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bleffort ha scritto:

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Ufologo 555 ha scritto:

Perché, Putin è "sano"? (Ah, bèh, certo, vol salvare ancora qualcosa ...) [8D]
Comunque si sta già mettendo d'accordo con Obama: autonomia della Crimea. [;)]

Ufò...tu non hai capito niente,provieni da un'altra Galassia [:246],Putin non mollerà la sua Crimea,forse si metterà d'accordo con il resto dell'Ucraina fino a quando la maggioranza del popolo sarà con l'Occidente,al momento in cui questa situazione cambierà con un Plebiscito popolare,l'Ucraina ritornerà nella sfera di influenza naturale Russa. [^]


Vecchio, sì; scemo , no ...
Ho capito, ho capito! Te pare che io pensi che Putin molli la sua Flotta del Mar Nero dei tempi dell'Unione Sovietica? Giammai! Anzie, vorrebbe , per quel che ci riesce, RICOSTRUIRLA .... [8D]
E forse, con Obama ...... [;)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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MessaggioInviato: 30/03/2014, 17:52 
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Ufologo 555 ha scritto:

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bleffort ha scritto:

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Ufologo 555 ha scritto:

Perché, Putin è "sano"? (Ah, bèh, certo, vol salvare ancora qualcosa ...) [8D]
Comunque si sta già mettendo d'accordo con Obama: autonomia della Crimea. [;)]

Ufò...tu non hai capito niente,provieni da un'altra Galassia [:246],Putin non mollerà la sua Crimea,forse si metterà d'accordo con il resto dell'Ucraina fino a quando la maggioranza del popolo sarà con l'Occidente,al momento in cui questa situazione cambierà con un Plebiscito popolare,l'Ucraina ritornerà nella sfera di influenza naturale Russa. [^]


Vecchio, sì; scemo , no ...
Ho capito, ho capito! Te pare che io pensi che Putin molli la sua Flotta del Mar Nero dei tempi dell'Unione Sovietica? Giammai! Anzie, vorrebbe , per quel che ci riesce, RICOSTRUIRLA .... [8D]
E forse, con Obama ...... [;)]


E si, perchè noi pensiamo che il NWO parti dall america e invece sarà la Russia l input per il nuovo ordine!


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MessaggioInviato: 30/03/2014, 20:01 
No, intendevo che forse con Obama (l'inetto) ci riesce ...[:D]



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MessaggioInviato: 06/04/2014, 20:03 
Perché questa Russia sbaglia


Si è molto parlato, nelle ultime settimane, del valore giuridico dell’annessione della Crimea alla Russia. In realtà è difficile dare un giudizio certo sulla questione: se è indubbio che il distacco della Crimea dall’Ucraina, reso possibile in grazia dell’avventura militare russa, rappresenta una flagrante violazione del diritto internazionale, è altrettanto certo che quest’ultimo tuteli anche l’autodeterminazione dei popoli. Soprattutto, la circostanza che in Ucraina sia al potere in questo momento – anche lì in assenza di passaggi democratici e dunque senza alcuna rappresentanza del paese – una giunta golpista infarcita di elementi inquietanti (dagli oligarchi ai neonazisti) inficia qualsiasi richiamo da parte di Kiev a una legalità che quello stesso governo non rispetta per primo.

Credo tuttavia che il punto di tutta la faccenda ucraina debba essere ricercato altrove e non sia dunque giuridico, bensì politico. E politicamente la Russia ha sbagliato. Non c’è dubbio che quella di Mosca sia stata una reazione: nei giorni della rivolta di Majdan, il governo di Putin (già dipinto come il burattinaio del corrotto Janukovy#269;) aveva mostrato notevole pragmatismo e una punta di cinismo, rivelandosi pronto a scaricare il presunto alleato e a derogare su qualche principio di legittimità in cambio di un compromesso accettabile sia ai russi che alla UE; ed è stata la rottura di quell’accordo, e il riconoscimento da parte occidentale – con il deciso ingresso in campo degli Stati Uniti – di un esecutivo violentemente fazioso e provocatorio verso Mosca e verso una buona metà dell’Ucraina, a causare la mossa russa e l’annessione della Crimea.

