono pronte a difendere i reperti archeologici del paese dai ladri", ha affermato il segretario del sindacato delle guide turistiche egiziane, Walid al-Batuti, ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL. "Gli iscritti del nostro sindacato sono 16mila - ha spiegato - e siamo decisi anche con l'aiuto delle nostre famiglie a difendere a tutti i costi i reperti archeologici presenti nei nostri musei dalle razzie dei ladri". Il sindacalista ha ribadito che "la maggior parte degli egiziani condanna i furti e le razzie compiute contro i musei nei giorni della protesta. Chi ha fatto cose simili è un deviato. Tutto il paese ha espresso il proprio sdegno nei confronti di quanto accaduto".
Al-Batuti ha aggiunto di "non aver mai creduto alle voci sul furto della statua d'oro di Tutankamon dal Museo egizio", poi effettivamente smentite dalle autorità del Cairo. "Ci sono 13 miei colleghi che nei giorni del caos hanno lavorato sodo per difenderla - ha detto - in particolare il 28 gennaio, quando la polizia si è ritirata dalle strade". Infine per incentivare il turismo nel paese, le guide turistiche egiziane hanno pensato di inviare email ai loro clienti per invitarli a ritornare. Per questo al-Batuti ha chiesto "alle persone che ancora organizzano manifestazioni pacifiche di evitare ulteriori gesti che possano spaventare i turisti".
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