Ma è stata comunque una reazione sbagliata. Si è trattato di un riflesso imperialista (o forse imperiale), dunque sbagliato e detestabile in sé, perché sbagliati e detestabili sono tutti gli imperialismi; e in più controproducente, perché quello russo attuale è un imperialismo minore e votato, se non proprio alla sconfitta, alla marginalità.

Si è scritto più volte di una nuova Guerra Fredda; più probabilmente, invece, stiamo assistendo al costituirsi di un secondo cordone sanitario, ossia di quel tentativo da parte europea, dopo la prima guerra mondiale e l’affermarsi del potere bolscevico, di chiudere e isolare l’Unione Sovietica dietro una cerniera di stati ostili. L’allargamento della Nato a Est, contro gli accordi raggiunti venticinque anni fa e con tanto di smargiassate quali il posizionamento di missili in Polonia e in Cechia, pare indicare questo copione, motivato non più da preoccupazioni ideologiche ma volto a cristallizzare il declino russo seguito agli spaventosi anni jeltsiniani. E d’altra parte ogni reazione violenta o orgogliosa da parte russa non può che spaventare i piccoli stati esteuropei e spingerli a stringere ancora di più il cordone; come in certe raffinate torture, dove ogni movimento del condannato ne acuisce i supplizi e ne aggrava le sofferenze.

Di sicuro sono in gioco nella faccenda ucraina interessi vitali della Russia, che non può dunque rassegnarsi all’inazione; ma non può neanche agire in modo troppo “russo”, cioè contando sulla forza e sull’autoritarismo o sfruttando cinicamente la posizione di forza all’Onu o nell’approvvigionamento energetico dell’Europa, perché qualsiasi movimento in tale senso viene presentato – legittimamente o meno non fa differenza – come una forzatura e un tentativo di porre il mondo davanti al fatto compiuto.

D’altra parte io non credo alla predestinazione, in nessun senso, né troppo ai condizionamenti storici e ambientali: se è evidente che la Russia attuale e il suo presidente Vladimir Putin sono influenzati, nella propria ideologia e nel modus operandi, dal passato zarista e sovietico e dalla loro provenienza dai cosiddetti “ministeri della forza”, pure sono liberi e hanno sufficiente acume per capire che sul lungo periodo le prospettive migliori della Russia (le sue uniche) non risiedono nella rinascita imperiale o in qualche follia eurasista: bensì, mi pare, nella presa di coscienza che la Russia è essenzialmente uno stato europeo e con l’Europa deve collaborare e integrarsi, pena la sua progressiva e definitiva perdita di importanza. Una Russia che non indulge all’arbitrio verso i vicini più deboli e non desidera lo smembramento dell’Ucraina è una Russia tanto più credibile e onesta se poi rifiuta di riconoscere il diktat golpista e l’opacissima evoluzione del potere a Kiev; una Russia che non ricorre all’esercizio o alla minaccia delle armi è una Russia tanto più legittimata a protestare contro le provocazioni della Nato e i tentativi di polarizzare ancora un continente che dovrebbe essere pacificato e in via di unificazione.

Un esercizio di Realpolitik porta a comprendere, se non a giustificare ampiamente, le mosse di Putin nella vicenda ucraina; ma la Realpolitik ha il difetto di limitarsi appunto al reale e all’esistente. Questa volta dovremmo chiedere alla Russia, proprio per stima e fiducia nei confronti del ruolo storico e strategico di Mosca, un atto di coraggio: la rinuncia alle prerogative imperiali, alla ritorsione, alla logica delle sfere di influenza. Dovremmo chiedere alla Russia di cambiare per prima, per rendere possibile ciò che ora è soltanto l’utopia di un continente in pace e di un mondo meno spartito fra piccole e grandi egemonie.
Al momento, probabilmente, atti del genere da parte del governo russo verrebbero visti in patria come segnali di debolezza; eppure quella della riconciliazione con l’Europa è l’unica strada percorribile nel prossimo futuro. E non solo per la Russia.

http://blog.panorama.it/ostblog/2014/04 ... a-sbaglia/



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MessaggioInviato: 06/04/2014, 22:05 
Paesi che riconoscono valido il referendum in Crimea.

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MessaggioInviato: 07/04/2014, 10:23 
Indovina di che fazione sono ...? [:D]



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MessaggioInviato: 07/04/2014, 15:36 
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Ufologo 555 ha scritto:

Indovina di che fazione sono ...? [:D]


Ti capita mai di pensare che non siamo più negli anni '60?!

[:p]



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MessaggioInviato: 07/04/2014, 16:19 
.. ne sei sicuro? Ci sono ancora cervelli che pensano in um determinato modo ed altri nell'altro; non cambia niente. [;)]
(Un esempiuccio: qunati nomi ha cambiato ad esempio il PD per ...mimetizzarsi ...? Ma è sempre QUELLO! Ed esisterà sempre) [^]



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MessaggioInviato: 07/04/2014, 16:32 
infatti ....[^]


Ucraina, filorussi proclamano la Repubblica di Donetsk

Tensioni nell'Ucraina orientale. Annunciato referendum sulla secessione per l'11 maggio. Premier ucraino Yatsenyuk: "Vogliono un'altra Crimea". Osce: "Rischio guerra civile"



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31,69 KB

Acque di nuovo molto agitate in Ucraina. Un gruppo di filorussi dell’Ucraina orientale che domenica ha occupato il palazzo della Regione di Donetsk, oggi ha proclamato la nascita della Repubblica sovrana di Donetsk.

Gli autori del blitz hanno annunciato per l’11 maggio anche un referendum per la possibile annessione alla Russia della regione industriale. La decisione è stata annunciata da un portavoce dei manifestanti. Su Youtube sono state pubblicate immagini dove si vede una persona che parla ad una folta platea riunita all’interno dell’edificio dell’amministrazione locale e che scandisce: "Io proclamo la creazione dello stato sovrano della Repubblica popolare di Donetsk", precisando che la decisione entrerà in vigore dopo il referendum. E che la cosa è stata decisa e "concordata" con gli altri attivisti in azione a Lugansk e Charkiv, gli altri due grandi centri dell’Est ucraino dove ieri i militanti filo-russi sono tornati in strada e hanno lanciato blitz contro i palazzi del potere.
Governo ucraino: dietro c'è Mosca

C’è Mosca dietro l’occupazione di alcuni sedi del governo nelle città dell’Ucraina orientale. Non ha alcun dubbio il premier ad interim ucraino, Arseniy Yatsenyuk, secondo cui "tutti comprendono questa è la realizzazione di un piano" contro Kiev "per destabilizzare la situazione, in modo che truppe stranieri varchino il confine ed occupino il territorio". Si tratta, ha aggiunto il premier parlando in Parlamento, di "uno scenario scritto dalla Federazione russa per fare a pezzi e distruggere l’Ucraina". E, ancora, secondo la denucia di Yatsenyuk, le proteste sono state organizzate da "un gruppo di radicali che si coordinano con i servizi di intelligence di Paesi stranieri". Intanto le autorità ucraine hanno ripreso il controllo della sede del governo provinciale a Charkiv, presa ieri d'assalto da manifestanti pro Russia.
Putin: a Kiev ong pilotate dall'estero

Il Cremlino attacca le organizzazioni non governative, che ritiene direttamente coinvolte nelle proteste che hanno portato al cambio di regime in Ucraina: in Russia non verranno «usate» come a Kiev, dall’estero per organizzare un golpe, ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Le autorità russe non permetteranno alle Ong di essere utilizzate dall’esterno per scopi distruttivi come è successo in Ucraina. "La legislazione russa crea tutte le condizioni per attività trasparenti e libere delle Ong» ha detto Putin. "Ma non potremo mai permettere loro di essere utilizzate per scopi distruttivi. Così, come è successo in Ucraina, dove è in gran parte attraverso le ONG finanziate dall’estero" che si è arrivati allo spodestamentodel presidente Yanukovich e all’insediamento di un nuovo governo ad interim. Secondo Putin proprio le Ong sono state il canale per sovvenzionare "strutture neo-naziste militanti che sono diventate la forza d’attacco principale contro lo Stato e per un colpo di stato anti-costituzionale". Putin ha parlato durante una riunione del consiglio supremo del Servizio di Sicurezza Federale (Fsb), erede del Kgb.
Osce: sventare rischio guerra civile

Ciò che sta avvenendo in Ucraina mostra evidenti "spaccature che indicano l’esistenza di un grosso rischio di guerra civile" e, quindi, "è importante che si trovi terreno di accordo anche a livello internazionale". Lo dice all'Ansa è il segretario generale dell’Osce, Lamberto Zannier, convinto che "se l’Ucraina non viene mantenuta come un ponte, come entità che deve trovare equilibrio tra i due campi, c’è rischio di frattura tra metà che va a Est e metà che va a Ovest".
Ue preoccupata, pensa a terza fase sanzioni

"Stiamo monitorando la situazione con preoccupazione", dice la portavoce di Catherine Ashton, commentanto le notizie dall’est dell’Ucraina. "Ogni richiesta politica - aggiunge Maja Kocijancic - va presentata con sistemi democratici e senza uso della forza. Ribadendo il «forte sostegno" Ue all’ integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina, la portavoce poi specifica che Bruxelles sta facendo "tutto quanto necessario per essere pronta appena possibile" per le sanzioni di terzo livello alla Russia.

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/uc ... 08383.html


Ultima modifica di Ufologo 555 il 07/04/2014, 16:33, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/04/2014, 16:53 
La NASA taglia i legami con la Russia?


Il Presidente del Cospar Giovanni Bignami commenta su La Stampa la notizia apparsa sul New York Times di nuove direttive internazionali per la collaborazione in ambito spaziale con la Russia che la limiterebbero fortemente

di Giovanni Bignami



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Speriamo che sia una notizia farlocca, anche se è del New York Times. Un memorandum riservato della NASA parla di nuove direttive internazionali per la collaborazione spaziale con i Russi, dopo l’intervento di Putin in Crimea. La NASA, dice il NYT, sospende ogni contatto con la Russia dello spazio, incluse trattative sui progetti in corso e futuri, visite di personale americano e perfino e-mails, teleconferenze e videoconferenze. C’è anche il nome dell’autore della direttiva: nientemeno che Michael F. O’Brien, il vice-amministratore per le relazioni internazionali. Dal quale, almeno finora, non si riportano smentite o commenti. Speriamo che sia farlocca, dicevo, anche perché la notizia è completata dalla seguente perla: si interrompono sì tutti i rapporti spaziali, tecnici o commerciali che siano, tranne, naturalmente, l’accesso (andata e ritorno) alla Stazione Spaziale Internazionale (SSI). E vorrei vedere: ricordiamo che, da quando ha dovuto mettere in pensione lo Shuttle (vecchio di 40 anni), la NASA non ha più modo di mandare in orbita esseri umani, compresi i propri astronauti alla SSI. Per farlo, deve ricorrere ai Russi, ed alla loro cara vecchia capsula Soyuz, uno scomodissimo resto dell’era post-Gagarin.

Brutta e scomoda finché si vuole, ma molto affidabile perché provata da innumerevoli voli, la Soyuz, lanciata con vettore russo da Baikonur, è l’unico modo per andare e tornare dalla SSI. Naturalmente, gli affari sono affari: un posto sulla Soyuz ad ogni non-russo costa oggi 70 M$: prendere o lasciare. E, giusto una settimana fa, un astronauta NASA è partito, insieme con due russi, per la SSI, dove ora si trova. Fossi in lui, guarderei dal finestrino un po’ preoccupato. Cosa succede, mi chiederei, se i russi dicono “nyet” ad ulteriori passaggi USA sulla Soyuz, vista l’attitudine della NASA (almeno secondo il NYT)? Più in generale, se Putin decidesse che può fare a meno dei 70M$ per astronauta americano, come farebbe la NASA a gestire la (largamente sua) SSI ? Lo stesso, peraltro, si potrebbe applicare anche agli astronauti ESA, e quindi anche italiani, se partisse questa specie di gioco al massacro spaziale.

Per fortuna c’è il COSPAR, il Comitato mondiale per la ricerca spaziale, che oggi presiedo. Da tempo avevamo pianificato proprio a Mosca, in agosto, la prossima assemblea generale, dove vengono più di 5000 scienziati da tutto il mondo. Potrebbe essere un eccellente terreno di incontro al di sopra delle parti. Con una certa emozione mi appresto, nei prossimi giorni, ad incontrare su questo argomento proprio Vladimir Putin. Ha risposto subito con un suo personale invito alla mia domanda di un incontro, inviata a nome di tutto il COSPAR. Non so cosa dirà lui, naturalmente, ma certo io, a nome di tutti i ricercatori e tecnici dello spazio mondiale, gli chiederò di aiutare il nostro lavoro, per definizione pacifico e costruttivo. Spero che sappia come fare, ma, soprattutto, spero che non abbia letto il NYT di ieri, o almeno che non lo abbia preso sul serio.

(INAF)

http://www.altrogiornale.org/news.php



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Ufologo 555 ha scritto:

infatti .... [^]


Ucraina, filorussi proclamano la Repubblica di Donetsk

Tensioni nell'Ucraina orientale. Annunciato referendum sulla secessione per l'11 maggio. Premier ucraino Yatsenyuk: "Vogliono un'altra Crimea". Osce: "Rischio guerra civile"



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Acque di nuovo molto agitate in Ucraina. Un gruppo di filorussi dell’Ucraina orientale che domenica ha occupato il palazzo della Regione di Donetsk, oggi ha proclamato la nascita della Repubblica sovrana di Donetsk.

Gli autori del blitz hanno annunciato per l’11 maggio anche un referendum per la possibile annessione alla Russia della regione industriale. La decisione è stata annunciata da un portavoce dei manifestanti. Su Youtube sono state pubblicate immagini dove si vede una persona che parla ad una folta platea riunita all’interno dell’edificio dell’amministrazione locale e che scandisce: "Io proclamo la creazione dello stato sovrano della Repubblica popolare di Donetsk", precisando che la decisione entrerà in vigore dopo il referendum. E che la cosa è stata decisa e "concordata" con gli altri attivisti in azione a Lugansk e Charkiv, gli altri due grandi centri dell’Est ucraino dove ieri i militanti filo-russi sono tornati in strada e hanno lanciato blitz contro i palazzi del potere.
Governo ucraino: dietro c'è Mosca

C’è Mosca dietro l’occupazione di alcuni sedi del governo nelle città dell’Ucraina orientale. Non ha alcun dubbio il premier ad interim ucraino, Arseniy Yatsenyuk, secondo cui "tutti comprendono questa è la realizzazione di un piano" contro Kiev "per destabilizzare la situazione, in modo che truppe stranieri varchino il confine ed occupino il territorio". Si tratta, ha aggiunto il premier parlando in Parlamento, di "uno scenario scritto dalla Federazione russa per fare a pezzi e distruggere l’Ucraina". E, ancora, secondo la denucia di Yatsenyuk, le proteste sono state organizzate da "un gruppo di radicali che si coordinano con i servizi di intelligence di Paesi stranieri". Intanto le autorità ucraine hanno ripreso il controllo della sede del governo provinciale a Charkiv, presa ieri d'assalto da manifestanti pro Russia.
Putin: a Kiev ong pilotate dall'estero

Il Cremlino attacca le organizzazioni non governative, che ritiene direttamente coinvolte nelle proteste che hanno portato al cambio di regime in Ucraina: in Russia non verranno «usate» come a Kiev, dall’estero per organizzare un golpe, ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Le autorità russe non permetteranno alle Ong di essere utilizzate dall’esterno per scopi distruttivi come è successo in Ucraina. "La legislazione russa crea tutte le condizioni per attività trasparenti e libere delle Ong» ha detto Putin. "Ma non potremo mai permettere loro di essere utilizzate per scopi distruttivi. Così, come è successo in Ucraina, dove è in gran parte attraverso le ONG finanziate dall’estero" che si è arrivati allo spodestamentodel presidente Yanukovich e all’insediamento di un nuovo governo ad interim. Secondo Putin proprio le Ong sono state il canale per sovvenzionare "strutture neo-naziste militanti che sono diventate la forza d’attacco principale contro lo Stato e per un colpo di stato anti-costituzionale". Putin ha parlato durante una riunione del consiglio supremo del Servizio di Sicurezza Federale (Fsb), erede del Kgb.
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Ciò che sta avvenendo in Ucraina mostra evidenti "spaccature che indicano l’esistenza di un grosso rischio di guerra civile" e, quindi, "è importante che si trovi terreno di accordo anche a livello internazionale". Lo dice all'Ansa è il segretario generale dell’Osce, Lamberto Zannier, convinto che "se l’Ucraina non viene mantenuta come un ponte, come entità che deve trovare equilibrio tra i due campi, c’è rischio di frattura tra metà che va a Est e metà che va a Ovest".
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"Stiamo monitorando la situazione con preoccupazione", dice la portavoce di Catherine Ashton, commentanto le notizie dall’est dell’Ucraina. "Ogni richiesta politica - aggiunge Maja Kocijancic - va presentata con sistemi democratici e senza uso della forza. Ribadendo il «forte sostegno" Ue all’ integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina, la portavoce poi specifica che Bruxelles sta facendo "tutto quanto necessario per essere pronta appena possibile" per le sanzioni di terzo livello alla Russia.

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/uc ... 08383.html


Non è che invece i manifestanti di piazza Maiden, a differenza di quanto si sosteneva in occidente, rappresentassero in realtà il desiderio di una esigua minoranza del popolo ucraino?!

[}:)]



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.. ne sei sicuro? Ci sono ancora cervelli che pensano in um determinato modo ed altri nell'altro; non cambia niente. [;)]
(Un esempiuccio: qunati nomi ha cambiato ad esempio il PD per ...mimetizzarsi ...? Ma è sempre QUELLO! Ed esisterà sempre) [^]


Quindi seguendo il tuo ragionamento il PD dovrebbe appoggiare Putin... cosa che ovviamente non è.

Quindi c'è qualcosa che non funziona nel tuo ragionamento di o "rosso" o "nero".

[;)]



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Ufologo 555 ha scritto:

infatti .... [^]


Ucraina, filorussi proclamano la Repubblica di Donetsk




ma u 555 ora gli occidentali non possono lagnarsi,la via l'hanno tracciato loro quando hanno imposto un referendum in kossovo,mentre la serbia era contraria.......ed ora devono subirne le conseguenze [;)]


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Forniture a rischio. Polemica per foto satellitari diffuse dalla Nato che ritraggono 35-40 mila soldati russi al confine ucraino.
MOSCA (WSI) - Kiev si rifiuta di pagare il gas alla Russia e allora Mosca minaccia misure estreme.

Putin ha avvertito il paese confinante che potrebbe chiudere i rubinetti, ammettendo al contempo che tale decisione drastica metterebbe in crisi anche i rifornimenti all'Unione Europea, gran parte dei quali passano dalle pipeline ucraine.

In una lettera inviata a 18 leader mondiali, il presidente russo sottolinea che in una situazione critica come questa, le forniture di gas all'Ue sarebbero in pericolo.

L'Ue compra un terzo del suo gas dalla Russia, la metà del quale passa dai gasdotti dell'Ucraina. Putin ha però accusato l'Europa di aver provocato questa crisi, lasciando Mosca "senza alternative" se non quella di avere un approccio più duro.

La Russia userà dunque l'arma del controllo del gas e quindi delle risorse energetiche per aumentare le pressioni sull'Ucraina e sui suoi alleati europei.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... uropa.aspx


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MessaggioInviato: 13/04/2014, 15:46 
Sta iniziano la seconda fase. Ora tocca all'est
Cita:
Kiev in azione contro filo-russi, morti e feriti nell'est Ucraina

Ieri uomini armati filo-russi hanno preso edifici dei servizi di polizia e di sicurezza "L'operazione anti-terrorismo" lanciata dalle forze di governo pro-europee ucraine contro gli insorti armati filo-russi nell'est del paese ha provocato "morti e feriti da entrambe le parti". Lo ha annunciato il ministro degli interni ucraino sulla sua pagina Facebook. l'operazione antiterrorismo è iniziata a Sloviansk" città dell'est dell'Ucraina, dove ieri uomini armati filo-russi hanno preso edifici dei servizi di polizia e di sicurezza. Lo ha annunciato annunciato il ministro degli Interni ucraino Arsen Avakov sulla sua pagina Facebook sottolineando "che Dio sia con noi". Avakov non ha fornito ulteriori dettagli mentre messaggi sui vari social network riferiscono di sparatorie nella città, ma senza trovare al momento conferme. Ieri sera il ministro aveva denunciato una "aggressione" russa, dopo la serie di attacchi ad edifici delle forze di sicurezza nella città russofona dell'Ucraina orientale, al confine con la Russia. Ieri sera il Consiglio di Sicurezza ucraino si è riunito per più di tre ore, in seguito agli attacchi nell'est, ma nessuna decisione è stata ufficialmente annunciata al termine dell'incontro
Continua: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/04/12/ucraina-filo-russi-occupano-sede-polizia-donetsk_ff4786c4-cbfb-4c78-979a-2ae03b46baa1.html



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